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volontà della Corte di giustizia di difendere il proprio autonomo ruolo nella tutela dei diritti fondamentali in Europa Diversamente, all’epoca, illustre dottrina aveva affermato

l’infondatezza dell’opinione che vedeva nel parere 2/94 una forma di resistenza della Corte

di giustizia a sottoporre gli atti comunitari al controllo della Corte europea

291

.

4. Il primo riconoscimento del “dialogo” tra Corti nel Trattato di Lisbona: in

particolare, la Dichiarazione n. 2 relativa all’art. 6, par. 2 del Trattato sull’Unione

europea

Com’è noto, in seguito all’adozione del summenzionato parere 2/94 della Corte di

giustizia, il Trattato di Lisbona

292

‒ entrato in vigore il 1° dicembre 2009 ‒ ha introdotto la

291

Cfr. A.TIZZANO, La protection des droits fondamentaux en Europe: la Cour de justice et les juridictions

constitutionnelles nationales, in Revue du Droit de l’Union Européenne, 2006, n. 1, p. 9-22, in part. pp. 10-

11.

292

V. la versione consolidata del Trattato sull’Unione europea e del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea in GUUE C 326, del 26 ottobre 2012, p. 1 ss. integrata con le modifiche risultanti dalla decisione del

129

“base giuridica” per consentire all’Unione europea di aderire alla CEDU, ovvero ad un

testo considerato sui generis

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nell’ampio ventaglio di atti adottati dal Consiglio d’Europa.

Consiglio del 5 dicembre 2011, relativa all’ammissione della Repubblica di Croazia all’Unione europea, in GUUE L 112 del 24 aprile 2012, p. 6. Il Trattato di Lisbona che modifica il trattato sull’Unione europea (TUE) e il trattato che istituisce la Comunità europea (TFUE) unitamente all’«Atto finale» sono stati pubblicati in GUUE C 306, del 17 dicembre 2007. Sono contenute rettifiche al Trattato in GUUE C 54, del 27 febbraio 2008, C 111 del 6 maggio 2008 e C 290 del 30 novembre 2009. Una versione consolidata del TUE e del TFUE è riportata anche in GUUE C 115, del 9 maggio 2008. In dottrina, tra le opere più recenti, cfr. R.GEIGER,D.-E.KHAN,M.KOTZUR,D.EISENHUT (hrsg.), European Union Treaties. A Commentary, Beck, München, 2015; H.-J.BLANKE,S.MANGIAMELI (eds.), The European Union after Lisbon, Springer- Verlag, Berlin-Heidelberg, 2014; L.S. ROSSI (ed.), The EU after Lisbon: Amending or coping with the

existing treaties?, Springer, Cham-Heidelberg, 2014; P.P. CRAIG, The Lisbon Treaty. Law, Politics and

Treaty Reform, Oxford University Press, Oxford, 2013; B. NASCIMBENE (a cura di), Unione europea.

Trattati. L’Europa in movimento, Giappichelli, Torino, 2013; D.PHINNEMORE, Treaty of Lisbon. Origins and

negotiations, Palgrave Macmillan, Basingstoke, 2013;N.PARISI,V.PETRALIA (a cura di), L’Unione europea

dopo il Trattato di Lisbona, Atti del convegno, Catania, 9-10 aprile 2010, Giappichelli, Torino, 2011. Tra i

numerosi contributi, cfr. A. TAWHIDA, The Treaty of Lisbon and beyond, in European Law Review, 2013, vol. 38, n. 1, pp. 30-51; E.F. DEFEIS, Human Rights, the European Union, and the treaty route. From

Maastricht to Lisbon, in Fordham international law journal, 2012, vol. 35, n. 5, pp. 1207-1230; M.G.

BERNARDINI, L’Unione europea ed il Trattato di Lisbona: nuove frontiere per la tutela multilivello dei diritti, in Diritto e società, 2010, n. 3-4, pp. 411-449. Cfr., inoltre, M.CARTABIA, La tutela multilivello dei diritti

fondamentali, cit.; in particolare, a p. 2, il giudice della Corte costituzionale precisa che l’attribuzione di

effetti giuridicamente vincolanti alla Carta dei diritti fondamentali, da un lato, e l’adesione dell’Unione europea alla CEDU, dall’altro, entrambi previsti all’art. 6 del TUE (rispettivamente parr. 1 e 2) costituiscono aspetti rilevanti del Trattato di Lisbona poiché «(…) ha impresso un impulso deciso ad uno degli aspetti più vitali dell’integrazione europea, quello che riguarda appunto l’Europa dei diritti». V., altresì, G. SANTACROCE, Relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2014, Roma, 23 gennaio 2015, in part. p. 25, secondo il quale «A distanza di quattordici anni dalla sua promulgazione, la Carta dei diritti

fondamentali dell’Unione europea rappresenta un punto di arrivo rispetto ai percorsi di tutela dei diritti

umani che si sono seguiti in Europa a partire dal secondo dopoguerra e un punto di avvio nel riconoscimento di nuove esigenze di protezione. Allo stesso modo, la lunga strada percorsa dalla Convenzione per la

salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e l’interpretazione evolutiva delle Costituzioni

nazionali hanno assicurato nuova linfa alla tutela giurisdizionale dei diritti, contribuendo a un diverso assetto dei rapporti tra le fonti».

293

Sulla natura giuridica sui generis della CEDU v., per tutti, A. DI STASI, Diritti umani e sicurezza

regionale, cit., p. 203. L’A. sottolinea che «(…) la CEDU si connota per una sua natura giuridica sui generis

che si traduce nella produzione di un complesso di obbligazioni che vanno al di là del “quadro della semplice reciprocità tra gli Stati contraenti”. Essa crea, per utilizzare le parole della Corte europea dei diritti umani, “obblighi oggettivi che godono di una garanzia collettiva”. Tale vis giuridica “rafforzata” della Convenzione è legata al peculiare ambito materiale coperto che ne rafforza il collegamento strumentale con il Consiglio d’Europa rispetto agli altri numerosi accordi e convenzioni conclusi in seno ad esso (…)». La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) è stata firmata a Roma il 4 novembre 1950 ed è entrata in vigore il 3 settembre 1953. L’Italia l’ha ratificata con L. 4 agosto 1955, n. 848, in vigore dal 26 ottobre 1955. Nell’alluvionale letteratura sulla CEDU si segnalano, in particolare, P. GIANNITI (a cura di), La CEDU e il ruolo delle Corti, Zanichelli, Bologna, 2015; I. CAMERON, An

Introduction to the European Convention on Human Rights, Iustus Förlag, Uppsala, 2014; C.

GRABENWARTER, European Convention on Human Rights, Beck, München, 2014; D.J. HARRIS, M. O’BOYLE, C. WARBRICK, Law of the European Convention on Human Rights, Oxford University Press, Oxford, 2014; M. FITZMAURICE (hrsg.), The interpretation and application of the European Convention of

Human Rights, Nijhoff, Leiden, 2013; J.GARCÍA ROCA,P.SANTOLAYA MACHETTI (eds.), Europe of rights: a

compendium on the European Convention of Human Rights, Martinus Nijhoff Publishers, Leiden-The

Netherlands, 2012; A.R. MOWBRAY, Cases, materials and commentary on the European Convention on

Human Rights, Oxford University Press, Oxford, 2012; A. SHERLOCK, The European Union and the

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Così statuendo, esso ha inciso ‒ in maniera più o meno diretta ‒ anche sul processo di