GIORNALE CRITICO
DELLA
F
OSOEIA
ITALIANA
FONDATO DA GIOVANNI GENTILE956°?
%ì©<
SETTIMA .S‘ERIE, VOL UME II ANNO LXXXV(LXXXVII),
fine.
ICASA EDITRICE LE LETTERE E IRE N Z E
INDICE DEL VOLUME
ARTICOLI
SANDRO
BARBERA,
Il «11110111e110originario
dell’etica».
Sal con— cel/o1l1'c‘0111p11111011e
111Schopenhauer
]OC
EL YN BINOIsI‘ C011111'h1111011 11 lh1'1‘1011'e de la11011011 (le
con-c‘e/11:11 la
l111111'e1e 1le
C'11.1"111rerMICHELL‘
CILIBERTO,
Croce e(;e1111le
elogio
11'1'11n"111111c11z111
«1110l01111‘11110,p011'110111no,
r11z1'01111l1'11110» cl1'Berlranzlo
Spaventa
(la
stesuraoriginaria
a curadiMariaRascaglia)
JEAN-LOUIS
FOURNEL,
Relorica della guerra, retorica dell’emer-genzanella Firenzerepubblicana
.STUDI ERICERCHE
ANTONIO
BORRELLI,
Giovanni L111111' eNapoli
(
inappendice
le1—
tere111'D0111e111'c0Caracciolo,
Raimondo
diSangro
eFrance—sco
Longano)
CLAUDIO BUCCOLINI, «C0111111 e01
11111
1111111 11l1‘11111 1l1'ce're
porse1l0cen1». La
genesi
dell0/71e21011e
1l1Mer.senne suldio
1ng1111—natore .
EVA DEL
SOLDATO,
C'i0111111111'
C'e1111'le ed Enrico
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U1111
110111.‘1111 c‘attolzc1e l
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FRANCESCO FRONI‘L‘RO’FTA,
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ei'11'etzche'
111Plalone:
zls‘en-1‘1"hzle
eilde1111',111g0
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DI:LFINA
GIOVANNOZZI,
«Paz'grzion
dia
1011leatoptrou».
Lospec-chio di
P1111g01a
traprestigio
eleggenda
SYLIANL‘ MAIIN()WSKI-CIIARILS, De.scarte1 et
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clarte’a"11
1e1111-ment
GIANNI
PAGANINI,
Hohhes,
C;.11ss111111
el'1/101e1111111111111l1101111
ALESSANDRO
PALAZZO,
Leapparizioni
angeliche
e11e1110111'11che
.se—cona'o /Ilherlo il Grande ed Ulrico
111.8'11'111/111rg0
197 25 220 389
254
82 297 412 458 469 55 237556
MAURO
PIRAS,
Riflesxz'oni
su un cla.vsico: «Il semopratico»
diPierreBourdieu . . . 318
ALESSANDRO
SAVORELLI,
Manoxeriti‘i
Ipa'uentiani'
nella Biblioteca
nazionale
diRoma . . . 276LORIS
STURLESE,
Dietrich
diFreiberg
leitore di Eclialadrt?
. . . 437DISCUSSIONIE POSTILLE
COSTANTINO
AVANZI,
DaBudapest
unmanoscritto sullafilosofia
dellastoria
di
Hegel
. . . 508CARLO
BORGHERO,
MASSIMOFERRARI,
'RENZO
RAGGHIANTI,
ALESSANDROSAVORELLI,QMSIiW1
diStoriografia
filosofica.
Amargine
dellultimo volumedella
«StoriadelleItorie gene—rali della
fi'loyofia»
. . . 121GIOVANNI
BONACINA,
Una nuovaedizione delle «Ideen»; di
Her-der
. . . . 157FAUSTINO
FABBIANELLI,
Àlle
'origini
della
filOsofia
classica
tede—
sca.
Gli
antecedenti
dellidealismo
nellinterpretazione
diDieter
Henriela
. . . 350DIEGO
PIRILLO,
Lafortuna
di
Mdcbiadelli
. . . 489ALESSANDRO
SAVORELLI,
SuMalese/volt
mentedi
nuovoUna
biografia
peggi.oraia
. . . 514SALVATORE
SERRAPICA,
Cartesioele
sueimmagini
. . . 342DAVIDE
SPANIO,
Comeoltrepassare
lld€dliS/flO. Sul
carieg'gz'o
Nardi—Chiocchetti
. . . 171RITA SIURIESE, La
bellezza
assoluta
ele
sueo'mlare.
ancora unli-brosuBruno . . 496
ANDRÉ
TOURNON,
Montaigne
'ol"
engagement"
dello s'eet'iz'ci'îsino.
335 STÉPHANETOUSSAINT,He1degger
el’buleriimo
infilosofia
. . 522NOTE ENOTIZIE
Dela
«phantasia»
à’l'imaginatzbn
(Aldo
Brancacci), p. 179 — Eidox—Idea.Pla-tone,Arz'xtoteleelalradizione
platonica
(FrancescoAronadio),
p.362 — Ilpro—
blema della
ragione
inBodin (RitaSturlcsc),
p.366 — GiordanoBrunoelamo—
dernità(Francesca(lrasta).p. 185 -Matteo Ricci. Un
gesuita
allacortedeiMing(Roberto
Maiocchi),
p. 531 - Giulio Cesare Vanini(Raffaele
Colapictra),
p.183 —
Medicina,
vcienzaefilosofia
inLeonardo diCapua
(AntonioBorrelli),
p.
532 —
Berkeley
au I‘ièc‘le dex Lumie'rex(GianniPaganini),
p. 536 —Me/afixica
e
sublime (_Andrea
Gatti),
p. 370 , CilberioGovi(RobertoMaiocchi),
p. 539 —NietzscheIlluminiimo Moclernitzi (Claudia
Rosciglione),
p. 375 — lli/.I.;‘erlzanaXXXVII(Marco
Deodati),
p. 546 —Laformazione
della clavxedirigente.
Sli/di' sullafilosofia
ilalzana delNovecento(Salvatore
Cingari),
p. 377 — Il557
nidismo italiano (Marcello
Mustè),
p. 545 -Sli/(lisuGrammi(SalvatoreGinga—
ri),p.549—
Ilfi/o
dellapolitica.
Democrazia,
criticax0c‘iale,
governodel mondo(Piero
Venturelli),
p. 187DISCORRENDOD’ECLETTISMO:
FRA FILOSOFIA ESTORIOGRAFIA FILOSOFICA
Ilfecondo‘innesto’ della cultura tedesca nel fiorire
degli
studi storico—fi—losofici
oltralpe,
nellaprima
metàdell’800,
è illustrato da Piaia congrande
chiarezza. Allora si
operò,
nell’areafranca.…
un decisivo distacco dalla tradi-zione settecentesca dell’bz'stoz're dal’exprz'!
bzmzaz'n, e la storia ‘sistematica'della filosofiavenneconsacrataconlasuainclusione nell’ordinamentouniwr sitarioenel sistemaeducativomessoinattodal Cousin.
E mette conto notare il rilievo riservato, in questa narrazione,
all‘Hi)"-toirc
comparée
delDegérando,
in cui si compongono la centralità del pro-blemagnoseologico
e la tassonomia dei sistemi, cioè l’istanza baconiana dicompletezza
euniversalità,
la ‘nomenclatura’ delle dottrine filosofiche intese comecatalogazione
di fatti irriducibili. L’esito è il suo carattere, ad un tempo,induttivoe comparato: il distacco dal condillachiano progressoinde-finito cui si
preferisce
un’esposizione
puramentestatica, alla maniera dei na»turalisti,
un abito classificatorio di matricekantiana,
anche se Piaiagiusta—
mente sottolinea come il
Degérando
«rimane al di qua della filosofia tra—scendentale,
attestatosulleposizioni
della filosofiadell’esperienza
ch’egli
di—stingue
puntigliosamente
dall’empirismo
tradizionale»(p.
x). Un’ecodell’estetica trascendentalesi
può
scorgereinvero nel richiamo alle‘leggi
ge-nerali’ che
regolano
la nostra sensibilità. Parimenti codesto testo assumemaggiore
rilievo se connesso aquella
congerie
dipensieri
che da Laromi—guière,
aRoyer-(lollard,
a Maine deBiran,
maturando il loro distacco dal sensismo settecentesco, pongono in risalto il ruolo dell'attenzione visto comel’atto chemuta lasensazione in percezione. Ed anche sePiaia,
in virtù di una sottilecomprensione
dei testi, rileva che un «interessepropriamente
storico—filosofico»è «in fondo estraneoa
Biran»,
mi sembravalga
la pena dirilevare come sia da revocare in dubbio un
luogo
comunestoriografico:
l’identificazione dell’eclettismo con la dottrina del Cousin, e cioè
quella
tardanota (1855) che
questi
pose in calce allaprolusione
del dicembre 1816sulla
Cla.r.rzflcalitm
darquarti0nr
cl dvx idéc.rphil().ropl.nkmur
circal’opportu—
nità diraccogliere
i «differenti meriti» delle scuole diLocke,
Reid e Kantq---—--—-—.w
°
DISCUSSIONI E POSTILLE 143
«in un vasto eclettismo che le racchiuderebbe e le
completerebbc
tutte e tre»‘.Di sicurolecose stanno
diversamente,
anchesenza supporreun'esplicita
malafededelCousin, che
frequenta
la«societàmetafisica» di Hirane,ricevutoil manoscritto del Mémoiremr[a
zléwm/Joxi/it)n
de lapenréc, silimitaa stam-parne l’inizio—’. lutento a una «enumerazione delle facoltà umane», Biran sivolgeva
nella.S‘comporizz‘one
del pensiero (1805) aperseguire
«una sorta dieclettismo»,
accogliendo
dalla «scuola di Leibniz, come fatti [...] d’osserva— zione interiore due ordini difacolta,
l’uno altivo, l’altroparrivo»,
da Locke «due classid’idee,
.remplici
nellarzfle.rsione,
cmnpo.rfc nella sensazione», e in—fine riducendo conCondillac«tanto le facoltàquantolesensazionieleidee» all’unica fonte dellasensazione ‘. E certomolto dovettecontarela
frequenta—
zionedi
Degérando,
chegià
nelprimo
annodel secoloin paginepremesseal DesSz'grzer
dicedell’opportunità
di«raccogliere
le verità sparse, di liberarledagli
errori cheleavvolgono,
didisporle
in unordineconveniente». Eancoranella (ic’flém/it»! der c"()/111411'3'.t11;156t
bzmzaz'uer,
edita in Berlino nel 1802, saràquestione
di«un nuovosistema che riuniscaquantoc'èdivero,di buonoediutilenei sistemi giàesistenti», ché ciascunadottrina contieneverità. «Siebbe
tortosolo a volerli fardiventareesclusivi»: motivo questo di
frequente
ripe-tuto da Cousin". Questo
protoeclettismo
siesprime compiutamente
nellain-‘ I’rc‘mz'errtitti/[i'dephilosophie,Paris, Didier 1862".
pp. 280sag.Quellatardaannota—
zioneelulveatrarreiningannoErnestNaville nella [zz/ruz/uv/W;premessaalle(El/urca"infidi— !e.s'daM.tlc Bin/ll, editeperitipidiDezobrynel 1859.Difatti riell'lfxumencrif/queder(;p/'—
mi)…“deMum/enrJeBO)/(Ild,cuiattende fra il 1818c il 1819, Biran scriveche al nesente
«ciocheconvienecliiamar filosofianonequelladi Descartes, di Leibniz,diReid, iLocke, di(Iondillac,di Kant,mala scelta diciocheciascunadiquestedottrinecontienedivero[...], questoeilveroeclettismo»(lì—P. MAI…-',maB…AN,(]fuure‘r, Paris, Vriv 1987,[.X/l, ).60).
Navillerintracciava nellapaginadiBiranl‘azione«esercitatasudi luiL .lla scuola
ecdlettica
allorain viadiformazione»,eancorpiucomequestosiail solocasoincu «un‘azioneesterna hamodificatosuun puntosignificativoein manierarilevante,l’orientamento delsuopen—
siero»N}fl/urex[nà/ilm,Paris,l)ezobry 1859,t.1,p.(ILVJ.
—’ l,.BRUNSCIIVI(IG,Le /)m,qrerde la[()".1‘L'fc‘llcì‘da…- lapiu'/araplu'euccz'u'en/ule, Paris,
Al-can 1927,pp.611612. scrivecheCousin«hapreferitolimitarsiaristamparel'iniziodelMé— mot're, clicnoncontenevaquellaparoladivenutapoidiunasconvenientecelebrita«:acausa diquesta circostanza la filosofiaestataprivatapercircaunsecolo del documentopiuutile
alla comprensionedi Bilan». H. Goutm-zk, I.e.rumzversz'rmr aleMaine«leBird/z, Paris, Vrin
1948, pp. 248 sgg.,dimostra l’infondatezza dellatesi diNaville,di fatto:«1°Laparolaela cosasitrovanoin Bir-anprimadella lezione diCousin.2”Benprima di Cousin,Bit'an strinse amiciziaconDegérandoche l’hainiziatoallastoriadella filosofia. 3" EDegérandoasuggc«
t'irglil’idealeecclettieo».
‘ l’.—I’. MAINF.maBIHAN, (Ji/zwar, Paris,Vrin 1988.t.111,
p,228.11.Gounn-za,np.cit..
p.246, scrive della«grandeconversionecheoccupal’anno1804 l…]
law$liilitazione
di De—scartesedellasuascuola definisceunnuovopassatodellospirito,unideaeecclett’ico
defini-sceilsuo nuovoavvenire».
" Der.rignes'efJe l'url (lepen.rercruirz'r/c‘réi‘ da… ler/rrrapper/rmuli/elx,ParisanVII,p.
xxxvij;Dela(:'éném/imlJet(tuum/tnll/((it/.Hlllltlillcîf, Paris.Fayard 1990,pp.7e 140.Inef— fetti lastoriaeraliadattestarequantoscarsofosse l'entusiasmoconcuisempreci sieravolti aquei ry.rtemer mm‘i/I'rl/cm‘r,maquestifinivanopoicol
dimostrarsi
come«ipiuassennatidiper séeipiuutili allascienza». 15un «veroEclettismo»ela filosofiadiLeibniz,chesivolse
allo studio delle dottrine alloscopodicogliere«comepossanoconciliarsi».eseppedi fatto «formare un tuttoarmonico», assemblando «leopinioni piùcontrarie» (Dexrig/mr,cit.,pp.
«nn/m-144 DISCUSSIONI 1-1 1>os'rn.rn
traduction premessa alla Histoire comparéc;
Degérando
si proponeva cosi dipacifi
‘are edi riunirelesette. Anche il «grossoquaderno
di appuntie dios»-servazioni»,
riempito
studiando l’Hirlw're cw71/mréc, attesta come lìiran l'ilìftracci in
Degérando
lapossibilità
di comporrepsicologia
e storia; di lano lapeculiarità
dell'eclettismo biranianorisiede nellaconsapevolezza
che lapsico-logia puo
dar conto di ciascuna dottrina metafisica, ma anche clic la storiadella dottrinapuòconsentireasuavolta di chiarire la
psicologia
volgendo
l'at« tenzione a fatti che hanno costituito la preoccupazioneprecipua
dell’una odell’altrascuola? Laconsiderazionecrescentedicui
godra
il biranismolungo
tuttoilsecolo,eancheoltre,emisurabile puredallariproposizione
di Descar— tes ediLeibniz,
einfine diMalebranche,
cheprimo
il NlÉ/I/(IÙ'L‘surlacléamz-position
da lapem‘é
'aveva richiamati
dall’oblio,
certo relativo, in cui li avevarelegati
la lineaBacone, Locke,Condillac. Alloral’eclettismo del Cousin,pre-valentementestoricoe
filologico,
epartediunpensiero
assaipiù
vastoevarie-gato, che nelladissoluzionedel
condillachismo,
nelvolger
diunsecolo,sieser— citaacomporrefisiologia
della sensazioneed eticadell?/fori.
Giustamente Piaia rilevacomeCousin,di fatto
poggiandosi
solo sullase-conda edizione dell’Hz'rtoz'rc comparée, delineò
l’immagine
delDegérando
comediuncondillachianoindeciso,
ecomesiguardasse
bene dall’accennareaquella
primigenia
professione
d’eclettismoo«all’evidente derivazione dalDe-gérando
dello schemacousinianodeiquattro sistemi»(p.
83). E il«sostanzialefallimento» dell’Hz'rtoz'rccom/MMGdi cui discorreil Gueroult—che
l’irriduci-bilità dei fatti è compromessa dal ricorso a
«tipi
generali»
e un «progetto dipacificazione»
elimina laspecifica
originalità
di ciascuna dottrina — si deveestendere al Cousineallasuascuola che nei decenni imn‘1ediatatttente succes-sivi si accinseroa
redigere
storiegenerali
della filosofia. [nvero ci parechein questatemperie
ideele,
fraDegérando
e Bir-an, non ci si sia limitatiall‘ado-zionedel
«semplice
metodo dellaclassificazionebotanica»( p. 155), come so-stieneGueroult,
machesiamaturata,al di la del«taglio consapevolmente
sto»ricistico» del Cousin, una
congerie
di temi che percorreranno il secolo. Ciò motiva anchecome sia del tutto condivisibilelaconclusione del Piaiache af— fermache«laprospettiva
storico filosofi‘a diCousin va coltanella suapecu-liare fisionomia frutto di una
opzione/operazione
eclettica che non e riduci—bile a una soluzione di
ripiego
legata
a una presunta inconsistenza specula-tiva»(p.
197).E
coglie
congrande
chiarezza comeagisca
in Cousin, almeno sino alle[mir
glorie/mer,
unasoggiacente
tensione«tra unavisionefortemente evolutiva eprogressiva,
di stampo latamentehegeliano,
e unimpianto
psicologico-aprioristico
che tenderegolarmente
a ricondurreil corsostoricodelpensiero
entro uno schema fisso e ricorrente»
(p.
X). Riassume difatti codesta rifles—rén,eancor nima,il 30termidoro dell‘anno X, dapocoentratoin raprotto con laSao/UN’
{l'/ÌHMI'l,
nellla
letteraall’abbf':de l"élctzscrivediDegérandoediquel«bel
progettoche looocupapiudiognialtracosa,quellodi riconciliareidiscepoli diKantconquellidi (iondillac»,
pretendendo«di avertrovatoil legamecheuniscele due dottrine»(F.-l’. MAINIZni.-: BIRAN.
(El/.';res', Paris,Vrin 1996,t. XIII/2,p. 176.Cfr. anche la lettera diBiranaDegérandodel3 tllermidoranXII,lui,pp. 589sg?”
'5Cfr. F..NAVII.LE,
DISCUSSIONI E POS’I‘ILLE 145 sione
storiografica
nei concetti diperiodizzazione
e schematizzazione con il conseguenteapprodo
da unlato ad unafacilefilosofia dellastoria, laretorica oratoria dei corsi. dall’altro ad un'attenuazionedello schematismostoriogra-ficoper
l'emergere
dellavariegata
ricchezzaempirica
(individualitànazionali,
pluralità
dellelingue,
ecc.). E questo l‘ambito diquell'operoso
tradurre ed editare testi,poi
accolti anche neiFragrrzwrtr
[2/9il()r()p/9ù/llcir,
su cuiaragion
veduta Piaia richiama l'attenzione, ancheseinveroCousin dovetteavere una conoscenzaassaiapprossimativa
delgrecoseilBoissonade,
aproposito
diunaventilataedizione
degli
In… diProclosi«offrepourlecteui
devotreGrec;carje
vois queles fautesdimpression
vouséchappent
enbonnombre;mesyeuxsont aussi un peu
negligents,
maistoutefois ilspourtontaider lesvòtres»°. 11 1uolo del Collard nell istituzionalizzazione della filosofia con la suachiamata, nel 1810, alla cattedra d'hzlrloire de [a
philosophie
— creata solofanno
prima
conla denominazione diphiloro/J/9ie
e!opim'omdesp/31'103'0p/963,
echediventerànel 1814d'hzlttoirede la
plvz‘loroplvz'e
modernequando
lesaràaf—fiancata
quella
difilosofiaantica—egiustamente
ricordato,eche questoinse-gnamento tramite l'adozionedella filosofia del ‘senso comune’ fosse finaliz-zato a
scongiurare
le malefatte diun idealismoscettico—etichettasottocui si
riassumevail
pensiero
sei«settecentesco—ècosaassainota,maha finito colce—
larecomeproprioilCollardsiaacominciamento
oltralpe
della filosofia delse-colo XIX ché, abbandonato il sensismosettecentesco afavore dello
spirituali—
smo,opponeilvitalismoalmaterialismo nella
temperie
ideale che dal discorsosull‘abitudine (l\/laine de Biran, Ravaisson) si conclude nelleteorie della me— moria
(Royer—Collard,
Garnier, Renan,Gratacap, Bergson).
Sara questol’am-bito inui maturerà la crisi del
paradigma
positivista,
cioè del determinismo scierrtilicoedelle teoriefisiologiche
della localizzazione cerebraleDifatti, nei
Iragmcntx
theorz'qzm
del Collard che abbraccianoil secondo annod‘insegnamento
alla Fac./[Zé dcr Lettre:(1812
1813), un terzo delle pa—gine pervenuteci concernono la durata che Cicdata dallamemoria.
Pagine
questechegodettero
digrande
risaltocomesi evincedallavoce[wn/11
Dmeedel dizionario del 1ranck,cche
lungi
dallesseresemplici
glosse
a Reid met—tono in scena un verco
eproprio
protobergsonisnro.
Risulterebbequindi
raf—1forzata 1'1potesiche
gli
111teressi storico-filologici
del Cousin, cheperoltreun "trentennio sembrarono confondersi con l'eclettismo, costituiscono solo un
momento di
quella
dottrinadiquel
coacervodipensieri
che da Biransicon-clude'111
Bergson
Merito indubbio di Pi1aiacdunque quello
di averesottoli-neato1unportanzadi
Degérando
chemoltooperò,
forseancorpiu
diVillers,
peracclimatareIn Franciale dottrined oltreReno. Eparimenti
vale la penadinotare1
esposizione
degli
apporti
dilouffroy
che <<riforr.nulr111maniera strin-genteil nessocousinianofrapsicologia
estoriadellafilosofia,
equindi
frame—todo
psicologico
emetodo storico»(p
127).1inoltree'
eopportuno
accogliere
11nvitodellaStoriadelle…maanontra— scurare«altresignificative
posizioni
storiografiche,
chesipongonoinalterna-tiva alleclettismo», la cui egemoniaha
dih
fatto indotto talvolta aignorare
il" Lettera del 18.318,55, inms. 218 (lecartedel Cousin sonoalla
Bibliothèque Victor
146 DISCUSSIONI FZ I’0S'I‘IlLl'i
permaneredipensieri riconducibili allascuola
degli
hlt’ol0gmar,
comenelcaso delDaunou,di cui simetteinrisalto la critica,semprepiù stringente,
all’aprio-rismo del Cousin. in effetti questi
pensieri
chenon possono certo essere tac-ciatidiresiduali,
e che ritroverannouna loro attualita nella secondametà delsecolo,sembranoveniremenonellacontesacheopposelastoriadella filosofia
assunta «a controprova dello
sviluppo
della coscienza umana e delle suefa-coltà»
(p.
X) el’ispirazione
cattolicache dall’antifilosofismoeraapprodata
al-l’antifilosofia tout court: e la
querelle
sul panteismo, in cui, allacontrapposi-zione
dogmatica
erano sottesicorposi
interessi;)()litit‘o—pedagogici.
(lodestadisputa,
e non sitratta certo di una felice evenienza, epreceduta
e coincide con lapiù ampia
produzione
di storiegenerali
dellafilosofia,
di marmali ad usodeicollège.rz
èil casodiquel
I’rc’cz'xdeipadri
DeSalinise DeScorbiac cheebbe
larga circolazione,
egiustamente
si rileva l’attenzione perquella
prix…
philosophia,
l’antichissima filosofia dei Veda, in cuirifulgerebbero
ancora tracce diuna‘scienzaprimitiva’
rivelata. Maal dilàdiovviedifferenzeideolo-giche
0diopportunità
didattichenonci parediscorgere, inproposito, distin-zionimaggiori
fra ilpensiero
d’ispirazione
cattolicaegli
eclettici,ché laremix— .rarzce orientale fu convincimento assai diffuso nella Francia fra la Restaura-zioneela monarchialiberale,
emoltosiadoperò
Cousin perla traduzione delColebrooke. L"oblio
dell’India’,
checoinvolgerà
poi
tuttisenza distinzioni discuole,
sarà conseguente solo allascoperta del corpus buddhista, nelquindi-cennio 1840-1855,amotivodeipaventati esiti materialisticie
panteistici.
Detto del «connubio di kantismo e eclettismo» in cui si riassume l’Hz'x— loire
zlhrégée
delaphilosophie
delTissot colsuoampio
ragguaglio
sullafiloso—fia tedesca ‘da Kant a’ di nostri’, ci sentiremmo solo di non condividere la
scelta, forse
obbligata,
dei tropporapidi
accenni al Dictionnaire del Franck che,secertononeperl’esattezzaunastoriagenerale,
costituisce difattoilpiù
compiuto
monumento dellastoriografia eclettica,
ché anche i’llt'fu'rfl'rcgéné—
raleel’hzthluctz'oudl’hz'.rtoirc alc la
philosophie
del Cousin, sullacui fortunaesulla cui
importanza
Piaia scrive assaigiustamente,
porterannosempre—al diladellecontinuecorrezioni, volte
perlopiù
alimitarne leistanzepiù
innovative
-l’impronta
dicomposizioni
d’occasione.Sitrattadifattid’allocuzioni,eforseanche un
po’
frettolose, se di li a un trentennio, nellepagine
premesse allaquarta edizione
dell’I/llr0clllc‘timl,
Cousin dira d’avere.scelto,
«per la man— canza del tempo necessario aun’adeguata
preparazione,
[,...] un argomentomolto
generale,
che nonrichiedeva
néricerche,
né lavoripreliminari
[...] lequestioni più
alte furono affrontateconcoraggio
ebuonafede,
e le soluzioniche forniva lanuovafilosofiaespostemolto
più
persommicapi
che effettiva-mentefissate»".Nonè
qui
possibile
ripercorrere
l’ampia
analisicui Piaiasottoponecode-sta
stagione
storiografica,
maegli
sottolinea utilmentecome«l’apporto
più
si.gnificativo
dellascuola ecletticanonriguarda
tantole storiegenerali
della filo« sofia quanto laproduzione
dimonografie
e storie‘epocali’
o‘regionali’»
(p.
135), ed è
esemplificativamente
richiamato il Renan, la sua commistione di competenzefilologico-comparatistiche
edifilosofia della storia. invero lepa-7 luinulztc'lz'm;cil'hit/nire :le laphilowph/c,Paris, Didier mm,
DISCUSSIONI13 POSTILLIL 147
gine
di Renanreperiranno
fonti111etodologicamente
del tutto inedite: l’uti— lizzo del 111atcrialeiconologico,
la considerazione cioè delsignificato
del—l'opera
d’arteprescindendo
dai valori formali. Ma al di la dell’/lvcrmèr si scorra allora, adesempio,quel
Di1'c'our1'wrl’é/al clc1' beaux-arly c'// Fuwceauqua/mm‘cmc
1'1'èc'lt): nelpostulare
unaqualche
continuità letterarial'ra l"etzì di (..‘arlo V‘ela I(wzai.r1tmce,venivacolmandoquella
fratturasettecentescafra lericerche erudite e
gli
schemistoriografici
delle sistemazionienciclopedichc,
poi
fattipropri
dagli
storici romantici“.invero lantagonismoha erudizioneefilosofiaassume
agli
alboridel Set—tecentouna nuov1forma: dicontroai
compilatori, agli
antiquari,
non sono or-mai iteologi,
ma i[)h/!().10/7l701.
E se nella classificazione baconiana lerudi— zione,congiuntaallafilologia
eallagranunatica, erauna‘conoscenza diragio—
ne’,«i'/\lembert la riduce allasolamemoria.Siconsumava
quindi
unascissione fra quanti nell‘accumulo delle fontiriponevano
lascaturigine
della veritàe ilauto1i diun
app1occio
teorico,incliniatrascu1arel ordinefattualeManco 111-ve1o unosforzo di ordinarelatemporalità
umanavenendomenoloschemabi— blico colpmgredire
dellasecolarizzazione,
chégià
lastoriografia
umanisticaaveva
ignorato
laperiodizzazione
agostiniana:
losvolgersi
del camminodel-l‘umanità secondo unavisione
escatologi
‘a,comestoria‘ecclcsiastica'odella cz’w'lzlx Dci nel mondo. Difatto «lastoriografia
romanticaprolungava
traerudi—zionee
giudizio
storicoquella
rotturache la culturasettecentescz avevavolutoed attuato»,e nelcaso
specifico
del concetto di Rinascimento saràproprio
ilDfrcour11'url’étd/ dexbeaux—arly del Renana indi‘a relanecessità disanareque—
stafrattura,ancoraope'antenelle
generalizzazioni
oratorie del Cousin. Sonoineffettiquelle
del Piaiapagine
assaimeritevolid’attenzione,
ricche disuggestioni
siaperquanti
siano incercadi unaguida
sicura,siapercoloroche abbiano dimestichezza con
quei
testi e li abbiano rintracciati nei mano—scritti0vistinascere
negli
scambiepistolari.
RENZO RAGGIIIAN’I‘I
\
“(fr.inpropositol‘.SIMON11,”Kl'fmlw'l'lìltlilli/I‘tlllct’1t,TOIÌHO,Sei 1961pp.
8995/7111-1zme( .(1111;1..,1]/1i1tum()!/fl’(1't/z/l'll'0fi('l/71711010p/110