• Non ci sono risultati.

La tappa di Germanico a Ilio

Sommario 3.1 Il matrimonio con Germanico – 3.2 Una coppia modello: i figli – 3.3 Sul

3.7 Rapere ad exercitus: un modus operandi dei Giuli?

3.8.2 La tappa di Germanico a Ilio

Giunti a Lesbo i coniugi, dunque, dovettero separarsi: Agrippina si fermò sull’isola di Lesbo mentre il marito proseguì il viaggio verso il Ponto.704

704 Un’iscrizione (IGR III 94) proveniente da Sinope attesta la dedica in questo cen- tro di un monumento (una statua?) offerto dal demos alla matrona: poiché nel testo si fa riferimento ad Agrippina con il solo gamonimico, la critica moderna propone di da- tare tale iscrizione al 18 d.C. Cf. Rose 1997, cat. 79 n. 5. Essa offrirebbe, dunque, l’at- testazione della presenza della donna al seguito del marito anche nelle tappe compiu- te nelle aree settentrionali della provincia d’Asia. Un’iscrizione proveniente da Ilio te- stimonia, tuttavia, il fatto che tale segmento del viaggio fu compiuto solo da Germani- co in compagnia del figlio Caligola (IGR IV 251 = Syll.3 797 = Smalwood 1967, n. 33).

Una tappa del percorso compiuto da Germanico nelle aree orienta- li dell’impero tra il 18 e il 19 d.C. risulta significativa nella prospetti- va di tracciare i mutamenti nella sua posizione politica:

Tum extrema Asiae Perinthumque ac Byzantium, Thraecias urbes, mox Propontidis angustias et os Ponticum intrat, cupidine veteres locos et fama celebratos noscendi; pariterque provincias internis certaminibus aut magistratuum iniuriis fessas refovebat. atque illum in regressu sacra Samothracum visere nitentem obvii aquilones depulere. Igitur adito Ilio quaeque ibi varietate fortunae et nostri origine veneranda, relegit Asiam adpellitque Colophona ut Clarii Apollinis oraculo uteretur.705

Germanico, di ritorno da una visita alle comunità delle coste dell’Asia Minore, scelse di fermarsi a Ilio. In questo frangente il figlio adotti- vo di Augusto non era accompagnato dalla moglie poiché Agrippina

era rimasta a Lesbo per dare alla luce la figlia Livilla.706

B. Gallotta nega a questo episodio qualsiasi valenza ideologica: «Anche su queste tappe si sono costruite una serie di congetture di carattere politico-ideologico. Soprattutto si è visto nella breve so- sta a Ilio una rivitalizzazione del motivo di Troia resurgens, secon- do schemi prettamente orientalistici suggeriti anche dall’epigram- ma a Ettore di Germanico. In sostanza sarebbe ravvisabile nei versi di quest’ultimo l’esaltazione della discendenza degli Eneadi, e di ri- flesso la giustificazione del dominio di Roma come una sorta di ri- vincita sull’occidente greco nonché come liberazione del medesimo. Da questo a individuare per l’ennesima volta in Germanico una pro- pensione orientalistica, neppure di tipo ellenico ma quasi ecumeni-

Sembra plausibile che la donna si fosse trattenuta a Lesbo, isola che per altro vanta- va un forte legame con M. Agrippa che vi aveva soggiornato a lungo nel 23 a.C. Vd. Dio LIII 32, 1. Cf. Rheinold 1933, 82-4; Fontani 2001, 163-75. Dal centro di Mitilene proven- gono alcune iscrizioni che menzionano la matrona identificandola con la divinità Aiolis

Karpophoros. Vd. IGR IV 74, 75, 77, 100. Vd. anche IGR IV 22 e 23 dal centro di Thermis

sull’isola di Lesbo. Dallo stesso centro provengono, inoltre, dediche che ricordano Giu- lia Maggiore, madre di Agrippina. Vd. IGR IV 64 e IGR IV 114 che onora la figlia di Au- gusto come nea Aphrodita. L’iscrizione di Sinope avrebbe potuto far parte di un monu- mento più articolato, pertinente a un gruppo statuario, eretto senza che la donna fos- se presente insieme al marito e al figlio.

705 Tac. Ann. II 54, 1-3: «Poi, raggiunte le estreme regioni dell’Asia e Perinto e Bi- sanzio, città della Tracia, penetra nello stretto della Propontide fino all’imboccatura del Ponto, ansioso di conoscere quegli antichi luoghi tanto rinomati; nel contempo, si fa carico del riordino di province stremate da conflitti interni o da soprusi dei magi- strati. Al ritorno avrebbe voluto visitare il santuario dei Samotraci ma i venti contra- ri glielo impedirono. Raggiunse allora Ilio, luogo di memorie venerande per le vicende della sorte e l’origine di Roma, poi costeggiò ancora l’Asia e sbarcò a Colofone per con- sultare l’oracolo di Apollo Clario»

ca, con collegamenti anche iranici secondo il modello dell’Alessandro babilonese, il passo è breve, tanto più che successivamente interver- rà anche il viaggio in Egitto, interpretato come una sorta di ricalco

del tragitto del grande Macedone».707 M. Pani, in accordo con D. Si-

dari e L. Braccesi, individua, invece, in questa tappa un elemento im- portante nella definizione di una possibile imitatio Alexandri in rebus

da parte di Germanico.708

Al di là del problema di tale possibile imitatio del Macedone, due dati risultano di particolare interesse in relazione alla sosta del viag- gio del figlio adottivo di Tiberio. In primo luogo è noto per via epigra- fica che egli portò con sé il figlio Caligola: un’iscrizione proveniente da Assos, sulla costa anatolica prospiciente l’isola di Lesbo, testimo- nia una richiesta formulata dalla comunità all’indirizzo del nuovo im- peratore Caligola sulla base delle promesse da lui compiute durante

la visita con il padre Germanico.709 Benché i due figli maggiori Nero-

ne e Druso fossero rimasti a Roma, Germanico decise ugualmente di sfruttare l’occasione offerta dal tour orientale per presentare se stes- so e la propria famiglia alle comunità locali: tale decisione accomu- na il viaggio di Germanico a quello di Agrippa (avvenuto trentadue anni prima) conferendogli valenza dinastica attraverso la promozio- ne degli eredi del principe. Il genero di Augusto si era recato nelle comunità delle province orientali insieme ai futuri eredi del princi- pe, Gaio e Lucio, alla moglie e alla figlia Agrippina (nata nel corso del viaggio) presentando la sua famiglia come focus delle scelte di- nastiche di Augusto. Allo stesso modo Germanico scelse di compie- re le tappe principali del suo viaggio in compagnia della moglie e del figlio Gaio anche nella parte del viaggio che fu costretto a compiere da solo a causa della gravidanza della moglie Agrippina.

La scelta di Germanico di recarsi a Ilio consente di precisare i mo-

delli ideologici a cui faceva riferimento.710 Nel 14 a.C. Giulia, dopo

aver sostato per alcuni mesi a Lesbo a causa della nascita di Agrip- pina Maggiore, si era adoperata al fine di raggiungere il marito che si trovava sul Bosforo, facendo tappa a Ilio. La testimonianza di Ni- colao permette di dedurre che la sosta nella città fosse stata decisa da Giulia la quale, tuttavia, non aveva preventivamente avvisato gli abitanti, mantenendo segreta la sua visita. Emerge come circostanza di rilievo, dunque, il fatto che soltanto Giulia si fosse recata nell’area e che Agrippa vi fosse giunto probabilmente alla fine del lungo per-

707 Cf. Gallotta 1987, 161.

708 Cf. Pani 1975, 68-75; Sidari 1979-1980a, 599-628; Braccesi 1991, 105-16; Cresci Marrone 1993, 26. Braccesi 2015, 96-104 ipotizza che a Ilio fosse presente anche Agrip- pina. Tale interpretazione, tuttavia, non risulta suffragata dalla documentazione antica.

709 SIG 2, 364 = IGR IV 251. Cf. Barrett 1992, 37-8.

corso da lui compiuto attraverso l’Asia Minore e solo per punire la

città del mancato aiuto alla moglie.711 I motivi per cui la donna volle

recarsi presso la città non sono esplicitati nella testimonianza di Ni- colao di Damasco; è possibile ipotizzare che il centro assumesse un certo interesse per Giulia proprio in virtù del fatto che da esso ave- va tratto origine la gens Iulia e che la donna avesse deciso di recar-

visi in ottica di promozione dinastica.712 Allo stesso modo nel 17 d.C.

Germanico, dal 4 d.C. giuridicamente membro effettivo della gens

Iulia, scelse di recarsi a Ilio: è da notare, tuttavia, che secondo la te-

stimonianza di Tacito la tappa non era stata preventivata dal princi- pe ma scelta solo in un secondo tempo, quando problemi metereolo- gici gli avevano impedito di raggiungere Samotracia.

Di particolare rilievo è la circostanza per cui la scelta di questa deviazione fu presa da Germanico in assenza della moglie, alla qua- le episodi come la rivolta delle legioni del 14 d.C. permettono di attri- buire una posizione politica più vicina a quella dei circoli delle Giu- lie. Alla luce di questa decisione e sulla base delle scelte compiute dal figlio adottivo di Tiberio nel viaggio in Oriente (si pensi al lungo tour in Egitto) è possibile ipotizzare un avvicinamento degli ambien- ti legati alle Giulie e ad Agrippina a quelli di Germanico e una par- ziale nuova condivisione anche da parte del figlio adottivo di Tiberio di una idea di principato che intendesse recuperare alcuni aspetti

dell’esperienza delle monarchie ellenistiche.713