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Le immagini presenti nel capitolo sono tratte dalla presentazione "Aspetti estetici e funzionali delle

rotatorie stradali" del prof. P. Vernieri, Pisa 8 aprile 2006.

Le rotatorie nascono agli inizi del ‘900 in Francia, con la sistemazione del rond-point di Place de l’Etoile ad opera dell’architetto Eugène Henard. Tuttavia non ebbero grande successo fino agli anni ’60 soprattutto per l’obbligo di dare la precedenza a destra, che rallentava il flusso dei veicoli. Nel 1966 in Inghilterra venne infatti istituito il diritto di precedenza per i veicoli in circolazione all’interno dell’anello : questa normativa segnò l’inizio del successo e della diffusione delle rotatorie, prima in Gran Bretagna e, successivamente, nei paesi del Nord Europa, negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda. In Italia le rotatorie hanno iniziato a diffondersi relativamente più tardi, ma negli ultimi anni si è potuto assistere ad una vera e propria crescita esponenziale della presenza di queste strutture, sia in ambito urbano sia soprattutto nelle zone periferiche e di ingresso ai centri abitati.

Il grande successo delle rotatorie è riconducibile alla maggiore sicurezza rispetto agli incroci a regolazione tradizionale: un recente studio condotto negli USA ha dimostrato infatti che la loro adozione può ridurre consistentemente il numero degli incidenti, soprattutto quelli con gravi conseguenze. Numero totale incidenti -40%. Numero incidenti con feriti -80%. Numero incidenti mortali -90% (dati da: National Roundabout Conference 2005, Colorado - USA). Questo grazie alle caratteristiche insite delle rotatorie, che implicano una diretta ripercussione sulla guida veicolare del singolo e sul traffico:

 Riduzione dei punti di conflitto.

 Riduzione della velocità dei veicoli: la velocità media di percorrenza di una rotatoria è di 25- 30 km/h contro i 50-80 km/h di un incrocio tradizionale.

 In caso di incidente, l’angolo di impatto è ridotto rispetto agli incroci di tipo tradizionale.  L’adozione di rotatorie elimina i pericolosi scontri ad angolo retto.

Figura 13. Punti di conflitto nella viabilità stradale senza e con rotatoria.

Saint-Georges de Didonne

La Talaudiere Creo

n

Le rotatorie fluidificano il traffico: eliminando gli ingorghi, le code, le brusche frenate e le accelerazioni, le rotatorie offrono vantaggi di tipo ambientale:

 Riduzione dell’inquinamento acustico.  Ridotta emissione di inquinanti.

L’aspetto estetico e paesaggistico

Ai favorevoli aspetti di canalizzazione e gestione della circolazione si possono inoltre aggiungere elementi progettuali che aumentano non solo il livello qualitativo e percettivo della struttura, ma dell'intorno stesso. La sistemazione a verde delle rotatorie, infatti, quando ben realizzata, consente la riqualificazione e la valorizzazione di un luogo, armonizzandolo con l’ambiente circostante proprio come indicato nei capitoli precedenti riguardo al verde urbano e al suo inserimento nel paesaggio. A ciò si somma il valore quasi "turistico", essendo per propria natura uno strumento della viabilità stessa: per cui quando sono poste ai punti d'ingresso dei centri urbani le rotatorie rappresentano un vero e proprio biglietto da visita per la città, una prima interfaccia col resto dell'agglomerato.

In Francia, patria delle giratoire, l’arredo a verde è molto curato: colpisce la ricchezza di elementi vegetali; spesso vengono inseriti alberi anche di notevoli dimensioni, gli arredi sono quasi sempre completati da vistose fioriture, ed è frequente la combinazione di specie erbacee annuali e perenni con arbusti e piccoli alberi. Spesso inoltre le strutture verticali sono addobbate con specie vegetali ricadenti poste in contenitori rialzati e inseriti nella struttura stessa; infine altra caratteristica di molte rotatorie francesi è la presenza di fontane o giochi d’acqua.

Così come veniva esposto per il verde urbano, anche questo ambito nella progettazione ha trovato nei Paesi Nord-Europei una maggiore attenzione ad una visione globale dell'opera, ad una sensibilità sul paesaggio circostante che si traduce nella ricerca di un costante inserimento di elementi che richiamino l’identità del territorio.

Clearwater, Florida

Bloomington, Indiana

In Inghilterra ad esempio, che può vantare una grande tradizione in fatto di rotatorie, il clima fresco e umido è molto favorevole allo sviluppo delle specie erbacee perenni, che arricchiscono le rotatorie con le loro eleganti fioriture. Negli Stati Uniti i grandi spazi, le dimensioni gigantesche e l’attenzione all’aspetto prioritario della funzionalità caratterizzano le rotatorie americane: queste, povere di vegetazione, si integrano comunque benissimo con il paesaggio, quasi desertico, tipico di molte zone del paese, mentre in altre zone, più ricche di vegetazione, o nelle località turistiche, il verde è molto più curato e si nota una maggior attenzione all’aspetto estetico delle rotatorie.

Figura 15. Esempi di arredo di rotatorie negli U.S.A.

La Germania possiede una lunga tradizione tedesca in fatto di rotatorie, dove sono molto diffuse le minirotatorie, sia in ambiente urbano che extraurbano; in esse l’isola centrale è totalmente sormontabile e questo consente di smaltire notevoli volumi di traffico, anche con mezzi pesanti, per questa caratteristica si nota l’assenza di elementi vegetali. Le rotatorie compatte, dalle dimensioni maggiori, sono invece ricche di verde e ben integrate con gli elementi del paesaggio, sia in ambiente urbano che in campagna, riflettendo un'attenzione all'inserimento del verde nei contesti antropici tipica del Paese.

Le sfarzose rotatorie di Dubai (Emirati Arabi): Figura 16 e (di seguito) Figura 17. Esempi di arredo in rotatorie negli Emirati Arabi Uniti.

Rimini

Cervia

Reggio Emilia

La situazione in Italia

Anche nel nostro Paese esistono esempi di rotatorie ben progettate, che caratterizzano il territorio e testimoniano l’attenzione delle Amministrazioni e la sensibilità dei cittadini nei confronti del verde pubblico e del paesaggio. Alcuni esempi dalla Regione dell'Emilia Romagna:

In Toscana, un esempio eccellente è offerto dal Comune di Rosignano Marittimo (LI). Pur in un contesto reso difficile dalle condizioni climatiche (per l'ambiente fortemente mediterraneo), i risultati sono indubbiamente di tutto rispetto.

Figura 17.

Vada (LI)

Vada (LI)

Vada (LI)

Vada (LI)

Figura 19. (precedente) e Figura 20. (di seguito): esempi di arredo a verde in rotatorie in Toscana, Italia.

Figura 19.

Le rotatorie possono classificarsi come un verde di difficile realizzazione per:

 Le caratteristiche del terreno

 Le condizioni climatiche

 La gestione dell’irrigazione

 Le operazioni di manutenzione

 La mancanza di fondi

Permane il problema di fondo che interessa il verde urbano in Italia e in particolar modo i momenti di difficoltà economica; a causa dei progressivi tagli alla spesa pubblica infatti le Amministrazioni si vedono costrette a rivedere i bilanci e sopprimere o ridurre fortemente le opere a verde, per la loro scarsa considerazioni generale all'interno delle voci di bilancio.

La mancanza di linee guida

Nonostante siano disponibili numerosi manuali, testi di riferimento e specifici software per la progettazione, questa è affrontata esclusivamente da un punto di vista ingegneristico: non esistono quindi linee guida per la progettazione del verde delle rotatorie, che può rifarsi a indicazioni ereditate dall'esperienza agronomica, quali:

Uso di specie richiedenti bassi livelli di input:

 Ridotti costi d'impianto.

 Elevata rusticità.

 Ridotta manutenzione.

Tra queste rientrano perfettamente le piante autoctone, in quanto già naturalmente dotate dei meccanismi di:

 Adattabilità.

 Collegamento col paesaggio.

La situazione in Italia: le possibili soluzioni

Specie con fogliame grigio

Lavandula stoechas Stachys bizantina Teucrium fruticans Figura 21. Figura 22. Figura 23.

Santolina chamaecyparissus

Veronica spicata

Figura 24.

Specie con bacche ornamentali Arbutus unedo Crataegus monogyna Sorbus aucuparia Figura 26. Figura 27. Figura 11.

Viburnum tinus Myrtus communis Prunus spinosa Figura 29. Figura 30. Figura 31.

Ultimamente il mercato ornamentale si è arricchito di numerose specie dall’Australia e dal Sudafrica (tra cui spiccano la famiglia delle Proteaceae) "esotiche" ma tipiche dell'ambiente fitoclimatico mediterraneo, e che quindi si presentano predisposte per un loro utilizzo in realizzazioni in ambiente mediterraneo italiano. Come le nostre autoctone piante mediterranee presentano dunque quei caratteri di resistenza richiesti, cui si sommano particolarità legate al ben diverso percorso fenologico e genetico, dimostrando caratteristiche ornamentali di:

 Adattabilità.

 Originalità nei colori e nelle forme.

 Fioriture invernali.

Wildflowers

Tra le più recenti introduzioni si annoverano poi i prati fioriti in ambiente urbano: i cosiddetti

Wildflowers, ossia specie erbacee spontanee e coltivate, bulbose, annuali e perenni, seminate in

miscuglio e che possono riprodurre uno scenario campestre apparentemente naturale.

 Semplicità di impianto.

 Elevata rusticità.

 Ridotta manutenzione (in funzione anche del grado estetico richiesto).

 Valore estetico.

 Significato ecologico.

 Valenza culturale.

Immagini tratte dalla presentazione "Aspetti estetici e funzionali delle rotatorie stradali", del prof. P. Vernieri (Pisa 8 aprile 2006) su sperimentazioni della dott.ssa Francesca Bretzel.

Figura 32.

Figura 35. Figura 34. Figura 33.

Sono adatti alle aree marginali e al verde stradale, dove si deve ottenere il massimo risultato estetico col minimo impegno finanziario, e tenendo bene a mente che l’epoca di taglio influisce sulla composizione floristica.

Criteri per la scelta delle specie

 Biologia

 Habitat

 Sviluppo di biomassa

 Colore

 Epoca di fioritura

 Peso dei semi e percentuale di germinazione

 Investimento (piante/mq)

 Attecchimento in campo

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