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Libri e documenti: le scienze per la conservazione e il restauro

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Academic year: 2021

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La terza parte dell’opera analizza le testimonianze storiche che vengono inserite quan-do la legatura è completata, con le annotazioni relative al testo, all’edizione, al possessore e all’esemplare. Annotazioni di tal tipo avevano come conseguenza il depennamento e quin-di il nuovo nome del proprietario. Altre annotazioni riguardano il possessore oppure con-tengono ritornelli, prove di poesia, preghiere non legate necessariamente al possessore.

L’esaustività e la suggestione del quadro offerto da questo volume mette in evidenza i rapporti fra la scrittura e il tracciato tecnico-decorativo della legatura, fornendo un’ori-ginale e stimolante chiave di lettura dei fenomeni connessi alla produzione del libro, sia per un pubblico specializzato, che per gli studenti che si avvicinano per la prima volta a questa affascinante materia.

Doriana Zago Cooperativa Costruendo, Venezia

Libri e documenti: le scienze per la conservazione e il restauro, a cura di Mariagrazia Plos-si e Antonio Zappalà. Gorizia: Biblioteca statale Isontina; Mariano del Friuli: Edizioni della laguna, 2007. 813 p.: ill. ISBN 88-8345-265-8. € 48,00.

Il volume raccoglie i contributi didattici dei docenti del Master di primo livello per Esper-to in conservazione di beni archivistici e librari, svolEsper-tosi nell’anno accademico 2004-2005 nell’ambito del Corso di laurea in Conservazione dei beni culturali della Facoltà di lette-re e filosofia dell’Università di Udine.

La figura professionale del conservatore che si forma tramite questo corso di perfe-zionamento ha acquisito tutti i requisiti per esercitare la sua attività, in sinergia con altre figure specialistiche come quella del restauratore o del chimico, nel settore bibliotecario, archivistico o museale, essendo rivolta alla identificazione e alla risoluzione dei nume-rosi problemi relativi alla conservazione e alla tutela dei beni documentali, nonché alla gestione delle emergenze in caso di eventi imprevedibili.

Il volume ha una struttura complessa, essendo composto da numerosi saggi di tipo diver-so, afferenti a settori disciplinari che spaziano dalle scienze umanistiche a quelle naturali, pro-prio perché ampie e trasversali sono le conoscenze scientifiche e le competenze tecniche richie-ste a coloro che devono coordinare la preservazione, la tutela e il restauro dei patrimoni documentali conservati nei propri Istituti di appartenenza, siano essi archivi, biblioteche o musei.

In base alla pertinenza disciplinare, gli scritti degli autori sono stati articolati dai cura-tori in sette distinte sezioni, di cui la prima, La tutela dei beni e la formazione del personale, è da Antonio Zappalà stesso interamente dedicata proprio alle crescenti necessità for-mative dei bibliotecari e degli archivisti addetti alla conservazione in ragione delle visto-se esigenze di tutela di questa tipologia di bene culturale, soprattutto in considerazione della fragilità materiale dei libri dell’Ottocento e del Novecento.

Nella sezione intitolata Le scienze umanistiche il tema della conservazione e della pre-venzione è affrontato dall’ottica angolata del bibliotecario, non solo conservatore ma anche catalogatore, e dell’archivista, e dove il tema della tutela dei beni culturali e della loro valorizzazione è inquadrato nell’ambito del diritto comunitario, soprattutto relati-vamente alla circolazione dei beni.

Ampia la sezione dedicata alla Chimica per la conservazione e il restauro, scienza neces-saria per conoscere le caratteristiche strutturali dei materiali costitutivi di un libro o di un documento, in particolare la carta, la pergamena, i pigmenti, gli inchiostri e le colle, e per analizzare tutte le possibili cause chimiche della loro alterazione e/o degrado. Dalle nozioni di chimica generale, alla chimica organica e inorganica, fino ai saggi più specifi-ci relativi alla chimica della cellulosa e alla chimica dei materiali organispecifi-ci naturali.

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Nella apposita sezione dedicata al Biodeterioramento sono invece approfondite le cause e le tipologie biologiche della degradazione, dai microrganismi, agli insetti, ai roditori, fino all’uomo: ora in veste di restauratore incompetente, ora in veste di bibliotecario o archivista disattento o anche in veste di lettore maleducato (se non quando vandalo o ladro!), l’uomo può essere direttamente agente di biodeterioramento o creare le condi-zioni per favorirlo.

Di grande utilità pratica per tutti coloro che sono preposti alla tutela dei beni docu-mentali, il contributo dedicato allo studio dei fattori che contribuiscono ai fenomeni di degrado biologico e, soprattutto, quello dedicato alla conservazione preventiva. Sono infatti qui esaminate nel dettaglio le misure tecniche preventive da adottare per mante-nere, in una biblioteca o in un archivio che sia, le condizioni ambientali ottimali per una buona conservazione, onde scongiurare possibili infezioni o infestazioni: la spolveratu-ra e le attrezzature necessarie, l’illuminazione, la ventilazione, il controllo della tempe-ratura e dell’umidità relativa, il microcilima, le ispezioni periodiche del materiale e il monitoraggio dei locali. La parte finale di questa sezione è dedicata alla stesura di un docu-mento di valutazione dei fattori di rischio e ai piani di emergenza previsti da norme spe-cifiche da adottare in caso di sinistri (incendio, allagamento, ma anche calamità natura-li), in cui devono essere definite le misure da adottare come primo intervento per limitare le conseguenze disastrose per il patrimonio documentale, e in cui deve essere program-mata anche la fase del recupero, successiva all’emergenza.

La conservazione dei beni archivistici e librari: i materiali e l’ambiente, analizza l’evoluzio-ne dei supporti scrittori e degli inchiostri usati l’evoluzio-nell’arco dei secoli in relaziol’evoluzio-ne alle cause ambientali e al controllo del loro degrado. Sono inoltre esaminati nei tre contributi fina-li alcuni aspetti relativi al restauro fotografico, alla conservazione e al restauro della foto-grafia storica e, infine, alle copie digitali utilizzate per tutelare i documenti originali.

Ampio spazio è dato a Il ruolo della ricerca scientifica nella conservazione e nel restauro del libro e del documento, finalizzata com’è sia alla conoscenza e all’indagine dei materia-li tramite nuovi metodi (ad esempio la spettroscopia infrarossa), sia alla messa a punto di soluzioni applicative immediate, tese a individuare nuovi metodi di intervento e nuovi prodotti (ad esempio per la deacidificazione della carta). Interessanti sono anche i risul-tati del monitoraggio indoor, per valutare il livello del degrado di un bene culturale in rela-zione a tutti i fattori di rischio presenti nell’ambiente in cui esso è collocato.

Infine l’ultima sezione, più specificatamente rivolta a chi opera nel settore del restau-ro, è dedicata ai Trattamenti di conservazione e restaurestau-ro, dai metodi di deacidificazione di massa dei beni archivisti e librari alle tecniche di consolidamento di documenti fragili quali la laminazione e la velatura.

Paola Chiara Barsotti Biblioteca G. Astengo, Università Iuav di Venezia

Gli incunaboli della Biblioteca comunale di Trento, catalogo a cura di Mauro Hausberger e Silvano Groff. [Trento]: Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2006. (Patrimonio storico e artistico del Trentino; 29). XXXV, 417 p., 32 p. di tav., ill. ISBN 88-7702-129-2. € 25,00.

Nel 2006 la Biblioteca comunale di Trento ha festeggiato i suoi 150 anni di apertura dei ser-vizi al pubblico. Per l’occasione è stato pubblicato il catalogo del suo fondo di incunaboli, che attualmente comprende 510 edizioni raccolte in 470 volumi per un totale di 536 esemplari. Dopo una breve presentazione, troviamo l’ampia prefazione di Fabrizio Leonardelli, direttore della Biblioteca, in cui vengono illustrate in sintesi le scelte e le caratteristiche

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