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TECNICA DELLA PERFORAZIONE PETROLIFERA

Nel documento Scopi del corso . (pagine 35-44)

ProI. GIOVANNI BALDINI

Corso di laurea in INGEGNERIA MINERARIA NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

È

scopo del corso studiare le operazioni principali della perforazion erotary per eseguirne il controllo ed il progetto.

Esami propedeutici:

Meccanica applicata eMacchine (o corsi equivalenti); Tecnologie minerarie.

PROGRAMMA

Caratteri st i ch edell ' attività e responsa bili tà del l' i nge g neredella perf o ra z io ne . Sche-matizzaz ioni del pozz odurante la suaesec uzione e cen ni su lsu ocomp le ta me nto difond o e di superfic ie per l'eventual eme ssa in produzione.

Organizz azion edei canti er iper la perf or azion e in terra fe rma ed in mare.Schemadi un impiantome cc an i co:comando e cont r o llo dellediver se oper az ioni. Batt er iadi perforazione disgaggio e l'allontanamento de i detritidal frontedel foro;car atter ist i ch edel loro solle -vamento. Equaz ioni deIla perforazione .Procedimento gener aI izzat oper l'ottimizzazione de I-la perforazion e ro t ary co nsc a l pe l li aconi dentati .Curve di previ si one dellavel ocit à

Caratteristi ch edella poten za ri chiesta dall evarie operazioni e della sua trasmissione mec cani ca od ele t t r ic a negli im pi a nti rotarv.Crit er i di im pie go del cav o principaleper la manovra e la regolazion e de lcar ic o sulloscalpello.Tra c c i atodell eforz e e cond i zi oni di lavoro per la torre. la sottostruttura ed i prin cipali organi me c can ic ie di strumentazione.

Sollecitazioni semplici . composte e a fat i c a nell e aste enell e colo n ne di rivestim ento per tipiche condi zioni di lavoro.

Motori sotterranei ;caratteristiche e campodi impiegodell e turboperforatrici.Tecniche attuali per la perforazione di pozzi petroliferi eper acqua.

Caratteristiche peculiaridella perforazione fuori co s t a da piattaf orm a odanatante, ri-spetto a quella su terraferma.

Analisi di quadridi programmazione e di rapportigiornal i er idi sonda.

Esercitazioni:sperim entali su ll e proprietà dei fanghi e sul lavoro degli sc a l pe ll i . Calcolo di un circuito di pozzo e sua ottimizzazion e. Ottimizzazionedella perf oraz i on e. AnaI isi tecnologica e operativa della «man ov r a" . di unacementazione, di una st ru me nta z io ne e della turboperforazione. Ver ifiche delle sollecitazioninelle aste,edella preten sione in una colonna di rivestimento all'attodella inflangi atu ra. Prog ett idi stab i l iz za zio ne e di orientamento de Ila perfor azion e.

TESTI CONSIGLIATI

Gatlin K. - «Petroleum Engineering Drilling and well comp le ti o n •• Englew ood Cliff 1960.

Cole F.W .. Moore P.L. -«D r i ll i ng operation s rnanua l»,The Petr. Pub. Co. 1965.

E.N.S.P.M. - «Le forage auj ourdhuì» (3 volumi), Ed. Te chnip 1970.

I PERIODO DIDATTICO

TECNICA DELLA REGOLAZIONE

per ele tt ron ici ed ele tt ro tec n i c i Pro!. ROBERTO GEN ESIO

Corso di laur ea in INGEGN ERIA ELETTROTEC N ICA

NO TIZIEGENERALI

Que sto insegnamento puòess ere considerato come la prosecuzione di quello di Controlli Automat ici.

È

consigliabile segu i re, dopoque sto insegnamento, quello di Automazione che gli èst re tta mente connesso.

PRO GRA MMA

E' diviso in due parti che trattan o rispettiva mente i fond am ent idell a teoriadei si ste -mi (rappre s enta zi one, analisi .stabil i tà)e quelli dellate or i adel con tr ollo ott i modeter mi-nist ico (metod o di Pont rya gi n.deter mi naz ione della le g ge di cont ro llo ).

Il pro gramma dell'in segn amentoèdi naturasos tanzi al mentete or ic a. Le esercitazioni vengono svol te conuna suddivisione degl i allie v i indue squa d re e per la primaparte trat -tano i princip ali ele mentidi algebra linear e (vett ori. matr ici. autova lori.etc. } nece ssari per gli argome n ti da affrontare :nell a seco nda parte vengon o sv ol t i es erc i zi sul la teo r i a svilu ppata,

TESTI CONS IG LIA TI

Per quanto riguarda i te sticonsigli ati es istonodis pens e preparatedagli st udenti che copr on o appr ossima t ivam ente tutto iIprogrammadeIl' ins egna me nto . Una parte degIi e le-ment i di te oriadei siste mi e lateoria del controllo ot timo si trovan o in

D. G.S ch ult z.J.L.Mel s a -eState Func tions and Linear Cont r ol System s» - McGr aw -H ili New York , 1967

men t re i fondamen t i della teoria dei si ste mie l'a lgebr a linea resi tr ov ano in

C.T. C hen -«i ntroducti on to LinearSystem Theorv»-Rinea rt and Winston. New Yor k, 197 0.

TECNICA DELLE BASSE TEMPERATURE doppia. Sistemi di Linda-Frànkledi Heylandt. Separazi o ne dell'arg on edel ne on. Sep ar a-zion edeIl'idrogeno e deI deuterio. Depura z ione dei gas.

Componenti dei si s te m i di refr ig er a zi on e; com presso r i, scarnbiatori, rigen er at ori. mac-ch i neeva lvol edi espa nsi one. Is ol am ent oterm ico ed elem entidi tecnicadel vuoto.

Misure cr i oge n i c he:temperatura.pression e, portata. liv ello di liquidi.

Sistemidi stoccaggio e trasporto : il dewar semp l ice e doppio.Contenitori isolati con polveri. con resineespanse. consuper iso lanti , Lineedi trasfer imentodi liquidi cr i ogeni-ci. Valvole. Veicoli terrestri e navi (metaniere) . Magazz i n ifrigoriferi.

Cenno di applicazioni speciali:magneti con superconduttori;macchlne elinee ele tt r i -chea temperature criogen iche. Giroscopie rotaiesupercond uttr i c i. Applicazioni bio-me-diche.

Eserc itazioni.

Saranno tenute con ritmo se tt i mana l e dopo le prime due se tt i mane di lezione e cons i-steranno in applicazioni numericheDIcalcolo di massima di sistemicriogenicie al dimen-sioname n t o dei componenti. Inoltre avranno luogo due visite a impianti criogenici.

TESTI CONSIGLIATI

L'esperienza degli anni scorsi ha dimostratoche è assai facile prende re note alle le-zioni,col vantag g io di unapiù rapi da e sicura prep ar a z ion e agli esami, Alcun lex-alìievl possi edo noappunt i che il Titolar e del cors ori t ie neecce l le nt i ,anc he senon ne as s ume la res po nsa bili t à dei dett agl i.

Si co nsigIia la consu ltaz ione dei seguen ti manuaIi: A.Barr on -•Cr yog en ic Sys tems., McGraw-H iIl. A.B. Sc ott -«Crv oqenic Enginee rinq»,Van Nostrand Co.

G .K. White- «Ex per lment aI Te chni que s in Low-Temper ature Phys i c sD, Oxford Univ oPress.

T E CN ICA D E L L E C O S TRU Z ION I (*)

Il corso intende fornire allo studente una preparazione che lo renda atto alla progettazione di strutture in acciaio ed in cem ento armato. particolarmente nell'am-bito delle costruzioni industriali. la cui progettazione concreta costituisce argo-mento delle esercitazioni.

Per poter seguire proficuamente il corso di Tecnica delle Costruzioni è essen-ziale la conoscenza della Scienza delle Costruzioni ed il superamento del relati-vo esame.

PROGRAMMA

Premesse: le travi. reazioni vincolari in strutture iso e lpers tatlche , caratteristiche della sollecitazione. tensioni unitarie - Legame tra tensioni unitarie e deformazioni unita-rie o Strutture reticola ri - Linee di in f l uen z a .

PARTE Io La progettazione: proporzionamento del complesso strutturale (statica esterna).

- I carichiagenti sulle costruzioni (NORME UNI-CNR 10012). Effetti sism icie vento :sp in-ta delle terre.

o Le azioni esterne indipendenti dai carichi:effetti della temperatura e delritiro.

- Fenomeni di fluage e di rilassamento. Prove dinamiche ea fatica.

- Caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni e delle rocce: teorie e prove sperimenta-li.Cedimenti elastici (costante di Winkler) e anelastici.

PARTE Il -La progettazione:proporzionamento degli elementiresistenti in acciaio.

-Gli acciai normali da costruzione:caratterist iche meccaniche e tension i ammissibili. Elementi de Ile strutture in acc ia io.

- Cenni alle norme vigenti per la costruzionedistrutturemetalliche.

o Dimensionamentodelle sezioni resistent inelle strutturemetalliche. Element itesi e in-flessi. Effetti dei fori nello stato di tensione uni e bidimensionale. Elementi compres-si:verifica.a l carico di punta dielementiad anima piena e reticolare:metodo w. Pres-soflessione di travi snelle.

- Instabilità delle travi composte (con calastrelli). Instabilità delle pareti sottili nelle travi ad anima piena •

• La torsione nelle travi metalliche.Torsione di travi a cassone (travi a parete sottile).

o La torsione e il taglio: il centro di taglio.

- Instabilità torsionale:effetto Wagner ed instabilità flessionale trasversale.

- Giunzioni chiodatee bullonate. Criteri di proporzionamento delle giunzioni. Comporta-mento delle giunzioni per sovrapposizione.a semplice. doppio coprigiunto. Giunzion i corrent i.giunz ion i d i forza ne Ile trav i composte e loro ca lcolo, Giun z ion i ad asse cur-vo. Giunzioni di cantonali e di piattabande e loro proporzionamento. Giunz ione di travi ad anima piena. Travi reticolari. realizzazione dei nodi e loro proporzionamento . I bul-loni ad alta resistenza.

- Le strutture saldate. Cenni sulle saldature: pregi e difetti. Giunzioni di testa e a T a completa penetrazione. giunzioni a cordoni d'angolo (frontali e longitud inali) . Giunzio-nicorrenti e giunzioni di forza nelle strutture saldate; proporzionamento e verifica di calcolo. Travi a parete piena e reticolaresaldate. realizzazionedei nodi.

- Gli appoggi delle strutture metalliche.

(*) Secondo i I nuovo Statuto: Tecnic a de Ile costruz ioni industriaIi.

PA RTEIII- La progettazion e:de gli elementire sist enti inc.a.

-St ruttu re in c.a.:caratte ris tic he gene rali; criteri di cos tr uz ione.Confez i onedel calce -st r uzzo.Caratter ist iche fi si co-me c c aniche del calc e st r uzzoe inf l ue nza su l regimed e-gli sfo rz ie delle def ormazi oni nelle st r u tt u re in c.a. - L'ad erenza; il ra pporto "n», -Cemento ar ma to or d i nar io ;cr i te r idi progett o e verific aa sollecita z ion i normali.La com

-pre ssione semplice ;car ic o di punta. Prop orzionamen to dell e sez i on i te se.

-Fless io ne sempl ice . Prop or zionament o disez ioni rett an g olari e cr ite ri di verifica. Pro-porzio namento di sezio nirettang olar iea T;effe tto delladoppia armat u ra.

-Ca s o di se zi on e di forma quals ias i . Fle ssion edev iata.

- Pre s s ofl e s s i one.Criteri dipro ge ttoe verif ic adel la stabi l i tà per le sezio n i retta n g ola -rie a T. Met odi graf ici per casi gene ra l i (Guidi).Tens of les sione.

-Fles sione composta (flession e etagli o) ;propor zionam entodell e armat ure per il tagli o;

ferri pie g at i e sta ffe; dispos izi one ra zion al e dellear ma t ure.

-Tor si o ne se m pl ice:ar matura aelicacon sta ffe e ferri long itu dinali : armat ure lon g itud i-nali e staffe.

- Le coaz io n iconseg ue nti alriti ro del cis.o alle variaz ion i term iche.

-So lai in cva,e com pos izione st r utturale . Cop ert ure ind ustr iali in cva, - Plintidi fond a-zio ne , incalces t r uzzo e in c,a,e fon da z ioni su trav irov es c e.

- Norme italia ne per il progetto e l'ese cuzionedelle opere in ceme nto arma to.

- Il cement o ar mato prec ompre s so.Conc et t igene r aI isu l la pre c ompressione. Travi acav i sc orrev olie a fili adere nti .

PARTE IV -Cenni su lle costruzioni inlegno.

- Il le gn o come mat erial eda cost r uzi one . Soli d i in leg no car icati assialme nte. La trav e lignea infless a.Le giu nzio n i .

TESTI CONSIGLIA TI

G.Oberti -"C o rso di Tecnic adelle Costr uzio nia, Levrotto & Bell a, Tor ino . Zign ol i -"C ost r uzi o ni metal liche», UTET.

Santar ella - "Pr o nt ua r i o del csa••, Hoepli.

TECNICA DEL LE COSTRUZIONI

PARTE l - LA PROG ETTAZIONE DELCOMPLESS O STRUTTURALE

. I da t idelprobl em a. Ge ometriadel la st rutt ura etravatu ra princ i pal e : sc he ma t i z za z i one

- Ap pog g i del le trav ime t alli c h e ; a rul li , pend o lar i . in Neo pr en e. Appo g g idi co lo nne e di

TECNICA DELLE COSTRUZIONI Il Prof , G. GUARNIERI

Corso di laurea in IN GEGNERIA CIV I LE

NOTIZIE GENERA LI

3) Problemi e metodi in campo elas tico.

- Richiami sulle serie trigonome t ri chee loro app l i cazione alla trav e , al la last ramedia 1) Un ponte a schema statico semplice .

2) Una struttura civile od ind us t r i a le ,

I laureand i che sviluppano unate si di laure a in questadisc ipl ina la in i z i ano a conclu s io -ne de I1° progetto evitandoiI2°.

TESTI CONS IGLIA TI

Autori consigliat i di Scienza eTecnic adell e Costru zioni. oltre quell i uffi c iali giànel Poiit ec n ico diTorino :

Albenga.Belluzzi. Franci os i , Giangreco. Pozz ati,Migliacci.Raithel.Timoshe nko .

Nel documento Scopi del corso . (pagine 35-44)

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