La fase sperimentale
5.3. La metodologia: preparazione e presentazione degli stimol
5.3.3 Il test percettivo
Per eseguire il test sono stati scelti 25 parlanti provenienti da ciascuna delle varietà prese in esame, a questi sono stati aggiunti 25 pisani, le cui risposte verranno adoperate come controllo dei dati ottenuti. Il totale è dunque di 100 soggetti. Il compito richiesto è duplice; a partire dall’ascolto dei 66 stimoli selezionati viene chiesto loro di:
Identificare la città di provenienza del parlante ascoltato tra le tre città proposte (Milano, Napoli, Roma).
Valutare il grado di accento del parlante su una scala da 0 (accento valutato come per niente caratteristico della varietà identificata come quella di origine del parlante) a 5 (accento molto caratteristico della varietà).
Per ottenere la massima facilità di adesione, ed avere così la possibilità di allargare il numero dei partecipanti, il test è stato creato al fine di essere diffuso ed eseguito on-line, grazie alla creazione di un’interfaccia user-friendly.
Il linguaggio di programmazione utilizzato è il PhP102, in quanto, al contrario del linguaggio HTML con cui si possono creare pagine web di tipo statico, le pagine scritte con un
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linguaggio come il PhP possono diventare dinamiche, cioè presentarsi di volta in volta in modo diverso a seconda delle scelte da parte dell'utente che naviga, dei pulsanti che vengono premuti, o di altri elementi modificati dall'utente e, soprattutto, in base ai dati presenti in quel momento nel database.
Questo dunque ha consentito di creare un’interfaccia che consenta di leggere le istruzioni, di ascoltare gli stimoli e di registrare le risposte automaticamente. Il test è stato reso disponibile on-line all’indirizzo www.audiosurf.org/test_perceptif_ilaria/, dove è ancora fruibile. La schermata principale, cioè quella del test vero e proprio, è riportata nella pagina seguente (Fig. 5.2).
La pagina home, oltre che per testare i componenti che saranno utilizzati nel test, sia per l’ascolto che per le risposte, è servita anche per presentare l’esperimento al partecipante: viene già presentato in breve il compito che dovrà svolgere e il tempo che dovrà spendere per completare il test (che va dai 20 ai 25 minuti, a seconda delle volte in cui si ascolta lo stimolo, e dai tempi di risposta), e viene rassicurato inoltre sulla semplicità del compito che gli si chiede di svolgere. Segue una pagina da compilare con i propri dati personali (età, sesso, titolo di studio, professione, luogo di residenza, luogo di nascita, città in cui ha vissuto più a lungo, varietà materna di italiano). Tali dati non sono stati utilizzati in fase di analisi, a causa del numero già alto di dati, fattori e variabili da considerare, ma sono serviti soltanto per monitorare il campione, e per eventuali indagini successive.
A questi dati biografici segue una valutazione di tipo metalinguistico, viene cioè chiesto all’utente se pensa di essere in grado di riconoscere l’accento di un parlante proveniente da Milano, Napoli, o Roma.
Segue una fase di familiarizzazione, in cui al partecipante vengono fatti ascoltare 6 esempi sonori: due esempi per varietà, di cui una voce è originale, l’altra modificata, in modo da preparare l’ascoltatore al tipo di suono che gli verrà sottoposto.
Si arriva dunque al test: in testa alla pagina le istruzioni, ripetute poi per ciascuno stimolo, in cui si chiede all’utente di stabilire, dopo l’ascolto che può essere ripetuto tutte le volte ritenute necessarie, la città di provenienza del parlante appena udito. La scelta avviene attraverso tre pulsanti che riportano il nome delle tre varietà in esame.
Fa seguito la seconda istruzione per il secondo task, quello di valutazione. Si invita l’ascoltatore a stabilire, tramite un cursore facilmente scorribile con il mouse, il grado di accento
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del parlante su una scala Likert103 a cinque passi: 0-affatto caratteristico della varietà, 1-poco caratteristico, 2- abbastanza caratteristico, 3-caratteristico, 4-molto caratteristico, 5-caricaturale. Data la lunghezza del test, e il duplice compito, si è preferito adoperare una scala, e non una scelta multipla mediante pulsanti, per evitare quello che in psicometria viene chiamato response set, ovvero un particolare atteggiamento che induce i partecipanti a un test ad assegnare sempre le medesime risposte.
Dopo i 66 stimoli, in sede finale, viene chiesto di lasciare un libero commento su quali siano sembrati i tratti più caratteristici dei parlanti ascoltati, a seconda della città di provenienza. Infine viene chiesta un’autovalutazione su quale sia stata la varietà individuata con maggiore certezza.
Le risposte, oltre ad essere registrate direttamente sul server, arrivano anche via mail ogni qualvolta un partecipante completi il test. Il grado di accento, che l’utente ha stabilito su una scala, è registrato invece in valori percentuali, per un’ analisi più efficace dei risultati.
L’esperimento è partito nel luglio 2011; a causa del numero elevato di partecipanti previsti (25 per quattro varietà), e della lunghezza del test (di circa 20 minuti), il tempo necessario a ottenere la totalità dei soggetti partecipanti e delle risposte, si è protratto più a lungo del previsto. La ricerca dei soggetti si è indirizzata ad ambienti non specialistici da un punto di vista linguistico, ed è durata alcuni mesi. Una volta ottenute le cento adesioni previste dal disegno sperimentale, si è proceduto all’organizzazione, all’elaborazione e all’analisi dei dati, i cui passaggi e risultati sono esposti nel capitolo successivo.
Per l’importazione e la predisposizione dei dati, si è proceduto alla creazione di una Macro formato Excel, un piccolo programma scritto in VBA (Visual Basic for Application)104, che ha reso interattiva la cartella di Excel, automatizzando il trasferimento dei dati, e il loro riepilogo in un unico foglio di lavoro.
Tutti i dati registrati nel test sono stati dunque organizzati in database formato Excel, uno per ogni partecipante al test in cui sono immagazzinati sia i dati anagrafici che le risposte al test, e uno riassuntivo contenente 6600 records, relativi alle 66 risposte dei 100 partecipanti.
103La scala di Likert è una tecnica adoperata dalle ricerche di ambito psicologico per misurare l’atteggiamento di un
soggetto verso un oggetto o una situazione. Si applica costruendo degli item, affermazioni riguardo l’oggetto, e attribuendo a ciascuno una scala di accordo/disaccordo. Si è scelta questa tecnica per una serie di vantaggi offerti dalla sua applicazione: la semplicità di registrazione delle risposte, e una minima articolazione del punto di vista dell’intervistato rispetto a scale dicotomiche.
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Un subset relativamente ristretto di Visual Basic, poiché mancano gli elementi di gestione dei form visual basic ed alcune librerie.
142 Fig.5.2. Screenshot della pagina web del test percettivo.
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