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3. Sottotitolaggio degli episodi selezionati

3.3. Il procedimento

3.4.2. Analisi traduttologica dei principali problemi di traduzione

3.5.2.1. Umorismo e rapporto con eventuali ECR

(10, 12 & 103) ““Give up, give up,” “# Rinunciare rinunciare”

(11) “on the rise for radiation.” “In aumento di radiazioni”

(13) “it runs perfect woman.”” “Si corre donna perfetta #”

(104) “Tune in and slam the door.”” “Sintonizzarsi e sbattere la porta #”

In queste fasi del prodotto audiovisivo, si vedono due filmati in cui una ragazza doppia un personaggio di un film di animazione che canta una canzone. Le parole di questa canzone così doppiata sono il risultato di una riscrittura in inglese tramite l'utilizzo di Google Translate. Il testo così ottenuto appare anche in alcuni sottotitoli all'interno del filmato in questione. Per quanto riguarda quindi i tempi dei sottotitoli interlinguistici, ho dovuto rispettare quelli dei sottotitoli preesistenti, mentre per la traduzione ho pensato di utilizzare anch'io Google Translate per ottenere lo stesso effetto del prodotto originale, ovvero un risultato divertente nella sua imperfezione. Perciò ho preso le parole del testo modificato della canzone in inglese

e ho chiesto a Google Translate di tradurlo verso l'italiano, utilizzando poi l'output come testo per i sottotitoli interlinguistici. In questo modo, la funzione comica di questi elementi linguistici è salvaguardata anche nel prodotto di arrivo.

(29) “but there's either an IED or an Ikea behind those rocks somewhere.” “dev'esserci una bomba / o forse un bimba là dietro.””

Questo è un esempio di VEH (pun, gioco di parole): nell'originale, il conduttore cerca scherzosamente di immaginare una incomprensione dell'interprete utilizzando due termini simili dal punto di vista fonetico e ortografico come IED (acronimo inglese che sta per improvised explosive device e indica ordigni esplosivi come mine o bombe) e Ikea, la nota catena di negozi svedese (ECR transculturale). Il primo scopo del traduttore in casi simili è trasmettere l'effetto comico cercando di proporre anch'egli un gioco di parole costruito in maniera analoga. In pratica, si agisce per “sostituzione” dell'esempio di VEH originale con un esempio di VEH valido per la lingua del pubblico target. Questo tipo di traduzione stimola quindi la creatività e la riflessione del traduttore: dopo aver cercato la soluzione migliore la scelta è ricaduta sulla conservazione del gioco di parole tramite assonanza e consonanza giocando con la parola “bomba” e una molto simile foneticamente come “bimba”. Non escludo che riflettendoci più a lungo non possano saltare alla mente soluzioni anche migliori, tuttavia è bene ricordare che solitamente un sottotitolatore non ha molto tempo per adattare un prodotto audiovisivo di questo genere e di questa durata. Le date di consegna sono sempre più frenetiche e il bisogno di traduzioni veloci è sempre più impellente, per cui l'arco di tempo che può permettere al traduttore di pensare a una soluzione azzeccata si restringe e la prima soluzione pensata che rispetta certi parametri finisce spesso per essere quella effettivamente utilizzata per la traduzione in questione.

(59) “One, two... Shouldn't it be more than this? Three!” “Uno, due... Non ce n'è un altro? Tre!”

Ho voluto inserire questo sottotitolo perché è un esempio di effetto umoristico prodotto da elementi non verbali (chiste no verbal): la reazione da parte del pubblico non è infatti provocata dal messaggio verbale, bensì dalla gestualità del conduttore, che con un braccio imita il gesto di un cavallo che batte la zampa in terra. L'obiettivo di Oliver è far intendere che

anche un cavallo è capace a contare fino a tre, il numero di visti rilasciati per i traduttori afghani nel 2011 (si vedano i sottotitoli 54 e 55), mettendo così in ridicolo la procedura per l'assegnazione di questi visti speciali.

(124) “By now the ghost of Franz Kafka is thinking, "don't you dare to call this Kafkaesque,” “Il fantasma di Kafka sta pensando: / "Non definitelo kafkiano.”

(126) “Because compared to this, waking up as a cockroach is normal.” “In confronto, svegliarsi trasformato / in scarafaggio è normale.

Anche in questo caso la resa relativa a questi sottotitoli deve prendere in considerazione le riflessioni sui casi di VEH in cui esistono riferimenti culturali, in questo caso intertestuali. Questo ECR intertestuale poteva essere mantenuto tale: l'altro testo e il relativo autore cui il conduttore si ispira è La Metamorfosi di Franz Kafka, un'opera celebre in tutto il mondo e che quindi il traduttore può considerare come parte della cultura enciclopedica dello spettatore target nonché riferimento comune a varie culture e quindi transculturale. Non c'era motivo per non conservare un tale riferimento, che è stato appunto mantenuto senza il timore che non possa essere compreso. Di conseguenza, non dovendo ricorrere a strategie di “sostituzione”, anche l'effetto umoristico è salvaguardato non solo nel sottotitolo 124, ma anche nel 126 a cui è strettamente collegato: l'unica modifica è stata la omissione del nome di Kafka (Franz) per rispettare il numero di caratteri, ma il riferimento allo scrittore e alla sua opera è stato conservato.

(146) “is in the hands of the same process through which we finance Zach Braff's shitty movies.” “sia nelle stesse mani / di chi finanzia i film di Zach Braff.”

In concomitanza con il sottotitolo precedente a questo il conduttore esprime la sua perplessità riguardo al fatto che chi finanzia i film di Zach Braff (gli Stati Uniti d'America in senso lato) abbia le competenze per negare o approvare l'ingresso di “chi ha salvato degli americani” (gli interpreti e i traduttori impegnati nelle zone di guerra). Per questo sottotitolo ci sono due considerazioni principali da fare. Innanzitutto, si può fare ben poco nei confronti dell'ECR qui presente: lo spettatore target può pure non conoscere l'attore e regista Zach Braff, anche se era uno dei protagonisti della serie televisiva Scrubs, trasmessa anche in Italia, ma il fatto che

contemporaneamente compaia un'immagine di questo personaggio famoso non permetteva di operare una “sostituzione” dell'ECR, perché si sarebbero messe in bocca al conduttore critiche verso una persona diversa. Inoltre, l'immagine che raffigura questa persona può essere di aiuto anche per chi non capisse di chi si tratta solo dal nome. La “conservazione” dell'ECR dovrebbe permettere anche il mantenimento dell'elemento umoristico, che si basa sull'accostamento di un regista considerato di secondo piano con un problema estremamente serio e degno di nota.

La seconda considerazione, invece, riguarda l'omissione dell'espletivo “shitty”. Nel capitolo precedente ho parlato della tendenza tipica della traduzione audiovisiva italiana a edulcorare i volgarismi della lingua inglese. In questo caso, non ho omesso l'espletivo per questa ragione, dato che non credo molto nella necessità di ammorbidire od omettere i volgarismi, bensì per non superare il limite del numero di caratteri e non eccedere nel numero di caratteri per secondo, ritenendo che comunque l'intento comunicativo del conduttore venisse comunque veicolato anche senza fornire una qualificazione spregiativa ai film di Zach Braff.

(162) “And Fnu is fnot a fnucking fname.” “Ma Fnu fnon è per fniente un fnome.”

La realizzazione di questo sottotitolo è stata forse la più divertente di tutto il lavoro svolto. Nel prodotto originale, Oliver elabora un divertentissimo gioco allitterante legato al nome Fnu con cui è stato rinominato Mohammad, ospite del conduttore in trasmissione, in seguito a un errore di ufficio. Per mettere appunto in ridicolo l'errore che ha portato a rinominare l'interprete Fnu, Oliver ha giocato su parole che iniziano con la lettera 'n' o con la 'f' come “not”, “fucking” e “name”. Per mantenere l'effetto comico nella traduzione, occorreva giocare con parole dalle stesse caratteristiche e modificarle, così come avviene nella versione originale, in modo da avere l'inusuale accostamento tra 'f' e 'n'. La soluzione non è stata neanche così complicata da trovare: per “not” e “name” la soluzione era pronta con “non” e “nome”, mentre per aggiungere un terzo elemento come avviene nella versione originale ho pensato a un'espressione come “per niente” o “per nulla” per sfruttare tali vocaboli che iniziano con la 'n'. Si può anche ragionare sulla resa di “fnucking” (“fucking”), che come abbiamo detto è uno di quegli espletivi usati frequentemente in lingua inglese e che in italiano non ha un corrispettivo diretto, se non “fottuto” che però si tende sempre più a evitare. Questa

è un'altra circostanza in cui un espletivo è stato rimosso: ritengo che in questa occasione la precedenza fosse da attribuire a una locuzione che mi permettesse di creare un gioco allitterante analogo a quello originale che potesse dare la stessa reazione emotiva al pubblico target. La funzione testuale, cioè quella di creare un effetto comico, aveva la precedenza sull'equivalenza formale.