Interventi in
situazioni speciali
Elementi di
gravità in atto
sospetto
Segni di
Fattori di
rischio
1) Alterazioni delle funzioni vitali: a) turbe della coscienza b) deficit respiratori c) alterazioni circolatorie d) Eventi traumatici, lesioni gravi a carico di organi o distretti vitali. 2) Segni e sintomi collegabili (anche solo in via presuntiva) con alterazioni di organi vitali. 3) Situazioni cliniche o ambientali che suggeriscono la possibilità di un danno a organi o distretti vitali.
Determinazione del polso
Si definisce polso la percezione dei
battiti del cuore rilevabili a livello di
un’arteria che decorre in superficie e
che può essere compressa con la
punta delle dita indice e medio,
contro un punto osseo
Polso
radiale
Polso
femorale
Polso
carotideo
Polso
brachiale
POLSO
FREQUENZA
CARDIACA
Normale 60/90 min. Tachicardia > 100 Bradicardia < 60FORZA
pieno sottileRITMO
aritmico ritmicoRESPIRO
FREQUENZA
RESPIRATORIA
Normale 12/20 min. Tachipnea > 25 Bradipnea < 12PROFONDITA’
profondo superficialeRITMO
irregolare regolareP.A.
PRESSIONE
ARTERIOSA
VALORE NORMALE
Max 120/140 Sistolica
VALORE NORMALE
Min 60/90 Diastolica
Ipertensione
Max 150 Min 90
Ipotensione
Max 90 Min 60
Colorito cutaneo
Significato / Possibili causeRoseo
Normale nei pazienti di pelle chiara. Nei pazienti di colore è normale a livello della
mucosa del sacco congiuntivale, delle labbra e del letto unguenale.
Pallido
Costrizione dei vasi sanguigni, che può derivare da emorragie,shock,ipotensione e stress emotivo.
Cianotico ( bluastro ) Inadeguata funzione respiratoria o cardiaca
Eritematoso Esposizione a calore, ipertensione, eccitamento emotivo
Itterico Anomalie epatiche
Marezzato (coperto di
Temperatura e stato della
cute:
Significato / possibili cause
Fresca e umida Segno di shock o ansia
Fredda e bagnata Il corpo sta disperdendo calore
Fredda e asciutta Esposizione al freddo
Calda e asciutta Febbre elevata, esposizione al calore
Calda e umida Febbre elevata, esposizione al calore
Pelle d’oca con brividi, battiti di denti, cianosi labiale e pallore
cutaneo
Reazione al freddo, malattie contagiose, dolore o paura
Stato vigile di coscienza cosciente e ben orientato nello spazio e Orientato nel tempo
Stato confusionale acuto Confuso cosciente ma disorientato
Stato soporoso Soporoso reagisce solo a stimoli verbali
Stato stuporoso Stuporoso reagisce solo a stimoli dolorosi
Stato comatoso Comatoso non reagisce né a stimoli verbali né a stimoli dolorosi
VALUTAZIONI SHOCK INIZIALE SHOCK CONCLAMATO FC e polso FC normale e solo leggermente aumentata (100-120 battiti/min.) polso radiale rilevabile FC aumenta (>120) polso appena percettibile. Se la PA è molto bassa rileva
solo il polso carotideo
Cute Pallida,fredda e sudata Cerea e fredda
Coscienza Conservata
Disorientamento e
sonnolenza ingravescenti sino alla perdita della coscienza vera e propria
Respiro Normale Superficiale e accelerato
Comportamento Tranquillo Inquieto,senso di angoscia
Segni e sintomi Tipo di emorragia
Sangue fuoriesce da una ferita con flusso
costante di colore rosso scuro. Emorragia venosa
Emorragie
Nel paziente traumatizzato l’emorragia è la causa
più comune di shock
Sangue fuoriesce da ferita a fiotti che corrispondono ai battiti cardiaci,colore rosso vivo. Perdita rapida e copiosa di
sangue in relazione alla grandezza del vaso.
Emorragia arteriosa
Pallido, sudato, pressione bassa, polso piccolo e frequente, respiro superficiale ed affannoso, brividi. Possibile dolore, gonfiore, indurimento,alterazione della coscienza.
Epistassi Emorragia delle cavità nasali.
Otorragia Emorragia delle orecchie.
Ematemesi Vomito ematico color rosso vivo, se l’emorragia digestiva è alta (esofago) oppure colore nero se il sangue è già stato digerito nello stomaco.
Emottisi Sangue nella secrezione catarrale emessa con la tosse e proveniente dalle vie respiratorie.
Definizione di emorragia esterna
Melena Feci nere per sangue digerito in caso di emorragia delle vie digestive.
Rettorragia Sangue rosso che fuoriesce dall’orifizio anale, spesso frammisto con feci in corso di emorragia delle basse vie digestive.
Ematuria
macroscopica Urina rosse per emorragia delle vie urinarie.
• Utilizzare gli appositi lacci o una striscia di stoffa o altro materiale di fortuna(cravatta o fazzoletto) di larghezza adeguata dai 3 ai 5 cm. non di materiale elastico.
• Non usare stringhe da scarpe, lacci emostatici da endovena, fili elettrici, ecc.
• Posizionare il laccio a monte della ferita alla base dell’arto.
• Stringere il laccio in modo da bloccare il passaggio del sangue. • Non posizionare il laccio in prossimità delle articolazioni.
• Non posizionare il laccio in prossimità di fratture o sospette tali. • Posizionare il laccio il più lontano possibile dalla ferita.
• Allentarlo ogni 10 minuti per 20/30 secondi. • Non rimuoverlo mai in caso di amputazioni.
Primo soccorso
ad una
• Medicare senza esercitare una compressione
anche se c’è un’abbondante fuoriuscita di
sangue.
• Non esplorare la ferita.
• Non rimuovere eventuali frammenti ossei.
• Tenere ferma la testa, possibilmente in
posizione neutra.
• Applicare eventualmente del ghiaccio.
• Non esplorare la ferita.
• Non rimuovere corpi estranei conficcati.
• Eseguire una medicazione occlusiva.
• Se la ferita è al torace, la medicazione va chiusa
solo su tre lati.
• Non rimuovere l’oggetto conficcato.
• Esporre l’area della lesione.
• Controllare l’emorragia esercitando pressione ai
lati della ferita e non sull’ oggetto.
• Immobilizzare l’ oggetto conficcato con una
medicazione a tampone e fissarlo con un cerotto
a cravatta.
• Immobilizzare la zona lesionata come se fosse
una frattura.
• Liberare la superficie della ferita da frammenti o
altro materiale.
• Disporre la cute nella posizione originaria.
• Controllare l’emorragia ed eseguire una
medicazione compressiva.
Avulsione cutanea
• Non toccare o cercare di riposizionare l’organo
fuoriuscito.
• Se si tratta di organi addominali flettere le
gambe del paziente in modo da limitare la
pressione sui muscoli addominali.
• Coprire l’organo esposto e la ferita con un
involucro di plastica o con un telino sterile
imbevuto di soluzione fisiologica.
• Eseguire una medicazione ampia e occlusiva
ma non coprire la lesione.
Eviscerazione
Posizionamento del
paziente in situazioni
Dispnea
Lesioni toraciche
Edema Polmonare
per trauma si intende l’insieme
di tutte quelle lesioni avvenute
in seguito all’azione di agenti fisici
esterni all’organismo quali: calore,
contusione
si tratta di una lesione chiusa
dei tessuti superficiali
che si manifesta a seguito di
traumi diretti
Sintomi
Trattamento
•Ecchimosi (livido)
•Gonfiore (edema)
•Dolore
•Possibile impotenza
funzionale
•Ghiaccio
•Eventuale
bendaggio ed
immobilizzazione
lussazione
Rappresenta la perdita dei
rapporti anatomici naturali fra
due capi ossei
Sintomi
Trattamento
•Dolore
•Tumefazione
•Deformità del profilo
articolare
•Posizione obbligata
del segmento lussato
•Impotenza
funzionale completa
•Immobilizzare la
parte lussata
•Non tentare di
ridurre la lussazione
distorsione
Consiste nello spostamento
dei capi articolari con perdita
temporanea della normale
contiguità
Sintomi
Trattamento
•Dolore
•Tumefazione
•Ecchimosi
•Limitazione dei
movimenti
•Non riallineare le
articolazioni
•Immobilizzare la
parte lesa
•Ghiaccio
•Riposo (arto in
scarico)
frattura
Rappresenta la perdita dei
rapporti anatomici naturali fra
due capi ossei
Sintomi
Trattamento
•Dolore
•Tumefazione
•Ecchimosi
•Limitazione a
compiere i normali
movimenti
•Non tentare di
riallineare le
articolazioni
•Immobilizzare la
parte lesa
•Ghiaccio
•Riposo (arto in
scarico)
Fattori di gravità di un trauma
Forza d’urto
Un impatto lieve provocherà lievi conseguenze (contusioni e ferite), ma al crescere della forza
d’urto verranno danneggiate strutture più resistenti (ossa e tessuti vascolari)
Sede delle lesioni possono essere estremamente pericolosi.Traumi anche limitati a cranio e torace
Tipo di lesione lussazione o di una semplice contusione.Una frattura ossea è più grave di una
Le convulsioni costituiscono un
evento acuto e improvviso a carico
del sistema nervoso centrale
caratterizzato da fenomeni motori
involontari e generalmente perdita di
Segni e sintomi delle convulsioni
Fase tonica, durata circa 30”
• Improvvisa perdita di coscienza.
• Caduta a terra con possibili lesioni
traumatiche.
• Irrigidimento del corpo. • Morso della lingua.
• Apnea a volte prolungata.
Provvedimenti da adottare
• Allontanare tutti gli oggetti possibili cause di traumi
secondari.
• Posizionare un oggetto morbido o una cannula di
Guedel fra i denti del paziente. • Rimuovere eventuali protesi. • Attenzione alle dita (pericolo di morsi).
• Controllare i parametri vitali. • Far allontanare i presenti
Fase clonica durata variabile da 1 a 5’
• Contrazioni violente. • Possibile sbavamento dalla bocca.
• Perdita di feci ed urine. • faccia e labbra di solito cianotiche.
Provvedimenti da adottare
• Proteggere il paziente da traumi accidentali.
• Non immobilizzare il paziente con la forza.
• Allentare gi abiti.
• Controllare i parametri vitali.
Fase post critica durata variabile • Eventuale periodo di incoscienza • Stato confusionale o soporoso. • Cefalea. Provvedimenti da adottare
• Tenere il paziente supino. • Se vomita: posizione di sicurezza.
• Valutare parametri vitali. • Somministrare ossigeno. •Controllare il paziente.
AGENTI FISICI AGENTI CHIMICI
• Fuoco.
• Liquidi,vapori,fluidi e solidi ad alta temperatura.
• Corrente elettrica. • Radiazioni
luminose (laser,esplosioni). termiche (raggi infrarossi) eccitanti (raggi ultravioletti ecc…)
Ionizzanti.
• Acidi forti (fosforico solforico ecc…)
• Basi forti (ammoniaca composti del cloro, Sali basici di sodio di calcio ecc…)
Cause e meccanismi delle ustioni
Classificazione delle ustioni
Termiche
Si verificano in seguito al contatto
diretto con una fonte di calore.
Chimiche
Si verificano in seguito al contatto con
acidi, alcali o altri agenti corrosivi.
Elettriche
Sono ustioni provocate dall’effetto
termico che l’energia elettrica
sprigiona nel suo transito attraverso i
tessuti.
I Grado
• Ustione superficiale che interessa solo l’epidermide. • Arrossamento cutaneo talora con lieve edema.
• Dolore localizzato
• Guariscono da sole e senza cicatrici.
Grado dell’ustione
II Grado
• L’ustione interessa anche il derma.
• Dolore intenso con marcato eritema e formazione di vesciche piene di liquido (flittene)
• Guariscono da sole lasciando una lieve cicatrice.
III e IV Grado
• Tutti gli strati cutanei sono danneggiati.
• Presenti aree carbonizzate o aree bianche e secche. • Anestesia per lesioni delle terminazioni nervose. • Spesso necessario trapianto cutaneo.