Chiara Eberle, Giorgia Dossi, Daniela Paolino Università degli Studi di Trento
Full paper SOMMARIO
A partire dal 2010 l’Ateneo di Trento ha iniziato a manifestare una crescente sensibilità nei confronti della problematica del plagio e del diritto d’autore nel contesto della didattica. A fronte della proposta di avvalersi di un software per l’individuazione di similitudini nei testi, è emersa l’opportunità di formare gli studenti in modo che siano in grado, durante la stesura di un elaborato/tesina o della tesi (di laurea, dottorato o master), di citare correttamente le fonti bibliografiche al fine di evitare comportamenti scorretti e passibili di sanzioni. Da qui l’origine del progetto di un corso in autoapprendimento sul tema della citazione bibliografica aperto a tutti gli studenti dell’Ateneo.
L’ORIGINE DEL PROGETTO: IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
L’abitudine degli studenti, rilevata da diversi docenti, di redigere i propri testi, limitandosi semplicemente a copiare e incollare parti di testo reperite in internet, sta purtroppo diventando sempre più diffusa.
In seguito alla sollecitazione del Senato Accademico e a un’analisi dello stato dell’arte nazionale e internazionale sul tema del plagio, condotta nel 2010, l’Università di Trento ha deciso di adottare, quindi, in via del tutto sperimentale, il software Compilatio.net che permette di individuare nei documenti redatti dagli studenti (progetti, elaborati, tesi) similitudini con testi accessibili liberamente in rete, quindi potenzialmente passibili di plagio. L’iniziativa, limitata a un numero ristretto di docenti, ha dato dei risultati interessanti e per certi versi inattesi, poiché dagli stessi docenti che hanno preso parte alla sperimentazione è emersa la necessità non tanto e non solo di azioni correttive nei confronti di quanti possano rendersi colpevoli di plagio, ma anche e soprattutto di azioni in grado di prevenire comportamenti scorretti.
A fine sperimentazione è stato infatti inviato loro un questionario volto a indagare:
- la facilità d’utilizzo del software e l’effettiva efficacia come supporto nel controllo del plagio;
- le future possibili strategie per sensibilizzare la popolazione studentesca dell'Ateneo nei confronti del tema del plagio;
© 2012 Media Touch 2000 srl, Università degli Studi di Padova - ISBN 9788890749322
Al questionario hanno risposto in 25 su 41. Di essi la maggior parte ritiene che l’adozione da parte dell’Ateneo di un software di rilevamento del plagio possa di fatto disincentivare comportamenti scorretti e che, nell’eventualità si adotti un software di questo tipo, gli studenti vadano informati preventivamente. Viene di gran lunga ben vista la promozione di iniziative di formazione per gli studenti, contestualmente all’adozione ufficiale di un software per il rilevamento del plagio. Ulteriori iniziative caldeggiate sono:
● l’introduzione di un vademecum sulle modalità di redazione e citazione delle fonti; ● il ricorso a un perseguimento disciplinare delle violazioni definite gravi;
● la promozione di iniziative di formazione sulla scrittura accademica;
● la sottoscrizione anche in forma digitale di un Regolamento d’Ateneo ad hoc.
È apparsa, soprattutto, impellente l’esigenza di individuare un atto di indirizzo chiaro e univoco a livello di Ateneo tale da consentire la prevenzione del plagio. A tal fine si è costituito un gruppo di lavoro (a cui partecipano il Delegato del Rettore per l'open access e le politiche contro il plagio, i referenti della Direzione Didattica e Servizi agli Studenti, dell’Ufficio Legale, dell’Ufficio Didattica Online, dell’Ufficio Anagrafe Ricerca, Archivi, Attività Editoriale e i rappresentanti di vari Dipartimenti dell’Ateneo) preposto alla definizione delle possibili azioni da intraprendere. Tra queste la promozione di iniziative di informazione e formazione rivolte sia ai docenti, sia agli studenti, da cui l’origine del progetto di un corso in autoapprendimento sul tema della citazione bibliografica aperto a tutti gli studenti dell’Ateneo. Inizialmente pensato dal Sistema Bibliotecario di Ateneo come un semplice tutorial rivolto principalmente agli studenti delle materie scientifiche-ingegneristiche, che frequentano poco le lezioni in aula su questo tema (frequentate prevalentemente da studenti di materie umanistiche), lo si è voluto in seguito trasformare in un vero e proprio corso online alla luce di queste nuove e più ampie esigenze.
LA FORMAZIONE E-LEARNING
Oltre alla considerazione della scarsa affluenza di studenti ai corsi in aula sulla materia, l’alternativa di un percorso in autoapprendimento si è rivelata opportuna per una serie di fattori, tra cui:
1) risparmio di tempo e risorse umane/economiche rispetto alla gestione dell’intervento formativo frontale;
2) modalità e tempi di fruizione del percorso formativo del tutto flessibili;
3) nessuna particolare abilità richiesta all’utente per accedere al percorso formativo; 4) possibilità di tracciamento e monitoraggio delle attività dell’utente;
5) disponibilità di strumenti di valutazione automatizzati;
6) possibilità di erogare in un secondo momento lo stesso percorso in lingua inglese grazie a un sistema online multilingua.
LA CITAZIONE BIBLIOGRAFICA: PROGETTAZIONE DEL CORSO ONLINE
La progettazione del corso è iniziata a maggio 2013 con la fase di analisi. È stato preso in considerazione il contesto in cui è maturata questa necessità, si sono individuati gli stakeholders – in questa prima fase principalmente studenti laureandi, – i requisiti sia didattici sia organizzativi e il gruppo di progetto. Di quest’ultimo fanno parte: un esperto di contenuto del Sistema Bibliotecario di Ateneo, un instructional designer, un progettista multimediale e un project manager dell’Ufficio Didattica Online. Sono stati esplicitati i bisogni da parte del Sistema Bibliotecario di Ateneo e consegnati a Didattica Online i materiali prodotti dall’esperto di contenuto, consistenti in una serie di file in formato Word suddivisi in due macroargomenti: Come si fanno le citazioni bibliografiche (Sistema Autore-Data/Numero d’ordine - Bibliografia finale/References) e Come si fanno le citazioni bibliografiche (Sistema a piè di pagina).
Prima di dare avvio alla fase più concreta della progettazione, si è preferito procedere con l’osservazione di una lezione di un corso frontale sulla materia, al fine di rilevare le modalità di conduzione della lezione, il livello di coinvolgimento e il clima della classe reale, le modalità di trasmissione dei contenuti e di comunicazione (formale/informale) tra gli studenti e il docente. Durante l’osservazione sono state registrate tutte le attività svolte in aula e l’interazione tra docente e studenti basata sulla discussione di casi pratici.
Dopo avere analizzato i bisogni e svolto l’osservazione sul campo, si è redatto il documento di progetto, enucleando i requisiti sia contenutistici che funzionali del corso, tra tutti la necessità di tracciare il percorso dell’utente.
La successiva fase implementativa ha permesso di individuare in Moodle la piattaforma ideale per l’erogazione dei contenuti poiché rispondente ai requisiti di monitoraggio, tracciabilità e valutazione. Inoltre, si è deciso di articolare il corso in due learning objects [1] multimediali che prevedessero un minimo di interazione dinamica dell’utente grazie all’inserimento alla fine di ogni modulo di esercizi mirati.
Considerata la tipologia content-oriented del progetto, al fine di vivacizzare la presentazione dei contenuti, è stato inserito nel primo learning object un video realizzato con Common Craft ed è in fase di progettazione una videointervista a un esperto di contenuto che introduca il problema del plagio e l’importanza del saper citare correttamente le fonti in bibliografia quando si scrive un documento. Il progetto, ancora in corso di realizzazione, secondo i princìpi di una progettazione centrata sull’utente, e prima di dare avvio alla fase di erogazione, sarà sottoposto a degli user test per verificarne l’efficacia e l’usabilità. Questa fase è strategica poiché evita di intervenire in corso d’opera, consentendo di ridisegnare alcuni elementi del corso in base alle osservazioni fatte dagli utenti di test [2].
Si prevede inoltre una fase trasversale di evaluation con la somministrazione di un questionario di gradimento. Si utilizzerà l’attività feedback di Moodle.
© 2012 Media Touch 2000 srl, Università degli Studi di Padova - ISBN 9788890749322 ULTERIORI SVILUPPI DEL PROGETTO
Il progetto, così come illustrato, è solo una piccola parte di un progetto molto più ampio. Si auspica in un secondo tempo lo sviluppo di ulteriori contenuti, in primis una guida alla redazione di qualsiasi documento di tipo didattico lo studente si prevede produrrà durante tutto l’arco della propria carriera, fin dal suo primo accesso in Ateneo, e non solo quindi della tesi di laurea.
Inoltre, la recente approvazione di una policy sull’open access [3] in Ateneo e il recepimento delle normative sia nazionali [4] sia europee [5] in materia, – a cui le Università italiane sono tenute ad adeguarsi, – fa sì che si stia progettando un intervento formativo in modalità e-Learning, rivolto questa volta ai docenti, in materia di proprietà intellettuale, diritto d’autore e open access.
BIBLIOGRAFIA
[1] Fini A. e Vanni L., Learning object e metadati, I quaderni di Forma@re, Trento, Erickson, 2004. [2] AA.VV., Vademecum per la realizzazione di progetti formativi in modalità e-learning nelle pubbliche amministrazioni, i Quaderni del CNIPA n. 32 aprile 2007, 77-85.
[3] Policy Open Access Università degli Studi di Trento: http://eprints.biblio.unitn.it/4258/
[4] Legge 7 ottobre 2013, n. 112: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/10/08/13G00158/sg
DL 8 agosto 2013, n. 91: http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto-legge:2013-08-08; 91
Bando SIR 2014: http://attiministeriali.miur.it/anno-2014/gennaio/dd-23012014.aspx
[5] ERC Open Access Guidelines 2013:
http://erc.europa.eu/sites/default/files/document/file/ERC_Open_Access_Guidelines-revised_2013.pdf
H2020 General Model Grant Agreement: