Attrattività e accessibilità del mercato russo
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2.2 Analisi mercato: attrattività In aggiunta a quanto finora esposto riguardo alle principali variabili economiche e politiche
2.2.1 Variabili demografiche e sociocultural
E’ evidente che la numerosità, la densità e la distribuzione della popolazione, oltre che la distribuzione del reddito, la propensione al consumo e i gusti nel consumo siano variabili particolarmente rilevanti, soprattutto da un punto di vista aziendale, per studiare la
collocazione dei prodotti nel mercato di riferimento, in termini logistici e distributivi. Per offrire dunque un’analisi sull’evoluzione delle variabili demografiche nella Federazione
russa, riporto di seguito alcuni dei dati ricavati dal World Pocketbook 2017, che prende in considerazione l’evoluzione di diversi indicatori sociali per gli anni 2005, 2010 e 2017.199
Tabella 2.6: Indicatori sociali (2005; 2010; 2017)
Indicatori sociali 2005 2010 2017
Popolazione 145,17 milioni200 142,9 milioni201 143,9 milioni
Tasso di crescita popolazione (% annua) - 0.4 - 0.1 0.1
Popolazione urbana (% su tot. pop.) 73.5 73.7 74.0
Tasso di crescita popolazione urbana (media % annua)
- 0.4 0.0 - 0.1
Immigrati (% su tot. pop.) 8,1 7,8 8,1
Mortalità infantile (per 1000 nati vivi) 16.2 10.7 8.3
Aspettativa di vita alla nascita (F/M) 72.0 / 58.6 73.7 / 61.0 75.9 / 64.7
Spesa per l’Educazione (% di PIL) 3.8 4.1 3.9
Spesa per la Salute (% di PIL) 5.2 6.8 7.1
Educazione a livello primario (iscrizioni M/F su tot. pop.)
95.4 / 95.2 99.4 / 99.0 100.9 / 100.1
Educazione a livello terziario 84.2 / 61.3 86.9 / 64.3 88.3 / 72.9
Fonte: UN- World Pocketbook 2017
198
E. Valdani, G. Bertoli, Marketing internazionale, op.cit., pp.94-96
199
UNSD, World Statistics Pocketbook 2017 edition, Serie V, n. 41, United Nations, New York, 2017, ultimo accesso 02/02/2019 in: https://unstats.un.org/unsd/publications/pocketbook/files/world-stats-pocketbook- 2017.pdf
200 Approssimazione relativa al censimento realizzato nella Federazione russa nel 2002 201
Stima ricavata dal censimento realizzato nella Federazione russa nell’ottobre 2010 (Fonte: M. De Bonis,
Putin alla battaglia della demografia, Limesonline, 21/04/2011, ultimo accesso 02/02/2019 in:
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Come si evince dai dati raccolti, la situazione demografica in Russia rappresenta una delle questioni che più preoccupano l’amministrazione Putin. Se non si considera l’apporto dei migranti, la Federazioni sta infatti subendo un sensibile calo di popolazione, che influisce sul settore produttivo, limitando la manodopera a disposizione. Secondo le stime del Ministro dello Sviluppo economico russo, Maksim Oreshkin, a causa di fattori come la bassa natalità, l’alto tasso di mortalità e la bassa incidenza di giovani in età lavorativa sul totale della forza lavoro,202 la Federazione nei prossimi cinque anni dovrà affrontare una perdita di forza lavoro annuale corrispondente a circa 800.000 unità, un problema a cui si somma lo scarso livello di specializzazione manageriale.203 Il calo demografico non è un fenomeno recente, ma si inserisce all’interno di un trend di costante decrescita osservato già a partire dal 2010, quanto le stime proiettavano per l’anno 2050 una popolazione di soli 116 milioni di persone.204
L’aumento dell’aspettativa di vita conferma comunque l’impegno delle politiche intraprese
dalle autorità russe per far fronte al problema, che come confermano i dati riportati, hanno rispettato le previsioni del Presidente, che nel 2010 proiettava per il 2015 un aumento della prospettiva di vita fino a 71 anni e un aumento del tasso di natalità del 25-30%.205 Nonostante la mobilitazione politica per rispondere al problema demografico, le proiezioni fornite dall’Economist in Pocket World in Figures 2013 stimano per l’anno 2025 una popolazione di 139 milioni, dato che conferma il trend di decrescita demografica.206 Inoltre, il tasso di urbanizzazione evidenzia che la maggior parte della popolazione risiede nelle aree urbane, un ulteriore fattore preoccupante per la Russia di Putin soprattutto se lo si considera in relazione al fatto che tali aree sono concentrate prevalentemente nella Russia europea,207 lasciando quindi la Russia centro-orientale spopolata e per di più confinante con la crescente popolazione cinese.208 In un’ottica imprenditoriale, il basso tasso di crescita e la densità della popolazione possono rappresentare sia uno svantaggio che un vantaggio: la bassa manodopera e la scarsa
202
Il basso tasso di natalità registrato negli anni novanta, che nel 1999 ha rasentato i minimi storici del paese, è una delle cause principali che spiegano la bassa percentuale di giovani in età lavorativa nella Russia di oggi.
203 Affari italiani, Crisi demografica in Russia: il paese rischia il collasso, 27/09/2017, ultimo accesso 02/02/2019
in: http://www.affaritaliani.it/affari-europei/crisi-demografica-in-russia-il-paese-rischia-il-collasso-putin-in- allarme-501002.html?refresh_ce
204
M. De Bonis, Putin alla battaglia della demografia, op.cit.,http://www.limesonline.com/rubrica/putin-alla- battaglia-della-demografia
205
Ivi
206
E. Valdani, G. Bertoli, Marketing internazionale, op.cit., p.98
207 Mi riferisco ai Distretti Centrale, Meridionale e nelle zone del Distretto Settentrionale dove si concentrano i
principali impianti di estrazione.
208 M. De Bonis, Putin alla battaglia della demografia, op.cit., http://www.limesonline.com/rubrica/putin-alla-
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specializzazione possono infatti influire negativamente sulla scelta di un’internalizzazione produttiva, ma la concentrazione della popolazione nella Russia europea non solo abbrevia la distanza geografica che separa il produttore dal cliente finale, ma grazie alla diffusione degli stili di vita occidentali nelle zone urbane, abbrevia anche la distanza culturale percepita dall’impresa, che viene legittimata a concentrare i propri sforzi commerciali in una ridotta superficie piuttosto che nell’intera vastità del territorio russo. Ed è proprio in relazione alla sconfinatezza del territorio russo, che le aziende straniere possono incontrare i maggiori ostacoli culturali. Essendo il paese più grande al mondo, la Russia conta infatti diversi gruppi etnici, tra i più popolosi dei quali emergono i russi, i tatari, gli ucraini, i bashkiri e i kazaki, che si differenziano non solo per la lingua parlata, ma anche per tradizioni, usi&costumi e religione. Infatti, oltre al cristianesimo ortodosso, la religione più diffusa in Russia, sono particolarmente praticate anche l’islamismo, il cristianesimo, il buddismo e l’induismo. Data questa disomogeneità socio-culturale, risulta quindi evidente che il fattore culturale sia particolarmente incisivo nell’analisi del target, soprattutto per determinati settori merceologici, come appunto l’agroalimentare. Comunque, a favore della presenza delle aziende italiane in Russia rimane il fatto che non solo la popolazione, essendo concentrata nella Russia occidentale, ha sviluppato usi&costumi occidentali, ma anche che all’interno del modello di vita occidentale, lo stile e il gusto italiano mantiene un forte appeal. Nonostante il successo di cui il Made in Italy gode in Russia, è opportuno comunque ricordare che le barriere linguistiche e culturali rappresentano l’ostacolo principale, assieme alle pratiche di sdoganamento, che incontrano le aziende italiane nel mercato russo. Per quanto riguarda gli aspetti linguistici e culturali, come afferma Vasyly Torchynovych, consulente di marketing strategico, l’elemento principale che conquista il cliente russo è la comunicazione: dal momento che il modello di consumo in Russia è fortemente influenzato dalla riconoscibilità e dalla rinomanza del brand, rimane infatti indispensabile per l’imprenditore italiano elaborare una strategia comunicativa accorta dal
punto di vista linguistico e efficacie dal punto di vista della presentazione del brand.209 Da quanto si evince dalle parole di Vasyly Torchynovych, elaborare una comunicazione
strategica e fornire un adeguato supporto commerciale e pubblicitario non è solo il miglior modo per arrivare direttamente al cliente finale, superando ostacoli come il basso potere
209 E-Team international, Esportare in Russia: è il marketing la chiave del successo?, 5/04/2018, ultimo accesso
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d’acquisto o la mancanza di una forte classe media, ma è anche la soluzione più efficacie per creare un rapporto commerciale continuativo tra il produttore e il rivenditore/cliente.210