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I REPERTI: CATALOGO DELLE EVIDENZE.

4.2 VASI ED ALTRI ELEMENTI DI CORREDO IN PIETRA 7

4.3.5 TAZZE E TAZZINE TRONCONCONICHE

Inv. B. Inv. M. Tav.

V 5.1 MR 77227 XLVIII Tazzina troncoconica con ansa a nastro, in stile Kamares classico.

Caratterizzazione dell’evidenza: L’esemplare mostra un profilo delle

pareti svasato ed un orlo smussato (S207). L’impasto depurato

rossiccio è lavorato al tornio ed è modellato in pareti sottili. La

superficie esterna è verniciata in rosso, mentre l’ansa è nera. Le

decorazioni in bianco annoverano un tratteggio sull’ansa, fasce

attorno alla base e nel mezzo del corpo; su queste ultime si ripete tre

volte il motivo del semicerchio con petali (joined semicircles 18.10,

Kamares classico142). Dati metrici: Altezza: 5.5 cm.

Cronologia: MM II B.

Ambiente di ritrovamento: Ambiente V.

Collocazione entro l’ambiente di riferimento: L’esemplare era

collocato sul banco in muratura a Sud.

Bibliografia:PERNIER, 1935a: 220, fig.97

V 5.2 n.s. n.e. Tazzina troncoconica con ansa a nastro, in stile Kamares classico.

141

Si veda, ad esempio, F.347 dal vano IL in LEVI &CARINCI,1998:tav.20f

142

79 Caratterizzazione dell’evidenza: Impasto e decorazione su superficie

nera pari a V 5.1 (joined semicircles 18.10, Kamares classico143). Dati metrici: n.s.

Cronologia: MM II B.

Ambiente di ritrovamento: Ambiente V.

Collocazione entro l’ambiente di riferimento: n.s.

Bibliografia:PERNIER, 1935a: 220

VIII 12 HM 5781 XLIX Tazzina troncoconica con ansa a nastro, in stile Kamares classico.

Caratterizzazione dell’evidenza: Esemplare in stato frammentario,

dalle pareti diritte con orlo leggermente svasato e smussatura obliqua

sul fondo (S207). Con l’impasto fine giallognolo si sono modellate al

tornio le pareti assai sottili, lisciate e verniciate sia internamente che

esternamente di rosso-bruno lucente. La decorazione in bianco

prevede una fascia intorno alla base, un tratteggio sul manico e

un’ulteriore fascia puntinata in rosso attorno al labbro (repeated-

circles band 20.5, Kamares classico144), al di sotto della quale si sviluppa un motivo “a squame” (network of wavy lines 16.iii.1;

Kamares Classico145). Dati metrici: Altezza: 5 cm.

Cronologia: MM II B.

Ambiente di ritrovamento: Ambiente VIII.

Collocazione entro l’ambiente di riferimento: L’esemplare proviene

dalla banchina a Nord.

Bibliografia:PERNIER, 1935a: 232, fig.110a

143 WALBERG,1987:61;190 144 WALBERG,1987:61;190 145 WALBERG,1987:60;189

80 IX 7 HM 5331 XLVIII Tazzina troncoconica con ansa a nastro, in stile Kamares classico.

Caratterizzazione dell’evidenza: L’esemplare mostra delle pareti

diritte con l’orlo appena svasato (S207). L’impasto fine giallognolo è

modellato a plasmare pareti sottili lavorate al tornio e verniciate in

nero con decorazione in bianco. Questa, analogamente a VIII 12,

prevede una fascia alla base e un tratteggio sul manico, nonché un

motivo “a squame” al di sotto dell’orlo (joined-semicircles 17.19;

Kamares Classico146), in corrispondenza del quale corre una fascia

bianca puntinata in rosso (repeated-circles band 20.5, Kamares

classico147).

Dati metrici: Altezza: 4.7 cm; diametro 7.5 cm.

Cronologia: MM II B.

Ambiente di ritrovamento: Ambiente IX.

Collocazione entro l’ambiente di riferimento: L’esemplare proviene

dalla banchina settentrionale posta al passaggio verso il vano VIII.

Bibliografia:PERNIER, 1935a: 238, fig.115

F 10 HM 6627 L Tazza troncoconica con ansa a nastro, in stile Kamares classico.

Caratterizzazione dell’evidenza: L’esemplare mostra il labbro

scheggiato. La base è stretta e le pareti alte e leggermente svasate

(S206). L’impasto rossiccio è lavorato al tornio, le pareti assai sottili

misurano appena 2 mm. La superficie è verniciata in nero e mostra

una decorazione light-on-dark: essa si compone una fascia bianca

all’orlo ed alla base, nonché d’un tratteggio sull’ansa; il corpo mostra

un cespo bianco di tre fogliette dentate per faccia, ripiegate ad arco al

146

WALBERG,1987:62-63;191

147

81 di sotto del labbro; le foglie originano da un elemento dalla mimesi

stilizzata composto da un cono arancio e due losanghe rosse

congiunte ad un dischetto ai vertici, ad imitazione d’una pianta di

palma (pictorialized antithetic J-spirals 3.41 e 25.i.8, Kamares

classico148).

Dati metrici: Altezza: 8.6 cm.

Cronologia: MM II A/B.

Ambiente di ritrovamento: Fossa dei sacrifici.

Bibliografia:PERNIER, 1935a: 218, tav.XXa

F 11 n.s. L Tazza troncoconica con ansa a nastro, in stile Kamares classico.

Caratterizzazione dell’evidenza: L’esemplare è in stato notevolmente

frammentario. Si tratta di una tazza con base stretta ed alte pareti

(S206). La superficie bruna è decorata in bianco con una fascia

sull’orlo interno, tratteggio sull’ansa alla cui base trova posto

un’ellisse decorata lateralmente con appendici floreali a mo’ di petali

e dischetto arancio nel mezzo (zweipass whirling motifs 11.i.11,

Kamares classico149). Il corpo vede due fasce ondulate ad ovuli, con fascia in rosso sovradipinta dalla parte dell’ansa e su quella ad essa

opposta (joined semicircles 17.14, Kamares classico150). Negli spazi liberi presso gli orli stanno dei riempitivi dentati in bianco dalla

morfologia armonicamente complementare alle fasce suddette.

Dati metrici: Altezza: 9.8 cm.

Cronologia: MM II A/B.

Ambiente di ritrovamento: Fossa dei sacrifici.

148 WALBERG,1987:49,66,69,181,193 149 WALBERG,1987:57,187 150 WALBERG,1987:60-61;190

82 Bibliografia:PERNIER, 1935a: 218, fig.XXb

F 12 n.s. n.e. Tazze troncoconiche con ansa a nastro, di produzione Kamares.

Caratterizzazione dell’evidenza: pari a F 11 (S206), ma unicamente

verniciate in nero.

Dati metrici: n.s.

Cronologia: MM II A/B.

Ambiente di ritrovamento: Fossa dei sacrifici.

Bibliografia:PERNIER, 1935a: 218

La tazza, ovvero un recipiente di forma aperta di piccole o medie dimensioni, fornito di una sola ansa

verticale solitamente impostata tra orlo e parete e dunque funzionale all’attingimento ed alla bevuta, ha

conosciuto una notevole variazione tipologica e decorativa in seno alla tradizione ceramica

protopalaziale151. Delle quattro fondamentali classi strutturali proprie della tazzina protopalaziale festia152, dai sacelli provengono esemplari a profilo troncoconico ed emisferico dotate degli attributi distintivi propri

della produzione del MM IIA/B153. Stante la natura del recipiente in questione, la decorazione interessa la

sola superficie esterna delle pareti verticali, anche negli esempi ivi catalogati interamente verniciate di nero

e dunque spesso sovradipinte in bianco ed arancio con caratteristici motivi lineari e fitoformi dello stile

Kamares, di cui almeno VIII 12 e IX 7 appartengono alla finissima produzione eggshell154. Come di consueto le anse a nastro mostrano una decorazione a tratteggio bianco155.

Le tazze troncoconiche di medie e piccole dimensioni (comprese circa i 6 ed i 9 cm circa) sono

largamente ed ininterrottamente diffuse a Festòs già partire dal MM IIA. Si tratta di esemplari dalla base

151

Si vedano, a riguardo, BETANCOURT,1985:90-91e LEVI &CARINCI,1988:184

152

Per la classificazione delle tazze e tazzine festie in esemplari cilindrici, troncoconici, carenati ed emisferici, si veda l’ampia discussione in LEVI &CARINCI,1988:188-212

153

Lo studio di Levi e Carinci non ha individuato specifici mutamenti nella tradizione produttiva a cavallo tra MM IIA e IIB (si veda LEVI &CARINCI,1988:205).

154

Per una accurata trattazione dei motivi Kamares applicati alle tazzine troncoconiche, si vedano WALBERG,1987e LEVI

&CARINCI,1988:207-211

155

83 più stretta rispetto ai tipi cilindrici, con un rapporto tra questa e l’altezza variabile di norma superiore a 1:1,

che possono considerarsi caratteristiche d’una produzione standardizzata almeno in parte156.

Gran parte degli esemplari dai sacelli, quali V 5.1-2, VIII 12 e IX 7, appartiene al gruppo morfologico

delle tazzine dalla parete leggermente incurvata e più sensibilmente svasata all’orlo157, variante della classe numerosa delle tazze a parete pressoché dritta, note entrambi da contesti palaziali nonché dall’abitato158.

F 10-12 sono da confrontare invece a quegli esemplari, relativamente meno frequenti, caratterizzati

da una altezza maggior, dove il rapporto tra base e sviluppo verticale è di circa 1:5, pure noti tanto da

depositi interni al Palazzo, quanto dall’area abitativa159.

I recipienti dai sacelli riferibili ad entrambi i due gruppi summenzionati si caratterizzano per la

smussatura obliqua presso la base, tipica delle evidenze più tarda, riferibili in genere al MM IIB-IIIA. L’ansa a

nastro è generalmente sopraelevata sull’orlo, mentre l’estremità inferiore è applicata a circa metà altezza

del corpo vascolare, talvolta guarnita di un’appendice rigonfia sviluppata verso il basso ed aderente la

superficie stessa, come in V 5.1, VIII 12 e IX 7.

156

LEVI &CARINCI,1988:205

157

Si vedano, tra gli esemplari datati al MM IIA (Fase Levi Ib finale), F.1440 e F.1426 (dai vani LIII-LV; LEVI,1976: tav.126l e 127a; LEVI &CARINCI,1988:tav.89b); F.1448 (dal vano LVIII; LEVI,1976:tav.126i); F.801 (dal vano LVI; LEVI, 1976:tav.126f); F.408 (LEVI,1976:tav.126e). Appartenenti al MM IIB (Fase Levi II) si vedano F.1895 e F.1978 (dal vano LXIV; LEVI,1976:tav.179h, o).

158

Per quest’ultimo gruppo, si vedano ad esempio i pezzi appartenenti al MM IIA (Fase Levi Ib finale) F.1368, F.1369 e F.1453a (dai vani LIII-LV; LEVI,1976:tav.126k, h e 127h); F.1445 (dal vano LVIII; LEVI,1976:tav.127i; LEVI &CARINCI,1988:

tav.88a); F.782 (dal vano LIV; LEVI,1976:tav.128i); F.325 (dal vano IL; LEVI,1976:tav.128n); F.684 (dai vani XXVII-XVIII; LEVI,1976:tav.129p); F.936 (dal vano LIX; LEVI &CARINCI,1988:tav.88o); F.2301a (dal vano LXII; LEVI,1976:fig.147;LEVI &

CARINCI,1988:tav.88r); F.444 (dal vano 11;LEVI,1976:tav.126c; LEVI &CARINCI,1988:tav.88q); F.5314 (dai vani XCVII-

XCVIII; LEVI,1976:tav.126h). Per quanto concerne il MM IIB (Fase Levi II), si vedano F.1911 (dal vano LXIV; LEVI,1976: 179l;LEVI &CARINCI,1988:tav.88e) o F.1912 (LEVI,1976:tav.179i).

159

Si vedano, ad esempio gli esemplari del MM IIA (Fase Levi Ib finale), F.1719 (dai vani LIII-LV; LEVI,1976:tav.128q; LEVI &CARINCI,1988:tav.89h); F.700 (dai vani XXVII-XXVIII; LEVI,1976:tav.129c); F.4076 (dal vano LXXIX; LEVI,1976: tav.126g;LEVI &CARINCI,1988:tav.89i). Altri esemplari dall’area di San Giorgio in Falandra sono F.3059 (LEVI,1976: tav.128f) e dal Canale su roccia F.2595 (LEVI,1976:tav.127l; LEVI &CARINCI,1988:tav.89g).

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