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Xiao Li e Youjia Jin: la formazione europea dei designer cines

Strategie per rafforzare il mercato interno cinese

5. IL RUOLO DELLA CINA NELLA MODA I designer cines

5.3 Xiao Li e Youjia Jin: la formazione europea dei designer cines

Se da un lato Ma Ke fa già ormai parte della generazione di stilisti cinesi più classica e storica, dall’altro oggi iniziano ad emergere sul territorio della RPC nomi sempre più conosciuti di giovani stilisti dai cui laboratori non escono abiti classici e sobri, ma che sono in grado di destrutturare gli abiti che creano e di proporre qualcosa di davvero unico nel mercato dell’abbigliamento cinese. L’uso dei social network come “We Chat” o “Instagram” permette inoltre a questi giovani designer di diffondere in modo rapido e semplice le loro proposte che dalla generazione dei ricchi figli unici cinesi vengono seguite con grande attenzione. L’uso della tecnologia è di fondamentale importanza anche nelle tecniche di creazione degli abiti che producono, attraverso sofisticati sistemi che permettono di tagliare e lavorare la stoffa in modo originale e unico. Le giovani designer della nuova generazione fashion cinese sono Xiao Li e Youjia Jin i cui abiti, altamente concettuali, non distinguono nemmeno più il genere maschile e femminile, ma sono abiti unisex che possono essere indossati da donne e uomini scegliendo ad ogni occasione il proprio personale stile. A seconda del modo con cui questi abiti vengono indossati possono assumere forme diverse e

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rivestire il corpo in modo originale e sofisticato. Sono abiti che non rientrano nemmeno in micro categorie precise che permettono di categorizzare l’abbigliamento, non si possono definire abiti da giorno o da sera, sono semplicemente “abiti” che non coprono e rivestono il corpo, ma lo esaltano, non dimenticandosi della personalità di chi lo sta indossando.

E’ bene ribadire a questo punto che al momento la maggior parte dei designer cinesi o dei giovani studenti che decidono di studiare moda si formano al di fuori della Cina, come se studiare moda in Cina non fosse di pari livello rispetto alla formazione che si può ottenere nelle scuole in Europa. E tutto ciò è in parte vero, infatti non esistono su tutto il territorio cinese scuole di moda importanti tali da formare un giovane designer pronto ad intraprendere la carriera nel mondo della moda che è sempre più internazionale e competitivo. Per questo motivo molti ragazzi cinesi decidono di partire per l’Europa e di affrontare il percorso di studi nelle scuole di moda europee. Le spese che questi giovani ragazzi devono sostenere sono in genere alte e per questo motivo è fondamentale avere una famiglia alle spalle che finanzi l’investimento iniziale che si spera possa essere ripagato con una carriera nei vari settori del mondo della moda appagante e di successo. In Europa, le scuole di moda più prestigiose, le più famose sono a Milano, Londra e Parigi, sono tutte private e le tasse di iscrizione superano con facilità i 10.000 Euro annui. In particolare, la retta scolastica dell’istituto Marangoni di Milano, una delle scuole più prestigiose in questo ambito, è di 17.700 Euro a cui vanno aggiunti altri 2.200 Euro per la tassa di iscrizione; alla Central Saint Martins di Londra invece le rette variano da 9000 a 15.950 sterline all’anno. Una volta concluso il percorso di studi è raro che i giovani designer cinesi rimangano in Europa a lavorare, quello della moda è in Europa un settore troppo competitivo, piccolo e forse con ancora troppi pregiudizi nei confronti della creatività cinese. Il personale cinese è maggiormente ricercato nel mondo del retail e nelle boutique, ma decisamente meno in tutto ciò che riguarda l’ambito della creazione. Inoltre, considerando che anche la competitività in Cina sta lentamente aumentando, nonostante il territorio sia esteso e finora ci sia stato spazio per tutti, investire nel mondo della moda è una scelta di vita che va valutata con attenzione.

Tornando alle due giovani designer cinesi, la formazione di Xiao Li è per l’appunto avvenuta a Londra, dove si è diplomata al Royal College of Art. Per Xiao Li il momento della creazione di un abito è sacro, è il momento in cui pensa ad una donna dall’immagine

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forte e decisa e ad un uomo dai tratti più gentili e dolci, ed è per questo target che crea gli abiti. L’ispirazione è tratta dallo stile Balenciaga: sono abiti dalle forme maxi, ricchi di una serie di illusioni ottiche e applicazioni sulla stoffa. Sono abiti architettonici che rimangono in mente e che colpiscono subito al primo sguardo.

Anche Youjia Jin ha concluso la sua carriera scolastica a Londra dove si è diplomata alla Central Saint Martins. Anche il suo concetto di moda è unisex, una moda estremamente destrutturata composta da forme morbide e da forme più rigide, da elementi prevalentemente maschili e da altri più femminili, ma tutti all’interno dello stesso abito adatto a vestire sia un uomo che una donna66.

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4 Guo Pei

Sono ormai alcuni anni che il nome di Guo Pei risuona in diversi articoli di moda. Guo Pei nasce a Pechino nel 1967 e trascorre la giovinezza durante la seconda fase della Rivoluzione Culturale voluta dal Presidente Mao Zedong. Era l’epoca in cui donne e uomini portavano gli stessi abiti simili a divise militari dai colori scuri, anni in cui l’uso del colore nell’abbigliamento era vietato. Con la poca stoffa disponibile, Guo Pei inizia a creare abiti con la madre la quale nei primi anni ’80 la spinge a frequentare un corso di moda. Dopo aver conseguito il diploma trova lavoro in un’azienda che produce abbigliamento per bambini. Dal 1987 in Cina diventa possibile aprire aziende in proprio e così Guo Pei insieme ad alcuni collaboratori fonda una piccola azienda che produce abbigliamento femminile a basso costo e in grosse quantità. Nel 1997 decide però di mettersi in proprio, dopo aver messo da parte una cifra di denaro sufficiente, perché aveva voglia di creare qualcosa di unico e non più solo gli stessi pezzi ripetuti in serie. A Pechino apre il Rose

Studio, un laboratorio dove inizia a creare abiti fatti a mano, unici e scultorei, al limite con

l’architettura. Oggi Guo Pei è considerata la prima fashion designer di Haute Couture cinese, gli abiti scultorei di Guo Pei non sono creati per una pura manifestazione estetica, non sono solo abiti da ammirare in tutto il loro splendore, sono bensì creazioni dietro le quali vi sono la natura, i fiori, le foglie e i colori dell’universo come fonte di ispirazione. La

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pelliccia e la seta cinese sono i materiali preferiti dalla stilista che, attraverso lo studio innovativo delle forme e del design degli abiti, riesce a dare vita a creazioni uniche al mondo. Guo Pei si occupa esclusivamente di alta moda e oggi può contare su un team di 500 dipendenti che lavorano a mano ogni singolo pezzo che esce dal suo laboratorio. Pochi mesi fa, il nome di Guo Pei è approdato anche negli Stati Uniti durante il Met Ball a New York, l’evento annuale nel quale diversi prestigiosi brand di moda si uniscono per raccogliere fondi da donare al Metropolitan Museum e quest’anno non a caso il tema del

Met Ball era proprio dedicato alla Cina con il titolo “China, Through the looking glass”.

Durante l’evento Guo Pei si è esibita con una sfilata memorabile che ha lasciato tutti a bocca aperta. Le clienti più note della designer cinese sono Lady Gaga e Rihanna per la quale la stilista pochi mesi fa ha appositamente creato un abito scultoreo giallo, dallo strascico immenso sul quale è stata riprodotta con la stoffa una “pizza”, finito sulle più prestigiose riviste di moda al mondo. Nel 2008, Guo Pei è stata anche la designer scelta per la realizzazione degli abiti utilizzati durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino67.