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Tendenze e caratteristiche generali delle polifonie vivent

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I.I Statuto delle Polifonie viventi

L’articolazione di tendenze e processi performativi che prenderà vita in seguito non può mancare di una ulteriore premessa teorica in grado, verosimilmente, di precisarne talune caratteristiche ed individuarne, anche, alcuni limiti.

La definizione ‘Polifonie viventi’ presenta plurimi ambiti di applicazione e diverse possibili connotazioni, anche perciò -pur nella difficoltà di distinzione e nella eterogeneità della casistica concreta- si tenterà di individuare alcuni elementi che, precipuamente, siano classificatori e ne marchino con discreta precisione i tratti salienti.

A) accostamento di due termini, il concetto unitario che ne deriva si compone di una identità musicale (polifonie) e di una attribuzione temporale (viventi): inscindibilmente, pertanto, si sta trattando di pratiche che mantengano un apparato musicale le quali si sviluppino nella sincronia.

B) dal punto precedente deriva la necessaria precisazione di ambedue i termini: polifonia indica un processo compositivo ed esecutivo in cui più parti, fra loro relazionate, vocali (in questo caso specifico) procedano simultaneamente in un ordinato, organico e consapevole disegno armonico; vivente indica un contesto di rilevazione immediato e disposto nel prevalentemente nel presente.

Non è, in questo senso, gestibile l’orizzonte di validità dell’accezione vivente: non può sussistere una limitazione temporale dopo cui scada l’attribuzione fornita. Si intenderà vivente la pratica attivata e documentata nell’oggi e, in generale, sarà pertinente lo studio che da queste tragga impulso, anche mediante ulteriori corredi e comparazioni diacroniche ma necessariamente tale che dal dato attuale parta.

Perciò uno studio ancorato nel e generato dal presente (i casi di studio specifici, infatti, recano date di documentazioni non antecedenti al 2008, per i casi più longevi) tuttavia che nel presente non si esaurisce, radicandosi comunque nella tradizione di studi già presentata (Cfr: Cap. II).

C) Polifonie viventi indica un dato performativo. Lungi da restrizioni di genere e di setting, gli esempi riportati costituiscono una parziale e discrezionale scelta monografica di casi già fra loro assai eterogenei.

L’attribuzione dell’accezione performativa informa ed accomuna le pratiche censite in un orizzonte dinamico e pragmatico: la performance individuata, perciò, si pone come

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elemento complessivo, inclusivo della dimensione musicale ma non interamente da essa dipendente.

Ancora, il vincolo repertoriale non rappresenta motivo divisivo o ostativo per l’individuazione di polifonie viventi: prendendo esempio dai casi individuati emerge la varietà di genere presentato dai gruppi corali, a testimonianza della non discrezione dell’elemento repertorio, perlomeno per l’appartenenza al genere.

I repertori censiti si articolano in numerose varianti e plurime classificazioni, tendenzialmente esclusivi del genere operistico, ad eccezione di talune arie transitate entro l’ambito amatoriale presentandosi come tradizionali.

L’assetto armonico si presenta eterogeneo a seconda delle formazioni individuate: il numero di linee melodiche attivate non dimostra caratteri unitari né fra gruppi corali né, all’interno di ciascun gruppo, fra brani praticati. Questa condizione è esito di più fattori fra cui l’oscillazione di organico, anche nei diversi periodi dell’anno associativo, che ciascuna formazione conosce nonché la struttura propria di ciascun brano, per antonomasia variabile armonicamente.

Tendenzialmente, tuttavia, un assetto esecutivo a quattro voci, pari o dispari, risulta la formula maggiormente praticata.

Le procedure della polifonia sono state a lungo al centro di forti interessi, da parte degli studi etnomusicologici ed antropologici, per una serie di ragioni fra cui, le principali: 1) la Polifonia è stata indicata e studiata come un assetto espressivo in grado di regolare, e rappresentare, relazioni di gruppo.

2) allo stesso tempo, la Polifonia è uno scenario in cui si presentano marcate azioni individuali, talvolta anche antagonistiche rispetto all’insieme.

3) la Polifonia è il contesto acustico in cui le differenze di genere trovano rappresentazione sonora: soprattutto in strutture antifonali sovente si assiste ad una demarcazione delle voci in senso di genere.

4) La polifonia è interpretata come un comportamento sociale assai diffuso e presente, con le specifiche peculiarità, in contesti molteplici, assai diversi sul piano geografico, in coordinate storico-culturali piuttosto difformi.

5) Nella presente indagine, le pratiche censite presentano una caratteristica comune, a fronte dell’eterogeneità di repertori e prassi esecutive, nella loro relazione rispetto ad un ambito lavorativo o sociale.

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1.2. Pratiche polifoniche in area triveneta

L’area triveneta ospita numerose formazioni polifoniche tanto da presentarsi all’esterno quale territorio in assoluto più sviluppato nel campo delle pratiche corali240.

Solitamente accomunata ai canti alpini, in realtà l’area indicata presenta una varietà significativa di pratiche polifoniche, sovente afferenti alle associazioni corali di riferimento, presenti in ciascuna delle tre regioni.

La presenza e la tipologia delle formazioni attive si riscontra immediatamente tramite gli annali, anche on-line241 che ciascuna organizzazione cura. Dalla consultazione delle banche dati si possono ottenere alcuni elementi che, in linea generale, caratterizzano la realtà corale triveneta:

1) l’ effettiva e diffusa attività svolta da tali formazioni; 2) l’ eterogeneità di forma e fisionomia delle stesse; 3) la natura giuridica assunta dalle medesime; 3) il repertorio da esse praticato.

La vita e le peculiarità delle associazioni corali che insistono in area triveneta costituiscono un importante elemento per la comprensione del tessuto polifonico, anche alla luce delle finalità che le medesime si pongono e in relazione alle iniziative cui contribuiscono.

240 Cfr: AA.VV., Gruppi corali e musicali, ASAC, 1983.

241 Si veda, per il Veneto, www.asac-cori.it e www.agcverona.it; per il Friuli Venezia Giulia www.uscifvg.it; per il

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