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TRASPORTI MARITTIMI

Nel documento Consuntivo 2008 (1,1mb) (pagine 121-124)

12. TRASPORTI

12.3 TRASPORTI MARITTIMI

La struttura portuale ravennate, oltre ad essere tra le più antiche d’Italia (al tempo di Roma imperiale era sede della flotta da guerra di stanza in Adriatico) è tra le più imponenti ed organizzate del sistema portuale nazionale, essendo costituita da 13.587 metri di banchine, 7 accosti ro-ro (roll on - roll off), 41 gru, 10 carri ponte, 4 ponti gru container, 4 carica sacchi oltre a 12 caricatori vari, 8 aspiratori pneumatici, 82 tubazioni, 424.550 mq di magazzini per merci varie e 2.575.150 metri cubi destinati alle rinfusa. A queste potenzialità bisogna aggiungere 303.500 metri cubi di silos e 996.300 e 468.500 metri quadrati rispettivamente di piazzali di deposito e deposito container e rotabili. Si contano inoltre 177 serbatoi petroliferi con una capacità di 676.000 metri cubi, 122 destinati ai prodotti chimici per una capacità di 208.000 metri cubi e 56 per alimentari, con capacità pari a 69.400 metri cubi. Esistono inoltre 47 serbatoi destinati a merci varie, la cui capienza è pari a 79.000 metri cubi. In termini di superficie complessiva Ravenna è il secondo porto italiano dopo Venezia.

In ambito nazionale, secondo gli ultimi dati ufficiali Istat relativi al 2006, Ravenna ha coperto il 5,3 per cento del movimento merci portuale italiano, risultando settima, sui quarantatre porti italiani che trattano annualmente più di un milione di tonnellate nel complesso della navigazione, preceduta da Gioia Tauro, Augusta, Venezia, Genova, Trieste e Taranto, primo porto italiano con una quota del 9,8 per cento sul totale nazionale. Occorre tuttavia considerare che nel movimento complessivo dei porti italiani entrano anche voci che sono reputate poco significative nell'economia portuale, quali i prodotti petroliferi. Se dal computo della movimentazione si toglie questo segmento di traffico, il porto di Ravenna arriva a guadagnare la prima posizione nel mare Adriatico e la quarta in ambito nazionale, con una incidenza dell’8,2 per cento sul relativo totale, alle spalle di Genova, Gioia Tauro e Taranto, confermando la vocazione squisitamente commerciale della propria struttura.

In un contesto di crisi globale e di sensibile rallentamento del ritmo di crescita del commercio mondiale - Nella Relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica presentata nello scorso aprile è indicato un aumento del 2,5 per cento rispetto al +7,0 per cento del 2007 - la movimentazione delle merci rilevata nel porto di Ravenna nel 2008 è diminuita dell’1,6 per cento rispetto al 2007, invertendo la tendenza moderatamente espansiva registrata fino a settembre (+1,6 per cento).

E’ stato in sostanza l’ultimo trimestre dell’anno a fare pendere negativamente la bilancia portuale, in coincidenza con il punto più basso della congiuntura sia italiana che mondiale. Al di là del calo, la movimentazione del 2008 è tuttavia risultata tuttavia più ampia del 3,3 per cento di quella media del quinquennio precedente, ridimensionando la lettura negativa dei dati 2008.

Secondo i dati diffusi dall’Autorità portuale di Ravenna, il movimento merci è ammontato a 25.896.313 tonnellate, con un decremento, come accennato precedentemente, dell’1,6 per cento rispetto al 2007, equivalente, in termini assoluti, a più di 412 mila tonnellate.

La diminuzione del traffico portuale è stata il frutto di andamenti abbastanza differenziati, e non è una novità, tra i vari gruppi di merci.

La voce più importante, costituita dalle rinfuse solide - contribuiscono a caratterizzare l’aspetto squisitamente commerciale di uno scalo portuale – ha accusato una flessione del 7,8 per cento rispetto all’anno precedente. Tra i vari gruppi merceologici che costituiscono questo importante segmento - ha rappresentato circa il 45 per cento del movimento portuale ravennate – spicca la sensibile diminuzione (-14,0 per cento equivalente a oltre un milione di tonnellate) rilevata nel gruppo eterogeneo delle “altre rinfuse solide”, che comprendono, tra gli altri, i prodotti metallurgici

e tutta la gamma delle materie prime destinate agli impianti ceramici. Nell’ambito dei prodotti agricoli e alimentari, è stato rilevato un miglioramento dei traffici di cereali (+4,1 per cento), unitamente al moderato progresso (+0,9 per cento) della importante voce dei mangimi/semi oleosi, che ha costituito quasi il 9 per cento del movimento portuale. Un altro incremento di una certa portata ha riguardato il carbone, il cui movimento è ammontato a quasi 479.000 tonnellate, superando del 3,4 per cento il quantitativo del 2007.

I fertilizzanti movimentati, che sono equivalsi a quasi il 7 per cento del traffico portuale, sono leggermente diminuiti (-0,7 per cento). Molto più ampia è invece apparsa la flessione accusata dai minerali/cascami, pari al 32,6 per cento, che ha ridotto ancora di più lo scarso peso di questi prodotti nell’ambito del movimento portuale, portandolo allo 0,1 per cento.

Nell’ambito delle rinfuse liquide è stato registrato un aumento del 6,7 per cento, che è stato determinato soprattutto dalla vivacità mostrata dalla voce più importante, ovvero i prodotti raffinati, la cui movimentazione è cresciuta del 10,2 per cento rispetto al 2007. Il petrolio grezzo è apparso anch’esso in progresso (+3,6 per cento), ma nell’ambito del traffico portuale questo prodotto riveste un peso sostanzialmente marginale, pari ad appena lo 0,5 per cento. L’eterogenea voce delle “altre rinfuse liquide” (comprende, tra gli altri, melassa, oli vegetali, prodotti chimici, ecc.) si è allineata all’andamento del gruppo, facendo registrare un aumento del 4,6 per cento.

Per quanto concerne le merci varie trasportate in colli (container, Ro/ro e altre merci varie) è stato rilevato un incremento complessivo del 3,1 per cento, che è equivalso a quasi 279.000 tonnellate in più rispetto al 2007. Per una voce ad alto valore aggiunto per l’economia portuale, quale i containers, il 2008 si è chiuso con un bilancio positivo. In termini di teu (equivale a un container da

venti piedi), vale a dire l’unità di misura internazionale che valuta l’ingombro di stiva di questi enormi scatoloni metallici, si è passati da 206.786 a 214.324 Teu, per un aumento percentuale del 3,6 per cento, determinato sia dai “vuoti” (+5,4 per cento) che dai “pieni” (+3,3 per cento). Sotto l’aspetto numerico, si è passati da 143.425 a 149.304 contenitori e anche in questo caso sia i “pieni” che i “vuoti” hanno contribuito con incrementi rispettivamente pari al 3,4 e 7,9 per cento. Le merci movimentate in container sono ammontate a 2.611.741 tonnellate, vale a dire il 3,8 per cento in più rispetto al 2007.

Il 2008 ha confermato la vocazione ricettiva dello scalo ravennate, nonostante il calo del 2,6 per cento delle merci sbarcate, a fronte della crescita del 6,7 per cento di quelle imbarcate. La percentuale di merci sbarcate sul totale del movimento portuale è ammontata all’87,9 per cento, rispetto all’88,8 per cento rilevato nel 2007. La diminuzione delle merci sbarcate è da attribuire in primo luogo alla flessione dell’8,8 per cento accusata dalla voce più consistente, vale a dire le “rinfuse solide”, che ha annullato i progressi registrati nella maggioranza delle altre voci merceologiche. E’ stata in particolare la voce delle “altre rinfuse solide”, che annovera, tra gli altri, i prodotti metallurgici (soprattutto coils) e le materie prime destinate al distretto della ceramica, a trainare il calo, a causa di una flessione del 14,1 per cento.

Tavola 12.3.1 - Traffico portuale del porto di Ravenna. Periodo 2007 - 2008.

2007 2008

Sbarchi Imbarchi TOTALE Sbarchi Imbarchi TOTALE TOTALE %

A1 TOTALE TONNELLATE 23.368.679 2.939.798 26.308.477 22.758.767 3.137.546 25.896.313 -412.164 -1,6%

A2 RINFUSE LIQUIDE 4.272.088 259.415 4.531.503 4.486.769 347.054 4.833.823 302.320 6,7%

di cui:

petrolio grezzo 117.850 0 117.850 122.100 0 122.100 4.250 3,6%

prodotti raffinati 2.044.400 120.900 2.165.300 2.182.055 203.787 2.385.842 220.542 10,2%

gas 417.239 29.415 446.654 426.038 14.593 440.631 -6.023 -1,3%

altre rinfuse liquide 1.692.599 109.100 1.801.699 1.756.576 128.674 1.885.250 83.551 4,6%

A3 RINFUSE SOLIDE 12.145.128 576.356 12.721.484 11.080.204 647.989 11.728.193 -993.291 -7,8%

di cui:

Cereali 793.268 49.848 843.116 825.774 52.143 877.917 34.801 4,1%

Mangimi/semi oleosi 1.997.910 210.612 2.208.522 2.023.855 204.974 2.228.829 20.307 0,9%

Carbone 462.723 0 462.723 478.616 0 478.616 15.893 3,4%

Minerali/cascami 36.313 0 36.313 23.451 1.041 24.492 -11.821 -32,6%

Fertilizzanti 1.454.694 313.658 1.768.352 1.371.474 384.391 1.755.865 -12.487 -0,7%

Altre rinfuse solide 7.400.220 2.238 7.402.458 6.357.034 5.440 6.362.474 -1.039.984 -14,0%

A4 MERCI VARIE IN COLLI 6.951.463 2.104.027 9.055.490 7.191.794 2.142.503 9.334.297 278.807 3,1%

di cui :

Contenitori 1.195.262 1.320.635 2.515.897 1.230.704 1.381.037 2.611.741 95.844 3,8%

Ro/ro 244.125 559.211 803.336 295.475 550.456 845.931 42.595 5,3%

Altre merci varie 5.512.076 224.181 5.736.257 5.665.615 211.010 5.876.625 140.368 2,4%

B1 Numero navi 3.993 3.993 7.986 3.764 3.765 7.529 -457 -5,7%

Numero passeggeri 4.263 4.150 8.413 4.141 3.701 7.842 -571 -6,8%

Croceristi - - 6.607 - - 8.867 2.260 34,2%

Numero contenitori 70.427 72.998 143.425 72.903 76.401 149.304 5.879 4,1%

di cui : Vuoti 17.725 4.346 22.071 18.906 4.916 23.822 1.751 7,9%

di cui : Pieni 52.702 68.652 121.354 53.997 71.485 125.482 4.128 3,4%

Numero contenitori/TEU 101.619 105.167 206.786 104.875 109.449 214.324 7.538 3,6%

di cui : Vuoti 26.547 7.034 33.581 28.078 7.326 35.404 1.823 5,4%

di cui : Pieni 75.072 98.133 173.205 76.797 102.123 178.920 5.715 3,3%

Fonte: Autorità portuale di Ravenna.

Differenza

Gli imbarchi sono stati trainati dalla buona intonazione della voce più importante, vale a dire le merci trasportate in container (hanno rappresentato il 44,0 per cento delle merci imbarcate), che sono apparse in aumento del 4,6 per cento. Altri progressi degni di nota hanno riguardato le “rinfuse solide” (+12,4 per cento) oltre a quelle liquide (+33,8 per cento), che si sono valse della forte ripresa dei prodotti raffinati. Di contro, hanno segnato il passo, relativamente alle merci trasportate in colli, gli imbarchi su Ro/ro oltre alle

“altre merci varie”.

Il movimento marittimo ha ricalcato il decremento delle merci movimentate. Nel 2008 sono arrivate e partite 7.529 navi rispetto alle 7.986 del 2007, per una variazione negativa del 5,7 per cento. Al calo dei bastimenti si è associata la flessione del 6,8 per cento dei relativi passeggeri. Segno opposto per i croceristi, che sono passati da 6.607 a 8.867 unità, per una variazione positiva del 34,2 per cento.

Nel documento Consuntivo 2008 (1,1mb) (pagine 121-124)