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TECNOLOGIE METALLURGICHE

Nel documento Scopi del corso . (pagine 60-77)

per chimici e.minerari Prof. MARIA LUCCO BORLERA Corso di laurea in INGEGNERIA MINERARIA

NOTIZIE GENERALI

Il PERIODO DIDATTICO

Il corso ha comescopo uno st ud i o comparativo di alcuni tra i più significativi proc es si metallurgici per via ignea, idrometallurgica ed elettrochimica. Per una ch i ara comprension e della materia

è

ind i spen sabi l e una buona conoscenza deIle notizie impartite nei corsi di Chimica, di Fisica e di Chimica Applicata.

PROGRAMMA

Gen er alità - Pr in cipi di chim ica anali tica appl ica ta ai metalli edai minerali - Leggi chi -mic o-fi si ch e e diagra mm i di sta to di interesse metallurgi c o -Proc e s si di ridu zi one per via ig nea - Pro ce s si ele tt roc h i m ici ed idrome ta l lu rg ici - Sistemi di ar r icc h i me nto de i miner ali etr att am enti prelimin ari.

Sid erurgia- Miner ali di fe rr o e lor ore qui s iti per l'ut ili z z a z i on e- Altof orn o - Produ z ione dell 'a cci ai o - Tr att amenti termi cide gli accia i - Ghis eda gett o, mall e a bili e sfe ro ida li .

Met allinon ferros i.

Alluminio - Met allurgi a e cen no sulle pri nc i pa l i le gh eda gett o edatratt am ent o termico.

Ram e -Metall urgi a per via ignea - Idr om et allur gia - Lisciviazion e• Ricu per odel ram e per cementa z ione e per via ele ttr o li t ic a. '

Zinco - Proces so per vi a ignea e prep ar azi on e ele tt r o l i t i c a - Cenni sul ricup er o del cado mio e del german io da ifumi di arrostimentodelleblend e.

Magne sio - Prepar a zi on e per viasili c ot ermi c a e produzion e ele t t ro li t ic a .

Uranio - Processo classi co per laproduzione dell'ossidoe del tetrafluoruro • Estra zi on e con solventi e con re s inea scambio ionic o.

Piombo - Minerali e lororequi s iti per l'utilizzazione'Metallu rgia al forno ve rti c a le e su s uola > Raffinazione edisarg entazione.

Esercitazioni.

Comprend ono prove ana I itich e su mineraI i e leghe ed esami m icr cqr afic i, rontgenog ra-fici e tecnologi ci su materi al imet alli ci.

TESTI CONSIGLIA TI Appunti de Icorso .

A. Burdese • «Man u a le di metallurgia•• Ed.UTET.

G. Van Arsdale -«H y d rome t a ll u rg y of Base Metals>l, Ed. McGraw-Hill.

TECNOLOGIE MINERARIE Prof. RENATO MANCINI Corso di laurea in INGEGNERIA MINERARIA

PROGRAMMA

Il PERIODO DIDATTICO

Argomenti.

- Abbattimentodelle roc ce (macchin e. mez zi e metodi per lavori di abbatt im entocon va-rie finalità. agiorno. sotterranei esuba cqu ei) •

• Sondaggi e trivellaz ioni.

Capi/oli.

Abbattimento delle rocce con impiego di esplosivi (esplosivi. loro caratteristichee mo-di mo-di impiego; perforazione deifori di mina; progettazione di lavori di a bbatt imento mediante esplosivi per coltivazione di cave. sbancamenti. scavo dicanali. di galle-rie. di pozzi. coltivazione mineraria sotterranea. etc.).

Taglio al monte di marmi. graniti. rocce ornamentali.

Abbattimento meccan ico (senza impiego di esplosivi) in sotterraneo (macchine piallatri-ci e tagliatrici. minatori continui.tunneler.macchine per la perforazione di fornelli e tc.},

Escavatori ed altre macchine per l'abbattimento a giorno di rocce incoerenti o poco coe-renti.

Draghe ed operazioni di scavo subacqueo.

Abbattimento idraulico. con fluidi in pressione. ed altri metodi specialidi abbattimento.

Sondaggi con finalità esplorative (sonde a rotazioneed a percussione).

Trivellazione di pozzi per acqua.

Trivellazioni profonde per ricerca e coltivazione di idrocarburi ed altri minerali fluidi.

Eserci/azioni.

Collettive:smontaggio. montaggio.rilievo di caratteristiche e studio meccanico di mac-chine per perforazione ed abbattimento.

Singole:ricerche su temi particolari (assegnate ai singoli allievi) con stesura di rela-zioni scritte discusse successivamente in sede di colloquio (di norma. 3 colloqui lun-go i I corso).

TESTI CONSIGLIA TI

In mancanza ditesto generale. vengono di volta in volta segnalati agli allievi testi da cui attingere per approfondire singoli argomenti.

TECNOLOGIE NUCLEARI Pro!. CESA RE MERLINI

Co r s o di laurea inINGEGNE RIA NU CL EAR E

PROGRA MMA

Il PERIODO DIDATTICO

/Icors otratta l'effetto dell erad i a z i oni, la protezione dal le stessee il progettodi

com-ponent isottoposti a irraggiamento . .

Do po un richiamo sulle rad i a z i oni e la lor o int er a zion e con la materi a son o anal iz z at i gli effe tti sull 'or ganis mo e.con ma g g io rdettagl i o. sui materi a l i di più comun e impiego ne-gl i im pia nti. combus t i bili , st r utt u r a l i edi rive st im ent o, Lateor i a dell'attenu azion eè svol-ta come bas e al pr og etto e alcalc o lo dive rif ic a delle sche r ma t u re:Sonoanali zz ati i ma-teri ali per scherrnat ure, con par tico la re evide nza per lo scher mo ter m icoe quello bio log i-codei reattori . Gli alt ri aspe tti de ll a sicurezz a di unimpia n to.come l' apparecch iatura di rivela z i on e e dosi me t ri a ecom e ilcontrollodegli efflu en t i e dei rifiut i sono brevem ente considerat i .

L'el emento di combu s ti bi le è il com pone nte più solle c it a t odall erad i az ion i:sene con-sid era in dettagIioiI pro gettote rmom e c c an i co. ond e perven ireaIladis tr ibuzione dell e te m-per atur e edelle ten sioni nel comb us ti b i le . nell aguain a e nell' in t er c apedin e.Sonoanal iz-zati i mat er ial i imp iega ti. I metod i cos t r uttivi più rece n t ie comu n i so n o passat i in ras se-gna insi eme al l e tec n i c he di montag g io ed al le prov edi con t ro ll o .

Esercit az ioni.

Le eserci tazi onicomp re nd on o:

l)caIcolodi una sc he rma turaper reattoreterm ico ; 2)caIcolo deIlosc he r mo di un reattore velo c e ; 3) ca l col o delle tens ion i in un a gua in a; 4) ca lc o l o delle te ns ioni nel combu s tib il e.

TESTI CONSIGLIA TI

Sono disponibil i dispe nse riv iste dal docente.

Altri te st i :

B.I . Kelly -«Irrad i ation damage to solid s••PergamonPresso 1966.

J.A. L . Rob ert son -«I rradiationeffects in nucle ar fuel s•• Gordan and Breach Science Pu-b l iahers, 1969.

Jag er-D r e sn er -«Princip les of radiation protect ion engineer ing ., McGraw-Hill New York 1965.

C. O . Smith -«Nuc le ar rea ctor mater ials•• Addison-Wesley . 1967.

A.R.Kauf ma n n -«N u c le arreac t or fuel elem ents•• Intersc i entia. 1962.

TECNOLOGIE SIDERURGICHE Prof . G.PEROTTI

Corso di laurea in INGEGNERIAMECCAN ICA

NOTIZIE GENERALI

Il PERIODODIDATTICO

Scopo del corso

è

di completare la preparazione degli allievi nel campo delle lavorazioni dei metalli senza asportazione ditruciolo, fornendo nozioni per la de-terminazionedei cicli tecnologici e delle forze necessarie all'esecuzione de Ile diverse lavorazioni plastiche a caldo ea freddo, lequali costituiscono un passag-gio obbligato per l'elaborazione dei prodotti siderurgici greggi e semi lavorati, ed offrono soluzioni economicamente valideper ottenere vari tipi di prodotti finiti.

AI fine di una buona comprensione della materia trattata sono da considerarsi propedeutici i corsi di «M et a l l u r g i a» o di «Tecnologie metallurgiche» e quello di «Si de rurgia ). Sono utili le nozioni impartitenel corso di «T e c n o l o g i a Meccanica».

PROGRAMMA

1) Cenni di teoriadella pla st ic ità edi mecc anicadell e deforma z ion i de imet alli.

2) Fucinatura. stampaggio, estrusion e. Crit eri di scelt a dei processi,calcol o dell e for-ze.anali s idei ci cl itecnolog i ci. mac ch in e oper atrici (mag l i e pres s e) eloro impieg o . Cenni di sicure z z a sul lavoro.

3) Laminazione acaldo ea freddo. Cicl idi lavor azion eper l'otten imentodisemil avora-ti e di prodott ifiniti. calcolo delle pressionidi laminazion e:treni per sboz za t ura e per finitura. adue o piùcicli ndr i . Problem idi cal ibr az ion e.

4)Trafilatura. Geometri adell'oper a zione. calc o l o dell efor z e. macchin etr afilatr ici; 5) Fabbri cazion edi tubi. Pro c es si per es tr usione emed ia nt e imp ie g o di lamin ato io

per-forato re.

6) Lavora z i one delle lami ere:tranciat ura , pi eg at ura . imbu ti t ur ae stampa gg io .

7) Cal c olodell eforz e e st udi o deg l i svi l u ppi: stam pi e mat ri ci; cicli ete cni cade i pro-cessi. Macch ine oper atr i c i.

EsercitBz ion i.

Il corsoècompletatoda eserc ita zioni rel at ivea rilevament idi forzedi rica l catura , laminaz ion e e piegatura,da ca lc o l i di pressionidi stampaggio. laminaz ione.e stru s ion ee trafila tura•da misur azio nidi deformaz ion i con mic r os c op io eproi ettore .da Il 'uso de I mi-croscopio metallograf i co. Ove poss ibi le si ef fett uano visi t e integrati ve a stabiliment i.

TESTI CONSIGLIA TI

Sono test i edispen s eche trattino in generaledell e lav orazi oni a ca ld oe a fr eddo.

nonchèdelle lavoraz ioni su lamiera.

17.

TECNOLOGIE TESSILI

Prof.FRANCO TESTORE

Corso di laurea in INGEGNERIA CHIMICA Il PERIODO DIDATTICO

NOTIZIE GENERALI

Scopo dell'insegnamento :

studio dei principali processi tecnologici in cui si arti-cola la trasformazione delle fibre e del filo in tessuto finito : i cicl i di lavorazione e le necessità ambientali per il loro razionale svolgimento.

Relativamente agli esami propedeutici non si ravvisano esigenze specifiche.

PROGRAMMA

L'in s egn amento si divide in tre parti princ ipali. conc e r ne nti. a grandissime linee. la formazion edel filato. laformazionedi superf ic itessili piane. la nobilitaz ionedei filat ie dei tessut i .Di ci asc u na parte vengono ill us t r at e le esigenze di caratteretecnologico che in f l ue n za n o laprogetta zione di ed i f ic i ind ustria li tess il i. dalla struttura al layont.dall'il-lumina z ione al condi z i on am ento.

Formazion edel fil ato:cl ass i f i c a z i one dell efibre - titolazione - stiro - torsione - tecnolo-gia dellacardaturae della filatura.

Mescolatura. prep ara zione e filaturadel cotone e dellefibrea taglio cotoniero.

Mescolatur a. prep ar a zion ee filatur adella lana e delle fibre a taglio lan i ero. sia nel si-stema pettinato che nelcardato.

Cenni sulla prepara zione e filaturadelle fibre vegetali minori (lino. ca na pa . juta. ecc.).

Cenni su ll a trattur adell a se ta e su lla filatur adei cascami di seta.

Trattamenti tessili ai cav idi filatura (tow) di fibre chim ic he e ai fili con t i nu i artificiali e sintetic i(taglio . st ra p po . torcit u ra ,testuri zzazione .ecc.},

Tecnologia gene ra le di tessitura: prepara z ionealla tessi tura.descr izionedei principali t i-pi di tela io -Var i siste mi per crea re l'intreccio- Tessut i a trama eca t en a . a maglia. non tessuti.

Rifin iz ione:class ifica zione e scopi delle princ ipali operazioni - Finissaggio dei tessuti la -nieri puri o in mista. dei cotoni eri puri o.i nmista. dei tessuti di fili sintetici. dei tes-sutia maglia.dei no n tessuti - Principalimacchinedirif in i z ione.

Tintura e stampa:cenni su ll e fa sidel cic l o e sulle macch ine in cui si può compier e la tin-tura e la st ampa .

Controlli tecnolog ic i :cenni su l le principaliprove (scop i.metodologia . apparecch iature . ecc.j che sicomp i on o su fibre.fili e filati. tessut i.

Esercitazioni. Le esercitazion iconsistono,alternandovisite e prove sperimentali presso azi e nd e tessil ie meccanotes s il i. e presso laboratori tessil i pubblic ie privati. nella ela-borazione presso il Politecn icodeiri sultat isper imentali con lo scopo di svolgere una ori-ginalemin i-ricerca appli cata.

TESTI CONSIGLIATI

- Tecnologia della filatura. di Franco Testore - Ed. ELSA. 1975.

- Wool Science Review.by International Wool Secretariat - Londra.

- Bollettin idell'lnternation a lTextileService - Zurigo.

- Textile Progress - Manchester.

- Journal of Textile Inst itute- Manchester.

TEORIA DEI SEGNALI Prof. SERGIO BENEDETTO Corso di laurea in INGEGNERIA ELETTRONICA

NOTIZIE GENERALI

Il PERIODO DIDATTICO

Descrizione.

Il corso di Teoria dei Segnali, che si svolge al Il semestre del III Anno,è pro-pedeutico all'indirizzo sTetecomunicazicni» del Corso di Laurea in Ingegneria Elet-tronica.

Prerequisiti.

Per poter seguire con profitto il corso,

è

necessario che l'allievo sia in pos-sesso dei concetti fondamentali dell'elettrotecnica, e abbia familiarità con gli ar-gomenti del corso di Complementi di Matematica (in particolare serie e trasforma-ta di Fourier - Teoria delle distribuzioni).

PROGRAMMA

Il corso si propone lo studio delle principali caratteristiche dei segnali elettrici usa-ti per le Comunicazioni e l'ana lisi dei metodi per analizzarne le proprietà più importanti ai fini del progetto di sistema.

Nella prima parte del corso la teoria della trasformata di Fourier viene utilizzata per l'analisi spettrale dei segnali non casuali (deterministici).

Il nucleo centrale del corso si propone di sviluppare l'analisidei segnali di tipo ce-suale (aleatori). dopo aver fornito le necessarie basi di calcolo delle probabilità e stat i-stica. Si introducono in questa parte alcuni concetti di teoria della stima che verranno ut i-lizzati nei corsi di indirizzo successivi.

L'ultima parte del corso riguarda i fondamentidella teo ria dei sistemi lineari.con par-ticolare riferimento al filtraggio di segnali aleatori.

Esercitazioni.

Le esercitazioni occupano circa la metà delle ore complessive delcor s o; si propongo-no di mettere gli allievi in grado di svolgere con profitto i tipidi problemi fondamentali per i corsi successividell'indirizzo eTe le cornunlc azlorrie mediante l'iniziativa personale nel lavoro guidato dagli assistenti alle esercitazioni.

Esami.

L'esame consta d i una prova scritta e d i una prova ora le. D urante l'a nno v iene propo-sto un compito scritto che esonera (in caso di esito positivo) dalla prova scritta di esame.

TESTI CONSIGLIA TI

E.Biglieri-V.Castellani-M.Pent - ePrìnc ipl di Teoria delle Comunicazioni••

In vendita presso la Libreria Editrice t.evrcuo& Bella. Torino.

TEORIA DEI SISTEMI Prof. D. CARLUCCI Corso di laurea in INGEGNERIA ELETTRONICA

NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

Il corso è propedeutico di baseper corsi di: Controlli Automatici, Tecnica della Regolazione, Automazione.

PROGRAMMA

Il cors o pre s enta le basi teorich e nec e s s ari e per l' anal i s idel comportamento dei s l-ste mi fisic i con particol ar e rigu ardo ai si s t em idi tipo ingeg ne r i s ti co .

I punti fond amentali de l corsosono:

•ladef in i zion emat ematicadisiste ma dinami co ;

• lediverserappres ent az io nidei sis t emi;

• l'an alis i ap pr of ond i ta dei sistemi linear i con ti nui nel tempo ediscretinel tempo ; - il ruolo dei modell i lin e ari nelladescr i zio ne di sis t em i reali ;

- lateori adell a stab i l i tà localeeglobal e. il metododi Lyapunov;

- l'anal i s idelle propri età di raggiung ibil it à e oss ervab ilità.

Il corso è a caratter e teoric o, leese r ci t azi oni vengonosvolte in au l a e tendonoa ren-dere familiar e allost ude nt e la scelta e la cos t ruz i o ne de i modelli matemat ici di sistemi fis iciallosco po di ana li zz arn e le proprietàstrutturali .

TESTI CONSIGLIA TI

S.Rinaldi ••Teo r ia dei sis t emi»· Hoepli • Milano.

TEORIA DELLE RETI ELETTRICHE Profl. M.SOLDI-M.BIEY

Corso di laurea in INGEGN ERIA ELETTRONICA

NOTIZIE GENERALI

Il PERIODO DID ATT I CO

Il corso si svolge con una media di

8

ore settimanali, di cui 4 dedi cate alle esercitazioni. Per un agevol e apprendimento

è

indispensabile la conoscenza degli argomenti svolti nei co rsi di Elettrot e cni ca e di Complementi di Matem atit:a.

PROGRAMMA

Ret i RCLM;probl em i di an a lis i edisinte si . Compo nenti ; risona to ri ideal ie reali . Fun-zio n i di rete nel pi an odel la pulsaz ione com p lessa p;zeri e poli.Transito rio genera le in una rete pas s iva . Studio graficodell e funzioni di rete ; diag ram mi elemen ta ri dimodulo ed ar go me nto . Ene r ge t i ca de i bipoli in reg im e si n oi d a le e cisoida le ; le cond iz ion i di att ua bi -litàdi Brune. Proc edim enti ele me nt ar i di si n tesi dci bipoli , Bip ol ipur ament e reattivi, RC, RL; condizi oni di att ua b i li tà esintesi . Sinte s i nel caso general e; est raz ione di pol i e zeri sull'ass e immag in ar i o; es t ra zi one dell a resisten za min ima;cicli di Br une. Rela z i on i fra parte real e ed immag in ar i a. fra modul o e argomen t o . Il prob lem adi appr ossi mazione ; sua sol uzio ne col metodo grafi c o. Sintesidi amp li f ica tori constadidi tipo semp lice .

Do pp i bipoli; gruppi di parametr i che cara tte rizz ano un dop pi obìpo!o , Cel le eleme nta -ri e lor o colle g ame nt oin cas cata .Accoppiamento di re tt odi un gene ra t ore con un caric o ; adatt ame nto ene rge t i co edi uniform ità . Ins e rzi one di un dopp i o bipo l o ; formu la di Zobel;

guadagn od'i ns er zione e su o valoremas s imo. La teor ia dei filtri su llabas e de i par am etr i immagine ; dopp i bipol i reattivi come filtri. Filtri pas s abas so; celleele me nta ri a k c o-sta n te e m deriv ate. Attenuazione d'ins erzione di un filtr o in band a pass anteed in ban-da atte nua t a . Progetto di un filtro. Adattator i.Attenu ato ri.

Condi zio nidi att ua b i l i tà di uncoe f f ici e n te di rif lessionee di un coefficiente di tr a-sm i s s ione. Sinte si dei doppi bipoliaresist e nza costante. Attua z i on e infor ma bil anci at a o sbilanciata. con-più ce ll e in cas ca t a. Egualizz at or i di ampie z z a edi fas e. Sintesi de i bipoli a partire dalla parte reale;relazione fra gli zer i dell a part ereale e la st ru t t u ra del bipolo.Sintesi dei doppi bipoli reattivi ricondott a alla sintesi di un bipolo.Caso del dop-pio bipolo caricat oda un lato solo.Filtr i passa basso alla Butterworth o alla Ceb isc efl.

Caso del doppio bipolo ca ri c a t o da entra mbi i lati.Coeff icie nt edi rifl es sioneedi trasmis-sione .fattored'inserzione e funzione caratter i sti ca assunt icomedato del probl em adi si n-tesi. Filtri passa basso alla Butterworth o alla Ceb is c efl.Altre sol uzion idel problem a di approssimazione.

Esercitazioni.

Le eser c i t a z i on i consistono nella soluzione. dapartedegl i allie vi . di una serie di pro-blemi.di analisi e di progetto.

TESTI CONSIGLIA TI

M.Soldi - eTe oria delle reti elettriche».vot.J e Il,CLUT.

CvBeccari,CvNa ldl, M.Soldi -.«Esercitaz ioni di Teoriadelle retielettrich e»,CLUT.

TEORIA E PROGETTO DEI CIRCUITI LOGICI

TEORIA E PROGETTO DEI CIRCUITI LOGICI

Nel documento Scopi del corso . (pagine 60-77)

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