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Utilizzo nelle realtà di ricerca

Nel documento Fare Open Access e farlo correttamente (pagine 150-157)

Usare i social media per la comunicazione scientifica

4. Come misurare il loro impatto? Altmetrics!

4.7 Utilizzo nelle realtà di ricerca

Al momento attuale, più di cinquanta istituzioni nel mondo (tra le quali University of Cambridge, University of South Australia, World Bank Group) utilizzano Explorer for Institution: il servizio messo a punto da Altmetric.com per aggregare i dati a livello 43 HEFCE 2014: https://www.hefce.ac.uk/rsrch/metrics/; Excel-

lence in Research for Australia (ERA): http://www.arc.gov.au/ era/era_2015/2015_keydocs.htm

di istituzione anziché di ricercatore o di singolo arti- colo. Molte altre utilizzano la piattaforma PlumX18,

la quale, oltre a fornire i dati altmetrici isitituzionali, implementa al suo interno la possibilità di valutare l’evoluzione dei grants dati e ricevuti ai propri ricer- catori, e di cercare le opportunità di finanziamento senza uscire dalla piattaforma.

Per rimanere in Italia, nel 2015 l’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) ha finanziato un bando per un concor- so pubblico di Idee di ricerca sui metodi di Valutazio- ne della Ricerca volto all’analisi degli indicatori di im- patto della ricerca alternativi al sistema tradizionale basato sulle mere citazioni (Webometrics, Altmetrics e altri).

Inoltre l’Università Tor Vergata ha acquistato la piattaforma PlumX come risultato di una consape- volezza che accomuna molti a livello istituzionale: la scienza e la ricerca costituiscono un sistema com- plesso che ha bisogno di un sistema altrettanto com- plesso per permettere la loro comprensione e corret- ta valutazione.

Non a caso molte Biblioteche, soprattutto all’estero, forniscono servizi di supporto ai propri ricercatori in tema di metriche alternative attraverso corsi, guide, webinars oppure fornendo aiuto per la compilazione di CV o per la partecipazione a grants internazionali. Nelle istituzioni ove sono presenti dei repository per gli articoli dei propri ricercatori, oltre alle metriche tradizionali ora appaiono anche gli Altmetrics.

Un progetto interessante è quello portato avanti presso la Galter Health Science Library della Scuola di Medicina della Northwestern University di Chica- go. Presso la Biblioteca è stato istituito un servizio

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denominato MIC (The Metrics an Impact Core)45 at-

traverso cui bibliotecari esperti in bibliometria e me- triche alternative forniscono vari servizi per propri i ricercatori: ad esempio sviluppare strategie editoriali di successo, monitorare l’andamento delle pubblica- zioni, comunicare l’impatto della ricerca al pubblico. L’Università AALto in Finlandia ha lanciato nel primo trimestre del 2016 una propria piattaforma denominata CRIS (Current Research Information Systems). CRIS è un portale web, chiamato Portale della Ricerca46, con al suo interno tre diversi percorsi

da esplorare: persone, organizzazione e progetti. Al suo interno il portale integra i dati da Altmetric.com. In tal modo i dati sono immediatamente a disposizio- ne del ricercatore ma anche dell’istituzione. Similar- mente anche l’Università di Aalborgh in Danimarca ha incorporato i dati altmetrici nel proprio portale dedicato alla ricerca47.

La Biblioteca della Delft University of Tecnology, con sede nei Paesi Bassi, attraverso il proprio Resear- ch Support Portal48 sintetizza al meglio i servizi che

una Biblioteca può fornire ai propri utenti: dalla cre- azione dell’idea, al finanziamento, alla sperimenta- zione, alla pubblicazione ed infine alla diffusione dei risultati della ricerca.

45 Galther Health Science Library: Metrics and Impact Core: ht- tps://galter.northwestern.edu/request-services-and-materials/ metrics-and-impact-core-mic

46 Aalto University, Research Information portal: https://research. aalto.fi/en/

47 Aalborg University, Research Portal: http://vbn.aau.dk/en/ 48 Delft University of Tecnology, Evaluating Research Portal:

http://researchsupport.tudelft.nl/nl/publishing/publish-for-im- pact/evaluating-research-impact/

Non da ultima l’Unione Europea all’interno della Directorate General for Research and Innovation ha istituito nel 2016 un gruppo di esperti49 nel cambio

bibliometrico con il compito di valutare il ruolo di de- gli altmetrics nello sviluppo della sua agenda per la scienza e la ricerca aperta. ll gruppo di esperti ha rac- colto un anno di lavoro in una relazione50 sulla neces-

sità di una nuova generazione di metriche nel conte- sto della Open Science, fornendo chiare indicazioni sulle linee politiche da seguire sulla via della scienza aperta: promuovere l’Open Science, rimuovere gli ostacoli culturali e cercare di creare infrastrutture in grado sempre più di incorporare il concetto di scien- za aperta nella società.

Sempre in ambito europeo, i bibliotecari biome- dici afferenti all’EAHIL – European Association for Health Information and Libraries hanno affrontato il problema della valutazione dell’impatto della ricerca e dello studio circa le nuove metriche, attraverso la costituzione di un gruppo dedicato allo studio delle metriche alternative denominato Evaluation and Me- trics Group51.

5 Conclusioni

Una considerazione appare chiara: queste nuove metriche dimostrano di avere un notevole potenziale per affiancare, senza sostituire, le metriche tradizio- 49 Expert Group on Altmetrics: https://ec.europa.eu/research/

openscience/index.cfm?pg=altmetrics_eg

50 Next-generation metrics: Responsible metrics and evaluation for open science https://ec.europa.eu/research/openscience/ pdf/report.pdf#view=fit&pagemode=none

51 Per maggiori informazion sul EAHIL Metrics Group: http:// eahil.eu/sig-2/special-interest-group-evaluation-metrics/

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nali nella valutazione degli outcome della ricerca, ma appare altrettanto chiaro che necessitano di ulterio- ri studi e approfondimenti per capire appieno qua- le contributo e quali ‘storie’, spunti, aspetti possono evidenziare. Come tutte le metriche hanno punti di forza e punti deboli, come ad esempio la mancanza di uno standard o il gaming dei social media; ma le potenzialità future non si possono ignorare.

In particolare, le metriche alternative sono partico- larmente pronte a soddisfare l’esigenza di compren- dere una visione differente, più sfumata e a più voci del concetto di “impatto della ricerca”. Queste metri- che non solo ci raccontano una storia che va al di là della solo dato citazionale, ma danno l’idea di poter catturare e sintetizzare quanto del lavoro compiu- to dai ricercatori è percepito dalla società ma anche dalla propria comunità di ricerca attraverso l’utilizzo dei social media o dei repository istituzionali. Inoltre le piattaforme di condivisione (come ad esempio Fi- gshare o Slideshare) hanno permesso una seconda vita ai prodotti non primari della propria attività di ricerca, come i posters, le presentazioni o i dataset i quali sarebbero rimasti a giacere nei nostri cassetti e che tramite le metriche alternative trovano spazio e modo di essere valorizzate.

Un ulteriore fattore vantaggioso delle Altmetrics è rappresentato dalla rapidità con cui esse si rendono disponibili; entro pochi giorni, o addirittura poche ore, un autore è in grado di sapere se un proprio con- tributo è stato letto, discusso, commentato, apprezza- to oppure criticato. La riflessione non deve riguarda- re solo se tale dato porterà a future citazioni, ma cosa tale dato vuole e può comunicarci. Probabilmente qualcosa di differente che parte dall’attenzione che

lo score altmetrico cattura nel mondo del web, al suo riutilizzo e della valutazione nel mondo accademico. Senza scendere nella percezione che un tweet pos- sa valere una citazione vera e propria, gli Altmetrics probabilmente ci raccontano una storia differente; a noi la capacità di rimanere in ascolto.

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Capitolo 6

L’editoria al servizio dell’accademia

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