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Interventi di urgenza in situazioni speciali

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Academic year: 2021

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(1)

Interventi in

situazioni speciali

(2)

Elementi di

gravità in atto

sospetto

Segni di

Fattori di

rischio

1) Alterazioni delle funzioni vitali: a) turbe della coscienza b) deficit respiratori c) alterazioni circolatorie d) Eventi traumatici, lesioni gravi a carico di organi o distretti vitali. 2) Segni e sintomi collegabili (anche solo in via presuntiva) con alterazioni di organi vitali. 3) Situazioni cliniche o ambientali che suggeriscono la possibilità di un danno a organi o distretti vitali.

(3)

Determinazione del polso

Si definisce polso la percezione dei

battiti del cuore rilevabili a livello di

un’arteria che decorre in superficie e

che può essere compressa con la

punta delle dita indice e medio,

contro un punto osseo

Polso

radiale

Polso

femorale

Polso

carotideo

Polso

brachiale

(4)

POLSO

FREQUENZA

CARDIACA

Normale 60/90 min. Tachicardia > 100 Bradicardia < 60

FORZA

pieno sottile

RITMO

aritmico ritmico

(5)

RESPIRO

FREQUENZA

RESPIRATORIA

Normale 12/20 min. Tachipnea > 25 Bradipnea < 12

PROFONDITA’

profondo superficiale

RITMO

irregolare regolare

(6)

P.A.

PRESSIONE

ARTERIOSA

VALORE NORMALE

Max 120/140 Sistolica

VALORE NORMALE

Min 60/90 Diastolica

Ipertensione

Max 150 Min 90

Ipotensione

Max 90 Min 60

(7)
(8)

Colorito cutaneo

Significato / Possibili cause

Roseo

Normale nei pazienti di pelle chiara. Nei pazienti di colore è normale a livello della

mucosa del sacco congiuntivale, delle labbra e del letto unguenale.

Pallido

Costrizione dei vasi sanguigni, che può derivare da emorragie,shock,ipotensione e stress emotivo.

Cianotico ( bluastro ) Inadeguata funzione respiratoria o cardiaca

Eritematoso Esposizione a calore, ipertensione, eccitamento emotivo

Itterico Anomalie epatiche

Marezzato (coperto di

(9)

Temperatura e stato della

cute:

Significato / possibili cause

Fresca e umida Segno di shock o ansia

Fredda e bagnata Il corpo sta disperdendo calore

Fredda e asciutta Esposizione al freddo

Calda e asciutta Febbre elevata, esposizione al calore

Calda e umida Febbre elevata, esposizione al calore

Pelle d’oca con brividi, battiti di denti, cianosi labiale e pallore

cutaneo

Reazione al freddo, malattie contagiose, dolore o paura

(10)
(11)

Stato vigile di coscienza cosciente e ben orientato nello spazio e Orientato nel tempo

Stato confusionale acuto Confuso cosciente ma disorientato

Stato soporoso Soporoso reagisce solo a stimoli verbali

Stato stuporoso Stuporoso reagisce solo a stimoli dolorosi

Stato comatoso Comatoso non reagisce né a stimoli verbali né a stimoli dolorosi

(12)
(13)

VALUTAZIONI SHOCK INIZIALE SHOCK CONCLAMATO FC e polso FC normale e solo leggermente aumentata (100-120 battiti/min.) polso radiale rilevabile FC aumenta (>120) polso appena percettibile. Se la PA è molto bassa rileva

solo il polso carotideo

Cute Pallida,fredda e sudata Cerea e fredda

Coscienza Conservata

Disorientamento e

sonnolenza ingravescenti sino alla perdita della coscienza vera e propria

Respiro Normale Superficiale e accelerato

Comportamento Tranquillo Inquieto,senso di angoscia

(14)
(15)

Segni e sintomi Tipo di emorragia

Sangue fuoriesce da una ferita con flusso

costante di colore rosso scuro. Emorragia venosa

Emorragie

Nel paziente traumatizzato l’emorragia è la causa

più comune di shock

Sangue fuoriesce da ferita a fiotti che corrispondono ai battiti cardiaci,colore rosso vivo. Perdita rapida e copiosa di

sangue in relazione alla grandezza del vaso.

Emorragia arteriosa

Pallido, sudato, pressione bassa, polso piccolo e frequente, respiro superficiale ed affannoso, brividi. Possibile dolore, gonfiore, indurimento,alterazione della coscienza.

(16)

Epistassi Emorragia delle cavità nasali.

Otorragia Emorragia delle orecchie.

Ematemesi Vomito ematico color rosso vivo, se l’emorragia digestiva è alta (esofago) oppure colore nero se il sangue è già stato digerito nello stomaco.

Emottisi Sangue nella secrezione catarrale emessa con la tosse e proveniente dalle vie respiratorie.

Definizione di emorragia esterna

Melena Feci nere per sangue digerito in caso di emorragia delle vie digestive.

Rettorragia Sangue rosso che fuoriesce dall’orifizio anale, spesso frammisto con feci in corso di emorragia delle basse vie digestive.

Ematuria

macroscopica Urina rosse per emorragia delle vie urinarie.

(17)

• Utilizzare gli appositi lacci o una striscia di stoffa o altro materiale di fortuna(cravatta o fazzoletto) di larghezza adeguata dai 3 ai 5 cm. non di materiale elastico.

• Non usare stringhe da scarpe, lacci emostatici da endovena, fili elettrici, ecc.

• Posizionare il laccio a monte della ferita alla base dell’arto.

• Stringere il laccio in modo da bloccare il passaggio del sangue. • Non posizionare il laccio in prossimità delle articolazioni.

• Non posizionare il laccio in prossimità di fratture o sospette tali. • Posizionare il laccio il più lontano possibile dalla ferita.

• Allentarlo ogni 10 minuti per 20/30 secondi. • Non rimuoverlo mai in caso di amputazioni.

(18)

Primo soccorso

ad una

(19)

• Medicare senza esercitare una compressione

anche se c’è un’abbondante fuoriuscita di

sangue.

• Non esplorare la ferita.

• Non rimuovere eventuali frammenti ossei.

• Tenere ferma la testa, possibilmente in

posizione neutra.

• Applicare eventualmente del ghiaccio.

(20)

• Non esplorare la ferita.

• Non rimuovere corpi estranei conficcati.

• Eseguire una medicazione occlusiva.

• Se la ferita è al torace, la medicazione va chiusa

solo su tre lati.

(21)

• Non rimuovere l’oggetto conficcato.

• Esporre l’area della lesione.

• Controllare l’emorragia esercitando pressione ai

lati della ferita e non sull’ oggetto.

• Immobilizzare l’ oggetto conficcato con una

medicazione a tampone e fissarlo con un cerotto

a cravatta.

• Immobilizzare la zona lesionata come se fosse

una frattura.

(22)

• Liberare la superficie della ferita da frammenti o

altro materiale.

• Disporre la cute nella posizione originaria.

• Controllare l’emorragia ed eseguire una

medicazione compressiva.

Avulsione cutanea

(23)

• Non toccare o cercare di riposizionare l’organo

fuoriuscito.

• Se si tratta di organi addominali flettere le

gambe del paziente in modo da limitare la

pressione sui muscoli addominali.

• Coprire l’organo esposto e la ferita con un

involucro di plastica o con un telino sterile

imbevuto di soluzione fisiologica.

• Eseguire una medicazione ampia e occlusiva

ma non coprire la lesione.

Eviscerazione

(24)

Posizionamento del

paziente in situazioni

(25)

Dispnea

(26)

Lesioni toraciche

(27)

Edema Polmonare

(28)
(29)

per trauma si intende l’insieme

di tutte quelle lesioni avvenute

in seguito all’azione di agenti fisici

esterni all’organismo quali: calore,

(30)

contusione

si tratta di una lesione chiusa

dei tessuti superficiali

che si manifesta a seguito di

traumi diretti

Sintomi

Trattamento

•Ecchimosi (livido)

•Gonfiore (edema)

•Dolore

•Possibile impotenza

funzionale

•Ghiaccio

•Eventuale

bendaggio ed

immobilizzazione

(31)

lussazione

Rappresenta la perdita dei

rapporti anatomici naturali fra

due capi ossei

Sintomi

Trattamento

•Dolore

•Tumefazione

•Deformità del profilo

articolare

•Posizione obbligata

del segmento lussato

•Impotenza

funzionale completa

•Immobilizzare la

parte lussata

•Non tentare di

ridurre la lussazione

(32)

distorsione

Consiste nello spostamento

dei capi articolari con perdita

temporanea della normale

contiguità

Sintomi

Trattamento

•Dolore

•Tumefazione

•Ecchimosi

•Limitazione dei

movimenti

•Non riallineare le

articolazioni

•Immobilizzare la

parte lesa

•Ghiaccio

•Riposo (arto in

scarico)

(33)

frattura

Rappresenta la perdita dei

rapporti anatomici naturali fra

due capi ossei

Sintomi

Trattamento

•Dolore

•Tumefazione

•Ecchimosi

•Limitazione a

compiere i normali

movimenti

•Non tentare di

riallineare le

articolazioni

•Immobilizzare la

parte lesa

•Ghiaccio

•Riposo (arto in

scarico)

(34)

Fattori di gravità di un trauma

Forza d’urto

Un impatto lieve provocherà lievi conseguenze (contusioni e ferite), ma al crescere della forza

d’urto verranno danneggiate strutture più resistenti (ossa e tessuti vascolari)

Sede delle lesioni possono essere estremamente pericolosi.Traumi anche limitati a cranio e torace

Tipo di lesione lussazione o di una semplice contusione.Una frattura ossea è più grave di una

(35)
(36)

Le convulsioni costituiscono un

evento acuto e improvviso a carico

del sistema nervoso centrale

caratterizzato da fenomeni motori

involontari e generalmente perdita di

(37)

Segni e sintomi delle convulsioni

Fase tonica, durata circa 30”

• Improvvisa perdita di coscienza.

• Caduta a terra con possibili lesioni

traumatiche.

• Irrigidimento del corpo. • Morso della lingua.

• Apnea a volte prolungata.

Provvedimenti da adottare

• Allontanare tutti gli oggetti possibili cause di traumi

secondari.

• Posizionare un oggetto morbido o una cannula di

Guedel fra i denti del paziente. • Rimuovere eventuali protesi. • Attenzione alle dita (pericolo di morsi).

• Controllare i parametri vitali. • Far allontanare i presenti

Fase clonica durata variabile da 1 a 5’

• Contrazioni violente. • Possibile sbavamento dalla bocca.

• Perdita di feci ed urine. • faccia e labbra di solito cianotiche.

Provvedimenti da adottare

• Proteggere il paziente da traumi accidentali.

• Non immobilizzare il paziente con la forza.

• Allentare gi abiti.

• Controllare i parametri vitali.

Fase post critica durata variabile • Eventuale periodo di incoscienza • Stato confusionale o soporoso. • Cefalea. Provvedimenti da adottare

• Tenere il paziente supino. • Se vomita: posizione di sicurezza.

• Valutare parametri vitali. • Somministrare ossigeno. •Controllare il paziente.

(38)
(39)

AGENTI FISICI AGENTI CHIMICI

• Fuoco.

• Liquidi,vapori,fluidi e solidi ad alta temperatura.

• Corrente elettrica. • Radiazioni

luminose (laser,esplosioni). termiche (raggi infrarossi) eccitanti (raggi ultravioletti ecc…)

Ionizzanti.

• Acidi forti (fosforico solforico ecc…)

• Basi forti (ammoniaca composti del cloro, Sali basici di sodio di calcio ecc…)

Cause e meccanismi delle ustioni

(40)

Classificazione delle ustioni

Termiche

Si verificano in seguito al contatto

diretto con una fonte di calore.

Chimiche

Si verificano in seguito al contatto con

acidi, alcali o altri agenti corrosivi.

Elettriche

Sono ustioni provocate dall’effetto

termico che l’energia elettrica

sprigiona nel suo transito attraverso i

tessuti.

(41)

I Grado

• Ustione superficiale che interessa solo l’epidermide. • Arrossamento cutaneo talora con lieve edema.

• Dolore localizzato

• Guariscono da sole e senza cicatrici.

Grado dell’ustione

II Grado

• L’ustione interessa anche il derma.

• Dolore intenso con marcato eritema e formazione di vesciche piene di liquido (flittene)

• Guariscono da sole lasciando una lieve cicatrice.

III e IV Grado

• Tutti gli strati cutanei sono danneggiati.

• Presenti aree carbonizzate o aree bianche e secche. • Anestesia per lesioni delle terminazioni nervose. • Spesso necessario trapianto cutaneo.

(42)

Valutazione dell’estensione

Regola del 9

(43)

Cosa fare in caso di ustione

• Osservare lo scenario e neutralizzare la causa.

• Valutare lo stato di coscienza.

• Attivare il 118.

• Valutare le funzioni vitali.

• Lavare la parte ustionata con acqua corrente in modo

da abbassare la temperatura corporea.

• Nel caso in cui l’ agente ustionante sia una sostanza

chimica iniziare immediatamente dopo il contatto il

lavaggio per la durata di almeno 10/20 minuti. Se il

lavaggio inizia in ritardo o dopo alcuni minuti spesso è

inutile.

• Rimuovere tutto il vestiario ed i materiali costrettivi

(anelli, collane ecc…). Nell’ustione da acido vanno

rimosse o tagliate tutte le parti elastiche.

• Coprire il paziente per evitare la dispersione termica

utilizzando i teli isotermici.

(44)

Cosa non fare in caso di ustione

• Non devono essere mai applicati unguenti, spray,

creme o ghiaccio, perché ritarderebbero la guarigione.

• Non rimuovere mai eventuale materiale o indumenti

(45)
(46)

• Cercare sempre di entrare in acqua con mezzi idonei.

• Se il paziente è cosciente cercare di tirarlo fuori

dall’acqua gettandogli qualcosa.

• Se il paziente è incosciente ed è necessario entrare

in acqua, dotarsi di qualcosa che galleggi,

preferibilmente un corpetto.

AUTOPROTEZIONE!!!

Successivamente verificare le seguenti possibilità:

• Ostruzione delle vie aeree: acqua nei

polmoni,materiale estraneo, lesioni della faringe o

della laringe.

• Arresto cardiaco: susseguente alla mancanza di

ossigeno al cuore per l’arresto respiratorio.

• Lesioni al capo ed al collo: frequenti negli incidenti in

acqua.

• Lesioni interne: attenzione alle possibili fratture.

• Ipotermia: rappresenta una delle principali

complicanze degli annegati.

Intervento su un paziente

annegato

(47)
(48)

Ipotermia

Raffreddamento

localizzato

(congelamento)

Raffreddamento

generale

(assideramento)

• Riscaldare le zone

colpite

• Normale formicolio o

bruciore

• Più si abbassa la

temperatura più grave

sarà l’assideramento.

• Brividi, sonnolenza,

respirazione a polso

sempre più deboli, fino

all’arresto

(49)

• Mantenere il paziente asciutto.

• Utilizzare con attenzione sorgenti di calore, ma non

scaldare troppo rapidamente il paziente.

• Scaldare prima il tronco, l’ascelle e l’inguine.

• Somministrare ossigeno.

• Somministrare molto lentamente bevande tiepide e

zuccherine, mai alcoliche.

• Osservare attentamente i segni vitali.

• In caso di rianimazione, proseguirla per un lungo periodo,

in quanto il paziente potrebbe rianimarsi in una seconda

fase, all’innalzamento della temperatura corporea.

(50)
(51)

• Tipo tossico.

• Luogo in cui si è verificata l’intossicazione.

• Entità e modalità di diffusione del tossico.

• Numero delle persone colpite.

• Mezzi a disposizione per il soccorso.

• Presenza o meno di pericolo per i soccorritori.

Fattori condizionanti l’intervento in

una intossicazione.

(52)
(53)

Rischio di suicidio: come

procedere.

• Autoprotezione.

• Contatto visivo e verbale.

• Professionalità.

• Escludere urgenze mediche di altro tipo.

• Eventuale intervento agenti P.S.

(54)

Comportamento aggressivo:

come procedere.

• Raccolta dati.

• Autoprotezione.

• Intervento agenti P.S.

• Mezzi di contenzione.

(55)

Alcolismo: come procedere.

Crisi d’astinenza

• Insorge dopo 6 ore, nausea, vomito, sudorazione,

aumento della frequenza cardiaca e della temperatura,

trattamento medico.

Intossicazione acuta

• Generalmente non comporta pericolo di vita, difficoltà

rapporto con il paziente, attenzione alla concomitanza di

traumatismo.

Primo soccorso

• Protezione delle vie aeree se presente coma.

• Limitazione delle perdite del calore corporeo (telo

termico).

• Controllo delle vie aeree e del polso durante il trasporto.

• Protezione del tratto cervicale della colonna se presente

(56)

Violenza sui bambini: come

procedere.

• Valutazione lesioni sospette

• Proteggere e tranquillizzare il bambino.

• Segnalazione agli organi competenti.

(57)

Violenza sugli adulti: come

procedere.

• Proteggere e tranquillizzare la persona.

• Valutazione ambientale.

(58)

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