FACOLTÀDISCIENZE MATEMATICHE,FISICHE E NATURALI
Corso diLaureain Fisi a
Generazione di impulsi ultravioletti
al femtose ondo mediante ampli azione
otti a parametri a
Dissertazione di Laurea in Fisi a
Candidato:
Ali e Monteferri
Relatore:
Prof. TullioS opigno
Introduzione 4
1 Spettros opia Ramanstimolata onimpulsial femtose ondo 5
2 Elementidi otti anon lineare 7
2.1 Lapolarizzazioneotti anonlineareel'equazionedelleonde . . . 7
2.2 Interazioninonlinearidel se ondoordine . . . 8
2.3 Conservazione dell'energia e del momento nelle interazioni non
lineari . . . 12
3 Generazionedi impulsiultravioletti al femtose ondo 15
3.1 Teoriadell'ampli azioneparametri a . . . 15
3.2 Ar hitetturadi unOPA:primoese ondostadiodiampli azione 17
3.3 Generazionedellase ondaarmoni a . . . 20
4 Analisidi stabilità 22
4.1 Strumentid'analisi . . . 22
4.2 Presentazionedeidati . . . 22
Con lusioni 38
Negli ultimi anni il res ente interesse nei onfronti di pro essi himi i e
biologi i ultravelo i ha portato allo sviluppo di te ni he in gradodi indagare
le trasformazioni he avvengono nella materia su s ale temporali inferiori al
pi ose ondo. Inquestosensol'invenzionedeilaser heemettonoimpulsial
fem-tose ondo ha segnato il passo de isivo per la nas ita di spettros opie otti he
risolteintempo,fondatesullos hemapump-probe. Tralemodernete ni he he
onsentono di rilevarelastruttura vibrazionaledi unsistema durante reazioni
ultravelo i è molto diusa la spettros opia Raman stimolata al femtose ondo
(Femtose ond Stimulated Raman Spe tros opy-FSRS). Questo tipodi
spettro-s opiavibrazionalerisoltaintempoèrealizzatadallaboratorioFemtos opy per
analizzarel'evoluzionediuna lassediproteine,adesempioleemoproteine,tra
due ongurazionidiequilibrio.
Oltreall'impiegodiimpulsidibrevedurata,talemetodori hiedeun'estesa
tuna-bilitàinfrequenza,per hésiindu alatrasformazionesul ampioneesiottenga
eetto Raman sfruttandonele bande di assorbimento. Permanipolare lalu e
us entedaunlaseraduna ertalunghezzad'ondasiutilizzanoeettiotti inon
lineari. Nellapresentedissertazione ilimiteremoallostudiodeglieettidel
se- ondo ordine, hesono statialla basedellagenerazionedi impulsiultravioletti
dausare omepompaattini aperunesperimentodi FSRS.
La onversionedi impulsialfemtose ondo entratia
800nm
emessidaunlaseralTi:Sa inimpulsi entratia
270nm
, he sianoadatti adinnes are ilpro essofoto himi odi interessenelleproteine,èstatol'obiettivodelnostrolavoro
spe-rimentale. La produzione di impulsi ultravioletti è statarealizzataattraverso
il pro essodi generazione di se onda armoni a, impiegando ome ampo
fon-damentale il segnale in us ita da un ampli atore otti o parametri o (OPA).
Di questo des riveremo lo s hema ostruttivo e dis uteremo i problemi legati
all'ampli azioneparametri a onimpulsiultrabrevi.
Inneriporteremol'analisirelativaalla aratterizzazionedistabilitàdelsistema
heviene ostantemente ondotta in laboratorio, monitorandola temperatura
dell'ambiente e l'energia e la durata degli impulsi emessi dal laser, al ne di
ontrollarel'eventuale orrelazionetraidiversiparametrieassi urarelemigliori
Spettros opia Raman
stimolata on impulsi al
femtose ondo
Per omprenderelamotivazionespettros opi adelpresentelavorodi
gene-razionediimpulsiultraviolettialfemtose ondo,svoltonell'ambitodelprogetto
Femtos opy,des riviamobrevemente iprin ipidi basedellate ni aFSRS.
Nellaspettros opiaRamanspontaneaunfas iodi pump afrequenza
ω
p
in ide su un ampione, produ endo una diusione di fotoni. Come risultato dellos atteringanelasti odellaradiazionein identevengonodiusifotoniafrequenza
minore
ω
s
e maggioreω
as
rispetto a quella e itatri e, detti rispettivamente Stokes e anti-Stokes. L'e ienza del pro esso spontaneo è molto bassa, maaumenta se lo s attering della lu e è stimolato dalla presenza di un se ondo
ampo. Quandoduefas i oerenti,unodipump afrequenza
ω
p
eunoStokesa frequenzaω
s
,illuminanoun ampione hepresentaunafrequenzadivibrazione mole olarepariaω
0
= ω
p
− ω
s
,vieneemessalu e oerente afrequenzaω
s
on intensitàproporzionalealussodifotonidellapompa. Inquesto asosidi e hel'emissionedifotoniafrequenza
ω
s
èstimolatadallapresenzadelfas ioStokes. Laspettros opiaRamantradizionale onsentedi rilevarelastrutturavibrazio-naledel ampione,manondi risolverlaintempo.
Durantelaperturbazionediunsistemanonègeneralmentepossibilefare
misu-re, maène essario aspettare lane dellaperturbazioneper analizzarele
on-seguenze hehaavuto. Esistono, però,delletrasformazioni osìvelo irispetto
alla durata dellaperturbazione, danonpoteressere osservate,poi hédannoa
lorovoltaorigineapro essipiùlenti. Perindagarequestifenomeniultravelo i
si utilizza la te ni a di misura pump-probe. Lo s hema prevede l'impiego di
due impulsi ultrabrevi: il primo, detto di pump, investe il sistema in esame,
mettendo in attouna trasformazione; il se ondo, detto di probe, attraversail
sistema perturbato onunritardo temporaleregolabilerispettoalprimo.
Stu-diandoi ambiamentinelle aratteristi hedell'impulsodi probe infunzione del
ritardotemporale,siottengonoinformazioni sullemodi azionidelle strutture
mole olariinnes atedalpump. Larisoluzionetemporale on uisiri avanotali
via,permettel'indaginedei ambiamentistrutturalisolosus aletemporali
del-l'ordine dei pi ose ondi, poi hé il limite di Fourier impone he la durata del
probe sialimitataan hésiabbiaunabuonarisoluzionespettrale.
Late ni aFSRS onsentedisuperarequest'osta oloefornis einformazioni
sul-lastruttura vibrazionaledel ampione onunarisoluzione temporale
< 100f s
espettrale di
∼ 10cm
−1
. Un impulsoultrabreve,lapompaattini a, innes ail
pro essofoto himi o,aquestoseguono onunritardotemporaleregolabiledue
impulsi di probe (Ramanpump eRaman probe), hes andaglianoil pro esso,
onsentendodiri avarelospettrovibrazionaledellespe ietransienti. Lapompa
Raman è unimpulso di durata dell'ordine dei pi ose ondi abanda orta, he
dàinizioallos attering,mentreilRamanprobeèun ontinuum di banda
su- ientementelargaeduratadell'ordinedeifemtose ondi, heagis e ome ampo
Stokes. Quandoidue fas i sonosovrappostispazialmente etemporalmente in
Figura1.1: Duratadegliimpulsinellaspettros opiaFSRS
unmezzoRaman-attivo,ifotonivengonotrasferitidallapompaRamanpiù
in-tensa all'impulsodi probe più debole. Sonoeettuate misure su essivedello
spettro del Raman probe in assenza e in presenza del Raman pump, osì da
ottenereil guadagnoindottonellospettrodelprobe.
Raman gain
=
probepump on
probe
pump of f
Larisoluzionespettraleèdeterminataprin ipalmentedallalarghezzadi banda
della pompa Raman, quella temporale dal ritardo tra la pompa attini a e la
oppia diprobe.
Figura1.2: Righe di guadagno dell'impulso di probe ( ontinuum) alla frequenze di
Elementi di otti a non lineare
Nel1818Fresnels riveall'A ademiaFran esedelleS ienzediaver
osserva-to helarelazionetra lavibrazionedellalu eela onseguentevibrazionedella
materiaèlinearesololaddovenonsonodisponibilisorgentidilu eadalta
inten-sità. Tipi amentesolounfas iolaserèsu ientementeintensodamodi arele
proprietàotti hedellamateria. Perquestobisogneràaspettare losviluppodei
laserall'iniziodeglianni '60perosservareglieettigeneratidallanon
propor-zionalitàtrail ampoelettri oappli atoelapolarizzazioneindottanelsistema
materiale. Lagenerazionedi se ondaarmoni a fuil primo di questieetti ad
essereosservatoelasuas operta,adoperadiFrankennel1961,èassunta ome
datadinas itadell'otti anonlineare. Questasio upadistudiareproprioquei
fenomeni hesi manifestano quandolarispostadel sistema materiale dipende
in modo nonlineare dall'intensitàdel ampoappli ato. Neiseguenti paragra
des riveremolapropagazioneel'interazionediondeelettromagneti heinmezzi
onproprietànon lineari,soermando isuglieettidelse ondoordine.
2.1 La polarizzazione otti a non lineare e
l'equa-zione delle onde
Consideriamoun'ondaelettromagneti a heattraversaunmateriale;abasse
intensitàlarelazionetralapolarizzazioneindottaeil ampoelettri o è
P (t) = ε
0
χ
(1)
E(t)
(2.1)dove
ε
0
è la permittività elettri a del vuoto eχ
(1)
è la sus ettività otti a
li-neare. Quandol'intensitàaumenta,l'equazione2.1sigeneralizzaesprimendola
polarizzazioneinserie dipotenze
P (t) = ε
0
[χ
(1)
E(t) + χ
(2)
E
2
(t) + χ
(3)
E
3
(t) + . . . ]
(2.2)in ui
χ
(2)
e
χ
(3)
sonorispettivamentelasus ettivitàlinearedelse ondoeterzo
ordine. Per sempli ità abbiamo trattato i vettori
~
P (t)
e~
E(t)
ome quantità s alari. Nel asogenerale la sus ettivitàotti a è un tensore, quellalineare dirango2,quellanonlinearedelse ondoordinedirango3et .
Partiamodalleequazionidi Maxwell:
∇ · ~
D = ρ
(2.3)∇ · ~
B = 0
(2.4)∇ × ~
E = −
∂ ~
∂t
B
(2.5)∇ × ~
H =
∂ ~
D
∂t
+ ~
J
(2.6)dove
B
~
èil vettoredi induzionemagneti a,H
~
il ampomagneti o,E
~
il ampoelettri o e
D
~
il vettore spostamento elettri o. Assumiamo he le regioni dispazio trattatesiano privedi ari he e orrenti libere (
ρ = 0
eJ = 0
~
) e heilmaterialenon abbiaun omportamentomagneti o(
µ
r
= 1
quindiB = µ
~
0
H
~
). È onveniente s rivere la polarizzazione ome somma di unparte lineare ediuna non lineare:
P (t) = P
L
(t) + P
N L
(t)
. Ilvettore spostamento elettri o può essereallorade ompostonelseguentemodo~
D = ~
D
L
+ ~
P
N L
(2.7)essendo
D
~
L
= ε
0
E + ~
~
P
L
. Appli ando l'operatore di rotore all'equazione2.5 e sostituendovila2.6, siottienel'equazione∇ × ∇ × ~
E + µ
0
∂
2
D
~
∂t
2
= 0
(2.8)he può essere ris rittamediante la relazionevettoriale 1
∇ × ∇ × ~
E = ∇(∇ ·
~
E) − ∇
2
E
~
ela2.7 ome∇
2
E −
~
1
ε
0
c
2
∂
2
D
~
L
∂t
2
=
1
ε
0
c
2
∂
2
P
~
N L
∂t
2
(2.9)Questaèlaformapiùdiusadell'equazionedelleondeinmezziotti inonlineari,
des rivelapropagazionedi un ampoin unmateriale onrispostanon lineare
e mostra he una polarizzazione he varia nel tempo si omporta ome una
sorgentedinuove omponentidel ampoelettromagneti o.
2.2 Interazioni non lineari del se ondo ordine
Consideriamolasovrapposizionedi dueondepiane mono romati hedi
fre-quenza
ω
1
eω
2
elimitiamolanostraattenzionealterminedipolarizzazionenon linearedelse ondoordine2
E(t) = E
1
e
−iω
1
t
+ E
2
e
−iω
2
t
+ c.c.
(2.10)1
Ingeneraleinotti anonlinearel'equazionediMaxwell
∇ · ~
D
= 0
nonimpli a∇ · ~
E
= 0
aausadellarelazione2.7,tuttaviaquestoterminerisultaessereidenti amentenullonellimite
diondapianaetras urabileinapprossimazionediinviluppolentamentevariabile.
2
Lasus ettivitàotti anonlinearedelse ondoordineènonnullasoltantoinmaterialinon
P
N L
(2)
(t) = ε
0
χ
(2)
E
2
(t)
(2.11)Sostituendolaprimaespressionenellase ondarelazionesitrova heil ontributo
delse ondoordineallapolarizzazioneè
P
N L
(2)
(t) = ε
0
χ
(2)
[E
1
2
e
−2iω
1
t
+ E
2
2
e
−2iω
2
t
+ 2E
1
E
2
e
−i(ω
1
+ω
2
)t
+2E
1
E
2
∗
e
−1(ω
1
−ω
2
)t
+ c.c.] + 2ε
0
χ
(2)
[E
1
E
1
∗
+ E
2
E
∗
2
]
(2.12)Questorisultatopuòesseres rittoinmodo onvenienteusandolanotazione
P
N L
(2)
(t) =
X
n
P (ω
n
)e
−iω
n
t
(2.13)dovelasommatoriasi estende avalorisiapositivi he negatividellefrequenze
ω
n
. 3Laampiezze omplessedelle omponentiin frequenzadellapolarizzazione
nonlinearesono:
P (2ω
1
) = ε
0
χ
(2)
E
1
2
(SHG)
P (2ω
2
) = ε
0
χ
(2)
E
2
2
(SHG)
P (ω
1
+ ω
2
) = 2ε
0
χ
(2)
E
1
E
2
(SF G)
(2.14)P (ω
1
− ω
2
) = 2ε
0
χ
(2)
E
1
E
2
∗
(DF G)
P (0) = 2ε
0
χ
(2)
(E
1
E
1
∗
+ E
2
E
∗
2
) (OR)
Cias una aratterizzaun parti olarefenomeno, he èstato ontraddistinto da
unasigla: SHGstaperse ond-armoni generation, SFGpersum-frequen y
ge-neration,DFGperdieren e-frequen ygenerationeORperopti alre ti ation.
Sebbenelapolarizzazionenonlineare presentiquattrodierenti omponentidi
frequenza nonnulle,ingenerenonpiùdi unadiquesteèpresente
apprezzabil-mente nella radiazionegeneratanell'interazione nonlineare,poi hé l'e ienza
diunpro essononlineareèmassimaquandoèrealizzatala ondizionediphase
ma hting, la quale non può essere soddisfatta per più di una omponente di
frequenza, omevedremopiùavanti.
Esaminiamo orai pro essi di generazionedi se ondaarmoni a, generazionedi
frequenza sommaegenerazionedi frequenza dierenza. Nelprimo aso oppie
di fotoni di frequenza
ω
del fas io in idente sul ristallo vengono distrutte esono simultaneamente reatifotoniafrequenza
2ω
, nerisulta he lafrequenzadelfas ioin us itaèildoppiodellafrequenzadell'ondafondamentale.
Nelse ondo asodue ampidi frequenza
ω
1
eω
2
interagis onoprodu endoun ampoafrequenzaω
3
= ω
1
+ ω
2
. Ragionandoin termini di fotoni,due fotoni on energie~
ω
1
e~
ω
2
sono assorbiti ad un livello virtuale della materia eun fotone onenergia~
ω
3
= ~ω
1
+ ~ω
2
èemesso.3
Conquestastessanotazionesirappresentail ampoelettri ototale omesommadis reta
di omponentidifrequenza
˜
E(
r, t) =
X
n
E(ω
n
)e
−
iω
n
t
=
X
n
A(ω
n
)e
i
(
kn
·
r−
ω
n
t
)
Ina ordo onquestadenizionediampiezza omplessa,un'onda
˜
E(
r, t) = E cos(
k·
r−
ωt)
ha inviluppo A(ω) =
1
2
E
,doveilfattore1
2
es efuoridal fatto hel'ampiezza omplessaè equamentedivisatra omponentidifrequenzapositivaenegativa.Des rizioneinterminidilivellienergeti i.
Figura2.2: Generazione di frequenza somma. (a) S hema dell'interazione. (b)
Des rizioneinterminidilivellienergeti i.
Nel pro essodi DFG, inve e, il ampoafrequenza
ω
2
perdeenergiain favore del ampo a frequenzaω
1
e del nuovo ampo generatoω
3
= ω
1
− ω
2
. Dal puntodi vistadellos ambiodifotoni,il fotonedi energia~
ω
1
èassorbitoaun livellovirtuale,ilfotonedienergia~
ω
2
stimolal'emissionediunse ondofotone alla stessa energia, in aggiunta adun terzo on energia~
ω
3
per ompletareil de adimentoallo statofondamentale. Quandoi due ampiω
1
eω
2
nonhanno intensità omparabili,mailse ondoèmoltopiùdeboledelprimo,allorasiparladiampli azioneotti aparametri a;attraversoquestome anismoilfas iopiù
intensotrasferis eenergiaalpiùdeboleedi pulsazioneinferioreampli andolo
egenerandounterzofas ioalla frequenzadierenza.
Forniamounatrattazionepiùdettagliatadiquestipro essi,partendodallo
stu-dio dell'equazione delle onde 2.9, he abbiamo pre edentemente ri avato, per
des rivere leinterazioniotti he nonlineari. Consideriamoil asodella
genera-zione di frequenza sommasottoleipotesi heil mezzosianon assorbente, he
i fas i in ingresso siano ollimati e mono romati i e l'in idenza normale. La
soluzione omogeneadell'equazione2.9 perun'onda piana he sipropagalungo
l'assezafrequenza
ω
3
èE
3
(z, t) = A
3
e
i(k
3
z−ω
3
t)
+ c.c.
(2.15)onampiezza
A
3
ostante. Seiltermineforzante, hehaoriginedallanon linea-rità,èsu ientementepi olo,lasoluzionedell'equazionedelleondehaan oralaforma2.15,ade ezionedelfatto heoral'ampiezza
A
3
haunadipendenzada z, seppur risulti lentamente variabile. Deniamo lapolarizzazionenon lineareDes rizioneinterminidilivellienergeti i
delse ondoordine ome
P
3
= 4ε
0
d
ef f
E
1
E
2
(2.16)doveabbiamointrodottoil osiddettoindi edi nonlinearità
d
ef f
, heèlegato alla direzione di propagazioneedi polarizzazionedel ampotramiteil tensoredi sus ettività
χ
2
. Inserendo la 2.15 e la 2.16 nell'equazione delle onde 2.9 e usandolarappresentazioneE
i
(z, t) = A
i
e
i(k
i
z−ω
i
t)
+ c.c.
peri ampiappli ati,
sitrova
[
∂
2
A
3
∂z
2
+ 2ik
3
∂A
3
∂z
− k
2
3
A
3
+
ε(ω
3
)ω
3
2
A
3
c
2
]e
i(k
3
z−ω
3
t)
+ c.c. =
−
4d
ef f
ω
2
3
c
2
A
1
A
2
e
i((k
1
+k
2
)z−ω
3
t)
+ c.c.
(2.17)Tenendo onto he
k
2
3
=
ε(ω
3
)ω
2
3
c
2
efa endol'approssimazionediinviluppo lenta-mente variabile(slowlyvarying envelopeapproximation-SVEA)∂
2
A
3
∂z
2
≪
k
3
∂A
3
∂z
(2.18) l'equazione2.17diventa∂A
3
∂z
=
2id
ef f
ω
3
2
k
3
c
2
A
1
A
2
e
i∆kz
(2.19)nellaqualequale omparelaquantità
∆k = k
1
+ k
2
− k
3
detta phase mismat h. L'equazione mostra he l'ampiezza dell'onda
ω
3
varia in virtù del suo stretto legame on i fas i in ingresso. Analogamentepossia-mo ri avare le equazioni per i ampi
ω
1
eω
2
, osì da ottenere un sistema di tre equazionidierenzialia oppiate hedes rivelapropagazioneelos ambiodi energia tra i tre ampi attraverso la polarizzazione non lineare del mezzo
materiale.
∂A
1
∂z
=
2id
ef f
ω
2
1
k
1
c
2
A
3
A
∗
2
e
−i∆kz
∂A
2
∂z
=
2id
ef f
ω
2
2
k
2
c
2
A
3
A
∗
1
e
−i∆kz
∂A
3
∂z
=
2id
ef f
ω
2
3
k
3
c
2
A
1
A
2
e
i∆kz
(2.20)le interazioni non lineari
Nellapropagazioneattraversoilmezzootti ononlinearel'ondagenerataha
latendenza,dopouna ertadistanza,adivenirefuori faserispettoalla
polariz-zazioneindotta. Sequesto avviene,lapolarizzazionegeneranuovalu enonin
faserispettoallapre edente epertantoidue ontributisielidonotra loro. Per
evitareunasimilesituazioneène essario helapolarizzazioneindottaelalu e
reataabbianolastessavelo itàdifase he,aparitàdi frequenza, orrisponde
adaverelastessovettored'onda. Sesirealizzaquesta ondizione,in uiledue
onde sono sempre in fase, allora si di e he il pro esso è phase-mat hed. Ma
fa iamodelle onsiderazionipiùdettagliatealriguardo, studiamoan orauna
volta il aso della generazione di frequenza somma. Fa iamol'ipotesi he le
ampiezzedeidue ampiiningresso,
A
1
eA
2
,possanoessere onsiderate ostan-ti.4
L'ampiezza del terzo ampo,
A
3
, si ottiene integrando la 2.19 tra 0 e L rispettoalla variabilezA
3
(L) =
2id
ef f
ω
2
3
A
1
A
2
k
3
c
2
e
i∆kL
− 1
i∆k
(2.21)pertantol'intensitàdell'onda,denita ome
I = 2nε
0
c|A|
2
,èI
3
=
8n
3
ε
0
d
2
ef f
ω
3
4
|A
1
|
2
|A
2
|
2
k
2
3
c
3
e
i∆kL
− 1
∆k
2
(2.22)Ilmoduloquadropuò essereris rittonelseguentemodo
e
i∆kL
− 1
∆k
2
= L
2
sin
2
(∆kL/2)
(∆kL/2)
2
= L
2
sinc
2
(∆kL/2)
(2.23)da uisiosserva hel'e ienzadelpro essononlinearede res eall'aumentaredi
|∆k|L
,infattiseLèmaggioreapprossimativamentedi1/∆k
l'ondaassumeunadierenzadifaserispettoallapolarizzazioneforzante,perquestosiintrodu ela
osiddettalunghezza di oerenza,
L
coh
= 2/∆k
. L'intensità èmassimaquando∆k = 0
,questasituazioneèdettadiperfettophasemat hing.Eettuando glistessi ontisiaperlagenerazionedi se ondaarmoni a heper
la generazione di frequenza dierenza si ri onos e he il phase mismat h è il
parametrofondamentaleperl'e ienzadelpro essononlinearedi onversione.
La realizzazione della ondizione di phase mat hing presenta delle notevoli
di oltà. Perfas i ollineariessaassumelaforma
n
1
ω
1
c
+
n
2
ω
2
c
=
n
3
ω
3
c
(2.24)Poi hél'indi e dirifrazioneèunafunzione monotòna res ente dellafrequenza
(peril fenomeno della dispersione normale), dall'ipotesi
ω
1
≤ ω
2
≤ ω
3
segue hen
1
≤ n
2
≤ n
3
. Nel asodellagenerazionedise ondaarmoni a onω
1
= ω
2
eω
3
= 2ω
1
la ondizione∆k = 0
siridu eallari hiestan(ω
1
) = n(2ω
1
)
4
Questaassunzioneèvalidaquandola onversionedeifas iiningressonelfas ioafrequenza
phase mismat h
laqualenonèrealizzabilequandol'indi edirifrazione res eall'aumentaredella
frequenza. Analogamentenel asodellagenerazionedi frequenzasommanonè
possibilesoddisfare la ondizionedi phasemat hing,poi hédovrebbeessere
n
3
=
n
1
ω
1
+ n
2
ω
2
ω
3
ovveron
3
− n
2
= (n
1
− n
2
)
ω
1
ω
3
(2.25)Èevidente hea ausadelladispersionenormalequestaequazionenonpossiede
soluzioni,essendoilsegnodelmembrodidestraoppostoalsegnodelmembrodi
sinistra. Poi hélavorando on materialiisotropinonsipuòraggiungerela
on-dizionediphasemat hing,siri orreall'usodi ristallibirifrangenti,neiqualiper
unadatadirezionedipropagazionedellalu einingressosonopossibilidue
diver-sivaloridellavelo itàdifaseasso iatiapolarizzazionimutuamenteortogonali. 5
In virtùdel fatto he in un ristallouniassi o l'indi e di rifrazioneordinario è
dierentedaquellostraordinarioeil ampoelettri osipropaga onunindi edi
rifrazione hedipendedalladirezionedellapolarizzazione,èpossibile
individua-re l'angoloopportuno tra lapolarizzazionedel ampo elettri o el'asse otti o,
he permette di soddisfare la ondizione ri hiesta. In base alla polarizzazione
assuntadaitre ampi,sipossonorealizzareduediverse ongurazioni:
•
ilphasemat hing ollineareditipoI,nelqualeleondeafrequenzaminore sonopolarizzateparallelamente.•
ilphasemat hing ollineareditipoII,nelqualeleondeafrequenzaminore sonopolarizzateortogonalmente.Nonostantesiastataosservatalapossibilitàdigarantireilphasemat hing,
esi-stono una serie di problemi he limitano l'e ienza del pro esso non lineare.
Tra questi vi è il walk o, ioè la perdita della sovrapposizione iniziale tra i
5
Inlineadiprin ipiosarebbepossibilesoddisfare la ondizione
∆k = 0
an hesfruttandonell'utilizzodi ristalli lunghi. Un altro osta oloè la dispersione dellevelo ità
di gruppo (GVM-Group Velo ity Mismat h), ovvero la dierenza tra l'inverso
dellevelo itàdi gruppodeifas iinteragenti.
Ora prendiamoin onsiderazionegli aspettienergeti i dellamutuainterazione
ditreonde hesipropaganoattraversounmezzootti ononlineareenon
assor-bente. Sivuoleri avarelavariazionespazialedell'intensitàasso iataa ias una
onda. Partendo dalladenizionedi intensità
I
i
= 2n
i
ε
0
cA
i
A
∗
i
, oni = 1, 2, 3
, siha∂I
i
∂z
= 2n
i
ε
0
c
A
∗
i
∂A
i
∂z
+ A
i
∂A
∗
i
∂z
(2.26)Fa endousodelleequazionidia oppiamentoperl'ampiezza,siri avaun
siste-madia oppiamentoan heperleintensitàdei ampi
∂I
1
∂z
= 4ε
0
d
ef f
ω
1
(iA
3
A
∗
1
A
∗
2
e
−i∆kz
− iA
1
A
2
A
∗
3
e
i∆kz
)
∂I
2
∂z
= 4ε
0
d
ef f
ω
2
(iA
3
A
∗
1
A
∗
2
e
−i∆kz
− iA
1
A
2
A
∗
3
e
i∆kz
)
∂I
3
∂z
= −4ε
0
d
ef f
ω
3
(iA
3
A
∗
1
A
∗
2
e
i∆kz
− iA
1
A
2
A
∗
3
e
−i∆kz
)
(2.27)
Deniamo l'intensità totale
I = I
1
+ I
2
+ I
3
, e al oliamo la sua variazione spaziale∂I
∂z
=
∂I
1
∂z
+
∂I
2
∂z
+
∂I
3
∂z
= 0
(2.28)dovesièusatoilfatto he
ω
3
= ω
1
+ ω
2
. Siosserva henelpro essononlineare l'energia è onservata; l'in remento dell'intensità di un ampo è ompensatodalla riduzione degli altrio vi eversa. Dal sistema di equazioni a oppiate si
ottengonoinoltrelerelazioninote omeequazioni diManley-Rowe:
∂
∂z
I
1
ω
1
=
∂
∂z
I
2
ω
2
= −
∂z
∂
I
ω
3
3
(2.29)Questesono onsistenti onl'interpretazione orpus olare,se ondolaqualeper
ias un fotone afrequenza
ω
3
assorbitoad unlivello virtuale,un fotone aω
1
e uno aω
2
sono simultaneamente emessi, infatti denendo il usso di fotoni,Φ =
~
I
ω
, omeil numerodi fotoniin identisuunasuper ieunitariaperunità di tempo,siottiene∂Φ
1
∂z
=
∂Φ
2
∂z
= −
∂Φ
3
∂z
(2.30)da ui si evin e he durante la propagazione ad un variazione dell'intensità
orrisponde una variazione del numero di fotoni, nel rispetto della legge di
Generazione di impulsi
ultravioletti al femtose ondo
Nelpre edente apitoloabbiamoa ennatoalme anismo
dell'ampli azio-neotti aparametri a;inun ristallononlineareunfas ioaintensitàpiù
eleva-ta, dettopump,trasferis eenergiaadunse ondofas io di intensitàinferioree
frequenza regolabile,il osiddetto signal, ampli andoloe generando
nell'inte-razioneunterzofas io,l'idler. Signal eidler gio anounruolointers ambiabile.
Ilpro essodi ampli azione parametri a onsente di ottenereimpulsi tunabili
in frequenza. An hél'e ienza siaottimale, bisognadisporre di unapompa
molto intensa, perquesto il pro essoèimplementatoin sistemi laseral
femto-se ondo,iqualipermettonodiotteneregrandivaloridell'intensitàapartireda
energiemodeste.
Il termine parametri o sta ad indi are he gli stati quanto-me ani i iniziali
e nali del sistema sono identi i. In un pro esso parametri o la popolazione
puòessererimossadallostatofondamentaleedo uparelivellivirtualisoloper
intervallidi tempomolto limitati, dell'ordine di
~
/δE
,doveδE
èladierenzadi energiatra il livello virtuale e eil livello reale piùvi ino, in a ordo onil
prin ipiodiindeterminazione. Uneettoparametri oèsempredes rittodauna
sus ettivitàotti arealeein essol'energiafotoni aèsempre onservata.
Il set up he realizza l'ampli azione parametri a è detto Opti al Parametri
Amplier (OPA). 1
Nell'esperimentodispettros opiaFSRSrealizzatoin
labora-torioèimpiegatoperlaproduzionedellapompaattini a, ovverodelfas io he
ha una frequenza tale da innes are la trasformazione nel ampione in esame.
Di seguito des riveremo ome èstatopossibile, mediante ampli azioneotti a
parametri a,generareunfas iodi pump nell'ultravioletto.
3.1 Teoria dell'ampli azione parametri a
Abbiamo già dis usso la teoriagenerale dell'otti a non lineare e abbiamo
analizzatoindettaglio ilfenomenodellagenerazionedi frequenzasomma. Con
un metodo analogo vogliamo ottenere le equazioni he des rivono
l'ampli a-zione parametri a. Indi hiamo on
ω
p
la pulsazione della pompa, onω
s
la 1Undispositivoalternativo heimplemental'ampli azioneotti aparametri aèl'opti al
pulsazione del segnale e inne on
ω
i
quella dell'idler. Per i ampi appli ati usiamo la rappresentazioneE
i
(z, t) = A
i
e
i(ω
i
t−k
i
z)
+ c.c.
e pro ediamo ome
visto nelse ondo apitolo. Nell'approssimazionedi pompa ostante,ilsistema
di a oppiamentoassumelaforma:
∂A
s
∂z
= −
2id
ef f
ω
2
s
k
s
c
2
A
p
A
∗
i
(z)e
−i∆kz
∂A
i
∂z
= −
2id
ef f
ω
2
i
k
i
c
2
A
p
A
∗
s
(z)e
−i∆kz
∂A
p
∂z
= 0
(3.1)dove
∆k = k
p
−k
i
−k
s
. Assumiamo, ome ondizionial ontorno, heall'istanteiniziale non siapresente il fas io di idler
A
i
(z = 0) = 0
eindi hiamo onA
s
0
l'ampiezza iniziale del segnale. Derivando la prima equazione del sistema esostituendovilase onda,siottiene
∂
2
A
s
∂z
2
= −i∆k
∂A
s
∂z
+ Γ
2
A
s
(3.2)in ui ompareilfattore
Γ
2
,denito omeΓ
2
=
2d
2
ef f
ω
i
ω
p
c
3
ε
0
n
s
n
i
n
p
I
s
Risolvendol'equazionedierenzialeeusandoladenizionedi intensità,
I = 2nε
0
c|A|
2
,si al ola hel'intensitàdelsegnaledopoessersipropagatoinun ristallodilunghezzaLèI
s
(L) = I
s
0
"
1 +
Γ
g
sinh(gL)
2
#
(3.3) ong =
q
Γ
2
−
∆k
2
2
. Nell'ipotesi hesiag
L ≫ 1
l'equazione3.3diventaI
s
(L) =
1
4
Γ
g
2
I
s
0
e
(2gL)
(3.4)Quando è soddisfattala ondizione di phase mat hing,
∆k = 0
, g è massimo(g
= Γ
)el'intensitàrisultaessereI
s
(L) =
1
4
I
s
0
e
(2ΓL)
(3.5)
pertantol'intensità delsegnale res eesponenzialmente onlalunghezzaL del
ristallo. Possiamo denire sotto tali ondizioni il guadagno parametri o di
segnaleG:
G =
I
s
(L)
I
s
0
=
1
4
e
(2ΓL)
(3.6)Questo fattore mostra una dipendenza di tipo esponenziale dal parametro
Γ
,attraversoilqualeèinuenzatodal oe ienteotti odelse ondoordineproprio
del ristallo(
d
ef f
)dallaradi equadratadell'intensitàdellapompa(pI
p
)edalla radi equadratadelprodottodellefrequenzeω
i
eω
s
(√
ω
i
ω
s
).Un'osservazioneapartevafattaperla res itaesponenziale onlalunghezzadel
fas i. Gliimpulsi disegnaleediidlersipropaganoavelo itàdierentirispetto
alla pompa, separandosene dopo un erto intervallo di tempo. Consideriamo
unaduratadegliimpulsi
τ
e hiamiamol
jp
ladistanzadopolaqualeilsegnale (ol'idler) siseparadallapompa,siosserva hel
jp
=
τ
δ
jp
dove
δ
jp
è il GVM tra il segnale (o l'idler) e la pompa. L'uso di ristalli di lunghezzasuperioreallalunghezza aratteristi adiseparazionetraifas irendeil pro essomeno e iente. Il group velo ity mismat h tra il segnale el'idler,
inve e,poneunlimiteallalarghezzadellabandadiguadagno. Immaginiamodi
aversoddisfattola ondizione di phase mat hing per ledate frequenze,
∆k =
k(ω
p
) − k
(
ω
s
) − k(ω
i
)
. Supponiamo helafrequenzadelsegnaleaumentidiuna quantità∆ω
, per la onservazione dell'energia la frequenza dell'idler diventaω
i
− ∆ω
. Se∆ω
èpi olo,ilmismat h delvettored'ondapuòesseresviluppato alprimoordine∆k ∼
=
−
∂ω
∂k
s
s
∆ω +
∂k
i
∂ω
i
∆ω
(3.7)inserendoquestosvilupponell'espressione delguadagno,sitrova helarghezza
amezzaaltezzadellagaussianain frequenzaè:
∆ν =
2(ln2)
1/2
π
Γ
L
1/2
1
1
ν
gs
−
1
ν
gi
(3.8)da uisiosserva heungrandeGVMridu elalarghezzadibandadiguadagno.
3.2 Ar hitettura di un OPA: primo e se ondo
stadio di ampli azione
UnOPA,rispettoal lassi oampli atoreotti obasatosull'inversionedi
po-polazione,presentailvantaggiodiavereunafrequenzadiguadagnononssata.
Los hemadi funzionamentodiunOPAprevedelagenerazionedelsegnaleela
suaampli azioneattraversoduestadi. L'utilizzodi due ristalli piuttosto he
unodi lunghezzadoppiaperrealizzarel'ampli azioneparametri adelsegnale
onsente dilimitareleproblemati helegate alGVMequindiottenererisultati
migliori. L'OPAutilizzatoinlaboratorioèalimentatodaimpulsia800nmdella
durata dell'ordinedei femtose ondi,provenientidaunasorgentelaser
ostitui-ta daunos illatoreatitaniozaro(Ti:Sa) edaunampli atorerigenerativo.
Tramite un beam splitter una frazione del fas io in ingresso nel dispositivo è
indirizzataefo alizzatasuunmaterialetrasparente,un ristallodi2mmdi
zaf-ro nelnostro aso, per lagenerazionedi un ontinuum di lu e bian a (white
light ontinuum-WLC)dautilizzare omesegnale. 2
Essendoquestoun
pro es-soasoglia,l'energiadell'impulsoin identeelasuafo alizzazionedevonoessere
regolati in modotale da ottenere unsolo lamento di lu e bian a. Unavolta
he il segnale èstato generato,viene diretto tramite spe hi di argento su un
ristallodiBBOperl'ampli azioneparametri a.
2
Laproduzionedisegnale onunforteallargamentospettralesipuòottenerean hetramite
Ilfas io laser entrante nell'OPA è diviso da unprimo beam splitter: il
fa-s iotrasmessovaarealizzareilprimostadio,quelloriessovieneimpiegatonel
se ondo. La lu e trasmessa in ontra un ulteriore beam splitter, he onsente
di sfruttarneuna parteperlagenerazionedel segnale,l'altra ome pompa del
primostadio. Quest'ultimofas iopassaattraversounalineadiritardoedin ide
suun ristallodiBBOtagliatoperilphasemat hingditipoIperlaSHG.Dopo
lagenerazionedi se ondaarmoni aunltrosopprimelafondamentale.
L'onda generatavieneindirizzatasul ristallodi BBOperl'ampli azione
pa-rametri a, on parti olare ura nelrealizzareunaperfettasovrapposizione on
il fas io di segnale. Ridu endo al minimo l'angolo tra la pompa e il segnale,
si ries e amassimizzare lalunghezza di interazione tra i fas i. Il ristalloper
l'ampli azioneparametri aètagliatoinmodotale henell'interazionesiabbia
lagenerazionedelverde on lunghezzad'ondaparia
540nm
.Ilfas ioriessodalprimobeamsplitter in idesuun ristallodiBBOperla
SHG. Ilfas io generatoviene a ostituire la pompa del se ondo stadio, passa
attraversounteles opio onlentidisili e, heneridu eledimensioni,e
per or-reuna lineadi ritardo herealizza lasovrapposizionetemporale onil segnale
us ente dalprimo stadio. Lase ondaarmoni a (
400nm
) eil segnaleattraver-sanoun ristallodi BBOperl'ampli azioneparametri a,tagliatoperilphase
mat hing di tipoI.Lasovrapposizionespazialetra pompaesegnaleèregolata
orientando glispe hi hera olgonoil fas iodalprimostadio eloindirizzano
sul ristallo. Inquestomodoilsegnaledilunghezzad'ondaparia
540nm
vieneampli ato edèprontoadus iredall'OPA perinnes are latrasformazione nel
ampionestudiatonell'esperimentodi FSRS.
Tramite l'OPA è statopossibile ampli arelelunghezze d'onda nel
visibi-le vi ine al verde (
λ ∼ 540nm
), utili alla fotolisi di parti olariproteine omela mioglobina. Il nostro obiettivo è mostrare he la tunabilità degli
impul-si si può an ora estendere alla regionedell'ultravioletto al ne di indagare le
trasformazionidiunadiversa lassedisistemi.
Perfar questoabbiamosfruttato l'eetto di se ondarmoni generation perla
produzione di impulsi di lunghezza d'onda pari a
270nm
, ponendo in us itadall'OPAun ristallodiBBO.Lafondamentale(
540nm
)èstatasoppressapermezzodi spe hi di roi i,inoltre a ausadel grandeassorbimentodi raggiUV
dapartedial unimaterialièstatone essariounparti olarea orgimento: l'uso
di lenti di quarzo, heè trasparente alleradiazioni di lunghezza d'ondano a
180nm
ir a.Figura3.3: Curvaspettraledel oe ienteditrasmissionedelquarzo
Conunenergymetersisonomisurativaloridell'energiadegliimpulsiattorno
ai
5µJ
. Peranalizzarelospettrodellalu egeneratasièusatounmono roma-tore. Questostrumento permette dis omporreunfas iodi lu epoli romati a
nellesue omponenti spettrali; lalu eentranel dispositivoattraversouna
fes-sura e viene inviata su un reti olo di dirazione he la disperde in angoloin
funzione dellalunghezzad'onda. Ilrivelatoreè ostituitodauna ameraCCD
(Charged Coupled Devi e),ovveroun ir uitointegratoformatoda unagriglia
dielementisemi onduttori hea umulano ari heelettri heproporzionalmente
allalu ein idente. Glielementisonoa oppiati, ias unotrasferis elapropria
ari aaquelloadia ente,inus itasihaunsegnaleelettri o he orrispondealla
matri edeipixel he ompongonol'immagine hesiformasullasuper iedella
CCD.Conungrating di1200sièottenutolospettroingura3.4.
Ilgra omostra unrisultato sperimentale in buon a ordo onquanto
aspet-tato,siosservainfatti unpi o diintensitàin orrispondenzadi
269, 7nm
. Peromoditàabbiamoassuntoperlospettrounprologaussiano,an hesela
pre-senza di ripple suggeris e una situazione di non perfetto phase mat hing. La
larghezzaamezzaaltezzadelpi oèparia15,7nm,talebandaèsu ienteper
eettuarela ompressione,inmododaottenereimpulsiultra orti.
armoni a della
540nm
presentano valori di energia elunghezza d'onda heri-spondonoinmodosoddisfa entealle aratteristi heri hiesteperessereutilizzati
omepompaattini anell'esperimento.
255
260
265
270
275
280
285
0
1
2
3
4
5
6
x 10
4
FHMW 15.7221
Lunghezza d’onda (nm)
Intensità (unità arb.)
Figura3.4: Spettrodellalu einus itadal ristalloperlaSHGpostoallanedell'OPA.
Analisi di stabilità
4.1 Strumenti d'analisi
Illavorodi laboratorioprevedeunattentoequotidiano ontrollodell'intero
setupsperimentale. Perstabilirel'e ienzadell'apparatoeassi urarela
rius i-ta dell'esperimento è di fondamentale importanza ontrollarelastabilità degli
impulsi hesonostati prodottialunghezzad'ondadi
∼ 270nm
. Laaratteriz-zazionedelsistemaèstataeettuatara ogliendoidatirelativiall'energiadella
se ondaarmoni aealla duratadegliimpulsi emessidallaser.
Ivaloridell'energiasonomisuratipermezzodiunpowermeter,postoin us ita
dell'OPA dopoil ristalloperlaSHG, mentrelamisura delladuratadegli
im-pulsiinus itadallaservieneeettuatatramiteunauto orrelatore. L'ideaèdi
prendereunimpulsoeutilizzarlopermisuraresestessoneldominiodeltempo.
Perfarquesto siprodu onodue repli hedell'impulso, onun ertoritardo
re-lativo
τ
, hesi sovrappongonospazialmente su un ristallo non lineare perlagenerazionedise ondaarmoni a. Lafunzionedi auto orrelazione, heesprime
l'intensitàdelsegnaleus entedal ristalloin funzionedelritardotemporale,è:
A
(2)
(τ ) =
Z
I(t)I(t − τ) dt
(4.1)
È evidente he se gli impulsi non sono sovrapposti temporalmente, non si ha
al unaintensitàdise ondaarmoni ae hel'auto orrelazioneèmassimaquando
τ = 0
. Assumendouna parti olare forma temporale dell'impulso, ad esempiogaussiana,e al olandolalarghezzaamezzaaltezzadi
A
(2)
(τ )
,èpossibile
ri a-vareladurata.
Oltre ad eettuare queste misure di energia e durata, viene ostantemente
monitoratalatemperaturadell'ambientepermezzodi unatermo oppia.
4.2 Presentazione dei dati
Nelpresenteparagrafoanalizziamoe onfrontiamoquattrodellera oltedati
eettuate in laboratorio, per ias una delle quali abbiamoosservato gli
anda-mentitemporali, ostruitogliistogrammiestudiatole orrelazionitraenergia,
Laprimara oltamostranellafaseinizialedelleos illazionipatologi hedella
temperatura,laqualevariainunintervallodi ir a
1
◦
C
. Tale omportamento,
adunaprimaanalisi,sembraindurreuna orrelazione onl'energiadegliimpulsi
di se ondaarmoni aa
270nm
e onladurata degliimpulsi dellafondamentaleinus itadallaser. Poi hédallagura4.3sievidenziaeettivamentel'esistenza
di orrelazionetrai tre parametri, abbiamode isodi entrarepiùneldettaglio
on entrando la nostra attenzione su due zone di interesse, rispettivamente i
primiegliultimitrentaminutidellapresadati. Igra irelativiallafaseiniziale
dellara oltaindi ano heenergiaeduratadell'impulsosonodisa oppiatienon
'è orrelazione onlatemperatura,al ontrarionellafasenalesiri onos eun
legametragliandamentidi temperaturaedurata dell'impulso.
Dagli istogrammi siosserva hegli impulsi in us ita dal lasera
800nm
hannouna durata media di
42, 68f s
e tramite il set up realizzato danno origine adimpulsi dise ondaarmoni a onenergiamediaparia
5, 37µJ
.15.5
16
16.5
17
17.5
18
18.5
40
42
44
46
Durata impulso (fs)
15.5
4
16
16.5
17
17.5
18
18.5
5
6
Energia (µJ)
15.5
16
16.5
17
17.5
18
18.5
27
27.5
28
28.5
Temperatura (°C)
Tempo (h)
Figura4.1: Andamenti in funzione del tempo (ra olta A):in rosso la durata degli
impulsiemessidallaser,inverdel'energiadellase ondaarmoni a(
270nm
), inblulatemperatura41.5
0
42
42.5
43
43.5
44
44.5
500
1000
1500
2000
2500
3000
µ
=42.6785
σ
=0.32694
Durata impulso (fs)
4
4.2
4.4
4.6
4.8
5
5.2
5.4
5.6
5.8
6
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
µ
=5.3742
σ
=0.1939
Energia (µJ)
27.2
0
27.4
27.6
27.8
28
28.2
28.4
28.6
5
10
15
20
25
30
35
40
45
µ
=27.9595
σ
=0.15725
Temperatura (°C)
Figura4.2: Istogrammi(ra oltaA):inaltoladuratadegliimpulsiemessidallaser,al
27.2
27.4
27.6
27.8
28
28.2
28.4
28.6
42
42.2
42.4
42.6
42.8
43
43.2
43.4
43.6
43.8
Temperatura (°C)
Durata impulso (fs)
27.2
27.4
27.6
27.8
28
28.2
28.4
28.6
4.9
5
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
5.6
5.7
Temperatura (°C)
Energia (µJ)
4
4.2
4.4
4.6
4.8
5
5.2
5.4
5.6
5.8
6
42
42.2
42.4
42.6
42.8
43
43.2
43.4
43.6
43.8
Energia (µJ)
Durata impulso (fs)
Figura4.3: Correlazioni tra durata e temperatura, energia e temperatura, durata e
27.2
27.4
27.6
27.8
28
28.2
28.4
28.6
42.2
42.4
42.6
42.8
43
43.2
43.4
43.6
Temperatura (°C)
Durata impulso (fs)
27.2
27.4
27.6
27.8
28
28.2
28.4
28.6
5
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
5.6
5.7
5.8
Temperatura (°C)
Energia (µJ)
4.5
5
5.5
6
42.2
42.4
42.6
42.8
43
43.2
43.4
43.6
Energia (µJ)
Durata impulso (fs)
Figura4.4: Correlazioni tra duratae temperatura,energia e temperatura, energia e
27.65
27.7
27.75
27.8
27.85
27.9
27.95
28
28.05
42.6
42.8
43
43.2
43.4
43.6
43.8
44
Temperatura (°C)
Durata impulso (fs)
27.65
27.7
27.75
27.8
27.85
27.9
27.95
28
28.05
4.7
4.8
4.9
5
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
Temperatura (°C)
Energia (µJ)
4
4.2
4.4
4.6
4.8
5
5.2
5.4
5.6
5.8
42.5
43
43.5
44
Energia (µJ)
Durata impulso (fs)
Figura4.5: Correlazioni tra duratae temperatura,energia e temperatura, energia e
Questara olta è stataeettuata in un ar otemporale piùbreve rispetto
allaprima. Si ontraddistingueperlagrandestabilitàinfatti,nonostanteil
ru-more, non si osservano salti oaltri tipi di anomalie. La temperaturavaria al
massimodi
0, 4
◦
C
, attestandosiattornoai
28
◦
C
.
Gliistogrammimostranodellebuonedistribuzioniepresentanovalorimedidella
duratadegliimpulsiemessiedell'energiadellase ondaarmoni a,
rispettivamen-te paria
43, 52f s
ea4, 13µJ
, hebensiadattanoainostris opi.I gra iin gura4.11 onfermano labontà diquesta ra olta,evidenziandola
man anzadi orrelazione.
15.2
15.3
15.4
15.5
15.6
15.7
15.8
42
43
44
45
Durata impulso (fs)
15.2
15.25
15.3
15.35
15.4
15.45
15.5
15.55
15.6
15.65
15.7
3.5
4
4.5
5
Energia (µJ)
15.2
15.3
15.4
15.5
15.6
15.7
15.8
27.5
28
28.5
Temperatura (°C)
Tempo (h)
Figura4.6: Andamenti in funzione del tempo (ra olta B): in rosso la durata degli
impulsiemessidallaser,inverdel'energiadellase ondaarmoni a(
270nm
), inblulatemperatura42
42.5
43
43.5
44
44.5
45
0
50
100
150
200
250
µ
=43.5198
σ
=0.41782
Durata impulso (fs)
3.4
3.6
3.8
4
4.2
4.4
4.6
4.8
0
20
40
60
80
100
120
µ
=4.1287
σ
=0.13069
Energia (µJ)
27.85
0
27.9
27.95
28
28.05
28.1
28.15
28.2
28.25
28.3
1
2
3
4
5
6
µ
=28.086
σ
=0.07679
Temperatura (°C)
Figura4.7: Istogrammi (se onda ra olta B): inalto la durata degli impulsi emessi
dal laser, al entrol'energiadella se ondaarmoni a(
270nm
),inbassola temperatura27.85
27.9
27.95
28
28.05
28.1
28.15
28.2
28.25
28.3
42.6
42.8
43
43.2
43.4
43.6
43.8
44
44.2
44.4
Temperatura (°C)
Durata impulso (fs)
27.85
4
27.9
27.95
28
28.05
28.1
28.15
28.2
28.25
28.3
4.05
4.1
4.15
4.2
4.25
4.3
Temperatura (°C)
Energia (µJ)
3.4
3.6
3.8
4
4.2
4.4
4.6
4.8
42.6
42.8
43
43.2
43.4
43.6
43.8
44
44.2
44.4
Energia (µJ)
Durata impulso (fs)
Figura4.8: Correlazioni tra durata e temperatura, energia e temperatura, durata e
La ra olta C è si uramente quella di maggiore interesse. Gli andamenti
temporali dei tre paramenti presentano undrift molto lento e suggeris onola
presenzadi orrelazione: alpassaredel tempola temperatura res e,l'energia
diminuis e,mentreladurataaumenta. Aragionediquestiandamenti
tempora-li, il orrispettivogruppodi istogrammi(fgura4.10)mostradelledistribuzioni
nonunimodali. Latemperaturanel orsodeltempovariainunintervallo
mag-gioredi
0, 5
◦
C
;questofatto,inlinea onquantoosservatonellealtrera olte, i
indu eapensare heunauttuazionedellatemperaturamaggioredimezzo
gra-dopossadestabilizzareil sistema. Le misuredi energia,analogamente, adono
inunintervallopiuttostoampio,inoltreillorovaloremediorisulta
notevolmen-te piùbasso rispetto agli altri asi onsiderati, essendo pari asoli
2, 81µJ
. Ilvaloremedio delladurata degliimpulsi nonsi dis ostadallemedie pre edenti,
risultando paria
42, 61f s
., nonostante il parametrosubis auna lenta res itaneltempo.
Lagura4.11 onfermain modoevidentelapresenzadi orrelazionetratutt'e
treparametri. Inparti olareosserviamo hela orrelazionetraenergiaedurata
dell'impulsohasenso,poi hé iaspettiamo heall'aumentaredelladuratadegli
impulsiin us itadallaserdiminuis al'e ienzadelpro essononlinearedi
ge-nerazionedise ondaarmoni ae he,pertanto,diminuis ailvaloredell'energia
degliimpulsia
270nm
.10.5
11
11.5
12
12.5
13
13.5
14
14.5
15
40
42
44
46
Durata impulso (fs)
10.5
0
11
11.5
12
12.5
13
13.5
14
14.5
15
5
10
Energia (µJ)
10.5
11
11.5
12
12.5
13
13.5
14
14.5
15
27
27.5
28
28.5
Temperatura (°C)
Tempo (h)
Figura4.9: Andamenti in funzione deltempo (ra olta C): in rosso la durata degli
impulsiemessidallaser,inverdel'energiadellase ondaarmoni a(
270nm
), inblulatemperatura40.5
0
41
41.5
42
42.5
43
43.5
44
44.5
45
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
2000
µ
=42.613
σ
=0.57516
Durata impulso (fs)
0
1
2
3
4
5
6
7
0
50
100
150
200
250
µ
=2.8111
σ
=1.4728
Energia (µJ)
27.4
0
27.5
27.6
27.7
27.8
27.9
28
28.1
28.2
28.3
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
µ
=27.7898
σ
=0.17813
Temperatura (°C)
Figura4.10: Istogrammi(ra oltaC):inaltoladuratadegliimpulsiemessidallaser,al
27.4
27.5
27.6
27.7
27.8
27.9
28
28.1
28.2
28.3
41.5
42
42.5
43
43.5
44
Temperatura (°C)
Durata impulso (fs)
27.4
27.5
27.6
27.7
27.8
27.9
28
28.1
28.2
28.3
0
1
2
3
4
5
6
Temperatura (°C)
Energia (µJ)
0
1
2
3
4
5
6
7
41.5
42
42.5
43
43.5
44
Energia (µJ)
Durata impulso (fs)
Figura4.11: Correlazioni traduratae temperatura,energiae temperatura,durata e
Nellapresentera oltasiris ontraunadis ontinuitànellatra iatemporale
dei tre parametri in orrispondenza dello stesso tempo (
t ∼ 18, 75h
); questoomportamentoadunaprimaanalisisembralegatopiùaduna ausame ani a
he ad una orrelazione on la temperatura. Il relativogruppodi istogrammi
(gura 4.7) presenta, a ragione di questo salto, dei proli bimodali. Il valor
medio dell'energia degli impulsi di se onda armoni a è pari a
4, 80µJ
, quellodelladuratadegliimpulsiemessidallaserèdi
43, 20f s
.L'analisidelle orrelazionimostra hedurataeenergiasonoa oppiate. Invirtù
del fatto he il gra oasso iatoalla loro orrelazionerispe hiala bimodalità
degliistogrammi,abbiamo onsideratoseparatamente lemisure prese
rispetti-vamente primaedopoiltempo riti o. Dallagura4.15 siosserva henon vi
èreale orrelazionetra ivaloridelledurata ei valoridell'energianelledue fasi
heabbiamoindividuato. An ora unavolta, quindi,pervariazionidell'energia
entroilmezzogradononvengonoindottirealieettidi orrelazionesulsistema.
18.4
18.5
18.6
18.7
18.8
18.9
19
19.1
19.2
19.3
42
43
44
45
Durata impulso (fs)
18.4
3
18.5
18.6
18.7
18.8
18.9
19
19.1
19.2
19.3
4
5
6
Energia (µJ)
18.4
18.5
18.6
18.7
18.8
18.9
19
19.1
19.2
19.3
27.5
28
28.5
Temperatura (°C)
Tempo (h)
Figura4.12: Andamentiinfunzionedeltempo(ra oltaD):inrossoladuratadegli
im-pulsiemessidallaser,inverdel'energiadellase ondaarmoni a(
270nm
), inblulatemperatura42.2
0
42.4
42.6
42.8
43
43.2
43.4
43.6
43.8
44
44.2
100
200
300
400
500
600
700
800
µ
=43.1985
σ
=0.29518
Durata impulso (fs)
3.5
4
4.5
5
5.5
6
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
µ
=4.8065
σ
=0.29254
Energia (µJ)
27.65
0
27.7
27.75
27.8
27.85
27.9
27.95
28
28.05
28.1
28.15
2
4
6
8
10
12
µ
=27.9326
σ
=0.078269
Temperatura (°C)
Figura4.13: Istogrammi(ra oltaD):inaltoladuratadegliimpulsiemessidallaser,al
27.65
27.7
27.75
27.8
27.85
27.9
27.95
28
28.05
28.1
28.15
42.6
42.8
43
43.2
43.4
43.6
43.8
44
Temperatura (°C)
Durata impulso (fs)
27.65
27.7
27.75
27.8
27.85
27.9
27.95
28
28.05
28.1
28.15
4.4
4.5
4.6
4.7
4.8
4.9
5
5.1
5.2
Temperatura (°C)
Energia (µJ)
3.5
4
4.5
5
5.5
6
42.6
42.8
43
43.2
43.4
43.6
43.8
44
Energia (µJ)
Durata impulso (fs)
Figura4.14: Correlazioni traduratae temperatura,energiae temperatura,durata e
3.8
4
4.2
4.4
4.6
4.8
5
5.2
5.4
5.6
5.8
42.2
42.4
42.6
42.8
43
43.2
43.4
43.6
Energia (µJ)
Durata impulso (fs)
3.4
3.6
3.8
4
4.2
4.4
4.6
4.8
5
5.2
5.4
42.8
43
43.2
43.4
43.6
43.8
44
44.2
Energia (µJ)
Durata impulso (fs)
Figura4.15: Correlazionitradurataeenergiadell'impulsonellaprimaparte(inalto)
Lane essitàdi manipolarelalu e us ente dallaser perottenere impulsi a
lunghezzed'onda he onsentano,ase ondadel ampione,didare inizioadun
pro essofoto himi o, ihaspintiadimplementareunos hemaoperativoperla
generazionediimpulsitunabilinell'ultravioletto onduratatemporale
< 100f s
.Lostudiodeglieettiotti inonlinearidelse ondoordineèstatoallabase dei
nostriobiettivi. Abbiamoosservatodavi inoilfunzionamentodiunOPAadue
stadi, ne abbiamo sperimentato la riti ità dell'allineamento, ma ne abbiamo
an heapprezzatoilgrande vantaggiodi produrreimpulsitunabiliinfrequenza
lavorandosul phase-mat hing. Ilsegnaleottenutoin us itadall'OPAa
540nm
è stato utilizzato per la generazione di se onda armoni a, siamo osì rius iti
aprodurre impulsi ultravioletti entrati a
∼ 269, 7nm
e larghezzadi bandadi15, 7nm
. La aratterizzazionedelsistema haevidenziatouna dis retastabilitàdellase ondaarmoni a onvalorimedidell'energiaattornoa
4 − 5µJ
eunbuonlavorodellaser onmediedelladuratadegliimpulsiparia
42 − 43fs
.I risultatisperimentaliraggiuntimostranol'appli abilità delpro essodi
gene-razione di se onda armoni a, in seguito ad ampli azione otti a parametri a,
perlaproduzione di impulsi ultra ortida impiegare ome pompaattini aper
unesperimentodispettros opiavibrazionale oerenterisoltaintempo.
L'analisi ondotta ihafornitoinoltreimportantiinformazionisulle
riper ussio-ni hehalatemperaturadell'ambientedilavorosulsistema. Quantoosservato,
infatti, fa supporre he una variazione della temperatura maggiore di mezzo
grado possa avere onseguenze sull'andamento di durata e energiaindu endo
orrelazione,pertantoèbene helatemperaturadellaboratoriosimantengail
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