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Trasferimento e diffusione

Project work Patch–Spore P aola Sabrina Barbato, Lucia Barra, Anna De Fenzo, Carlo Fasano,

4. Trasferimento e diffusione

Per incrementare il proprio spazio nello specifico settore di mercato, “Patch– Spore” dovrà promuovere e distribuire le proprie attività principalmente su canali istituzionali, attraverso la partecipazione/organizzazione di convegni dedicati, e in fase avanzata attraverso attività pubblicitarie mirate.

Il Piano di Comunicazione del progetto “Patch–Spore”, comprende un elenco di singole azioni e di prodotti concepiti per informare sugli obiettivi

e sui risultati intermedi e finali del Progetto tutti i soggetti che saranno coinvolti nella realizzazione delle attività, divulgare i risultati del progetto e raggiungere i soggetti delle reti nazionali e internazionali per costruire partecipazione e consenso intorno ad esso.

Ciò sarà effettuato attraverso una strategia di comunicazione e dissemi- nazione, che grazie ai costanti feedback con gli stakeholsers del progetto, sarà volta a veicolare i seguenti messaggi chiave:

— “Patch–Spore” creerà consapevolezza per una produzione di qua- lità, sicura per il consumatore, rispettosa dell’ambiente, di qualità certificata ed ecosostenibile;

— “Patch–Spore” contribuisce al raggiungimento degli obiettivi europei a tutela dell’ambiente e dell’agricoltura di qualità;

— “Patch–Spore” creerà sinergia tra pubblico e privato; — “Patch–Spore” come occasione di visibilità in Europa;

— “Patch–Spore” come leva di sviluppo del territorio rurale e delle attività economiche correlate.

Questi messaggi saranno rafforzati dalla creazione di un apposito mar- chio di qualità che spingerà il consumatore finale dei prodotti orticoli, ossia l’attore principale dell’acquisto dei prodotti alimentari, ad accollarsi una spesa maggiore a fronte di un miglioramento effettivo della qualità del prodotto stesso.

Per poter raggiungere gli obiettivi del presente Piano di Comunicazione, sono stati presi in considerazione i seguenti canali di comunicazione e disseminazione:

— Comunicati stampa per i media locali e nazionali (radio e TV); — Materiale promozionale (brochure, cartelle, presentazioni, articoli); — Sito web del progetto collegato ai Social Media (Facebook; Instagram;

Twitter; Google Plus; Flickr; Pinterest e Youtube);

— Eventi (conferenze, workshops, seminari) in cui sarà possibile assag- giare alcuni prodotti orticoli coltivati con la tecnologia “Patch–Spore”. Si ritiene, infatti, che strumenti comunicativi diversi siano in grado di raggiungere target di pubblico differenti. In particolare, i mezzi di comuni- cazione di massa sono indicati per comunicare con il grande pubblico e utili per comunicare i messaggi impliciti; i prodotti stampati ed editoriali sono utili a fornire informazioni dettagliate per comunicare più efficacemente con i potenziali beneficiari finali e con i destinatari degli interventi; gli stru- menti multimediali e interattivi, in particolare i siti web, sono molto utili a veicolare informazioni puntuali principalmente ai potenziali beneficiari

finali; gli strumenti di comunicazione diretta (conferenze, workshops e seminari), servono a presentare i risultati delle attività a fasce di pubblico diverse e ad altre istituzioni.

Conclusioni

L’obiettivo del progetto Patch–Spore è quello di sviluppare una serie di teli di pacciamatura costruiti con biopolimeri a biodegradabilità controllata e funzionalizzati con appropriate spore batteriche.

L’obiettivo è quello di ottenere contemporaneamente più effetti benefici:

a) controllo delle infestanti; b) fitostimolazione

c) sviluppo di resistenze a stress di tipo biotico e abiotico.

Il progetto Patch–Spore è un’idea innovativa con un impatto positivo nel miglioramento dell’orticoltura che è il principale settore agricolo della Campania. L’effetto sinergico che si otterrà con i teli PATCH–SPORE sarà superiore a quello dei singoli effetti addizionali ottenuti mediante teli di pacciamatura e bio–pesticidi sulla fitostimolazione dell’orticoltura. Infatti, i nostri prodotti consentiranno:

a) di trasportare solo alle colture bersaglio i biopesticidi / biofertilizanti; b) di agire sulle condizioni simbiotiche tra piante e agenti di biocontrol-

lo.

La funzionalizzazione dei film di pacciamatura sarà ottenuta attraverso la tecnologia di grafting che permetterà di legare le spore prodotte dai mi- croorganismi sul materiale polimerico. Il biofilm del progetto Patch–Spore è basato su un copolimero di acido succinico e acido adipico esterificato con 1,4–butandiolo. Tutte queste molecole saranno ottenute da biomassa di scar- to. La biodegradabilità del copolimero potrà essere modulata cambiando le percentuali relative degli acidi succinici e adipici presenti nella miscela. In particolare, l’aumento dell’acido adipico ritarderà la degradazione del film Patch–Spore.

I teli Patch–Spore funzionalizzati saranno prodotti con le migliori com- binazioni microbiche selezionate dai consorzi più efficaci per le specie di interesse. La formulazione della miscela di copolimeri terrà conto sia del tempo di degradazione del telo che della durata della vita culturale. La composizione biochimiche delle spore porterà alla corretta tecnologia di innesto.

L’effetto combinato finale dei teli pacciamanti funzionalizzati Patch–Spore aiuterà il fondamentale settore dell’orticultura biologica campana a rispon- dere alle sempre più pressanti domande poste da questo settore quali il risparmio idrico, energetico, l’aumento di sostenibilità e di produzione per queste colture e non ultimo un miglioramento della sicurezza alimentare dei prodotti ortivi.

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Postfazione