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La valorizzazione della merce

Nel documento LA GESTIONE DEL MAGAZZINO (pagine 28-32)

Le due lezioni precedenti dovrebbero aver permesso gli studenti di affrontare la prima tappa di apprendimento di questo percorso didattico. Infatti, gli allievi dovrebbero, ora, aver percepito che è necessario avere in magazzino una determinata quantità ottimale di merce, che è il primo obiettivo che la scheda di magazzino permette di raggiungere.

In aggiunta, però, la scheda di magazzino permette di tenere traccia del valore della merce in giacenza, risultante dalle attività di acquisto e di scarico delle scorte dal magazzino. La valorizzazione della merce è un altro aspetto fondamentale, poiché permette a chi gestisce l’azienda di capire quale risultato sta conseguendo, ad esempio, dalla sua attività di commercializzazione della merce.

Di conseguenza, questa terza lezione metterà gli studenti nella condizione di confrontarsi con una situazione in cui un commerciante desidera capire se sta conseguendo un utile lordo o meno dall’acquisto e la rivendita di merce.

Quindi, gli studenti dovranno ragionare sul fatto che è necessario valorizzare la merce utilizzando il suo costo d’acquisto, per poter effettivamente determinare il risultato conseguito dalle attività del commerciante.

Obiettivi didattici della lezione

La lezione si pone i seguenti obiettivi didattici:

• gli studenti dovranno essere in grado di riconoscere la necessità di tenere traccia del costo della merce per poter capire se l’azienda, tramite la commercializzazione di essa, sta conseguendo un utile o meno;

• gli allievi dovranno rendersi conto che per quantificare il costo della merce acquistata è necessario tenere conto dei costi accessori oltre che il prezzo d’acquisto della merce.

Strutturazione procedurale della lezione

5.3 Strutturazione lezione 3

Fasi Tempi

min.

Sapere

disciplinare Motivazione Modalità di svolgimento

Materiali e Riaggancio. 2 La gestione

efficiente del

Introduzione. 3 La gestione efficiente del al fatto che le aziende acquistano e rivendono merce per conseguire un risultato positivo. In questa fase non è esplicitato come si calcola l’utile lordo, né tanto meno saranno

Esercizio. 10 Esercizio – Easy Communicaton vendere un modello a un prezzo scontato, poiché nel mese successivo uscirà il modello aggiornato. Il commerciante, però, vuole assicurarsi che, nonostante lo sconto applicato, la sua attività stia comunque ottenendo un utile lordo positivo. Quest’esercizio farà in modo di mettere gli studenti nella condizione di percepire che il solo prezzo

Consegna e dà

di vendita non è sufficiente per capire se il risultato dell’attività aziendale è positivo o meno.

Correzione. 15 Raccolta e correzione delle possa essere valutato con la sola informazione relativa agli incassi dalle vendite.

Ciò consente di evidenziare la necessità di tenere traccia del costo della merce per poter fare una prima analisi di questo tipo.

Inoltre, l’esercizio farà

Generalizzazione. 13 La merce in magazzino è tenere traccia dei costi della merce per poter valutare il suo operato, fornirà direttamente di fronte a un problema, la lezione è strutturata privilegiando un approccio induttivo.

7 V. Allegato 6.

Come si è potuto evincere già nella pianificazione delle due precedenti lezioni, ritengo che l’approccio induttivo sia efficace specialmente nelle fasi di introduzione, di scoperta di argomenti che risultano essere nuovi per gli studenti.

Quindi, anche in questo caso ritengo che mettere gli studenti nei panni di un commerciante, e quindi simulare una realtà aziendale, possa essere una strategia adatta per raggiungere gli obiettivi disciplinari di questa lezione.

In questo modo, senza troppi spunti proposti dal docente, gli studenti si troveranno confrontati con un problema che dovranno risolvere nel corso di un esercizio che presenta delle domande più o meno guidate. Così, gli allievi potranno farsi una prima idea dell’importanza della valorizzazione della merce in magazzino ancora prima che il docente trasmetta loro tale concetto.

L’esercizio svolto a coppie, inoltre, favorisce la relazione tra pari degli allievi. In questo modo, i diversi concetti che svilupperanno assieme serviranno per costruire un primo sapere condiviso. Infatti, lavorando in questa modalità, è probabile che gli studenti riescano a trovare delle soluzioni al problema grazie anche alla loro interazione, poiché condividendo le loro idee potrebbero arrivare a conclusioni diverse rispetto al caso in cui avrebbero dovuto lavorare individualmente.

Chiaramente, l’esercizio serve, appunto, a introdurre gli allievi nel nuovo argomento. Di conseguenza, non ci si può aspettare che essi siano in grado di definire chiaramente come si valorizza la merce acquistata e quali costi compongono tale valore. Quindi, anche per questa terza lezione, si rende poi necessaria una fase caratterizzata prevalentemente da una lezione frontale, che possa concretizzare e definire in maniera più dettagliata i concetti relativi alla valorizzazione della merce.

La scelta di impostare la lezione in maniera più frontale a seguito dell’esercizio si fonda sull’idea già anticipata per le due lezioni precedenti: durante l’esercizio gli studenti si trovano confrontati con un problema che tentano di risolvere; sono quindi, ora, pronti per interiorizzare dei concetti più precisi e meglio definiti inerenti all’argomento che si sta trattando. La lezione frontale a seguito dell’esercizio è in grado di consolidare o di correggere alcune delle ipotesi che gli allievi hanno formalizzato durante il compito svolto precedentemente.

Al termine di questa lezione, la classe si sarà confrontata con le questioni legate alla necessità di valorizzare e di mantenere una quantità ottimale di merce in magazzino e dunque le fondamenta per l’introduzione della scheda di magazzino sono state costruite, cosicché, nella lezione successiva, sarà possibile introdurre gli studenti a questo strumento e alle informazioni in esso contenute.

Aspetti critici e possibili alternative

Anche in questo caso la critica all’impostazione di questa lezione potrebbe ricadere nell’approccio didattico scelto. Nonostante gli studenti dovrebbero essere in grado di affrontare il problema con le sole loro preconoscenze, potrebbero essere, ora, meno incentivati a lavorare in questo modo, poiché hanno già affrontato due lezioni di 45 minuti l’una con questa impostazione.

Quindi, un’ulteriore critica, rispetto a quelle evidenziate per le lezioni precedenti, potrebbe essere la mancanza di alternanza di metodologie didattiche che potrebbe portare gli studenti ad annoiarsi e quindi a perdere un po’ di motivazione utile per affrontare la lezione adeguatamente.

Un’altra critica che mi sento di evidenziare è legata maggiormente al contenuto della lezione, più che alla sua struttura. Infatti, in questa lezione si cerca di evidenziare la questione della valorizzazione della merce in magazzino, che è un ulteriore elemento che spiega la necessità per un’azienda di redigere delle schede di magazzino. Un’alternativa, che avrebbe anche risolto il possibile problema appena menzionato, sarebbe potuta essere quella di introdurre già ora una parte della scheda di magazzino; ovvero, si sarebbe potuto presentare questo strumento con le sole informazioni inerenti alle quantità della merce in giacenza, in entrata e in uscita. In questo modo, gli studenti si sarebbero resi conto che esiste uno strumento che tiene traccia della movimentazione della merce e che questo consente all’azienda di mantenere un livello ottimale di scorte di merce in magazzino e, solo in un secondo momento, si sarebbe potuto introdurre il concetto di valorizzazione della merce, permettendo agli studenti di ragionare sul fatto che tutte le movimentazioni devono essere valorizzate e che tale valorizzazione avviene sempre al prezzo di costo, che è un concetto estremamente fondamentale per la redazione della scheda di magazzino.

Ciononostante, ho deciso di costruire il percorso in modo che metta in evidenza tutte le informazioni di cui bisogna tenere traccia e che spiegano la necessità di redigere una scheda di magazzino prima dell’introduzione di tale strumento, per dare maggiore linearità al percorso didattico progettato.

Nel documento LA GESTIONE DEL MAGAZZINO (pagine 28-32)