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Guarda Ricerche presso il Nuraghe di Su Angiu - Mandas (Ca). Notizia preliminare (campagne 2007-2009)

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Ricerche presso il Nuraghe di Su Angiu - Mandas (Ca).

Notizia preliminare (campagne 2007-2009)

Riccardo Cicilloni

Università degli Studi di Cagliari. C.I.P.P.M. e-mail: cicilloni@tiscali.it

Nuove acquisizioni hanno di recente riportato l’at-tenzione sulle fasi nuragiche tra il Bronzo Finale e la I Età del Ferro (XII-VIII sec. a.C.) e sul problema del rapporto tra le popolazioni locali e le nuove genti di provenienza orientale presenti in Sardegna a partire dal IX sec. a.C. (Ugas, G. 2009. Il I Ferro. In C. Lu-gliè & R. Cicilloni eds., La Preistoria e la Protostoria

della Sardegna. Atti della XLIV Riunione Scientifica dell’I.I.P.P. [Cagliari, Barumini, Sassari 23-28

novem-bre 2009], Volume I – Relazioni generali. Ortacesus: Nuove Grafiche Puddu, pp. 163-182). Su queste te-matiche l’équipe di ricerca afferente al Centro Inter-dipartimentale per la Preistoria e la Protostoria del Mediterraneo (C.I.P.P.M.) dell’Università di Cagliari ha avviato dal 2007, su concessione ministeriale, in-dagini stratigrafiche presso il complesso di Su Angiu a Mandas. Nel sito le analisi preliminari hanno rivelato una significativa pluristratificazione culturale: l’area, infatti, dominata da un imponente nuraghe quadri-lobato a tholos con antemurale, vede, dopo l’ultima occupazione nuragica, la presenza di materiali alloge-ni, evidentemente dovuti a contatti con i Fenici della costa. In età punica e nelle successive epoche romana e alto-medievale, in apparenza senza alcuna soluzio-ne di continuità, soluzio-nel sito si sviluppano insediamenti di dimensioni considerevoli, assai interessanti per la ricostruzione del popolamento del territorio nelle di-verse epoche (Ugas, G. & Zucca, R. 1984. Il

commer-cio arcaico in Sardegna. Importazioni etrusche e greche (620-480 a.C.), Cagliari: Viali Ed.).

La ricerca si è per ora articolata in tre fasi che han-no visto lo scavo di un vasto settore ubicato a Sud del nuraghe; le operazioni sono state seguite, oltre che da Giuseppa Tanda (concessionario e direttore scientifico) e da Carla Del Vais (direttore sul cam-po), da Riccardo Cicilloni (coordinatore dello scavo), Valentina Chergia (archeologo), Amilcare Gallo e M. Antonietta Atzori (tecnici rilevatori), con il supporto

logistico del Comune di Mandas e con l’ausilio di nu-merosi studenti dell’Università di Cagliari, oltre che di operai messi a disposizione dallo stesso Comune di Mandas.

Durante la prima campagna (dal 20.08 al 12.10.2007) si è operato nel settore individuato da un rettangolo di 15 x 10 m. ubicato a Sud del mo-numento nuragico, in corrispondenza di un gradone con direzione E-W di probabile origine artificiale, caratterizzato dalla presenza di un pozzo con canna foderata con elementi litici irregolari. L’indagine ha permesso di identificare nell’area due zone distinte; quella meridionale, sottoposta a pesanti interventi di manomissione, sembra riferirsi ad una fase più antica di frequentazione, da età nuragica in poi. La prima antropizzazione deve connettersi con le fasi di im-pianto e poi di utilizzo del monumento che dura fino all’arrivo delle genti fenicie istallate sulle coste del Ca-gliaritano che con gli abitanti del nuraghe Su Angiu strinsero proficui rapporti di tipo commerciale (VII-VI sec. a.C.). Ben evidente è anche una successiva fre-quentazione in età punica, non legata al momento a specifiche strutture, continuata, senza alcuna cesura, anche nella successiva età romana e tardo-antica. Solo a quest’ultima fase sono riferibili con certezza le strut-ture murarie individuate nella parte alta del saggio, a Nord, con ogni verosimiglianza impiantate su prece-denti fasi di frequentazione. Ciò risulta evidente nel caso del pozzo, di possibile impianto nuragico, che sembra essere stato obliterato dalle strutture romane e non più in uso almeno da questa fase.

Nella seconda campagna (dal 14.07 al 19.09.2008) è proseguita l’indagine nell’area settentrionale, dove sono state meglio messe in luce le strutture murarie già evidenziate, di età romana o, più probabilmente, tardo-antica. Nella zona più a Sud, invece, si è inizia-to lo scavo di un’area di 10 x 10 m.: al di sotinizia-to di varie US superficiali, con materiali di varie epoche, per lo

ArcheoArte 2010, 1: 287-288 http://archeoarte.unica.it/ ISBN: 2039-4543

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più di età storica (ceramica punica, a vernice nera, sigillata), ma anche, seppure in minor quantità, di età nuragica, si è evidenziata una struttura muraria co-stituita da pietre di medie e piccole dimensioni, con andamento irregolarmente curvilineo. Tale struttura è di difficile interpretazione cronologica e funzionale: potrebbe trattarsi di un lembo di pavimentazione o di un basamento murario pertinente ad un edificio circolare o sub-circolare. L’indagine nel settore deve ancora completarsi.

Su Angiu – Mandas: particolare della struttura muraria ad andamento circolare venuta in luce nella campagna di scavo 2008.

La terza campagna (dal 14.11.2008 al 24.04.2009), infine, ha interessato l’area immediatamente a Nord di quella indagata nei precedenti cantieri, a mezzaco-sta sull’altura dominata dal nuraghe e a breve dimezzaco-stanza da questo. Lo scavo ha permesso di individuare, sotto alcune US pertinenti a fasi di abbandono dell’inse-diamento di età romana e tardo-antica, nuove appa-recchiature murarie e lembi di pavimentazione, stret-tamente legati alle strutture murarie quadrangolari già messe in luce.

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