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AMPLIFICATORI IN CLASSE D

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Academic year: 2021

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(1)

A

AM

MP

PL

LI

IF

FI

IC

CA

A

T

T

OR

O

R

I

I

I

I

N

N

C

CL

L

A

A

SS

S

SE

E

D

D

Corso Elettronica Industriale Anno Accademico 2005-2006 Prof Ing Lorenzo Capineri

Indice

1. Generalità degli amplificatori in Classe D 1.1 Risposta in frequenza

2. Principio di funzionamento

2.1 Analisi del segnale modulato PWM 2.2 Relazione ingresso – uscita

2.3 Considerazioni sulla realizzazione di amplificatori in Classe D

2.4 Appunti sulla modulazione della durata di impulsi (PWM) 3. Analisi di un circuito commerciale con amplificatore in

classe D integrato TPA2000D2

3.1 Confronto tra diversi tipi di modulazione per amplificatori in Classe D a ponte

3.2 Esempio di modulazione adottata nell’ integrato TPA2000D2

4. Valutazione dell’efficienza e banda passante di un amplificatore in Classe D

(2)

1

1.

.

G

GE

EN

NE

ER

R

A

A

LI

L

IT

TA

A’

D

D

EG

E

GL

LI

I

A

AM

MP

PL

LI

IF

FI

IC

CA

A

TO

T

OR

RI

I

I

IN

N

C

CL

L

A

A

SS

S

SE

E

D

D

• Negli amplificatori in classe D, il segnale da

amplificare modula il “DUTY-CYCLE” dello stadio di

potenza

• Elevato rendimento

• Dispositivi attivi che attraversano la zona lineare per

un breve tempo passando dalla saturazione

all’interdizione e viceversa

• Filtro passa basso in uscita a componenti L-C

Ti=Vfi

Filtro Passa Basso

L C Vin T0 = 0

f

1

(3)

f

in

2

f

0-

f

in

2

f

0

2

f

0+

f

in

f

0+

f

in

f

0

f

0-

f

in

f

f

CUT-O FF FILTRO PASSIVO L-C PASSA-BASSO

>

Banda Segnale

f

CUT-O FF

1

1.

.

1

1

RI

R

IS

SP

PO

OS

ST

T

A

A

I

IN

N

F

FR

RE

E

Q

Q

U

U

E

E

N

N

ZA

Z

A

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Elevato rendimento > 90%

apparecchiature portatili alimentate a batteria amplificatori audio di grande potenza (1-10 kW)

Potenza in uscita limitata e distorsione moderata a causa

delle difficoltà realizzative del filtro L-C

(IMax induttore, dimensioni, pendenza filtro)

Generazione di disturbi condotti e radiati

(4)

2

2.

.

P

PR

R

IN

I

N

CI

C

IP

PI

IO

O

D

DI

I

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FU

UN

N

ZI

Z

IO

ON

N

AM

A

ME

E

NT

N

TO

O

Obiettivo:

dimostrare la relazione che intercorre tra il segnale

di ingresso e quello di uscita

Strumenti di analisi:

elementi di teoria del campionamento e di

modulazione dei segnali analogici

SCHEMA A BLOCCHI

dt

S&H

FiltroPassa Basso

PWM

Gen. onda quadra

R

L

V

OUT

(t)

V

in

(t)

V

0 PWM

V

CC

+

S

I

FPB

G

∗∗∗∗ OUT V

f

0 OUT V∨∨∨∨ OUT V∧∧∧∧

Si considerano “IDEALI” i seguenti blocchi: S Interruttore elettronico

I Integratore S&H Sample & Hold

FPB Filtro Passa Basso

G Generatore onda quadra a frequenza “f0” e D.C. 50%

PWM Modulatore della durata degli impulsi (Pulse Width

(5)

inMAX cc

V

V

=

α

R

L

AMPL.

Classe D

V

CC

+

P

CC

P

OUT

P

in

V

in

(t)

V

OUT

100

%

P

P

CC OUT D

=

=

η

FATTORE DI AMPLIFICAZIONE

V

OUT

(t) =

α

V

in

(t – t

D

)

nel caso ideale non vi è distorsione.

t

D

Ritardo introdotto dall’amplificatore

αααα

Fattore di amplificazione definito come:

considerando che il sistema sia progettato per avere la max

tensione di uscita sul carico con la max escursione della Vin e Vcc la

tensione di alimentazione stabilizzata

RENDIMENTO

ηηηη

D

(caso ideale)

Assumendo componenti ideali senza perdite e

P

in

= 0 risulta

P

OUT

= P

CC

(6)

Generatore RAMPA +

V

in

(t)

V

0 PWM

-f

0

PWM

V ALIM

t

t

V 0 PW M

T

0

= 1/f

0

V

in

(t)

V alim. comparatore

k T

0

ττττ

k

V

ik

V

i MAX iMAX 0

V

T

=

ANALISI DEL PROCESSO DI MODULAZIONE

• τk DURATA DEL K-ESIMO IMPULSO RELATIVO AL

CAMPIONE DI AMPIEZZA Vik AL TEMPO K T0

∗∗∗∗

τ

k

= p V

ik

p

costante

• Se la frequenza di campionamento f0 è > 2 x Banda di Vin

il processo di campionamento non ha perdita di

(7)

dt

S&H

∗∗∗∗ OUT V

f

0 OUT V∨∨∨∨ OUT V∧∧∧∧

( )

+

(

+

)

∧ ∨

=

=

0 0 T 1 k kT OUT cc k 1 k OUT

t

V

dt

V

V

τ

( )

k 1 cc ik OUT

t

V

pV

V

+

=

t

t

OUT V∧∧∧∧ (t)

ττττ

k k T0 (((( ))))k 1 OUT t V∨∨∨∨ ++++

T

0

V

cc (k+1)T0

LA RICOSTRUZIONE DEL SEGNALE

Per ottenere un segnale ricostruito in banda base è necessario un processo di demodulazione tale che l’informazione (

ττττ

k

)

sia convertita di nuovo in ampiezza.

(8)

R

B (((( ))))t VOUT ∨∨∨∨ +

-+

-(((( ))))t VOUT ∧∧∧∧ (((( ))))t VOUT ∧∧∧∧

R

A

R

B

C

t

K

D

Reset

(((( ))))

t 0 VOUT ==== ∧∧∧∧

t

t

k=k T0

T

0 (((( )))) ∗∗∗∗ t VOUT

Nota: Può essere utile rappresentare la funzione S&H con

un circuito di tenuta di ordine 0 (Zero Order Hold)

Il diodo D impedisce la scarica di C quando

L’integratore di Miller è azzerato ogni tK dal segnale di Reset

Il valore di ampiezza VOUT

(((( ))))

tk++++1

∨∨∨∨

è poi mantenuto per il periodo di campionamento successivo e quindi si ottiene VOUT∗∗∗∗

(((( ))))

t

Il segnale VOUT∗∗∗∗

(((( ))))

t è una versione campionata a f0 del segnale di

(9)

f

f

0

f

0

2

f

0

FPB

B

-

f

0+

B

2f

0-

B

2f

0+

B

B

(((( ))))

∗∗∗∗ f VOUT

2

2.

.1

1

AN

A

N

AL

A

LI

IS

SI

I

D

DE

EL

L

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GN

NA

AL

L

E

E

M

MO

OD

D

UL

U

L

A

A

TO

T

O

P

PW

WM

M

Supponendo di adottare un buon grado di sovracampionamento (f0>>2B) e una durata max degli impulsi ττττMAX<<T0, il segnale

modulato PWM assumerà la seguente forma [1]:

(((( ))))

[[[[

(((( ))))

]]]]

[[[[

(((( ))))

]]]]

∞∞∞∞ ==== ∗∗∗∗ ++++ ++++ ++++ ≅≅≅≅ in n 1 0 0 0 cc in 0 0 cc OUT t VT 1 mV t 2VT 1 mV t cos(n t) V

ττττ

ττττ

ωω

ω

ω

Quindi il modulo dello spettro del segnale VOUT∗∗∗∗

(((( ))))

t risulta

Mediante l’applicazione di un filtro PASSA BASSO IDEALE

(FPB) si ricostruisce il segnale in BANDA BASE eliminando le

(10)

R

L

V

OUT

H

D

((((ωωωω))))

ββββ

+

-V

in

( )

( )

( )ω

ω

ω

in OUT D

V

V

H

=

2

2.

.2

2

R

R

EL

E

LA

A

Z

Z

IO

I

O

N

N

E

E

I

IN

N

G

G

R

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ES

E

SS

SO

O

-

-

U

U

SC

S

CI

IT

TA

A

Dall’analisi teorica precedente abbiamo visto che lo spettro del segnale di uscita risulta, in condizioni ideali, uguale a quello di ingresso a meno di un fattore costante di ampiezza.

Questo implica la possibilità di definire anche una Funzione di Trasferimento per l’amplificatore in classe D

Nel dominio del tempo si ottiene la relazione precedentemente definita per il fattore di amplificazione:

V

OUT

=

α

V

in

(t – t

0

)

OSSERVAZIONE:

La possibilità di definire una f.d.t. HD(ωωωω) ha il vantaggio di poter trattare questa classe di amplificatori come sistemi lineari. Ad esempio nei sistemi retroazionati:

(11)

RL L C V CC + -VOUT (t)

2

2.

.3

3

C

C

ON

O

NS

SI

ID

DE

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A

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Z

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NI

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SU

UL

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A

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O

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R

I

I

I

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N

C

CL

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A

S

S

SE

S

E

D

D

Nella realtà i blocchi ideali sono costituiti da circuiti con componenti reali attivi e passivi.

N Noonniiddeeaalliittààddeeiibblloocccchhii A Auummeennttaallaaddiissttoorrssiioonnee R Reennddiimmeennttoo 7700%%-- 9900%%((ttiippiiccoo))

Ad esempio nelle applicazioni audio con banda passante B =

20Hz - 20 kHz, si può scegliere f0 almeno 10 B. Per questo i

blocchi I, S&H e FPB possono essere approssimati da un semplice filtro L – C - RL

La progettazione e realizzazione in forma integrata della parte di modulazione e di commutazione (esclusi L e C) garantisce compattezza, semplicità, affidabilità.

(12)

Nelle applicazioni audio portatili, come ad esempio le protesi

auricolari, dove la compattezza è prioritaria rispetto alla fedeltà di riproduzione, si sfrutta l’effetto di filtro passa basso dello stesso trasduttore acustico, omettendo il filtro L - C esterno all’integrato.

La non idealità dei componenti sia attivi (MOSFET,

operazionali, etc..) e passivi fa sì che il processo di ricostruzione non sia ideale e quindi che si aumenti la distorsione LINEARE (in frequenza) e NON LINEARE (intermodulazione). A tale scopo viene utilizzata la reazione negativa per migliorare le caratteristiche, che comunque non raggiungono mai quelle degli amplificatori A, A–B per alta fedeltà.

Amplificatore per alta potenza DIGAM K Series Powersoft

Specifiche di uscita: Potenza RMS (8 ΩΩΩΩ) = 2 kW con 1% TDH a 1 kHz

Sezione audio:Banda (1 W, 8 ΩΩΩΩ) = (10 Hz ÷ 40 kHz), S/N>110 dB/A (20 Hz ÷ 20 kHz), TDH: Max<0.5%

Amplificatore per bassa Potenza TPA2000D2 (Filteress Stereo

Class D Audio Power Amplifier)

(13)

( )

[

( )

]

(

( )

)

=

+

+

+

=

1 0 0 0 0 0 0

1

sin

2

1

n

T

kf

t

n

n

V

t

kf

T

V

t

s

π

τ

π

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( )

(

+

)

(

)

+

kf

t

n

t

T

n

t

n

0 0 0 0

1

sin

2

cos

1

)]

cos(

ω

π

τ

ω

m 0

2

1

T

ω

<<

1

T

n

0 0

<<

τ

2 x2

2

2

.

.

4

4

A

A

P

P

P

P

U

U

N

N

T

T

I

I

S

S

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U

L

L

L

L

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A

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M

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D

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U

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L

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A

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I

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O

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D

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D

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A

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T

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A

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D

I

I

I

I

M

M

P

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U

U

L

L

S

S

I

I

(

(

P

P

W

W

M

M

)

)

Supponiamo di realizzare una modulazione PWM di tipo lineare per l’n-esimo impulso:

τ

(n)

=

τ

0

[1 + k f(t)]

con f(t) segnale modulante,

ττττ

0 e k costanti Il segnale modulato PWM è s(t):

Spettro in banda base

Somma di termini modulati in ampiezza e base

Studiamo ora l’approssimazione di s(t) quando

e

con

ω

m pulsazione angolare massima di f(t).

Utilizziamo per le ipotesi precedenti le seguenti approssimazioni (X →→→→0) al 1° ordine:

(14)

f

f

0

f

0-

f

f

0 +

2f

0- 2

f

0

2f

0+

s(f)

m

f

m

f

m

f

m

f

m

0

( )

(

1

+

kf

t

)

cos

(

n

t

)

+

T

n

2

sin

n

V

0 0 0 0

π

τ

ω

π

( )

(

+

)

(

)

+

+

sin

n

t

2

1

t

kf

1

T

n

2

1

1

0 2 0 0

ω

τ

π

1

2

n

T

n

0 0 0 0

=

<<

π

ω

τ

τ

( )

(

1

+

kf

t

)

cos

(

n

t

)

=

T

n

2

n

V

0 0 0 0

π

τ

ω

π

( )

(

1

kf

t

) (

cos

n

t

)

T

2

V

0 0 0 0

τ

π

+

ω

=

Per l’n-esimo termine della sommatoria vale:

<< 1

Rimane quindi il primo termine della somma che può essere così approssimato (sin(x) ≅≅≅≅ x)

Quindi nelle ipotesi precedenti lo spettro del segnale modulato PWM assume la seguente forma:

(15)

+

-+

-+

Gate driver + V Gate driver Comparator 1 Comparator 2 DD Out + Out -R L L L V in V in Ramp generator T 1 T 2 T 3 T 4 V L Z L

3. Analisi di un circuito commerciale con amplificatore

in Classe D integrato TPA2000D2

AMPLIFICATORE IN CLASSE D CONFIGURAZIONE A PONTE

Carico ZL = RL + jωωωωLL

Filtro passa basso in uscita

fCUT – OFF = 20 kHz, L1 = L2 = 22 µµµµH (Rs = 0.1 ΩΩΩΩ) C1 = C2 = 1 µµµµF ZL T1 ON T4 ON T2 OFF T3 OFF T1 OFF T4 OFF T2 ON T3 ON

(16)

3

3.

.1

1

C

C

on

o

nf

f

ro

r

on

nt

t

o

o

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tr

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a

d

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z

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i

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r

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t

or

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c

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as

ss

se

e

D

D

a

a

p

p

on

o

nt

t

e

e

V

in

0

COMP 1 COMP 2 = Vin= 0 OUT + OUT - Vin 0 OUT + OUT - OUT ∆∆∆∆ OUT I

-V

in Vin= 0 d.c.= 50% d.c.> 50% d.c.< 50% Vin≠≠≠≠ 0

(17)

3

3.

.2

2

ES

E

SE

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MP

PI

IO

O

D

DI

I

M

MO

OD

D

U

U

LA

L

AZ

Z

IO

I

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E

E

A

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DO

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T

T

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A

N

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EL

E

LL

L’

I

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NT

T

EG

E

GR

R

A

A

TO

T

O

T

TP

PA

A2

20

00

00

0D

D

2

2

d.c.> 50% d.c.< 50%

(18)

Modulazione tradizionale:

OUT+ e OUT- sono sfasati di 180° e hanno duty-cycle del 50%

Corrente media sul carico IL media =0

Valore picco-picco di corrente su carico induttivo ≠≠≠≠ 0 anche con Vi =0

Se Vi ≠≠≠≠ 0, la corrente sul carico dipende dall’ampiezza e dalla

forma di Vi

Modulazione TPA2000D2:

OUT+ e OUT- sono quasi in fase (con uno sfasamento di qualche

%) e con duty-cycle del 50% quando Vi =0

La corrente sul carico, con Vi =0 è praticamente zero, ma di un

valore significativo per garantire il controllo di eventuali offset in uscita (controllo in reazione)

Applicando un segnale di ingresso Vi si ottiene una variazione

opposta del duty-cycle di OUT+ e OUT-, ottenendo una tensione di uscita differenziale con impulsi rettangolari

Se Vi aumenta in ampiezza, aumenta proporzionalmente la durata

degli impulsi rettangolari della tensione di uscita differenziale e quindi aumenta IL media.

(19)

4

4

Va

V

al

l

u

u

ta

t

az

zi

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on

ne

e

d

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e

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’e

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z

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a

e

e

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f

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ca

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t

o

o

re

r

e

i

in

n

C

C

la

l

as

ss

se

e

D

D

La banda passante e quindi la distorsione in frequenza di un amplificatore in Classe D e’ fortemente dipendente dalle caratteristiche del filtro LC realizzato.

Considerando inoltre le perdite nei componenti L e C reali si può verificare che l’efficienza dell’intero amplificatore dipende anche dalla frequenza.

A questo scopo si può simulare la risposta in frequenza di un filtro LC che poi applicheremo in laboratorio ad un carico resistivo di R1 = 8.2

Ohm. Il valore della frequenza di risonanza del filtro LC risulta essere, per L1 = L2 = 22 µµµµH e C1 = C2 = 1 µµµµF, di circa 41.7 KHz.

La risposta in AC per piccoli segnali può essere valutata da 1Hz a 500 kHz in modo da comprendere l’attenuazione alla frequenza di modulazione della portante (pari a 200 kHz)

In Figura è riportato lo schema elettrico del filtro e i componenti reali utilizzati per la simulazione.

(20)

L’efficienza del filtro può essere valutata tramite la potenza media in ingresso PC erogata dal generatore di segnale sinusoidale V1 e la

potenza media assorbita dal carico R1, Pout.

Dopo avere effettuato l’analisi al transitorio con una sinusoide con ampiezza 1 V, si possono valutare i valori della potenza media rappresentando la traccia relativa alla potenza istantanea e quindi calcolare il valore medio.

Si può cosi valutare il rapporto POUT/PC a differenti valori di frequenza,

per esempio 1 kHz, 10 kHz e 100 kHz.

Nota:. Funzione aritmetica per il calcolo del valore medio disponibile sul simulatore Switcher CAD / LT SPICE (vedi help waveform arithmetic)

Per calcolare la potenza media (per esempio Pout sul carico R1) bisogna considerare la forma d’onda

ottenuta dal prodotto della corrente per la tensione effettiva ai capi del bipolo. Successivamente, esattamente per un numero intero di periodi di tale forma d’onda, si trascina il mouse sull’etichetta dell’onda e premendo CTRL + tasto sinistro del mouse si ottiene il valore della potenza media nell’intervallo di tempo considerato.

(21)

5 Riferimenti bibliografici e materiale di consultazione

[1]

“Note di comunicazioni elettriche”, G. Benelli, V. Cappellini, E. Del Re Librearia Alfani Editrice – Firenze

[2] TPA2000D2 2-W Filterless Stereo Class D Audio Power Amplifier

Data Sheet

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