• Non ci sono risultati.

NOTE DI DIRITTOPUBBLICO E DIRITTO AMBIENTALE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "NOTE DI DIRITTOPUBBLICO E DIRITTO AMBIENTALE"

Copied!
11
0
0

Testo completo

(1)

NOTE DI DIRITTO PUBBLICO

E

DIRITTO AMBIENTALE

(2)
(3)

P

ROPRIETÀ

L

ETTERARIA

R

ISERVATA

In Copertina:

Gianna Piacentino, Accadimento circolare, 1995

(4)

INDICE

PARTE I (capitoli 1 – 11)

TEORIA GENERALE DEL DIRITTO PUBBLICO

CAP 1: DIRITTO E ORDINAMENTO GIURIDICO

1.1 Lo Stato e il diritto

1.2 L’ordinamento giuridico

1.2.1 Ordinamenti di civil law e common law 1.3 Le norme giuridiche

1.4 Diritto oggettivo e diritto soggettivo

1.5 La tradizionale ripartizione tra diritto pubblico e diritto privato 1.5.1 Il diritto internazionale pubblico e privato. La lex mercatoria 1.6 Fatti, atti e negozi giuridici

1.6.1 Modi di essere dei fatti giuridici 1.6.1.

1 La prescrizione 1.6.1.

2 La decadenza

CAP 2: LE POSIZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE

2.1 Capacità giuridica e capacità di agire

2.2 Le posizioni giuridiche soggettive attive e passive 2.2.1 Il diritto soggettivo

2.2.2 L’interesse legittimo 2.2.2.

1

Diritto soggettivo ed interesse legittimo: affinità e differenze 2.2.3 Gli interessi collettivi e gli interessi diffusi

CAP 3: LE FONTI DEL DIRITTO. TEORIA GENERALE

3.1 Definizioni preliminari

3.2 Fonti di produzione, fonti sulla produzione, fonti di cognizione 3.2.1 Testi unici e codici

3.3 Fonti di produzione: fonti - fatto e fonti - atto 3.3.1 Le fonti fatto

3.3.2 Le fonti atto

3.4 Le fonti dell’ordinamento costituzionale italiano

CAP 4: Il SISTEMA DELLE FONTI E LA RISOLUZIONE DELLE ANTINOMIE

4.1 Le antinomie

4.1.1 Il criterio cronologico 4.1.2 Il criterio gerarchico 4.1.3 Il criterio di competenza

(5)

4.2 Fonti atipiche e rinforzate 4.3 L’interpretazione delle fonti 4.3.1 Tecniche interpretative

4.3.2 L’interpretazione o integrazione analogica

CAP 5: LA COSTITUZIONE ITALIANA

5.1 Caratteristiche delle Costituzioni 5.1.1 La Costituzione italiana

5.1.1.

1 La Costituzione formale e la Costituzione materiale 5.1.2 Le leggi di revisione costituzionale e le altre leggi

costituzionali 5.1.2.

1 I limiti espliciti ed impliciti alla revisione costituzionale

CAP 6: LE FONTI NAZIONALI

6.1 Le leggi ordinarie dello Stato 6.1.1 Leggi formali e leggi materiali

6.1.2 Riserve di legge e principio di legalità

6.1.3 Leggi provvedimento e principio di uguaglianza formale 6.1.4 Principio di irretroattività e leggi di interpretazione autentica 6.2 Gli atti aventi forza di legge: decreti legislativi e decreti legge 6.2.1 I decreti legislativi o delegati

6.2.2 I decreti legge 6.2.2.

1

La reiterazione dei D.L.

6.3 Il referendum abrogativo 6.4 I regolamenti parlamentari

6.5 Le fonti di grado secondario. I regolamenti

CAP 7: LE FONTI REGIONALI E LE FONTI LOCALI

7.1 Le fonti regionali

7.1.1 Gli Statuti regionali 7.1.2 Le leggi regionali

7.2 Le fonti locali. Gli Statuti comunali, provinciali e delle Città metropolitane

7.2.1 I regolamenti comunali, provinciali e delle Città metropolitane

CAP 8: LO STATO E LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE

8.1 Lo Stato

8.1.1 La sovranità

8.1.2 Limiti della sovranità e globalizzazione 8.2 La Comunità internazionale

8.3 I soggetti dell’ordinamento internazionale 8.3.1 L’Organizzazione delle Nazioni Unite - ONU 8.3.2 Altre organizzazioni internazionali

8.3.3 La OCSE

8.3.4 Dal GATT alla WTO

8.4 L’Italia e la Comunità internazionale

(6)

CAP 9: LO STATO E L’UNIONE EUROPEA

9.1 I Trattati istitutivi delle Comunità europee

9.2 L’Atto Unico Europeo: dall’unione doganale al “mercato interno 1992”

9.3 Il Trattato di Maastricht 9.3.1 La struttura a tre pilastri

9.3.2 Unione economica e monetaria (UEM) 9.4 Il “dopo Maastricht”

9.4.1 Il Trattato di Amsterdam 9.4.2 Il Trattato di Nizza

9.4.3 Il “Trattato – Costituzione”

9.4.4 Il Consiglio di Bruxelles del 21 e 22 giugno 2007 9.5 Gli Stati membri

9.6 La natura giuridica della CE e dell’Ue 9.6.1 Natura giuridica della CE

9.6.2 Natura giuridica dell’Ue

9.6.3 Le differenze rispetto ad altre strutture politiche 9.7 I compiti dell’UE. L’unione economica

9.8 I poteri dell’Ue 9.9 Le istituzioni

9.9.1 Il Parlamento europeo 9.9.1.

1 Procedura del parere conforme 9.9.1.

2 Procedura di codecisione 9.9.1.

3 Procedura di cooperazione 9.9.1.

4

Procedura di consultazione 9.9.2 La Commissione

9.9.2.

1 Le procedure di nomina dei commissari 9.9.2.

2 L’organizzazione del lavoro della Commissione.

9.9.3 Il Consiglio dell’Unione europea e il Consiglio europeo 9.9.3.

1 Maggioranza qualificata e clausola demografica 9.9.4 La Corte di Giustizia e il Tribunale di primo grado 9.10 Costituzione italiana e ordinamento comunitario 9.10.

1

Le limitazioni di sovranità ex art. 11, Costituzione 9.10.

2 La L Cost. 3/2001 ed il rispetto dei vincoli comunitari 9.10.

3 I c.d. controlimiti

CAP 10: LE FONTI COMUNITARIE

10.1 L’art. 249 del Trattato CE

10 .2 I regolamenti

10.2.1 La portata generale 10.2.2 L’obbligatorietà

10.2.3 La diretta applicabilità

(7)

10.2.4 Elaborazione, forma ed entrata in vigore 10.3 Le direttive

10.3.1 Le direttive dettagliate

10.3.2 Elaborazione, forma ed entrata in vigore 10.4 Le decisioni

10.4.1 Il parere della giurisprudenza CGCE e della dottrina 10.5 Gli atti non vincolanti: raccomandazioni e pareri

10.6 Rapporti tra diritto comunitario e diritto degli Stati membri 10.6.1 Il primato del diritto comunitario

10.7 L’esecuzione degli obblighi comunitari

CAP 11: LE FONTI INTERNAZIONALI

11.1 Le norme derivanti da organi internazionali 11.2 L’adattamento del diritto interno al diritto

(8)

PARTE II (capitoli 12 – 15)

LE AUTONOMIE TERRITORIALI

CAP 12: L’ AUTONOMIA LEGISLATIVA REGIONALE

12.1 Stato unitario, Stato regionale, Stato federale

12.2 Ordinamento regionale e ordinamento federale

12.3 La prima attuazione in Italia dell’ordinamento regionale 12.4 La potestà legislativa prima della riforma del 2001 12.5 La potestà legislativa dopo la riforma del 2001 12.5.

1

La potestà legislativa esclusiva dello Stato 12.5.

2 La potestà legislativa concorrente Stato – Regioni 12.5.

3 La potestà legislativa residuale spettante alle Regioni 12.6 Il regionalismo differenziato

12.7 Limiti all’attività legislativa regionale 12.7.

1

Il limite costituzionale (art. 117, c. 1) 12.7.

2 Gli altri limiti di cui all’art. 117, c. 1 12.7.

3 Il limite territoriale 12.7.

4 Il limite delle materie 12.7.

5 Il limite dei principi fondamentali 12.7.

6

L’abrogazione del limite degli interessi nazionali 12.7.

7 I controlli sulle leggi regionali

CAP 13: POTESTÀ REGOLAMENTARE E AMMINISTRATIVA DELLE REGIONI

13.1 La potestà regolamentare 13.1.

1 Titolarità del potere regolamentare e tipologie di regolamenti regionali

13.2 L’esercizio delle funzioni amministrative: dal principio del parallelismo al principio di sussidiarietà

13.2.

1 La sussidiarietà orizzontale

CAP 14: COORDINAMENTO STATO REGIONI

14.1 La funzione di indirizzo e coordinamento dello Stato 14.2 Le Conferenze Stato – autonomie territoriali

14.3 I poteri sostitutivi

14.4 Le Regioni e gli Enti locali

14.5 Le Regioni e il diritto internazionale

14.5. La costituzionalizzazione del potere estero delle Regioni

(9)

1

14.6 I rapporti tra le Regioni e l’Unione europea 14.6.

1 1 La fase ascendente del diritto comunitario 14.6.

2 La fase discendente del diritto comunitario

CAP 15: COMUNI, PROVINCE E CITTA’ METROPOLITANE 15.1 Le autonomie locali. Dalla legge 142/90 al T.U.E.L.

15.2 Autonomia statutaria e regolamentare degli Enti locali 15.3 La Provincia

15.4 Il Comune

15.5 Le città metropolitane

15.6 Il controllo sugli Enti locali

(10)

PARTE III (capitoli 16 – 25)

DIRITTO AMMINISTRATIVO

CAP 16: LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA

16.1 Politica ed amministrazione

16 .2 I principi che disciplinano l’attività della pubblica amministrazione

CAP 17: I SOGGETTI DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO

17.1 Organizzazione amministrativa statale diretta e indiretta 17.2 L’organizzazione “per Ministeri”

17.3 Le agenzie pubbliche 17.3.1 L’ISPRA ex APAT

17.4 Concetto di ente pubblico 17.4.1 Le aziende autonome 17.4.2 Gli enti pubblici autarchici

17.4.3 Gli enti pubblici a struttura societaria 17.5 Il soggetto pubblico nel diritto comunitario 17.5.1 L’organismo di diritto pubblico

CAP 18: L’ATTIVITA’ DELLA P.A.

18.1 Attività amministrativa di diritto pubblico e privato 18.2 Vincoli e discrezionalità nell’attività amministrativa 18.3 Gli atti amministrativi

18.3.

1 Elementi essenziali dell’atto amministrativo 18.4 I provvedimenti amministrativi

CAP 19: TIPOLOGIE DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI

19.1 L’autorizzazione

19.2 La concessione 19.2.

1 Categorie di concessioni traslative 19.2.

2

Diritti e doveri del concessionario 19.2.

3 Controlli sull’attività del concessionario 19.2.

4 Fattispecie di risoluzione del rapporto concessorio 19.3 Altre tipologie di provvedimenti amministrativi 19.4 Gli atti amministrativi che non sono provvedimenti

CAP 20: IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

20.1 Concetto di procedimento amministrativo

20.2 2 I principi e le regole alla base della legge 241/1990 20.3 Il Responsabile del procedimento

20.4 Avvio del procedimento

(11)

20.5 Accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento 20.6 Semplificazione dell’azione amministrativa

20.6.

1 La conferenza di servizi 20.6.

2 Conferenza di servizi preliminare 20.6.

3 I lavori della conferenza di servizi 20.7 L’autocertificazione

20.8 La dichiarazione di inizio attività ed il silenzio assenso 20.9 I controlli sugli atti amministrativi

20.9.

1 Tipi di controlli sugli atti 20.9.

2 Controllo preventivo, controllo successivo e controllo sostitutivo

20.9.

3

I singoli atti di controllo 20.9.

4 Il sindacato sugli atti di controllo 20.10 Efficacia dell’atto amministrativo 20.11 Esecutorietà dell’atto amministrativo 20.11

.1 Requisiti dell’atto esecutorio 20.11

.2 Strumenti di esecuzione

20.12 La coercizione dei provvedimenti amministrativi

CAP 21: PATOLOGIA DELL’ATTO AMMINISTRATIVO

21.1 L’invalidità dell’atto amministrativo

21.2 La nullità 21.3 L’annullabilità 21.3.

1 Incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge 21.4 I vizi di merito o l’inopportunità dell’atto

21.5 Rimedi contro gli atti illegittimi e inopportuni 21.6 La disciplina legislativa dell’annullamento d’ufficio

CAP 22: I BENI PUBBLICI, I BENI PRIVATI ED I DIRITTI DELLA P.A.

22.1 I beni pubblici ed i beni privati

22.2 I beni di interesse pubblico ed i beni pubblici 22.3 I beni pubblici

22.3.

1 Le categorie dei beni pubblici 22.4 I beni demaniali

22.4.

1 Regime giuridico del demanio 22.4.

2 Acquisto e perdita della demanialità 22.5 I beni patrimoniali indisponibili 22.5.

1 Principali beni patrimoniali indisponibili 22.6 Utilizzazione dei beni pubblici

22.7 La tutela dei beni pubblici

(12)

22.7.

1

Autotutela

22.8 I beni patrimoniali disponibili 22.9 I beni privati di interesse pubblico 22.10 I diritti reali della P.A. su beni altrui 22.10

.1

Diritti demaniali su beni altrui

CAP 23: DISCIPLINA AMMINISTRATIVA DELLA PROPRIETA’ PRIVATA - ELEMENTI DI URBANISTICA ED EDILIZIA

23.1 Il regime amministrativo della proprietà privata 23.1.

1 I limiti negativi 23.1.

2 Gli obblighi positivi 23.1.

3

La privazione del diritto

23.2 Urbanistica/governo del territorio

23.3 Normativa nazionale sul governo del territorio

23.4 Funzioni legislative ed amministrative in materia urbanistica 23.5 La pianificazione urbanistica

23.5.

1 Il piano territoriale di coordinamento 23.5.

2 Il piano regolatore generale 23.5.

3

I piani particolareggiati 23.5.

4 4 Il regolamento edilizio

23.6 La definizione degli interventi edilizi 23.7 I titoli abilitativi

23.8 L'edilizia residenziale pubblica

CAP 24: FUNZIONI PUBBLICHE E SERVIZI PUBBLICI

24.1 I principi base regolatori dei servizi pubblici

24.2 L’evoluzione dei servizi pubblici 24.3 Servizi pubblici e diritto comunitario

24.4 Le principali disposizioni italiane sui servizi pubblici locali 24.5 Gli affidamenti in house (in house providing)

24.5.

1 Il requisito del controllo analogo 24.5.

2 Il requisito dell’attività prevalente

CAP 25: DALLA FINE DELLO STATO IMPRENDITORE ALLA FINANZIARIZZAZIONE DELL’ECONOMIA

25.1 L’intervento pubblico nell’economia

25.2 Forme dirette e indirette di intervento statale 25.3 La privatizzazione dell’impresa pubblica

25.4 La fine dello Stato controllore dell’economia (anni 1990 e segg.)

(13)

25.4.

1

Dalla legge bancaria del 1936 al TUB del 1993 25.4.

2 La dilatazione del prodotto finanziario e il TUF del 1998

PARTE IV (capitoli 26 – 30)

DIRITTO AMBIENTALE

CAP 26: NOTE SU DIRITTO INTERNAZIONALE ED AMBIENTE

26.1 La costruzione del diritto internazionale dell’ambiente

26.2 La Conferenza di Rio e l’Agenda 21 26.3 La sfida dei cambiamenti climatici 26.3.

1 Il protocollo di Kyoto (1997), la Bali road map (2007) e la Conferenza di Copenaghen (2009)

26.3.

2 Gli obiettivi del protocollo di Kyoto 26.3.

3 Gli strumenti attuativi del Protocollo di Kyoto 26.4 Cenno ad alcuni accordi internazionali significativi

CAP 27: UNIONE EUROPEA E AMBIENTE

27.1 Le fasi della politica comunitaria ambientale

27.2 Le basi giuridiche del diritto comunitario dell’ambiente 27.2.

1 Il Titolo XIX del Trattato CE 27.3 La libera circolazione delle merci

27.4 Le barriere tecniche e il nuovo approccio 27.4.

1 L’approccio globale 27.4.

2 L’approccio modulare

27.5 La direttiva 89/106/CEE (CPD) 27.5.

1 La direttiva CPD e i prodotti a contatto con le acque destinate al consumo umano

27.5.

2 27.5.2 La direttiva CPD e la certificazione energetica degli edifici

CAP 28: NOTE SU DIRITTO COSTITUZIONALE E AMBIENTE

28.1 Genesi costituzionale del diritto all’ambiente

28.2 Il nuovo Titolo V e l’ambiente. La giurisprudenza della Corte Costituzionale

CAP 29: NOTE SU DIRITTO PENALE E AMBIENTE

29.1 I delitti contro l’incolumità pubblica

29.2 Il reato di incendio boschivo

(14)

29.2.

1

Il bene incolumità pubblica 29.2.

2 Il pericolo e la tecnica legislativa utilizzata nei delitti contro l’incolumità pubblica.

29.2.

3 Il danno nell’incendio boschivo.

29.3 Inondazione frana o valanga e simili

29.4 Avvelenamento di acque e sostanze alimentari

29.5 Deviazione di acque o modificazioni dello stato dei luoghi.

Attività estrattiva 29.6 Danneggiamento 29.7 Deturpamento

29.8 Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità

29.9 Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone 29.10 Getto pericoloso di cose

29.11 Gli artt. 733 e 734 c. p.

CAP 30: DIRITTO CIVILE E AMBIENTE

30.1 I limiti al diritto di proprietà

30.2 L’art. 840 c. c. (Sottosuolo e spazio sovrastante al suolo) 30.3 Vincolo idrogeologico e boschivo (artt. 866 e 867 c.c.) 30.3.

1 Approfondimento sul vincolo idrogeologico 30.3.

2 Approfondimento sul vincolo boschivo

30.4 La conformità alla normativa ambientale nei trasferimenti di proprietà

30.4.

1

La conformità ambientale di impianti produttivi 30.4.

2 La conformità ambientale di attività industriali 30.4.

3 La compravendita di siti contaminati 30.5 Il danno e la sua risarcibilità

30.6 Danno patrimoniale, danno biologico e danno esistenziale

APPENDICE 1 - FONDAMENTI DI DIRITTO PENALE

A 1.1 Caratteri del diritto penale

A 1.2 Il principio di legalità e i suoi corollari A

1.2.1 Il principio della riserva di legge. La norma penale in bianco A

1.2.2

Il principio di determinatezza o tassatività A

1.2.3 Il principio di tipicità A

1.2.4 Il principio di irretroattività A 1.3 La struttura del reato

A

1.3.1 Gli elementi essenziali generali del reato.

A 1.4 Delitti e contravvenzioni A 1.5 L’oggetto giuridico del reato

(15)

A 1.6 Il danno nel reato

A 1.7 Il soggetto attivo e il soggetto passivo del reato A 1.8 Le conseguenze civili del reato

A

1.8.1 L’obbligo del risarcimento del danno A

1.8.2

Garanzie per le obbligazioni civili

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI ESSENZIALI

Riferimenti

Documenti correlati

Non solo il progressivo ritrarsi della sfera pubblica da questi ambiti di normazione di senso è sotto gli occhi di tutti: ma, ben oltre, la stessa derubricazione di una

Ramacci F., Introduzione all’analisi del linguaggio legislativo penale, Giuffrè, Milano Rampioni R., I reati dei pubblici ufficiali contro la P.A., in Questioni fondamentali

REGOLA INVENTATA (nome classe) - si considerano tutte le colonne: piene e non piene, e in tali colonne si prende un solo fattore con l’esponente opposto al nome dell’ mcm. REGOLA:

1.  Il  Garante  promuove,  ai  sensi  dell'articolo  12,  la  sottoscrizione  di  un  codice  di  deontologia  e  di  buona  condotta  per  il  trattamento 

Posta elettronica certificata. La trasmissione telematica di comunicazioni che necessitano di una ricevuta di invio e di una ricevuta di consegna avviene mediante

Si distinguono i diritti che hanno come oggetto il corpo umano quindi in senso biologico, es: alla vita, alla salute, all'integrità fisica, e quelli che hanno come oggetto il

)LQDOPHQWH DOO¶LQL]LR GHO  LO WHOHVFRSLR IX VSHGLWR D )DHQ]D WDQW¶q FKH LO  IHEEUDLR /DFFKLQL VFULVVH D %HPSRUDG FKH ©,O 0HU] q JLXQWR VDQR H VDOYR