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COMPUTO METRICO ESTIMATIVO CRONOMERCEOLOGICO

12.3 SVILUPPO DEL CMECM

Il CMECM consiste nel misurare dettagliatamente e riportare separatamente le quantità dei vari elementi tecnici del progetto dell’opera in modo da poter applicare, a ciascuna voce, il prezzo che le compete.

La redazione di un CME è un’operazione concettualmente molto semplice, trattandosi di una sommatoria di un elenco di prodotti (prezzi unitari di singole lavorazioni per le quantità delle lavorazioni stesse) su un modulo a colonne.

Attenzione dovrà essere posta non tanto alla somma quanto alla corretta analisi di ogni componente dell’opera, applicando correttamente le norme di misurazione locali. Funzionale alla redazione del computo è l’utilizzo di un “foglio elettronico” che effettui i calcoli automaticamente.

Il CMECM è così chiamato perché composto di più parti redatte in fasi differenti; queste sono:

-computo metrico, individuazione delle singole lavorazioni, misurazioni delle lavorazioni e degli elementi tecnici;

-fase estimativa e sommatoria del prodotto di ciascun prezzo per la quantità della relativa opera/elemento tecnico. In linea teorica bisognerebbe ricavare i prezzi delle singole lavorazioni da indagini di mercato (comparazione diretta), ma nella pratica estimativa tali prezzi unitari vengono ricavati dalla consultazione dei “prezzari”.

Le voci implicate nella stima verranno ordinate sia in senso merceologico sia, per quanto possibile, in senso cronologico. Ed è per questo che la stima analitica dei costi viene chiamata “computo metrico estimativo cronomerceologico”.

Computo metrico

Il calcolo delle quantità necessarie per ogni categoria di lavoro di una particolare costruzione è molto semplice anche se è un’attività lunga e laboriosa e, perciò, piena di insidie derivanti da errori di misurazione o dimenticanze di parti dell’opera da stimare. Idealmente in questo caso si immagina il manufatto in forma “esplosa” in modo da individuare ogni componente e la relativa posizione occupata.

Per evitare errori conviene che il computo metrico sia molto dettagliato in modo da evidenziare le quantità di ogni componente. Ogni singola porzione dell’immobile verrà numerata e quantificato in modo a sé stante di modo che sia facile rintracciarla sia nel computo metrico che nell’elaborato grafico.

Il modello di compilazione di un computo metrico consiste in una tabella composta da più colonne ed una intestazione che specifichi il significato di ciascuna di esse:

-Prima colonna. Numerazione progressiva delle voci di costo;

-Successive 5 o 6 colonne. Riportano una serie di codici (i codici delle voci dei prezzari presi a riferimento ed eventuali codici da attribuire per facilitare la trasformazione del computo metrico estimativo da cronomerceologico a funzionale);

-Un’ulteriore colonna per la descrizione delle lavorazioni o dell’elemento tecnico, ricavata dal prezzario utilizzato.

-Ulteriori colonne (una per un codice aggiuntivo inerente il contenuto della successiva colonna nella quale potrà essere dettagliato quale elemento si sta misurando e in quale posizione del progetto questo è collocato);

-Altre 7 o 8 colonne per indicare i dati metrici dell’elemento tecnico che si sta misurando (lunghezza, larghezza, altezza e coefficienti dimensionali per determinare quantità di elementi non parallelepipedi; una colonna conterrà il prodotto del contenuto delle colonne precedenti e definirà la quantità totale dell’elemento tecnico; l’ultima colonna indicherà l’unità di misura dell’elemento tecnico, quale peso, volume, superficie ecc.).

Fase estimativa

I prezzi unitari delle lavorazioni dovrebbero essere ottenuti da un’indagine di mercato tramite la media dei prezzi unitari praticati da diverse imprese nella fornitura di ogni singolo lavorazione. Nella pratica ciò non accade (tranne che in taluni casi) per la difficoltà di reperire numerose informazioni di mercato per un gran numero di elementi da parte dei costruttori di una determinata zona geografica; si effettuerà l’indagine di mercato solamente se il prezzo da ricercare è inerente a una lavorazione molto particolare, praticata, cioè, da poche imprese in zona.

Più frequentemente i prezzi unitari delle lavorazioni vengono ricercati nei listini prezzi (aggiornati costantemente da team di esperti) editi da:

-Ordine degli Ingegneri;

-Camera di Commercio;

-Associazioni Industriali;

Ordinamento merceologico e cronologico delle voci

L’ordine in cui elencare le singole voci di costo nel computo metrico non è stabilito a priori da nessuno. Matematicamente non avrebbe importanza ma nella pratica l’ordine non è mai casuale. L’ordine degli addendi ha un’importanza fondamentale per l’economia della costruzione e per l’economia della progettazione.

Gli ordini logici con cui possono essere redatti questi elenchi di voci si dividono in due tipologie: quello crono-merceologico e quello funzionale.

L’elenco crono-merceologico è quello che vanta la tradizione più lunga ed è tuttora anche il più utilizzato in Italia e in altri Paesi. Esso segue principalmente due criteri: il primo è quello di seguire (o anticipare) l’ordine cronologico degli acquisti e dei lavori; il secondo è quello che permette di individuare i singoli tipi di opere e lavorazioni che possono essere oggetto di acquisto separato, scorporato o subappalto. Comune ad entrambi i criteri è la volontà di facilitazione dell’analisi e del controllo dei costi.

Elenco in ordine cronomerceologico del prezzario delle Opere Edili edito dalla C.C.I.A.A. di Milano:

— Opere da imprenditore edile (per nuove costruzioni) • Demolizioni - Rimozioni

• Scavi e trasporti alle discariche

• Calcestruzzi - Ferro per cemento armato - Casseri • Murature e tavolati di mattoni e conglomerati - Volte • Solai

• Soffitti e plafoni • Intonaci

• Tetti e coperture

• Sottofondi - Pavimenti - Vespai • Tubi e canne

• Isolanti e coibenti

— Opere da imprenditore edile (per ristrutturazioni) • Demolizioni - Rimozioni

• Scavi e trasporti alle discariche

• Calcestruzzi - Ferro per cemento armato - Casseri • Murature e tavolati di mattoni e conglomerati - Volte • Solai

• Soffitti e plafoni • Intonaci

• Tetti e coperture

• Sottofondi - Pavimenti - Vespai • Tubi e canne

• Isolanti e coibenti

• Pose in opera - Prestazioni e assistenza murarie — Opere di fondazione speciale

— Opere da cementista e stuccatore — Opere di impermeabilizzazione

— Opere di pavimentazione e rivestimento — Opere di sistemazione esterna

— Opere da falegname — Opere da vetraio

— Impianto idrico-sanitario — Impianto di riscaldamento — Impianto elettrico

— Impianto di condizionamento estivo

Tale accorpamento “merceologico” in gruppi di opere ha la funzione principale di permettere la valutazione degli importi di lavorazioni specifiche che possono essere subappaltate. Tale accorpamento consente anche il confronto dei costi di opere omogenee appartenenti a progetti differenti ma comparabili per destinazione. Il

confronto operabile in termini di incidenze percentuali sul costo permette di evidenziare immediatamente eventuali costi “straordinari” di un certo progetto rispetto a progetti analoghi.

L’appaltatore grazie al computo metrico estimativo cronomerceologico può monitorare:

-i costi dei materiali;

-la tempistica di approvvigionamento dei materiali;

-i costi di eventuali subappalti;

-i costi dell’esecuzione dell’opera in funzione del cronoprogramma di progetto;

-la verifica di eventuali incidenze anomale.

L’ottimalità sarà ottenuta ricercando l’esecutore delle opere che offrirà il lavoro al costo inferiore.

Il CMECM e il prezzario sono caratterizzati da una struttura ad albero: all’interno di una categoria di lavorazione si trovano sottovoce che identificano gli elementi tecnici nel dettaglio.

L’imprenditore edile normalmente esegue le opere che portano il fabbricato a essere definito nella volumetria, in assenza di finiture: tale stadio viene in genere chiamato “rustico”. Poi, ordinariamente, l’imprenditore subappalta le lavorazioni specialistiche che costituiscono le finiture e gli impianti dell’immobile.

I prezzari, disponibili in commercio e redatti dalle Camere di Commercio provinciali, sono utili strumenti che possiamo utilizzare per la stima dei costi unitari. Tuttavia questi strumenti di valutazione devono essere considerati per ciò che sono: una raccolta di prezzi unitari medi rilevati nel mercato edilizio di una certa zona. Vengono realizzati con cadenza trimestrale, quadrimestrale, semestrale o annuale e censiscono i prezzi unitari di molteplici lavorazioni e materiali operati dalle imprese che aderiscono al censimento. I prezzi unitari li riportati non sono altro che la media dei prezzi rilevati storicamente nel trimestre precedente e che per la “permanenza delle condizioni” si suppone permangano inalterati per almeno il prossimo trimestre. Non sono prezzi “ufficiali” ma solo prezzi unitari ordinari di mercato mediamente praticati dagli appaltatori in una certa zona.

Normalmente il prezzario è suddiviso in tre sezioni: una dedicata ai prezzi delle opere eseguite normalmente dall’imprenditore edile, una dedicata alle opere di finitura e una finale dedicata agli impianti.

Ogni sezione è suddivisa in capitoli, ciascuno dei quali riguarda una tipologia di lavorazione e/o materiale (es. opere in conglomerato cementizio).

Ogni capitolo è suddiviso in quattro paragrafi:

-prezzi della mano d’opera;

-prezzo dell’approvvigionamento dei materiali;

-noli di materiali e macchinari necessari alla esecuzione di quell’opera;

-prezzi ad opera compiuta.

Un quinto paragrafo è presente solo all’interno della sezione dedicata alle opere da imprenditore edile e prende il nome: “assistenze murarie - pose in opera”.

Prezzi della mano d’opera

Qui sono proposti i prezzi unitari medi rilevati in zona per la mano d’opera specializzata in un determinato settore merceologico. Tali prezzi sono lordi e non sono necessari per la redazione di un CMECM ma solo per l’analisi prezzi.

Prezzo dei materiali

Qui sono proposti i prezzi medi unitari rilevati in zona per l’acquisto dei materiali necessari alla lavorazione appartenente a un determinato settore merceologico. Sono lordi e anche loro non sono necessari per la redazione di un CMECM ma solo per l’analisi prezzi.

Prezzi dei noli

Qui sono riportati i prezzi medi unitari rilevati in zona per il nolo delle attrezzature di cantiere da impiegare per la lavorazione di un determinato settore merceologico e soggette a plurimo riutilizzo. Sono lordi e anche loro non sono necessari per la redazione di un CMECM ma solo per l’analisi prezzi.

Prezzi ad opera compiuta

Tali sono i prezzi unitari che dovranno essere obbligatoriamente utilizzati nella stima del valore di costo denominato CMECM. Essi sono definiti “ad opera compiuta” perché contengono già tutti i fattori della produzione.

Il prezzo ad opera compiuta è quindi quel prezzo unitario che si paga ad una appaltatore per ogni unità di bene prodotto per avere la lavorazione completa, eseguita a regola d’arte e comprensiva di tutti i materiali necessari.

Il prezzo unitario ad opera compiuta è pertanto il prezzo unitario che il committente paga all’appaltatore per ottenere il lavoro completo, finito e utilizzabile.

Assistenze murarie

Si tratta di prezzi aggiuntivi che vanno sommati a tutti i costi ottenuti dal prodotto del prezzo unitario ad opera compiuta per ogni singola quantità di lavorazione per tutte le lavorazioni (escluse normalmente quelle in capo all’imprenditore edile).

Le assistenze murarie rappresentano un maggior costo che dovrà essere corrisposto dal committente all’imprenditore edile per le “assistenze” che l’imprenditore edile eroga agli eventuali subappaltatori.

A un livello di specializzazione molto elevata è ordinario che l’imprenditore edile esegua in proprio le sole opere che generino il grado di finitura a rustico dell’edificio, proponendo in subappalto tutte le opere successive dette di “finitura” e impiantistiche. Così facendo, l’imprenditore edile fornisce agli appaltatori le sopracitate assistenze che devono, pertanto, essere a lui remunerate.

Sistemi di misurazione

La valutazione delle opere e dei lavori che costituiscono un edificio si attua applicando metodi geometrici rigorosi quando ciò sia ovviamente possibile.

Si misura la “dimensione” delle opere in volume quando le tre dimensioni del lavoro hanno valori significativi, in superficie quando una delle dimensioni ha poco valore rispetto alle altre due, in lunghezza quando una dimensione spicca rispetto alle altre due. Le opere metalliche solitamente si computano a peso; gli apparecchi speciali e gli impianti a numero, o come si dice più spesso, a “corpo”.

I metodi di misurazione sono contenuti in genere nei “Capitolati d’appalto”, ovvero tutte quelle norme che regolano l’appalto dei lavori sotto l’aspetto tecnico, amministrativo ed economico. Queste indicano l’unità di misura che deve essere adottata per ogni opera e le modalità di misurazione, indicando spesso criteri semplificativi che possono facilitare lo sviluppo dei conteggi. Una precisa indicazione è necessaria per eliminare dubbi interpretativi e possibili contrasti fra committente ed esecutore dei lavori.

Costi di cantiere ed opere provvisionali

Tali costi devono essere definiti nelle prime pagine del CMECM perché si tratta di importi riguardanti le prime lavorazioni in assoluto da approntare in un cantiere. Se il progetto non è esecutivo e non contiene pertanto il cronoprogramma dei lavori, la stima dell’approntamento di cantiere dovrà essere eseguita in forma sintetica. La stima si avvarrà dei contributi sintetici se il progetto è solo definitivo e manca perciò un cronoprogramma dei lavori e il progetto di dettaglio del cantiere.

In tal caso è usuale ipotizzare l’organizzazione di un cantiere “tipo” e una durata del cantiere stesso, necessaria alla stima del costo delle opere provvisionali.

La durata del cantiere, mancando il cronoprogramma, dovrà essere valutata in modo sintetico come segue: alla luce di incidenze “tipo” della mano d’opera rispetto al costo complessivo delle opere da eseguire come da progetto, e integralmente stimate, si riesce a determinare la quota parte di tale costo inerente la sola mano d’opera.

Normalmente e in via sintetica per le opere stradali, per le opere edilizie e le opere idrauliche l’incidenza della mano d’opera valutata sinteticamente è pari a 22%, 40% e 38% rispetto al costo complessivo dell’opera.

Nel caso di stima sintetica di durata di un cantiere di costruzione di un edificio residenziale, moltiplicando la stima del costo ottenuto dalla compilazione del CME per la percentuale del 40% inerente l’incidenza della mano d’opera, si ottiene il costo stimato forfettario della sola mano d’opera impiegata in tutto il cantiere.

Noto il costo della sola mano d’opera per l’intera costruzione dell’immobile o manufatto si dovrà dividere tale importo per il costo unitario orario medio della mano d’opera (circa 30 euro/h) ottenendo quindi il numero di ore necessario a un solo operaio per eseguire l’intera costruzione (finiture e impianti compresi). Considerando 8 ore di lavoro giornaliero e una squadra di operai composta da 4-6 unità per cantieri medi, si ottiene il numero di giorni lavorativi impiegati alla realizzazione dell’intera opera, da incrementare per il coefficiente 1,5 (30 giorni solari mensili sono 20 giorni lavorativi effettivi).

Tale procedura sintetica, non particolarmente precisa, consente di ottenere un dato approssimato circa la durata del cantiere. La durata del cantiere è utilizzabile per stimare i costi di impianto di cantiere perché le attrezzature principali (ponteggi, gru, ecc.) vengono stimate in relazione al tempo d’impiego o ipotizzando un noleggio orario o ipotizzando un ammortamento nel tempo del loro costo di acquisizione.

12.4 DIFFERENZA TRA COMPUTO METRICO CON STRUTTURA MODULARE E