RELAZIONE SULLA GESTIONE E SUI RISULTATI
BILANCIO DI ESERCIZIO 2016
PREMESSA
L’articolo 24 del DPR n. 254/2005 prevede che il bilancio sia corredato da una relazione della Giunta sull’andamento della gestione, nella quale sono individuati i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi e ai programmi prefissati dal consiglio con la relazione previsionale e programmatica. Alla relazione è allegato il consuntivo dei proventi, degli oneri e degli investimenti, relativamente alle funzioni istituzionali, indicati nel preventivo.
Alla suddetta previsione del regolamento di contabilità per le Camere di Commercio sono seguite ulteriori disposizioni, in particolare il Decreto Ministeriale 27 marzo 2013, che hanno introdotto ulteriori documenti di pianificazione e di rendicontazione tra i quali è previsto anche il rapporto sui risultati, elaborato sulla base del PIRA (piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio).
Nelle more di emanazione del testo di riforma del D.P.R. 254/2005 il Ministero dello Sviluppo Economico d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fornito omogenee indicazioni alle Camere di Commercio al fine di consentire di assolvere agli obblighi previsti dalle diverse normative che si sono susseguite.
Da ultimo, con nota circolare n. 50114 del 9 aprile 2015, il MISE ha emanato le istruzioni applicative per la redazione del bilancio di esercizio nella quale si prevede la redazione di un unico documento denominato “Relazione sulla gestione e sui risultati”, articolato in tre sezioni:
1. Sezione introduttiva (quadro di contesto economico-istituzionale entro il quale l’ente ha operato con eventuali motivazioni dello scostamento delle risorse);
2. Sezione nella quale si esplicitano i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi;
3. Sezione in cui si riportano i valori, a consuntivo, degli indicatori definiti nel PIRA in sede di approvazione del relativo preventivo economico
La Relazione sulla gestione e sui risultati integra, quindi, i contenuti della Relazione della Giunta sulla gestione, prevista dall'art. 24 del DPR 254/2005, con i contenuti del rapporto sui risultati di cui all'art. 5, comma 3, del DM 27 marzo 2013 e con la relazione sulla gestione prevista dall'art. 7 del DM medesimo.
Alla relazione è allegato il CONSUNTIVO dei proventi, degli oneri e degli investimenti relativamente alle 4 funzioni istituzionali della Camera indicate nel preventivo per il 2015 coemdi seguito indicate:
Funzione A - Organi Istituzionali e Segreteria Generale
Funzione B - Servizi di Supporto (relativi soprattutto all'amministrazione interna)
Funzione C - Anagrafe e Servizi di Regolazione del Mercato (relativi al registro imprese, albi , ruoli elenchi e registri e commercio estero, servizio metrico, protesti, marchi e brevetti, conciliazione e arbitrato)
Funzione D - Studio, Formazione, Informazione e Promozione economica (relativa agli interventi economici correnti).
INDICE
Sezione 1 – Il contesto economico-istituzionale 1.1 Il quadro economico
1.2 Il quadro normativo
1.3 L’amministrazione: la struttura e il personale 1.4 Il risultato della gestione
Sezione 2 – Gli obiettivi programmati e i risultati
Sezione 3 – Il piano degli indicatori e dei risultati attesi di Bilancio (PIRA)
SEZIONE 1 – IL CONTESTO ECONOMICO-ISTITUZIONALE
1.1 Il quadro economico
L’economia internazionale in breve1
Lo scenario economico globale evidenzia dei segnali di miglioramento a seguito di una significativa accelerazione delle attività produttive, sia nel manifatturiero, sia nei servizi. Al conseguimento di questo risultato contribuiscono insieme i mercati avanzati e alcuni dei maggiori Paesi emergenti (in primis la Cina); tuttavia su questo buon andamento continua a pesare la spada di Damocle dell’instabilità, legata sia all’elevata volatilità dei mercati finanziari (azioni, tassi, valute, materie prime), sia al quadro geopolitico (avvio del negoziato per la Brexit, scadenze elettorali europee, terrorismo internazionale, misure protezionistiche). L’OCSE nell’ultimo Economic Outlook, ha previsto una crescita globale pari al 3% nel 2016, in accelerazione nei due anni successivi (rispettivamente +3,3% e +3,6%).
Altri segnali di progressione arrivano dal clima di fiducia rilevato fra le imprese dell’area OCSE, che appare ai livelli più alti dal settembre 2007 e costituisce una buona premessa per la partenza di un ciclo internazionale degli investimenti, tassello mancante per dare slancio alla ripresa e rivitalizzare gli scambi commerciali. In tale direzione si sta muovendo anche la dinamica dei prezzi, che sta abbandonando gradualmente la deflazione, consentendo alle Banche Centrali (FED davanti a tutte) di puntare alla graduale normalizzazione delle politiche monetarie.
Nell’Eurozona, l’OCSE ha evidenziato un aumento del Pil dell’1,6% sia nel 2017, sia nel 2018, dopo un +1,7% registrato lo scorso anno. La Germania dovrebbe continuare a sostenere la crescita con un +1,8% nel 2017 e un +1,7% nel 2018, mentre saranno più lente sia la Francia (+1,4%), sia l’ Italia (+1%). Anche l’Istat ed Eurostat confermano questa previsione. L’economia della zona Euro non ha finora risentito degli esiti dei referendum del Regno Unito e dell’Italia.
Nella prima parte del 2017, la produzione industriale dovrebbe crescere a un ritmo costante, sostenuta dalla ripresa degli investimenti e dal miglioramento della domanda estera. È attesa un’accelerazione dell’inflazione nei primi due trimestri dell’anno in corso: l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) dovrebbe aumentare dell’1,5%. Il Pil statunitense nel 2016 é cresciuto dell’1,6% e l’OCSE prevede un’accelerazione nei due anni successivi (+2,4% nel 2017 e
1 Fonte: Servizio Studi e Statistica Camera di Commercio di Torino su dati Confindustria, Congiuntura Flash (Gennaio 2017); OCSE Global Interim Economic Outlook (March 2017); ISTAT, Conti Economici trimestrali (Marzo 2017); ISTAT, Eurozone Economic Outlook (Gennaio 2017)
+2,8% nel 2018). Negli USA gli occupati non agricoli sono aumentati di 156 mila unità a dicembre 2016 e il tasso di disoccupazione è salito dal 4,6% al 4,7%, a seguito dell’aumento del tasso di partecipazione. A gennaio 2017 si è consolidata la fiducia dei consumatori (98,1 rispetto 98,2 di dicembre 2016), ai livelli massimi dal 2004. Risultano in aumento anche le vendite dal dettaglio (+0,6% a dicembre 2016) ed è ripartito il settore delle costruzioni residenziali, dopo la debolezza nella parte centrale del 2016. I Paesi BRIC si muovono su traiettorie divergenti. La Cina è ripartita facendo registrare nel 2016 un aumento del Pil pari al +6,7% in linea con l’obiettivo del governo.
Bene anche la Russia che evidenzia una crescita annua della produzione industriale del 2,8% e un apprezzamento del rublo sul dollaro (+3,3% a gennaio 2017). In Brasile si è, invece, manifestata una nuova caduta della produzione industriale (-1,1% a ottobre 2016) e l’inflazione rimane alta (+7% a novembre 2016).
L’economia nazionale in breve2
L’Italia è in ripresa, ma stenta ad agganciare il passo delle maggiori economie: anche l’OCSE nel suo ultimo Economic Outlook punta il dito contro la debolezza della crescita italiana che dovrebbe rimanere stabile nei prossimi due anni (+1% nel 2017 e 2018, stesso tasso del 2016), il livello più basso fra i maggiori Paesi membri dell’organizzazione parigina. Più ottimista sembrerebbe l’ISTAT che nella consueta nota mensile sullo stato di salute del Belpaese evidenzia che per i prossimi mesi il livello dell’indicatore anticipatore continua a segnalare prospettive di moderato miglioramento dell’attività economica. In Italia la crescita nel 2016 è stata sostenuta dall’industria manifatturiera (+2,5%), dalle costruzioni (+0,2%), dalle attività del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni (+1,5%) e dalle altre attività sei servizi (+0,5%). Il valore aggiunto è, invece, diminuito del 7,5% nell’agricoltura e dello 0,1% nel credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali. La dinamica degli ordinativi dell’industria in senso stretto suggerisce un proseguimento dell’attuale tendenza anche per i primi mesi 2017.
Il 2016 si è concluso con un aumento delle esportazioni nazionali pari al +1,2% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è stato determinato dalla crescita registrata per le regioni dell’area meridionale (+8,5%), centrale (+2,1%) e nord orientale (+1,8%), mentre l’area del nord ovest è rimasta stazionaria e quella insulare ha subito un’ampia flessione (-15%). Anche a gennaio 2017 è proseguito il miglioramento degli scambi commerciali con i Paesi extra – Ue, con un aumento più marcato per le esportazioni (+2,8%) rispetto alle importazioni (+1,7%). L’incremento congiunturale delle vendite verso i mercati al di fuori dell’Unione è apparso significativamente elevato per l’energia (+26,3%) e per i beni strumentali (+4,3%). A seguito del miglioramento del ciclo economico, nel 2016 gli occupati hanno registrato un lieve incremento rispetto all’anno precedente (+0,5%); il tasso medio di disoccupazione è sceso dall’11,9% del 2015 all’11,7% ed è stato registrato anche un miglioramento per il tasso medio di disoccupazione giovanile (fra i 15 e i 24 anni), che si è ridotto dal 40,3% al 37,8% nel 2016. Dalla fine del 2016 l’inflazione al consumo ha evidenziato un’accelerazione e a febbraio 2017 ha registrato una crescita tendenziale dell’1,5%, mezzo punto percentuale in più rispetto al mese precedente. I rincari sono stati trainati dall’energia e dagli alimentari, mentre le restanti componenti continuano a non segnalare chiare spinte al rialzo. A febbraio il clima di fiducia dei consumatori è diminuito per il secondo mese consecutivo, mentre per le imprese è aumentato con un miglioramento nei comparti dell’industria manifatturiera e del commercio al dettaglio, mentre nei servizi e nelle
2Fonte: Servizio Studi e Statistica Camera di Commercio di Torino su dati ISTAT , Nota mensile
sull’andamento dell’economia italiana (Febbraio 2017); ISTAT, Forze di lavoro, medie annuali 2016
costruzioni non ha manifestato significative variazioni.
Secondo le stime Prometeia di dicembre 2016, il Pil VENETO chiuderebbe il 2016 con una crescita dello 0,8 per cento rispetto all’anno precedente, e per il 2017 si prospetta un aumento del +0,9%.
I dati VenetoCongiuntura sul settore manifatturiero al IV trimestre 2016 evidenziano un andamento moderatamente positivo della produzione industriale, ma le aspettative per il I trimestre 2017 sono in maggioranza di segno negativo. Gli andamenti e le previsioni delle imprese delle province di Venezia e Rovigo sono leggermente peggiori rispetto alla media regionale.
L’area Delta lagunare
Il territorio di riferimento della Camera di Commercio Delta Lagunare comprende le provincie di Venezia e Rovigo e si caratterizza per una superficie di 4.292 kmq, il 23% di quella regionale, principalmente pianeggiante e affacciata sul mare per circa 200 km. La popolazione nell’area vasta al 1° gennaio 2016 è di 1.096.236 residenti in diminuzione del -0,4% rispetto all’anno precedente. Il 23,9% è over 65 quota in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto all’ano precedente. Il 78% della popolazione è concentrato in provincia di Venezia dove la densità è di 347 abitanti per kmq, contro i 133 abitanti per kmq della provincia di Rovigo. I residenti stranieri rappresentano il 9,2% e dopo molti anni di crescita subiscono contrazione del -0,7% rispetto all’anno precedente, .
Secondo le stime della Fondazione Tagliacarne, quest’area nel 2015 ha contribuito al 21% del valore aggiunto regionale e al 2% di quello nazionale registrando variazioni percentuali leggermente superiori alla media regionale (+1,9% contro il +1,7%). Con riferimento ai dati 2014, per la provincia di Venezia (17% del v.a. regionale) ben il 76,6% del valore aggiunto deriva dai servizi (con un apporto per quasi il 29,2% di commercio, trasporti e servizi di alloggio e ristorazione), il 21,8% dall’industria e costruzioni e solo l’1,7% dall’agricoltura e pesca. In provincia di Rovigo, invece, l’apporto dell’agricoltura arriva al 5,7% e quello dell’industria e costruzioni al 27,7%.
Ripartizione del valore aggiunto per settore di attività economica (Anno 2014). Dati in percentuale
Fonte: elaborazioni CCIAA Delta Lagunare su dati Istituto Guglielmo Tagliacarne
* Commercio, riparazione di autoveicoli e motocicli, trasporti e magazzinaggio, servizi di alloggio e di ristorazione, servizi di informazione e comunicazione 2,2
2,1 2,5 5,7 1,7
18,6 25,1 17,1
21,8 16,0
4,9 5,0 5,8
5,9 5,8
23,8 23,5 27,7
21,5 29,2
50,5 44,3 46,9
45,1 47,4
0 20 40 60 80 100
Italia Veneto Delta lagunare Rovigo Venezia
Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria in senso stretto Costruzioni Commercio e...* Altri servizi
Il tessuto imprenditoriale dell’area Delta-Lagunare conta, al 31 dicembre 2016, 132.694 localizzazioni registrate (12 imprese ogni 100 abitanti), il 22,3% delle imprese regionali. Il 75%
delle imprese è concentrato in provincia di Venezia.
Di queste 119.547 sono attive un numero molto vicino ai valori del 2005, ma in lieve contrazione (-0,1%) rispetto al 2015: in calo (-0,4%) le sedi d’impresa che ammontano a 92.781 mentre aumentano le unità locali che raggiungono la quota 26.766 (+1,1%). Gli andamenti sono discordanti nelle due province: in provincia di Venezia si registra un aumento del +0,5% pari a 472 unità in più, mentre a Rovigo una diminuzione del -1,9% pari a 592 localizzazioni in meno. La divergenza è simile anche nel raffronto col 2005 ( VE+0,4; RO -2,6%).
0 20.000 40.000 60.000 80.000 100.000 120.000 140.000
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
ROVIGO VENEZIA
I settori più in sofferenza risultano essere ancora quello delle costruzioni, quello dell’industria e quello agricolo. Il commercio si mantiene stabile nel complesso, con una diminuzione delle sedi e un aumento delle unità locali. Il resto dei servizi vede crescere sia le sedi di impresa che le unità locali con la variazione più importante nei servizi di alloggio e ristorazione; in contrazione infine il settore di finanza e assicurazioni, che vede aumentare le sedi d’impresa, ma subisce una diminuzione delle unità locali.
In costante crescita reti di impresa e start up innovative, mentre continua il periodo di difficoltà del settore artigiano, con una contrazione del numero di imprese del -1,7% tendenziale.
L’analisi delle forme giuridiche d’impresa delle sedi d’impresa vede in crescita le società di capitali, trainate da un ulteriore aumento delle srl semplificate, mentre diminuiscono le altre forme giuridiche. Rispetto al 2015 le società di capitale sono in aumento del 44,5%. In costante aumento anche il numero di Start Up Innovative e reti d’impresa.
21,0 20,5 18,2 14,7
19,5
15,8 20,1 20,9 16,6
22,5
60,6 57,7 59,1 66,9
56,2
2,5 1,7 1,8 1,8 1,9
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Italia Veneto Area DL Rovigo Venezia
Società di capitali Società di persone Imprese individuali Altre f orme SEDI D'IMPRESA ATTIVE PER FORMA GIURIDICA al 31/12/2016
Classe di Natura Giuridica var % 2016/2005 SOCIETA' DI CAPITALE +44,5 SOCIETA' DI PERSONE -7,2 IMPRESE INDIVIDUALI -13,4
ALTRE FORME +5,1
Totale -4,8
U.L. con sede in PV
U.L. con sede F.PV
totale unità locali
U.L. con sede in PV
U.L. con sede F.PV
totale unità locali
Attive 67.899 13.143 8.495 21.638 89.537 +0,2 +1,1 +2,1 +1,5 +0,5
Sospese 159 16 7 23 182 +0,6 -- +40,0 +9,5 +1,7
Inattive 5.887 58 100 158 6.045 +3,7 -3,3 -5,7 -4,8 +3,4
con Procedure concorsuali 1.330 70 66 136 1.466 +1,4 -25,5 -8,3 -18,1 -0,8
in Scioglimento o Liquidazione 2.340 254 8 262 2.602 +5,3 -4,5 -- -4,4 +4,2
Totale Provincia di Venezia 77.615 13.541 8.676 22.217 99.832 +0,6 +0,8 +2,0 +1,2 +0,8
U.L. con sede in PV
U.L. con sede F.PV
totale unità locali
U.L. con sede in PV
U.L. con sede F.PV
totale unità locali
Attive 24.882 2.689 2.439 5.128 30.010 -2,2 -2,2 +1,2 -0,6 -1,9
Sospese 68 2 0 2 70 -15,0 -33,3 -33,3 -15,7
Inattive 1.391 12 15 27 1.418 +0,1 -25,0 -11,8 -18,2 -0,4
con Procedure concorsuali 451 93 24 117 568 -12,8 -14,7 -- -12,0 -12,6
in Scioglimento o Liquidazione 703 90 3 93 796 -18,4 -23,1 -- -22,5 -18,9
Totale Provincia di Rovigo 27.495 2.886 2.481 5.367 32.862 -2,8 -3,6 +1,1 -1,5 -2,6
U.L. con sede in PV
U.L. con sede F.PV
totale unità locali
U.L. con sede in PV
U.L. con sede F.PV
totale unità locali
Attive 92.781 15.832 10.934 26.766 119.547 -0,4 +0,5 +1,9 +1,1 -0,1
Sospese 227 18 7 25 252 -4,6 -5,3 +40,0 +4,2 -3,8
Inattive 7.278 70 115 185 7.463 +3,0 -7,9 -6,5 -7,0 +2,7
con Procedure concorsuali 1.781 163 90 253 2.034 -2,6 -19,7 -6,3 -15,4 -4,4
in Scioglimento o Liquidazione 3.043 344 11 355 3.398 -1,3 -10,2 -- -9,9 -2,3
Totale Area Delta Lagunare 105.110 16.427 11.157 27.584 132.694 -0,3 -0,0 +1,8 +0,7 -0,1
Veneto 488.897 67.405 38.446 105.851 594.748 -0,3 +1,4 +2,3 +1,7 +0,1
Italia 6.073.763 808.648 410.576 1.219.224 7.292.987 +0,3 +1,5 +2,7 +1,9 +0,5
Fonte: elaborazioni CCIAA Delta Lagunare su dati Infocamere - Stock View
LE LOCALIZZAZIONI (sedi d'impresa e unità locali) produttive REGISTRATE nell'area Delta-Lagunare, Veneto e Italia. Dati al 31/12/2016, valori ass. e var. % su IV trim 2015
Totale
Provincia di Rovigo
Valori assoluti Var. % IV trimestre '16'/15
Sede
Unità Locali
Totale Sede
Unità Locali
Totale
Area Delta Lagunare
Valori assoluti Var. % IV trimestre '16'/15
Sede
Unità Locali
Totale Sede
Unità Locali Var. % IV trimestre '16'/15
Unità Locali
Totale
Note: - impresa con procedure concorsuali: impresa iscritta al Registro delle Imprese avente in atto una procedura fallimentare non revocata;
- impresa in scioglimento o liquidazione: impresa iscritta al Registro delle Imprese avente in atto una procedura non revocata non di tipo fallimentare;
- nel caso di contemporanea presenza di più procedure (Concorsuali e/o di Scioglimento/Liquidazione) si considera solo quella aperta più di recente.
Provincia di Venezia
Valori assoluti Sede
Unità Locali
Totale Sede
Provincia di Venezia
Provincia di Rovigo
Area Delta Lagunare
Veneto Italia
START UP Innovative al 09/01/2017 74 25 99 538 6.748
PMI Innovative al 09/01/2017 2 2 4 26 383
RETI D'IMPRESA al 03/12/2016
Contratti di rete senza personalità giuridica 92 18 110 339 2.600
imprese coinvolte 200 24 224 1.121 13.716
Contratti di rete con personalità giuridica 29 8 37 75 461
imprese coinvolte 87 12 99 378 3.398
START UP, PMI Innovative e RETI D'IMPRESA a fine 2016
Fonte: Elaborazioni CCIAA Delta Lagunare su dati Infocamere.
Provincia di Venezia
Settori di attività economica Sedi d'impresa Unità locali Totale
localizzazioni Sedi d'impresa Unità locali Totale localizzazioni
Agricoltura, silvicoltura pesca 7.818 400 8.218 -1,7 +1,3 -1,5
Industria in senso stretto 6.390 2.577 8.967 -0,8 +2,3 +0,1
Costruzioni 10.508 1.406 11.914 -1,3 -1,7 -1,3
Commercio 17.159 7.762 24.921 +0,3 +2,2 +0,9
Trasporti 3.077 961 4.038 -- +4,0 +0,9
Attività dei servizi di alloggio e ristorazione 7.018 3.564 10.582 +2,7 +3,7 +3,0
Finanza e assicurazioni 1.341 932 2.273 +3,1 -6,1 -0,9
Servizi alle imprese 10.301 2.560 12.861 +1,2 +4,7 +1,9
Servizi alle persone 4.268 1.284 5.552 +1,6 +2,9 +1,9
Imprese N.C. 19 192 211 +26,7 -41,6 -38,7
TOTALE Provincia di Venezia 67.899 21.638 89.537 +0,2 +1,5 +0,5
Provincia di Rovigo
Settori di attività economica Sedi d'impresa Unità locali Totale
localizzazioni Sedi d'impresa Unità locali Totale localizzazioni
Agricoltura, silvicoltura pesca 7.281 244 7.525 -1,4 -- -1,4
Industria in senso stretto 2.637 964 3.601 -6,3 +0,1 -4,7
Costruzioni 3.314 295 3.609 -2,5 -3,0 -2,5
Commercio 5.052 1.614 6.666 -3,1 +0,5 -2,2
Trasporti 679 266 945 -1,6 +5,1 +0,2
Attività dei servizi di alloggio e ristorazione 1.497 457 1.954 -1,7 -0,7 -1,5
Finanza e assicurazioni 399 280 679 -0,7 -1,1 -0,9
Servizi alle imprese 2.581 551 3.132 +0,1 +1,3 +0,3
Servizi alle persone 1.440 380 1.820 +0,3 +2,4 +0,8
Imprese N.C. 2 77 79 -33,3 -40,8 -40,6
TOTALE Provincia di Rovigo 24.882 5.128 30.010 -2,2 -0,6 -1,9
Area Delta Lagunare
Settori di attività economica Sedi d'impresa Unità locali Totale
localizzazioni Sedi d'impresa Unità locali Totale localizzazioni
Agricoltura, silvicoltura pesca 15.099 644 15.743 -1,6 +0,8 -1,5
Industria in senso stretto 9.027 3.541 12.568 -2,5 +1,7 -1,3
Costruzioni 13.822 1.701 15.523 -1,6 -1,9 -1,6
Commercio 22.211 9.376 31.587 -0,5 +1,9 +0,2
Trasporti 3.756 1.227 4.983 -0,3 +4,2 +0,8
Attività dei servizi di alloggio e ristorazione 8.515 4.021 12.536 +1,9 +3,2 +2,3
Finanza e assicurazioni 1.740 1.212 2.952 +2,2 -5,0 -0,9
Servizi alle imprese 12.882 3.111 15.993 +0,9 +4,1 +1,5
Servizi alle persone 5.708 1.664 7.372 +1,3 +2,8 +1,6
Imprese N.C. 21 269 290 +16,7 -41,4 -39,2
TOTALE Area Delta Lagunare 92.781 26.766 119.547 -0,4 +1,1 -0,1
TOTALE Veneto 434.994 100.722 535.716 -0,5 +1,9 -0,0
TOTALE ITALIA 5.145.995 1.129.642 6.275.637 +0,0 +2,2 +0,4
Fonte: elab. CCIAA Venezia Rovigo Delta Lagunare su dati Infocamere - Stock View
Var.% '16/'15
Valori assoluti Var.% '16/'15
Note: Dati secondo la Classificazione delle Attività Economiche Ateco 2007.
LE LOCALIZZAZIONI (sedi di impresa e unità locali) produttive ATTIVE in provincia di Venezia, Rovigo, Veneto e Italia.
Dati al 30/12/2016. Val. ass. e var. % sul IV trim 2015
Valori assoluti Var.% '16/'15
Valori assoluti
I dati relativi al mercato del lavoro vedono un aumento degli occupati sia per l’area di Venezia, che per quella di Rovigo, mentre per quanto riguarda le persone in cerca di occupazione si nota una contrazione nella Provincia di Venezia (con tasso di disoccupazione pari al 7% in diminuzione di 0,1 pp rispetto al 2015) e un aumento in quella di Rovigo (con tasso di disoccupazione pari al 8,7% in aumento di 0,2 pp rispetto al 2015).
Le aperture di crisi aziendali e i licenziamenti collettivi sono diminuite notevolmente in entrambi i territori.
Sul fronte del turismo, gli ottimi risultati ottenuti nel 2016 dal Veneto rispecchiano l’interesse crescente sia dei clienti italiani che del mercato estero. I turisti italiani sono aumentati, rispetto all’anno precedente, del 4,7% nel numero e dell’1,8% nei pernottamenti, quelli stranieri del 2,8%
in termini di arrivi e del 4,1% in quanto a presenze. Il turismo internazionale, la cui crescita è stata solamente rallentata all’inizio della crisi economica globale per riprendere timidamente già dal 2009, manifesta oggi consensi sempre maggiori da parte di tutti i clienti più affezionati:
tedeschi (+4,9% delle presenze), austriaci (+3,5%), olandesi (+6,2%), inglesi (+11,3%), svizzeri (+3,2%), francesi (+3,3%), americani (+0,2%), danesi (+11%). I turisti cinesi, dopo il picco del 2015 legato con ogni probabilità all’effetto Expo, tornano alle cifre del 2014 (oltre 600mila arrivi e 800mila presenze). Un confronto tra la graduatoria degli stati di provenienza dei turisti stranieri dell’anno 2000 e quella relativa all’anno appena concluso, mette in evidenza alcuni mercati emergenti: la Romania, la Corea del Sud, l’Irlanda, la Russia e l’India. La crescita del 2016 ha riguardato sia il settore alberghiero (+2,3% degli arrivi e +4% delle presenze) che quello extralberghiero (rispettivamente +6,2% e +2,8%).
All’interno della regione, la provincia di Venezia rappresenta il polo di attrazione maggiore (52,6% per presenze), grazie soprattutto alla città di Venezia e alle spiagge. I dati relativi all’anno 2016 registrano un aumento del +1,7% degli arrivi, che sfiorano gli 8,8 milioni, e un più contenuto incremento tendenziale (+0,7%) per le presenze turistiche, oggi più di 34,4 milioni, con una lieve diminuzione dei giorni di permanenza media (3,9 giorni contro i 4 del 2015).
La provincia di Rovigo assorbe solo il 2,4% delle presenze regionali. I dati relativi all’anno 2016 registrano un aumento del +0,1% degli arrivi, che ammontano a 291 mila, e un incremento tendenziale più sostenuto (+3%) per le presenze turistiche (1,5 milioni), che ha portato ad un aumento dei giorni di permanenza media (5,3 giorni contro i 5,1 del 2015).
Gli stranieri rappresentano il 73,5% delle presenze in provincia di Venezia e il 48,8% in provincia di Rovigo. La maggior parte dei turisti stranieri proviene dalla Germania, con le presenze in aumento del +3,2% in provincia di Venezia e in contrazione del-0,8% in provincia di Rovigo.
Presenze turistiche – anno 2016
Rovigo Venezia
Elaborazioni Regione Veneto- Ufficio di Statistica su dati Istat
Anche gli scambi con l’estero sono stati caratterizzati da andamenti opposti tra le due province:
per Venezia si evidenzia un aumento delle esportazioni del +4,3% e delle importazioni del +2,1%
con performance superiori alla media nazionale e regionale, mentre per Rovigo le esportazioni diminuiscono del -5,3% e le importazione del -41,6%.
I dati di traffico delle principali infrastrutture dell’area evidenziano andamenti di ripresa
significativi. Per quanto riguarda il traffico autostradale nella tratta di competenza della società C.A.V, comprensiva del Passante di Mestre, i primi 9 mesi del 2016 hanno riportato un aumento 5,2% del traffico dei mezzi pesanti e del 4,4% per i mezzi leggeri. Il Porto di Venezia ha visto un incremento del 0,6 del tonnellaggio complessivo delle merci movimentate, e una ripresa (+1,2%) del traffico passeggeri collegato principalmente al traffico crocieristico. Sul versante aeroportuale il sistema Venezia (costituito dagli aeroporti di Venezia e Treviso) continua la sua crescita con un + 9,2% di aeromobili transitati e un +10,1% di passeggeri.
1.2 Il quadro normativo
Nel corso del 2016 sono proseguiti gli interventi normativi volti al completamento del processo di riforma e di razionalizzazione della Pubblica Amministrazione, ispirato da logiche di miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dei pubblici servizi e di riduzione di relativi costi.
Tale processo ha coinvolto direttamente anche il sistema camerale con una serie di atti normativi che, a partire dalla riduzione del diritto annuale a carico delle imprese hanno inciso sia dal punto di vista delle risorse finanziarie sia sotto l’aspetto strutturale, funzionale e organizzativo.
In particolare il Decreto 90/2014 convertito in legge 114/2014, che all’art. 28 ha sancito che:
a) l’importo del diritto annuale a carico delle imprese, come determinato per l’anno 2014, è ridotto, per l’anno 2015 del 35%, per l’anno 2016 del 40% e, a decorrere dall’anno 2017 del 50%;
b) la ridefinizione delle tariffe e dei diritti sulla base dei costi standard, con attuazione senza nuovi e maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Successivamente il legislatore con Legge n. 124/2015 “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” (art. 10) ha fissato i principali criteri ai quali la riforma del sistema camerale deve essere improntata e sulla base dei quali il Governo in data 25 agosto 2016 ha emanato lo “Schema di decreto legislativo recante riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura”.
Il 10 dicembre 2016 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 2019/2016 che in attuazione del sopracitato art. 10, ha data attuazione alla legge di riforma del sistema camerale la quale prevede una serie di interventi di razionalizzazione da attuarsi con successivi Decreti.
Le linee principali sulle quali si sviluppa il Decreto sono:
1. EFFICIENTAMENTO
a. riduzione del numero delle Camere di Commercio da 150 a 60 con vincolo di almeno una CCIAA per Regione e accorpamento delle CCIAA con meno di 75.000 imprese iscritte b. conferma della riduzione a partire dal 2017 del 50% del diritto annuo 2014
c. riduzione del 30% circa dei componenti dei Consigli camerali d. Unioni Regionali solo nelle Regioni con almeno 3 CCIAA
e. Accorpamento di tutte le Aziende Speciali che svolgono compiti simili o che comunque possono essere svolti in modo coordinato ed efficace da un’unica azienda
f. disciplina delle partecipazioni camerali allineata al DLGS sulle società partecipate previsto dall’art. 18 della “Legge Madia”
2. EFFICACIA
a. Ridefinizione delle funzioni delle Camere di commercio con previsione di:
Attività core (finanziate con il diritto annuale) i. Tenuta e gestione del registro delle imprese
ii. Formazione e gestione del fascicolo informatico d’impresa
iii. Tutela del consumatore e della fede pubblica, vigilanza e controllo sulla sicurezza/conformità dei prodotti e sugli strumenti soggetti alla disciplina della metrologia legale, la rilevazione sdei prezzi e delle tariffe, il rilascio dei certificati di origine delle merci e documenti per l’esportazione
iv. Informazione, formazione e supporto organizzativo e assistenza alle PMI per la preparazione ai mercati internazionali, con esclusione delle attività promozionali direttamente svolte all’estero
v. Valorizzazione del patrimonio culturale e sviluppo e promozione del turismo, con esclusione delle attività promozionali direttamente svolte all’estero
vi. Orientamento al lavoro e alternanza scuola-lavoro
Attività oggetto di convenzione con soggetti pubblici e privati (es. digitalizzazione e risoluzione alternativa delle controversie)
Attività in regime di libero mercato “pay per use” (es. attività di assistenza e supporto alle imprese)
3. GOVERNANCE
rafforzamento della vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico:
a. valutazione della performance delle CCIAA da parte di un comitato indipendente sulla base di criteri definiti dal MiSE anche al fine di premiare le camere più efficienti
b. gratuità di tutti gli incarichi degli organi diversi dai collegi dei revisori
c. limiti al trattamento economico degli amministratori, dirigenti e dipendenti delle Camere, delle Unioni Regionali e delle Aziende Speciali (da definirsi con Decreto del MiSE di concerto con il MEF
d. limite a due mandati per gli organi di governo delle Camere
e. approvazione da parte del MiSE su attività di gestione straordinaria delle Camere (es.:
costituzione di Aziende Speciali)
f. ricollocamento presso altre PA dell’eventuale personale che dovesse risultare in soprannumero all’esito della riorganizzazione del sistema camerale
Entro 180 gg. dall’entrata in vigore Decreto Legislativo, è prevista la presentazione da parte di Unioncamere della proposta di riorganizzazione e razionalizzazione del sistema camerale in relazione alla quale il MiSE adotterà il DM di attuazione (tempistica prevista entro agosto 2017).
1.3 L’amministrazione: la struttura e le risorse umane
Struttura organizzativa
Il 2016 ha visto la CCIAA Delta Lagunare fortemente impegnata alla ridefinizione della propria struttura organizzativa in funzione della necessità di razionalizzare e migliorare in termini di efficacia ed efficienza la gestione delle risorse umane in un contesto che vede la necessità di una sempre maggiore trasversalità nelle funzioni affidate al personale e, a turnover bloccato, nella disponibilità e capacità al cambiamento e alla molteplicità delle mansioni.
In particolare, con delibera della Giunta camerale n. 65 dell’11 aprile 2016, le aree sono state riviste e come di seguito determinate:
Area 1 – Segretario Generale (segreteria generale, gestione delle risorse umane, promozione, protocollo e partecipazioni);
Area 2 – Amministrazione interna e progetti internazionali (servizi finanziari, provveditorato, URP, comunicazione e stampa, statistica e studi, certificazione estere e progettazione internazionale);
Area 3 – Ambiente, servizi innovativi e programmazione (Albo gestori ambientali, alternanza scuola lavoro, agenda digitale, controllo di gestione, servizio integrato gestione camerale);
Area 4 – Regolazione del Mercato (arbitrato e media conciliazione, metrico, brevetti, protesti sanzioni);
Area 5 – Registro Imprese e Semplificazione(Registro Imprese e Albo Imprese Artigiane, Sportello Unico Attività Produttive SUAP, Diritto Annuale, Servizi informatici e sito internet).
In relazione alla definizione delle suddette Aree Dirigenziali, con successiva delibera n. 170 del 27 luglio 2016, sono state identificate le ulteriori posizioni che si articolano in:
Settori
1. settore economico finanziario (ragioneria, provveditorato, raccordo aziende speciali, partecipazioni);
2. settore promozionale (promozione e servizi camerali, alternanza scuola lavoro, segreteria generale e progetti internazionali)
3. semplificazione amministrativa
4. servizio integrato camera, controllo di gestione e presidio sede Rovigo 5. settore personale, sviluppo risorse umane stipendi
Servizi
Area 1: Servizio promozione, Servizio stipendi e personale, Servizio partecipazioni, Servizio contabilità ASPO;
Area 2: Servizio comunicazione/URP, Servizio provveditorato, Servizio contabilità CCIAA e raccordo strutture sistema, Servizio sedi camerali;
Area 3: Servizio Ambiente, Servizio Alternanza Scuola Lavoro, Servizio Qualità, Servizio Trasparenza Amministrativa;
Area 4: Servizio Metrico, Servizio sanzioni e protesti;
Area 5: Servizio informatica,Servizio diritto annuale, n. 3 Servizi su registro imprese.
Uffici: ne sono previsti in tutto 21.
La suddetta struttura è risultata però operativa solo a partire dal 2017, in considerazione del tempo resosi necessario per le procedure di attuazione che hanno impegnato l’amministrazione.
Nel 2016 la struttura con la quale la Camera ha operato è definita dall’Ordine di Servizio n. 11 del 19/8/2016 così come indicato nella figura che segue:
Le risorse umane
Come evidenziato nelle tabelle che seguano il numero delle risorse umane sulle quali la Camera di commercio ha potuto contare nel 2016 per lo svolgimento delle sue funzioni è un dato che si è notevolmente ridotto nel tempo.
Risorse Umane
CCIAA VE +RO al 31/12/2014
CCIAA DL al 20/7/2015 (data
accorpamento)
CCIAA DL al 31/12/2015
CCIAA DL al 27/9/2016
CCIAA DL al 31/12/2016
Personale 152 147 145 142 140(**)
Dirigenti 5 5 5 5 5(*)
Totale
157 152 150 147 145(*) di cui una unità in aspettativa da novembre 2016
(**) di cui una unità in distacco e una unità in aspettativa per tutto il 2016
Nella tabella che segue si riporta la dinamica del personale dipendente tenuto conto della tipologia contrattuale:
Personale a tempo indeterminato per tipologia contrattuale al 31/12/2016
2015 2015 2015 2016
VE RO DL DL
Full time 83 31 114 110
Part time 28 8 36 35
Totale 111 39 150 145
FTE 103,2 37,14 140,3 136,09
Nella tabelle che segue si evidenzia la suddivisione del personale (compresi i dirigenti) in base alle Funzioni Istituzionali previste dal DPR 254/2005
Funzioni istituzionali Numero %
A –Organi Istituzionali e Segreteria Generale 23 15,8%
B – Servizi di Supporto 37 25,5%
C –Anagrafe e Servizi di Regolazione del Mercato 72,5 50%
D – Studio, Formazione, Informazione e promozione Economica 12,5 8,7%
Totale
145 100%Il Gruppo Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare
La Camera di commercio Venezia Rovigo Delta-Lagunare nell’esercizio delle proprie funzioni, anche per il 2016, si è avvalsa delle due aziende speciali A.s.Po. e Mercati di Lusia e Rosolina e di una società strumentale in house interamente partecipata CAMERA SERVIZI s.r.l..
Nome Mission Settore
CAMERA SERVIZI s.r.l.
Servizi a supporto del Gruppo Camera sia di carattere promozionale e supporto alle imprese che di carattere logistico- manutentivo degli immobili del Gruppo e supporto al Gruppo nei servizi di acquisto e forniture
Immobili e servizi
Azienda Speciale per i Mercati di Lusia e di Rosolina
L'Azienda Speciale Mercati, oltre alla gestione della struttura del mercato, si occupa dell'attività promozionale e divulgativa, partecipando a manifestazioni di settore ed organizzando al proprio interno incontri con gli operatori con finalità informative e formative.
Immobili e servizi
Nome Mission Settore
A.S.Po. Favorire lo sviluppo delle attività portuali dello scalo di Chioggia
Realizzazione Infrastrutture, erogazione servizi,
amministrazione beni
patrimoniali La dinamica del personale delle suddette aziende dal 2015 al 31 dicembre 2016 è così risultata:
Dipendenti espressi in unità equivalenti
Denominazione 2015 2016
Camera Servizi srl 9,8 10
A.s.Po. 7,5 7,8
Azienda Speciale per i Mercati di
Lusia e di Rosolina 8,5 8,5
1.4 Il risultato della gestione
Il quadro economico e il contesto che si desume dai paragrafi precedenti da evidenza di come anche per il 2016 le imprese continuano a sentire ed a soffrire per la crisi che, nonostante taluni segnali di ripresa, non è ancora superata con la necessità di una azione della Camera di commercio ancora più incisiva e di prossimità con il sistema economico locale.
In questo contesto è continuata, pur nella riduzione complessiva delle risorse umane e finanziarie, l’attività del nostro Ente e sostegno del sistema economico provinciale con circa 7.5000.695 di € riversati sul territorio con interventi promozionali.
In particolare è proseguita l’attività di sostegno alle attività delle due aziende speciali, nonché ai diversi settori di intervento di cui meglio si dettaglia nella sezione di analisi dei risultati raggiunti.
Nel presente paragrafo viene invece riportata una analisi dei principali scostamenti tra il preventivo economico ed il bilancio di esercizio 2016 e un breve dettaglio dei risultati di consuntivo delle funzioni istituzionali di cui al DPR 254/2005.
PROVENTI CORRENTI: €. 20.364.294,13=
Rispetto del preventivo aggiornato si rileva un minor introito di proventi correnti pari al -1,88%
iscrivibile per la maggior parte alle categoria di entrata “Proventi gestione servizi” per una previsione alla voce “Affitti attivi” che non si è concretizzata.
DESCRIZIONE Aggiornato 2016 Consuntivo 2016 Variazione
DIRITTO ANNUALE 12.682.500,00 12.602.745,15 -79.754,85
DIRITTI DI SEGRETERIA 4.689.500,00 4.803.363,04 113.863,04
CONTRIBUTI TRASFERIMENTI ED ALTRE
ENTRATE 2.867.145,00 2.780.988,15 -86.156,85
PROVENTI GESTIONE SERVIZI 515.552,96 192.333,64 -323.219,32
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE - 15.135,85 -15.135,85
TOTALE PROVENTI CORRENTI € 20.754.697,96 20.394.565,83 -390.403,83
COMPOSIZIONE % PROVENTI CORRENTI 2016
Relativamente al maggior introito per “Diritti di segreteria” rispetto al preventivo aggiorno per complessivi € 113.863,04 si sottolinea come il dato maggiore sia attribuibile alle voci “Diritti Mud-sistri” e “Diritti di Segreteria Ambiente”.
Di seguito un grafico di dettaglio della composizione della voce.
COMPOSIZIONE % DIRITTI DI SEGRETERIA 2016
ONERI CORRENTI: €.24.008.404,92 =
Rispetto del preventivo aggiornato si rileva una minore spesa di oneri correnti pari al -5,53%%
iscrivibile per la maggior parte alle voci di uscita “Personale” e “Funzionamento”.
DESCRIZIONE Aggiornato 2016 Consuntivo 2016 Variazione
PERSONALE 6.666.300,00 6.307.416,19 -358.883,81
FUNZIONAMENTO 7.428.541,00 6.460.970,80 -967.570,20
INTERVENTI ECONOMICI 7.680.996,26 7.500.695,75 -180.300,51
AMMORTAMENTI ED
ACCANTONAMENTI 3.636.695,00 3.739.322,18 102.627,18
TOTALE ONERI CORRENTI 25.412.532,26 24.008.404,92 -1.404.127,34
COMPOSIZIONE % ONERI CORRENTI 2016
RISULTATO ECONOMICO € 3.642.884,30
DESCRIZIONE Aggiornato 2016 Consuntivo 2016 Variazione
PROVENTI CORRENTI 20.754.697,96 20.364.294,13 -390.403,83
ONERI CORRENTI -25.412.532,26 -24.008.404,92 1.404.127,34
RISULTATO GESTIONE CORRENTE -4.657.834,30 -3.644.110,79 1.013.723,51
PROVENTI FINANZIARI 43.500,00 101.263,47 57.763,47
ONERI FINANZIARI -1.000,00 -203,83 796,17
DESCRIZIONE Aggiornato 2016 Consuntivo 2016 Variazione RISULTATO GESTIONE FINANZIARIA 42.500,00 101.059,64 58.559,64
PROVENTI STRAORDINARI 500.000,00 2.410.874,40 1.910.874,40
ONERI STRAORDINARI -500.000,00 -1.098.695,94 -598.695,94
RISULTATO GESTIONE STRAORDINARIA - 1.312.178,46 1.312.178,46 SVALUTAZIONI DA PARTECIPAZIONI - -1.412.011,61 - 1.412.011,61 AVANZO (DISAVANZO) ECONOMICO
DELL’ESERCIZIO -4.615.334,30 -3.642.884,30 -972.450,00 Il risultato evidenzia come l'Ente camerale, rispetto alla previsione di un risultato negativo pari a complessivi € -4.615.334,30 (preventivo aggiornato) riporti una minore perdita pari a € - 3.642.884,30 che determina un minor ricorso all’utilizzo di avanzi patrimonializzati per € 972.450,00.
La previsione iniziale volta a garantire anche per il 2016 un investimento adeguato per la realizzazione di iniziative promozionali dedicate allo sviluppo del sistema delle imprese locali, in ragione del perdurare della crisi economica, ha mantenuto nei risultati di consuntivo gli impegni assunti dall’Ente registrando la quasi totalità dell’impiego delle risorse dedicate agli interventi economici (€ 7.500.695,75 su una previsione di € 7.680.996,26) con una percentuale di utilizzo del 97,65% .
Il dato nel suo ammontare complessivo rappresenta l'impegno dell'Amministrazione in termini di risorse dirette investite in attività ed iniziative per interventi di sostegno e promozione del sistema produttivo del territorio veneziano e polesano, in linea con le scelte e le linee strategiche dettate in sede di programmazione
Il migliore risultato rispetto alla perdita programmata, in presenza di minori entrare rispetto alle previste di € -79.754,85, è infatti determinato da azioni di razionalizzazione che hanno permesso la consuntivazione di minori spese in ordine agli oneri del personale e del funzionamento.
Se si guarda al risultato della gestione corrente si evidenzia infatti come lo stessi risulti migliorativo rispetto alle previsione con una minore perdita di complessivi € 1.013.723,51 che regredisce a € -972.450,00 per l’incidenza dei risultati della gestione finanziaria, straordinaria e le rettifiche all’attività finanziaria per svalutazioni da partecipazioni.
IL CONSUNTIVO PER FUNZIONI ISTITUZIONALI
L’art. 24 del DPR 254/2005 richiede di allegare alla relazione della Giunta il consuntivo dei proventi, degli oneri e degli investimenti relativamente alle funzioni istituzionali come dettagliate nel preventivo approvato ed eventualmente modificato in corso d’anno dal Consiglio camerale.
Tale consuntivo è riportato nella tabella allegata alla presente relazione (allegato n. 1) dove, per
ciascuna funzione istituzionale, vengono riportate:
• la colonna degli stanziamenti disposti a preventivo e nel successivo aggiornamento, così come approvati, rispettivamente, con delibere del Consiglio camerale n. 25 del 16/12/2015 e n. 6 del 27/7/2016;
• la colonna degli importi risultanti a consuntivo alla data del 31 dicembre 2016 per ogni tipologia di provento, onere e voce di investimento;
• la colonna degli scostamenti registrati a consuntivo rispetto al preventivo aggiornato.
La suddivisione consente di avere una visione più dettagliata dell’utilizzo delle risorse tra le diverse funzioni dell’Ente previste dal Regolamento di contabilità di cui al seguente schema riepilogativo:
FUNZIONE MacroProcesso Processo
FUNZIONE A - Organi Istituzionali e Segreteria Generale
CICLO DI GESTIONE DELLE PERFORMANCE
Pianificazione, programmazione, monitoraggio e controllo
Sistemi di gestione
RAPPRESENTANZA, AFFARI GENERALI E SEGRETERIA
Gestione e supporto organi istituzionali
Tutela legale
Gestione documentazione COMUNICAZIONE Comunicazione
FUNZIONE B - Servizi di Supporto
RISORSE UMANE Acquisizione e gestione risorse umane APPROVVIGIONAMENTO E
GESTIONE DEI BENI
Fornitura beni e servizi
Gestione beni materiali e immateriali e logistica
BILANCIO E FINANZA Gestione diritto annuale Gestione contabilità e liquidità
FUNZIONE C - Anagrafe e Servizi di Regolazione del Mercato
ANAGRAFICO CERTIFICATIVO
Tenuta registro imprese, repertorio economico amministrativo, albo artigiani
Tenuta albo gestori ambientali Gestione suap camerale Servizi digitali
Certificazioni per l'estero
REGOLAZIONE E TUTELA DEL MERCATO
Protesti
Brevetti e marchi Prezzi e borsa merci
Sanzioni amministrative ex l. 689/81 Attività in materia di metrologia legale
Forme alternative di giustizia
FUNZIONE MacroProcesso Processo FUNZIONE D - Studio,
Formazione, Informazione e Promozione Economica
PROMOZIONE E INFORMAZIONE
ECONOMICA ALLE IMPRESE
Monitoraggio economia e mercato Formazione professionale rivolta all'esterno
Promozione territorio e imprese Il consuntivo ripartito per funzioni, consente di evidenziare meglio le Aree che hanno dato luogo a delle differenze rispetto al Preventivo Economico e quanto queste ultime abbiano influenzato il risultato economico previsto.
In particolare, l'analisi che segue evidenzia gli scostamenti, suddivisi per Funzioni Istituzionali, tra i risultati del bilancio d'esercizio al 31/12/2016 e i dati del preventivo aggiornato, approvato dal Consiglio camerale.
La gestione nel suo complesso presenta un disavanzo al 31 dicembre2016 di € - 3.642.884 inferiore rispetto al disavanzo programmato per € -4.615.334,30 in sede di approvazione dell’aggiornamento al Preventivo Economico 2016. Come emerge dall'analisi dei dati riferiti alle singole Funzioni Istituzionali, la funzione che registra il maggiore valore positivo è la funzione D) Studio Formazione Informazione e Promozione Economica.
In particolare:
Funzione A – Organi Istituzionali e Segreteria Generale
VOCI DI CONTO AGGIORNATO 2016 CONSUNTIVO 2016 DIFFERENZA
DIRITTO ANNUALE 0,00
DIRITTI DI SEGRETERIA 0,00
CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI 245.000,00 81.560,00 163.440,00
PROVENTI GESTIONE BENI E SERVIZI 0,00 -57,00 57,00
RIMANENZE 0,00
TOTALE PROVENTI CORRENTI 245.000,00 81.503,00 163.497,00
PERSONALE 968.950,00 873.322,00 95.628,00
FUNZIONAMENTO 3.375.588,00 3.026.044,00 349.544,00
INTERVENTI ECONOMICI 376.781,00 358.746,00 18.035,00
AMMORTAMENTI ED
ACCANTONAMENTI 177.712,00 122.847,00 54.865,00
TOTALE ONERI CORRENTI 4.899.031,00 4.380.959,00 518.072,00 RISULTATO GESTIONE CORRENTE -4.654.031,00 -4.299.456,00 -354.575,00
PROVENTI FINANZIARI 27.000,00 83.560,00 -56.560,00
ONERI FINANZIARI 0,00
GESTIONE FINANZIARIA 27.000,00 83.560,00 -56.560,00
PROVENTI STRAORDINARI 1.515.919,00 -1.515.919,00
ONERI STRAORDINARI 42.435,00 -42.435,00
GESTIONE STRAORDINARIA 0,00 1.473.484,00 -1.473.484,00
Svalutazione da Partecipazioni -1.412.012,00 1.412.012,00 RISULTATO ECONOMICO ESERCIZIO -4.627.031,00 -4.154.424,00 -472.607,00
Funzione B – Servizi di Supporto
VOCI DI CONTO AGGIORNATO 2016 CONSUNTIVO 2016 DIFFERENZA
DIRITTO ANNUALE 12.682.500,00 12.602.745,00 79.755,00
DIRITTI DI SEGRETERIA 0,00
CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI 90.145,00 98.738,00 -8.593,00
PROVENTI GESTIONE BENI E SERVIZI 411.353,00 80.535,00 330.818,00
RIMANENZE -15.136,00 15.136,00
TOTALE PROVENTI CORRENTI 13.183.998,00 12.766.882,00 417.116,00
PERSONALE 1.482.800,00 1.639.070,00 -156.270,00
FUNZIONAMENTO 1.292.202,00 1.026.379,00 265.823,00
INTERVENTI ECONOMICI 0,00
AMMORTAMENTI ED ACCANTONAMENTI 2.635.377,00 2.974.942,00 -339.565,00 TOTALE ONERI CORRENTI 5.410.379,00 5.640.391,00 -230.012,00 RISULTATO GESTIONE CORRENTE 7.773.619,00 7.126.491,00 647.128,00
PROVENTI FINANZIARI 16.500,00 17.703,00 -1.203,00
ONERI FINANZIARI 1.000,00 204,00 796,00
GESTIONE FINANZIARIA 15.500,00 17.499,00 -1.999,00
PROVENTI STRAORDINARI 500.000,00 588.665,00 -88.665,00
ONERI STRAORDINARI 500.000,00 943.346,00 -443.346,00
GESTIONE STRAORDINARIA 0,00 -354.681,00 354.681,00
Svalutazione da Partecipazioni 0,00
RISULTATO ECONOMICO ESERCIZIO 7.789.119,00 6.789.309,00 999.810,00
Funzione C – Anagrafe e Servizi di Regolazione del Mercato
VOCI DI CONTO AGGIORNATO 2016 CONSUNTIVO 2016 DIFFERENZA
DIRITTO ANNUALE 0,00
DIRITTI DI SEGRETERIA 4.619.500,00 4.708.138,00 -88.638,00 CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI 432.000,00 335.471,00 96.529,00 PROVENTI GESTIONE BENI E SERVIZI 78.000,00 102.406,00 -24.406,00
RIMANENZE 0,00
TOTALE PROVENTI CORRENTI 5.129.500,00 5.146.015,00 -16.515,00
PERSONALE 3.210.700,00 2.956.921,00 253.779,00
FUNZIONAMENTO 2.191.482,00 1.971.948,00 219.534,00
INTERVENTI ECONOMICI 305.165,00 104.331,00 200.834,00
AMMORTAMENTI ED ACCANTONAMENTI 630.848,00 491.387,00 139.461,00 TOTALE ONERI CORRENTI 6.338.195,00 5.524.587,00 813.608,00 RISULTATO GESTIONE CORRENTE -1.208.695,00 -378.572,00 -830.123,00
PROVENTI FINANZIARI 0,00
ONERI FINANZIARI 0,00
GESTIONE FINANZIARIA 0,00 0,00 0,00
PROVENTI STRAORDINARI 14.706,00 -14.706,00
ONERI STRAORDINARI 95.761,00 -95.761,00
VOCI DI CONTO AGGIORNATO 2016 CONSUNTIVO 2016 DIFFERENZA
GESTIONE STRAORDINARIA 0,00 -81.055,00 81.055,00
Svalutazione da Partecipazioni 0,00
RISULTATO ECONOMICO ESERCIZIO -1.208.695,00 -459.627,00 -749.068,00
Funzione D – Studio – Formazione – Informazione e Promoz. Economica
VOCI DI CONTO AGGIORNATO 2016 CONSUNTIVO 2016 DIFFERENZA
DIRITTO ANNUALE 0,00
DIRITTI DI SEGRETERIA 70.000,00 95.225,00 -25.225,00
CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI 2.100.000,00 2.265.218,00 -165.218,00 PROVENTI GESTIONE BENI E SERVIZI 26.200,00 9.450,00 16.750,00
RIMANENZE 0,00
TOTALE PROVENTI CORRENTI 2.196.200,00 2.369.893,00 -173.693,00
PERSONALE 1.003.850,00 838.103,00 165.747,00
FUNZIONAMENTO 569.269,00 436.600,00 132.669,00
INTERVENTI ECONOMICI 6.999.050,00 7.037.619,00 -38.569,00 AMMORTAMENTI ED
ACCANTONAMENTI 192.759,00 150.146,00 42.613,00
TOTALE ONERI CORRENTI 8.764.928,00 8.462.468,00 302.460,00 RISULTATO GESTIONE CORRENTE -6.568.728,00 -6.092.575,00 -476.153,00
PROVENTI FINANZIARI 0,00
ONERI FINANZIARI 0,00
GESTIONE FINANZIARIA 0,00 0,00 0,00
PROVENTI STRAORDINARI 291.584,00 -291.584,00
ONERI STRAORDINARI 17.153,00 -17.153,00
GESTIONE STRAORDINARIA 0,00 274.431,00 -274.431,00
Svalutazione da Partecipazioni 0,00
RISULTATO ECONOMICO ESERCIZIO -6.568.728,00 -5.818.144,00 -750.584,00
SEZIONE 2 – GLI OBIETTIVI PROGRAMMATI E I RISULTATI
La Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare è il primo ente, a livello nazionale, nato dall’accorpamento di due Camere di Commercio di Venezia e Rovigo a seguito di decisione voluta e deliberata dai due consigli camerali il 30 luglio 2014, operazione che ha visto l’emanazione del Decreto Ministeriale di nomina del Commissario ad Acta, il dr. Roberto Crosta, il 23 ottobre 2014; l’avvio delle operazione per la costituzione del consiglio camerale del nuovo Ente il 22 dicembre 2014; l’insediamento del consiglio della Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare il 20 luglio 2015.
Il 2016 rappresenta quindi il primo anno di attività della nuova Camera in un contesto, che come evidenziato anche nei precedenti paragrafi è stato condizionato dai seguenti fattori:
• interno: la nascita della Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare si è formalizzata il 20/7/2015 con l’insediamento del Consiglio camerale della Camera accorpata ma necessita di continuare nel processo di accorpamento delle due strutture per addivenire ad una effettiva aggregazione in termini di condivisione e razionalizzazione dei processi e maturazione della consapevolezza di unità.
• esterno: permanere della crisi economica che non vede ancora prospettive concrete per una ripresa forte e duratura per il territorio ed il sistema delle imprese di riferimento.
• normativo: il 2016 ha visto la formalizzazione del Decreto di riforma del sistema camerale solo a metà dicembre con il protrarsi per tutto il corso dell’anno di una condizione di forte incertezza operativa.
L'azione della Camera di Commercio, per il 2016, è quindi proseguita nelle sue linee strategiche fondamentali dettate in sede di mandato istituzionale quinquennale, e confermato in sede di Relazione Previsionale programmatica approvata con deliberazione del Consiglio camerale n. 20 del 19 ottobre 2015.
In particolare si propone una sintesi dei principali risultati conseguiti in relazione agli obiettivi programmati, rinviando alla Relazione della performance 2016 che la Camera è tenuta ad approvare entro giungo 2017, il dettaglio dell’analisi dei singoli obiettivi strategici e operativi in ottica Balancedscorecard.
OBIETTIVO STRATEGICO N. 1 – SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E PROMOZIONE DELLA DIGITALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
LINEE DI INDIRIZZO PER IL 2016
Con tale linea di programmazione si intendono stimolare da un lato l’azione della Camera di Commercio sul tema della semplificazione amministrativa con particolare riferimento al SUAP, al registro delle imprese ed all’ambiente; dall’altro i percorsi di attuazione della digitalizzazione delle imprese con attenzione particolare allo sviluppo dell’agenda digitale.
La Camera si era posta l’obiettivo di proseguire nella strada tracciata, partecipando attivamente a tavoli di lavoro nazionali (Unioncamere e MISE) e regionali per la razionalizzazione e semplificazione normativa legata all’utilizzo della tecnologia informatica e telematica, contribuendo attivamente alla creazione di nuovi strumenti gestionali ed alla razionalizzazione delle procedure informatiche esistenti, coinvolgendo in maniera più stringente le