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2.3 Metodi

2.3.2 Variabili analizzate

Per ogni paziente sono stati registrati ed inseriti in un database apposito:

1. dati anamnestici: sesso, età, stato vaccinale per Men A,C,Y,W135 e Men B, contatto con caso certo di M. M. I., contatto frequente con il pubblico o meno (per motivi lavorativi o voluttuari come i viaggi), fattori di rischio clinici (comorbidità maggiori, immunodeficienza congenita o acquisita) e comportamentali per M. M. I. (consumo di alcol, droghe, fumo attivo e passivo di tabacco, frequentazione di luoghi chiusi e affollati nei 15 giorni precedenti l'esordio, numero di partners sessuali)

2. segni e sintomi all’esordio ed all’accesso in Pronto Soccorso: sintomatologia d’esordio, anche se non strettamente ascrivibile alla MMI, quali mal di gola, raffreddore, difficoltà respiratoria, febbre, cefalea, fotofobia, irritabilità, alterazione del comportamento e dello stato di coscienza, artromialgie; sintomatologia ed obiettività più strettamente correlate a M. M. I., quali rigidità nucale e rachidea, perdita del tono muscolare, convulsioni, petecchie, nausea e vomito; altra sintomatologia, quale dolore addominale, stipsi, diarrea, vertigini soggettive. Parametri vitali all'ingresso in Pronto Soccorso, (temperatura corporea - TC, pressione arteriosa sistolica - PAS, pressione arteriosa diastolica - PAD, pressione arteriosa media - PAM) e valori emogasanalitici. 3. necessità assistenziale in reparto ad alta o bassa intensità di cura e durata del ricovero

4. esami ematochimici, con valutazione dell’emocromo e della formula leucocitaria alla prima rilevazione e dell’andamento nelle prime 4 rilevazioni dei valori di creatinina, transaminasi, bilirubina, indici di flogosi (VES, proteina C reattiva, procalcitonina), coagulazione (PT, aPTT, INR, fibrinogeno, D-dimero, ATIII); valutazione dell’immunità umorale, cellulo-mediata e del complemento.

5. esame del liquor: aspetto macroscopico, numero e tipo di cellule, protidorrachia, glicorrachia e rapporto glicorrachia/glicemia, presenza di Ig.

6. esami microbiologici per la definizione eziologica:

su liquor: ricerca di antigeni batterici, PCR per Neisseria meningitidis ed esame colturale.

su sangue: emocolture e ricerca PCR per N. meningitidis; antibiogramma,

◦ tampone nasale per la determinazione dello stato di portatore, analisi sierotipica e genomica (ST cc) del batterio.

7. esami strumentali di imaging dall’ingresso in P. S. alla dimissione/decesso (TC con o senza m. d. c., EEG, RMN)

8. approccio terapeutico: timing e farmaci della terapia antibiotica empirica e mirata, con particolare riferimento a ceftriaxone e meropenem, utilizzo o meno di terapia corticosteroidea (specifica di molecola e dosaggio), metodiche di emofiltrazione per la rimozione di endotossina circolante, terapia di supporto vasopressoria.

9. timing assistenziale: con riferimento al tempo di latenza fra l’accesso al P. S e la formulazione di un sospetto diagnostico, la somministrazione di una terapia empirica, il passaggio ad una terapia mirata.

10. outcome clinico: complicanze durante il ricovero, guarigione, reliquati, exitus.

Data l'impossibilità di costruire un modello statistico che prendesse in considerazione ciascuna delle suddette variabili per ciascun paziente senza che il risultato perdesse di significatività vista l’esiguità del campione totale, le variabili sono state raggruppate nelle seguenti categorie, ognuna delle quali analizzabile singolarmente:

1. regione geografica di appartenenza 2. sesso

3. età

4. presenza/assenza di fattori di rischio noti (clinici e comportamentali sopraindicati)

5. tipo di ospedale che ha prestato il primo soccorso, considerando ospedali di livello 3 quelli universitari ad alta specializzazione (AOUC, AOUP, AOUS, Ospedale Meyer), livello 2 quelli di capoluogo di provincia o con un numero di posti letto > 300 (Arezzo, Livorno, Lucca, Massa, Pistoia, Prato + Empoli, con circa 400 posti letto), livello 1 quelli con numero posti letto <300 (Santa Maria Annunziata, Santa Maria Novella e San Giovanni di Dio di Firenze, Pescia, Montevarchi).

6. latenza (in giorni) del paziente a presentarsi al Pronto Soccorso dall'esordio della sintomatologia

7. presenza/assenza di sintomi tipici 8. numero di sintomi tipici all'esordio 9. presenza/assenza di rash petecchiale

10. latenza fra l'esordio clinico e la comparsa di petecchie

11. presenza/assenza di sintomatologia atipica (costituita dai sintomi sopraindicati) 12. presenza/assenza di alterazione degli esami strumentali eseguiti in P. S.

13. presenza/assenza ricovero in terapia Intensiva e relativa durata 14. presenza/assenza ricovero in Malattie Infettive e relativa durata

15. presenza/assenza di alterazioni del liquor (è stato considerato alterato un liquor di aspetto torbido con o senza altre alterazioni chimico-fisiche sovraindicate; se di aspetto ematico, è stato considerato patologico un campione con almeno altre 2 anormalità poiché in tale caso l'alterazione dell'aspetto potrebbe non essere attribuibile alla patologia ma alla lesione di un vaso durante il prelievo.

16. presenza/assenza di rilievo microbiologico di Neisseria meningitidis dal liquor 17. presenza/assenza di rilievo microbiologico di Neisseria meningitidis dal sangue 18. presenza/assenza di positività del test colturale su sangue o liquor

19. genotipizzazione di MenC con rilievo di ST (cc) 11

20. evidenza clinica compatibile con diagnosi di meningite, meningite + meningococcemia, meningococcemia

21. diagnosi microbiologica di meningite, meningite + meningococcemia, meningococcemia 22. presenza/assenza di farmacoresistenza (a penicillina e/o ampicillina e/o meropenem)

23. valore assunto dalla procalcitonina nella seconda rilevazione (ovvero in T1, prima rilevazione dopo quella eventualmente effettuata in P.S.)

24. valore assunto dai lattati (misurati con l'EGA in T1, prima rilevazione dopo quella eventualmente effettuata in P. S. e stratificazione rispetto al cut-off di 2 mmol/L)

25. presenza/assenza di leucocitosi o leucopenia (rispettivamente definiti come conta leucocitaria > 10.000/mm3 e < 4.000/mm3)

26. presenza/assenza di iperergia o immunoparalisi (rispettivamente definite come leucocitosi + TC > 38°C e leucopenia + TC < 36°C)

27. presenza/assenza di insufficienza multiorgano (multi-organ failure -MOF- definita come la presenza di danno d'organo a carico di almeno 2 apparati fra Sistema Nervoso Centrale, Cardio- Vascolare, Respiratorio, Rene e Fegato)

28. latenza (in giorni) fra l'inizio della terapia empirica e l'esordio sintomatologico 29. latenza (in giorni) fra l'inizio della terapia mirata e l'accesso al Pronto Soccorso 30. utilizzo/non utilizzo del ceftriaxone in terapia empirica

31. numero di altri antibiotici usati in terapia empirica

32. utilizzo/non utilizzo di corticosteroidi (desametasone, idrocortisone o metilprednisolone) al sospetto diagnostico

34. utilizzo/non utilizzo del ceftriaxone in terapia mirata e adeguatezza del dosaggio

35. utilizzo/non utilizzo di altri farmaci antibiotici (vancomicina, rifampicina, linezolid, meropenem) in terapia mirata

36. durata della terapia mirata

37. utilizzo/non utilizzo metodiche di clearance della sepsi (CPFA o Toraymyxin)

38. presenza/assenza di guarigione completa (paziente vivo e senza reliquati permanenti) 39. presenza/assenza di complicanze insorte durante il ricovero

40. presenza/assenza di reliquati permanenti 41. presenza/assenza di exitus

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