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Le testimonianze delle persone presenti nel corso della riunione

III INTERVISTA

3.3.6 Le testimonianze delle persone presenti nel corso della riunione

Nel corso dell’istruttoria dibattimentale sono stati escussi numerosi testimoni che hanno confermato il contenuto del verbale ufficiale della riunione, il contenuto della bozza di verbale, la concordanza di contenuti tra i predetti documenti e le quattro interviste sopra trascritte.

Stati Daniela, assessore alla Protezione Civile ed all’Ambiente della Regione Abruzzo, escussa all’udienza del 7.12.11, ha affermato di aver udito con certezza, durante la discussione in seno alla riunione, una delle frasi che compaiono sia nella bozza di verbale sia nell’intervista resa dal prof. DE BERNARDINIS a TV Uno: la frase secondo cui la situazione era favorevole per

lo scarico di energia continuo. Tale frase, secondo la testimonianza della Stati, fu pronunciata da uno degli esperti (la teste non ricordava da chi) e nessuno la contestò. La teste ha affermato:

Pubblico Ministero, D’Avolio – Le cose che ricorda che vennero dette nel corso della riunione della Commissione. Vorrei che cercasse di ricordare nei particolari quello che lei chiese e quello che le venne risposto e quello che emerse dalla riunione.

Testimone, Stati D. – Io mi ricordo di aver chiesto più volte, dopo che c’erano gli interventi tecnici, come il professor Boschi o come De Bernardinis, gli altri personaggi, mi ricordo che l’unica mia preoccupazione era quella di chiedere che cosa dovevamo dire alla cittadinanza, perché io come ruolo politico avevo questo mandato da parte del Presidente Chiodi, erano le richieste che mi faceva la città. Torno a ripetere, non sono un tecnico. Mi fu detto che si poteva fare questa comunicazione stampa, si parlava di scosse, si parlava di attenzioni, si diceva, non mi ricordo in questo momento da chi, che queste scosse che precedevano... Non era sicuro che queste piccole scosse fossero un sentore di allarme per una grande scossa, ma perché poteva essere una scarica del terreno per non accumulare energia ed una serie di cose vennero dette, ma le mie domande non entravano nel tecnico, torno a ribadirlo, era soltanto dire che cosa dire ai giornalisti fuori la porta. La mia domanda fu avallata di tranquillità da parte del professor De Benardinis da parte degli altri presenti che mi dicevano di poter tranquillizzare

Pubblico Ministero, D’Avolio – Va bene! Ricorda in particolare le affermazioni di qualcuno dei componenti di questa Commissione? Lei prima ha ricordato Boschi, ricorda altre dichiarazioni?

Testimone, Stati D. – No, ricordo che venne detto, più o meno da tutti, quello che ho detto prima, che queste piccole scosse scaricavano soltanto energia dal terreno.

Testimone, Stati D. – Mi ricordo bene che venne detto, ma non mi ricordo da chi, che queste piccole scosse che si avvertivano erano scosse che comunque scaricavano il terreno da una energia e che questo poteva essere considerato uno sciame sismico, una serie di sequenze che avvenivano una dietro l’altra, ma che non erano segni premonitori di una grande scossa.

Del Pinto Christian, geofisico, sismologo, in servizio presso il centro funzionale della Protezione Civile della Regione Molise quale responsabile scientifico, escusso all’udienza del 7.12.11, ha affermato di essersi recato a L’Aquila per assistere alla discussione della Commissione in accordo con il suo dirigente, arch. Giuseppe Antonio Giarrusso. Il teste ha ricordato di essere giunto al Palazzo della Regione poco dopo l’inizio della riunione e di essere entrato, assistendo in posizione defilata alla discussione, senza che nessuno gli dicesse nulla.

Del Pinto ha ricordato di aver udito, durante la discussione in seno alla riunione, l’esposizione di due temi riportati sia nel verbale ufficiale della riunione sia nella bozza di verbale sia nell’intervista resa dal prof. DE BERNARDINIS a TV Uno:

il primo relativo allo sciame sismico in corso definito come fenomeno normale;

il secondo relativo al fatto che non ci sarebbero state scosse di magnitudo superiore rispetto a quelle già registrate.

Secondo il ricordo di Del Pinto, lo sciame sismico fu definito dai componenti della Commissione, in maniera condivisa, un fenomeno normale per una zona sismica come L’Aquila; si disse, inoltre, che vi erano poche probabilità che in uno sciame sismico vi potessero essere impennate di magnitudo rispetto alla

media fino ad allora registrata; si aggiunse che, al massimo, avrebbero potuto verificarsi altre scosse di magnitudo prossima a quella del 30.3.09 (che era stata di Magnitudo 4.1) di poco superiori o di poco inferiori:

Testimone Del Pinto C. - Si parlò dello sciame, che fu detto che era difficile che ci sarebbero stati eventi superiori a quattro, cioè come se il terremoto del giorno prima fosse ormai il massimo a cui... nel contesto diciamo sismico dello sciame il massimo che si poteva raggiungere o comunque si aspettavano eventi grossomodo intorno a quattro, ma non di certo più forti.

Del Pinto ha proseguito affermando che definire normale lo sciame sismico in corso era un errore; così come era un grave errore ritenere che non ci sarebbero state scosse più forti di quelle sino ad allora registrate:

Pubblico Ministero - Su che cosa dissentiva e perché dissentiva?

Testimone Del Pinto C. - Su due cose, innanzitutto sul fatto che un’attività sismica di questo tipo fosse considerata normale, nel senso siamo in una zona sismica, quindi è normale che ci siano gli sciami, e non tutti gli sciami, questo è vero, poi evolvono in eventi come quello della L’Aquila, insomma. Però per quello che mi ricorda, siccome io lavoro in Protezione Civile e lavoro in Protezione Civile come gestore di una rete sismica regionale, realizzata tra l’altro con una convenzione tra Regione e gli INGV. Nel momento in cui ho uno sciame anche molto più piccolo rispetto a quello lì che ha interessato L’Aquila nei mesi precedenti al 6 aprile, io più di un’occasione diciamo ho buttato giù dal letto il mio dirigente, per dire: “Guarda in questa zona c’è un momento in cui la sismicità ordinaria, io preferisco parlare di sismicità ordinaria, non normale, una sismicità ordinaria in questa area che magari non so mi tira fuori un terremoto ogni tre giorni, su una media sufficientemente lunga, una media temporale sufficientemente lunga, io adesso ho avuto una impennata nel senso ho

avuto in poche ore trenta terremoti, per noi è un’anomalia. Quindi, io considerando una anomalia, non riesco a considerare normale uno sciame sismico, perché? Almeno per quello che ho avuto modo di studiare e di apprendere durante i miei studi universitari, uno sciame rappresenta comunque una deviazione dall’ordinarietà, non voglio usare la parola “Normale”.

Pubblico Ministero - Qual è l’altro aspetto su cui dissentiva?

Testimone Del Pinto C. - Il secondo aspetto è quello che io ho più...

Pubblico Ministero25 - Poi l’altro punto su cui non era d’accordo e l’ho comunicato al mio dirigente è che era stato detto appunto che in uno sciame sismico non c’era certa probabilità significativa che potesse esserci un’impennata di magnitudo, quindi diciamo che i terremoti che si sarebbero attesi di lì a dopo potevano essere grossomodo intorno alla media delle magnitudo degli eventi che avevano composto la sciame. Io su questo non sono d’accordo per quale motivo? Perché lo sciame fino ad allora e già andava avanti da un po’ di tempo aveva dato diciamo al 29 marzo...

Pubblico Ministero - sta parlando della telefonata con Gianrusso, sta parlando della sua telefonata.

Giudice - ha sollevato l’opposizione. Poi la richiesta in sede di valutazione e di utilizzo, non è che utilizzeremo come le risposte di un consulente tecnico, sta raccontando un fatto, chiarendo...

Avv. Difensore – la telefonata.

Pubblico Ministero - La telefonata con Giarrusso.

Avv. Difensore – se uno non può sentire la telefonata.

Giudice - Nell’ambito della telefonata ha espresso una valutazione che è fondata sulla sua qualifica, quindi nel riferire la telefonata inevitabilmente tocca questi aspetti, poi il problema è la valutazione della risposta che ci dà.

25 La frase, erroneamente attribuita dal trascrittore al P.M., è stata in realtà pronunciata dal testimone Del Pinto, come conferma evidentemente il contenuto dell’affermazione ed il

Testimone Del Pinto C. - Grazie signor Giudice. Quindi io durante la telefonata dissi: “Qua si dice che si aspettano terremoti grossomodo simili a quelli che ci sono stati finora, perché sembrerebbe che in uno sciame non possano essersi molto probabilmente degli aumenti di magnitudo. Ma in realtà l’aumento di magnitudo già c’era stato, già si era passati il giorno prima, cioè se questa riunione fosse stata fatta... Dissi proprio così al mio dirigente: “Se questa riunione fosse stata fatta una settimana fa, si poteva fare lo stesso discorso in relazione alla magnitudo massima che aveva raggiungo un evento durante lo sciame, che era due ed otto, dopodiché ieri, cioè il 30 marzo c’è stato il quattro”. Io dissi proprio così: “Se la prossima settimana c’è il cinque, noi che sappiamo”? Cioè d’altronde si sa che i terremoti non possono essere previsti in modo...

cioè dire proprio domani ci sarà un evento tale in quella zona. Io quindi espressi questo dubbio. Poi dopo il mio dirigente ha avuto modo di esprimere diciamo nei giorni successivi al 31, prima del 6 naturalmente di esprimere lo stesso dubbio con diverse altre persone.

Nel corso della stessa udienza del 7.12.11, è stato inoltre acquisito con il consenso di tutte le parti, il verbale delle sommarie informazioni rese in data 25.2.10 da Giarrusso Giuseppe, Dirigente Protezione Civile Regione Molise, al quale aveva fatto riferimento il teste Del Pinto.

D: Conferma di aver autorizzato il Dr. DEL PINTO Christian, Responsabile