• Non ci sono risultati.

Capitolo 3. Commento traduttologico

2. Caratteristiche del prototesto

2.3 Dominante

3.1.4 Tecnicismi collaterali

Parallelamente ai tecnicismi specifici, che soddisfano i bisogni di precisione e referenzialità distintivi della comunicazione specialistica, individuiamo inoltre la presenza di tecnicismi cosiddetti collaterali, i quali non sono legati a effettive esigenze comunicative, bensì alla volontà di innalzare il registro attraverso l’impiego di termini distinti dalla lingua comune. Ne consegue quindi che i tecnicismi collaterali, essendo motivati da esigenze puramente formali, a differenza di quelli specifici potrebbero essere sostituiti senza che l’esattezza nella trasmissione del messaggio ne risenta.55

Le scelte lessicali compiute in sede di traduzione hanno rispettato i criteri formali del testo di partenza, prediligendo quindi verbi come “intraprendere” invece di “iniziare” (kaishi 开始), “impiegare” invece di “utilizzare” (liyong 利用), “auspicare” invece di “sperare” (xiwang 希望), “ripartire” invece di “dividere” (fen’ge 分割), “implementare” invece di “realizzare” (shishi 实施). Per quanto riguarda i sostantivi, ricordiamo “opportunità occupazionali” invece di “opportunità di lavoro” (jiuye jihui 就业机会), “intrattenimento” o “ricreazione” invece di “divertimento” (yule 娱 乐), ”strutture di ristorazione” invece di “ristoranti” (fandian 饭店), e ancora “contratto di locazione” invece di “affitto” (zulin 租赁).

Dopo aver delineato le peculiarità lessicali del testo settoriale e le sue principali caratteristiche morfologiche, passiamo ora in rassegna alcuni specifici problemi traduttivi riscontrati a livello terminologico.

Un primo problema ha riguardato il termine yichan lüyou 遗产旅游 (“heritage tourism”), proprio del settore del turismo, che rappresenta un concetto chiave del terzo articolo tradotto.

96

Dalla consultazione di testi paralleli, è innanzitutto emerso l’utilizzo del termine “heritage tourism” come uno dei traducenti più diffusi in lingua inglese. Tuttavia, il concetto rappresenta problemi di definizione di per sé, a prescindere dalla lingua, trattandosi di una tipologia di turismo recente e ancora in divenire.56 La questione preliminare riguarda in realtà l’identificazione del concetto di

yichan 遗产 (“heritage”), con il quale si fa riferimento non solo al patrimonio culturale

rappresentato da edifici, storia, e tutti gli elementi tangibili e intangibili di una cultura, con significati sociali, economici e politici, ma anche al Patrimonio Mondiale costituito dai siti riconosciuti internazionalmente dall’UNESCO (definiti, appunto, “World Heritage”). A partire da queste considerazioni, sono state valutate due possibili soluzioni traduttive per yichan lüyou 遗产 旅游, a seconda dell’accezione di heritage che si va a considerare tra le due appena illustrate: rispettivamente, “turismo culturale” e “heritage tourism”.57 Poiché nel testo affrontato in traduzione prevale con chiarezza la seconda accezione, trattandosi, la Grande Muraglia, di un sito del Patrimonio dell’UNESCO, e considerando l’imprecisione che caratterizza il termine “turismo culturale”, si è infine optato per il secondo traducente, scelta dettata inoltre dal maggiore riscontro del termine “heritage tourism” nella consultazione di testi paralleli. Per maggiore trasparenza, al fine di evitare possibili ambiguità, nel metatesto è stato chiaramente specificato che si sta parlando di attività turistiche presso siti del Patrimonio UNESCO, includendo tra parentesi anche la traduzione in inglese, come si può osservare dall’introduzione dell’argomento nell’abstract:

文章以慕田峪长城为案例,探讨了世界遗产地旅游发展与当地社区的关系。

Attraverso l’analisi del caso specifico della Grande Muraglia di Mutianyu, il presente studio indaga la relazione tra lo sviluppo del turismo presso i siti riconosciuti come Patrimonio Mondiale dell’Umanità (World Heritage

Site) e la comunità locale.

56 Per un approfondimento sul concetto di heritage tourism, si veda Evangelos Christous, “Heritage and Cultural

Tourism: a Marketing-focused Approach”, in David Leslie, Marianna Sigala, International Cultural Tourism:

Management, Implications and Cases, London, Elsevier Butterworth-Heinemann, 2005, pp. 3-15. 57

La determinazione delle differenze tra le due tipologie turistiche appare piuttosto dibattuta; secondo l’interpretazione di Rami Ceci, il “turismo culturale” è un concetto che, seppur contraddistinto da una certa ambiguità, in linea di massima caratterizza quella forma di turismo che si basa sull’arricchimento derivante dalla scoperta della differenza culturale, contrapponendosi sostanzialmente al “turismo di massa”. Il concetto di “heritage tourism” viene invece inteso come un ulteriore sviluppo del "turismo culturale", che si focalizza sì sugli aspetti culturali dei territori, ma cercando di andare oltre i tradizionali contenuti (musei, monumenti, storicità "ufficiale" del territorio) propri invece del turismo culturale. Per ulteriori approfondimenti si veda Lucilla Rami Ceci, Turismo e sostenibilità. Risorse

97

Un altro problema traduttivo, inerente il settore economico-finanziario, è stato rappresentato dal termine shengyu suoqu quan 剩余索取权 (“diritto al risarcimento del residuo”). In seguito alla consultazione di un glossario, il termine è stato identificato con il tecnicismo anglosassone “residual claimant”, ovvero:

Locuzione di origine anglosassone che indica il rischio di un azionista. Specificatamente, l'azionista sopporta il rischio dell'investimento e trattiene per se quello che rimane dopo aver soddisfatto gli altri portatori di interessi, e in certi casi può quindi accadere che il "residuo" sia inferiore a quanto inizialmente impiegato o non ci sia proprio.58

Nel testo, il termine fa riferimento al “diritto” (quan 权) al residuo, esercitato dal governo relativamente al suo coinvolgimento in determinati progetti di sviluppo turistico; tale “residuo” è stato quindi interpretato come un elemento di vantaggio per il soggetto interessato, e il traducente ritenuto più adeguato è stato “diritto al risarcimento del residuo”, preferendo la resa italiana a quella inglese in funzione di una maggiore chiarezza.

Nei casi specifici per i quali non esiste un equivalente nella lingua e nella cultura d’arrivo, si è fatto ricorso a diverse strategie per rendere il contenuto adeguatamente fruibile; è questo il caso di san nong 三农, che è stato tradotto come “problema dei tre agri”, riportando in corsivo la trascrizione fonetica e fornendo una concisa spiegazione tra parentesi in occasione della prima occorrenza nel testo.

Un problema diffuso è stato rappresentato dalla diversa modalità di formazione lessicale tra le due lingue di partenza e di arrivo; in particolare, per quanto riguarda i termini composti, la lingua cinese tende ad affidarsi alla determinazione a sinistra mediante la premodificazione, mentre l’italiano segue la procedura opposta. In sede di traduzione, oltre a invertire l’ordine dei costituenti, spesso si è reso necessario esplicitare la relazione tra di essi mediante l’utilizzo di preposizioni. Vediamo ad esempio le stringhe Aoyun xiaoying 奥运效应 (“Olimpiadi” + “effetto”),

diaoyan yangben 调研样本 (“ricerca” + “campione”), jingdian jingying 景点经营 (“punto

panoramico” + “gestione”), duibi yanjiu 对比研究 (“confronto” + “ricerca”) e renkou tezheng 人口 特征 (“popolazione” + “caratteristiche”), rese rispettivamente con “effetto Olimpiadi”, “campione di indagine”, “gestione delle aree panoramiche”, “studio comparativo” e “variabili demografiche”.

98

Opportune aggiunte lessicali sono state necessarie per la resa di alcuni termini complessi, come in nongye lüyou shifan dian 农业旅游示范点 (“agricoltura” + “turismo” + “dimostrare” + “luogo”), reso con “sito dimostrativo di turismo agricolo”, lüyou kaifa qu 旅游开发区 (“turismo” + “espansione” + “zona”), reso con “zone ad alto sviluppo turistico” e fazhanzhong guojia 发展中国 家 (“sviluppo” + “durante” + “paese”), reso con “Paese in via di sviluppo”.

Talvolta, a causa dell’assenza di corrispondenza tra le due lingue, oltre all’esplicitazione delle relazioni tra i costituenti, si è ritenuta appropriata anche l’aggiunta di ulteriori informazioni, spesso tratte da fattori contestuali, per rendere il concetto più chiaro nella lingua d’arrivo; ne sono esempio termini come cufang 粗放, tradotto come “impiego estensivo del terreno”, mangmu 盲 目, “assenza di razionalità e lungimiranza”, e laozai 涝灾, “danneggiamento delle colture a causa di allagamenti”.

Riscontriamo infine il ricorso al fenomeno linguistico della metaforizzazione, ovvero l’impiego di termini della lingua comune che subiscono una risemantizzazione in chiave metaforica per designare nuovi concetti; un esempio è l’uso del termine lüse 绿色 (“verde”) con il significato di “ecologico”. In italiano, sia in ambito settoriale che nella lingua comune, ricorrono spesso entrambi i termini “verde” e “green” con questo significato. Nella resa del metatesto, sono stati scelti traducenti differenti a seconda delle occorrenze; un primo caso è lüse jingguan 绿色景观 (“verde” + “paesaggio”), che non ha presentato particolari problemi ed è stato tradotto come “spazio verde”. Seguono poi alcuni esempi in cui è stato impiegato l’anglicismo “green”, come

huanbao shengtai de lüse kongjian 环保生态的绿色空间 (“protezione” + “ambiente” + “eco” +

“particella strutturale” + “verde” + “spazio”), tradotto come “spazio eco-green” in riferimento a un’area verde a ridotto impatto ambientale, e cunzhuang lühua 村庄绿化 (“villaggio” + “verde” + “trasformazione”), in riferimento a villaggi caratterizzati dalla presenza di strutture architettoniche eco-compatibili, tradotto come “creazione di villaggi ecologici”. Segnaliamo invece il termine lüse

shipin 绿色食品 (“verde” + “prodotto”), per il quale è stato inizialmente considerato il traducente

“prodotto green”, mantenendo l’anglicismo anche in questa sede; tuttavia, considerando che nel contesto di riferimento il termine indica un prodotto coltivato secondo i meccanismi propri dell’agricoltura biologica, prediligendo cioè l’impiego della materia organica rispetto all’energia derivante da processi industriali, è stata infine ritenuta più adeguata la resa come “prodotto organico”, neutralizzando l’accezione metaforica.

99

Particolari difficoltà sono state riscontrate relativamente al sintagma lüse nongye xiuxianyou 绿 色农业休闲游 (“verde” + “agricoltura” + “ricreazione” + “turismo”), nella seguente frase collocata all’interno di un elenco, che è stata resa mediante una riformulazione e diverse aggiunte lessicali:

崇明岛绿色农业休闲游和“农家乐”游,可以观光、采摘、垂钓、体验农家生活.

Gli agriturismi presso l’eco-isola di Chongming, che impiegano forme di coltivazione biologica e organica, dove sperimentare attività rurali come sightseeing, pesca e raccolta di frutta.