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Vettori, spazio e funzioni della narrazione

4 SEMIOTICA NARRATIVA: INTERAZIONE DINAMICA FRA LE

4.2 Vettori, spazio e funzioni della narrazione

I protagonisti del ciclo esistono solo attraverso i loro rapporti socio- naturali in un quadro temporale preciso: la Francia del Secondo Impero. Ogni membro subisce o agisce sugli altri esseri e luoghi.

Il romanzo si svolge attorno a :

1. un tema principale: la speculazione nel Secondo Impero

2. due vettori narrativi:

- discendente (processo di degradazione)

- ascendente (processo di miglioramento)

3. lo spazio del romanzo: la città di Parigi e la Borsa, la cui

effervescenza creatrice si oppone alla provincia da cui Saccard proviene, che simbolizza il passato e la morte.

All’origine della diegesi vi è la ricerca di Saccard della fortuna attraverso la speculazione immobiliare. Questa ricerca costituisce “le faire” da cui hanno origine tutte le altre azioni.

Questa quête vede il soggetto attante (Saccard) in relazione giuntiva con l’oggetto (il denaro). Lo schema attanziale di Greimas94 si articola sulle coppie destinante-destinatario, soggetto-oggetto, aiutante-opponente. Per

94 Greimas, A.J., Sémantique structurale. Recherche de méthode, Paris, Larousse, 1966,

pp. 208-218 (trad. it. Rizzoli, Milano, 1969). VETTORI: discendente ↔ ascendente Le OÙ : Paris et la Bourse Le QUAND: Second Empire Le QUI: Saccard et la spéculation ARGENT

quanto riguarda la coppia soggetto-oggetto, dobbiamo notare che essi si definiscono reciprocamente.

Un soggetto è tale solo per la sua relazione giuntiva con l’oggetto. Il desiderio di un oggetto dà origine a trasformazioni congiuntive, l’avversione dà origine a trasformazioni disgiuntive.

Saccard proviene al contempo da un ailleurs textuel (La Curée) e da un

ailleurs spatial (la Province).

La Curée costituisce un importante intertesto per il nostro romanzo

poiché rinvia al passato di Saccard e ci spiega chi è il nostro soggetto- attante e come e perché si ritrova ad affrontare una serie di prove degradanti (danneggiamento proppiano) prima di risalire al potere grazie all’aiuto del fratello Eugène Rougon (adjuvant).

Osserviamo dunque la presenza di due vettori: quello discendente e quello ascendente.

L’arrivo a Parigi di Saccard è preceduto da un fallimento e motivato da una mancanza.

Essendosi proclamato sostenitore della Repubblica, redigendo degli articoli per un giornale locale a Plassans, Saccard, all’indomani del trionfo dell’Impero che condusse Louis-Napoléon al potere, si ritrovò irrimediabilmente compromesso (al contrario del fratello che aveva, invece, sostenuto il regime).

Saccard si vede costretto ad abbandonare Plassans (la Province)→spazio

eterotopico e a dirigersi verso Parigi→spazio topico/utopico.

Questo primo itinerario/déplacement svela il passato, rivela il presente e prepara l’avvenire. Questo déplacement significa una rottura con lo spazio dell’échec (espulsione), lo spazio d’origine che è, come constata

Philippe Hamon, “fortement délimité extérieurement et intérieurement”95 e la scelta di un nuovo territorio d’azione, Parigi, lo spazio dell’apertura e della comunicazione.

In questo genere di romanzi, d’apprentissage e d’itinéraire, il protagonista è motivato alla partenza e dunque all’azione da una mancanza, un danneggiamento.

La motivazione del soggetto eroe nasce dunque dal desiderio generato da

una mancanza o danneggiamento e da un bisogno di comunicazione e di espansione. Segue la partenza alla ricerca dell’oggetto di valore. L’acquisizione di una competenza e il conseguente ottenimento

dell’oggetto magico passano attraverso la stipulazione di un contratto

tramite l’aiutante (il volere di Saccard dipende dal sapere di Eugène). Da qui segue la prova glorificante del soggetto e il suo riconoscimento pubblico, finchè l’anti-soggetto o opponente (Gundermann) agisce sulla performance del soggetto e ne provoca il fallimento.

L’Echec genera una mancanza che fa ripartire il ciclo del desiderio.

Parigi, che in La Curée è stata lo spazio della rivincita, nell’Argent è al contempo spazio dell’échec per diventare poi spazio della rivincita (con l’inaugurazione della nuova e principesca sede della Banca Universale nel 1967) e della nuova disfatta (esilio in Olanda dove Saccard ricomincia i progetti di riscatto con l’idea di una colossale impresa di prosciugamento di paludi tramite un complicato sistema di canali).

Secondo gli studi di Greimas96 i ruoli narrativi (le loro funzioni e sfere d’azione) possono essere ridotti a sei e le relazioni che intrattengono fra loro si intersecano su tre assi:

96 Greimas, A.J., Sémantique structurale, op. cit., pp.208-218.

1) MOTIVATION DESIR 2) MANQUE 3) DEPART 4) QUETE 5) COMPETENCE 6) CONTRAT/ OBJET 7) EPREUVE / RECONNAISSA 8) action OPPOSANT 9) ECHEC

ASSE DEL DESIDERIO→ Soggetto ─ Oggetto

ASSE DELLA COMUNICAZIONE→Destinante─Oggetto─Destinatario

ASSE DEL POTERE → Aiutante ─ Soggetto ─ Opponente

(bisogno di espansione)

DESTINATEUR OBJET DESTINATAIRE

(Saccard-Zola) (Saccard)

(Eugène Rougon) (Saccard) (Gundermann)

ADJUVANT SUJET OPPOSANT

Il destinante (il mandante proppiano) è colui che comunica la competenza e l’insieme di valori in gioco e ha il compito di sanzionare la

performance del soggetto. Essendo Zola narratore eterodiegetico97

(assente come personaggio nella storia) ed extradiegetico (che analizza gli avvenimenti dall’esterno), il suo ruolo di destinante è assunto in parte da Saccard stesso che fa le veci dell’autore.

Il destinatario corrisponde al soggetto-eroe a cui viene dato il compito di rimediare al danneggiamento o alla mancanza. L’opponente è l’attante che agisce contro il soggetto al momento della performanza 98.

L’arrivo di Saccard a Parigi prepara ad un altro incontro: quello con il fratello Eugène o meglio col suo tramite Huret che occupa (in quanto

97 Segre, C., Avviamento all’analisi del testo letterario, op. cit., p. 25.

98 Per essere più precisi opponente è colui che agisce contro il soggetto nel momento

dell’acquisizione della competenza, mentre l’anti-soggetto è colui che agisce contro il soggetto al momento della performanza.

adjuvant) un ruolo fondamentale nell’acquisizione della competenza di Saccard.

Eugène pone le condizioni (il permesso e il divieto) e le modalità del fare; egli dà il potere e la protezione. Nell’Argent, Saccard otterrà dal fratello se non l’aiuto almeno un patto di non belligeranza. Eugène non ostacolerà Saccard nei suoi progetti e la sua approvazione si esplicherà in un “ditegli che si impicchi”99, che equivale ad un via libera ad i suoi piani.

L’incontro con l’adjuvant (in questo caso col suo tramite Huret), si svolge cominciando con un’attesa di Saccard nella sala bianca e oro di Champeaux.

Come scrive Philippe Hamon:

Le sujet voulant ou désirant est souvent théâtre d’un refus, d’une peur, d’un retrait, d’une phobie vis-à-vis d’un objet100.

L’incontro di Saccard con Huret gli permetterà di aprirsi ad un savoir sul suo oggetto del desiderio, ma per realizzare la sua performance gli occorrerà un sapere più tecnico, particolareggiato e pratico che acquisirà a partire da quel momento di “démarrage” e consisterà nella sua capacità di prevedere e programmare le operazioni necessarie alla realizzazione della performance o prova glorificante.

A questo punto, secondo la semiotica narrativa, si manifesta il faire

pragmatique et performatif dell’actant-sujet, tappa nel corso della quale

99 Zola, E., Il Denaro, Roma, Biblioteca Economica Newton, 1996, p.86. 100 Hamon, Ph., Le Personnel du roman, op.cit., p.251.

si situa la prova decisiva101. Questa fase coincide con il massimo del potere che è al tempo stesso l’objet e le moyen efficace della sua azione.

Saccard appare dunque come un eroe ideale: si presenta in questo romanzo d’itinéraire e d’apprentissage come un personaggio venuto da un altrove spaziale (extra ed intradiegetico) ed è allo stesso tempo l’eroe dotato di un vouloir-faire e l’eroe che ha acquisito il potere e lo trasforma in pouvoir-faire.

Egli è in possesso dell’oggetto della quête102.

Tuttavia, la realizzazione di una tale performance resta legata all’ottenimento di un altro oggetto di valore: “i primi fondi”.

Sebbene Saccard fosse tentato di conquistarsi i fondi grazie all’aiuto della principessa di Oviedo - servendosi ancora una volta come in La

Curée dell’amore di una donna per ottenere l’oggetto di valore - ,

nell’Argent se li procurerà diversamente. La principessa rifiuta di partecipare alla creazione della Banca, volendo restare fedele al giuramento fatto dopo la morte del marito di restituire i suoi milioni guadagnati al gioco ai poveri. Saccard ottiene allora i suoi fondi tramite la formazione di un sindacato con Daigremont, Huret, Sédille, il marchese di Bohain e Kolb, sindacato che avrebbe preso i 4/5 delle azioni per poi, detenendo i titoli, farli scarseggiare sul mercato, in modo da farli rialzare.

Laddove in La Curée l’ottenimento dell’oggetto di valore aveva obbligato Saccard a stipulare un “contratto” di matrimonio, nell’Argent il momento del contratto viene ad essere collettivo e non più a due.

101 Greimas, A.J., Maupassant: la sémiotique du texte, Paris, Seuil, 1976, p.126.

102 Greimas et Courtès, Sémiotique: dictionnaire raisonné de la théorie du langage,

Il tema della “rencontre” appare quindi dominante per la narrazione, sia che si tratti dell’incontro con la città, sia dell’incontro di Saccard con altri personaggi.

Saccard sfrutta ogni incontro per trarne un savoir, una competenza, un’informazione utile al suo progetto.

Ogni rencontre e ogni déplacement, come nota Philippe Hamon, implica un cambiamento globale e totale nello stato del personaggio e rappresenta dei movimenti qualitativi e non quantitativi103.

E’ alla fine di questi incontri che lo spazio proibito si apre, come si apre l’azione di Saccard ed i suoi progetti espansionistici. Saccard, in quanto actant-sujet, diventa, in seguito a questa conquista, pronto ad agire ed a mettere in opera i suoi progetti.

La prova glorificante, il trionfo di Saccard si manifesta con l’inaugurazione della sede della Banca Universale (banca cattolica che avrebbe dovuto sostenere il papato grazie alla creazione del Tesoro del Santo Sepolcro), che coincide con l’apertura dell’Esposizione del 1867. Saccard troneggia, all’apice del successo, alla testa di un esercito di commessi, impiegati, spie, mezzani.

Segue inevitabile la fine della Banca Universale e del sogno di Saccard di annientare i banchieri ebrei.

Saccard deve affrontare l’opposant il cui ruolo principale è quello di ostacolare la realizzazione del programma narrativo del soggetto. L’opponente può rivestire i tratti di un anti-destinateur capace di effettuare un’ anti-manipulation.

Gundermann ha la meglio, ma Saccard troverà dal suo esilio in Olanda la nuova motivazione, un nuovo désir, un’altra quête e ricomincerà così il cerchio semiotico della narrazione.

Il sujet sospende la sua quête iniziale. L’oggetto di valore si trova cancellato e sostituito da un altro oggetto (l’impresa di prosciugamento di paludi).

Lo studio semiotico delle tre strutture del discorso romanzesco (le Qui, le

Quand, le Où) ci ha permesso di scoprire numerosi aspetti narrativi

dell’Argent.

La signification di un’opera si definisce dal gioco relazionale di tutti gli

elementi fra loro. Le Qui, le Où e le Quand si mostrano indissociabili. I personaggi sono influenzati dall’ambiente così come lo spazio costruisce e qualifica i personaggi.

La contaminazione reciproca marca gli inizi del romanzo moderno: l’individuo è dipendente dal suo spazio e dal suo tempo.

Zola si rivela l’architetto del sens e del texte del romanzo moderno in quanto descrive la vita di un individuo (histoire naturelle) attraverso il tempo e lo spazio e dunque lungo la sua evoluzione (histoire sociale).