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Scuole italiane all’estero (Americhe) 2012 Sessione Ordinaria– Problema 1

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Scuole italiane all’estero (Americhe) 2012 – PROBLEMA 1

Il triangolo ABC Γ¨ equilatero di lato unitario. La retta r parallela ad AB interseca i lati AC e BC, rispettivamente, nei punti P e Q .

1)

Si indichi con x la distanza di r dal vertice C. Per quale valore di x, nel quadrilatero ABQP si puΓ² inscrivere una circonferenza? Quale Γ¨ la lunghezza del suo raggio?

Calcoliamo i lati mancanti del quadrilatero ABQP.

𝑃𝐷 = π‘₯√3

3 , π‘žπ‘’π‘–π‘›π‘‘π‘– 𝑃𝑄 = 2π‘₯

√3 3 ;

Essendo equilatero anche il triangolo PQC risulta: 𝑃𝐢 = 𝑃𝑄 = 2π‘₯√3

3 , quindi: 𝐴𝑃 = 𝐡𝑄 = 1 βˆ’ 2π‘₯√3 3 Risulta poi: 𝐴𝐡 + 𝑃𝑄 = 1 + 2π‘₯√3 3 ; 𝐴𝑃 + 𝐡𝑄 = 2 (1 βˆ’ 2π‘₯ √3 3 )

AffinchΓ© il quadrilatero ABQP sia circoscrittibile ad una circonferenza deve essere: 𝐴𝐡 + 𝑃𝑄 = 𝐴𝑃 + 𝐡𝑄 , π‘‘π‘Ž 𝑐𝑒𝑖: 1 + 2π‘₯√3 3 = 2 (1 βˆ’ 2π‘₯ √3 3 ) , 3 + 2π‘₯√3 = 6 βˆ’ 4π‘₯√3 , π‘₯ = 3 6√3= √3 6 .

Per trovare il raggio della circonferenza inscritta ricordiamo che l’area S di un poligono circoscritto ad una circonferenza di raggio r Γ¨ data da: 𝑆 = π‘π‘Ÿ, dove 𝑝 Γ¨ il semiperimetro del poligono. Quindi: 𝑝 = 𝐴𝐡 + 𝑃𝑄 = 1 + 2π‘₯√3

3 = 1 + 2 βˆ™ √3 6 βˆ™ √3 3 = 4 3 .

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Calcoliamo l’area del poligono (trapezio), osservando che la somma delle basi Γ¨ 4

3;

cerchiamo l’altezza DE.

𝐷𝐸 = 𝐢𝐸 βˆ’ 𝐢𝐷 = 1 2√3 βˆ’ √3 6 = √3 3 . Quindi: 𝑆 = (𝐴𝐡 + 𝑃𝑄) βˆ™ 𝐷𝐸 2 = 4 3 βˆ™ √3 3 2 = 2 9√3 , π‘Ÿ = 𝑆 𝑝 = 2 9 √3 4 3 = 1 6√3 = π‘Ÿ .

2)

Si esprima in funzione di x il rapporto fra l’area del triangolo PQC e l’area del quadrilatero ABQP, verificando che si ottiene la funzione:

𝑓(π‘₯) = 4π‘₯

2

3 βˆ’ 4π‘₯2

Il rapporto f(x) assume tutti i valori reali positivi? Si giustifichi la risposta.

Cerchiamo le due aree. PQC Γ¨ un triangolo equilatero, quindi la sua area Γ¨:

𝐴(𝑃𝑄𝐢) =𝑙 2 4 βˆ™ √3 = 1 4βˆ™ 𝑃𝑄 2βˆ™ √3 =√3 4 βˆ™ (2π‘₯ √3 3) 2 =√3 4 βˆ™ ( 4 3π‘₯ 2) = √3 3 π‘₯ 2 𝐴(𝐴𝐡𝑄𝑃) = (𝐴𝐡 + 𝑃𝑄) βˆ™ 𝐷𝐸 2 = (1 + 2π‘₯√33 ) βˆ™ (12 √3 βˆ’ π‘₯) 2 = (3 + 2π‘₯√3)(√3 βˆ’ 2π‘₯) 12 = = 3√3 βˆ’ 4π‘₯ 2√3 12 = √3 12(3 βˆ’ 4π‘₯ 2) 𝐴(𝑃𝑄𝐢) 𝐴(𝐴𝐡𝑄𝑃)= √3 3 π‘₯2 √3 12(3 βˆ’ 4π‘₯2) = 4π‘₯ 2 3 βˆ’ 4π‘₯2 = 𝑓(π‘₯) 𝑐. 𝑣. 𝑑.

Notiamo che x ha le seguenti limitazioni geometriche: 0 < π‘₯ <1

2√3.

Dobbiamo stabilire se, per ogni k positivo Γ¨ soddisfatta l’equazione 4π‘₯2

3βˆ’4π‘₯2 = π‘˜. 4π‘₯2

3 βˆ’ 4π‘₯2 = π‘˜ β‡’ 4π‘₯2 = π‘˜(3 βˆ’ 4π‘₯2) β‡’ 4(1 + π‘˜)π‘₯2 = 3π‘˜ , π‘₯2 =

3π‘˜ 4(1 + π‘˜) ; Per k positivo si ha: π‘₯ = ±√4(1+π‘˜)3π‘˜ ; dalla condizione 0 < π‘₯ <1

2√3 segue 0 < π‘₯ < 3 2

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3/ 5 www.matefilia.it quindi: 0 < 3π‘˜ 4(1 + π‘˜)< 3 2 , { 3π‘˜ 4(1 + π‘˜)> 0 3π‘˜ 4(1 + π‘˜)< 3 2 , { 3π‘˜ 4(1 + π‘˜)> 0 3π‘˜ 4(1 + π‘˜)< 3 2

La prima disequazione Γ¨ soddisfatta per ogni k positivo; analizziamo la seconda disequazione (in cui supponiamo k positivo):

π‘˜ < 2(1 + π‘˜) , π‘˜ > βˆ’2 ∢ π‘ π‘œπ‘‘π‘‘π‘–π‘ π‘“π‘Žπ‘‘π‘‘π‘Ž 𝑠𝑒 π‘˜ π‘π‘œπ‘ π‘–π‘‘π‘–π‘£π‘œ.

Possiamo quindi affermare che la f(x) assume tutti i valori reali positivi, con π‘₯ = √4(1+π‘˜)3π‘˜ .

3)

Si studi la funzione 𝑓 senza tener conto dei limiti geometrici del problema e se ne tracci il grafico 𝛾.

Dobbiamo studiare (a prescindere dai limiti geometrici) la funzione:

𝑓(π‘₯) = 4π‘₯

2

3 βˆ’ 4π‘₯2

Si tratta di una funzione razionale fratta, definita per ogni π‘₯ β‰  ±√3

2, pari (quindi il suo

grafico Γ¨ simmetrico rispetto all’asse delle y).

Se x=0, y=0; se y=0, x=0 (doppio, quindi tangente orizzontale).

Studiamo il segno della funzione: il numeratore Γ¨ sempre maggiore o uguale a zero; il denominatore Γ¨ positivo se: 3 βˆ’ 4π‘₯2 > 0, 4π‘₯2βˆ’ 3 < 0 , βˆ’βˆš3

2 < π‘₯ < √3

2 : in tale intervallo la

funzione Γ¨ positiva (escluso x=0 dove si annulla). Calcoliamo i limiti:

limπ‘₯β†’Β±βˆž 4π‘₯2

3βˆ’4π‘₯2 = βˆ’1 : quindi abbiamo l’asintoto orizzontale y=1. lim π‘₯β†’(±√32) 4π‘₯2 3βˆ’4π‘₯2 = ∞ : asintoti verticali π‘₯ = Β± √3 2 Studiamo la monotonia: 𝑓′(π‘₯) = 24π‘₯ (3 βˆ’ 4π‘₯2)2 β‰₯ 0 𝑠𝑒 π‘₯ β‰₯ 0 (𝑛𝑒𝑙 π‘‘π‘œπ‘šπ‘–π‘›π‘–π‘œ).

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Quindi la funzione Γ¨ crescente per x>0 (nel dominio) e decrescente per x<0 (nel dominio); x=0 Γ¨ punto di minimo relativo (con ordinata 0).

Studiamo la concavitΓ : 𝑓′′(π‘₯) =72(4π‘₯2+1) (3βˆ’4π‘₯2)3 > 0 𝑠𝑒 3 βˆ’ 4π‘₯2 > 0, 4π‘₯2βˆ’ 3 < 0 , βˆ’ √3 2 < π‘₯ < √3 2 : il grafico volge la

concavitΓ  verso l’alto dove la funzione Γ¨ positiva e verso il basso dove Γ¨ negativa; non ci sono flessi.

Il grafico della funzione Γ¨ quindi il seguente:

4)

Si calcoli l’area della regione finita di piano limitata da 𝛾 e dalla retta di equazione 𝑦 = 2. La regione richiesta Γ¨ indicata nella figura seguente:

Cerchiamo le intersezioni fra la curva 𝛾 e la retta di equazione y=2.

4π‘₯2 3βˆ’4π‘₯2= 2 , 4π‘₯ 2 = 6 βˆ’ 8π‘₯2, π‘₯2 =1 2 , π‘₯ = Β± √2 2 .

Data la simmetria del grafico rispetto all’asse delle y l’area richiesta Γ¨ data da:

π΄π‘Ÿπ‘’π‘Ž = 2 ∫ (2 βˆ’ 4π‘₯ 2 3 βˆ’ 4π‘₯2) 𝑑π‘₯ = √2 2 0 2 ∫ (6 βˆ’ 12π‘₯ 2 3 βˆ’ 4π‘₯2 ) 𝑑π‘₯ = √2 2 0 6 ∫ (2 βˆ’ 4π‘₯ 2 3 βˆ’ 4π‘₯2) 𝑑π‘₯ = √2 2 0

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Cerchiamo una primitiva di (2βˆ’4π‘₯2

3βˆ’4π‘₯2). ∫ (2 βˆ’ 4π‘₯ 2 3 βˆ’ 4π‘₯2) 𝑑π‘₯ = ∫ ( 3 βˆ’ 4π‘₯2 βˆ’ 1 3 βˆ’ 4π‘₯2 ) 𝑑π‘₯ = ∫ (1 + 1 4π‘₯2βˆ’ 3) 𝑑π‘₯ = π‘₯ + ∫ ( 1 4π‘₯2βˆ’ 3) 𝑑π‘₯ = = π‘₯ +1 4∫ 1 π‘₯2 βˆ’3 4 𝑑π‘₯ Osserviamo che: 1 π‘₯2βˆ’3 4 = 1 (π‘₯ +√32 ) (π‘₯ βˆ’βˆš32 ) = 𝐴 π‘₯ +√32 + 𝐡 π‘₯ βˆ’βˆš32 = 𝐴 (π‘₯ βˆ’βˆš32 ) + 𝐡 (π‘₯ +√32 ) (π‘₯ +√32 ) (π‘₯ βˆ’βˆš32 ) Deve quindi essere:

π‘₯(𝐴 + 𝐡) +√3

2 (𝐡 βˆ’ 𝐴) = 1

Per il Principio di identitΓ  dei polinomi deve essere:

{ 𝐴 + 𝐡 = 0 √3 2 (𝐡 βˆ’ 𝐴) = 1 ; { 𝐴 = βˆ’π΅ √3 2 (2𝐡) = 1 ; { 𝐴 = βˆ’βˆš3 3 𝐡 =√3 3 Si ha pertanto: ∫ 1 π‘₯2 βˆ’3 4 𝑑π‘₯ = ∫ ( βˆ’ √3 3 π‘₯ +√32 + √3 3 π‘₯ βˆ’βˆš32 ) 𝑑π‘₯ = βˆ’βˆš3 3 𝑙𝑛 |π‘₯ + √3 2 | + √3 3 𝑙𝑛 |π‘₯ βˆ’ √3 2| + 𝐢 = = √3 3 ln | π‘₯βˆ’βˆš3 2 π‘₯+√3 2 | + 𝐢 ; quindi: π΄π‘Ÿπ‘’π‘Ž = 6 ∫ (2 βˆ’ 4π‘₯ 2 3 βˆ’ 4π‘₯2) 𝑑π‘₯ = √2 2 0 6 [∫ (2 βˆ’ 4π‘₯ 2 3 βˆ’ 4π‘₯2) 𝑑π‘₯ √2 2 0 ] = 6 [π‘₯ +1 4( √3 3 ln | π‘₯ βˆ’βˆš32 π‘₯ +√32 |)] 0 √2 2 = = β‹― = [3√2 + √3𝑙𝑛(√3 βˆ’ √2)] 𝑒2 β‰… 2.2573 β‰… 2.26 𝑒2

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