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Entilocalinews. Centro Studi Enti Locali NUMERO. Anno XVIII. Capacità assunzionale non deve essere consolidata tra Enti Locali e Società partecipate

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(1)

ISSN 2532-3369

Capacità assunzionale

non deve essere consolidata tra Enti Locali e Società partecipate

La “Nota di aggiornamento al Def 2019”

gli Enti Locali nel primo Documento economico finanziario del nuovo Governo Conte

Iva

aliquota per realizzazione di una pista di ciclabile nell’ambito di un intervento di ripavimentazione del lungomare ?

Entilocalinews

Centro Studi Enti Locali

Rivista settimanale di aggiornamento e approfondimento professionale per gli operatori degli Enti Locali

NUMERO Anno XVIII 39

14 ottobre 2019

(2)

Centro Studi Enti Locali

Entilocalinews Centro Studi Enti Locali

Rivista settimanale di aggiornamento e approfondimento professionale per gli operatori degli Enti Locali

COLLABORANO ALLA RIVISTA:

Dott. Roberto Camporesi, Dottore commercialista, Revisore contabile, partner Studio Commerciale Associato Boldrini

Avv. Stefano Ciulli, Avvocato, consulente di Enti Locali e docente in corsi di formazione

Prof. Ciro D’Aries, Dottore commercialista, Docente e Pubblicista

Dott. Giampaolo De Paulis, Esperto in materia di tributi locali ed erariali

Dott. Claudio Galtieri, Magistrato della Corte dei conti Dott. ssa Anna Guiducci, Dirigente Servizi Finanziari Comune di Arezzo

Dott. Pantaleo Isceri, Dirigente Servizi Finanziari Provincia di Lecce, Componente Commissione Finanza Locale dell’Anci, Consulente Ancirisponde

Avv. Mauro Mammana, Avvocato amministrativista, consulente e formatore in materia di appalti pubblici Dott. Michele Scognamiglio, Economista, Revisore legale dei conti, esperto in contabilità e fiscalità Enti Locali e organismo partecipati

Dott. Antonio Scozzese, già Dirigente a. r. Servizio Finanza Locale del Ministero dell’Interno

Rag. Antonio Tirelli, Consulente e Revisore di Enti Pubblici ed Enti Locali Ragioniere commercialista

COMITATO DI REDAZIONE:

Enrico Ciullo, Calogero Di Liberto, Luca Eller Vainicher, Luciano Fazzi, Federica Giglioli, Alessandro Maestrelli, Alessio Malucchi, Gabriele Nardi, Stefano Paoli, Veronica Potenza, Alessia Rinaldi, Alessio Tavanti, Nicola Tonveronachi, Giuseppe Vanni e Francesco Vegni Segreteria di redazione: Francesca Combatti

Responsabile: Fabrizio Mandorlini

Editore e proprietario: Centro Studi Enti Locali S.p.a.

Via della Costituente, 15 - 56024 San Miniato (PI) Tel. 0571/469222 - 0571/469230 - Fax 0571/469237 E-Mail: segreteria@centrostudientilocali.it

Sito internet: www.entilocali-online.it

Azienda con sistema di gestione della qualità UNI EN ISO 9001:2015 certificato da Certiquality

Registrato in data 18 dicembre 2001 al n. 24/01 del Registro della stampa presso il Tribunale di Pisa, iscritto al n. 8581 del Registro degli operatori di comunicazione di cui alla Legge n. 249/97 e iscritto all’Unione Stampa Periodici Italiani

Distribuzione: vendita esclusivamente per abbonamento Abbonamento annuale: Euro 225,00 Iva compresa Arretrati e numeri singoli: Euro 6,00 Iva compresa

La Rivista viene inviata settimanalmente agli abbonati tramite e-mail.

SOMMARIO INDICE DEGLI ARGOMENTI

FLASH

Flash sulle principali novità che interessano gli Enti Locali ... pag 04

NOTIZIARIO

Iva

possibile emettere note di credito a storno di fatture erroneamente tra- smesse al “Sdi”, se riferite ad operazioni già fatturate ante 2019 .... pag 06 Settore idrico, acquedotti

via libera con Dpcm. agli interventi su base nazionale ... pag 07 Cassa DD.PP.

nuova Circolare con le condizioni generali di accesso al credito da parte degli Organismi di diritto pubblico con natura giuridica privatistica ... pag 07 Trasferimenti erariali

pagamento a saldo del contributo per il personale ex E.T.I. ... pag 08 Capacità assunzionale

non deve essere consolidata tra Enti Locali e Società partecipate ... pag 08 Società partecipate a controllo pubblico congiunto

i chiarimenti di Anac ai fini dell’attuazione della normativa anticorruzione ... pag 09

“Whistleblowing”

irrogata la prima sanzione per ritorsioni verso un segnalante ... pag 10 Lavoratori collocati in aspettativa sindacale

le indicazioni dell’Inps sulla contribuzione aggiuntiva ... pag 10

GLI APPROFONDIMENTI

La “Nota di aggiornamento al Def 2019”

gli Enti Locali nel primo Documento economico finanziario del nuovo Go- verno Conte

di Luca Eller Vainicher ... pag 11

QUESITI

Iva

aliquota per realizzazione di una pista di ciclabile nell’ambito di un inter- vento di ripavimentazione del lungomare ?

di Francesco Vegni ... pag 25

LA GIURISPRUDENZA

Rinuncia ad un credito per canoni arretrati dovuti da Associazioni di Antonio Tirelli ... pag 28

LO SCADENZARIO

Le prossime Scadenze in programma ... pag 30

(3)

In omaggio

a tutti gli abbonati la rivista

Iva & Fisco Enti Locali

, una raccolta mensile di tutte le principali notizie e attività in materia fiscale di interesse per gli Enti Locali e indirettamente per le società partecipate e i loro Revisori

% IVA&Fisco Enti Locali Centro Studi Enti Locali Rivista mensile di aggiornamento e approfondimento professionale per gli operatori degli Enti Locali

“Spesometro 2017”: arriva una nuova proroga, stavolta al 16 ottobre 2017 Acconto Iva 2017: nel caso di un Comune che applica lo split payment fin dal 2015 valgono le nuove disposizioni del Dm. 27 giugno 2017?

Tia: la Cassazione ribadisce che non è assoggettabile all’Iva ISSN 2532-3415 Supplemento ad Entilocalinews n. 4 del 28 Gennaio 2018 NUMERO

1

Anno VI Gennaio 2018

Rivista sulle principali novità normative, giurisprudenziali ed interpretative relative al comparto Enti Locali. Fondata nel 2002, è diventata un riferimento prezioso grazie al taglio pratico e alla tempestività delle informazioni. La rivista è arricchita, su base mensile, dalla speciale rubrica Contrattinews, che contiene approfondimenti in materia di contratti pubblici, rassegna di massime sui pareri espressi dall’Autoritá nazionale anticorruzione (Anac), di deliberazioni della Corte dei conti e di pronunce giurisprudenziali e risposte a quesiti in materia di appalti.

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Finanziamenti Coni: Dal 15 novembre al via le richieste per il programma “Sport e periferie”

“Split payment”: Una nuova Circolare dell’Agenzia delle Entrate di chiarimento delle novità introdotte dal 1° luglio 2017 Arconet: Decisioni in merito a quesiti poste dalle Regioni su Fcde e su Servizio di tesoreria

ISSN 2532-3369

NUMERO Anno XVII1

7 Gennaio 2018

Servizi Pubblici Locali

MENSILE (codice MEPA - CSELEDRV002)

Rivista di approfondimento sulle tematiche dei Servizi Pubblici Locali e delle Società ed Aziende partecipate dagli Enti Locali.

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Società pubbliche: va la n a fi a agl l n d ll ogg allo split payment”

Affidamenti diretti a “Società in house”

gg o na l Linee-guida d ll na la v

allon d ll l n o

Società a controllo pubblico d ogg v g n l d v o d o d ad an on a

o ndna o

ISSN 2532-2613

Servizi pubblici Locali Centro Studi Enti Locali Rivista mensile di approfondimento sulle tematiche dei Servizi Pubblici Locali applicate al Comparto Enti Locali

Supplemento ad Entilocalinews n. 4 del 28 Gennaio 2018

NUMERO Anno VIIIGennaio 20181

Tributinews

Centro Studi Enti Locali

QUINDICINALE (codice MEPA - CSELEDRV003)

Rivista di aggiornamento ed approfondimento professionale in materia di tributi, di riscossione e di entrate locali.

La Rivista viene inviata esclusivamente in versione PDF tramite e-mail.

Contributi per le gestioni associate Proroga al 15 novembre 2017 per l’invio onl n d lla fi a on Natura giuridica ll dd onal ov n al e della Tia Riscossione Modalità di introito delle somme da versamenti spontanei da parte

Tributinews

Centro Studi Enti Locali Rivista quindicinale di aggiornamento ed approfondimento professionale, in materia di tributi e di entrate locali

ISSN 2532-2591

Supplemento ad Entilocalinews n. 2 del 14 Gennaio 2018

NUMERO

1

Anno VIII 15 Gennaio 2018

Rivista di approfondimento incentrata sulle novità che interessano i Revisori degli Enti Locali e delle Società ed Aziende partecipate. Si tratta di un pratico strumento di informazione e aggiornamento prevalentemente dedicato alle materie amministrativo-contabili, giuridiche, contrattualistiche e fiscali.

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Questionari dei Revisori sul consuntivo 2016: il quadro delle scadenze deliberate dalle Sezioni regionali della Corte dei conti Bilancio di previsione 2017 Enti Locali:

aova o l od llo la fi a on

“Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale degli Enti Locali”: il ruolo degli Organismi partecipati

ISSN 2532-2583

Supplemento ad Entilocalinews n. 4 del 28 Gennaio 2018

1

Anno XVI Gennaio 2018

Personale & Incarichi

MENSILE (codice MEPA - CSELEDRV005)

Rivista di aggiornamento ed approfondimento professionale, in materia di Personale ed Incarichi esterni, applicati al Comparto Funzioni Locali.

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Polizia locale: Le modalità di rimborso delle spese sostenute per corresponsione equo indennizzo e spese degenza per causa di servizio

“Legge Madia”: Le novità introdotte in materia di licenziamento disciplinare dal Dlgs.

n. 118/17 Spesa di personale: n ov finan a a da risorse esterne resta l’obbligo di osservare gli ordinari limiti

ISSN 2532-3407

Personale&incarichi Centro Studi Enti Locali Rivista mensile di aggiornameto ed approfondimento professionale, in materia di Personale e degli Incarichi esterni, applicate al Comparto Enti Locali

Supplemento ad Entilocalinews n. 4 del 28 Gennaio 2018

NUMERO Anno VIIIGennaio 20181

Federalismo & Accountability

MENSILE (codice MEPA - CSELEDRV006)

Rivista di approfondimento sulle tematiche del Federalismo e della responsabilizzazione delle performance nella gestione della “cosa pubblica” applicate al Comparto Enti Locali.

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Federalismo&Accountability Centro Studi Enti LocaliRivista mensile di approfondimento sulle tematiche del federalismo e della responsabilizzazione delle performance nella gestione della “cosa pubblica” applicate al Comparto Enti

“Pareggio di bilancio” “Patto di solidarietà nazionale orizzontale” - Distribuzione spazi 2017-2019 Contabilità nan iaria ed economico patrimoniale da lu lio Come gestire il nuovo “split payment” ed il “reverse charge”

Re i ione traordinaria delle partecipa ioni Le “Linee guida” redatte dalla Sezione delle Autonomie

ISSN 2532-2605

Supplemento ad Entilocalinews n. 4 del 28 Gennaio 2018

NUMERO Anno VIIIGennaio 20181

au ione de niti a la stazione appaltante fi a n n a on an non v o n l andon o o la Criteri di a iudica ione spetta alla stazione a al an la l a d ll ad g a da ado a n la on all ogg o d l on a o

“Soccor o i truttorio l go ol a a n d lla da a on va l oo d a 0lo Contrattinews Centro Studi Enti Locali Rivista mensile di aggiornamento ed approfondimento professionale in materia di contrattualistica e di appalti pubblici

ISSN 2532-2591

Supplemento ad Entilocalinews n. 4 del 28 Gennaio 2018 NUMERO 1 Anno VII Gennaio 2018

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Entilocalinews (PDF + accesso a Entilocali On-line + Personale & Incarichi) € 225,00

Revisorenews 105,00

Servizi Pubblici Locali 125,00

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Federalismo & Accountability 125,00

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(codice MEPA - CSELEDPKC) 315,00

Pacchetti speciali

tutti i prezzi sono Iva compresa

I dati raccolti saranno trattati ai sensi degli artt. 13-14 del Reg. Eu 2016/679. I dati non saranno comunicati a terzi. Le ricordiamo che è possibile

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NEWS

FLASH

FLASH sulle principali novità normative ed interpretative della settimana

06

Iva

possibile emettere note di credito a storno di fatture erroneamente trasmesse al “Sdi”, se riferite ad

operazioni già fatturate ante 2019

L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta all’Istanza di Interpello n. 395 del 7 ottobre 2019, ha fornito indicazioni

operative su come annullare alcune fatture elettroniche trasmesse erroneamente dal soggetto istante nel 2019

allo “Sdi”.

07

Cassa DD.PP.

nuova Circolare con le condizioni generali di accesso al credito da parte degli Organismi di diritto pubblico

con natura giuridica privatistica

Con la Circolare n. 1296 del 27 settembre 2019, la Cassa DD.PP. ha reso note le proprie condizioni generali per l’accesso al credito da parte degli Organismi di diritto pubblico aventi natura giuridica privatistica, sostituendo

integralmente la precedente Circolare n. 1276 del 31 luglio 2009.

09

Società partecipate a controllo pubblico congiunto i chiarimenti di Anac ai fini dell’attuazione della

normativa anticorruzione

Nella Delibera n. 859 del 25 settembre 2019, l’Anac ha fornito indicazioni sul controllo pubblico congiunto in società partecipate da una pluralità di P.A. ai fini dell’avvio del procedimento di vigilanza per l’applicazione della normativa in materia di prevenzione

della corruzione e trasparenza.

08

Capacità assunzionale

non deve essere consolidata tra Enti Locali e Società partecipate

Con la Delibera n. 319 del 10 settembre 2019, la Corte dei conti, Sezione controllo Toscana, ha chiarito la non coincidenza tra la capacità assunzionale di una Società

partecipata e un Ente Locale socio.

07

Settore idrico, acquedotti

via libera con Dpcm. agli interventi su base nazionale

Con il Dpcm. 1° agosto 2019, pubblicato in G.U. n. 226 del 26 settembre 2019, viene adottato il “primo stralcio del Piano nazionale degli interventi nel Settore idrico,

Sezione acquedotti”.

08

Trasferimenti erariali

pagamento a saldo del contributo per il personale ex E.T.I.

Con il Comunicato 8 ottobre 2019, il Ministero dell’Interno ha reso noto che, a seguito del Provvedimento 3 ottobre 2019, viene disposto il pagamento a saldo del contributo a titolo di rimborso

degli oneri di stabilizzazione del personale ex E.T.I.

(5)

NEWS

FLASH

10

Lavoratori collocati in aspettativa sindacale le indicazioni dell’Inps sulla contribuzione

aggiuntiva

L’Inps, con la Circolare n. 129 del 4 ottobre 2019, ha fornito le Istruzioni al fine di superare le criticità emerse sui profili applicativi della normativa per l’esatta

determinazione dell’imponibile della contribuzione facoltativa dei lavoratori in aspettativa sindacale.

10

“Whistleblowing”

irrogata la prima sanzione per ritorsioni verso un segnalante

L’Anac, con la Delibera n. 782 del 4 settembre 2019, ha irrogato per la prima volta una sanzione avverso un soggetto resosi colpevole di ritorsioni nei confronti di un

segnalante di illeciti.

(6)

NEWS

NOTIZIARIO

NOTIZIARIO

L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta all’Istanza di In- terpello n. 395 del 7 ottobre 2019, ha fornito indicazioni operative su come annullare alcune fatture elettroniche trasmesse erroneamente dal soggetto istante nel 2019 allo “Sdi”, già emesse in formato cartaceo nel biennio 2017-2018, per le quali il soggetto stesso aveva già adem- piuto ai conseguenti obblighi Iva.

Lo “Sdi” non è stato in grado di intercettare ed impedire il rinvio in formato elettronico delle fatture già emesse in modalità cartacea.

Inoltre, poiché il processo di fatturazione elettronica tra privati non prevede l’accettazione della fattura da parte del cessionario/committente, i clienti del soggetto istante e non hanno potuto rifiutare la fattura erroneamente tra- smessa.

Con documentazione integrativa, il soggetto istante ha chiarito che:

- le fatture trasmesse tramite lo “Sdi” nel 2019 riproduco- no data e numerazione già attribuita negli anni passati, trattasi, pertanto di duplicazione in senso stretto;

- i clienti interessati sono stati informati dell’anomalia veri- ficatasi, avendo, pertanto, contezza della non detraibilità dell’Iva afferente alle fatture riemesse nel 2019 e della non deducibilità del relativo costo ai fini delle imposte sui redditi.

L’Agenzia delle Entrate ha osservato preliminarmente che lo “Sdi”, utilizzato obbligatoriamente dal 1° gennaio 2019 per l’emissione delle fatture elettroniche, effettua per ogni file correttamente ricevuto una serie di controlli propedeu- tici all’inoltro del documento al soggetto destinatario. Il mancato superamento di questi controlli genera lo scarto del file che, conseguentemente, non viene inoltrato al de- stinatario.

In particolare, le verifiche di unicità della fattura, effettua- te dallo “Sdi” al fine di intercettare e impedire l’inoltro di un documento già trasmesso ed elaborato, comportano lo scarto della fattura che rechi dati (identificativo cedente/

prestatore, anno della data fattura, numero fattura) coinci- denti con quelli di una fattura precedentemente trasmes- sa.

Nel caso prospettato dall’istante tuttavia lo “Sdi” non po- teva intercettare ed impedire l’errore consistente nel rin- vio in formato elettronico di fatture emesse già in modalità cartacea nel corso del 2017 e 2018, quando ancora non era obbligatoria la fatturazione elettronica. In tale evenien- za, al fine di sanare l’errore commesso, l’Agenzia ha rite- nuto che si possa applicare l’art. 26, commi 2 e 3, del Dpr.

n. 633/1972.

Nel caso di specie, l’errore del contribuente può ricondur- si alle figure “simili” alle cause di “nullità, annullamento, revoca, risoluzione, rescissione” e, quindi, al fine di neu- tralizzare l’errato invio dei duplicati, il soggetto istante può emettere in formato elettronico le rispettive note di credito ex art. 26 del Dpr. n. 633/1972, riportando nel campo “cau- sale” la dizione “storno totale della fattura per errato invio tramite ‘Sdi’”.

Va da sé che, laddove i duplicati delle fatture non han- no partecipato alle liquidazioni periodiche Iva del 2019, le note di variazione non possono costituire titolo per il recupero in detrazione dell’Iva a debito.

Sarà altresì cura del soggetto istante informare i destina- tari dei duplicati delle fatture che non abbiano detratto l’Iva e dedotto il costo ivi rappresentato, che le note di varia- zione ricevute non devono partecipare alla liquidazione periodica né vanno annotate in contabilità, salvo l’obbligo di conservazione del documento ricevuto.

Iva possibile emettere note di credito a storno di fatture

erroneamente trasmesse al “Sdi” se riferite ad operazioni

già fatturate ante 2019

(7)

NEWS

NOTIZIARIO

Con il Dpcm. 1° agosto 2019, pubblicato in G.U. n. 226 del 26 settembre 2019, viene adottato il “primo stralcio del Piano nazionale degli interventi nel Settore idrico, Sezione acquedotti”. Sarà l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) che determinerà condizioni, termini e modalità di erogazione delle risorse stanziate per la re- alizzazione degli interventi di riduzione della dispersione dell’acqua potabile. Gli interventi, oltre che di messa in sicurezza degli impianti idrici e di manutenzione ordinaria e straordinaria, avranno come obbiettivo quello di massi- mizzare il risparmio di risorse idriche e idropotabili, non- ché di miglioramento dell’efficienza delle reti di trasporto idrico. Sarà il soggetto gestore ad assumere l’esclusiva responsabilità sulla corretta e tempestiva esecuzione dei lavori.

Il monitoraggio sugli interventi avverrà attraverso la “Ban-

Con la Circolare n. 1296 del 27 settembre 2019, la Cas- sa DD.PP. ha reso note le proprie condizioni generali per l’accesso al credito da parte degli organismi di diritto pub- blico aventi natura giuridica privatistica, sostituendo inte- gralmente la propria precedente Circolare n. 1276 del 31 luglio 2009.

Per definire il corretto ambito soggettivo di applicazione delle condizioni, secondo la Cassa Depositi e Prestiti Spa, gli Organismi di diritto pubblico aventi natura giuridica pri- vatistica devono essere connotati dai seguenti requisiti contestuali:

a) devono essere istituiti per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale, aventi carattere non in- dustriale o commerciale;

b) devono essere dotati di personalità giuridica;

c) la loro attività deve essere finanziata in modo maggio- ritario dallo Stato, dagli Enti pubblici territoriali o da al- tri Organismi di diritto pubblico oppure la loro gestione deve essere soggetta al controllo di questi ultimi oppure il loro Organo di amministrazione, di direzione o di vi-

ca-dati delle opere pubbliche della Pubblica Amministra- zione”.

Il “Piano stralcio” approvato prevede lo stanziamento di fondi per un totale di Euro 80 milioni, al fine di finanziare 26 interventi, previsti dalla “Legge di bilancio 2019”, sud- divisi in 2 tranche per il 2019 e il 2020, con la possibilità di attingere ulteriori risorse, attraverso una rimodulazione delle tariffe, per un totale di Euro 540 milioni. In particola- re, tra gli interventi infrastrutturali previsti rientrano: la re- alizzazione di reti e impianti acquedottistici nel Comune di Calvisano (Brescia) per Euro 7,6 milioni, la nuova Centra- le di sollevamento dell’Acquedotto di Venezia e Chioggia per Euro 8,2 milioni, la progettazione delle interconnes- sioni delle adduttrici degli Ato 3, 4 e 5 nelle Marche per Euro 6,1 milioni e il risanamento della rete acquedottistica dell’Ato 2 di Catania, per Euro 5 milioni.

gilanza deve essere costituito da membri dei quali più della metà è designata dallo Stato, dagli Enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico;

d) non devono esercitare attività di gestione di servizi pub- blici in Settori aventi rilevanza economica (quali, a titolo meramente esemplificativo, l’Energia, il Gas, il Servizio idrico integrato, il Trasporto pubblico, l’Igiene ambien- tale).

Di fatto, la Cassa DD.PP. ha mutuato la stessa definizio- ne di “Organismo di diritto pubblico” contenuta nell’art. 3, comma 1, lett. d), del Dlgs. n. 50/2016 (“Codice dei Con- tratti pubblici”), specificando, in aggiunta, che in ogni caso non si considerano Organismi di diritto pubblico i soggetti che svolgo servizi a rilevanza economica (es. le Imprese pubbliche nei Settori speciali).

Il finanziamento è ammesso solo per gli investimenti di cui all’art. 3, commi 18 e 19, della Legge n. 350/2003, e quindi in sintesi riferibili a beni immobili, impianti, beni mobili ad utilizzo pluriennale, beni immateriali ad utilizzo plurienna- le, ecc., ad esclusione di quelli destinati alla ricapitalizza-

Settore idrico, acquedotti

via libera con Dpcm. agli interventi su base nazionale

Cassa DD.PP.

nuova Circolare con le condizioni di accesso al credito

per gli Organismi di diritto pubblico con natura giuridica

privatistica

(8)

NEWS

NOTIZIARIO

zione di Aziende o Società finalizzata al ripiano di perdite.

Le tipologie dei finanziamenti assistiti da garanzia reale o finanziaria offerti dalla Cassa DD.PP. sono:

- mutuo fondiario;

- prestito assistito da garanzia finanziaria;

- prestito obbligazionario.

L’erogazione avverrà in unica soluzione, mediante versa- mento della somma in un deposito bancario vincolato alla realizzazione dell’investimento, e comunque, subordinata- mente alla costituzione della garanzia reale o finanziaria.

Nel caso di prestito chirografario, che può essere offerto in differenti tipologie (tasso fisso o variabile/erogazione multipla o unica), l’erogazione potrà essere effettuate in un’unica o più soluzioni.

Inoltre, la Cassa DD.PP. può concedere particolari prestiti di scopo con gli oneri di rimborso a carico di Regioni, Pro- vincie Autonome ed Enti Locali, erogati direttamente agli Enti contraenti, le cui condizioni generali sono disciplinate da specifiche circolari.

Con il Comunicato dell’8 ottobre 2019, il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno ha reso noto che, a seguito del Provvedimento 3 ottobre 2019, è stato disposto il pagamento a saldo del contributo assegnato nell’anno 2019 a favore di Province, Città me- tropolitane e Comuni, a titolo di rimborso degli oneri rela- tivi alla stabilizzazione, presso tali Enti, del personale ex E.T.I. (Ente Tabacchi Italiani), ai sensi dell’art. 9, comma 25, del Dl. 31 maggio 2010, n. 78, convertito in Legge 30 luglio 2010, n. 122.

La liquidazione del contributo deliberato resta tuttavia so-

Con la Delibera n. 319 del 10 settembre 2019, la Corte dei conti, Sezione controllo Toscana, ha chiarito la non coincidenza tra la capacità assunzionale di una Società partecipata e un Ente Locale socio.

Il caso esaminato concerneva una società per la gestio- ne di una Farmacia comunale, con partecipazione inte- ramente pubblica, composta da tre dipendenti, assunti tramite avviso di selezione pubblica, con contratto di la- voro subordinato a tempo determinato di durata di mesi 18 ex Dlgs. n. 81/2015. In prossimità della scadenza degli anzidetti contratti e visto quanto disposto dall’art. 19 del Dlgs. n. 175/2016, l’Ente coinvolto, nella persona del Sin- daco, ha richiesto se la Società partecipata, nel rispetto

spesa per gli effetti dell’art. n. 161, comma 3, Tuel, nei confronti degli Enti che, alla data del 3 ottobre 2019, non hanno ancora trasmesso le proprie certificazioni di bilan- cio e per quegli Enti che non hanno trasmesso il Questio- nario Sose.

Il Ministero dell’Interno comunica tuttavia che, entro la fine dell’anno contabile, per gli Enti che avranno predisposto l’invio delle certificazioni di bilancio o del Questionario Sose agli Uffici del Viminale stesso, verrà effettuato il pa- gamento a loro favore.

delle direttive impartite dall’Amministrazione partecipan- te, possa procedere ad assunzioni a tempo indetermina- to di personale senza diminuire la capacità assunzionale dell’Amministrazione partecipante. La Sezione chiarisce che i divieti e le limitazioni assunzionali cui si riferisce la disposizione sono quelli gravanti sulla Società e non sulle Amministrazioni socie, posto che allo stato attuale non si rinviene nell’ordinamento un principio di consolidamento della spesa di personale.

È pur vero che nelle Schede di lettura redatte dal Servizio Studi – Dipartimento Bilancio si legge che l’art. 19, com- ma 5, “prevede che le Amministrazioni Pubbliche titolari delle partecipazioni determinino, con propri provvedimen-

Trasferimenti erariali

pagamento a saldo del contributo per il personale ex E.T.I.

Capacità assunzionale

non deve essere consolidata tra Enti Locali e Società

partecipate

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NEWS

NOTIZIARIO

ti, obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento delle società controllate, ivi comprese le spese per il personale, anche attraverso il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni di personale. Dette determinazioni dovranno tener con- to, oltre di quanto dispongono le disposizioni transitorie in tema di personale recate dal successivo art. 25, delle disposizioni vigenti che stabiliscono divieti o limitazioni alle assunzioni di personale da parte delle Pubbliche Am- ministrazioni, in considerazione del settore in cui ciascun soggetto opera”.

È opinione della Sezione, tuttavia, che una simile lettu- ra del dettato normativo, per quanto coerente con il si- stema, finirebbe per porsi comunque in contrasto con le scelte operate nel tempo dal Legislatore, oltre ad ingene- rare un eccessivo irrigidimento nel sistema assunzionale degli Enti Locali. Dunque, in mancanza, di una precisa e chiara formulazione normativa, è opinione della Sezione che – nonostante quanto rilevato – non sussista allo stato nell’ordinamento una norma che impone il consolidamen- to delle capacità assunzionali tra Enti Locali soci e Società partecipate.

Nella Delibera n. 859 del 25 settembre 2019, l’Anac forni- sce indicazioni in merito alla configurabilità del “controllo pubblico congiunto” in Società partecipate da una pluralità di P.A. ai fini dell’avvio del procedimento di vigilanza per l’applicazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e Trasparenza.

Come noto, la normativa in materia, da ultimo revisionata ad opera del Dlgs. n. 97/2016, che ha modificato le dispo- sizioni contenute nella Legge n. 190/2012 e nel Dlgs. n.

33/2013, sulla normativa in materia di prevenzione della corruzione e Trasparenza, è stata successivamente det- tagliata, per le Società e gli Enti di diritto privato controllati e partecipati dalle Pubbliche Amministrazioni e per gli Enti pubblici economici, nella Delibera Anac n. 1134/2017. In particolare, l’Autorità si sofferma sull’individuazione delle Società a controllo pubblico ai sensi del Dlgs. n. 175/2016 (Tusp), cui l’art. 2-bis, comma 2, lett. b) del Dlgs. n.

33/2013 espressamente rinvia, per la definizione di Socie- tà a controllo pubblico ai fini dell’applicazione degli obbli- ghi di Trasparenza previsti dallo stesso Decreto.

L’Autorità chiarisce altresì che “rientrano fra le Società a controllo pubblico anche quelle a controllo congiunto, os- sia le Società in cui il controllo ai sensi dell’art. 2359 Cc.

è esercitato da una pluralità di Amministrazioni”. Relati- vamente a tale ultima fattispecie, l’Autorità ha comunque

rilevato, sia in sede consultiva che di vigilanza, problema- tiche attuative, oggetto di ampio dibattito anche a livello giurisprudenziale, circa la definizione di “controllo pubbli- co congiunto”.

L’Autorità ritiene pertanto, per agevolare le Amministra- zioni e le Società, di dover svolgere specifiche conside- razioni relativamente all’attuazione della normativa sulla prevenzione della corruzione e Trasparenza. Ai fini dello svolgimento delle proprie attività di vigilanza nei confron- ti di Società partecipate da più Amministrazioni, l’Autorità considera la partecipazione pubblica maggioritaria al ca- pitale sociale quale indice presuntivo della situazione di controllo pubblico, con la conseguente applicabilità delle norme previste per le Società a controllo pubblico nella Legge n. 190/2012 e nel Dlgs. n. 33/2013.

La Società interessata che intenda rappresentare la non configurabilità del controllo pubblico è tenuta a dimostra- re, sia l’assenza del coordinamento formalizzato tra i soci pubblici, desumibile da norme di legge, statutarie o da pat- ti parasociali, sia l’influenza dominante del socio privato, ove presente nella compagine societaria. Restano ferme le definizioni contenute nell’art. 2 del Dlgs. n. 39/2013 per l’individuazione degli Enti di diritto privato in controllo pub- blico ai fini dell’applicazione della disciplina in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi.

Società partecipate a controllo pubblico congiunto

i chiarimenti di Anac ai fini dell’attuazione della normativa

Anticorruzione

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NEWS

NOTIZIARIO

L’Inps, con la Circolare n. 129 del 4 ottobre 2019, ha for- nito le Istruzioni al fine di superare le criticità emerse in ordine a taluni profili applicativi della normativa per l’esatta determinazione dell’imponibile della contribuzione facolta- tiva (c.d. “contribuzione aggiuntiva”), di cui all’art. 3, com- mi 5 e 6, del Dlgs n. 564/1996, e la sua corretta valorizza- zione ai fini pensionistici.

In particolare, per quanto riguarda la contribuzione ag- giuntiva a favore dei lavoratori collocati in aspettativa sindacale, ai sensi dell’art. 31 della Legge n. 300/1970, ovvero in distacco sindacale con diritto alla retribuzione a carico del datore di lavoro.

La Circolare analizza la natura della contribuzione aggiun- tiva, la base imponibile per la determinazione della stessa e le modalità ed i termini entro cui provvedere al versa- mento, nonché i riflessi pensionistici nelle Gestioni previ- denziali private, pubbliche ed in taluni fondi sostitutivi.

L’Autorità nazionale Anticorruzione, con la Delibera 4 set- tembre 2019, n. 782, ha irrogato per la prima volta una sanzione avverso un soggetto resosi colpevole di ritorsio- ni nei confronti di un segnalante di illeciti.

La sanzione di Euro 5.000 al Responsabile è la prima dall’approvazione della Legge n. 179/2017 su un totale fino ad ora di 706 segnalazioni per l’anno 2019, 41 delle quali inviate in Procura e 35 alla Corte dei conti, per accer- tare o meno l’esistenza di profili di responsabilità penale o erariale degli illeciti segnalati.

Dopo una lunga istruttoria, l’Autorità ha irrogato dunque questa sanzione di Euro 5.000 al Responsabile di alcuni provvedimenti ritorsivi attuati ai danni di un whistleblower impiegato presso un Comune campano che ha denuncia- to per abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio i com- ponenti dell’Ufficio per i procedimenti disciplinari di cui lui stesso faceva parte.

Il Dirigente segnalatore, a seguito della denuncia all’Auto-

Alle contribuzioni aggiuntive di cui all’art. 3, commi 5 e 6, del Dlgs n. 564/1996, non si applica il principio di automa- ticità delle prestazioni ex art. 2116 del Cc.. Infatti, la coper- tura contributiva nasce, in entrambe le fattispecie, solo a seguito di domanda (facoltativa) inoltrata dalle Organizza- zioni sindacali (ed in presenza di tutti gli altri requisiti nor- mativamente previsti), che esercitano - in applicazione di norme interne all’Organizzazione medesima - una facoltà, in accordo con il rappresentante sindacale destinatario della contribuzione.

Per i pubblici dipendenti inoltre la contribuzione aggiunti- va è utile anche ai fini della determinazione della quota A (retributiva) di pensione, a condizione che le somme cor- risposte soddisfino i caratteri della “fissità” e “continuità”, desumibili dall’atto di conferimento dell’incarico sindacale.

Il sindacato è tenuto altresì alla trasmissione del flusso Uniemens-listaPosPa.

rità giudiziaria, è stato sospeso dal lavoro con 2 provve- dimenti disciplinari, rispettivamente per 10 giorni e per 12 giorni, con la relativa decurtazione della retribuzione.

Dopo una lunga analisi della vicenda, compresa l’audi- zione di 2 Dirigenti facenti parte della Commissione disci- plinare, l’Anac ha ritenuto ritorsive le misure adottate nei confronti del segnalatore degli illeciti, deliberando dunque la sanzione in capo al Dirigente firmatario del provvedi- mento.

La Legge n. 179/2017 prevede infatti in capo all’Anac il compito di verificare gli atti ritenuti discriminatori avverso i whistleblower, e in seguito all’accertamento, la possibilità di irrogare sanzioni da Euro 5.000 a Euro 30.000 nei con- fronti dei responsabili delle misure ritorsive e un ulteriore aggravio delle misure da Euro 10.000 a Euro 50.000 in caso di mancata analisi delle segnalazioni ricevute. Le se- gnalazioni possono tuttavia essere effettuate al Respon- sabile per la prevenzione della corruzione (“Rcpt”).

Lavoratori collocati in aspettativa sindacale

le indicazioni dell’Inps sulla contribuzione aggiuntiva

“Whistleblowing”

irrogata la prima sanzione per ritorsioni verso un

segnalante

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GLI APPROFONDIMENTI

GLI APPROFONDIMENTI

La “Nota di aggiornamento al Def 2019”

gli Enti Locali nel primo Documento economico finanziario del nuovo Governo Conte

Indice:

- Alcuni richiami generali: dal Def alla ‘Legge di bilancio’

- La Premessa Nadef 2019 e la connessa Relazione al Parlamento

- Argomenti specifici della Nadef 2019 che riguardano gli Enti Locali

- Brevi cenni conclusivi

Alcuni richiami generali: dal ‘Def’ alla ‘Legge di bilan- cio’

Sono 4, nella nostra Repubblica, gli indispensabili Docu- menti di finanza pubblica che costituiscono, per legge, il Sistema della previsione pluriennale di natura economico- finanziaria e di bilancio dello Stato:

- il “Documento di economia e finanza” (“Def”), da appro- vare in aprile;

- la “Nota di aggiornamento al Def” (“Nadef”), da varare in settembre;

- il “Documento programmatico di bilancio” (“Dpb”), da chiudersi in ottobre;

- la “Legge di bilancio”, da votare in Parlamento entro di- cembre.

In pratica, la “Nadef” aggiorna le previsioni economiche e gli obiettivi di finanza pubblica rispetto al “Def”. Approvato 6 mesi prima. Ciò in particolare considerando le maggiori e più definite informazioni disponibili sugli andamenti ma- croeconomici nonché sulla base della volontà politica e delle principali riforme annunciate dal Governo in carica.

Così, il 30 settembre scorso, il Consiglio dei Ministri (“CdM”) del nuovo Governo Conte ha deliberato la “Nota di aggiornamento al Def 2019”. La “Nadef 2019” è stata pubblicata e, ai sensi della Legge n. 243/2012, è stata poi inviata alle Camere, dopo aver informato la Commissione europea su talune differenze prospettate nel cammino di finanza pubblica rispetto a quanto stabilito 6 mesi prima

nel “Def 2019”.

Anche quest’anno, come già nel 2018, il Documento eco- nomico-finanziario settembrino ha grande rilievo poiché segnala in via documentale le continuità e le discontinuità politiche rispetto al “Def 2019” ormai agli atti. In parte ri- preso, evidentemente, ma adesso rivisto su vari aspetti.

Si ricorderà che esso era stato varato dal “CdM” il 9 aprile 2019. Ma si trattava del primo Governo Conte, non dell’at- tuale, con Ministro Tria. Altro Governo, altra maggioranza parlamentare.

Questo per la cronaca. Altresì, rientrando sui 4 Documenti scolasticamente intesi, anche sulla base di quanto scrive al riguardo il Ministero dell’Economia e delle Finanze, si rammentano alcuni aspetti strutturali di questi principali documenti nazionali.

Ebbene, i Documenti di finanza pubblica contengono le politiche economiche e finanziarie decise dal Governo in carica. Nel corso degli ultimi decenni tali Documenti pro- grammatici hanno assunto sempre di più un ruolo strategi- co e portante nella definizione ed enunciazione delle linee guida di politica economica del Paese. Difatti, in un’econo- mia caratterizzata da continui e rapidi cambiamenti, essi svolgono una delicata e rilevante funzione informativa ad ogni livello: dal nazionale al comunitario, ma oltre, sino all’internazionale e mondiale.

I Documenti dovrebbero essere in grado di rendere co- nosciute e riconoscibili, almeno a sufficienza e in modo attendibile, e verrebbe da dire meglio ancora se credibile e sostenibile, le principali scelte di policy pubblica di un Governo.

Però, il processo economico-finanziario in corso negli ul- timi anni inevitabilmente si rapporta, non solo alle varia- bili esogene, già numerose e in aumento, ma pure alla odierna e più o meno praticata “tecnica politica” che va dai del Dott. Luca Eller Vainicher - Consulente di Enti Pubblici, Enti Locali ed Amministrazioni pubbliche, Esperto nelle materie economico-finanziarie

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GLI APPROFONDIMENTI

continui annunci sino al continuo maturare o mutare dei rapporti politici in seno alla coalizione che in Parlamento sostiene un Governo. E, non da ultimo, dagli attuali esa- sperati processi di ricerca del consenso popolare in una stagione segnata sempre da molti appuntamenti elettorali e crescenti tensioni politico-sociali.

Per cui, come avviene nel nostro mondo locale su scala assai più ridotta col Dup (in un qualsiasi Comune), ciò che viene illustrato con la “Nadef” va preso con prudenza e qualche dubbio. Comunque, è utile conoscerlo un pò.

Va da sé che, in una stagione politica e sociale molto tesa e tormentata, tutto possa sempre far rimescolare le carte. Se non cambiarle del tutto. Come già nell’estate di quest’anno.

Tanti gli stakeholders: dal Parlamento alle Piazze, dall’Eu- ropa ai grandi operatori finanziari, dalle Agenzie di rating ai piccoli risparmiatori.

Tutto gioca nel creare e mantenere un clima di minor sta- bilità e più incertezza. Con adattamenti di politica econo- mica che possono compiere strani percorsi. Se non avan- zare e poi interrompersi. Oppure indietreggiare. Il caso della riforma/abolizione delle Province ne è stata una di- mostrazione concreta. Non solo annunci, ma talvolta leggi rimaste a metà del guado. Creando negli operatori e nei cittadini indeterminatezze di varia natura.

Proseguendo nell’elencazione, il “Def” è il primo della li- sta e il principale strumento della programmazione eco- nomico-finanziaria in quanto indica in modo abbastanza coerente, e di solito non gridato per ragioni di propagan- da politica, la manifesta strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine. Viene proposto dal Governo e, praticamente sempre, tranquillamente approvato dal Parlamento. Ma, si ripete, quest’anno si tratta di un “Def 2019” assai depotenziato per il cambio non di poco conto della compagine governativa.

Poi abbiamo la “Nadef”, il secondo Documento, di cui qui scriveremo più avanti trattandone la fattispecie 2019, che dovrebbe essere presentata alle Camere entro il 27 set- tembre di ogni anno per aggiornare le previsioni economi- che e di finanza pubblica del “Def”.

Il Documento contiene appunto l’adeguamento degli obiet- tivi programmatici, le osservazioni e le eventuali modifiche e integrazioni del “Def” in relazione alle raccomandazioni del Consiglio dell’Unione Europea relative al “Programma di stabilità” e al “Programma nazionale di riforma”.

In realtà, quest’anno è proprio la “Nadef” che offre la por- tata più attendibile ed autentica delle politiche pubbliche volute e avviate dal rinnovato Governo nazionale.

Successivamente, abbiamo il “Documento Programma- tico di Bilancio” (“Dpb”), che è stato istituito dal Regola- mento UE n. 473/2013. Entro il 15 ottobre di ogni anno, gli Stati membri trasmettono alla Commissione Europea ed all’Eurogruppo un progetto di “Dpb” per l’anno successivo, nel quale illustrano all’Europa il proprio progetto di bilan- cio per l’anno seguente. In specie, il documento contiene l’importantissimo obiettivo del “saldo di bilancio” e poi le proiezioni future delle entrate e delle spese. Al “Dpb” viene allegato inoltre un Documento contenente la metodologia, i modelli economici con le relative ipotesi, e ogni altro pa- rametro attinente su cui si fondano le previsioni di bilancio.

Infine, abbiamo l’impatto stimato delle misure aggregate di bilancio sulla perseguita crescita economica. Crescita del Pil, tra l’altro indispensabile per non andare troppo ol- tre nel rapporto “Debito/Pil”.

A chiusura del ciclo annuale, viene presentata la “Legge di bilancio” di cui presumibilmente si parla e scrive di più anche sulla stampa non specialistica e su tutti i media.

Quella che un tempo, essenzialmente, era la risalente

“Legge Finanziaria” e poi dal 2010 “Legge di stabilità”.

Essa rappresenta il principale strumento di attuazione de- gli obiettivi programmatici definiti dal Governo e costitui- sce la Manovra conclusiva di finanza pubblica per l’anno successivo.

La Legge si occupa del bilancio di previsione dello Stato ed è un atto fondamentale che, per significarne l’importan- za, ha forma e forza di legge. Il bilancio viene predisposto su base annuale e pluriennale, sia in termini di competen- za che di cassa. Con tale Legge il Parlamento autorizza il Governo a prelevare ed utilizzare le risorse pubbliche ne- cessarie per l’esecuzione delle politiche pubbliche e delle attività amministrative dello Stato. In concreto, si tratta del principale Documento contabile per l’allocazione, la ge- stione e il controllo, delle risorse finanziarie dello Stato.

L’iter che porta all’approvazione della “Legge di bilancio annuale e pluriennale” inizia con la predisposizione del Di- segno di legge di bilancio a legislazione vigente e con le variazioni che deve essere necessariamente presentato al Parlamento entro il 15 ottobre di ogni anno per consen- tirne il miglior esame, discussione, e via dicendo. Il Docu- mento1 costituisce la Manovra di finanza pubblica (si veda

1 Nello specifico, il bilancio di previsione è costituito da uno stato di previsione dell’entrata e da tanti stati di previsione della spesa quanti sono i ministeri con portafoglio, con le allegate appendici dei bilanci delle amministrazioni autonome, e dal quadro generale riassuntivo con riferimento al triennio.

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GLI APPROFONDIMENTI

in nota l’art. 81 della Costituzione)2 e va approvato dalle 2 Camere entro il 31 dicembre a pena dell’esercizio provvi- sorio. Con tutti i suoi effetti negativi.

Quindi, questi appena elencati sono i 4 Documenti tassa- tivi che tecnicamente affrontano i temi di economia e di finanza e sostanziano la programmazione nazionale ita- liana. Però, e precisamente, solo la “Legge di bilancio” ha i crismi di legge. Gli altri Documenti, per quanto passino al vaglio del Parlamento e di altri Organismi preposti all’esa- me, sono propedeutici alla “Legge di bilancio”. Ne costitui- scono le premesse economico-finanziarie e la incanalano.

Ma poi sono i provvedimenti contenuti in questa Legge, e quelli conseguenti, che incideranno concretamente sul corpo vivo degli italiani. Non a caso su questa Legge si scatenano mille “appetiti” politici e di lobby varie che, gior- nalisticamente, sono stati definiti “assalto alla diligenza”.

La ‘Premessa della Nadef 2019’ e la connessa ‘Rela- zione al Parlamento’

Avvertenza metodologica su questo paragrafo

Non intendiamo entrare troppo nel corpo della “Nadef 2019”, fatta eccezione per i temi riguardanti gli Enti Locali, dato che non è facile da sintetizzare poiché colma di cifre e di tabelle a cui si rimandano gli appassionati. Certo va detto che è pur sempre molto ricca e interessante dato che ci si trova una summa anche del trascorso e del ten- denziale economico-finanziario italiano e oltre. Certo, è materia per specialisti.

Però, prima di soprassedere, per semplificare e conden- sare la nostra esposizione, è già stimolante e più agevo- le scorrere e mixare sia la “Premessa della Nadef 2019”

come la connessa “Relazione al Parlamento 2019”.

La “Premessa” consta di neanche 4 pagine ed è firmata dal Ministro competente, Roberto Gualtieri. La Relazione, ai sensi della Legge n. 243/2012, art. 6, comma 5, viene presentata dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Per il taglio piuttosto divulgativo di entrambi gli scritti, con- siderata anche la platea dei Parlamentari scaturiti dalle ultime Elezioni politiche ed a cui in specie la “Relazione”

è rivolta, pare qui interessante offrirne un sunto. Anzi, mi- scelandola con la “Premessa della Nadef”, la Relazione riesce bene a riassumere i punti salienti del programma di Governo che non si basa più sul contratto del primo

Governo Conte. Sebbene anche il secondo Governo Con- te sia nato, in effetti come il primo Governo Conte, quale compromesso tra 2 forze politiche che nel 2018 si erano presentate agli elettori in fortissima se non (solo verbal- mente) violenta competizione. Ma, sappiamo com’è an- data a finire la crisi parlamentare estiva. Per quanto di- chiaratamente alquanto diverse, dato il contesto politico, tali forze parlamentari si sono poi coalizzate per creare un Governo da consegnare al nostro Paese. Evitando così di tornare alla consultazione elettorale. Pare per ragioni di governabilità. Perché i numeri in Parlamento, al netto dei “voltagabbana” ecc… ecc…, sembra non rendessero possibile in quel momento altra soluzione. A meno delle Elezioni nazionali. Che, evidentemente, si sono volute evitare. Soluzione per molti discutibile, ma ormai chiara a tutti. E sulla quale ognuno può avere la propria opinione.

Per quanto, e curiosamente, argomenti osteggiati o dall’u- na o dall’altra parte della nuova coalizione di Governo, trovino ora spazio nella “Nadef 2019”. Insomma, chi sta all’opposizione e ora è al Governo è tornato indietro su alcune questioni. E, allo stesso modo chi stava al Governo e ancora lo è ha accettato alcuni obiettivi prima osteggiati.

Ma questa analisi comparativa ci porterebbe su un ver- sante squisitamente “politico”. E allora lasciamo perdere.

Non è questa la sede, ovviamente.

Solo per inciso, nell’esame quantitativo, la “Relazione al Parlamento 2019” si compone di 5 pagine3, di cui la prima per contenere semplicemente il titolo ed i nomi con la qua- lifica dei presentatori. Lo scorso anno era stata sempre di 5 pagine, mentre nel 2017 fu più ricca, con 6 pagine. I paragrafi sono i soliti 4: Premessa, Presupposti dell’inter- vento, Finalità del provvedimento, Piano di rientro. Esatta- mente gli stessi del 2018. Come nel 2017. Solo i titoli dei paragrafi sono gli stessi, non certo il contenuto.

La “Premessa”, come la “Relazione”, hanno un taglio come detto molto elementare e si leggono con facilità. In- somma, sono digeribili anche per i non addetti.

Passiamo al merito.

Il quadro internazionale è molto incerto

Si ricorda che negli ultimi 15 mesi l’Italia ha attraversato una fase complessa con forti turbolenze internazionali che si sono assommate ad un’accentuata discontinuità nella politica nazionale e nelle scelte economiche più importan-

2 “Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.

Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali … Il contenuto della Legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei princìpi definiti con legge costituzionale”.

3 O per meglio dire, 4 pagine e mezza. Al netto della copertina, si tratta di circa 3 pagine e mezza.

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GLI APPROFONDIMENTI

ti. Al riguardo, la flessione della crescita della produzione industriale registrata recentemente anche negli Usa e in Cina si è riflessa nelle valutazioni delle imprese manifattu- riere, che restano pessimistiche. Anche i settori dei servizi e delle costruzioni che hanno sostenuto la crescita euro- pea stanno mostrando segnali di rallentamento. Le impre- se e i consumatori subiscono i fattori geopolitici quali le tensioni commerciali e politiche (Usa e Cina) e gli shock di offerta nel mercato del petrolio (Medioriente), riducendo, rispettivamente, gli investimenti e le scorte, e i consumi, con dinamiche che si autoalimentano.

L’economia italiana è sofferente

Si fa notare che nel 2019 l’economia italiana presenta an- cora una dinamica di crescita inferiore al potenziale. I livel- li di disoccupazione, soprattutto con riferimento alle sue componenti giovanili e femminili, sono ancora elevati, così come le diseguaglianze sociali e territoriali, nonostante gli interventi posti in essere. Nel periodo 2007-2018 il Pil pro- capite italiano (base 2010) si è contratto del 7%, mentre nell’Area Euro è cresciuto del 5,4%. Poco sotto si attesta- va l’economia francese col 4,8%, mentre in Germania la crescita dell’aggregato è stata di quasi il 12%. Confronti su altre variabili mostrano divergenze altrettanto preoccu- panti.

Il nuovo Governo Conte si presenta

Così si propongono nella “Nadef 2019”. Il nuovo Governo si è formato con rapidità e si è trovato a dover aggiornare il

“Def” e impostare l’imminente sessione di bilancio in tempi strettissimi. Esiste la convinzione di poter imprimere un cambio di passo alla politica economica già con la pros- sima “Legge di bilancio” poiché si è aperta l’opportunità di disegnare riforme incisive e preparare un vero rilancio dell’economia italiana.

Il Conte II si è insediato in un contesto di bassa crescita e persistente disagio sociale. “Nonostante le importan- ti misure adottate negli ultimi tempi”, le disuguaglianze all’interno della nostra società restano acute e le sfide che dobbiamo affrontare sono difficili. Comunque, l’Italia ha mostrato anche nei momenti più delicati a livello economi- co, finanziario ed istituzionale una solida base di partenza.

Ecco un esempio: le tensioni sui mercati finanziari interni sono rientrate e l’Unione Europea sembra aver recuperato una maggiore unità d’intenti per rispondere alle sfide inter- ne ed esterne.

La bassa crescita italiana va superata

La bassa crescita dell’economia italiana è il portato di pro- blemi strutturali oramai di lunga data, così come di fattori più recenti. Tra questi, i venti protezionistici, che danneg- giano in primis paesi aperti al commercio estero come l’Italia, le tensioni internazionali e il rallentamento di im-

portanti economie emergenti. “Le fibrillazioni del quadro politico interno hanno concorso all’indebolimento di con- sumi e investimenti, e quindi del tasso di crescita dell’e- conomia”. Negli ultimi 12 mesi, le previsioni di crescita del Pil hanno subìto continue revisioni al ribasso, portandosi allo 0,1% nel 2019 e allo 0,6% nel 2020, a fronte, rispetti- vamente, dell’1,5% e dell’1,6% stimati nella “Nadef 2018”.

La pesantissima questione dell’Iva

Il peggioramento del quadro macroeconomico “e alcune politiche di spesa particolarmente onerose” hanno messo pressione sul bilancio pubblico, per compensare la quale la scorsa “Legge di bilancio” ha incrementato ulteriormen- te le clausole Iva, portandole ad oltre Euro 23 miliardi nel 2020 e quasi Euro 29 miliardi nell’anno successivo.

Le particolari criticità nel nostro Paese

Inoltre, il peggioramento delle prospettive economiche “e i ricorrenti dubbi sull’adesione alla moneta unica da parte di alcuni esponenti politici hanno contribuito a ridurre la fi- ducia degli investitori, portando a un significativo aumento del costo del debito pubblico, la componente più improdut- tiva della spesa”. Anche sotto questo punto di vista è stato importante evitare la procedura per disavanzo eccessivo.

Rilanciare la crescita è assolutamente necessario In questo contesto, il nuovo Governo si pone l’obiettivo di rilanciare la crescita assicurando allo stesso tempo l’equi- librio dei conti pubblici e una partecipazione propositiva al Progetto europeo. Le linee di politica economica saranno volte a rafforzare la congiuntura così come ad aumenta- re il potenziale di crescita dell’economia italiana, che da almeno 2 decenni soffre di una bassa dinamica della pro- duttività e di una altrettanto insoddisfacente crescita de- mografica.

Una strategia “green” ed ecologica che guardi al fu- turo

Un “Green New Deal” italiano ed europeo, orientato al contrasto ai cambiamenti climatici, alla riconversione energetica, all’economia circolare, alla protezione dell’am- biente e alla coesione sociale e territoriale, sarà il perno della strategia di sviluppo del Governo. Esso si inserirà nell’approccio di promozione del benessere equo e soste- nibile, la cui programmazione è stata introdotta in Italia in anticipo sugli altri Paesi europei e che il Governo intende rafforzare in tutte le sue dimensioni.

Gli ulteriori obiettivi dell’Esecutivo Conte

Per il nuovo Governo Conte, strumentali a tali obiettivi sono:

a. l’aumento degli investimenti pubblici e privati, con par- ticolare enfasi su quelli volti a favorire l’innovazione, la sostenibilità ambientale ed a potenziare le infrastrutture materiali, immateriali e sociali, a partire dagli Asili nido;

Riferimenti

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