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Conduttori e isolanti

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Academic year: 2021

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CONDUTTORI E ISOLANTI

Introduzione. La corrente elettrica consiste in un flusso di cariche elettriche. Affinché la corrente possa scorrere, è necessario che esista un circuito elettrico chiuso, costituito da una catena ininterrotta di conduttori, cioè di corpi in cui siano disponibili particelle dotate di carica elettrica e libere di muoversi (portatori di carica). Nei metalli i portatori di carica sono gli elettroni di conduzione, cioè gli elettroni più esterni degli atomi che si muovono liberamente nel materiale. Le sostanze liquide sono conduttori dell’elettricità soltanto quando i soluti disciolti in esse liberano ioni carichi positivamente e negativamente, che migrano in opposte direzioni.

Se un circuito in cui è inserita una lampadina viene chiuso usando materiali diversi la lampadina si accende se il materiale è un conduttore; se la lampadina rimane spenta, la corrente non circola e il materiale utilizzato è un isolante.

Scopo dell’esperimento. Con l’ausilio di un semplice circuito elettrico formulare una suddivisione tra materiali conduttori dell’elettricità e materiali isolanti stabilendo quali tra di essi si lasciano attraversare dall’elettricità.

Materiale occorrente.

- Alimentatore di corrente continua

- una lampadina da 4.5 V montata su basetta - cavetti elettrici con terminazione a “banana” - morsetti a coccodrillo

- vaschetta di vetro - elettrodi di rame

- materiali diversi: carta, matita, gomma, monete, graffetta, bacchetta di vetro, righello. - liquidi diversi: acqua distillata, alcool, soluzioni acquose diluite e concentrate di zucchero,

di cloruro di sodio, di acido solforico e di acido acetico.

Esecuzione dell’esperimento. Realizzare il circuito elettrico mostrato in figura che collega, mediante i cavetti, i “poli” dell’alimentatore alla lampadina e agli elettrodi inseriti nella vaschetta. Provare a chiudere il circuito appoggiando piccoli oggetti sopra agli elettrodi. La lampadina si accenderà quando si userà, per esempio, una graffetta, una moneta; rimarrà spenta quando si userà una gomma, un pezzo di plastica o di legno.

Sopra ai due elettrodi di rame è appoggiata una striscia di ottone: la lampadina si accende dimostrando che i metalli conducono la corrente.

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Sopra ai due elettrodi di rame è appoggiata una bacchetta di vetro: la lampadina non si accende perché nel circuito non passa una corrente apprezzabile. Anche un righello di plastica fornisce lo stesso risultato; pertanto la plastica e il vetro sono sostanze isolanti.

Ripetere la prova versando acqua distillata nella vaschetta. Osservare il comportamento della lampadina. Sostituire dapprima all’acqua distillata una uguale quantità di acqua potabile; successivamente quattro soluzioni in acqua di zucchero, cloruro di sodio, acido solforico e acido acetico.

I due elettrodi di rame sono immersi in acqua distillata: la lampadina non si accende perché nel circuito non passa una corrente apprezzabile. I liquidi puri sono pertanto pessimi conduttori dell’elettricità.

I due elettrodi di rame sono immersi in una soluzione di acqua e zucchero: la lampadina non si accende dimostrando che la soluzione non conduce la corrente. Poiché lo zucchero è un composto covalente polare se ne deduce che le sostanze che hanno un legame di questo tipo non conducono la corrente elettrica pur sciogliendosi in acqua.

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Con una soluzione di acido solforico la lampadina si accende, dimostrando che la soluzione conduce la corrente. Quindi gli acidi in acqua si dissociano liberando ioni.

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