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Le distanze in astrofisica

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Academic year: 2021

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Le distanze in astrofisica

Stefano Covino

INAF / Osservatorio Astronomico di Brera

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La scala delle distanze

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Vicini a casa…

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La scala delle distanze

(5)

Ed un po’ più lontano…

(6)

E’ bene non dimenticarsi che le distanze degli

oggetti più lontani si basano sulle distanze delle

stelle a noi più vicine.

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Un breve riassunto…

 d = 1 / p (p arcsec, d parsec)

 1 parsec (pc) è equivalente a:

– 206,265 AU – 3.26 Anni Luce – 3.086x1013 km

 La stella alpha Centauri ha una parallasse di p=0.76”:

– d ~ 1.3 pc

 Se per una stella abbiamo una parallasse di p=0.02”:

– d ~ 50 pc

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Le migliori parallassi sono state ottenute dal satellite Hipparcos

• Il satellite Hipparcos (lanciato dall’Agenzia Spaziale Europea nel 1989) ha misurato parallassi con un’accuratezza di circa

0.001”.

• Hipparcos ha misurato la parallasse per circa 100,000 stelle

• Circa il 10% di accuratezza fino a 100 pc

• Distanze “usabili” fino a 1000

pc.

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Il moto delle Iadi

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La scala delle distanze

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Indicatori Primari e Secondari

 Gli indicatori secondari di

distanza dipendono dalle proprietà

statistiche di

alcune classi di

stelle.

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La sequenza principale

 L’esistenza di una sequenza principale per le stelle, una relazione fra luminosità e

colore permette di ottenere le cosidette parallassi trigonometriche.

 Il colore di una setlla è una misura della sua temperatura superficiale. Data la

temperatura, ottenibile per via

spettroscopica, la luminosità può essere

ottenuta da un diagramma di Herztprung-

Russel.

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Parallassi Spettroscopiche

L ~ M

α

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Qualche commento sul diagramma

colore-magnitudine

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Sequenze da ammassi di stelle

Gli ammassi aperti e

globulari forniscono fra i migliori diagrammi colore- magnitudine da usare

come indicatori di distanza.

(17)

 Doppio ammasso h+ Persei

(18)

M10

(19)

Un esempio reale: NGC 3201

 Un ammasso

globulare galattico osservato con

telescopi ESO (3.6m, NTT).

 Fotometria per più

di 5000 stelle.

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Interpolazione di isocrone

(21)
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La scala delle distanze

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Stelle Variabili

 Per alcune classi di

sorgenti c’è una chiara relazione fra luminosità e variabilità.

 Grossomodo, più lungo è il periodo di variabilità più luminosa è la stella.

RR Lyrae

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Molte stelle sono variabili!

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La galassia

M33

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Variabili in M33

(27)

La relazione periodo-luminosità

 La chiave è fornita dall’esistenza di relazioni

periodo-luminosità

(28)

Osservazioni di stelle variabili

 Le stele variabili possono essere rivelate anche se non distinte

singolarmente.

 Questo accade spesso per la

classe di variabili

più importante: le

cefeidi

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Cefeidi

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The Local Group

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La scala delle distanze

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Candele Standard

 Gli astronomi sono continuamente alla ricerca di candele standard, oggetti la cui luminosità può essere dedotta da altri parametri, osservativi e/o teorici.

 Le candele standard possono essere le

più svariate, la magnitudine delle stelle

più brillanti in una galassia, le regione

HII, gli ammassi di stelle, ecc.

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Le Supernove

Ci sono diversi tipi di supernove osservate. Tutti sono interessanti indicatori di distanza, ed hanno a che fare con la distruzione esplosiva di stelle.

Tuttavia la classe si supernove più importante in assoluto come indicatore di distanza è costituita dalle supernove Ia.

Si tratta di eventi che si generano in sistemi binari con una stella evoluta ed una nana bianca.

La condizione per poter arrivare ad una

supernova è il trasferimento di massa dalla stella

alla compagna compatta.

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(35)

 Le SNIa hanno molte delle migliori caratteristiche delle candele standard:

sono estremamente brillanti, dominando la luminosità delle galassie in cui risiedono.

sono facili da rivelare, sebbene molto rare, circa una ogni 500 anni in una galassia come la nostra.

la loro luminosità al massimo è molto

uniforme.

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Un possibile scenario antecedente ad una SN Ia

(37)

Non sono poi così facili da rivelare…

(38)

• E’ molto importante osservare le curve di luce prima del massimo.

• Osservazioni continue e

dettagliate sono

comunque importanti per

poter definire le varie

correzioni.

(39)

La scala delle distanze

(40)

La Legge di Hubble

 E. Hubble combinando le velocità radiali di diverse galassie con le distanze trova nel 1929 la sua famosa relazione:

V = H d

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Relazione originale del 1936!

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Uno dei fondamenti della cosmologia è costituito dall’osservazione

della cosiddetta recessione delle galassie:

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• Dallo studio della relazione fra spostamento verso il rosso (redshift) e distanza si possono ricavare informazioni fondamentali sulla struttura dell’universo.

• Lo spostamento verso il rosso si misura in questa

maniera:

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• La relazione fra redshift e distanza può essere

molto complessa, e dipende da un parametro

fondamentale, la densità dell’universo:

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I risultati più recenti hanno in effetti mostrato che la

dinamica dell’espansione dell’universo richiede un

contributo aggiuntivo, quello dell’energia oscura (dark

energy).

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I risultati più recenti hanno in effetti mostrato che la

dinamica dell’espansione dell’universo richiede un

contributo aggiuntivo, quello dell’energia oscura (dark

energy).

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