LE
Monografie
collana di risor se per l’insegnante
5
STORIA
CON CITTADINANZA A TTIVA
Griglie degli obietti vi Griglie di rile vazione
Compito di r ealtà Coding
Verifiche
cover LE MONOGRAFIE storia 5.indd 3
cover LE MONOGRAFIE storia 5.indd 3 16/03/20 19:0916/03/20 19:09
INDICE
Introduzione
. . . .3
Griglia degli obiettivi e delle attività
. . . .5
La civiltà greca
. . . .7
Atene e Sparta
. . . .14
La vita quotidiana in Grecia
. . . .22
Le colonie greche
. . . .27
Gli eventi storici
. . . .28
I popoli italici
. . . .32
Gli Etruschi
. . . .34
La civiltà romana
. . . .40
La monarchia romana
. . . .45
La repubblica romana
. . . .47
La vita a Roma
. . . .49
La casa
. . . .52
La religione
. . . .55
Ipotesi di lavoro per l’insegnante
. . . .58
La vita pubblica
. . . .59
L’esercito
. . . .63
Gli eventi storici
. . . .65
Il cristianesimo
. . . .73
I barbari
. . . .74
La caduta
. . . .76
Verifiche finali
. . . .77
Griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi
. . . .81
CODING . . . .
83
COMPITO DI REALTA . . . .
88
Griglia degli obiettivi e delle attività
. . . .89
Il patrimonio storico-artistico italiano
. . . .90
Griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi
. . . .96
STORIA
CITTADINANZA
3
Questa monografia è articolata in un percorso dedicato alla Storia di classe quinta e un percorso di Cittadinanza. Ogni percorso è aperto da una “griglia degli obiettivi e delle attività” che ri- porta, per ogni scheda operativa proposta, l’obiettivo specifico e la descrizione dell’attività. A conclusione di ogni percorso è presente una “griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi” compilabile dal docente.
Le schede operative destinate agli alunni sono strutturate in modo graduale e si pongono l’obiet- tivo di mantenere vivo l’interesse del bambino attraverso attività varie, coinvolgenti, stimolanti, chiare e comprensibili senza essere banali. Le pagine di “Ipotesi di lavoro per l’insegnante” sono rivolte ai docenti e offrono spunti metodologici e didattici sull’uso delle schede.
A conclusione del percorso di Storia, si trovano attività di coding e un compito di realtà.
STORIA
L’insegnamento della Storia deve essere basato soprattutto su ragioni di tipo storiografico e quindi essere caratterizzato da una particolare attenzione ai procedimenti propri della ricerca storica, alla progressiva comprensione di ciò che è un fatto storico, al graduale avvicinamento alle metodologie e agli strumenti propri dello storico. Conseguentemente, è fondamentale porre attenzione ai processi di ragionamento, alle strategie cognitive che i bambini sono in grado di utilizzare e alle modalità didattiche che le favoriscono.
In questo quadro metodologico e didattico diventa importante il ruolo del docente, a cui è ri- chiesto non solo di fare delle buone lezioni, ma anche di organizzare tempi, spazi, materiali per permettere l’acquisizione delle conoscenze.
Tali conoscenze devono essere il frutto di scambi di idee all’interno dei gruppi di lavoro, di allar- gamento di visioni prospettiche diverse, di elaborazione dei contenuti relativi ai problemi storici che vengono affrontati e che devono essere accessibili, ma anche complessi e motivanti.
L’attività didattica deve procedere, per quanto consente la situazione scolastica in cui si opera, secondo le modalità della storiografia rispettandone gli itinerari fondamentali: la formulazione di domande, il reperimento di fonti pertinenti, l’analisi e la discussione sulla documentazione, il confronto critico tra le diverse risposte.
A fianco di questa attività rigorosa e specifica, non si deve tralasciare l’aspetto delle narrazioni che la storiografia ha accumulato e che devono essere una risorsa importante per coinvolgere e avvicinare i bambini alla conoscenza del passato anche più remoto.
Il testo propone un percorso operativo tale da favorire i processi di apprendimento e contribuire allo sviluppo di abilità e conoscenze che potenzino la concettualizzazione e la costruzione di stru- menti adatti a comprendere fatti storici.
Per stimolare allo studio e alla lettura e facilitare la memorizzazione dei contenuti, sono stati scelti brani informativi che aiutano a entrare nell’atmosfera delle civiltà e delle vicende a esse relative, a immedesimarsi nelle situazioni e a riviverle, riflettendo sulle problematiche del passato.
Le schede relative alla civiltà greca, etrusca e romana favoriscono la nascita di domande, la for-
mulazione di ipotesi, la discussione e motivano gli alunni alla ricerca storiografica, al confronto
delle fonti, allo studio di materiali di diverso tipo. Questo percorso si articola attraverso la lettura
e l’analisi di documenti, l’organizzazione grafica delle informazioni, l’uso di strumenti storici quali
la linea del tempo e le carte geostoriche, l’elaborazione in forma narrativa delle informazioni, la
produzione di testi di sintesi, il confronto di quadri di civiltà.
4
Particolare attenzione viene dedicata al lessico specifico della disciplina, attraverso l’individua- zione di parole chiave e la riflessione su di esse, permettendo l’arricchimento lessicale specifico.
Sono state previste alcune pagine che propongono strategie mirate per imparare a studiare:
parole evidenziate, da spiegare attraverso il contesto, permettendo una rielaborazione efficace e significativa dei contenuti; la presenza di schemi già strutturati o da strutturare facilita l’individua- zione delle informazioni, la connessione logica fra le stesse e un’interiorizzazione mutuata dalla grafica; la presenza di testi informativi in cui si chiede di individuare, all’interno di un argomento, sottocapitoli e paragrafi, aiuta a sviluppare processi di analisi e di sintesi e permette un più efficace apprendimento.
CITTADINANZA
Il percorso di lavoro proposto per Cittadinanza presenta il patrimonio storico artistico italiano
approfondendo alcuni dei siti riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, sottolinenando
l’importanza della tutela di tale patrimonio per uno sviluppo delle coscienze in tale direzione.
5
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI ATTIVITÀ
1
Conoscere l’ambiente in cui si è sviluppata la civiltà greca. Localizzazione sulla carta degli spazi geografici, delle loro caratteristiche e delle loro problematiche.2
Conoscere la storia della civiltà greca. Individuazione di eventi storici e loro localizzazione sulla linea del tempo.3-4
Conoscere alcuni aspetti della civiltà micenea. Lettura e analisi di un testo e individuazione delle informazioni.5
Conoscere le vicende della guerra di Troia. Organizzazione delle informazioni in ordine logico- temporale.6
Conoscere la struttura della polis. Lettura e analisi di un testo, comprensione e utilizzo delle parole chiave.7
Conoscere alcuni aspetti della vita quotidiananell’antica Grecia. Analisi di testi informativi, di fonti iconografiche, di documenti e riflessione sui dati forniti.
8
Conoscere la democrazia ad Atene. Analisi di un documento e riflessione sulle forme di governo.9-10
Conoscere alcuni aspetti della vita ad Atene. Analisi di un testo informativo e individuazione dei dati forniti.11
Conoscere l’aristocrazia a Sparta. Analisi di un testo e riflessione sulle forme di governo.12-13
Conoscere alcuni aspetti della vita a Sparta. Analisi di un documento e di una fonte iconografica e individuazione di informazioni.14
Conoscere alcuni aspetti della vita quotidiananell’antica Grecia. Analisi di testi informativi, di fonti iconografiche, di documenti e riflessione sui dati forniti.
15
Confrontare gli aspetti significativi di Atene e Sparta. Raccolta e confronto di dati.16-17-18
19-20
Conoscere alcuni aspetti della vita quotidiananell’antica Grecia. Analisi di testi informativi, di fonti iconografiche, di documenti e riflessione sui dati forniti.
21
Conoscere le colonie greche. Analisi di un documento e individuazione di informazioni.22-23
24-25
Conoscere i principali avvenimenti della storia greca. Approfondimento di alcuni eventi storici attraverso l’analisi di testi e documenti e loro collocazione sulla linea del tempo.26-27
Conoscere gli antichi popoli italici. Osservazione e analisi di una carta tematica e di fonti storiche.28
Conoscere gli eventi principali della storia etrusca. Individuazione di eventi e loro collocazione sulla linea del tempo.29-30-31
Conoscere alcuni aspetti della civiltà etrusca. Lettura e analisi di testi informativi e individuazione dei dati forniti.32
Costruire il quadro di civiltà relativo agli Etruschi. Utilizzo delle conoscenze storiche per la costruzione del quadro di civiltà.33-34
Conoscere le origini leggendarie della città di Roma. Lettura di un testo e organizzazione delle informazioni in ordine logico-temporale.35
Conoscere le origini storiche della città di Roma. Analisi di un documento e individuaizone delle cause di un evento storico.36
Conoscere la storia della civiltà romana. Individuazione di eventi storici e loro localizzazione sulla linea del tempo.37-38
Conoscere l’organizzazione politica di Roma nel periododella monarchia. Osservazione e costruzione di tabelle, riflessioni
e confronti.
39
Conoscere l’organizzazione politica di Roma nel periododella repubblica. Analisi di testi e individuazione delle funzioni
dei magistrati.
40
Conoscere le funzioni dei consoli nella Romarepubblicana. Analisi di un documento e individuazione della funzione
dei consoli.
41
Conoscere l’organizzazione familiare nella società romana. Lettura e analisi di un testo informativo e individuazione dei dati.6
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI ATTIVITÀ da 42 a 49
Conoscere alcuni aspetti della vità quotidiana a Roma:
• la scuola;
• la scrittura;
• le abitazioni;
• la religione.
Lettura e analisi di documenti e di testi informativi, osservazione di reperti storici e di ricostruzioni iconografiche per acquisire dati sulla vita quotidiana a Roma.
50-51-52
Conoscere alcuni ambienti particolari delle città romane:
• il Foro;
• l’anfiteatro;
• le terme.
Lettura e analisi di testi informativi, di reperti storici e di ricostruzioni iconografiche per conoscere i luoghi in cui si svolgeva la vita dei Romani.
53
Conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana a Roma:gli spettacoli.
Lettura e analisi di documenti e di testi informativi, osservazione di reperti storici e di ricostruzioni iconografiche per acquisire dati sulla vita quotidiana a Roma.
54
Conoscere l’organizzazione dell’esercito romano. Lettura e analisi di un testo informativo e individuazione dei dati.55-56-57
Conoscere gli eventi della storia romana. Approfondimento di alcuni eventi storici attraverso l’analisi di testi e documenti.58-59
Conoscere le cause della crisi della repubblica. Analisi di testi informativi e di documenti e individuazione delle cause di un evento.60-61
Conoscere eventi della storia romana. Approfondimento di alcuni eventi storici attraverso l’analisi di testi e documenti.62
Conoscere eventi dell’impero romano. Associazione di date stroiche agli eventi corrispondenti.63
Conoscere il cristianesimo e la sua diffusione. Lettura e analisi di un testo informativo e individuazione dei dati.64
Conoscere eventi che portarono alle invasioni barbariche. Lettura e analisi di un testo informativo e individuazione dei dati.65
Conoscere alcuni aspetti dei barbari. Analisi di ricostruzioni iconografiche e di documenti e individuaizone di dati.66
Conoscere le cause della caduta dell’impero romanod’Occidente. Analisi di cause e individuaizone delle conseguenze.
Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
© La Spiga Edizioni
7
I GRECI: L’AMBIENTE
1
O.A.: conoscere l’ambiente in cui si è sviluppata la civiltà greca.
Osserva la carta e rispondi.
• Da quali mari è bagnata la Grecia?
______________________________________
______________________________________
• Come sono le coste? __________________
______________________________________
• Com’è il territorio? ____________________
______________________________________
• Come sono i fiumi? ____________________
______________________________________
• Quali possono essere state, in un ter rito rio con queste caratteristiche, le attività della popolazione? ________________________
______________________________________
• E quelle di chi viveva lungo le coste e sulle isole? ___________________________
______________________________________
Questo ambiente quali conseguenze ha portato? Completa lo schema.
_______________________________________
_______________________________________
_______________________________________
Territorio montuoso
Poche pianure e scarsità di acqua
Numerose
zone costiere
Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
8
O.A.: conoscere la storia della civiltà greca.Intorno al 2000 a.C. la Grecia era abitata da popolazioni che si dedicavano alla pastorizia e all’agricoltura.
In quell’epoca essa fu invasa e conquistata da una popolazione che veniva dall’Asia centrale, gli Achei, forti guerrieri che facevano uso del cavallo, ancora sconosciuto in Europa.
Gli Achei fondarono grandi città circondate da mura poderose, come Micene, Tirinto, Argo, Tebe, Pilo.
La città più importante fu Micene, per cui la civiltà achea è detta anche micenea. Le città erano indipendenti, ognuna con il proprio re, e spesso erano in lotta fra loro.
I Micenei, intorno al 1450 a.C., invasero e distrussero Creta diventando, al posto dei Cretesi, i padroni dei commerci nel Mediterraneo.
Per motivi commerciali, verso il 1100 a.C., portarono la guerra sotto le mura di Troia, una città sul mar Nero.
Dopo un assedio durato dieci anni, i Micenei entrarono nella città e la incendiarono. In seguito a questa guerra cominciò il declino della potenza micenea.
Nuovi popoli che arrivavano dall’Europa invasero la Grecia.
Verso il 1000 a.C., i Dori, che conoscevano il ferro, scacciarono o resero schiavi gli Achei e diventarono i padroni dei territori greci.
Iniziò un periodo conosciuto come “ l’età oscura” in cui le attività economiche diminuirono, le città furono abbandonate, la popolazione calò fortemente e si abbandonò l’uso della scrittura.
Solo verso il 700 a.C., la civiltà tornò a rifiorire in Grecia.
In questo periodo nelle città greche indipendenti l’una dall’altra, le poleis, ripresero i commerci, rifiorirono le arti. Ma le poleis, gelose ognuna
della propria indipendenza, giunsero ben presto a combattere tra loro per la supremazia su tutta la Grecia. Queste lotte interne le resero più deboli e così, nel 146 a.C., la Grecia diventò una provincia di Roma.
Riporta sulla linea del tempo le date evidenziate nel testo che hai appena letto e, in corrispondenza, scrivi l’evento che le riguarda.
LA STORIA
2
0
2000 a.C. 1500 a.C. 1000 a.C. 500 a.C. 500 d.C.
Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere alcuni aspetti della civiltà micenea.
9
I MICENEI
3
I Micenei praticavano l’agricoltura e la pastorizia.
Coltivavano il grano, l’orzo, l’ulivo, la vite e altri alberi da frutto, tra cui il fico. Allevavano ovini, caprini, bovini, suini per avere carne, latte, pelli e lana, e i cavalli, che usavano per la guerra e la caccia, attività cui si dedicavano soprattutto i nobili.
I Micenei erano bravi artigiani. Sapevano lavorare l’oro, l’argento, l’avorio e ne traevano splendidi gioielli.
Con il bronzo realizzavano armi: corazze, spade, pugnali, scudi, frecce, elmi. In guerra utilizzavano leggeri carri
da combattimento costruiti con due ruote leggere a quattro raggi. Erano anche abili costruttori di navi, con le quali
commerciavano sulle coste del Mediterraneo e del mar Nero.
La società micenea comprendeva i nobili (tra i quali era scelto il re, che era quasi sempre il guerriero più valoroso), i sacerdoti e il popolo (costituito da artigiani, commercianti e agricoltori).
Al di sotto di questi c’erano gli schiavi, prigionieri di guerra, che lavoravano i campi e allevavano il bestiame dei nobili.
I Micenei erano politeisti. Adoravano Zeus, il re degli dèi, sua moglie Era, il re del mare Poseidone, la dea dell’amore Afrodite, il dio della guerra Ares, la dea della terra Demetra…
Le persone più importanti seppellivano i loro defunti
in tombe chiuse con massi sovrapposti, ricoperti poi di terra.
Sul volto dei re defunti veniva appoggiata una sottile maschera d’oro finemente lavorata.
Completa la tabella con le informazioni tratte dal testo.
Attività
Organizzazione sociale _________________________________________________________________
_________________________________________________________________
Religione _________________________________________________________________
_________________________________________________________________
Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
10
O.A.: conoscere alcuni aspetti della civiltà micenea.Micene sorgeva sulla cima di un colle. Le mura erano costituite da enormi blocchi di pietra, talmente grandi che una leggenda attribuiva la loro costruzione
a dei giganti, i ciclopi. Erano infatti chiamate
“mura ciclopiche”.
Micene era una città fortezza, come tutte le altre città micenee: Argo, Tebe, Pilo, Tirinto…
La parte alta della città era l’ acropoli. Aveva un’entrata monumentale, larga tanto da permettere il passaggio di un
carro, sormontata dalle figure di due leoni, che erano forse il simbolo della famiglia reale.
Nell’acropoli risiedeva il re (wanax), il quale deteneva, con la moglie, i massimi poteri:
comandava l’esercito, divideva il bottino di guerra, amministrava la giustizia.
Il re abitava in un grande palazzo. In una sala molto ampia, il megarion, con al centro un focolare, si svolgevano gli affari di Stato e avevano luogo
i banchetti.
Nell’acropoli si trovavano anche le case dei nobili guerrieri, i compagni del re, proprietari di terre,
bestiame e schiavi.
Vi erano anche il tempio, dove i sacerdoti offrivano i sacrifici agli dèi, e le tombe dei re, poste sotto
cumuli di terra e alle quali si accedeva attraverso un lungo corridoio.
Intorno alle mura, sulle pendici del colle c’erano le case dei contadini, dei mercanti e degli artigiani.
Tra gli artigiani, particolarmente importanti erano i fabbri, che lavoravano il bronzo per realizzare armi e armature per i guerrieri.
4
MICENE
Rispondi.
• Perché le mura di Micene sono definite “ciclopiche”? ____________________________
______________________________________________________________________________
• Che cos’è l’acropoli? ________________________________________________________
______________________________________________________________________________
• Quali costruzioni erano comprese nell’acropoli? ________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
• Chi viveva fuori dall’acropoli? _________________________________________________
______________________________________________________________________________
Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere le vicende della guerra di Troia.
11
5
LA GUERRA DI TROIA
Metti in successione le sequenze inerenti le vicende della guerra di Troia numerandole da 1 a 8.
Con le loro navi, gli Achei giunsero a Troia e la cinsero d’assedio.
Cominciò così la guerra.
Per riportare in Grecia Elena, i re achei Achille, Diomede, Ulisse, Aiace, guidati da Agamennone, re di Micene, fecero guerra a Troia.
Ma la notte gli Achei uscirono dal cavallo e aprirono le porte di Troia ai compagni. Così Troia fu incendiata e distrutta.
Allora Ulisse fece costruire un enorme cavallo di legno nel cui interno si nascose con i più forti guerrieri achei.
I Greci fecero finta di andare via e lasciarono il cavallo davanti alle mura di Troia, come voto agli dèi per un felice ritorno a casa.
I Troiani, felici perché quella
terribile guerra era finita, portarono il cavallo in città e fecero festa.
Paride, figlio del re di Troia, rapì Elena, moglie del re di Sparta Menelao, di cui era ospite.
La guerra durava da dieci anni e sembrava non dovesse finire mai:
Troia, protetta dalle sue mura e dai
suoi soldati, era imprendibile.
Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
12
O.A.: conoscere la struttura della polis.Intorno al 700 a.C., la civiltà greca uscì dall’età oscura: le città si ripopolarono, tutte le attività agricole e artigianali ebbero un nuovo sviluppo, ripresero i commerci per mare e per terra.
Le città, separate da un territorio montuoso che rendeva difficili le comunicazioni, si governarono ognuna in modo autonomo, pur avendo struttura e forme di governo molto simili. Sorsero così le poleis, città-stato indipendenti con leggi proprie,
che comprendevano la città e i territori circostanti.
La polis per ogni greco era la patria, da difendere e che si sarebbe voluta sempre libera, più ricca e più forte, anche a discapito delle città vicine. Ogni greco era anche un soldato sempre pronto a combattere per la sua polis.
Per questo motivo, spesso fra una città e l’altra scoppiavano guerre che duravano anche molti anni, impedendo quindi la formazione di uno Stato unitario.
La polis era formata da una parte alta, l’acropoli, facile da difendere perché circondata da mura e che conteneva il tempio dedicato alla divinità protettrice della città stessa, oltre a templi di altre divinità. Al suo interno sorgevano anche gli edifici pubblici e il teatro.
Ai piedi della collina si estendevano i quartieri cittadini, con case e botteghe artigiane.
Il fulcro di questo settore era l’ agorà, la piazza del mercato e delle assemblee cittadine.
Tutto intorno si estendevano i campi, le fattorie e le zone a pascolo.
Scrivi al posto giusto le parole evidenziate nel testo.
LA POLIS
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_______________ _______________
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_______________
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Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana nell’antica Grecia.
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7
Scrivi a quale gara si riferisce ogni immagine.
I Greci amavano lo sport o, meglio,
amavano i Giochi, che venivano effettuati in occasione di feste o di riti funebri.
Nel 776 a.C. si svolsero i primi Giochi, con regole codificate, con scadenza quadriennale e con sede a Olimpia.
Diventarono in breve i giochi più
importanti di tutta la Grecia, anche se in altre città si svolsero manifestazioni simili.
I Giochi di Olimpia attiravano atleti e spettatori anche dalle lontane colonie.
Si svolgevano d’estate, stagione più adatta ai viaggi; per permettere un più comodo spostamento a tutti, venivano interrotte tutte le operazioni di guerra in atto tra le poleis. I partecipanti dovevano essere cittadini greci, gareggiavano nudi e non percepivano compensi in denaro, ma solo il premio per la vittoria, che consisteva in una corona di alloro.
Le gare dei giochi erano il pancrazio (un pugilato molto violento, in cui i guanti del pugile, rinforzati con strisce di cuoio, avevano la funzione di aumentare la potenza del colpo), il pentathlon (corsa, lancio del disco, lancio del giavellotto, salto in lungo e lotta), la corsa delle quadrighe (carri trainati da quattro cavalli), che chiudeva i Giochi.
LE OLIMPIADI
________________________
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Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
14
O.A.: conoscere la democrazia ad Atene.8
“Il nostro governo, chiamato democrazia perché è retto non da pochi ma da tutto il popolo, è tale che nulla abbiamo da invidiare agli altrui legislatori, dei quali anzi siamo il modello. Tutti i nostri cittadini sono uguali davanti alle leggi, sia quando si tratta di questioni personali sia quando dobbiamo eleggere i magistrati: non guardiamo infatti alla nobiltà della nascita, ma alla virtù dei singoli; né la povertà né l’umiltà dell’origine sono di impedimento a che sia eletto colui che può giovare allo Stato.”
Tucidide, La guerra del Peloponneso
Per capire meglio ciò che viene detto nel documento che hai appena letto, segna con una X il significato delle parole indicate in relazione al contesto in cui sono inserite. Se serve, aiutati con il dizionario.
Governo: amministrazione dello Stato persona che cura la casa Legislatore: colui che legge libri
colui che formula le leggi
Magistrati: persone che hanno cariche pubbliche maestri nell’antica Grecia
Impedimento: ostacolo, difficoltà mancanza di pazienza Giovare: divertirsi
essere utile Rispondi.
• Quale forma di governo aveva la città di Atene? __________________________________
• Qual è la sua caratteristica fondamentale? _______________________________________
• Che cosa significa la frase “Tutti i nostri cittadini sono uguali davanti alle leggi”?
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
• Che cosa doveva essere in grado di fare una persona per partecipare al governo della città? ________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
• Ad Atene chi era considerato “cittadino”? _____________________________________
_______________________________________________________________________________
ATENE, PATRIA DELLA DEMOCRAZIA
Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere alcuni aspetti della vita ad Atene.
15
9
Agorà è un termine greco che significa “radunare” e, in origine, indicava l’assemblea generale dei cittadini delle città-stato della Grecia. In seguito, probabilmente a partire
dal V secolo a.C., venne utilizzato per indicare il luogo in cui si svolgeva
l’assemblea, di solito
un ampio spazio all’aperto, una grande piazza, centro della vita politica
ed economica della città.
L’agorà più famosa è quella di Atene.
Si estendeva ai piedi dell’acropoli e vi sorgevano alcuni fra i più importanti edifici pubblici.
Osserva il disegno e scrivi al posto giusto i numeri corrispondenti alle didascalie.
Poi spiega che cosa stanno facendo le persone.
1 Cittadini in assemblea.
2 Filosofo con i suoi studenti.
3 Mercanti.
1. _______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
2. _______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
3. _______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
L’AGORÀ
Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
16
O.A.: conoscere alcuni aspetti della vita ad Atene.10
CITTADINI DI ATENE
Per essere cittadini ateniesi e avere il diritto di partecipare alle assemblee popolari, erano necessarie due condizioni:
essere maggiorenni e di padre ateniese. Lo si diventava a 18 anni, ma, poiché si facevano due anni di servizio militare, il giovane ateniese entrava a far parte dell’assemblea a 20 anni. Ogni cittadino era
riconosciuto e designato ufficialmente con tre nomi: il proprio, il patronimico (nome del padre) e il demodico (nome del demo, cioè del luogo di appartenenza).
Pericle, capo della città di Atene per circa trent’anni, per esempio, si chiamava Pericle, figlio di Santippe, del demo di Colarges. Il territorio dell’Attica, infatti, era diviso in demi, che potremmo far corrispondere ai comuni di oggi, a capo dei quali c’era un demarco, cioè un sindaco. Solo chi era cittadino poteva
diventare proprietario di un territorio e essere eletto alle cariche pubbliche, per poi tornarsene
tranquillamente alle proprie attività alla fine del suo mandato.
Gli Ateniesi, normalmente, non pagavano tasse, ma dovevano essere sempre disponibili ad assumere qualsiasi incarico la polis affidasse loro, sia di tipo militare sia di tipo politico o amministrativo.
Gli antichi Greci rid e adatt., Giunti
Per ogni affermazione, segna V (vero) o F (falso).
• Chi era cittadino ateniese aveva il diritto di partecipare alle assemblee popolari. V F
• Si diventava cittadino ateniese a 18 anni. V F
• Si entrava a far parte dell’assemblea popolare a 18 anni. V F
• Per diventare cittadino ateniese era sufficiente avere 18 anni. V F
• A 18 anni i cittadini ateniesi dovevano fare due anni di servizio militare. V F
• Ogni cittadino ateniese aveva tre nomi. V F
• Tutti gli abitanti dell’Attica potevano diventare proprietari terrieri. V F
• Solo i cittadini ateniesi potevano essere eletti alle cariche pubbliche. V F
• I cittadini ateniesi erano obbligati ad accettare gli incarichi che venivano
affidati loro dalla polis. V F
Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere l’aristocrazia a Sparta.
17
11
La Laconia, territorio in cui sorse Sparta, fu invasa verso il 1200 a.C. dai Dori, che presero il nome di Spartiati e che sottomisero tutti gli antichi abitanti della regione, formando le classi dei Perieci e degli Iloti.
I Perieci erano uomini liberi ma non avevano nessun diritto politico, si occupavano dell’artigianato e del commercio ed erano obbligati a prestare servizio militare.
Gli Iloti erano schiavi e lavoravano le terre degli Spartiati.
Gli Spartiati, fin da piccoli, venivano educati in comunità gestite dallo Stato, nelle quali, attraverso una rigida disciplina, diventavano dei bravi soldati. Loro compito esclusivo era tenersi pronti a combattere e a partecipare al governo dello Stato; non era permesso loro né di compiere lavori manuali né di dedicarsi al commercio. Chi non rispettava questi impegni perdeva la sua condizione di Spartiato e veniva disprezzato dall’intera comunità.
A capo dello Stato c’erano due re, che avevano potere limitato in tempo di pace, ma che diventavano molto potenti in tempo di guerra perché comandavano l’esercito. Il governo effettivo era esercitato dalla Gherusia, un’assemblea formata da 28 Spartiati che avevano superato i sessant’anni e dagli Efori, 5 magistrati con il compito di controllare la condotta di tutti i cittadini. Vi era, inoltre, l’Apella, un’assemblea di tutti gli Spartiati di età superiore ai 20 anni con il compito di approvare le proposte presentate dalla Gherusia.
SPARTA, CITTÀ ARISTOCRATICA
Costruisci una tabella relativa
all’organizzazione sociale a Sparta. Evidenzia le parole che indicano
come era governata Sparta e spiegane le funzioni.
1. __________________________________
__________________________________
__________________________________
2. __________________________________
__________________________________
__________________________________
3. __________________________________
__________________________________
__________________________________
4. __________________________________
__________________________________
__________________________________
Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
18
O.A.: conoscere alcuni aspetti della vita a Sparta.12
Rispondi ricavando dal documento che hai appena letto le informazioni utili.
• Con quale scopo furono istituite le mense pubbliche e fu imposto l’obbligo di fre quen tarle? ___________________________________________________________
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• A che cosa viene paragonata la città e perché? ________________________________
__________________________________________________________________________
• Che cosa significa la frase “si consideravano sempre al servizio non di se stessi, ma della patria”? _______________________________________________________________
___________________________________________________________________________
• A che cosa non si dovevano dedicare i cittadini di Sparta e perché? _________________
___________________________________________________________________________
LA VITA DEGLI SPARTIATI
“Una stupenda misura introdotta da Licurgo fu ideata per attaccare ancor più a fondo la mollezza ed estirpare la brama di ricchezza. Alludo all’istituzione delle mense pubbliche. Tutti i cittadini dovevano radunarsi per consumare in comune le vivande: vietato pranzare a casa distesi su coperte sontuose e con ricche tavole, facendosi ingrassare per mano di servi e cuochi. Nessuno era lasciato vivere a suo piacimento, ma la città era come un accampamento, ove tutti seguivano un orario definito e badavano agli interessi della collettività:
insomma si consideravano sempre al servizio non di se stessi, ma della patria.
Licurgo, ai suoi cittadini, non permise di dedicarsi ai lavori manuali di qualsiasi genere; né conveniva affatto faticare e industriarsi per ammassare ricchezze, dal momento che il denaro non suscitava l’ammirazione di nessuno e non procurava onori”.
Plutarco, Vite parallele
Licurgo fu un legislatore spartano; le
sue leggi rimasero inalterate per quasi
400 anni. Attraverso di esse, Licurgo
volle combattere il lusso e le mollezze
dei costumi. Per evitare l’avidità di
ricchezze, vietò l’uso di monete d’oro
e d’argento: a Sparta si usavano infatti
solo monete di ferro.
Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere alcuni aspetti della vita a Sparta.
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Questo monumento fu eretto in onore di Leonida, re di Sparta morto gloriosamente alle Termopili nel 480 a.C. resistendo con i suoi 300 Spartiati all’invasione del re persiano Serse. Osservandolo, puoi trarre alcune informazioni sull’equipaggiamento del soldato spartano.
Rispondi.
• Quali parti del corpo erano protette e quali no? _____
________________________________________________
________________________________________________
• In che cosa consisteva l’armatura? ____________________
________________________________________________
________________________________________________
• Quali calzature portavano? ________________________
________________________________________________
• Come era fatto l’elmo? ___________________________
________________________________________________
________________________________________________
• Quale strumento di difesa aveva a disposizione questo soldato? ________________________________________
• Come era fatto? _________________________________
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I SOLDATI SPARTANI
Fai una breve ricerca per sapere quali armi avevano a disposizione i soldati spartani. Quindi disegnale e scrivi il loro nome.
Sparta, Monumento a Leonida.
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O.A.: conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana nell’antica Grecia.14
A Sparta alle ragazze veniva impartita un’educazione fisica simile a quella dei maschi.
Si insegnavano loro la lotta, la ginnastica e le abilità del combattimento, perché si riteneva che una donna forte e robusta avrebbe generato figli altrettanto forti per farne bravi guerrieri.
A 18 anni, se si era dimostrata forte e abile, le veniva assegnato un marito; in caso contrario, perdeva i suoi diritti di spartiata e diventava una dei perieci.
Le donne erano, però, libere di muoversi
e godevano di libertà superiori a quelle delle donne delle altre città greche, anche perché, essendo spesso assenti i mariti o i padri, si occupavano personalmente della gestione della casa e dei beni della famiglia. Alcune di loro parteciparono addirittura ai giochi olimpici.
Ad Atene e nelle altre città greche, invece, la donna non riceveva nessuna educazione.
Quando era in età da marito, il padre sceglieva per lei lo sposo.
Viveva confinata nella zona della casa a lei destinata, il gineceo, occupandosi dei figli maschi fino all’età di sette anni e delle figlie fino al momento del loro matrimonio. Non poteva lasciare le sue stanze né vedere i componenti maschi della famiglia.
Filava e tesseva la lana per ricavarne indumenti e sorvegliava il lavoro degli schiavi. Usciva solo raramente, in occasione di cerimonie religiose, funerali o matrimoni.
Per ogni affermazione, segna V (vero) o F (falso).
• Le donne spartane e le donne ateniesi godevano delle stesse libertà. V F
• A Sparta le ragazze si esercitavano in attività fisiche. V F
• Ad Atene le ragazze non ricevevano nessun tipo di educazione. V F
• Sia a Sparta sia ad Atene le ragazze non potevano scegliere il loro sposo. V F
• Alcune ragazze ateniesi parteciparono ai giochi olimpici. V F
• Le donne ateniesi vivevano quasi esclusivamente in casa. V F
• Le donne spartane uscivano di casa solo accompagnate dal marito o dal padre. V F
• Le donne ateniesi partecipavano alle assemblee pubbliche. V F
• Le donne spartane gestivano i beni di famiglia. V F
• Le donne spartane non ritenute abili diventavano perieci. V F
LA DONNA NELL’ANTICA GRECIA
Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
© La Spiga Edizioni O.A.: confrontare gli aspetti signifi cativi di Atene e Sparta.
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Completa la tabella con le informazioni relative alle due principali città greche.
ATENE E SPARTA A CONFRONTO
Atene Sparta
Forma di governo
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Organizzazione sociale
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Attività economiche
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Educazione dei figli
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Condizione della donna
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Arte e cultura
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O.A.: conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana nell’antica Grecia.16
Quali informazioni sulla religione dei Greci puoi trarre dal testo che hai appena letto?
1. _______________________________________________________________________________
2. _______________________________________________________________________________
3. _______________________________________________________________________________
4. _______________________________________________________________________________
Riconosci gli dèi rappresentati, scrivi il loro nome e di che cosa erano protettori.
LA RELIGIONE
“… Sull’alto Olimpo il folgorante Zeus teneva consiglio con gli dèi che lo ascoltavano in silenzio:
– Nessuno di voi osi infrangere questo mio ordine: chiunque di voi partirà di nascosto dal cielo per andare ad aiutare i Troiani o i Greci subirà la mia ira… così capirà che sono io il più possente fra gli dèi…
Così disse Zeus e tutti, colpiti dalle sue minacce, rimasero ammutoliti…
Solo Atena osò rompere il silenzio e disse:
– Padre e re dei Celesti, di cui tutti conosciamo la potenza, sono però presa da pietà per i bellicosi Achei, che stanno per essere sconfitti… Io mi terrò lontana dalla battaglia, ma non impedirmi di portare loro almeno dei consigli, affinché non muoiano tutti…”
dal libro VIII dell’Iliade rid. e adatt.
I Greci immaginavano gli dèi simili a esseri umani nell’aspetto (antropomorfi) e nei comportamenti, ma con poteri speciali.
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© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana nell’antica Grecia.
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I Greci adoravano gli dèi nei templi, che sorgevano sulla parte più alta dell’acropoli.
Ogni città era sotto la protezione di un dio: Atena proteggeva Atene e Argo, Poseidone tutte le città che si trovavano sul mare…
Agli dèi l’uomo offriva preghiere e animali in sacrificio per ottenere protezione.
Il tempio greco era considerato l’abitazione del dio. Solo i sacerdoti potevano entrare nella cella, la parte più interna del tempio, dove era custodita la statua del dio.
Il tempio era caratterizzato dalle alte colonne culminanti nei capitelli, su cui era poggiata la parte alta del tempio, il frontone.
Oltre che nei templi cittadini, gli dèi erano venerati anche in luoghi particolari, i santuari, indipendenti dalle poleis e amministrati dai sacerdoti.
I santuari più famosi erano quelli di Delo, Delfi e Olimpia, dove i fedeli si recavano per chiedere al dio una risposta, l’ oracolo, su un loro particolare problema.
Il dio dava l’oracolo attraverso la voce del sacerdote o della sacerdotessa del santuario.
Le risposte della sacerdotessa erano sempre poco chiare, lasciavano molti dubbi sulla loro interpretazione. Lo storico Erodoto racconta, a questo proposito, la storia di Creso, re di Lidia, che, volendo fare guerra al re Ciro di Persia, consultò l’oracolo di Delfi
avendone questa risposta: “…se egli farà la guerra ai Persiani verrà distrutto un grande impero”.
Creso, convinto che l’oracolo avesse predetto la sua vittoria, non prese in considerazione il fatto che il grande impero distrutto avrebbe potuto essere il suo.
Come avvenne, quando fu sconfitto da Ciro.
Registra nella tabella le caratteristiche del tempio e del santuario.
I LUOGHI DI CULTO IN GRECIA
Tempio Santuario
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O.A.: conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana nell’antica Grecia.Per imparar a studiare e
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Ad Atene l’ artigianato veniva esercitato dai meteci, gli stranieri senza diritti politici.
L’attività artigianale più famosa sia in Grecia sia all’estero era quella del vasaio.
L’ argilla con cui si ottenevano vasi, coppe, anfore, era estratta da cave in cui lavoravano gli schiavi. Erano questi che la rendevano liscia pestandola con i piedi.
Quando l’argilla era pronta, veniva suddivisa in pani rotondi, avvolti in panni umidi per essere spedita alle botteghe artigiane.
Ad Atene queste botteghe si trovavano nel quartiere del Ceramico, che prese il nome dai numerosi ceramisti che vi lavoravano.
Nella bottega di un vasaio c’erano il tornio, un semplice piatto di pietra di circa 60 cm di diametro che veniva fatto ruotare a mano, e il forno di cottura, che rimaneva acceso giorno e notte. La giornata del vasaio cominciava all’alba, quando scendeva in bottega e iniziava a lavorare al tornio dando forma ai pani di argilla di cui era sempre fornito.
Grazie anche all’aiuto di un apprendista, realizzava il manufatto richiestogli dal cliente levigandolo a mano sia all’interno sia all’esterno, lo staccava dal tornio con un sottile filo di corda, lo lasciava asciugare al sole e infine lo cuoceva nel forno, dove l’argilla prendeva il caratteristico colore rossastro.
I manici, quando erano richiesti, venivano lavorati a parte e aggiunti al vaso prima della cottura.
Se il cliente desiderava una decorazione, questa veniva fatta da un altro artigiano, il pittore, che dipingeva sul vaso quando l’argilla era ancora umida, così che i colori penetrassero in profondità e resistessero nel tempo.
Spesso sul vaso sia il vasaio sia il pittore mettevano la loro firma.
Fuori dalla bottega, man mano che il tempo
passava, si accumulavano gli scarti della produzione o i pezzi derivanti da lavori mal riusciti, gli ostraka.
Su questi cocci i cittadini ateniesi scrivevano il nome del cittadino da eleggere a una carica pubblica o da esiliare perché ritenuto un pericolo per le libertà democratiche.
IL LAVORO DEL VASAIO
Utilizzando come guida le parole chiave evidenziate nel testo, costruisci sul quaderno uno schema di studio che tenga conto dei materiali usati, della tecnica di lavoro, delle persone coinvolte per ottenere un manufatto di ceramica.
Orlo Ansa Collo Spalla
Pancia
Piede
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© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana nell’antica Grecia.
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I Greci sono considerati gli inventori del teatro. Nato come celebrazione religiosa in onore del dio Dionisio (dio del vino e della giovinezza), assunse in seguito valori educativi così importanti che l’ingresso era gratuito per tutti i cittadini. Sembra che anche le donne potessero assistere agli spettacoli teatrali.
In un testo di uno scrittore greco si legge: “Gli Ateniesi andavano agli spettacoli teatrali dopo aver fatto la prima colazione della mattina e assistevano alle rappresentazioni con delle corone sulla testa. Durante tutto lo spettacolo bevevano vino e mangiavano frutta”.
Le rappresentazioni teatrali si svolgevano in occasione delle principali feste, che
continuavano per più giorni. Per ogni giorno, gli spettacoli duravano dall’alba al tramonto ed erano costituiti da cinque rappresentazioni, quattro tragedie e una commedia. Le tragedie parlavano degli dèi, degli eroi greci e delle avversità umane; le commedie, invece, di episodi della vita di tutti i giorni mettendo in ridicolo i difetti degli uomini.
Furono i Greci a costruire i primi teatri all’aperto, chiamati anfiteatri perché avevano la forma di un semicerchio costruito
sul pendio di una collina per permettere a tutti gli spettatori seduti nella cavea, di vedere bene la scena. La scena era lo spazio su cui recitavano gli attori, dietro la quale erano allestite vere macchine teatrali che permettevano di avere effetti speciali.
Davanti alla scena c’era
l’ orchestra, uno spazio circolare dove il coro danzava e cantava.
Spiega la funzione degli spazi principali del teatro.
Cavea: _______________________________________________________________________
Orchestra: _________________________________________________________________
Scena: _______________________________________________________________________
Quale differenza c’era tra tragedia e commedia? Fai una ricerca e rispondi.
__________________________________________________________________________________
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IL TEATRO
gradinate o cavea
orchestra
scena
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O.A.: conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana nell’antica Grecia.20
Leggi le informazioni relative all’educazione dei ragazzi ad Atene e a Sparta, poi utilizzale per organizzare un testo informativo, scritto sul quaderno oppure orale, in cui dovrai mettere in evidenza sia le differenze sia le somiglianze.
• con la madre nel gineceo dalla nascita fino a sette anni
• da sette anni a quattordici anni scuola elementare
• scuole private con maestro pagato dai genitori
• materie: lettura e scrittura, aritmetica,
geometria, disegno, suono di uno strumento (la lira), recitazione a memoria dei versi dei poeti
• materiale: tavoletta di legno ricoperta di cera, stilo, libri formati da due o tre tavolette unite da anelli
• da quattordici a diciotto anni ginnasio
• materie del ginnasio: scienze matematiche, letteratura, arte dello scrivere, oratoria, sport
• a diciotto anni si diventava cittadini a tutti gli effetti
• due anni di servizio militare chiamato efebia
• in famiglia, allevati da nutrici severe, fino a sette anni
• a sette anni educazione, di cui si occupava lo Stato, nelle scuole militari
• imparavano a leggere e a scrivere, a obbedire, a resistere alle fatiche
• numerose prove di forza e di resistenza
• esercizi fisici e addestramento alla guerra
• sopportazione di fame, freddo, fatica
• a vent’anni reclutamento nell’esercito attivo, obbligatorio fino a trent’anni
• vita in caserma con addestramenti giornalieri
L’EDUCAZIONE DEI GIOVANI
Atene
Sparta
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© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere le colonie greche.
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“Nei primi tempi molti abbandonarono la loro terra natale sotto la pressione di numerose cause; i più avevano appena di che vivere, non avevano denaro e non facevano semine; infine dicevano che si sarebbero procurati il nutrimento non importa dove, purché fosse sufficiente per i bisogni quotidiani; e così partirono senza alcuna difficoltà”.
Tucidide
Rifletti e rispondi.
• Qual è l’argomento di cui si parla
nel documento che hai appena letto? ________
_________________________________________
• Qual è la causa principale di questo
avvenimento? ____________________________
_________________________________________
• Secondo te, con quale stato d’animo le persone si accingevano a fare ciò di cui si parla nel documento?
• Che cosa significa l’espressione “Magna Grecia”? _________________________________
_________________________________________
• A quale territorio corrisponde? _______________
_________________________________________
La fondazione di colonie ebbe per la Grecia importanti conseguenze. Quali?
Segna con delle X.
Aumento di territori fertili da coltivare.
Sviluppo del commercio.
Minore richiesta di armi.
Diffusione in altri territori della cultura greca.
Calo della popolazione nella madrepatria.
Diminuzione dei partecipanti ai giochi olimpici.
Nuove possibilità di reperire materie prime.
LA MAGNA GRECIA
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O.A.: conoscere i principali avvenimenti della storia greca.22
I Persiani sbarcarono nell’Attica nel 490 a.C. e furono sconfitti definitivamente nel 479 a.C.
Colora sulla linea del tempo il periodo corrispondente alle guerre persiane.
Inserisci sulla linea del tempo gli avvenimenti principali delle guerre persiane, poi spiegali brevemente.
• 490 a.C. a Maratona vittoria ateniese sui Persiani:
_________________________________________________
_________________________________________________
_________________________________________________
_________________________________________________
• 480 a.C. alle Termopili vittoria persiana:
_________________________________________________
_________________________________________________
_________________________________________________
• 480 a.C. a Salamina vittoria della flotta ateniese:
_________________________________________________
_________________________________________________
_________________________________________________
• 479 a.C. a Platea e a Micale vittoria ateniese e spartana:
_________________________________________________
_________________________________________________
_________________________________________________
LE GUERRE PERSIANE
500 a.C. 490 a.C. 480 a.C. 470 a.C. 460 a.C.
vale 1 anno
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Per imparar a studiare e
© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere i principali avvenimenti della storia greca.
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Dopo le guerre persiane, in Grecia iniziò il periodo d’oro per Atene, città che aveva guidato la lotta contro i Persiani e per questo era stata messa a capo della Lega di Delo, una lega formata dalla maggior parte delle città greche per difendersi dal pericolo di altre guerre. Ogni città doveva versare regolarmente dei tributi per le spese di difesa
e mettere a disposizione truppe militari in caso di guerra.
Nel 461 a.C., ad Atene fu eletto capo del governo Pericle, rappresentante del partito democratico che, oltre ad assicurare agli Ateniesi pace e ricchezza economica, diede impulso
alla vita artistica e intellettuale della città tanto che Atene diventò la città più importante della Grecia.
La tensione fra Atene e Sparta aumentò con il passare degli anni finché, nel 431 a.C., scoppiò la guerra del Peloponneso.
Sparta era forte nelle battaglie terrestri, Atene era forte nelle battaglie navali, quindi le due città si fronteggiarono per trent’anni con alterne vittorie e sconfitte, finché, nel 404 a.C., Sparta, con l’aiuto dei Persiani, riuscì a sconfiggere
definitivamente la rivale.
Gli Spartani imposero ad Atene e alle città a lei alleate
un governo autoritario, causando continue guerre fra le città greche, guerre che portarono alla decadenza politica, economica e militare.
Spiega il significato delle parole chiave evidenziate nel testo che hai appena letto, poi utilizzale per esporre oralmente il contenuto del brano.
• Periodo d’oro per Atene: ____________________________________________________
__________________________________________________________________________
• Lega di Delo: _______________________________________________________________
__________________________________________________________________________
• Pericle: __________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
• Guerra del Peloponneso: _____________________________________________________
__________________________________________________________________________
• Decadenza: _______________________________________________________________
__________________________________________________________________________
LA GUERRA
DEL PELOPONNESO
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O.A.: conoscere i principali avvenimenti della storia greca.24
I Macedoni abitavano in una regione a nord della Grecia e si dedicavano all’agricoltura, alla pastorizia e all’allevamento. Erano governati da un re il cui potere era però limitato da una classe di guerrieri appartenenti alle famiglie nobili.
Nel 359 a.C. salì al trono Filippo II, il quale riorganizzò l’esercito e introdusse
lo schieramento a falange: 1600 soldati, gli opliti, schierati su sedici file armati di scudo, spada e una lancia lunga cinque metri. La fanteria macedone avanzava compatta
e penetrava il nemico con le sue punte. La cavalleria aveva il compito di proteggere i fianchi della falange.
Con un esercito così organizzato, Filippo II decise di affrontare le città greche a cui inflisse la sconfitta definitiva nella battaglia di Cheronea nel 338 a.C., determinando la fine dell’indipendenza delle poleis.
Filippo II, grande ammiratore del popolo greco e della sua cultura, non infierì sulle città sconfitte, ma stabilì un’alleanza fra di loro dominata dai Macedoni.
Ciò gli permise di occuparsi del suo grande progetto:
sconfiggere l’impero persiano.
Rispondi.
• Chi erano i Macedoni? _____________________________________________________
__________________________________________________________________________
• Come era organizzato l’esercito macedone? _____________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
• Che cosa successe a Cheronea? ____________________________________________
__________________________________________________________________________
• Come si comportò Filippo II con i vinti? Perché? ________________________________
__________________________________________________________________________
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I MACEDONI
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© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere i principali avvenimenti della storia greca.
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25
Alessandro, figlio di Filippo II re di Macedonia, durante il suo breve regno, dal 336 a.C.
al 323 a.C., compì grandi imprese e conquistò un impero che si estendeva dal Mediterraneo al fiume Indo e che comprendeva popoli di diverse culture e origini:
per questo fu chiamato “Magno”, cioè Grande.
“Il filosofo Aristotele, da cui Alessandro era stato allevato e istruito, gli aveva detto di governare sui Greci come generale e sui barbari come signore dai poteri illimitati.
Di trattare gli uni come amici fidati e gli altri come bestie e piante.
Alessandro non seguì questo consiglio. Piuttosto era convinto di essere stato inviato dagli dèi come ordinatore e fondatore della pace universale.
Cercava di unire i popoli di tutti il mondo in un unico Stato mescolando abitudini, costumi e usanze di tutti. Tutti dovevano considerare la terra come loro patria, i buoni e gli onesti come parenti e solo i malvagi come stranieri barbari”.
Plutarco, scrittore greco