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III. L'EVOLUZIONE DEL TURISMO A SCANNO

III.3. La storia recente Il mutamento del turismo

III.3.3. Il turismo oggi

Il turismo odierno di Scanno non gode di ottima salute. In un'intervista al quotidiano Il Centro del 4 febbraio 201755, Claudio Mariotti, presidente di Ascom Fidi-Ascom Servizi di Sulmona, sollecita l’intervento delle istituzioni per rilanciare l’economia del paese. Mariotti denuncia la diminuzione fino all’80% del numero dei lavoratori stagionali, due alberghi su 12 regolarmente aperti, bed and breakfast e ristoranti aperti soltanto nei fine settimana. Inoltre gli impianti sciistici di Colle Rotondo sono ancora chiusi, all'inizio per motivi gestionali e in seguito per interventi di manutenzione. Mariotti offre un esemplificativo quadro della situazione:

Di fatto imprenditori, commercianti, artigiani e tutta l'economia del paese sono al tracollo. Chiediamo alla Regione e al Comune di intervenire perché il rischio concreto è che un bacino turistico, negli anni scorsi un fiore all'occhiello dell'Abruzzo, rischia di sparire. Il 90% dell'attività stagionale si svolge in inverno con gli impianti di risalita in funzione e da due anni è tutto fermo.

In condizioni normali il comparto turistico a Scanno occupa fino a 400 persone con contratti stagionali, su questo bacino turistico insistono anche i Comuni Villalago, Anversa degli Abruzzi e Bugnara. Mariotti si appella alle autorità:

Ora il numero dei lavoratori è drammaticamente diminuito, la Regione deve intervenire per tutelare non solo gli operatori, ma anche le aree interne e garantire la loro sopravvivenza. Chiediamo un confronto con le istituzioni per individuare una soluzione che, a nostro avviso, non è poi irraggiungibile, di fatto non servirebbero cifre enormi ma soltanto un sostegno per garantire l'attività a questi bacini sciistici meno competitivi, perché è impensabile che un impianto di risalita possa restare chiuso per due anni. Questa infrastruttura, in passato, è stata gestita da un consorzio di operatori con i propri capitali che ne hanno sostenuto l'operatività, poi è subentrato un

55 ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2017/02/04/news/ascom-fidi-salvare-il-turismo-nel-comprensorio-di-scanno

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imprenditore che nonostante l'impegno e i sacrifici, non avendo ricevuto nessun sostegno pubblico, è stato costretto ad abbandonare l'attività.

Ma le autorità si erano appena pronunciate. Le parole di Mariotti giungono pochi giorni dopo l'intervista56 rilasciata dal sindaco di Scanno Pietro Spacone al quotidiano Il Centro il 29 gennaio 2017:

A Scanno è solo il Comune che investe seriamente per il turismo. (...) La pressione fiscale, nonostante i debiti ereditati e i continui tagli dello Stato, non è aumentata e le tariffe della tassa sulla raccolta dei rifiuti sono le più basse del circondario (...). Il Comune deve garantire – nonostante un piano triennale di rientro dai debiti asseverato dalla Corte dei Conti – i normali servizi al turismo. Il Comune è presente in ogni campo. Investire significa avere anche una progettualità seria e condivisa ed è quello che stiamo facendo.

Queste dichiarazioni sono una piccola dimostrazione di quanto il paese sia frammentato in un momento di difficoltà. Sarebbe opportuno fare squadra e lavorare insieme, ma a Scanno ancora una volta prevalgono i campanilismi.

La "Cortina del Sud" è un titolo che oggi ormai non appartiene più a Scanno, e varie località se lo contendono. Pescostanzo, ad esempio:

A metà strada tra Roma e Napoli, il piccolo paese abruzzese conosciuto anche come la Cortina del Sud ha raggiunto - e superato - il livello di prestigio che negli anni Sessanta e Settanta era di località come Pescasseroli e Scanno57.

Oppure Roccaraso:

Centosessanta chilometri di piste, sessanta chilometri con innevamento artificiale, venti chilometri di percorsi per gli amanti dello sci nordico: il prossimo appuntamento di Lineabianca in onda sabato 28 gennaio alle 14.00 su Rai1, sarà un viaggio, con Massimiliano Ossini e Alessandra del Castello, a Roccaraso, la "Cortina del sud", nel favoloso scenario delle montagne della Majella58.

Scanno non gode più della popolarità di un tempo. Ad esempio, la trasmissione “Linea Bianca”, andata in onda lo scorso 28 gennaio su RAI 1, ha dedicato una puntata alle località di montagna abruzzesi di Pescasseroli, Pescostanzo, Rivisondoli Roccaraso. Queste si trovano

56 ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2017/01/29/news/spacone-solo-il-comune-investe-sul-turismo-1.14794259? ref= search 57 ilvelino.it/it/article/2007/07/09/pescocostanzo-nuova-meta-estiva-di-vip/28ec7a2a-be1b-40be-ac46-e9bc8 a37 9255/ 58 ufficiostampa.rai.it/dl/UfficioStampa/Articoli/LINEABIANCA-91682107-8178-4f3c-a3cb-c19547bcfbc. html.

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tutte a pochi chilometri da Scanno. Ebbene, il servizio non ha dedicato alcuna immagine a Scanno, non facendola neppure comparire nelle cartografie trasmesse in televisione.

Se Scanno ancora oggi fosse considerata "Cortina del Sud" avrebbe avuto un proprio spazio all'interno della trasmissione, e il sindaco non si sarebbe trovato nella situazione di scrivere una lettera aperta ai Responsabili RAI lamentandosi del servizio:

il servizio fornito da RAI 1, con la sua trasmissione “Linea Bianca” del 28 gennaio, è stato certamente un servizio "pubblico" lacunoso e dannoso per Scanno59.

Certo bisogna chiedersi come mai Scanno sia giunta a questo punto. Forse contribuisce che la seggiovia sia ferma per la seconda stagione invernale consecutiva. Questa non è stata una scelta presa volontariamente, per seguire nuove logiche turistiche. Operatori ed amministrazione avrebbero potuto cambiare il proprio target di riferimento, abbandonando i classici sciatori, per dedicarsi a target più consoni ai propri mezzi. I cosiddetti "SLONS" ad esempio, acronimo di “Snow lovers no skiers” sono quei turisti che amano la montagna ma non vogliono sentir parlare di levatacce, fatica, piste ghiacciate e code per lo ski pass, e preferiscono un semplice slow ski fatto da un approccio alla montagna più lento, con qualche fotografia, la polenta in rifugio, magari lo yoga e la sauna prima dell’aperitivo. I più attivi apprezzano racchette da neve, nordic-walking, scialpinismo. Invece non c'è stato alcun cambiamento, semplicemente la mancata attivazione della seggiovia è stata una non-scelta frutto di malgoverno. In aggiunta, il sindaco scrive nella citata lettera aperta:

È in cantiere un progetto per il collegamento tra il bacino sciistico di Roccaraso-Pescocostanzo- Rivisondoli ed i bacini sciistici di Scanno-Passo Godi e Scanno-Monterotondo60.

Sono almeno 20 anni che si parla di questo progetto che non è mai diventato realtà. Il bacino sciistico di Scanno-Monterotondo dista 10 chilometri in linea d'aria dal bacino di Scanno- Passo Godi; questo a sua volta dista altri 10 chilometri in linea d'aria dal bacino di Roccaraso- Pescocostanzo-Rivisondoli. Unire i tre comprensori con 20 chilometri di impianti richiederebbe investimenti da milioni di euro in un territorio oggi composto da boschi e montagne. C'è da chiedersi come si possa pensare di raccogliere una cifra simile e puntare tanto in alto quando non si è capaci di far ripartire tre semplici seggiovie. Far funzionare il poco oggi a disposizione sarebbe già un gran risultato.

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