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Potenziale di mercato e nuovi gruppi target grazie allo sviluppo e la riabilitazione degli impianti sci in Poiana Brasov

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INDICE

Lista delle figure ... 2

Lista delle tabelle ... 4

Lista degli appendici ... 5

INTRODUZIONE ... 6

I. LA DESTINAZIONE TURISTICA ... 8

1.1. DEFINIZIONI E CONCETTI ... 8

1.2. STRUMENTI D‟ANALISI DI UNA DESTINAZIONE TURISTICA ... 13

II. LA ROMANIA ... 25

2.1. QUADRO GENERALE ... 25

2.2. IL TURISMO ... 32

2.3. IL TURISMO DI MONTAGNA ... 50

III. LA DESTINAZIONE TURISTICA POIANA BRASOV ... 55

3.1. QUADRO GENERALE ... 55

3.2. LA DESTINZIONE TURISTICA ... 58

3.3. L‟INFRASTRUTTURA TURISTICA ... 66

3.4. L‟INFRASTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SCI ... 70

IV. POTENZIALE DI MERCATO E NUOVI GRUPPI TARGET PER POIANA BRASOV... 81

4.1. L‟ANALISI DEL MERCATO ESISTENTE. IL SONDAGGIO ... 81

4.2. LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO ... 90

4.3. LE STRATEGIE PROPOSTE E PROSPETIVE FUTURE ... 94

CONCLUSIONI ... 97

BIBLIOGRAFIA ... 99

SITOGRAFIA ... 102

APPENDICE ... 104

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2 Lista delle figure

Figura 1 I sei elementi costitutivi della destinazione turistica 10 Figura 2 Il ciclo di vita di una destinazione turistica 14

Figura 3 I quattro „P‟ del marketing mix 21

Figura 4 Le fasi del marketing operativo 22

Figura 5 La Romania nell‟Unione Europea 26

Figura 6 L‟organizzazione territoriale della Romania 27 Figura 7 Le forme geografiche sul territorio della Romania 28 Figura 8 Lago di tipo glaciale, di tipo vulcanicao, di diga naturale 30 Figura 9 I costumi tradizionalii nella zona di Maramures 34 Figura 10 Il Cimitero Allegro nella zona di Maramures 35

Figura 11 Monastero di Voronet 36

Figura 12 Il Delta del Danubio 37

Figura 13 Le rovine della fortezza dacica Sarmizegetusa 38

Figura 14 Città rurale in Romania 39

Figura 15 Feste Natalizie a Brasov 42

Figura 16 Colaci tipici rumeni 42

Figura 17 Gli arrivi nelle strutture ricettive turistiche della Romania 47 Figura 18 Il numero degli arrivi nelle strutture ricettive in base alla residenza 48 Figura 19 Top 10 degli arrivi in base al paese di residenza dei turisti 49 Figura 20 Gli arrivi nelle strutture ricettive, nelle principali destinazioni turistiche 50 Figura 21 Il numero totale di stabilimenti presenti nelle località di montagna 53 Figura 22 Il numero dei arrivi nelle strutture turistiche nelle località montane 54 Figura 23 La posizione geografica della Poiana Brasov 55

Figura 24 Poiana Brasov in inverno / estate 57

Figura 25 La mappa di Poiana Brasov 58

Figura 26 Gli arrivi nelle strutture ricettive di Poiana Brasov 63 Figura 27 Il numero degli arrivi nelle strutture ricettive in base alla residenza 64 Figura 28 Arrivi nelle strutture ricettive in base ai paesi di provenienza 2014 65

Figura 29 Il complesso turistico Alpin 68

Figura 30 La capacità turistica in Poaiana Brasov nel 2014 69 Figura 31 La vista di Poiana Brasov da un aeroplano 70

Figura 32 Il dominio sciistico di Poiana Brasov 71

Figura 33 Ia promozione di FOTE 2013 72

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Figura 35 Funivia Capra Neagra 75

Figura 36 Distretti di residenza dei intervistati 83 Figura 37 I motivi principali per la visita di Poiana Brasov 84 Figura 38 Impianti sciistici utilizzati dai intervistati 85

Figura 39 La durata di attesa per la gondola 86

Figura 40 La durata di attesa per lo skilift 87

Figura 41 Persone in attesa all'imbarco della Gondola Postavarul Express 87

Figura 42 Il grado d'attratività 89

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4 Lista delle tabelle

Tabella 1 Le principali variabili di segmentazione del mercato turistico 23 Tabella 2 Le principali altitudini montane della Romania 51 Tabella 3 Le località certificate come stazioni turistiche di montagna 52 Tabella 4 Le strutture ricettive di Poiana Brasov 68 Tabella 5 Le principali caratteristiche delle piste da sci di Poiana Brasov 73 Tabella 6 Le principali caratteristiche degli impianti via cavo di Poiana Brasov 76 Tabella 7 Il numeri delle schede vendute nella stagione invernale 2013 - 2014 80

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5 Lista degli appendici

Appendice 1 Gli itinerari più interessanti del Giardino dei Carpazi 104

Appendice 2 Il fascino della vita rurale 105

Appendice 3 Il ritmo delle città 106

Appendice 4 Appendice 4 Salute e Bellezza 107

Appendice 5 Natura selvaggia e parchi naturali 108

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INTRODUZIONE

La presentazione del problema

Nel 2010 il Ministero dello Sviluppo Regionale e del Turismo ha completato un progetto di sviluppo e riabilitazione del dominio sciistico in Poiana Brasov – città di Brasov, nel quale sono stati investiti più di 28 milioni di euro. Grazie a questo progetto la destinazione turistica Poiana Brasov è stata inclusa nella lista delle città organizzatrici del „Festival Olimpico della Gioventù Europea – Winter Edition 2013‟. Una volta finito l‟evento sportivo, si è rilevata un problema: l‟attuazione del progetto è stata fatta senza essere basata su una strategia a lungo termine per quanto riguarda l‟attrazione di nuovi turisti.

L’obiettivo della tesi

L‟obiettivo della presente tesi, „Potenziale di mercato e nuovi gruppi target grazie allo sviluppo e la riabilitazione degli impianti sci in Poiana Brasov‟ è di elaborare una strategia per identificare i potentiali mercati e nuovi gruppi target, principalmente gli amanti di sport invernali, che possono utilizzare la nuova infrastruttura del dominio sciistico di Poiana Brasov.

La struttura della tesi

La tesi è stata divisa in quattro capitoli e dodici paragrafi. La prima parte prevede il fondamento teoretico per la metodologia di ricerca della tesi. Nella seconda parte è presentata la Romania. Il paese rappresenta l‟ambito imediatamente vicino alla destinazione Poiana Brasov che può essere considerato l‟ambiente esterno che può offrire certe opportunità e vantaggi cosi come dei svantaggi. La destinazione turistica Poiana Brasov viene esposta nel terzo capitolo. É definito il quadro generale ed il turismo con l‟identificazione delle attrazioni principali naturali e artificiali, e dei dati statistici riguardanti il turismo nella località. Nell‟ultimo capitolo si è effettuata

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un‟analisi del mercato esistente della località sciistica tramite un sondaggio. I risultati ottenuti dagli intervistati e le ricerche fatte nei capitolo precedenti hanno condoto alla realizazzione di una possibile segmentazione dei mercati target per la zona. L‟indentificazione dei mercati target verrà utilizzata come strumento chiave per la realizazione dei progetti di marketing per attrarre turisti in modo da utilizzare al meglio la nuova infrastruttura creata anche dopo la fine del „Festival Olimpico della Gioventù Europea – Winter Edition 2013‟.

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I. LA DESTINAZIONE TURISTICA

Il destination management assume un ruolo molto importante in un mondo dove la competitività tra le destinazioni turistiche è diventata molto forte. Per lo svolgimento efficace della gestione di una destinazione sono necessari diversi strumenti di marketing tra i quali il ciclo di vita, l‟analisi SWOT, il benchmarking e la segmentazione del mercato presentati nel ultimo paragrafo del capitolo.

1.1.

DEFINIZIONI E CONCETTI

“Tourism is not only the world‟s largest trade, but a phenomenon of great social as well as economic importance. It is a mass movement of people impacting on a large number of destinations visited and many service trades, with major consequences”. (Lickorish, L., Jenkins, C., 1997, p: 50)

“Tourism is the sum of the phenomena and relationships arising from the travel and stay of non-residents, in so far as they do not lead to permanent residence and are not connected with any earning activity.” (Burkart, A. J., Medlik, S., 1981, p: 4)

Il turismo attira con facilità le persone, grazie alla sua abilità chiamata potenziale turistico (il potenziale turistico rappresenta un insieme di elementi naturali, storici, culturali ed economici che presentano alcune possibilità di valorizzazione turistica o una funzione specifica; si tratta di quei valori in cui il funzionamento per lo sviluppo del turismo richiede dei lavori di installazione, investimenti di capitale, una quantità significativa di costi e di lavoro umano). Il potenziale turistico è parte integrante della destinazione

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turistica e per poter valorizzarlo al meglio, le entità pubbliche e privati devono collaborare. Per un buon funzionamento del turismo si deve studiare molto bene e capire tutte le caratteristiche della destinazione.

Ejarque J. (2003, p: 7), definisce la destinazione turistica come “un insieme di risorse che hanno una capacità di attrazione sufficiente a indurre un viaggiatore a compiere gli sforzi necessari per raggiungerla, con l‟aggiunta dei servizi necessari per il suo soggiorno”.

Secondo Franch M. (2010, p: 4), che sta proponendo un altro approccio allo studio delle destinazioni turistiche, “per gli studiosi che assumono la prospettiva della domanda, la destinazione diventa prodotto unitario attraverso l‟esperienza di fruizione del turista, per quelli che assumono il punto di vista dell‟offerta tale unitarietà non può prescindere dall‟agire congiunto degli operatori presenti in quel determinato spazio geografico”

La destinzione turisitca viene definita in senso generale da Dougherty P. H. (2012), come una regione geografica nella quale il viaggiatore sta sperimentando diverse emozioni ed esperienze turistiche.

Pechlaner H., Weiermair K., Laesser C (1999, p: 211), qualifica le destinazioni come “entità concorrenziali spazialmente definite, intese come prodotti o un insieme articolato e integrato di prodotti che il turista, ovvero il cliente, considera come determinanti nell‟ambito del proprio soggiorno.”

Una destinazione turistica è uno spazio fisico in cui un turista trascorre almeno una notte. Essa include prodotti turistici come le attrazioni, le risorse turistiche ed i servizi di supporto. Ha confini fisici e amministrativi che definiscono la sua gestione, le immagini e le percezioni che definiscono la propria competitività sul mercato. Le destinazioni incorporano diversi parti interessate, tra le quali, spesso, una comunità ospitante (UNWTO, 2007, p: 1). Le destinazioni possono passare da un intero paese (ad esempio Italia), ad una regione (come la Toscana) o un‟isola (per esempio Ibiza), ad un villaggio, città o ad un centro autonomo (ad esempio Disneyland).

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Analizzando le varie definizioni, possiamo individuare come le stesse rimarcano le seguenti caratteristiche:

- lo spazio geografico;

- l‟esistenza di un‟offerta (un prodotto), formata da un insieme di risorse naturali ed antropiche, strutture, attori publici e privati esistenti sul territorio;

- il mercato.

Le destinazioni contengono una seria di elementi di base (figura 3) che attraggono i visitatori e che soddisfano le loro esigenze al momento dell'arrivo. Questi elementi di base possono essere suddivisi in attrazioni, servizi, accessibilità, immagine, prezzo e risorse umane. (UNWTO, 2007)

Figura 1 I sei elementi costitutivi della destinazione turistica

Fonte: UNTWO, (2007), A Practical Guide to Tourism Destination Management, published and printed by WTO, Madrid, Spain, p: 1

Le attrazioni sono spesso al centro dell'attenzione dei visitatori e costituiscono la motivazione iniziale a visitare la destinazione. Queste possono essere classificate come naturali (le spiagge, montagne, parchi),

Destinazione

turistica:

attrazioni ed

esperienze

offerte

Attrazioni Servizi Accessibilità Immagine Prezzo Risorse Umane

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costruzioni (la torre Eiffel, monumenti storici, edifici religiosi, conferenze e impianti sportivi), o culturali (musei, teatri, gallerie d'arte, eventi culturali).

I servizi rappresentano una vasta gamma di strutture e attori messi a disposizione dei turisti: infrastrutture di base, utenze, trasporti pubblici, strade e servizi diretti, come alloggio, informazioni turistiche, strutture ricreative, guide, operatori, ristoranti e negozi.

L‟accessibilità - La destinazione dovrebbe essere accessibile ad una vasta popolazione tramite le strade, i servizi per i passeggeri che usano aerei, treni o navi da crociera. I visitatori dovrebbero anche essere in grado di viaggiare con relativa facilità all'interno della destinazione. L‟obbligo di visto, e le condizioni d'ingresso specifiche, dovrebbero essere considerate come parte dell‟accessibilità della destinazione.

L‟immagine della destinazione è fondamentale per attirare i visitatori. Non è sufficiente avere una buona gamma di attrazioni e servizi se i potenziali visitatori non sono consapevoli della destinazione. Vari mezzi possono essere utilizzati per promuovere l'immagine della destinazione (ad esempio marketing, branding, eMarketing). L'immagine della destinazione include unicità, luoghi, scene, qualità ambientale, sicurezza, livelli di servizio e la cordialità della comunità locale.

Il prezzo è un aspetto importante per la concorrenza con altre destinazioni. I fattori che influenzano il prezzo riguardano il costo del trasporto da/per la destinazione, nonché il costo dei servizi, dell‟alloggio, delle attrazioni, del cibo e dei tour. La decisione di un turista può anche essere basata su altre caratteristiche economiche come ad esempio il cambio di valuta.

Le risorse umane rappresentano l‟elemento più importante nell‟industria del turismo e per la destinazione turistica. L'interazione con le comunità locali è un aspetto molto importante dell'esperienza turistica. La risorsa umana qualificata in turismo e i cittadini attrezzati e consapevoli dei benefici e delle responsabilità connesse con la crescita del turismo,

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rappresentano elementi indispensabili per una destinazione turistica e devono essere gestiti in conformità con le strategie della destinazione.

Una destinazione turistica “funziona come vuole il mercato” (Ejarque J. 2003, p: 7). Non è sufficiente avere paesaggi bellissimi, reperti storici, musei, monumenti e tante altre attrazioni naturali o artificiali, se il turista non vive un‟esperienza unica durante il suo soggiorno nella destinazione. Quindi, bisogna sviluppare dei programmi speciali per rispondere ai bisogni ed alle esigenze dei target. La destinazione deve essere aperta ai cambiamenti dei nuovi desideri e deve reagire tempestivamente ai desideri dei trend turistici.

Secondo Ejarque J., quando un luogo o una regione soddisfa i bisogni, incontra le motivazioni e offre le attrazioni desiderate dai turisti, possiamo dire che quel luogo è diventato una destinazione turistica.

Per quale motivo i flussi sono spinti dalla loro regione di provenienza a visitare una destinazione turistica? Il motivo dipende da numerosi elementi quali naturali, culturali e sociali, indipendenti dall‟attività dell‟uomo o da elementi prodotti dall‟attività umana per attirare i flussi turistici verso la destinazione. Questi elementi sono infatti, fattori di tipo push and

pull.

Il fattore push rappresenta elementi e condizioni che spingono gli individui a lasciare temporaneamente, nel nostro caso, la località di residenza; mentre i fattori pull, sono quei fattori che si trovano all‟interno di una destinazione, e che stimolano la scelta dei turisti. Questi ultimi sono i fattori dai quali dipende l‟attrattività di una zona. Gli elementi che favoriscono la scelta di un determinato luogo, sono stati presentati all‟inizio del paragrafo: attrazioni, servizi, accesssiblità, immagine, risorse umane e prezzo.

Dopo aver analizzato il concetto della destinazione turistica, parliamo della sua classificazione. Per analizzare una certa tipologia e le diverse caratteristiche di una destinazione, possiamo dividere le destinazioni in due grandi categorie: le destinazioni corporate e le destinazioni

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community. Questa classificazione sorge dalla natura della ripartizione del

potere e del controllo delle risorse, “elemento che a sua volta influisce sulla struttura dei processi decisionali e sui meccanismi di gestione e marketing delle destinazioni.”(Ferri A. M., 2013, p: 70)

Le destinazioni corporate sono le destinazioni turistiche nelle quali l‟offerta turistica viene progettata, gestita e promossa sul mercato da una società di gestione, la quale possiede in modo diretto o controlla attraverso accordi contrattuali i fattori di attrazione, le strutture e le infrastrutture turistiche. Questo tipo di classificazione sta limitando il coinvolgimento degli attori locali e della popolazione residente. I risultati economici infatti portano vantaggi sopratutto agli investitori, e non alla comunità.

In contrapposizione al modello della destinazione corporate, viene introdotto il modello community, che rappresenta il coinvolgimento di molteplici attori locali. Il vero vantaggio di questo modello è che ha la capacità di valorizzare le interdipendenze fra i diversi attori per “ottimizzare la possibilità del turista di costruire la vacanza selezionando i servizi e le attrazioni presenti nella località, grazie ad un contesto informativo ampio e strutturato. Questo passaggio richiede l‟affermazione, a livello locale, di una logica collaborativa fra gli attori impegnati nell‟offerta, ed enfatizza il ruolo di un organo di governo - di natura pubblica, privata o mista - quale facilitatore delle relazioni aziendali e interterritoriali. Si creano cosi le premesse affinchè una destinazione si configuri come un sistema turistico integrato, competitivo a livello globale.”(Ferri A.M. 2013, p: 71)

1.2.

STRUMENTI D’ANALISI DI UNA DESTINAZIONE

TURISTICA

Il successo di una destinazione dipende da come essa può reagire nel quadro competitivo e a fronte dei diversi cambiamenti nel settore turistico, usando diverse strategie e pianificazioni di management e marketing.

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All‟inizio del processo di pianificazione strategica, è importante che la DMO crei delle solidi basi per il futuro, valutando la situazione attuale del turismo e la creazione di una visione stimolante con degli obiettivi per il futuro.

Le performance delle destinazioni turistiche possono essere misurate dal punto di vista qualitativo e quantitativo (Cismaru L., 2009). I modelli più utilizzati sono i modelli basati su dati quantitativi grazie alla facilità di misurazione dei vari indicatori. Tra questi modelli si possono individuare il ciclo di vità della destinazione turistica, l‟analisi SWOT, il marketing mix, la segmentazione del mercato con la scelta del target e il benchmarking.

Il ciclo di vita di una destinazione turistica

Il concetto di ciclo di vita di una destinazione turistica è rappresentato da un modello grafico che descrive l‟evoluzione di essa in base a due variabili: il numero di turisti e il tempo.

Le fasi del ciclo di vità di una destinazione turistica secondo Butler R. (2006), sono: l‟esplorazione, il coinvolgimento, lo sviluppo, il consolidamento, la stagnazione, il declino e il rilancio.

Figura 2 Il ciclo di vita di una destinazione turistica

Fonte: Elaborazione personale

Sviluppo Consolidamento Stagnazione Declino Coinvolgimento Esplorazione

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Le fasi del ciclo di vita nelle quali si può trovare una destinazione turistica sono ilustrati nella figura (5). La fase di esplorazione è caratterizzata dal fatto che il numero dei turisti sia basso; essi sono stati attratti dalle differenze naturali e culturali della zona. In questa fase non ci sono strutture specifiche previste per i visitatori. L‟uso delle strutture locali e il contatto con i residenti potrebbe essere elevato, e quindi può essere di per sè un‟attrazione notevole per alcuni visitatori. La destinazione non può essere influenzata dal turismo, e quindi gli arrivi e le partenze dei turisti non porta nessun vantaggio economico per la comunità locale.

Come il numero dei visitatori aumenta, e assumono una certa regolarità, alcuni residenti entrano nella fase di coinvolgimento fornendo dei servizi primari o addirittura dei servizi esclusivamente per i visitatori. In questa fase il contatto tra il residente e il visitatore rimane ancora alto, aumenta infatti il contatto con i residenti che forniscono servizi specifici per i turisti. Secondo il progresso della destinazione, in questa fase di ciclo di vita si possono anticipare anche delle promozioni specifiche per attirare nuovi turisti (Butler R., 2006). Si può verificare la formazione di una stagione turistica, e quindi, saranno necessari deimiglioramenti nel modello sociale, specialmente per i residenti coinvolti nell‟attività turistica. Sono attesi dei cambiamenti nella cosiddetta organizzazione del turismo, i quali metteranno sotto pressione l‟amministrazione locale e le agenzie pubbliche, per sviluppare il sistema di trasporto o altri servizi specifici per i visitatori.

La terza fase, di sviluppo, è caratterizzata da un mercato turistico ben definito e da una forte promozione da parte della destinazione. Durante questa fase il controllo delle amministrazioni locali si ridurrà rapidamente. Questo accade a causa della penetrazione sul mercato delle nuove imprese più mature ed esperte, guidate da organizzazioni esterne (in particolare gli albergatori). Per quanto riguarda invece le attrazioni naturali e culturali, queste saranno sviluppate e commercializzate adeguatamente, e nuove attrazioni artificiali saranno integrate. I cambiamenti nell‟aspetto del territorio

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saranno evidenti, e si può prevedere che non tutti sarrano accolti o approvati dalla popolazione locale.

La quarta fase rappresenta il consolidamento nella quale si verifica un rallentamentodel tasso di crescità del numero dei turisti, il quale può però continuare ad aumentare. I visitatori totali annuali superano il numero dei residenti, e buona parte dell‟economia della destinazione dipende o è legata al turismo. Sono già presenti le catene alberghiere straniere, che ostruiscono l‟ingresso delle nuove imprese sul mercato turistico. ci possiamo aspettare che il numero sempre maggiore di turisti e delle strutture previste per loro possano suscitare una certa opposizione da parte dei residenti permanenti, in particolare coloro i quali non sono coinvolti in nessun modo nel settore turistico.

Nella fase di stagnazione, possiamo osservare che il numero massimo di turisti è stato raggiunto. Anche la capacità di carico, raggiunge un valore massimo che ha come conseguenze problemi di tipo ambientali, culturali, sociali ed economici. In questa fase i turisti che arrivano sono in gran parte i turisti fedeli della destinazione. Si verifica un‟eccedenza nel numero di posti letti, una sfida notevole per gli albergatori nel tentativo di mantenere alto il livello dei pernotamenti. Le attrazioni naturali e culturali originali verrano superate dalle attrazioni „artificiali‟ (Butler R., 1980).

Nella fase di declino, la destinazione non potrà più esserecompetitiva con le nuove destinazioni turstiche, e da questo punto di vista si troverà ad affrontare un mercato in declino. Non avrà più appeal per i vacanzieri, ma si registrerà un aumento dei turisiti di weekend e giornalieri. Alcuni servizi e infrastrutture turistiche scompariranno causando una perdita di attrattività. Ad un certo punto, i residenti permanenti saranno in grado di aquistare le infrastrutture a costi più che accessibili. L‟intervento delle amministrazioni locali, a questo punto, molto probabilmente si fermerà. Sfortunatamente la destinazione potrà perdere completamente la propria funzione turistica.

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Nella fase di rilancio, la destinazione deve adottare una nuova startegia di promozione, o costruire nuove attrazioni. Un‟altra strategia per il rilancio della destinazione è di valorizzare le risorse non sviluppate precedentemente. Si ha bisogno di una combinazione di sforzi da parte del settore pubblico e privato. Il nuovo mercato non può essere allocentrico, ma piuttosto incentrato su specifici interessi o un‟attività di gruppo.

Lo stesso Butler R. (1980), afferma che ogni caso è diverso e richiede l‟adattamento del modello alla realtà dell‟area geografica o alla destinazione turistica, sia come metodo di analisi sulla salute del turismo, sia come strumento per la pianificazione strategica delle azioni da intraprendere.

L’analisi SWOT di una destinazione turistica

L‟analisi SWOT è uno dei strumenti più importanti per il managment strategico di una destinzione turistica. In pratica, viene usato per guidare la decisione strategica nella scelta di un‟opzione che deve corrispondere ad un quadro razionale (Bacanu B., 2006).

In inglese, le iniziali del‟acronimo S.W.O.T. derivano dalle seguenti parole: strenghts, weaknesses, opportunities, threts (Bacanu B., 2009).

Strenghts (punti di forza) - il vantaggio della destinazione è quello di essere posizionata in un‟area naturale splendida che contiene una vasta gamma di attività, tra cui passeggiate, arrampicate, sport aquatici, golf e persino lo sci invernale. Questa rappresenta un‟opportunità per le agenzie del turismo che desiderano vedere la destinazione rilanciarsi, invece di vedere una scarsa performance della destinazione negli ultimi anni;

Weaknesses (punti di debolezza) - la destinazione è relativamente inaccessibile. L‟infrastruttura turistica non è di un livello standard a causa delle decisioni di pianificazione sbagliati e la mancanza di investimenti;

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Opportunities (le opportunità) - rappresentano le situazioni favorevoli e le opportunità che includono una vasta gamma di combinazioni di elementi esterni, che possono produrre dei significativi vantaggi per la destinazione;

Threts (le minacce) - sono i pericoli, le situazioni sfavorevoli che rappresentano una combinazione di elementi di natura esterna, che possono produrre dei danni alla destinazione.

Il benchmarking della destinazione turistica

“Il benchmarking è una tecnica di analisi per valutare le

performances e le best practices riferite al mondo imprenditoriale. La

crescente competitività tre le aziende ha posto in primo piano l‟importanza di sviluppare e migliorare le proprie capacità attraverso il confronto con altre realtà più competitive nelle quali si sono riscontrate diverse strategie di successo” (Corrado F. e Porcellana V., 2010, p: 295).

Lo strumento di benchmarking viene utilizzato nei vari settori economici, quindi anche nel turismo. L‟uso di questo strumento è stato usato inanzitutto dalle imprese private. Nella letteratura di specialità sono state identificate i seguenti formi di benchmarking aplicabili in turismo: il benchmarking delle imprese turistiche con il scopo principale di ottenere profitto (ad esempio ristoranti, agenzie di viaggi, parchi tematici, compagnie aeree), il benchmarking delle organizzazioni non profit (ad esempio le amministrazioni pubbliche con funzioni in turismo, i musei, le gallerie d‟arte), e il benchmarking delle destinazioni turistiche (ad esempio microdestinazioni come località, città; macrodestinazioni come Paesi o regioni del mondo; destinazioni cluster).(Wober, K.W., 2001)

Finora non esiste una teoria completa del benchmarking delle destinazioni turistiche, però il benchmarking può essere definito come “un processo di ricerca per l‟eccellenza e per una performance superiore rispetto alle destinazioni concorente, mediante l‟uso di metodi più efficaci adottati nel

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confronto con essi, consentendo la destinazione turistica di creare un vantaggio competitivo”(Cismaru L., 2009, p: 126).

Il benchmarking delle destinazioni turistiche può essere utilizzato in base ad un indicatore o in base ai diversi metodi che contengono più indicatori. Dopo l‟applicazione di un modello di benchmarking della destinazione turistica, si otterrà un raporto di performance che, nei confronto dei concorrenti, può essere positivo, negativo o non reppresentativo. Quindi, il modello di benchmarking applicabile su una destinazione turistica deve includere indicatori di misurazione come presenti:

- Il volume (i numeri) e il valore (le spese) dei turisti; - La quota di mercato dei mercati chiave;

- La media percentuale di crescità annuale rispetto ai concorrenti; - La crescità della capacità ricettiva e il tasso di occupazione; - La stagionalità del turismo e la diffusione geografica.

La competizione non è limitata solo alla scelta tra una cità e un‟altra. Possono essere in diretta competizione anche sedi che si trovano dentro la città stessa; per esempio il centro città e i quartieri, i centri commerciali ed i centri tradizionali (Baker B., 2007).

Il marketing mix

Il marketing mix di una destinazione turistica si trova nel centro di un piano di destination marketing. La sfida principale di marketing della destinazione è quello di selezionare e combinare i migliori elementi di marketing, al fine di essere più competitiva ed ottenere il miglior ritorno sui investimenti nei mercati di riferimento, oltre a raggiungere gli obiettivi.

Il destination marketing mix è formato da quattro P: product, place (destination channels and locations), promotion e price (UNWTO 2007).

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Il prodotto non è solo un bene o un servizo, ma è quell‟elemento che il cliento compra per soddisfare certi bisogni (Dasgupta D., 2011). L‟albergo di una destinazione turistica è un prodotto. Un prodotto che non offre solo vito e alloggio ma potrebbe essere anche una „seconda casa‟ per un uomo d‟affari mentre si trova lontano dalla zona di residenza a svolgere il suo lavoro.

Il prezzo rappresenta l‟unico elemento nel marketing mix che può produrre revenue. Il prezzo viene determinato in grande parte dai costi, con l‟aggiunto dell‟ margine per produrre un profitto o un ritorno sull‟investimento. Il DMO non vende prodotti commerciali, ma si comporta come un watchdog1 per mantenere sotto controllo il rapporto qualità-prezzo.

In una destinazione turistica, il terzo P „place‟ è rappresentato dalla distribuzione tramite i canali commerciali tradizionali e online utilizzati dalla destinazione per attirare nuovi turisti (Morrison M.A., 2013).Il DMO può avere contatto diretto con i potenziali turisti (canali diretti) o contatto indiretto tramite diversi intermediari (canali indiretti). I canali indiretti sono caratterizati dalla presenza di uno o più intermediari fra il produttore e il consumatore. In questo caso esistono canali corti (un solo intermediario), medi e lunghi (un numero molto alto di intermediari).

Il quattro P è rappresentato dalla promozione. La promozionee è definita come una somma di metodi ed elementi usati per diffondere le informazioni dei prodotti e di avvicinare i clienti. Una volta operativa, la destinazione deve elaborare ogni anno dei budget per questo dipartimento di marketing. La conoscenza del prodotto e del mercato è essenziale per mantenere il blianco di promozione in linea e produrre risutati. Non è del tutto separata dal prodotto, perchè ciò che è detto e come è detto, influisce l‟immagine del prodotto (Morrison M.A., 2013). La promozione non include solo la pubblicità ma anche la partecipazione alle fiere, inviare newsletter, le realazioni pubbliche, la stampa delle broschures. Per fare promozione si deve spendere tanto, però, a volte, può essere anche inefficace.

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Figura 3: I quattro „P‟ del marketing mix

Fonte: Kotler P., Amstrong G., 2008, p: 68

Gli elementi del marketing mix possono essere perseguiti individualmente o in associazione con altri, all‟interno di “partnership”. Se questo può essere realizzato, la spesa per il marketing delle singole società può essere collegato alla spesa di DMO, rendendo in tal modo sia più efficace nel raggiungere e convincere i visitatori a venire (UNTWO, 2007).

Gli elementi di marketing mix possono essere seguiti individualmente o in associazione con altri, all‟interno di “partnership”. Se questo può essere realizzato, la spesa per il marketing delle singole società può essere collegato alla spesa della DMO, rendendola in tal modo più efficace nel raggiungere e convincere le persone a venire (UNTWO, 2007).

La segmentazione del mercato

Al giorno d‟oggi le destinazioni turistiche sono consapevoli di non poter attrarre tutti i turisti all‟interno, o almeno di non poterli servire tutti allo stesso modo. I turisti sono numerosi, provengono da diverse aree geografiche e tutti hanno diversi comportamenti, bisogni ed esigenze. Lo

Clienti Target Il Posizionamento

Prodotto

Prezzo Promozione Distribuzione

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scopo della destinazione è di trovare le quote di mercato che è in grado di servire (Kotler P., Bowen T.J., Makens C.J., 2003).

Per questo, le destinazioni hanno rinunciato alla strategia di marketing di massa, e hanno considerato che, per sopravvivere devono ricorrere ad una startegia di marketing operativo, cioè identificare i vari segmenti di mercato, per i quali si devono sviluppare dei prodotti e nuovi strategie di marketing, specifiche per ciascun gruppo di acquirenti.

Il marketing operativo è costituito da tre fasi (Kotler P., Bowen T.J., Makens C.J., 2003):

1. La segmentazione, che rappresenta la divisione del mercato in base ai gruppi di acquirenti che necessitano di prodotti e marketing mix differenti.

2. La seconda fase consiste nella definizione del mercato target, ossia la valutazione dell‟attrattività di ciascun segmento e la scelta di uno o piu segmenti da penetrare.

3. La terza parte è rappresentata dalla determinazione del posizionamento competitivo della destinazione e la creazione di un adeguato marketing mix.

Figura 4 Le fasi del marketing operativo

Fonte: Kotler P., Bowen T.J., Makens C.J., 2003, p: 192

In un regime di marketing competitivo il coretto uso delle poche risorse disponibili impone alle DMO di concentrarsi sui clienti che hanno il

- identificare le basi di segmentazione - definire il profilo dei

segmenti - valutare l'attratività di ciscun segmento -slezezionare i segmenti obiettivo - posizionamento nei vari segmenti obiettivo - definire il marketing

mix per ogni segmento obiettivo

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massimo interesse all‟acquisto. Per identificare il mercato target è necessario confezionare un‟offerta adeguata ai desideri dei turisti (Idili L., Siliprandi L., 2012).

Per individuare un certo tipo di mercato, bisogna raccogliere delle informazioni tramite metodologie quantitative. Metodologie che consentono di realizzare ricerche tramite indagini che rilevano la frequenza del fenomeno sottoposto: quali sono e quanti sono i potenziali turisti, come si dividono per età, sesso, reddito, quanti conoscono la destinazione turistica.

Tabella 1 . Le principali variabili di segmentazione del mercato turistico

Variabili Segmentazione tipica

Geografiche

Regioni o Paesi Europa occidentale, Europa orientale, America settentrionale, Cina, India, Canada, Messico Dimensioni aree urbane <5000 abitanti, 5000-20.000, 20.000-50.000,

50.000-100.000, 100.000-250.000, 250.000-500.000, 500.000-1.000.000, >1.000.000 abitanti

Densità Zona urbana, suburbana, rurale

Clima Settentrionale, meridionale

Demografiche

Età <6 anni, 6-11, 12-19, 20-34, 35-49, 50-65, >65

Sesso Maschile, femminile

Dimensioni del nucleo familiare 1-2, 3-4, 5 o più componenti

Ciclo di vita del nucleo familiare Giovani single, coppie giovani senza figli, coppie giovani con figli, coppie mature senza figli, coppie mature con figli, anziani soli, altro

Reddito (€) <20.000, 20.000-30.000, 30.000-50.000, 50.000-100.000, 100.000-250.000, >250.000

Professione Tecnici e professionisti; dirigenti, funzionari; proprietari; impiegati; artigiani; operai; studenti; agricoltori; pensionati; disoccupati

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Istruzione Diploma dell‟obbligo, diploma scuola media superiore, laurea

Religione Cattolica, protestante, ebraica, induista, musulmana, altro

Razza Bianca, asiatica, nera, ispanica

Nazionalità Nordamericana, sudamericana, inglese, tedesca, francese, italiana, giapponese Psicografiche

Classe sociale Inferiore, inferiore, operaia, media, medio-alta, agiata, agiata-alta

Stile di vita Ambiziosi, lottatori, superati Personalità Compulsiva, socievole, autoritaria Comportamentali

Occasioni d‟uso del prodotto Uso regolare, occasioni speciali, vacanze, stagionale

Benefici ricercati Qualità, servizio, risparmio, praticità, rapidità Tipo di utilizzatore Non utilizzatore, ex utilizzatore, potenziale

utilizzatore, nuovo utilizzatore, utilizzatore Intensità d‟uso Bassa, media, elevata

Livello di fedeltà Nessuna, media, elevata, assoluta

Stadio di consapevolezza Non a conoscenza del prodotto, a conoscenza, informato, interessato, intenzionato all‟acquisto Atteggiamento Entusiastio, positivo, indifferente, negativo, ostile

Fonte: Kotler P., Amstrong G., 2008, p: 270

I mercati sono costituiti da acquirenti, e gli acquirenti si distingono tra di loro. Nella tabella 1 sono presentati i variabili principali che possono essere utilizzate per la segmentazione del mercato.

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II. LA ROMANIA

Romania è un paese situato nel sud-est dell‟Europa Centrale ed è una destinazione per tutto l‟anno. In questo capitolo verrà presentato il Paese Romania. Nel primo paragrafo sono presentati i dati generali del Paese, con riferimento alla geografia, alla storia, alla cultura ed alla sua bellissima ricchezza naturale. Nel secondo paragrafo, viene mostrato il turismo del Paese con la presentazione dei vari itinerari ed attività, che porterano il lettore in un tur visionario nelle principali destinazioni turistiche della Romania. Il paragrafo si conclude con rappresentazioni grafiche dei numeri del turismo, pressi dall‟Istituto Nazionale di Statistica. Nell‟ultima parte del capitolo è presentato il turismo di montagna in Romania, puntando di più sul turismo invernale.

2.1.

QUADRO GENERALE

Il nome “Romania” deriva dall‟aggettivo latino „Romanus‟, romano (DEX 2012).

La Romania è uno Stato membro dell‟Unione Europea situato nel sud-est dell‟Europa Centrale, a nord della penisola Balcanica, nell‟area detta Europa Danubiana. É una repubblica democratica semipresidenziale con un Parlamento bicamerale (la Camera dei Rappresentanti e il Senato), con capitale a Bucarest. Ha una superficie totale di 238 391 km2 ed una popolazione di 19 651 000 milioni (secondo l‟ultimo censimento del marzo 2014). Confina al nord con l‟Ucraina, a est con Moldavia e con il Mar Nero, a sud con la Bulgaria e a ovest con Servia e l‟Ungheria.

La lingua ufficiale è il romeno, il lessico deriva dal latino e da altre lingue latine, francese in primis, con importanti influenze linguistiche slave e

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turche. La valuta ufficiale è il RON (Leu). Per la maggior parte i romeni appartengono alla Chiesa ortodossa romena.

Fonte: www.insse.ro

Secondo la costituzione del 2003 la Romania è una repubblica

semipresidenziale. Il potere esecutivo è esercitato fra il presidente e il primo

ministro. Il potere legislativo viene esercitato dal Parlamento ed il potere

giudiziario è indipendente, e i giudici che vengono nominati dal presidente

non sono rimovibili.

Il paese è diviso in nove regioni geografiche: Dobrogea, Bucovina, Moldova, Banat, Oltenia, Crisana, Maramures, Transilvania, Muntenia. L‟organizzazione amministrativa territoriale è formata da 41 distretti più la capitale Bucarest.

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Figura 6 L‟organizzazione territoriale della Romania

Fonte: www.insse.ro

Il territorio della Romania dispone di splendide montagne, splendide colline, pianure fertili e numerosi fiumi e laghi. I monti Carpazi attraversano il centro del paese, con cime alte fino a 2 500 m (2544 m del monte Moldoveanu). Le foreste coprono oltre un quarto del paese e la fauna è una delle più ricche in Europa (sono individuati orsi, cervi, linci e lupi). Il leggendario fiume Dunarea (Danubio), termina il suo viaggio di dieci Paesi (Germania, Austria, Slovacchia, Uncheria, Croazia, Serbia, Bulgaria, Romania, Ucraina e Repubblica Moldavia) nel Mar Nero. Circa un terzo del paese è costituito dai Carpazi, un alto terzo constituito dalle colline e altipiani e il terzo finale è una pianura fertile, dedicata in gran parte all‟agricultura.

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Fonte: www.insse.ro

Il rilievo della Romania è caratterizzato da quattro elementi: varietà, proporzionalità, complementarietà e disposizione simmetrica.

Anche se non sono alti come le Alpi, i Carpazi si estendono oltre 600 km in Romania, e hanno una forma di un arco. Essi si dividono in tre grandi fasce: Carpazi Orientali, Carpazi Meridionali (detti anche le Alpi della Transilvania) e Carpazi Occidentali. Ciascuno di questi, presentano una varietà di paesaggi, a causa dei diversi tipi di terreno (glaciale, carstico e vulcanico).

Il Danubio termina il suo viaggio di quasi 1864 km nel sud-est

della Romania. Qui il fiume si divide in tre rami sfilancciati (Chilia, Sulina, Sfantu Gheorghe) che formano il Delta del Danubio prima di raggiungere il Mar Nero. É una zona paludosa triangolare di paludi, isole galleggianti di canne e banchi di sabbia. Il Delta del Danubio è una zona di Biosfera che è inclusa nel patrimonio UNESCO2. Il Danubio è un corso d‟acqua molto

2

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura Figura 7 Le forme geografiche sul territorio della Romania

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importante per il trasporto domestico, per il trasporto commerciale e per le crociere turistiche internazionali. Il porto principale è Constanta, usato per commercio e per il turismo, che è collegato al Danubio da un canale costruito nel 1984.

La Costa del Mar Nero rumeno ha una lunghezza di 245 km. Il Mar Nero è un mare continentale con bassa salinità, con temperature comprese tra 20-25°C nei mesi estivi. Sono presenti delle spiagge con sabbia fine che è diventano estremamente popolare nel periodo maggio – settembre.

Il 98% dei fiumi della Romania scaturiscono dai Carpazi. I corsi superiori dei fiumi sono di solito più spettacolari, con numerose grotte. I fiumi principali dalla Romania sono: Mures, Prut, Olt, Siret, Ialomita, Somes e Arges. Ci sono circa 3500 laghi in Romania, la maggior parte sono di categoria piccola e media. I più grandi sono le lagune ed i laghi costieri sulle rive di Mar Nero, come Razim e Sinoe.

In Romania possiamo individuare tre formi di laghi che con certeza attirano un maggior interesse da parte dei visitatori. Formati alla fine dell‟ultima era glaciale, i laghi glaciali nei Carpazi sono piccoli ma spettacolari. Come laghi glaciali notiamo Zanoaga (il lago più profondo nel paese – 95 m) e Bucura (il più grande – 10 000 m2

). Il gaho Sf. Ana, situato nel Ciomatu Mare, è il unico lago di tipo vulcanico. Formato in un cratere perfettamente conservato e circondato da vaste foreste di abete. Il lago è alimentato esclusivamente dalla pioggia. Quindi, la sua acqua è quasi pura come l‟acqua distilata. E in fine, il lago Rosu (rosso) si trova nel massiccio Hasmas, ed è unico per forma e paesaggio. Si tratta di un lago di diga

naturale. Il nome Lago Rosu (rosso) viene dalle alluvioni rossi, depositati dal

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Fonte: www.turistderomania.ro; www.worldwideromania.com; www.turistinfo.ro

Grazie al suo terreno vario e alla sua clima, la Romania ha una diversità di fauna e flora. Oltre 3 700 di specie di piante e 33 792 specie di animali si trovano in Romania. Il 71 per cento dalle foreste di Romania sono composte di tiglio, quercia, faggio, olmo, e il restante 29 percento e composto dalle foreste di conifere (abete, pino).

Più 58.000 km2 dal terreno della Romania, sono adatti per l‟agricoltura. Il terreno arrabile rappresenta circa 40 %, pascoli per il 19 % e vigneti e frutteti rapprsentano circa il 5 %.

La Romania è una destinazione per tutto l‟anno con una clima temperata con quattro stagioni. La primavera è piacevole con mattine e notti fresche e giornate calde. L‟estate è abbastanza caldo, con giornate di sole prolungate. Le zone più calde in estate sono nel sud di Romania, dove le temperature raggiungono spesso a 37°C in luglio e agosto. L‟autunno è asciutto e fresco, con alberi che producaono foglie colorate. Gli inverni sono molto freddi, supratutto in montagna. Si possono verificare abbondanti

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nevicate in tutto il paese, da dicembre a metà marzo. Ci sono significative diferenze regionali del clima tra le diverse regioni della Romania.

“A country is only as good as its people, and you‟ll find Romanians in every region to be open, friendly, proud of their history and eager to share it with visitors.”3

La storia della Romania non è stata cosi tranquilla come la sua geografia. Le province storiche della Romania, Valacchia e Moldavia hanno sostenuto resistenza agli invasori ottomani. La Transilvania fu successivamente sotto il dominio di Impero Asburgo, Ottomano e Ungherese, pur rimanendo una provincia semi-autonoma. Dopo la seconda guerra mondiale la storia della Romania come nazione comunista è più conosciuta in principalmente a causa degli eccessi dell‟ex dittatore Nicolae Ceausescu. Nel dicembre 1989, una rivolta ha portato alla sua caduta. La Costituzione addotatta in 1991 ha stabilito che la Romania deve essere una repubblica con un sistema multi partitico, economia di mercato e dei diritti individuali di libertà di parola, di religione e di proprietà privata4.

Per molti secoli l‟economia della Romania era basata sull‟agricoltura. Nel 1930 la romania era uno dei principali produttori europei di grano, mais e carne. C‟è stato un spostamento verso l‟industria in 1970, ma l‟agricoltura era ancora economicamente importante e impiegava circa un terzo della forza di lavoro. Oggi il turismo rappresenta una fetà molto importante dell‟economia del Paese, però con un piccolo ritardo nell‟sviluppo dell‟infrastruttura turistica in confronto con i paesi del ovest.

3

www.lonelyplanet.com 4

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2.2.

IL TURISMO

“Autentico, naturale e culturale sono le parole che catturano meglio l‟essenza della Romania, un paese dinamico, ricco di storia, arte e bellezza paesaggistica.”5

“Romanian‟s social, political and economic moons have finally aligned and the resulting tidal shifty promises to wash away the old traveller stigmas and surge the country to the forefront of top-value European tourism. Acclaim for its substantial attractions, long mired in obscurity by prohibitive accessibility and comfort issues, is now being roundly affirmed by travellers, including former US ambassador to Romania Jim Rosapepe, who said that Romania is a country that punches above its weight class in history, in culture, in creativity and in attractiveness.”(Lonely Planet6

, 2010, p: 15)

La Romania offre innumerevoli esperienze uniche di viaggio che sono in attesa di essere scoperte. Per la promozione della Romania all‟estero, in particolare per gli italiani, è stata elaborata una brochure, che ha come scopo principale l‟attrazione dell‟attenzione delle persone, presentando diversi itinerari nei vari posti della Romania. Il sito ufficiale dell‟Autorità Nazionale di Turismo della Romania7 propone sei itinerari, molto diversi tra loro che possono soddisfare vari motivi di viaggio. I temi principali sono: „Gli itinerari più interessanti del Giardino dei Carpazi‟, „Natura selvaggia e parchi naturali‟, „Il fascino della vita rurale‟, „Salute e bellezza‟, „Scopri il ritmo delle città‟, „L‟avventura ha inizio‟.

Gli itinerari più interessanti del Giardino dei Carpazi – Appendice 1

Gli itinerari nel cuore dei Carpazi

Nel cuore del paese, tra le cime innevate dei Monti Carpazi, la storia e le tradizioni si sono fuse con le bellezze naturali e la creatività

5

www.romaniatourism.com 6

Lonely Planet è il più grande editore di guide turistiche in tutto il mondo 7

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architettonica dando vita a una delle più belle regioni della Romania, la Transilvania. Qui si può respirare ancora un‟affascinante atmosfera medioevale che ancora la pervade. Si consiglia di fare una passeggiata nella città di Sibiu, nella Piazza Grande, nelle vecchie stradine lastricate che serpeggiano tra le case e i monumenti eretti nello stile germanico del XVII secolo. Si raccomanda di visitare l‟importante Palazzo Brukenthal, simbolo della città di Sibiu, e perseguire per di Brasov.

Altra città in stile germanico situata ai piedi del Monte Tampa, Brasov è famosa per la bellezza della sua architettura. La Piazza del Consiglio, nel centro della città, è il punto in cui confluiscono una serie di stradine dalle case eleganti. La piazza è ornata da negozi e ristoranti invitanti. Per capire meglio lo spirito della città, si deve visitare la Chiesa Nera, simbolo dello stile architettonico gotico in Romania, come anche via Sforii (via della Corda), larga appena 130 cm.

Per un‟atmosfera più giovane, si deve fare una tappa a Cluj-Napoca, secondo centro universitario del paese dopo Bucuresti, che conta 60.000 studenti ogni anno. In Transilvania si trovano delle chiese-fortezze che sono incluse nel Patrimonio Mondiale dell‟UNESCO, poichè conservano ancora la loro struttura medioevale (ad esempio le chiese-fortezze Viscri, Prejmer, Biertan, Calnic, Darjiu).

Itinerario del Maramures, terra delle tradizioni vive

É un „must see‟s‟ il territorio del nord-ovest della Romania, la zona di Maramures, dove le tradizioni hanno eretto città e case di mirabile bellezza. Si devono ammirare i massicci portoni del Maramures in legno intarsiato, attestazioni vive dell‟abilità degli artisti locali. Sostenuti da tre colonne, i portoni raffigurano motivi ornamentali tradizionali, fra cui il gallo, il sole e la corda. I più belli esempi si possono trovare nei villaggi di Vadu Izei, Barsana, Oncesti, Desesti e Sarbi. Anche in questa regione si trovano elementi che fanno parte del Patrimonio UNESCO. In particolare i luoghi di

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culto, come esempio, le chiese in legno di quercia, che rappresentano il fulcro do ogni villaggio tradizionale.

Nel Maramures, le tradizioni si sono conservate anche nell‟abbigliamento. Le componenti più importanti del costume popolare femminile sono il fazzoletto, la camicetta bianca con maniche che terminano in un polsino o un volant, la gonna, sulla quale si indossano due grembiuli a strisce orizzontali (rettangoli di lana tenuti insieme solo da un lato). Sulla camicia s‟indossa il corpetto e un montone leggero di lana di pecora, senza maniche. Gli uomini indossano una camicia bianca corta, pantaloni di tela in estate, pesanti d‟inverno, e un cappello o il colbacco, sempre a seconda della stagione. Gli abitanti del Maramures che vogliono rispettare alla lettera l‟abito tradizionale non rinunciano neppure oggi a calzare gli opinci (calzature simili alle ciocie).

Figura 9 I costumi tradizionalii nella zona di Maramures

Fonte: www.romaniatourism.com

Un‟altra attrazione da visitare nel Maramures, è il Cimitero Allegro (figura 10) di Sapanta. Famoso per la maniera spiritosa con cui affronta gli eventi, spesso tragici, che hann0o causato la morte di coloro che vi sono

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sepolti, il Cimitero Allegro è un luogo unico al mondo, grazie alle croci colorate a tinte vivaci che raffigurano scene della vita dei defunti, accompagnate da versi e pitture.

Figura 10 Il Cimitero Allegro nella zona di Maramures

Fonte: www.romaniatourism.com

Sempre nel Maramures, è rimasto l‟ultimo treno forestale a vapore d‟Europa. É l‟unico mezzo di trasporto che può portare le persone nelle località montane della valle di Viseu.

Bucovina, angolo di paradiso

Popolo cristianizzato presto, ma costretto per secoli ad affrontare la dominazione di paesi dai diversi culti religiosi, mostra la sua spiritualità

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attraverso edifici religiosi conservatisi fino ai giorni nostri. Le terre della Bucovina accolgono i più beli luoghi di culto di tutta la Romania. Qui si trovono 22 monasteri affrescati tra il XV e il XVI secolo con una tale maestria, che neppure oggi ne sono stati rivelati tutti i segreti. Otto di loro sono stati inclusi nella lista del Patrimonio UNESCO. Il monastero di Voronet (figura 11), ad esempio, è stato soprannominato come “la Cappella Sistina d‟Oriente”.

Un altro monastero, anchesso incluso nella lista del Patrimonio UNESCO, è la Moldovita, che conserva quadri impreziositi da pennellate azzure e dorate. Gli affreschi più importanti sono “L‟assedio di Costatinopoli” e “L‟albero di Gesù”.

Fonte: www.romaniatourism.com

Viaggi pieni di sole in Dobrogea e nel Delta del Danubio Terra di mare, spiagge selvagge e turistiche, nonchè di vegetazione rigogliosa, la Dobrogea è considerata dagli esperti il più antico territorio dell‟odierna Romania. Non c‟è dunque da meravigliarsi che un

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viaggio da queste parti permetta di incontrare le più antiche vestigia che i popoli conquistatori hanno lasciato al loro passaggio.

Il paradiso degli amanti della natura selvatica: cosi può essere definito il Delta del Danubio (figura 12), riserva della biosfera del Patrimonio Mondiale del UNESCO. Secondo grande delta europeo e primo per livello di conservazione, il Delta si sviluppa intorno ai tre bracci del Danubio, Chilia, Sulina e Sfantul Gheorghe, per 5.700 km2

,

formando il territorio più recente dell‟odierna Romania. Il Delta può essere navigabile in barca e in crociera.

Figura 12 Il Delta del Danubio

Fonte: www.romaniatourism.com

La città più importante sul Mar Nero è Constanta. Antica colonia greca fondata 2.500 anni fa, essa spicca oggi per il suo sontuoso edificio del Casinò, in stile Liberty, costruito tra le due guerre mondiali, e per il lungomare romantico, dal quale si può godere di un romantico tramonto.

Eredità daciche valori mondiali

Molto tempo fa, tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., nelle contrade dell‟odierna Romania abitavano e guerreggiavano i Daci. La capitale della

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Dacia, l‟orgogliosa città-fortezza di Sarmizegetusa (figura 13), vigilava immersa nei Monti Orastie, nel sud-ovest dell‟attuale Transilvania. Intorno ad essa sorgeva una sfilza di città difensive, che solo i Romani riuscirono a espugnare, nel 106 d.C. Oggi, le vette dei Monti Orastie accolgono ancora sei città-fortezza daciche (compresa Sarmizegetusa), tutte incluse nel Patrimonio Mondiale dell‟UNESCO. La costruzione, è stata realizzata solo con il calcare, ed è accessibile solamente dalla parte settentrionale del colle.

Un secondo obiettivo che può essere visitato , è rappresentato dalla Unica fortezza daca rimasta inespugnata di Costesti-Blidaru. La fortezza dispone di un‟architettura militare ingegnosa: l‟ingreso si compie attraverso la torre, progettata in modo da costringere il nemico a svoltare a destra, dove si accorgeva troppo tardi di essere esposto agli attacchi.

Figura 13 Le rovine della fortezza dacica Sarmizegetusa

Fonte: www.romaniatourism.com

É raccomandato di percorrere anche il Transfagarasan, definito dalla trasmissione britanica Top Gear nel 2009 come “la migliore strada del mondo”.

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Il fascino della vita rurale – Appendice 2

Ritrova il gusto della vita in campagna

I luoghi migliori da dove partire alla scoperta della Romania sono le zone rurali; spazi lontani dalla civiltà e vicini solo alla natura incontaminata. In questi ambienti, gli abitanti dei villaggi sono molto aperti nei confronti degli ospiti. Il tempo non sembra aver turbato lo stile di vita del contadino romeno. É bello lasciarsi catturare dall‟incanto dei luoghi e delle tradizioni locali, devi uscire dal tempo per diventare parte di un rituale immutato da centinaia d‟anni. Si può abbandonare così la quotidianità, entrando in contatto con valori semplici ed eterni. Dato che il contadino romeno ha ancora un rapporto molto stretto con la terra, il suo modo di vivere è rimasto immutato come ai tempi dei suoi nonni e bisnonni. E, poiché la sua vita si svolge secondo ritmi naturali, non sorprende che la divinità abbia, ancora oggi, un ruolo importantissimo. I valori che la governano sono anch‟essi immutati: il rispetto per la terra, per la comunità, per la divinità, il commemorare chi non c‟è più, la fede nelle tradizioni e nel futuro.

Figura 14 Città rurale in Romania

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Il natale, festa dell‟abbondanza e dell‟allegria, cuore delle tradizioni romene

A chi fosse interessato ad un viaggio di questo genere, teso alla riscoperta dei valori del passato e dei rapporti umani autentici, della gioia del vivere in comunità, allora si raccomanda di festeggiare le due festività romene più importanti dell‟anno: il Natale e la Pasqua cristianoortodossa.

A prescindere dalla loro evidente dimensione religiosa, esse sono l‟occasione per riaffermare il ruolo della comunità, riunire la famiglia, ristabilire il posto dell‟uomo nel mondo, ma anche la sua vicinanza con la divinità. Tutte le festività romene ruotano intorno al mangiare in compagnia. La preparazione del cibo da mettere in tavola, nelle campagne, è altrettanto importante e godibile del cibo stesso. A Natale, in Romania le pietanze sono a base di carne di maiale. Vengono tutte preparate rigorosamente con metodi naturali e con tanto amore. I preparati a base di carne di maiale hanno la stessa denominazione in tutto il paese, ma la ricetta può variare, a seconda delle peculiarità locali e della sapienza della massaia. Tra i vari piatti si distinguono il șorici (cotica della pancia del maiale), dal gusto salato e affumicato e dalla consistenza croccante, lo slănina (tocchi di pancetta, affumicata o bollita con spezie di prima scelta), e neppure le salsicce fatte in casa, ben essiccate e insaporite all‟aglio. Asssolutamente da non perdere le sarmale ben condite, involtini di carne macinata e condita, avvolti in foglie di verza in salamoia o in foglie di vite. Una volta seduti a tavola con un contadino romeno, si può star certi che tutto quello che viene offerto proviene direttamente dal suo orto e dalla cucina della padrona di casa. Un‟esperienza a tutto tondo che coniga il piacere dell‟ottimo cibo con l‟atmosfera casalinga che riesce sempre a farti sentire come parte della famiglia.

Pane e colaci, cuore delle tavole ospitali

E‟ bene sapere che i romeni nutrono un rispetto particolare per i cereali, per il grano soprattutto, perché la Romania è sempre stata uno dei “granai d‟Europa”. Con il grano o la farina, però, non si impasta solo il

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consueto pane, ma anche tutta una serie di alimenti che hanno un significato rituale. La coliva - grano lesso, mescolato a noci macinate, zucchero e scorza di limone - viene consumata per la commemorazione dei defunti. Con la farina si preparano anche i colaci (simili alle ciambelle), ma intrecciati con diversi “fili” di pasta di pane - che si offrono ai colindători a Natale e Pasqua. Essi sono parte integrante anche di altri riti, come il matrimonio. Con la loro forma rotonda, i colaci simboleggiano l‟eternità, la ruota della vita, ma ce ne sono anche altri, a forma di ferro di cavallo o a forma di otto, il simbolo dell‟infinito.

Arte dall‟anima, per la tua anima

La vita rurale vive e prospera grazie alla maestria artigianale. Se che parliamo di tessuti, di intrecci o di ricami che adornano gli indumenti e la casa, dell‟intaglio di mastelli o di altri oggetti e utensili in legno, oppure delle icone dipinte su vetro, la spiritualità ed il buonumore ti accolgono ad ogni passo. Le lunghe e fredde notti d‟inverno venivano sfruttate per trasformare la lana delle pecore in fili e tessuti, lavorandola ai telai, con l‟ago o con i ferri da calza. Attività, queste, che si svolgevano stando tutti insieme, e che erano un‟occasione per riunirsi, rallegrarsi o aiutarsi a vicenda.

I costumi popolari riflettevano, attraverso la foggia e i colori, lo stato civile, la situazione economica, l‟età, la professione e la zona di provenienza di chi li indossava. I colori utilizzati venivano estratti dalle piante e variano dal nero, al rosso, al verde e al giallo. Anche oggi è possibile trovare nelle case popolari degli attrezzi dedicati a queste attività, ancora utilizzati dagli abitanti più anziani.

La maestria del “Made in Romania”

La Romania si trova alla stessa latitudine della Francia. Benché caratterizzata da un clima diverso, essa condivide con la sorella francofona la passione per i vini e i formaggi. L‟altopiano della Transilvania è conosciuto per il miglior assortimento di vini bianchi mentre le colline della Moldavia per i celebri e antichi vitigni. Tra i vari vini indicati per dilettare il palato, si

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segnalano i seguenti: Galbenă de Odobeşti, Fetească, Tămâioasă, Busuioacă, Crâmpoşie e Băbească. Poiché il mito fondatore della nazione romena è pastorale, non c‟è da meravigliarsi dal fatto che gli abitanti di questi posti siano bravi a preparare anche formaggi di mucca, di bufala o di capra.

Figura 16 Colaci tipici rumeni

Fonte: www.brasov.ro Fonte: www.bucataras.ro

Salute e Bellezza – Appendice 3

Per un paese in cui il rapporto con la natura è altrettanto stretto di quello con la divinità, in cui il ritmo della vita è scandito dal calendario religioso e agricolo, mentre la bellezza discende dall‟ambiente circostante nelle case e negli animi in maniera così varia e spettacolare, non c‟è da meravigliarsi che anche la salute provenga da luoghi vicini. Non tutti sapranno forse che un terzo delle acque minerali e termali d‟Europa si trovano in Romania. La Romania conta 70 stazioni balneari, alcune delle quali costruite dagli antichi Romani. Sono presenti stazioni termali in qualsiasi zona geografica, situate nei luoghi più vari, dalle montagne alle pianure. Diverse sono le patologie che possono essere curate grazie alle proprietà curative delle acque, dell‟aria e dell‟ambiente, e, non da ultimo, grazie alla competenza del personale medico in servizio presso le strutture. Possiamo indicare alcune tra le più conosciute le stazioni balneari Baile

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Herculane (i bagni di Ercole), Baile Felix (i bagni Felix), Tusnad, Vatra Dornei, Sovata, Turda.

Il ritmo delle città – Appendice 4

Lo spettacolo della cultura europea nelle principali città

della Romania

Oltre al paesaggio affascinante, la varietà geografica e le tradizioni dalle radici profonde, uno dei motivi alla base del fascino di un paese sta nell‟abilità con cui le sue città riescono a fondere passato e presente. Ci sono ancora nelle città in cui la vita è fortemente collegata alla contemporaneità, le vestigia di epoche passate, come le mura di cinta di alcune città, o certe antiche abitazioni. Le città sulle rive del Mar Nero portano una forte impronta greca, nel lontano nord è ancora presente l‟influenza dei vicini ungheresi, mentre l‟architettura e la maniera sobria di concepire la vita tipica dell‟ovest e del centro della Romania fanno pensare ancora all‟eredità germanica. Possiamo elencare le più importanti città della Romania come segue:

- Bucuresti (l‟atmosfera della bohème parigiana) - Iasi (la città sui sette colli)

- Constanta (la colonia greca sul Mar Nero)

- Sibiu (l‟idillica cittadina dei cavalieri di un tempo) - Sighisoara (la medievale, o un racconto sul tempo) - Brasov (città montana per eccellenza)

- Timisoara (il fascino dell‟architettura e dello spirito del Banato) - Cluj (bastione dell‟intensa vita nel cuore della Transilvania)

Natura selvaggia e parchi naturali –Appendice 5

La natura selvaggia e spettacolare della Romania

La natura della Romania è un luogo in cui l‟ecosistema, sviluppatosi in migliaia di anni, non è mai stato toccato dalla mano dell‟uomo. É il posto in cui si possono ammirare lupi e orsi nel loro habitat naturale e passeggiare su uno dei più grandi ghiacciai sotterranei esistenti in Europa.

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Benedetta da una configurazione geografica equilibrata, che comprende una striscia di litorale marino di 75 chilometri – quello del Mar Nero e, in misura quasi uguale, zone pianeggianti, collinari e montane, ma anche da una delle più ricche biodiversità d‟Europa, la Romania è capace di sorprendere continuamente grazie ad una natura selvaggia sempre diversa. Il paesaggio è affascinante, l‟aria pulita, le acque limpide, mentre i romeni hanno un rapporto intimo con la natura, che rispettano profondamente.

Le foreste vergini. Una ricchezza senza pari

Le foreste vergini della Romania sono il luogo dove l‟Europa intera potrebbe rinascere, poiché sono un autentico concentrato di natura genuina. Autentico tesoro naturale, questi 250.000 ettari di foresta incontaminata rappresentano la superficie più grande nel suo genere esistente in Europa. Qui, infatti, si trova il 65% delle foreste vergini e semivergini del continente.

Gli Apuseni ti invitano a diventare esploratore

Il Parco Nazionale dei Monti Apuseni, situato ad ovest, nei Carpazi Occidentali, spicca per l‟abbondanza delle formazioni carsiche. Queste sono, in gran parte pericolose, e per questo è consigliato andare da guide locali. Qui si trovono altopiani, grotte, doline, torrenti carsici dalla bellezza mozzafiato. La grotta-ghiacciaio di Scărișoara è il secondo ghiacciaio coperto come grandezza in Europa. Il blocco ghiacciato risale a 3.500 anni fa, mentre all‟interno della grotta si formano ogni anno nuove stallattiti.

Alte vette e natura selvaggia a Piatra Craiului

Nella zona centrale del Paese, non molto lontano da Brașov, immersa nei Carpazi Meridionali, sorge una cima alta e spettacolare, denominata Piatra Craiului. Questa vetta, che supera i 2200 metri, e i paesaggi che la circondano formano uno dei più ricchi e spettacolari parchi nazionali della Romania. La fauna specifica dei Carpazi è invece rappresentata da 35 specie endemiche. Potrete inoltre ammirare i salti

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