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PARERE ISTRUTTORIO INTERMEDIO C.T.S. n. 35//2020 del LA COMMISSIONE

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Commissione Tecnica Specialistica

TP 12 IF 72–Acea Solar s.r.l. “Progetto per la realizzazione di un Impianto Fotovoltaico a terra connesso alla RTN” con potenza nominale di 11,91344 MWp”, delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrcia e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso, sito in località Antalbo, Comune di Mazara del Vallo (TP) su terreno agricolo seminativo distinto in catasto al fg. 207 p.lle 192 e 669”.

OGGETTO: “Progetto per la realizzazione di un Impianto Fotovoltaico a terra connesso alla RTN” con potenza nominale di 11,91344 MWp”, delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrica e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso, sito in località Antalbo, Comune di Mazara del Vallo (TP) su terreno agricolo seminativo distinto in catasto al fg. 207 p.lle 192 e 669”

Sigla Progetto: TP 12 IF 72 Proponente: Acea Solar s.r.l.

Procedimento: Valutazione di impatto ambientale (VIA), ai sensi dell’art 23 del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii.–

Provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) ai sensi dell’art. 27-bis del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.

PARERE redatto sulla base della documentazione e delle informazioni fornite dal servizio 1 del Dipartimento Regionale Ambiente regione Siciliana.

PARERE ISTRUTTORIO INTERMEDIO C.T.S. n. 35//2020 del 22.07.2020 LA COMMISSIONE

VISTO l’art. 91 della Legge Regionale n. 9 del 07 maggio 2015 recante “Norme in materia di autorizzazione ambientali di competenza regionale”, come integrato con l’art. 44 della Legge Regionale n. 3 del 17.03.2016;

VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii.;

VISTO il D.P.R. n. 357 dell’08/03/1997 e s.m.i;

VISTO il DPR 13/06/2017 n. 120 Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo;

VISTO il D.A. n. 207/GAB del 17 maggio 2016 – Costituzione della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e successive modifiche ed integrazioni;

VISTO il D.A. n. 57/GAB del 2020 che regolamenta il funzionamento della C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale;

VISTA la Nota prot. 605/GAB del 13 febbraio 2019, recante indicazioni circa le modalità di applicazione dell’art. 27-bis del D.lgs. 152/2006 e s.m.i;

VISTO il D.A. n. 295/GAB del 28/06/2019, che approva la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”;

VISTO il D.A. n. 311/GAB del 23 luglio 2019, con il quale si è preso atto delle dimissioni dei precedenti componenti della Commissione Tecnica Specialistica (C.T.S.) e, contestualmente, sono stati nominati il nuovo Presidente e gli altri componenti della C.T.S.;

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Commissione Tecnica Specialistica

TP 12 IF 72–Acea Solar s.r.l. “Progetto per la realizzazione di un Impianto Fotovoltaico a terra connesso alla RTN” con potenza nominale di 11,91344 MWp”, delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrcia e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso, sito in località Antalbo, Comune di Mazara del Vallo (TP) su terreno agricolo seminativo distinto in catasto al fg. 207 p.lle 192 e 669”.

VISTO il D.A. n. 318/GAB del 31 luglio 2019 di ricomposizione del Nucleo di coordinamento e di nomina del vicepresidente;

VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di nn. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti;

RILEVATO che con DDG n. 195 del 26/3/2020 l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha approvato il Protocollo d’intesa con ARPA Sicilia, che prevede l’affidamento all’istituto delle verifiche di ottemperanza dei provvedimenti di valutazione ambientale di competenza regionale relative alle componenti: atmosfera; ambiente idrico (limitatamente agli aspetti qualitativi); suolo e sottosuolo; radiazioni ionizzanti e non; rumore e vibrazione

;

VISTO la nota prot. n. 71083 del 29/10/2019, e successiva integrazione prot. n. 76559 del 22.11.2019, con cui la società procedente ha presentato, ai sensi degli articolo 23 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale (P.A.U.R.) di cui all’art. 27/bis del D.Lgs. 152/2006; e ss.mm.ii, istanza per l’attivazione della procedura di VIA relativa l’avvio al progetto in esame;

VISTA la nota prot. n. 3373 del 21/01/2020 redatta ai sensi dell’art. 27-bis del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., recante la “Dichiarazione di procedibilità” con cui il RUP comunica la procedibilità dell’istruttoria, la pubblicazione della documentazione sul portale SIVVI, il pagamento degli oneri istruttori ed il Responsabile del procedimento e ribadito che, ai sensi del D.A. n. 142/GAB del 18/04/2018, ogni connesso accertamento e valutazione è di competenza del Servizio I del Dipartimento Regionale Ambiente della Regione Sicilia;

LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal proponente:

01. IA.00_ISTANZA_VIA_in_PAUR;

02. IA.01_AVVISO_AL_PUBBLICO_ELENCO_ENTI_COINVOLTI_PARERI_NECESSARI;

08. IA.07_CERTIFICATO_DI_DESTINAZIONE_URBANISTICA;

09. IA.08_PIANO_PARTICELLARE_IMPIANTO_DI_PRODUZIONE_E_CAVIDOTTO;

18. IA.00_RELAZIONE_PAESAGGISTICA;

19. PD-R.00 Relazione_tecnica_impianto_di_produzione;

21. Elab.00_Schema_elettrico_lotto_1;

22. Elab.01_Schema_elettrico_lotto_2;

23. T.01_ORTOFOTO_STATO_DI_FATTO;

24. T.02_CTR_STATO_DI_FATTO;

25. T.03_CATASTALE;

26. T.04_P.R.G.;

27. T.05_SIC-ZPS ;

28. T.06_USO_DEL_SUOLO;

29. T.07_RISCHIO_IDRAULICO 30. T.08_PERICOLOSITA IDRAULICA 31. T.09_DESERTIFICAZIONE

32. T.10_CARTA_GEOLOGICA 33. T.11_IGM_STATO_DI_FATTO

34. T.12_ORTOFOTO-STATO_DI_PROGETTO

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TP 12 IF 72–Acea Solar s.r.l. “Progetto per la realizzazione di un Impianto Fotovoltaico a terra connesso alla RTN” con potenza nominale di 11,91344 MWp”, delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrcia e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso, sito in località Antalbo, Comune di Mazara del Vallo (TP) su terreno agricolo seminativo distinto in catasto al fg. 207 p.lle 192 e 669”.

35. T.13_CTR-STATO_DI_PROGETTO

36. F.01_INQUADRAMENTO_FOTOGRAFICO-1 37. F.02_INQUADRAMENTO_FOTOGRAFICO-2 38. P.01_TIPOLOGIA_-_INSEDIAMENTO 39. P.02_SISTEMA_STORICO_CULTURALE1

40. P.03_VINCOLO_TERRITORIALI_E_PATRIMONIO_NATURALE 41. P.04_PUNTI_E_PERCORSI_PANORAMICI1

42. P.05_COMPONENTI_DEL_PAESAGGIO1 43. P.06_BENI_PAESAGGISTICI1

44. P.07_REGIMI_NORMATIVI1 45. P.08 FOTOSIMULAZIONI 46. P.09_FOTOSIMULAZIONI

47.

TRC-ELAB.00_RELAZIONE_IMPIANTO_DI_RETE_PER_LA_CONNESSIONE

48.

TRCTAV.01_Inquadramento_cartografico

49.

TRC-TAV.02_Planimetria_regionale_dei_vincoli 50.TRC-TAV.03_Schema_elettrico_lotto_1

51.TRC-TAV.04_Schema_elettrico_lotto_2 52.TRC-TAV.05_Schema_connessione_MT 53.TRC-TAV.06_Cabina_di_consegna

54.TRC-TAV.07_Rete_di_terra_cabina_di_consegna 55.TRC-TAV.08_Inquadramento_area_cabina 56.TRC-TAV.09_Standard_tacnici_-_lista_matricole

57.TRC-TAV.10_Scavo_a_sezione_obbligata 62.VIA.01_SIA 63. IA.02_SINTESI_NON_TECNICA

64. IA.03_RELAZIONE_GEOLOGICA

65. IA.M.01_MATRICE_DI_LEOPOLD_-_FASE_DI_COSTRUZONE 66. IA.M.02_MATRICE_DI_LEOPOLD_-_FASE_DI_ESERCIZIO 67. IA.20_INTEGRAZIONE_ISTANZA_VIA-PAUR

PRESO ATTO che, nei termini previsti dall’art. 24 del D.lgs. 152/2006 (03.07.2020), non sono pervenute osservazioni;

VISTA la nota prot. ARTA n. 4692 del 28.01.2020, con la quale è stato trasmesso il nulla osta della società Snam Rete Gas S.p.a.;

VISTA la nota prot. ARTA n. 15632 del 17 marzo 2020, con la quale il Servizio Ispettorato Ripartimentale delle Foreste ha evidenziato che zona d’intervento non è sottoposta a vincolo idrogeologico ai sensi dell’art.

1 del R.D.L.3267/1923;

VISTA la nota prot. ARTA n. 16899 del 24 marzo 2020, con la quale il Servizio Prevenzione Secondaria, malattie professionali e sicurezza sui luoghi di lavoro ha chiesto alla Proponente di integrare la documentazione e, segnatamente, di depositare una relazione in cui si valutino i rischi da agenti fisici per i lavoratori e specificatamente all’esposizione a campi elettromagnetici ad impianto attivo;

VISTA la nota prot. ARTA n. 17541 del 31.03.2020, con la quale la Proponente ha trasmesso la Relazione sui campi elettromagnetici;

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TP 12 IF 72–Acea Solar s.r.l. “Progetto per la realizzazione di un Impianto Fotovoltaico a terra connesso alla RTN” con potenza nominale di 11,91344 MWp”, delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrcia e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso, sito in località Antalbo, Comune di Mazara del Vallo (TP) su terreno agricolo seminativo distinto in catasto al fg. 207 p.lle 192 e 669”.

VISTA la nota prot. ARTA n. 17822 del 02.04.2020, con la quale, ai sensi dell’art. 334, comma 1, del D.lgs.

66/2010, l’Aeronautica Militare ha espresso parere favorevole alla realizzazione del progetto;

VISTA la nota prot. ARTA n. 19048 del 08.04.2020 dell’Autorità di Bacino Distretto Idrografico della Sicilia con la quale è stato chiesto di “..integrare la documentazione di progetto con un elaborato finalizzato a verificare il rispetto della disciplina contenuta nel Regio Decreto 523/1904 (Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie). Inoltre in considerazione di quanto prima esposto in merito ai contenuti del PAI è necessaria la realizzazione di studi idrologici ed idraulici, in accordo a quanto stabilito nella metodologia del Piano per l’assetto Idrogeologico, che possa escludere il verificarsi di fenomeni di esondazione degli impluvi in grado di arrecare danni al realizzando impianto, in assenza dei quali l’esecutore si dovrà fare carico di tutti i danni a persone e/o cose e allo stesso impianto che la realizzazione delle opere in questione possa produrre in ordine a criticità di natura idrogeologica attualmente non studiate. Con riferimento ai contenuti del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni(http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_Pre sidenzadellaRegione/PIR_AutoritaBacino/PIR_Areetematiche/PIR_Pianificazione/PIR_PianoGestioneDiret tiva200760CE) si rileva che nell’ambito delle misure di prevenzione è prevista la misura di limitazioni all’uso-regolamentazione con le azioni denominate “Fasce Fluviali” e “Pianificazione dell’uso del suolo e regolamentazione” che rappresentano con i loro obiettivi il riferimento per le previsioni di uso del suolo, che risulta necessario valutare nell’ambito dell’intervento in progetto”;

VISTA la nota prot. ARTA n. 20694 del 21.04.2020, con la quale la Sovrintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani ha certificato che “le aree interessate dall’impianto risultano in parte sottoposte a tutela ai sensi dell’art. 142 del D.lgs. 42/2004; infatti, oltre a rilevare che l’impianto in argomento, è posto nelle immediate vicinanze, a Nord , del sito di interesse archeologico n. 108: insediamento ellenistico- romano imperiale, occorre avvertire che la parte meridionale dello stesso risulta posto all’interno della fascia di rispetto del Torrente San Giovanni, come si evince peraltro dalla cartografia Galasso (L. n.

431/1985)”;

VISTA la nota prot. ARTA n. 21306 del 23.04.2020, con la quale l’Ufficio del Genio Civile di Trapani ha chiesto alla Proponente di depositare la seguente documentazione: “lettera di affidamento dell’incarico professionale al tecnico progettista dei lavori in argomento giusto art. 36, comma 1, della L.R. n. 1 del 26.02.2019, di cui si allega fac simile; dichiarazione ai sensi della Legge 190/2012, sia del L.R. di codesta Società sia del progettista delle opere; atto di sottomissione; dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà resa dal L.R. di codesta Società nonché dal progettista delle opere;Dichiarazione di disponibilità giuridica delle particelle interessate dal progetto o, in alternativa, titolo di proprietà/contratto di locazione etc. delle particelle medesime; eventuale notifica di avvio del procedimento ai sensi del D.P.R. 08.06.2001, n. 327 ai soggetti interessati; se le Ditte interessate dall’esproprio sono più di 50 è necessario fare la pubblicazione all’Albo Pretorio del Comune ove ricadono le opere, all’Albo on line di quest’Ufficio nonché su uno o più quotidiani a diffusione nazionale, giusta art. 11, comma 2 del suindicato D.P.R.; eventuale parere idraulico inerente l’attraversamento di corsi d’acqua demaniali; preventivo di connessione; accettazione del preventivo; planimetria catastale con l’ubicazione dell’impianto, delle relative cabine nonché di tutte le

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TP 12 IF 72–Acea Solar s.r.l. “Progetto per la realizzazione di un Impianto Fotovoltaico a terra connesso alla RTN” con potenza nominale di 11,91344 MWp”, delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrcia e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso, sito in località Antalbo, Comune di Mazara del Vallo (TP) su terreno agricolo seminativo distinto in catasto al fg. 207 p.lle 192 e 669”.

linee elettriche, fino al punto di immissione nella RTN, con l’indicazione delle lunghezze e del dimensionamento dei cavi”

VISTA la nota prot. ARTA n. 22438 del 29.04.2020, con la quale la società Proponente ha trasmesso la relazione idraulica;

VISTA la nota prot. ARTA n. 1880 del 13.05.2020, con la quale l’Assessorato della Salute ha rilasciato parere favorevole sul progetto proposto;

VISTA la nota prot. ARTA n. 37067 del 01/07/2020, con la quale il Ministero dello Sviluppo Economico di richiesta di integrazione della documentazione ai fini dell’emissione del parere di competenza in relazione al I lotto;

VISTA la nota prot. ARTA n. 37072 del 01/07/2020, con la quale il Ministero dello Sviluppo Economico di richiesta di integrazione della documentazione ai fini dell’emissione del parere di competenza in relazione al II lotto;

CONSIDERATO che l’impianto fotovoltaico in progetto avrà una potenza complessiva nominale pari a 11,91344 MWp e che si prevede di ottenere detta potenza attraverso l’installazione, su una superficie netta di circa 55.000 m2, di 27076 moduli fotovoltaici, fissati sul terreno per mezzo di apposite strutture, denominati inseguitori monoassiali ad asse orizzontale.

CONSIDERATO altresì che il campo è suddiviso in 2 lotti di potenza rispettivamente pari a 6221,6 kWp e 5691,84 kWp e che, complessivamente, verranno utilizzati circa 35 ha.

PRESO ATTO che non sono pervenute a questa Commissione T.S. osservazioni formulate entro i termini di cui all’art. 24 del D.Lgs. n. 152/2006;

RILEVATO dallo Studio di Impatto Ambientale (SIA) e dalla documentazione progettuale sopra indicata emerge quanto segue:

1.LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO

L’area di intervento ricade in Provincia di Trapani, nel Comune di Mazara del Vallo, C.da Antalbo, ed è collocata al di fuori dal centro abitato, in una zona a vocazione agricola. I terreni risultano catastalmente adibiti a seminativo e “allo stato attuale risultano incolti e in stato di abbandono”.

L’area disponibile ha una estensione di circa 35 ettari, ed è censita all’interno del Nuovo Catasto Terreni (N.C.T.) del comune di Mazara del Vallo (TP) con i seguenti identificativi:- Foglio di mappa n. 207 p.lle 669 – 192. La parte inerente al cavidotto passa su strada pubblica, ad eccezione dell’area della cabina primaria censita all’interno del Nuovo Catasto Terreni (N.C.T.) ˗ Fg 207; p.lla: 443.

L’area su cui è progettato l’impianto è individuabile dalle seguenti coordinate geografiche: Lat.

37°39'6.62"N; Long.12°41'5.05"E; Alt. 28 m circa sul livello del mare.

Si riporta qui di seguito una mappa con l’inquadramento generale dell’area di intervento.

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TP 12 IF 72–Acea Solar s.r.l. “Progetto per la realizzazione di un Impianto Fotovoltaico a terra connesso alla RTN” con potenza nominale di 11,91344 MWp”, delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrcia e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso, sito in località Antalbo, Comune di Mazara del Vallo (TP) su terreno agricolo seminativo distinto in catasto al fg. 207 p.lle 192 e 669”.

2. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

CONSIDERATO che il Proponente ha esaminato i seguenti strumenti pianificatori/programmatori e dall’analisi dei quali afferma che:

Piano Energetico Ambientale Regione Siciliana (PEARS): il progetto non presenta elementi in contrasto con le disposizioni specifiche per l’autorizzazione alla realizzazione di impianti FER;

Rete Natura 2000 parchi e riserve regionali, zone di protezione e conservazione integrale di cui al D.

Lgs n. 42 del 22.01.2004:Una parte dell’area, a sud ovest del poligono d’impianto, rientra nel buffer dei 2000 mT da zone SIC-ZPS. Tuttavia, specifica il Proponente, che questa porzione “verrà esclusa dal posizionamento delle strutture”. Precisamente, l’area di progetto “dista circa: 2,5 km dal sito ZSC

“ITA01003 “Laghetti di Preola e Gorghi Tondi, Sciare di Mazara e Pantano Leone”; 9 km dal sito ZSC

“ITA01001 “Sciare di Marsala”. Tenuto conto della distanza dalle aree Rete Natura 2000 (superiore ai 2 km), il Proponente ritiene di “poter escludere incidenze significative della realizzazione del progetto sugli stessi, e ritiene “che non sussistano le condizioni per l’applicazione dell’art.5 comma 1 lett. b-ter del D.Lgs 152/2006”;

L’area oggetto di studio, evidenzia il proponente, “non interferisce con aree boscate sensi dell’art. 4 della L.R. 16/96, e loro relative fasce di rispetto (con ampiezza variabile da 50m a 200m), in quanto dista oltre 3km”;

Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI): dall’analisi della cartografia tematica del PAI - Assetto geomorfologico e idraulico, dell’Autorità dei Bacini Regionali della Sicilia, si ricava che il sito in esame ricade all’interno del più ampio bacino idrografico del Fiume Arena; questo è localizzato nella porzione occidentale della Sicilia settentrionale ed occupa una superficie complessiva di 316 km2. Affluenti principali del fiume Arena sono in destra orografica il torrente Mendola, il torrente Giardinazzo ed il torrente Gazzera, in sinistra orografica il torrente San Giovanni, che lambisce tutta la porzione sud del poligono d’impianto, il torrente Grandotto ed il torrente Torello di Corleo. L’area di intervento non è soggetta a perimetrazione del

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rischio idraulico del PAI. Il poligono d’impianto è esterno anche all’area di esondazione per ipotetico collasso della diga Trinità. La rappresentazione del reticolo idrografico che insiste sull’area è riportata in figura che segue.

Piano Territoriale Paesistico Regionale e Piano Paesaggistico Provinciale d’Ambito:

L’area di intervento ricade all’interno dell’ambito regionale 2 della provincia di Trapani ed è sottoposta a Vincolo Paesaggistico, ai sensi dell’art.142 comma 1 lett.c) del D. Lgs 42/2004 – Paesaggio Locale 8a – Paesaggio fluviale del Delia e ei suoi affluenti - Livello di tutela 1. In queste aree “non è consentito qualsiasi azione che comporti l’alterazione del paesaggio e dell’equilibrio delle comunità biologiche naturali, con introduzione di specie estranee alla flora autoctona; - realizzare discariche di rifiuti solidi urbani, di inerti e di materiali di qualsiasi genere; - realizzare cave; - effettuare movimenti di terra che alterino i caratteri morfologici e paesistici dei versanti anche ai fini del mantenimento dell’equilibrio idrogeologico; - attuare interventi che modifichino il regime, il corso o la composizione delle acque, fatte salve le esigenze di attività agricole esistenti e, come per norma, gli interventi volti a garantire la pubblica incolumità.”

Nelle immediate vicinanze dell’area d’intervento vi è invece un’area archeologica ai sensi dell’art.134, lett.

a), aree di cui all’art.142, comma 1 lett.m, sottoposta a livello di tutela 1, 8b, Aree di interesse archeologico – Masseria Antalbo.

La Proponente, sul punto, afferma che “L’area d’impianto dove verranno posizionate le strutture è stata delineata pertanto tenendo conto dei suddetti vincoli, per cui non risulta interna alle zone vincolate.”

Piano Regolatore del Comune di Mazara del Vallo: L’area oggetto di studio ricade all’interno dell’area classificata come E1 ai sensi dell’art.50 delle N.T.A. Sono le zone nelle quali è prevalente l'attività agricola, le aree incolte o lasciate a pascolo e tutte le altre comunque non comprese in zone territoriali omogenee e sottoposte a particolari vincoli. In dette zone è consentita l'edificazione di case coloniche e di abitazioni, con il rilascio di singole concessioni e con le seguenti prescrizioni:

Densità fondiaria = 0,03 mc/mq Altezza massima = 7,50 ml Np N° piani utili = 2

Distanza tra pareti sfinestrate = 10,00 ml Dc Distanza dai confini = 10,00 ml La distanza dalle strade sarà quella di cui al D.M 1/4/1968 n. 1404.

Oltre alle case coloniche e alle abitazioni e indipendentemente dalla densità fondiaria ammessa il Piano consente la realizzazione di costruzioni di carattere esclusivamente agricolo, necessarie alla conduzione delle aziende agricole, quali stalle, fienili, magazzini e silos per la raccolta e conservazione dei prodotti agricoli e per il ricovero dei mezzi meccanici necessari alle lavorazioni del suolo e dei prodotti. La

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TP 12 IF 72–Acea Solar s.r.l. “Progetto per la realizzazione di un Impianto Fotovoltaico a terra connesso alla RTN” con potenza nominale di 11,91344 MWp”, delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrcia e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso, sito in località Antalbo, Comune di Mazara del Vallo (TP) su terreno agricolo seminativo distinto in catasto al fg. 207 p.lle 192 e 669”.

superficie di tali costruzioni non residenziali e ad esclusivo servizio delle attività agricole non può superare 1/60 di quella del fondo agricolo.

E' consentito il restauro e la ristrutturazione dei manufatti esistenti alla data di approvazione del PRG, quale che sia il loro volume.

In tale aree è consentita inoltre l'edificazione di impianti e manufatti edilizi destinati alla lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici e allo sfruttamento a carattere artigianale di risorse naturali con le prescrizioni di cui all'art. 22 della L.R. 27/12/78 n° 71 così come modificato dall'art. 6 della LR 31/5/1994 n° 17 e delle altre norme vigenti in materia di insediamenti industriali.

Sono consentite installazioni di vivai e stabilimenti sperimentali per la produzione agricola.

Sono consentiti inoltre manufatti occorrenti all'approvvigionamento idrico (stazioni di pompaggio, cisterne ecc), al trasporto di energia e ad altri impianti tecnici di aziende di Stato e di aziende concessionarie di impianti di pubblica utilità (gas, telefoni ecc).

Nelle medesime Zone E/1 le attività turistiche potranno essere consentite nei fabbricati esistenti e nelle modalità consentite dalle attività agrituristiche.

VALUTATO inoltre che, relativamente agli strumenti di pianificazione energetica, il Proponente fornisce una descrizione degli obiettivi programmatici, senza tuttavia rappresentare adeguatamente la coerenza dell’Intervento rispetto alle previsioni di piano, sia relativamente agli obiettivi di produzione energetica da FER, sia in relazione alle condizioni poste dal PEARS per l’installazione di nuovi impianti in aree agricole.

VALUTATO che dall’esame del SIA non emerge una descrizione dei rapporti di coerenza e compatibilità del progetto con i seguenti strumenti di pianificazione e programmazione settoriale rilevanti nel progetto in esame quali:

Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni, considerato che l’area di progetto rientra nel più ampio bacino idrografico del Fiume Arena e tenuto conto che nell’ambito delle misure di prevenzione del Piano è prevista la misura limitazioni all’uso-regolamentazione con le azioni denominate “Fasce Fluviali” e

“Pianificazione dell’uso del suolo e regolamentazione” che rappresentano con i loro obiettivi il riferimento per le previsioni di uso del suolo;

Piano Regionale dei Parchi e Riserve Naturali, tenuto conto della vicina presenza della Riserva Naturale Integrale del “Lago Preola e Gorghi Tondi”, inserita nel 1991 tra le aree naturali protette del Piano regionale dei Parchi e delle Riserve;

Piano di Gestione della Rete Natura 2000 tenuto conto della vicinanza della ZPS ITA010031

“Laghetti di Preola e Gorghi Tondi, Sciare di Mazara e Pantano Leone” entro cui è ricompresa anche la ZSC ITA010005 e l’IBA n.162;

Piano di Protezione Civile Comunale, tenuto conto che il progetto ricade all’interno della Zona Sismica 2 “Zona con Pericolosità sismica media”;

VALUTATO altresì che nel SIA non si considera e né si valuta la coerenza del progetto proposto con l’inserimento del vicino Lago di Preola e Gorghi Tondi, con D.A. n. 289/GAB/2018, nell’elenco dei Siti di Interesse Geologico;

VALUTATO altresì che un’elaborazione completa del SIA richiede una descrizione dei rapporti di coerenza e compatibilità del progetto con i seguenti strumenti di pianificazione e programmazione settoriale quali:

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Commissione Tecnica Specialistica

TP 12 IF 72–Acea Solar s.r.l. “Progetto per la realizzazione di un Impianto Fotovoltaico a terra connesso alla RTN” con potenza nominale di 11,91344 MWp”, delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrcia e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso, sito in località Antalbo, Comune di Mazara del Vallo (TP) su terreno agricolo seminativo distinto in catasto al fg. 207 p.lle 192 e 669”.

 Piano Regionale di Coordinamento per la Tutela della Qualità dell’Aria Ambiente della Regione Siciliana;

 Piano Regionale dei Trasporti;

 Piano di Tutela delle Acque;

 Piano delle Bonifiche delle aree inquinate;

 Pianificazione e Programmazione in Materia di Rifiuti e Scarichi Idrici;

 Piano Regionale dei Materiali di cava e dei materiali lapidei di pregio;

 Piano Faunistico Venatorio;

 Piano Forestale Regionale;

 Piano di Gestione delle Acque;

 Piano Regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva per la difesa della vegetazione contro gli incendi boschivi;

VALUTATO che è necessario svolgere un ulteriore approfondimento nel SIA al fine di valutare la coerenza del progetto proposto con il Piano Paesaggistico tenuto conto che l’area di intervento ricade nel Paesaggio locale 8a – Paesaggio fluviale del Delia e i suoi affluenti - Livello di tutela 1, nella quale “non è consentito qualsiasi azione che comporti l’alterazione del paesaggio”. L’art. 45 del citato piano individua gli interventi che comportano notevoli trasformazioni e modificazioni profonde dei caratteri paesaggistici del territorio e, tra questi, sono considerati di “rilevante trasformazione del paesaggio” le opere tecnologiche indicate all’art. 54, comma 3, lett d), tra cui sono indicati anche gli “impianti fotovoltaici”;

VALUTATO altresì che l’area di progetto dista circa 2,5 Km dalla ZPS ITA010031 “Laghetti di Preola e Gorghi Tondi, Sciare di Mazara e Pantano Leone” all’interno della quale rientra la ZSC ITA010005

“Laghetti di Preola e Gorghi Tondi e Sciare di Mazara”; che detta area costituisce un sistema lacustre retro costiero, senza alcun contatto con il mare di notevole importanza floristica e fitocenotica, nonché faunistica e che all’interno di questa area è presente un interessantissimo sistema di laghetti che ospitano nonostante le dimensioni, contingenti di uccelli migratori provenienti dall’Africa che, approfittando dell’ambiente umido presente, utilizzano i laghetti come tappa di avanzamento giornaliero; che, pertanto, indipendentemente dalla distanza dal sito in questione (cause C98/03, paragrafo 51, C-418/04, paragrafi 232, 233), il progetto in esame potrebbe avere un effetto significativo sulla ZPS) si dovrà inoltre provvedere ad effettuare una caratterizzazione faunistica e floristica al fine di poter, più approfonditamente, valutare gli effetti del progetto proposto con la coerenza e gli obiettivi di tutela della rete Natura 2000 con le specie animali e habitat. Lo studio dovrà fornire specifiche integrazioni sui potenziali effetti sulla avifauna e sul fenomeno delle migrazioni, ed individuare gli eventuali effetti mitigativi.

CONSIDERATO e VALUTATO che dal SIA e dalla documentazione in atti si evince il seguente regime vincolistico

1) l’area di progetto è interessata da vincoli ai sensi del D.lgs. 42/2004, come emerge anche dalla nota prot. ARTA n. 20694 del 21.04.2020, con la quale la Sovrintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani ha certificato che “le aree interessate dall’impianto risultano in parte sottoposte a tutela ai sensi

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Commissione Tecnica Specialistica

TP 12 IF 72–Acea Solar s.r.l. “Progetto per la realizzazione di un Impianto Fotovoltaico a terra connesso alla RTN” con potenza nominale di 11,91344 MWp”, delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrcia e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso, sito in località Antalbo, Comune di Mazara del Vallo (TP) su terreno agricolo seminativo distinto in catasto al fg. 207 p.lle 192 e 669”.

dell’art. 142 del D.lgs. 42/2004; infatti, oltre a rilevare che l’impianto in argomento, è posto nelle immediate vicinanze, a Nord , del sito di interesse archeologico n. 108: insediamento ellenistico-romano imperiale, occorre avvertire che la parte meridionale dello stesso risulta posto all’interno della fascia di rispetto del Torrente San Giovanni, come si evince peraltro dalla cartografia Galasso (L. n. 431/1985)”;

2) l’area di progetto non è interessata dal vincolo idrogeologico di cui al R.D.L 3267/1923, come evidenziato anche dal nota prot. ARTA n. 15632 del 17 marzo 2020, con la quale il Servizio Ispettorato Ripartimentale delle Foreste ha confermato che “la zona d’intervento non è sottoposta a vincolo idrogeologico ai sensi dell’art. 1 del R.D.L.3267/1923”;

3) l’area interessata dallo studio ricade nelle fasce di rispetto da boschi, di cui all’art. 15, lettera e) della L.R. 78/76;

4) non esistono nuclei abitativi a meno di 50 mt. dall’area di progetto;

5) l’area oggetto di studio non interferisce con le aree boscate ai sensi dell’art. 4 della L.R. 16/96, e loro relative fasce di rispetto (con ampiezza variabile da 50m a 200m);

6) l’area di progetto ricade nella fascia di rispetto 150 mt da fiumi, torrenti e corsi d’acqua (art.142, lett.c, D.Lgs 42/2004);

CONSIDERATO altresì l’area di progetto è classificata secondo il vigente Piano Regolatore Generale Come Zona Agricola E1. In tale area, come previsto dall’art. 50 delle NTA è consentita l'edificazione di case coloniche e di abitazioni, con il rilascio di singole concessioni e con le seguenti prescrizioni:

Df Densità fondiaria = 0,03 mc/mq H Altezza massima = 7,50 ml Np N° piani utili = 2

D Distanza tra pareti sfinestrate =10,00 ml Dc Distanza dai confini = 10,00 ml La distanza dalle strade sarà quella di cui al D.M 1/4/1968 n. 1404

Oltre alle case coloniche e alle abitazioni e indipendentemente dalla densità fondiaria ammessa, sono consentite costruzioni di carattere esclusivamente agricolo, necessarie alla conduzione delle aziende agricole, quali stalle, fienili, magazzini e silos per la raccolta e conservazione dei prodotti agricoli e per il ricovero dei mezzi meccanici necessari alle lavorazioni del suolo e dei prodotti. La superficie di tali costruzioni non residenziali e ad esclusivo servizio delle attività agricole non può superare 1/60 di quella del fondo agricolo. È consentito il restauro e la ristrutturazione dei manufatti esistenti alla data di approvazione del PRG, quale che sia il loro volume. In tale aree è consentita inoltre l'edificazione di impianti e manufatti edilizi destinati alla lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici e allo sfruttamento a carattere artigianale di risorse naturali con le prescrizioni di cui all'art. 22 della L.R. 27/12/78 n° 71 così come modificato dall'art. 6 della LR 31/5/1994 n° 17 e delle altre norme vigenti in materia di insediamenti;

VALUTATO pertanto che l’intervento proposto non appare coerente con le previsioni contenute nelle NTA al Piano Regolatore comunale;

CONSIDERATO inoltre che in base al perimetro ricavato da immagini satellitari, l’area oggetto di studio dista 30 km dall’aeroporto di Trapani Vincenzo Florio;

ALTERNATIVE DI PROGETTO – EFFETTO CUMULO

Il proponente afferma che l’area di intervento risulta compatibile con i criteri generali per l’individuazione di aree non idonee stabiliti dal DM 10/09/2010 (comma 7) in quanto completamente esterna ai siti indicati dallo stesso DM, (vedi punto 16.4) e con ferimento a quelle aree ricadenti in parte all’interno delle aree vincolate ai sensi dell’art.10 D.lgs. 42/2004 (ex1089/39), e articoli 134 lett. a,b,c e art.142, queste non saranno interessate dal posizionamento delle strutture.

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Commissione Tecnica Specialistica

TP 12 IF 72–Acea Solar s.r.l. “Progetto per la realizzazione di un Impianto Fotovoltaico a terra connesso alla RTN” con potenza nominale di 11,91344 MWp”, delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrcia e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso, sito in località Antalbo, Comune di Mazara del Vallo (TP) su terreno agricolo seminativo distinto in catasto al fg. 207 p.lle 192 e 669”.

Il proponente esamina l’alternativa “zero”, ovvero la possibilità di non eseguire l’intervento.

A tal proposito evidenzia che lo sfruttamento delle fonti rinnovabili è uno dei principali obiettivi della pianificazione energetica a livello internazionale, nazionale e regionale poiché, i benefici ambientali che ne derivano, sono notevoli e facilmente calcolabili. I benefici ambientali attesi dell’impianto in progetto, valutati sulla base della stima di produzione annua di energia elettrica (pari a 15,43 MWh/anno) sono riportati di seguito: TEP evitati: 1,66 t/anno; CO2 evitati: 10,24 t/anno.

CONSIDERATO tuttavia che il proponente, nel valutare le alternative di localizzazione del progetto, non considera in modo specifico che:

a) l’area interessata dallo studio ricade nelle fasce di rispetto da boschi, di cui all’art. 15, lettera e) della L.R. 78/76;

b) l’area di progetto ricade nella fascia di rispetto 150 mt da fiumi, torrenti e corsi d’acqua (art.142, lett.c, D.Lgs 42/2004);

c) il Piano Paesaggistico tenuto conto che l’area di intervento ricade nel Paesaggio locale 8a – Paesaggio fluviale del Delia e i suoi affluenti - Livello di tutela 1, nella quale “non è consentito qualsiasi azione che comporti l’alterazione del paesaggio”. L’art. 45 del citato piano individua gli interventi che comportano notevoli trasformazioni e modificazioni profonde dei caratteri paesaggistici del territorio e, tra questi, sono considerati di “rilevante trasformazione del paesaggio” le opere tecnologiche indicate all’art.

54, comma 3, lett d), tra cui sono indicati anche gli “impianti fotovoltaici”;

d) le NTA del Piano Regolatore Comunale non sembrano compatibili con l’ubicazione dell’intervento in oggetto;

VALUTATO pertanto che occorre fornire una relazione integrativa che tenga conto delle criticità sopra evidenziate e che, rispetto all’opzione zero, consideri il principio secondo il quale gli impianti energetici da fonti rinnovabili possono essere ubicati anche in zone classificate agricole dai piani urbanistici nel rispetto delle disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo, della valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, alla tutela della biodiversità e del patrimonio culturale e del paesaggio rurale;

CONSIDERATO e VALUTATO che nello studio d’impatto ambientale non è considerato l’effetto cumulo con altri progetti già realizzati o in previsione di realizzazione in un’area pari ad un raggio di 10 km;

VALUTATO pertanto che occorre fornire una relazione integrative che consideri l’effetto cumulo con altri progetti già realizzati o in previsione di realizzazione in un’area pari ad un raggio di 10 km, approfondendo anche gli effetti sull’avifauna migratrice (effetto lago), data la notevole importanza floristica e fitocenotica dei “Laghetti di Preola e Gorghi Tondi, Sciare di Mazara e Pantano Leone”.

4. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

L’impianto fotovoltaico in oggetto avrà una potenza nominale pari a 11,91344 MWp, pari al prodotto tra il numero totale dei moduli da utilizzare e la potenza nominale del singolo modulo: 27076 moduli x 440 W/modulo= 11,91344 MWp.I moduli fotovoltaici occuperanno una superficie totale netta pari a circa 55.000 m2.

MODULI FOTOVOLTAICI

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Commissione Tecnica Specialistica

TP 12 IF 72–Acea Solar s.r.l. “Progetto per la realizzazione di un Impianto Fotovoltaico a terra connesso alla RTN” con potenza nominale di 11,91344 MWp”, delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrcia e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso, sito in località Antalbo, Comune di Mazara del Vallo (TP) su terreno agricolo seminativo distinto in catasto al fg. 207 p.lle 192 e 669”.

Saranno utilizzati moduli fotovoltaici Longisolar LR4-72HBH-440M modello da 440 Wp. Si allega la scheda tecnica del modulo fotovoltaico.

INSEGUITORI MONOASSIALI

I moduli fotovoltaici sono fissati sul terreno per mezzo di apposite strutture, denominati Inseguitori mono assiali ad asse orizzontale, composte da vele in grado di consentire il montaggio e lo smontaggio, per ciascuna struttura, in modo rapido e indipendente dalla presenza o meno di strutture contigue. Tali strutture potranno essere in alluminio o in acciaio zincato. In questo caso l'asse di rotazione è nord-sud, mentre l'altezza del sole rispetto all'orizzonte viene ignorata.

La rotazione richiesta a queste strutture è più ampia del tilt, spingendosi a volte fino a ±60°. Una caratteristica avanzata di questi inseguitori è detta backtracking, e risolve il problema degli ombreggiamenti che inevitabilmente le file di moduli fotovoltaici causano all'alba e al tramonto sollevandosi verso l'orizzonte. Questa tecnica prevede che i servomeccanismi orientino i moduli in base ai raggi solari solo nella fascia centrale della giornata, ma invertano il tracciamento a ridosso di alba e tramonto. Viene riportata in allegato la scheda tecnica.

GENERATORE IN CORRENTE CONTINUA

Il generatore avrà la medesima esposizione ed inclinazione per tutti i lotti, sviluppando le seguenti potenze:

campo potenza

Lotto 1 6221,6 kWp

Lotto 2 5691,84 kWp

totale 11,91344 MW

CONFIGURAZIONE STRINGHE FOTOVOLTAICHE

Si prevede di collegare in serie i complessivi 27076 moduli fotovoltaici, suddivisi in stringhe composte da 28 moduli fotovoltaici, come indicato nel paragrafo successivo.

Il sezionamento e la protezione delle stringhe saranno realizzati mediante quadri elettrici di campo opportunamente accessoriati.

CONVERSIONE STATICA CC/CA – CABINA ELETTRICA DI CONVERSIONE

Il gruppo di conversione da corrente continua a corrente alternata dell’energia elettrica prodotta sarà costituito complessivamente da n. 96 inverter del produttore “HUAWEI” modello “SUN2000 175KTL” di potenza nominale lato alternata pari a 175 kW e di potenza massima pari a 193 kW.

Si allega la scheda tecnica dell’inverter.

A ciascun inverter afferisce una quota-parte del generatore fotovoltaico, secondo il seguente prospetto, suddiviso in funzione dei lotti:

Lotto 1,

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Commissione Tecnica Specialistica

TP 12 IF 72–Acea Solar s.r.l. “Progetto per la realizzazione di un Impianto Fotovoltaico a terra connesso alla RTN” con potenza nominale di 11,91344 MWp”, delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrcia e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso, sito in località Antalbo, Comune di Mazara del Vallo (TP) su terreno agricolo seminativo distinto in catasto al fg. 207 p.lle 192 e 669”.

Inverter Numero

stringhe

Potenza afferente all’inverter Inverter 1-33

(175 kW)

14 da 28 MF

172,48 kW (x 33)

TOTALE 5691,84kW

Lotto 2

Inverter Numero stringhe Potenza afferente

all’inverter Inverter 1-35

(175 kW)

14 da 28 MF 172,48 kW (x 35) Inverter 36

(175 kW)

15 da 28 MF 184,8 kW

Totale 6221,6 kW

Gli inverter saranno ubicati in cabine elettriche, denominate “cabine di trasformazione”, opportunamente dislocate all’interno dell’area di proprietà del committente. La cabina ospiterà gli inverter ed i quadri

elettrici generali di parallelo stringhe in corrente continua.

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14

TRASFORMAZIONE BT/MT – CABINA ELETTRICA DI TRASFORMAZIONE

Le linee elettriche in corrente alternata trifase in uscita da ogni inverter saranno a 400 V concatenata. Su tali linee saranno ubicati i gruppi di misura dell’energia prodotta e i dispositivi di protezione e sezionamento delle medesime linee, in apposito quadro generale di bassa tensione.

Una serie di trasformatori elevatori bt/MT, dotati di un avvolgimento bt a 400 V ed un avvolgimento MT a 20 kV, di potenza nominale 2000 kVA, consentirà la connessione dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica di media tensione 20 kV. Viene di seguito specificato il n° di trasformatori per lotto.

Lotto

trasformatori da 2000 KVA

1 3

2 3

Le suddette apparecchiature elettromeccaniche saranno ubicate all’interno di apposite cabine elettriche, denominate “cabine di trasformazione”.

PROTEZIONE GENERALE E PROTEZIONE DI INTERFACCIA

Le cabine elettriche di trasformazione ospiteranno, entro apposito vano, gli scomparti elettromeccanici destinati a svolgere le funzioni di protezione generale e di protezione di interfaccia.

Essi saranno installati a monte del trasformatore bt/MT, a livello 20 kV.

QUADRI ELETTRICI

Ai fini della sicurezza, tutti i quadri elettrici saranno dotati di sportelli con chiusura a chiave per impedire manovre ad individui estranei al personale autorizzato e per evitare l’ingresso di corpi estranei.

Nel seguito si fornisce una descrizione qualitativa delle caratteristiche principali dei quadri elettrici prescelti:

1)

Quadri di campo dc per il parallelo stringhe (QDC): si tratta dei quadri contenenti i dispositivi per realizzare il parallelo delle stringhe e per la protezione e sezionamento delle stesse.

Ciascun quadro sarà completo dei dispositivi per la protezione dei circuiti dagli effetti delle correnti di guasto, per il sezionamento sottocarico degli stessi e per la protezione dell’inverter dagli effetti delle sovratensioni;

2)

Quadri di bassa tensione (QBT): si tratta dei quadri contenenti i dispositivi di protezione magnetotermici posti all’uscita in corrente alternata degli inverter.

Quadri di Media Tensione (QMT): si tratta dei quadri contenenti le unità di arrivo/partenza e le protezioni delle linee/apparecchiature presenti sulla rete MT di utente.

3)

Quadro servizi ausiliari (QAUX): si tratta del quadro che fornisce le alimentazioni ausiliarie agli inverter, ai sistemi informatici del monitoraggio/controllo del funzionamento del generatore fotovoltaico e degli inverter, agli impianti di raffreddamento delle apparecchiature elettroniche principali.

CAVI ELETTRICI

Saranno impiegate le le seguenti tipologie di cavi in funzione delle condizioni di posa:

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15

conforme alle Norme IMQ CPT065 / CEI 20-35 / 20-37P2 / EN 60332-1-2 / EN 50267-1-2 / EN 50267-2-2. Saranno utilizzati per l’interconnessione dei moduli fotovoltaici e per il collegamento delle stringhe ai quadri di campo;

2)

cavo unipolare tipo FG16 0,6/1 kV o multipolare tipo FG16(O)R 0,6/1 kV, o equivalenti, adatti per pose in ambienti interni o esterni anche bagnati. Saranno utilizzati per pose prevalentemente in tubazioni interrate e/o per condutture in esterno.

3)

cavo unipolare tipo FS17 o equivalente. Saranno utilizzati prevalentemente per i cablaggi all’interno dei quadri elettrici in bassa tensione e per realizzare le condutture elettriche in bassa tensione entro tubi in aria in interni.

4)

cavo unipolare tipo FS17, o equivalente per collegamenti equipotenziali ai fini della messa a terra di sicurezza.

La scelta delle sezioni dei cavi è stata effettuata in base alla loro portata nominale (calcolata in base ai criteri di unificazione e di dimensionamento riportati nelle tabelle CEI-UNEL), alle condizioni di posa e di temperatura, al limite ammesso dalle Norme per quanto riguarda le cadute di tensione massime ammissibili (inferiori al 2%) ed alle caratteristiche di intervento delle protezioni secondo quanto previsto dalle vigenti Norme CEI 64-8. Particolare attenzione è stata riservata alla scelta delle sezioni dei cavi dei circuiti afferenti ai gruppi di misura dell’energia prodotta al fine di rendere trascurabili le perdite energetiche per effetto joule sugli stessi.

MISURE DI PROTEZIONE E SICUREZZA

L’impianto in oggetto e tutte le parti che lo costituiscono sono progettati e realizzati in modo tale da assicurare, nelle condizioni che possono essere ragionevolmente previste, la protezione delle persone e dei beni contro i pericoli ed i danni derivanti dal loro utilizzo nonché garantire il loro corretto funzionamento per l’uso previsto.

Sono quindi adottate le seguenti misure di protezione:

protezione relative ai contatti diretti e indiretti;

protezione relativa alle sovracorrenti;

protezione relativa alle sovratensioni.

Inoltre è opportunamente garantito il sezionamento del circuito ove necessario.

PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI

La protezione contro i pericoli derivanti da contatti con parti ordinariamente in tensione è realizzata conformemente alle disposizioni della Norma CEI 64-8 mediante opportuno isolamento delle parti attive, rimovibile solo mediante distruzione ed in grado di resistere a tutte le sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche alle quali può essere sottoposto nel normale esercizio e mediante l’utilizzo di involucri idonei ad assicurare complessivamente il grado di protezione IP XXB (parti in tensione non raggiungibili dal filo di prova) e, sulle superfici orizzontali superiori a portata di mano, il grado di protezione IP XXD (parti in tensione non raggiungibili dal filo di prova). A tal fine saranno impiegati cavi a semplice isolamento posati entro canalizzazioni in materiale isolante e/o cavi a doppio isolamento; le connessioni verranno realizzate all’interno di apposite cassette con coperchio apribile esclusivamente mediante attrezzo.

PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI

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16

La protezione contro i pericoli derivanti dal contatto con parti conduttrici normalmente non in tensione ma che possono andare in tensione in caso di cedimento dell’isolamento principale è realizzata, sul lato a 400 Vac dell’impianto gestito come sistema TN-S, conformemente alle disposizioni della Norma CEI 64-8 mediante l’interruzione automatica dell’alimentazione impiegando interruttori magnetotermici e, all’occorrenza differenziali, inoltre essa è coordinata con l’impianto di terra, in modo da soddisfare le condizioni prescritta della stessa Norma CEI 64-8.

PROTEZIONE COMBINATA DAI CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI

Per quanto riguarda i circuiti di comando e segnalazione che collegano fra loro i vari quadri elettrici dell’impianto, verrà adottata una protezione combinata contro i pericoli derivanti dai contatti diretti con parti normalmente in tensione o indiretti con parti conduttrici che possono andare in tensione in caso di cedimento dell’isolamento principale, da realizzare mediante sistema a bassissima tensione di sicurezza (SELV) conformemente alle disposizioni della Norma CEI 64-8.

PROTEZIONE DEI CIRCUTI DALLE SOVRACORRENTI E SEZIONAMENTO

La protezione delle linee dagli effetti delle è realizzata mediante dispositivi di interruzione (interruttori magnetotermici o fusibili) installati a monte di ciascuna conduttura ed aventi caratteristiche tali da interrompere automaticamente l’alimentazione in occasione di un sovraccarico o di un cortocircuito, conformemente alle disposizioni della Norma CEI 64-8, in relazione alle portate dei cavi come indicate dalle tabelle CEI-UNEL relative alla portata dei cavi in regime permanente.

Per il sezionamento dei circuiti verranno impiegati dispositivi omnipolari. Tutti i quadri saranno dotati di interruttori generali omnipolari che rendano possibile il sezionamento completo delle sezioni.

IMPIANTO DI MESSA A TERRA

L’impianto fotovoltaico sarà dotato di un impianto di messa a terra, per la protezione dai contatti indiretti coordinato con le caratteristiche di intervento degli interruttori automatici magnetotermici differenziali. L’impianto sarà inoltre dotato di maglia di terra e collegamenti equipotenziali per la connessione delle masse alla stessa.

La configurazione geometrica e il dimensionamento dei conduttori della maglia di terra sarà determinata conformemente alle disposizioni della Norma CEI 11-37 e CEI 11-1 al fine di evitare che le tensioni di contatto e di passo superino i massimi valori ammissibili determinati in base ai valori della corrente di guasto e del tempo di eliminazione in media tensione.

L’impianto verrà realizzato con le seguenti fasi:

Pulizia terreno mediante estirpazione vegetazione esistente;

Incantieramento;

Realizzazione viabilità di impianto;

Regolarizzazione dell’area di impianto;

Realizzazione, sistemazione e/o integrazione della recinzione già esistente, realizzata lungo il perimetro, con paletti e rete a maglia di ampiezza variabile: in particolare nella parte bassa verrà utilizzata la maglia più larga per consentire l'accesso alla fauna selvatica, mentre nella parte alta sarà più stretta;

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17

Realizzazione cavidotto;

Realizzazione cabine di consegna;

Assemblaggio strutture metalliche portanti preinstallate, di pannelli fotovoltaici, compreso il relativo cablaggio;

Smobilitazione cantiere e sistemazione terreno a verde con piantumazione di essenze vegetali tipiche dei luoghi, previa realizzazione di apposite buche nel terreno e riempimento delle stesse con terreno vegetale.

Incantieramento

In relazione alle esigenze di cantiere si precisa che la realizzazione dell’impianto sarà effettuata con mezzi cingolati che possono operare senza la necessità di viabilità eseguita con materiali inerti proveniente da cava. Con tali mezzi saranno realizzati i cavidotti, le infissioni dei pali delle strutture ad inseguimento ed il montaggio degli stessi. Il transito degli automezzi necessari per le attività di posa in opera di impianti elettrici e dei moduli fotovoltaici non prevede la realizzazione di piste realizzate in materiale inerte. Gli automezzi transiteranno sui terreni esistenti, appositamente compattati, in stagione idonea ad operare in sicurezza. L’incantieramento e l’esecuzione dei lavori prevede una specifica area di stoccaggio e baraccamenti all’interno dell’area di impianto, senza la previsione di piazzole eseguite con materiali inerti provenienti da cava. Potrà essere valutato in sede di progetto esecutivo il riutilizzo, per le esigenze di cantiere, nell’ambito di un piano di utilizzo redatto ed approvato nel rispetto del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., dei materiali accatastati provenienti dalle attività di spietramento eseguite dai conduttori agricoli ed ubicate all’interno dell’area di impianto.

Le opere relative alla cantierizzazione interesseranno esclusivamente l’area interna di cantiere, in quanto, essendo già in presenza di una rete viaria efficiente, non è prevista alcuna opera supplementare esterna. Qualora dovesse essere necessario, per alcune fasi di lavoro si provvederà al noleggio di attrezzature idonee. In funzione delle opere da realizzare sarà prevista la presenza di personale specializzato da impiegare ad hoc, tra cui: operatori edili, elettricisti, ditte specializzate (montatori meccanici). Il cantiere principale dell’impianto sarà dotato di servizi igienici di cantiere (del tipo chimico) dimensionati in modo da risultare consoni al numero medio di operatori presumibilmente presenti in cantiere e con caratteristiche rispondenti all'allegato XIII del D.Lgs.

81/08. Il numero dei servizi non potrà essere in ogni caso inferiore ad 1 ogni 10 lavoratori occupati per turno.

Viabilità d’impianto

Verrà utilizzata la viabilità già esistente, al fine di minimizzare il più possibile gli effetti derivanti dalla realizzazione sia delle opere di accesso così come di quelle per l’allacciamento alla rete di trasmissione nazionale. L’attuale ipotesi di ubicazione dei moduli fotovoltaici tiene in debito conto sia

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18

delle strade principali di accesso, che delle strade secondarie. All’interno dell’impianto sarà realizzata una viabilità di servizio per garantire sia un rapido accesso ai componenti elettrici di impianto che la posa di tutte le linee interne MT. La viabilità dovrà favorire anche le operazioni di manutenzione ordinaria dei diversi filari fotovoltaici.

Regolarizzazione dell’area di impianto

La regolarizzazione dell’area di impianto nasce con la finalità di assecondare, in presenza di variazioni di pendenza lungo l’asse delle strutture di inseguimento, la pendenza del terreno preesistente nonché già modellata nell’ambito della conduzione agricola. Pertanto si tratta di movimenti terra a bilancio zero che saranno eseguiti all’interno dell’area di impianto con fronti di sterro e riporto max pari a 20 cm.

Recinzioni

Al fine di garantire la sicurezza dell’impianto, l’area di pertinenza sarà delimitata da una recinzione metallica integrata da un impianto di allarme antintrusione e di videosorveglianza. La recinzione sarà realizzata lungo il perimetro, con paletti e rete a maglia di ampiezza variabile: in particolare nella parte bassa verrà utilizzata la maglia più larga per consentire l'accesso alla fauna selvatica, mentre nella parte alta sarà più stretta.

Ai fini del mantenimento della rete ecologica e della salvaguardia della biodiversità, si prevede di mitigare l’impianto fotovoltaico sui diversi lati con l’inserimento mirato di piante e cespugli.

La recinzione avrà una lunghezza complessiva di circa 2,7 km.

Realizzazione cavidotto e cabina di consegna

Il cavidotto serve per il collegamento dell’impianto di produzione con la RTN Terna. Gli interventi di progetto possono essere così suddivisi:

Realizzazione delle infrastrutture temporanee di cantiere;

Apertura della fascia di lavoro e scavo della trincea;

Posa dei cavi e realizzazione delle giunzioni;

Ricopertura della linea e ripristini.

La realizzazione del cavidotto lungo il tracciato della viabilità pubblica esistente sarà eseguita nel rispetto delle

prescrizioni che saranno rilasciate dagli enti competenti, nonché con l’obbiettivo di minimizzare i disagi per i

frontisti e garantire l’avanzamento delle lavorazioni nel rispetto delle norme di sicurezza. Al termine dei lavori

civili ed elettromeccanici sarà effettuato il collaudo di tutte le opere.

Lunghezza cavidotto MT: 190 mt circa

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19

essere dotati di servizi igienici di cantiere (del tipo chimico) dimensionati in modo da risultare consoni al numero medio di operatori presumibilmente presenti in cantiere e con caratteristiche rispondenti all'allegato XIII del D.Lgs. 81/08. Il numero dei servizi non potrà essere in ogni caso inferiore ad 1 ogni 10 lavoratori occupati per turno.

Movimenti terra

Il terreno presenta una morfologia collinare pianeggiante, esposta a Sud, con quota massima di circa 35 metri e minima di 17 m s.l.m., e pendenze che non superano il 25%. Sarà necessario un diserbo meccanico del terreno per eliminare la scarsa vegetazione spontanea esistente. Anche nelle aree previste per la posa delle cabine d’impianto non sarà necessario alcuno sbancamento in quanto occorrerà solo realizzare la platea ed eliminare circa 30 cm di terreno vegetale.

Si può affermare che il profilo generale del terreno non sarà modificato ad eccezione dell’area centrale con pendenza maggiore che sarà lievemente regolarizzata, per cui non vi saranno modifiche al sistema drenante esistente e consolidato. Il materiale di scavo verrà reimpiegato totalmente in ambito di cantiere, ed eventuali surplus verranno gestiti ai sensi della vigente normativa sui rifiuti da scavo (D.P.R. 120/2017).

Fase di esercizio

Le attività prevalenti che verranno svolte durante la vita e l’esercizio dell’impianto possono essere riassunte nelle attività di: manutenzione dell’impianto relativamente alla componente elettrica;

pulizia dei pannelli; opere agronomiche per il taglio delle colture infestanti; vigilanza. Per evitare che nel tempo l’impianto riduca la sua funzionalità e il suo rendimento occorrerà un continuo monitoraggio per verificare che tutte le componenti installate mantengano le loro caratteristiche di sicurezza e di affidabilità attraverso interventi di manutenzione standard effettuata nel rispetto delle vigenti Normative in materia. Per evitare l’accumulo di polvere o altro con una conseguente diminuzione del rendimento dell’impianto, i pannelli verranno puliti con cadenza trimestrale.

Descrizioni della dismissione del progetto e ripristino ambientale

Si prevede una vita utile dell’impianto non inferiore ai 25 anni. Poiché l’iniziativa, da un punto di vista economico, non si regge sull’erogazione del contributo da parte del GSE, bensì su contratti privati, è verosimile pensare che a fine vita l’impianto non venga smantellato, bensì mantenuto in esercizio attraverso opere di manutenzione che prevedono la totale o parziale sostituzione dei componenti elettrici principali (moduli, inverter, trasformatori, ecc.). Nel caso in cui, per ragioni puramente gestionali, si dovesse optare per lo smantellamento completo, i materiali tecnologici elettrici ed elettronici verranno smaltiti secondo direttiva 2002/96/EC: WEEE (Waste Electrical and Electronic Equipment) – direttiva RAEE – recepita in Italia con il D.Lgs 151/05. I moduli fotovoltaici sono interamente riciclabili; inverter, trasformatori BT/MT, etc., verranno ritirati e smaltiti a cura del

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produttore; dai cavi verrà recuperato il rame e smaltiti i rivestimenti in mescole di gomme e plastiche;

le opere metalliche e le strutture in acciaio e ferro zincato verranno recuperate; le strutture in alluminio saranno completamente riciclate. Tutte le opere in muratura e cemento armato verranno demolite e conferite in discarica Interazioni con l’ambiente

Di seguito si analizzano i principali fattori di interazione tra il Progetto e l’ambiente in cui andrà ad inserirsi, definiti a partire dalla descrizione delle attività. Successivamente, nel quadro di riferimento ambientale saranno poi definiti ed analizzati in dettaglio i fattori di impatto e la loro rilevanza in relazione alle caratteristiche del Progetto e del contesto territoriale, ambientale e sociale, per arrivare infine alla valutazione dei potenziali impatti ambientali su ogni singola componente analizzata.

Occupazione di suolo

La superficie occupata dalle strutture fotovoltaiche sarà pari a circa 5,50 ha rispetto ad una superficie complessiva disponibile di circa 35,00 ha. La fascia di mitigazione dell’impatto occuperà una superficie di circa 15,00 ha e verrà piantumata con essenze arbustive ed arboree appartenenti alla macchia mediterranea. La vegetazione perimetrale creerà una fitta fascia di interruzione tra il contesto agrario e l’impianto stesso. Nella fascia perimetrale verranno impiantate specie locali particolarmente adatte ad interventi di mitigazione come: timo arbustivo, mandorlo, olivo.

Impiego di risorse idriche

Il consumo di acqua in fase di cantiere è limitato alle seguenti operazioni: posa del calcestruzzo per la realizzazione dei cavi interrati, pulizia dei moduli fotovoltaici, irrigazione delle specie vegetali erbacee, arbustive ed arboree.

Impiego di risorse elettriche

L’energia elettrica necessaria per la cantierizzazione dell’intervento sarà derivata dalle utenze già presenti nell’area.

Scavi

Le attività di scavo previste sono inerenti alla realizzazione del breve tratto di cavidotto interrato e qualche livellamento necessario per la posa delle strutture metalliche. Per il cavidotto di collegamento tra le cabine di consegna e la sottostazione sarà effettuato uno scavo a sezione obbligata di lunghezza pari a circa 190 mt per una profondità non superiore a 1,5 mt. Il volume di scavo totale stimato per la parte inerente il cavidotto è di circa 285 mc. Tutto il materiale sarà riutilizzato per ricolmare gli scavi.

Traffico indotto

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trasporto dei moduli fotovoltaici e del materiale non riutilizzabile nelle fasi di cantiere e di fine esercizio, saranno necessari pochi autocarri al giorno che sfrutteranno la viabilità esistente. Il materiale per la realizzazione dell’impianto sarà conferito in discarica, regolarmente in accordo ai tempi di avanzamento lavori specializzata.

Fase di esercizio: limitato al personale addetto al monitoraggio e alla manutenzione dell’impianto.

Gestione dei rifiuti

Fase di realizzazione: saranno prodotti materiali assimilabili a rifiuti urbani, materiali di demolizione e costruzione costituiti principalmente da cemento, legno, vetro, plastica, metalli, cavi, materiali isolanti, materiali speciali come vernici, prodotti per la pulizia e per il diserbo che verranno isolati e smaltiti separatamente evitando qualsiasi contaminazione di tipo ambientale.

Fase di fine esercizio: dismissione e smontaggio delle componenti al fine di massimizzare il recupero di materiali quali acciaio, alluminio, rame, vetro e silicio, presso ditte di riciclaggio e produzione; i restanti rifiuti saranno conferiti in discariche autorizzate.

Emissioni in atmosfera

Durante la fase di cantiere si produrranno inevitabilmente delle polveri; per minimizzarle si adotteranno misure preventive quali la pulizia dei mezzi, la bagnatura delle aree di cantiere e delle strade.

Emissioni acustiche

Durante le lavorazioni non verranno impiegate macchine particolarmente rumorose; le emissioni acustiche saranno prodotte principalmente da:

- macchinari per le attività legate all’interramento dei cavi;

- macchina battipalo necessaria per l'infissione nel terreno del palo di supporto alle rastrelliere porta moduli;

- transito degli autocarri per il trasporto dei materiali.

Inquinamento luminoso

Gli apparecchi illuminanti saranno installati in modo tale da evitare fonti di ulteriore inquinamento luminoso e disturbo per abbagliamento dell’avifauna notturna

5. QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE Aria e clima

Sintetizzando le azioni di progetto e i relativi fattori di impatto, sono stati identificati per la componente atmosfera i seguenti fattori: emissione di polveri in atmosfera e loro ricaduta; emissione

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