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03 dominio e segno di polinomi e radici

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Academic year: 2021

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(1)

10

2. Studio del dominio e del segno delle funzioni

Si è soliti iniziare lo studio delle funzioni con il dominio. Si tratta di escludere quei valori della variabile indipendente per i quali la funzione non è calcolabile. Il numero di casi ai quali fare attenzione è in realtà abbastanza limitato, e cioè:

1.

nf x n( ), parif x( )0 2. ( ) ( ) g x f xf x( )≠0 3. loga f x( )⇒f x( )> 0 4.

[

f x( ) ,

]

α α∈ℝ⇒f x( )≥0;

[

f x( )

]

g x( )⇒f x( )>0 5. tan ( ) ( ) ; 2 f xf xπ+ k∈ ℤ 6. arcsin ( ), arccos ( )f x f x ⇒ − ≤1 f x( )≤ 1

A seguire si procede con lo studio del segno, cioè con la ricerca dell’insieme di positività e di negatività.

Esempio 10 (polinomi ReF p312-313da114a120) Studiare dominio e segno della seguente funzione:

3

7

6

y

=

x

x

+

Studio del Dominio

La funzione è un polinomio di terzo grado. Poiché non è presente nessuno dei casi di esclusione elencati sopra il dominio è tutto l’insieme dei numeri reali

:

D ℝ Studio del Segno

Scomponiamo il polinomio in fattori. Com’è noto le radici razionali di un polinomio a coefficienti interi, se esistono, sono da ricercare della forma:

divisori del termine noto divisori coefficiente grado max ±

abbiamo che i divisori del termine noto 6 sono 6, 3, 2,1 , mentre il coefficiente del termine di grado massimo è 1 . Sono quindi candidati ad essere radici razionali i numeri 6, 3, 2, 1± ± ± ± .

Verifichiamo x =3:

3

3

− × + =

7

3

6

12

non è dunque radice.

Verifichiamo x = −3:

27

+

21

+ =

6

0

, è radice.

Eseguiamo quindi la divisione del polinomio per x+3 oppure adoperiamo Ruffini:

3 3 2 2 2 2 7 0 6 3 3 0 0 3 2 7 0 3 6 3 9 0 0 2 6 2 6 0 0 x x x x x x x x x x x x x − + − − − + − − − − 7 1 0 6 3 3 9 6 1 3 2 0 − − − − − 1 2

+

+

(2)

11

Le altre due radici, 1 e 2 si trovano facilmente risolvendo

l’equazione x2−3x+ =2 0. Riscrivendo la funzione nella formaf x( )=(x+3)(x2−3x+2) eseguiamo il prodotto dei segni:

Nel piano cartesiano si procede quindi a cancellare le regioni dove la funzione non esiste.

Esempio 8 (radici ReF p308n48-49-50)

Studiare dominio e segno della seguente funzione:

3

7

6

y

=

x

x

+

Studio del Dominio

La funzione è una radice di indice pari di polinomio di terzo grado. Questa è definita solo per valori positivi o nulli dell’argomento. Dobbiamo imporre quindi:

3

7

6

0

x

x

+ ≥

Avendo già studiato il segno di questo polinomio nell’esempio precedente possiamo concludere che:

: [ 3;1] [2; )

D − ∪ +∞

Nel piano cartesiano si procede quindi a cancellare le regioni dove la funzione non esiste.

Studio del Segno

Una radice di indice pari, laddove esiste, è sempre positiva o nulla. Possiamo quindi concludere che:

3

7

6

0

x

x

+

∀ ∈

x

D

e quindi cancellare il semipiano negativo nelle regioni rimaste.

Esempio 9

Studiare dominio e segno della seguente funzione:

2

4

y

=

x

Studio del Dominio

La funzione è una radice di indice pari di polinomio di secondo grado. 3 − 0 1 2 3 − 0 1 2 3 − 1 segno di segno di 2 3 2 3 x x x − + + 2 + + + +

+ + +

+

(3)

12

Dobbiamo imporre quindi:

2

4

x

0

che risolta fornisce :

: [ 2;2]

D

Studio del Segno

Una radice di indice pari, laddove esiste, è sempre positiva o nulla. Possiamo quindi concludere che:

2

4

x

0

∀ ∈

x

D

e quindi cancellare il semipiano negativo nelle regioni rimaste

Esempio 10

Studiare dominio e segno della seguente funzione:

2

3

2

x

y

x

x

=

+

Studio del Dominio

La funzione è una radice di indice pari di una funzione razionale fratta. Questa è definita solo per valori positivi o nulli dell’argomento. In aggiunta dobbiamo escludere quei valori che rendono nullo il denominatore. Dobbiamo imporre quindi:

2 2

3

0

2

2

0

x

x

x

x

x

+

+

Studiamo il segno della prima quantità facendo il prodotto dei suoi fattori:

2 2 0 ( 2) 0 ( ; 2] [0; )

x + x ≥ ⇒x x+ ≥ ⇒ −∞ − ∪ +∞

3 0 3

x− > ⇒x>

possiamo concludere che D: ( 2; 0) [3;− ∪ +∞)

Studio del Segno

Una radice di indice pari, laddove esiste, è sempre positiva o nulla. Possiamo quindi concludere che: 2 − 2

+

2 − 0 2 2 − 0

+

+

2 − 0 segno di segno di 2 3 2 x x x − + 3 + +

+ + +

+

(4)

13

2

3

0

2

x

x

D

x

x

∀ ∈

+

e quindi cancellare il semipiano negativo nelle regioni dove esiste. Notare che i punti isolati dove la funzione non è definita sono rappresentati da linee continue nel diagramma, a differenza dei punti dove cambia il segno, per i quali usiamo una linea tratteggiata

Domini di funzione Re Fraschini p. 17-23 segno p. 23-25

2

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