Impatto degli interventi sulla
sopravvivenza all’infortunio
Farina E.
1, Bena A.
11 SC a DU Servizio sovrazonale di Epidemiologia – ASL TO3 - Torino
Obiettivo
L’obiettivo di questa analisi è individuare le
tipologie di intervento che portano a risultati
migliori in termini di outcome (infortunio).
In particolare si vuole valutare per quanto tempo le
imprese oggetto di vigilanza sono libere da nuovi
eventi infortunistici a seguito dell’intervento, e se
Questa analisi utilizza i dati relativi solo alle “aziende-asl” definite CASI:
appartengono al settore manifatturiero (codice Ateco2002 = D*) hanno la sede della PAT in Veneto
sono presenti e attive per tutto il periodo 2001-2007 hanno un numero di addetti ≥10 per tutto il periodo non hanno l’accentramento contributivo
+
sono state oggetto di uno o più interventi nel periodo 2003-2005
hanno almeno due anni senza interventi sia prima del primo intervento che dopo l’ultimo intervento
795
AZIENDE
Le aziende
Gli interventi considerati
795
aziende609 un solo intervento 148 due interventi
38 tre o più interventi
Si è tenuto conto solo del primo intervento relativo ad ogni azienda!
Tipo di intervento Freq. % IS 232 29.2% IF 342 43.0% IFB 194 24.4% MP 16 2.0% AA 11 1.4% 795 IS: Ispezione di vigilanza
IF: Inchiesta Infortuni complessa
IFB: Inchiesta Infortuni Breve
MP: Inchiesta per Malattia Professionale
Gli interventi considerati
Sono in seguito state selezionate
574
aziende oggetto di Ispezione di vigilanza (IS) o Indagine Infortunio complessa (IF), che hanno richiesto un sopralluogo fisico nell’azienda.Tipo di intervento Freq. % IS 232 29.2% IF 342 43.0% IFB 194 24.4% MP 16 2.0% AA 11 1.4% 795
La coorte
Le 574 aziende selezionate costituiscono una COORTE di aziende
Una coorte è un gruppo di soggetti o di unità che condividono una stessa caratteristica e che vengono seguite nel tempo. Questa caratteristica può essere un’esposizione comune: ad un fattore di rischio rilevante per una
specifica malattia, ad una sostanza cancerogena, ad un intervento…
In questo caso la caratteristica comune è l’EPOSIZIONE AD UN
L’outcome di interesse
L’outcome di interesse in questo studio è il PRIMO INFORTUNIO
accaduto dopo l’intervento.
Dall’Archivio infortuni dell’INAIL sono stati estratti gli infortuni accaduti ai dipendenti delle aziende selezionate sia in Veneto sia fuori, definiti positivi, anche relativi ad apprendisti e lavoratori interinali, esclusi quelli in itinere.
Per ogni azienda è stata considerata la data della prima ispezione ed è stato considerato il primo infortunio accaduto temporalmente dopo quella data!
L’outcome di interesse
Sono stati considerati gli INFORTUNI TOTALI e gli INFORTUNI GRAVI
Mortali
Che comportano una disabilità (grado>0) Con più di 30 giorni di assenza
Infortuni gravi
Sono stati selezionati separatamente il primo infortunio totale e il primo infortunio grave di ogni azienda. Può accadere che un’azienda abbia un infortunio, ma non grave.
Studi di sopravvivenza
Sono finalizzati a studiare il TEMPO che intercorre tra un particolare punto di partenza (starting point) e l’occorrenza di un evento (end-point). I soggetti sono seguiti per uno specifico periodo di tempo e il focus è sul tempo a cui accade l’evento di interesse.
STARTING POINT END - POINT
Il tempo di accadimento dell’evento di interesse è solitamente chiamato Tempo di sopravvivenza (survival)
Tempo di follow-up
Data ispezione 31 dicembre 2007
X X Infortunio
Intervento successivo
In pratica si definisce un periodo di osservazione e si seguono le aziende a partire dalla data dell’ispezione fino a che non accade una delle seguenti cose:
- Un infortunio nell’azienda
- Un intervento successivo per cui cambia l’esposizione - Termina il periodo di osservazione (31-12-2007)
Analisi di sopravvivenza
In definitiva noi abbiamo per ogni azienda 3 tipi di informazioni fondamentali:
1) La durata del tempo di follow-up
2) Un variabile dicotomica che indica se c’è stato un infortunio 3) Un set di variabili che caratterizzano l’intervento
Basandosi su questi dati è stata condotta un’ANALISI DI
SOPRAVVIVENZA utilizzando due metodologie:
- Metodo non parametrico di Kaplan-Meier - Modello semiparametrico di Cox
Kaplan-Meier
I risultati vengono sintetizzati in un grafico con le curve di sopravvivenza:
Al tempo 0 la probabilità di sopravvivenza è 1, poichè tutti i soggetti sono ancora
liberi dall’evento
Tempo follow-up
Man mano che si va avanti nel tempo i sopravviventi all’evento sono sempre di
Kaplan-Meier: valutazione grafica
Gap verticale: differenza nell’esito finale
Gap orizzontale: differenza nel tempo di
presentazione dell’outcome
Gap orizzontale differenza nel TIMING dell’evento
Kaplan-Meier: valutazione statistica
Per confrontare più curve di sopravvivenza (ad esempio, due differenti trattamenti) non ha senso comparare le curve in un singolo punto.
Esistono diversi tipi di test per poter valutare i tempi di sopravvivenza, ma il più utilizzato è il LOG-RANK TEST.
In pratica ci si chiede se le curve di sopravvivenza si possono considerare uguali o diverse. Se il p-value del test è <0.05 allora concludiamo che le due curve di sopravvivenza sono diverse tra di loro.
Modello di Cox
E’ un modello di regressione che descrive la relazione tra il tempo T e un set di covariate (variabili esplicative) di interesse. Per esempio quando si studia l’effetto di un trattamento si possono voler considerare alcune caratteristiche dei pazienti: sesso, età, patologie pregresse, ecc…
A differenza di Kaplan-Meier, il modello di Cox permette di controllare il confondimento!
Nel caso in cui vengono inserite più covariate ogni Hazard Ratio (HR) si interpreta come corretto, aggiustato per le altre variabili inserite nel modello
Modello di Cox: Hazard Ratio
- Nel caso di covariate categoriali: incremento/decremento del rischio di una categoria rispetto alla categoria di base.
- Nel caso di covariate continue: incremento/decremento del rischio per ogni aumento unitario della variabile continua.
0 1
∞
Valore nullo
Le variabili relative agli interventi
Informazioni per gli interventi avvenuti nel periodo 2003-2005:
Tipo di intervento: Ispezione di vigilanza (IS); Inchiesta Infortuni complessa (IF); Inchiesta Infortuni Breve (IFB); Inchiesta per Malattia Professionale (MP); Altro (AA)
Motivo di intervento: esposto, programmato, infortunio, malattia professionale, etc.
Data dell’intervento
Completezza dell’intervento: completo / parziale
Numero e qualifica del personale che ha eseguito l’intervento
Numero totale dei sopralluoghi eseguiti (esclusa verifica) e date
Applicazione di sanzioni e articoli violati
La completezza
Variabile di interesse principale: COMPLETEZZA dell’ispezione
Sopralluogo completo l’attività ispettiva copre tutti o la
maggior parte degli aspetti di sicurezza di un’azienda (macchine,
formazione,…)
Sopralluogo parziale
la verifica riguarda un singolo aspetto ritenuto in quel momento prioritario (per es. quello che ha determinato un esposto o la sola macchina
che ha determinato l’infortunio) Le ispezioni di vigilanza sono di
solito complete
Le inchieste infortunio sono di solito parziali
Tipo di
intervento Completo Parziale
IS 201 (86.64%) 31 (13.36%) IF 42 (12.28%) 300 (87.72%) 243 331
Numero sopralluoghi
Le ispezioni di verifica sono escluse dal conteggio, per il quale sono stati considerati solo i sopralluoghi che sono serviti per conoscere appieno la situazione dell’azienda.
Questa variabile può essere quindi utilizzata come proxy della profondità e dell’accuratezza dell’intervento.
Completezza dell’ispezione Numero
sopralluoghi Completo Parziale
1 173 (71.19%) 259 (78.25%)
Numero operatori
Completezza dell’ispezione Numero
operatori Completo Parziale
1 50 (20.58%) 129 (38.97%)
2 181 (74.49%) 193 (58.31%)
3 9 (3.70%) 9 (2.72%)
4 3 (1.23%) 0
Anche il numero di operatori può essere utilizzato per definire l’accuratezza del sopralluogo è associato alla completezza
Gli infortuni
574
aziende502
infortuni primi totali
310
infortuni primi gravi
202
sopralluoghi completi300
sopralluoghi parziali116
sopralluoghi completi194
sopralluoghi parziali 3 mortaliModello finale di Cox
Modello multivariato di Cox finale
Completezza: parziale vs completo
Numero di sopralluoghi: 1 vs >1
Numero di operatori: 1 vs >1
Tasso di infortunio grave del 2002 Attività economica: 4 classi
Classe Gruppi Ateco Incidenza 2003 1 DB Industria tessile 22,82 DL Industria elettrica 27,77 DG Industria chimica 30,05 DC Industria conciaria 30,82 2 DE Industria carta 46,91 DN Altre industrie 54,72 DK Industria meccanica 58,75 3 DA Industria alimentare 64,89 DF Industria petrolio 65,93 DD Industria legno 66,54 DM Industria mezzi trasporto 67,74 4
DH Industria gomma 71,14 DJ Industria metalli 73,78 DI Industria non metalliferi 77,81
Le analisi sono state stratificate per dimensione aziendale della ditta: 10-30 addetti e >30 addetti
Risultati: infortuni totali
Log-rank p=0.011 0 .0 0 0 .2 5 0 .5 0 0 .7 5 1 .0 0 0 500 1000 1500 2000 analysis time Completezza = 0 Completezza = 1Kaplan-Meier survival estimates
La sopravvivenza all’infortunio è più alta nelle aziende con sopralluogo completo rispetto a parziale. Le curve sono significativamente differenti.
Risultati: infortuni totali
Risultati modello di Cox finale
10-30 addetti >30 addetti HR p-value HR p-value Completezza Completo (vs parziale) 0.73 0.012 1.12 0.443 Numero sopralluoghi >1 (vs =1) 1.11 0.491 0.97 0.863 Numero operatori >1 (vs =1) 1.01 0.913 0.90 0.500 Classe ateco 2 (vs 1) 1.22 0.391 1.36 0.119 3 (vs 1) 1.51 0.113 1.03 0.906 4 (vs 1) 1.98 0.002 1.37 0.133 Tasso infortunio 2002 1.02 0.271 1.07 0.081
Risultati: infortuni gravi
Log-rank p=0.007 0 .0 0 0 .2 5 0 .5 0 0 .7 5 1 .0 0 0 500 1000 1500 2000 analysis timeCom pletezza = 0 Completezza = 1
Kaplan-Meier survival estimates
La sopravvivenza all’infortunio grave è più alta nelle aziende con sopralluogo completo rispetto a parziale. Le curve sono significativamente differenti.
Risultati: infortuni gravi
Risultati modello di Cox finale
10-30 addetti >30 addetti HR p-value HR p-value Completezza Completo (vs parziale) 0.72 0.055 0.82 0.264 Numero sopralluoghi >1 (vs =1) 1.11 0.610 0.85 0.368 Numero operatori >1 (vs =1) 0.94 0.747 1.02 0.932 Classe ateco 2 (vs 1) 1.66 0.168 1.19 0.460 3 (vs 1) 1.17 0.716 1.08 0.801 4 (vs 1) 2.22 0.025 1.86 0.013 Tasso infortunio 2002 1.02 0.388 1.03 0.514
Approfondimento: indagini infortunio
A partire dalle 795 aziende iniziali, sono state selezionate le aziende che
hanno avuto un intervento con motivo “indagine infortunio”
540
Indagini con sopralluogo
342
Indagini senza sopralluogo (telefono, lettera, altro…)
198
Obiettivo: valutare se c’è una differenza nella sopravvivenza
all’infortunio tra chi ha avuto un’indagine infortunio complessa tramite sopralluogo, oppure un’indagine senza sopralluogo.
Approfondimento: indagini infortunio
Infortuni totali Infortuni gravi
La sopravvivenza all’infortunio è simile tra le aziende che hanno avuto un’indagine infortunio con sopralluogo e senza sopralluogo, le curve di
sopravvivenza non sono significativamente differenti Log-rank p=0.219 0 .0 0 0 .2 5 0 .5 0 0 .7 5 1 .0 0 0 500 1000 1500 2000 analysis time inf_soprall = 0 inf_soprall = 1 Kaplan-Meier survival estimates
Log-rank p=0.340 0 .0 0 0 .2 5 0 .5 0 0 .7 5 1 .0 0 0 500 1000 1500 2000 analysis time inf_soprall = 0 inf_soprall = 1 Kaplan-Meier survival estimates
Approfondimento: indagini infortunio
10-30 addetti >30 addetti HR* p-value HR p-value Senza sopralluogo 1 - 1 -Con sopralluogo 1.15 0.304 0.88 0.353 Infortuni totali 10-30 addetti >30 addetti HR* p-value HR p-value Senza sopralluogo 1 - 1 -Con sopralluogo 0.99 0.988 1.08 0.645 Infortuni graviDiscussione
L’influenza della completezza sugli infortuni è in parte spiegata dall’adozione di un provvedimento!
Disposizione e/o prescrizione = VIOLAZIONE
L’ispezione si può concludere con:
regolarità dell’azienda
disposizione
prescrizione
disposizione e prescrizione
Discussione
Provvedimento Completo Parziale
Solo disp. 66 (27.16%) 21 (6.34%)
Solo presc. 38 (15.64%) 122 (36.86%)
Disp. e presc. 99 (40.74%) 23 (6.95%)
Nulla 40 (16.46%) 165 (49.85%)
La probabilità di avere una violazione è quasi 5 volte più alta per chi è stato oggetto di un intervento completo rispetto a parziale:
l’impresa è costretta ad affrontare problemi magari elusi o non identificati in precedenza
Discussione
In queste Asl ci si potrebbe aspettare un effetto maggiore degli interventi, come effetto di deterrenza generale aggiuntivo a quello diretto dell’ispezione
Nella presente analisi viene studiato l’effetto DIRETTO delle ispezioni, ma è necessario tenere conto anche dell’effetto del contesto (indiretto)
Infatti le diverse Asl venete hanno atteggiamenti e stili di vigilanza differenti nei confronti delle aziende: ci sono Asl con percentuali di sanzioni
Discussione
E’ stata creata una variabile dicotomica (0/1) ed è stata inserita nel modello, sia come covariata, sia per tenere conto di effetti multilivello
Per tenere conto dell’effetto del contesto le Asl sono state suddivise in due gruppi:
1) Asl con percentuali di sanzioni sulle aziende ispezionate superiore alla media regionale
2) Asl con percentuali di sanzioni sulle aziende ispezionate inferiore alla media regionale
I risultati trovati in precedenza non si
modificano tenendo conto del contesto
Discussione
L’effetto protettivo si evidenzia in particolare
nelle aziende piccole
Nelle aziende più piccole l’intervento completo potrebbe essere comunque più accurato che in quelle grandi (Haviland 2012)
Per quanto riguarda le indagini infortunio non si rileva una differenza nella sopravvivenza all’infortunio delle aziende che hanno subito un sopralluogo
rispetto a quelle che hanno subito un intervento senza sopralluogo
Questo risultato suggerisce che la selezione degli infortuni da indagare in modo indiretto, tramite lettera o telefonata, è stata appropriata
Discussione
Esempi di studi su ampia scala, perlopiù americani, hanno valutato l’efficacia delle ispezioni e delle consulenze in termini di tassi di infortunio
Gli effetti sono più grandi per le ispezioni con multa, per le ispezioni programmate, nelle ditte più piccole e sugli infortuni gravi (Gray 2005)
Le violazioni e le sanzioni riducono la frequenza e la gravità degli infortuni (Tompa 2007)
Le ispezioni programmate sono più efficaci di quelle per denuncia (Haviland 2012)
Esiste un’associazione tra le attività di ispezione e di consulenza e la diminuzione dei tassi di infortunio, più forte per gli infortuni gravi (Foley 2012)
Discussione
Anche se vengono fornite alcune indicazioni l’evidenza sugli effetti complessivi degli strumenti di vigilanza sugli infortuni rimane limitata
Cochrane review 2013:
“Occupational safety and health enforcement tools for preventing occupational diseases and injuries”
Mischke C, Verbeek JH, Job J, et al.
Ci sono evidenze che le ispezioni portino ad una riduzione degli infortuni nel lungo periodo, ma l’entità dell’effetto è incerta, così come l’effetto delle multe. La bassa qualità degli studi disponibili rende difficile la valutazione.
Conclusione
Questo è il primo studio italiano sul settore manifatturiero in un’area geografica come una regione. I risultati concorrono a
creare evidenza sull’efficacia della vigilanza nel contesto specifico italiano ed europeo.
Un primo suggerimento che ci forniscono i risultati di questo studio è che sarebbe utile incrementare i sopralluoghi completi
anche tra le indagini infortunio per aumentare l’efficacia delle attività di vigilanza in termini di riduzione degli infortuni