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SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO   Caschi Bianchi: COLOMBIA 2017

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Academic year: 2022

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SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO  

Caschi Bianchi: COLOMBIA 2017

SCHEDA SINTETICA – Colombia (Punto Missione Onlus)  Volontari richiesti: N.2 (2 Sede NORCASIA)  PAESE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: COLOMBIA 

 

Area di intervento: Cooperazione allo Sviluppo ai sensi della Legge 125/2014.

INTRODUZIONE

 

FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell’autosviluppo al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potute essere, sono o sono state fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, FOCSIV in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha ripresentato nel febbraio del 2007, all’UNSC il progetto madre “Caschi Bianchi” che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all’estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico..) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti attraverso l’implementazione di progetti di sviluppo tenendo presente che i conflitti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati ed alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere un ulteriore testimonianza dell’impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l’esclusione sociale, il degrado ambientale; che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione, di riconoscimento della positività dell’altro.

FOCSIV realizza il presente Progetto attraverso la ONG PUNTO MISSIONE ONLUS

L’Associazione Punto Missione Onlus è stata fondata nel 1999. Si occupa prevalentemente della promozione di attività umanitarie a beneficio della popolazione povera in Italia e all’estero. L’Associazione nasce per sostenere e sviluppare i programmi ed i progetti di solidarietà sociale del Movimento Ecclesiale Carmelitano, ad oggi presente in diversi Paesi del Mondo (Italia, Belgio, Romania, Lettonia, Spagna, Libano e Stati Uniti) e tutte quelle attività che si ritengono in sintonia con gli scopi dell’Associazione.Il principale obiettivo è quello di contribuire a tutelare il valore assoluto della vita e il diritto di ogni uomo ad un’esistenza accolta, libera e dignitosa. In Colombia Punto Missione Onlus ha instaurato, da poco più di tre anni, una costante collaborazione con la Fondazione Santa Teresa de Avila, realtà colombiana fondata nel 2003 dal sacerdote carmelitano Padre Arcesio Escobar, attraverso la quale lo stesso Padre Arcesio ed i suoi collaboratori gestiscono l’opera denominata “Ciudad de Dios”. Si tratta di diverse strutture di accoglienza, ubicate in varie regioni colombiane, attraverso le quali si assistono, a seconda dei bisogni della comunità di riferimento, bambini abbandonati, giovani e madri sole con figli, che vivono situazioni particolarmente difficili, tentando di offrire, oltre al soddisfacimento dei bisogni primari, anche un’opportunità di crescita educativo - formativa che possa realmente contribuire alla ricerca di una propria autonomia e di una vita dignitosa.

Punto Missione Onlus ha partecipato alla costruzione di una parte della “Ciudad de Dios” di Villa de Leyva (Dipartimento di Boyacá) ed ha implementato il progetto “Educazione e alimentazione per bambini e mamme a Sonson” (Ambito Sicurezza Alimentare ed Educazione).Nell’ottica di una più profonda collaborazione con la Fondazione Santa Teresa de Avila, i responsabili di Punto Missione Onlus hanno visitato le diverse

“Ciudad de Dios” ed hanno individuato, di concerto con le comunità di riferimento, i bisogni a cui è necessario, nel prossimo futuro, dare delle risposte. Il percorso di progettazione partecipata, che ha coinvolto buona parte della comunità di Norcasia, ha portato all’implementazione del progetto “Dalla teoria alla pratica: progetto agricolo formativo agro-zootecnico per i giovani coltivatori di Norcasia, Colombia”

finanziato in gran parte dalla Conferenza Episcopale Italiana (feb 2014 - feb 2016). Il progetto ha portato alla nascita di una Fattoria didattica auto sufficiente strettamente connessa alla Ciudad de Dios all’interno della quale si effettuano attività formative non solo per i ragazzi ospiti della Comunità ma anche per i giovani di Norcasia (14-19 anni) desiderosi di frequentare i corsi professionali proposti all’interno della Fattoria in ambito agro-zootecnico condotti dai docenti del Servizio Nacional de Aprentizaje (SENA) e quindi ufficialmente riconosciuti dal ministero dell’istruzione. Punto Missione e la Fondazione Santa Teresa de Avila, dato il successo di tale progettazione stanno ora procedendo alla realizzazione di una successiva fase progettuale che vedrà la Fattoria didattica evolvere in Cooperativa di piccoli produttori specializzata in

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trasformazione del latte. Durante la prima fase progettuale (2014-2016) la Ciudad de Dios di Norcasia ha visto la presenza ed il coinvolgimento costante di due volontari italiani, inviati da Punto Missione, che hanno operato attivamente per dare realizzazione al progetto in stretta collaborazione con il partner locale, svolgendo allo stesso tempo un grande lavoro di coinvolgimento e sensibilizzazione della comunità locale.

Nell’arco dei due anni sono stati inviati due gruppi rispettivamente di 4 e 5 giovani (23-30 anni) nei mesi estivi per svolgere un’esperienza di volontariato dai risvolti culturali. Essi sono stati impegnati nell’organizzazione di un centro ricreativo estivo per i ragazzi della Ciudad de Dios e per i giovani delle scuole primarie di Norcasia.

DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE O DELL’AREA GEOGRAFICA DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO:

Contesto Colombia:

Nel 1810, subito dopo la proclamazione dell’indipendenza dalla Spagna, la Colombia entrò a far parte della la Federazione della Grande Colombia, insieme con Panama, Ecuador e Venezuela fino al 1830 quando quest’unione collassò a causa delle rivalità e degli interessi particolari della nuova classe dirigente. Dopo più di un secolo di guerre (interne ed esterne ai confini del Paese) e di forte instabilità politica, soltanto nel 1974 si tennero le prime elezioni libere e democratiche, nonostante la pacificazione interna fosse tutt’altro che vicina: infatti dagli anni ‘60 è iniziata una guerra tra i guerriglieri populisti-marxisti, riuniti principalmente nelle Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane (FARC) e nell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), mentre il governo gode del sostegno dei paramilitari di estrema destra, raggruppati nelle Autodifese Unite della Colombia (AUC) finanziati dai latifondisti. A fianco di questi movimenti alla fine degli gli anni ’70 iniziano a formarsi gruppi paramilitari anti-insorgenti principalmente finanziati ed organizzati da latifondisti e da gruppi di narcotrafficanti al fine di garantire la sicurezza delle piantagioni di coca. In circa venti anni i gruppi paramilitari e i gruppi di guerriglia prendono il controllo della produzione e del commercio di droga provocando un incremento esponenziale della violenza politica negli anni ’90. In questi anni anche l’ex Presidente Ernesto Samper (1994-1998) viene messo sottoprocesso per aver ricevuto denaro da alcuni esponenti di uno dei cartelli della droga. Da questo scandalo ne escono rafforzate le FARC a cui comunque manca il supporto militare e popolare necessario per ribaltare il governo. Solo a partire dal 1998 la violenza inizia a diminuire progressivamente grazie alla negoziazione tra l’allora Presidente Andrés Pastrana e i gruppi rivoluzionari. Le trattative si interrompono però nel 2002 con l’elezione del nuovo Presidente Álvaro Uribe Vélez, che, sovvenzionato da governo degli Stati Uniti, intensifica la campagna militare contro le FARC e l’ELN e contro le popolazioni considerate come base d’appoggio per i guerriglieri.

Il nuovo presidente Juan Manuel Santos Calderon, eletto nel 2010 e riconfermato nel 2014, dal 2012 ha avviato formali negoziati di pace con le FARC e sta cercando di estendere il dialogo anche ai ribelli dell’ELN.

Per lungo tempo la Colombia è stata largamente dipendente dall’esportazione di caffè, secondo un meccanismo produttivo di stampo coloniale. Attualmente è in corso un processo di modernizzazione, che ha favorito la crescita economica (dall’inizio del XXI secolo la crescita del PIL in media è del 5% annuo, con un interruzione nel 2015 in cui il PIL è calato rispetto al 2014 del 1%). Lo sviluppo, tuttavia, è squilibrato sia dal punto di vista geografico (le zone rurali, che accolgono il 25% della popolazione, sono fortemente sfavorite rispetto a quelle urbane) sia dal punto di vista sociale (donne e bambini sono costantemente a rischio di esclusione sociale), infatti rimangono abbastanza elevate disoccupazione (8,9%) e povertà (il 27,8% vive sotto la soglia di povertà), mentre il 10,6% della popolazione è sottonutrita.

Inoltre in questo momento è in corso una vera e propria emergenza ambientale, causata dall’assenza di controllo su miniere illegali e narcotraffico, che acuiscono il problema della deforestazione. Il Paese si colloca al 97° posto della classifica UNDP, con un indice di sviluppo umani pari a 0,72. Per quanto riguarda i diritti umani, sebbene l’intensità del conflitto si stia riducendo, la violenza politica è ancora ad un livello preoccupante e il governo non è ancora intervenuto in nessun modo per risolvere la situazione dei circa 6,3 milioni di sfollati. Si stima che nel 2015 circa 4,5 milioni di colombiani tra sfollati (200.000), confinanti, persone colpite da disastri naturali e altri destinatari, avranno bisogno di assistenza umanitaria. Inoltre, i gruppi post-smobilitazione paramilitare ed il loro controllo delle bande urbane continuano a generare effetti sul piano umanitario (controllo sociale, restrizioni all'accesso dei beni essenziali). Le donne sono protagoniste di gravi violazioni dei diritti umani e nel 2015 più del 37% delle donne hanno subito violenza. Le forze di sicurezza colombiane, i gruppi paramilitari e quelli della guerriglia le sfruttano come schiave sessuali e per vendicarsi contro gli avversari. Si tratta di donne e ragazze provenienti da comunità agricole native e di origini africane che vivono in condizioni di povertà. Il tasso di alfabetizzazione si aggira al 94% della popolazione e la scolarizzazione è a livelli accettabili; l’istruzione è gratuita e obbligatoria dai cinque ai dieci anni, mentre la scuola secondaria dura dai quattro ai sei anni. Questi indicatori tuttavia peggiorano se ci si sposta nelle aree rurali, che accolgono più del 30% della popolazione, e sono ancor più bassi per i bambini appartenenti alle minoranze etniche, come gli indios e gli afro-colombiani, e per i numerosissimi minori sfollati.

L’infanzia è un settore particolarmente coinvolto in questa emergenza: il fenomeno dei bambini soldato, che continua a richiedere urgenza di intervento, è affiancato dal preoccupante numero di bambini che, pur avendo dei genitori, sono lasciati a vivere per strada in assenza di cure e attenzione ai margini delle città tra

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i più degradati. La loro solitudine li destina ad essere vittime indifese di atti di violenza, abusi sessuali, rapimenti per il traffico d’organi o prostituzione. Nelle zone suburbane sono completamente assenti strutture che possano accogliere bambini dai 0 ai 2 anni e offrire attività di cura e assistenza all’infante e alla madre.

Questi dati sono ancora più allarmanti se si considera che la popolazione ha un’età media inferiore ai 20 anni: più del 50% ha un’età compresa tra gli 0 - 25 anni (il 25% della popolazione ha meno di 15 anni). Lo Stato impiega solo il 12% del Pil per la spesa sociale. La Colombia, oltre che produrre papavero da oppio e cannabis, è il coltivatore di coca leader al mondo con 83.000 ettari di coltivazioni solo nel 2011, producendo un potenziale di 195 mt di cocaina pura. Fornisce la cocaina per quasi tutto il mercato statunitense e la grande maggioranza degli altri mercati internazionali della droga. Moltissimi bambini vengono sfruttati per la raccolta e la coltivazione della droga, più del 9% tra i 5 e i 14 anni sono costretti a lavorare nelle piantagioni e ad entrare nel pericoloso mondo della droga. La libertà di stampa è limitata tanto che il Freedom of the press rankings (Rapporto 2016) colloca il Paese al 134° posto su scala mondiale, in una classifica di 180 Paesi. Il congresso ha approvato una normativa che rischia di peggiorare i già elevati livelli d’impunità, specialmente per i membri delle forze di sicurezza implicati in violazioni dei diritti umani, incluse uccisioni illegali, tortura, sparizioni forzate, minacce di morte, sfollamenti forzati e stupro. Secondo le cifre fornite dalla ONG colombiana Consultorio per i diritti umani e lo sfollamento (Consultoría para los derechos humanos y el desplazamiento – Codhes), oltre 240.000 persone sono state sfollate con la forza nel 2014, in confronto alle 220.000 registrate nell’anno precedente. La ONG Organizzazione nazionale nativa della Colombia (Organización nacional indígena de Colombia – Onic) ha registrato 35 uccisioni e 3.481 persone sfollate con la forza durante il 2015. I difensori dei diritti umani, tra cui i leader delle comunità native, afroamericane e contadine, così come sindacalisti, giornalisti, attivisti per i diritti sulla terra e coloro che si erano impegnati in campagne per ottenere giustizia, sono a rischio di aggressioni, specialmente da parte dei paramilitari.

Di seguito si riportano le esperienze maturate dalle singole organizzazioni che opereranno nel Paese con il presente progetto e una breve presentazione dei rispettivi partner (nella parentesi l’ente che avrà la diretta responsabilità delle attività della sede e l’indicazione del codice Helios della sede).

DESCRIZIONE DEL PROGETTO PER SEDE

Norcasia (PUNTO MISSIONE - 127635)

Il territorio di intervento è geograficamente localizzabile nella parte centrosettentrionale della Colombia, nel Dipartimento di Caldas, Diocesi di La DoradaGuaduas (Municipio di Norcasia) nella zona circostante il fiume Magdalena. Norcasia dista circa 200 Km dalla città di Manizales, capoluogo del Dipartimento di Caldas e conta circa 7000 abitanti. I municipi limitrofi, con i quali Norcasia è collegata, sono: La Dorada, Victoria e Samanà, che distano rispettivamente 48 Km, 93 Km e 129 Km. I collegamenti con tali municipi sono terrestri e la qualità delle strade di collegamento è accettabile, tranne la strada di collegamento con Samanà che risulta accidentata in alcuni punti e non interamente asfaltata. Nel Municipio di Norcasia l’agricoltura è il settore economico prevalente, seguito dall’allevamento, ancora in fase di sviluppo e da alcune attività del terziario. Il Municipio di Norcasia è di recente formazione, esso è stato ufficialmente riconosciuto nel 1999.

L’estensione totale dell’area municipale è notevole, oltre 211 Kmq, anche se si tratta prevalentemente di area rurale (area rurale circa 210 Kmq). Molte famiglie, residenti nell’area, possiedono infatti piccoli appezzamenti di terreno. Norcasia è relativamente vicino alla zona denominata “Magdalena Medio”, ricca di pascoli e di allevamenti di bestiame, che fornisce la carne a gran parte dell’ovest colombiano. I pascoli di Norcasia non sono tuttavia ancora censiti, anche se esistono margini di potenziamento del settore dell’allevamento, soprattutto bovino.A livello sociale Norcasia presenta problematiche significative, date soprattutto dalla povertà che caratterizza la zona. Gran parte delle famiglie, soprattutto residenti in zone rurali decentrate (facenti parte del Municipio di Norcasia) vivono al di sotto della soglia di povertà, mentre circa il 15% della popolazione locale vive in condizioni di povertà estrema. Dal punto di vista della sicurezza della popolazione, Norcasia è però considerata una delle zone più tranquille, in cui il problema dei gruppi armati illegali e della criminalità, organizzata e non, legata prevalentemente al narcotraffico, non sono così rilevanti come in altre aree del Paese. Tutto ciò porta quindi ad un costante flusso migratorio dentro e fuori il territorio municipale. Molti cittadini colombiani arrivano a Norcasia in cerca di condizioni di relativa sicurezza, mentre altri se ne vanno, soprattutto in cerca di un’occupazione, dato che il problema della disoccupazione è particolarmente rilevante nel territorio norcaseño e strettamente connesso alla scarsa professionalizzazione della popolazione locale, costituita per il 70% da giovani dai 15 ai 44 anni.

Nel territorio di Norcasia si interviene nel settore di Educazione ed Istruzione e Diritti Umani e Sviluppo Sociale.

a) Settore di intervento del progetto:Educazione ed Istruzione

Gran parte delle problematiche riscontrabili nel contesto d’intervento, la provincia di Norcasia, sono da ricondurre a carenze rilevanti nel settore educativo e di istruzione professionale. La maggioranza della

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popolazione di Norcasia è costituita da persone di età compresa tra i 15 ed i 44 anni, persone quindi attive e pienamente in grado di realizzare un’attività lavorativa per vivere dignitosamente. Di fatto però, le opportunità lavorative sono piuttosto scarse e molti giovani, purtroppo, non hanno nemmeno una formazione specifica che possa aiutarli nella ricerca di un impiego. La comunità di Norcasia conta un gran numero di adolescenti, circa 2.000, che ha da poco concluso gli studi o ha il desiderio di proseguire in una formazione specifica per intraprendere, con le idonee conoscenze, un’attività lavorativa. La dilagante povertà e disoccupazione, che caratterizzano Norcasia, sono sostanzialmente legate alle carenze educative e professionali dei suoi giovani abitanti che si affacciano al mondo del lavoro e che, in assenza di attività redditizie, divengono facili prede dei gruppi para-militari, anche se la presenza di tali gruppi in zona non è rilevante come in altre aree del Paese. L’agricoltura ed i piccoli allevamenti, sviluppabili a livello familiare, sono sicuramente i settori ad oggi con più occupati, circa l’80%, e che godrebbero certamente della crescita formativa delle nuove generazioni.

Indicatori misurabili

¾ Norcasia è un villaggio giovane, costituito, per il 70% della popolazione, da persone di età compresa tra i 15 e i 44 anni, quindi perfettamente attive ed in grado di lavorare, dal punto di vista fisico.

¾ il 60% delle famiglie possiede piccoli appezzamenti di terreno che coltiva con finalità di autoconsumo e spesso utilizzando tecniche arcaiche estremamente inquinanti. Nessun contadino o piccolo allevatore di Norcasia ha una formazione idonea a svolgere il proprio lavoro in maniera professionale.

¾ Nell’area non esistono corsi professionali nel settore agro-zootecnico.

¾ L’analfabetismo si attesta a circa il 15% ed oltre il 70% della popolazione ha un livello educativo che non va oltre la scuola primaria.

¾ Nel villaggio di Norcasia ci sono due scuole materne, che contano complessivamente circa 50 bambini iscritti e una scuola de educación basica (primaria e basica secondaria) corrispondente alla scuola primaria e secondaria di primo grado in Italia, con 426 iscritti totali.

¾ Il livello di abbandono scolastico è abbastanza elevato e si attesta al 40% nella scuola secondaria di primo grado, che rientra nel ciclo scolastico obbligatorio.

¾ La richiesta di corsi professionali, soprattutto nel settore agro-zootecnico, visto spesso come unico settore in possibile espansione, da parte degli adolescenti e dei giovani, è rilevante.

Indicatori scelti sui quali incidere

¾ Oltre il 70% della popolazione ha un livello educativo che non va oltre la scuola primaria.

¾ La comunità di Norcasia conta circa 2.000 adolescenti che hanno da poco concluso la scuola secondaria di primo grado (14 anni) e sono potenzialmente in grado di proseguire con una formazione professionale specifica.

b) Settore di intervento del progetto: Diritti Umani e Sviluppo Sociale

Il Municipio di Norcasia, che conta una popolazione di circa 7.000 abitanti, è caratterizzato da una costante emigrazione ed immigrazione di persone, prevalentemente di nazionalità colombiana, che si spostano in cerca di migliori opportunità lavorative e che arrivano a Norcasia, spesso lasciando aree della Colombia caratterizzate da una situazione molto instabile dal punto di vista della sicurezza, con alti indici di violenza, soprattutto connessi all’attività di gruppi armati illegali e criminalità comune ed organizzata (narcotrafficanti).

Se paragonato ad altre zone della Colombia, il Municipio di Norcasia gode di un livello di sicurezza accettabile; si rileva la presenza di gruppi armati, ma in forma marginale ed i traffici illeciti, legati alle coltivazioni illegali ed alla droga in generale, non sono significativi.

Tuttavia una grande percentuale degli adolescenti di Norcasia, circa il 60%, fatica a frequentare e completare la scuola secondaria per motivazioni economiche e sociali tra cui disgregazione familiare, povertà materiale ed intellettuale, abbandono da parte dei genitori e non di rado la violenza domestica. I giovani hanno la tendenza a formare una propria famiglia in giovanissima età, spesso separandosi dopo poco tempo.Nella maggior parte dei casi i figli, nati da tali relazioni, restano a vivere con le madri divenendo talvolta vittime di violenza e abusi da parte dei successivi compagni delle proprie madri. A tutto questo si aggiunge la carenza di istituzioni educative professionali che possano innalzare il livello di formazione della giovane popolazione e di conseguenza il livello culturale così da contribuire alla creazione di nuove opportunità lavorative. I giovanitendono quindi a rassegarsi alla situazione di marginalità in cui vivono, a disaffezionarsi nei confronti della realtà rurale in cui crescono e a vedere la migrazione come l’unica via d’uscita possibile verso una città che offra un impiego più stabile, non facileda raggiungere però senza un adeguato livello di istruzione. Crescere a Norcasia senza strumenti professionali significa quindi non avere alternativa se non la coltivazione e/o l’allevamento di sussistenza attraverso cui si mantiene difficilmente la famiglia. Presso la Città di Dio di Norcasia viene data la possibilità ad alcuni adolescenti, in particolare chi è stato vittima di violenze, di vivere in un ambiente sereno e familiare, lontano da violenza e sfruttamento propri delle mura domestiche e di avere accesso agli studi, supportati da operatori e volontari in un percorso di recupero e di reinserimento sociale che combina lo studio, presso le scuole secondarie di Norcasia, ad un’esperienza pratica all’interno della Fattoria del Monte Carmelo. La Fattoria nasce da un progetto di sviluppo locale volto a favorire una formazione professionale specifica in ambito Agro-zootecnico per i

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giovani di Norcasia, in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, e allo stesso tempo a divenire un esempio di realtà auto-sostenibile e generatrice di reddito. Oggi la Fattoria è auto-sufficiente ed impiega personale locale, è in fase di costruzione il caseificio tramite cui si intende trasformare il latte, fornito dai produttori locali, nei suoi derivati dando così la possibilità ai giovani non solo di godere di una formazione e di un accompagnamento costanti ma anche di vendere il proprio latte al caseificio ad un prezzo in linea con quello di mercato. Attualmente l’80% degli allevatori di bestiame vende il proprio latte ad un unico caseificio di Norcasia ad un prezzo attualmente inferiore al valore di mercato che non permette alla propria azienda un avanzamento in termini produttivi ed economici.Nell’area rurale di Norcasia l’allevamento di bestiame ed avicolo costituisce un settore in possibile espansione. Attualmente non c’è un preciso censimento dei pascoli, che permette di stabilire con esattezza la superficie ad essi dedicata, ma sono presenti, nell’area municipale di Norcasia, diverse aree rurali che ancora potrebbero essere a ciò destinate, visto che si tratta di un settore in attuale espansione. Molte delle coltivazioni e degli allevamenti presenti nella zona di intervento vengono sviluppati a livello familiare, in quanto molte famiglie dispongono di piccoli appezzamenti di terreno che dedicano a queste attività, principalmente per autoconsumo.L’agricoltura ed i piccoli allevamenti, sviluppabili a livello familiare, sono quindi i settori ad oggi con più occupati, circa l’80%, e che godrebbero certamente della crescita formativa delle nuove generazioni. Molte coltivazioni praticate nell’area di intervento prevedono un utilizzo massiccio di fertilizzanti chimici e anticrittogamici che, oltre a provocare evidenti danni per la salute dell’uomo e degli animali, causano il progressivo avvelenamento dei suoli, delle acque sotterranee e di superficie. La costruzione di una coscienza ambientale, che si preoccupi della salvaguardia del patrimonio naturale presente e futuro, è ancora in una fase iniziale e ha bisogno di essere costantemente incentivata.

Indicatori misurabili

¾ Una grande percentuale degli adolescenti di Norcasia, circa il 60%, fatica a frequentare e completare la scuola secondaria per motivazioni economiche e sociali tra cui disgregazione familiare, povertà materiale ed intellettuale, abbandono da parte dei genitori e non di rado la violenza domestica.

¾ La maggioranza della popolazione di Norcasia è costituita da persone di età compresa tra i 15 ed i 44 anni, persone quindi attive e pienamente in grado di realizzare un’attività lavorativa per vivere dignitosamente. Di fatto però, le opportunità lavorative sono piuttosto scarse e molti giovani, purtroppo, non hanno nemmeno una formazione specifica che possa aiutarli nella ricerca di un impiego.

¾ La comunità di Norcasia conta un gran numero di adolescenti, circa 2.000, che ha da poco concluso gli studi o ha il desiderio di proseguire in una formazione specifica per intraprendere, con le idonee conoscenze, un’attività lavorativa.

¾ L’agricoltura ed i piccoli allevamenti, sviluppabili a livello familiare, sono sicuramente i settori ad oggi con più occupati, circa l’60%, e che godrebbero certamente della crescita formativa delle nuove generazioni.

¾ L’agricoltura è il settore economico prevalente, seguito dall’allevamento, ancora in fase di sviluppo e da alcune attività del terziario.

¾ Attualmente l’80% degli allevatori di bestiame (mucche e bufale) vende il proprio latte ad un unico caseificio di Norcasia.

Indicatori scelti sui quali incidere

¾ Circa il 60% degli adolescenti di Norcasia fatica a frequentare e completare la scuola secondaria per motivazioni economiche e sociali tra cui disgregazione familiare, povertà materiale ed intellettuale, abbandono e violenza domestica.

¾ L’80% della popolazione a Norcasia trae sostentamento dal settore agro-zootecnico.

¾ Forme arcaiche di agricoltura e allevamento di sussistenza;

¾ Impiego massiccio di fertilizzanti chimici e anticrittogamici.

I partner: per la realizzazione del presente progetto PUNTO MISSIONE ONLUS collaborerà con i seguenti partner:

¾ Fundación Santa Teresa de Avila: realtà colombiana fondata dal padre carmelitano Padre Arcesio Escobar nel 2003, attraverso cui lo stesso Padre Arcesio ed i suoi collaboratori gestiscono l’opera denominata “Ciudad de Dios”. Si tratta di diverse strutture di accoglienza, ubicate in varie regioni colombiane, attraverso le quali si assistono, a seconda del contesto, bambini, ex-prostituite, madri con figli o giovani, che vivono situazioni particolarmente difficili. L’obiettivo principale della Fondazione Santa Teresa de Avila è la creazione e lo sviluppo di comunità nelle quali le persone in difficoltà, possano trovare un’opportunità, non solo per superare un periodo della vita particolarmente difficile, ma anche di crescita, per intraprendere un percorso che possa condurre ad un’esistenza autonoma e dignitosa.

Attualmente le “Ciudad de Dios” sono sei e sono ubicate in varie regioni colombiane, cercano di rispondere in maniera adeguata, ai bisogni reali che caratterizzano le comunità di riferimento. A Norcasia La Fondazione Santa Teresa de Avila gestisce una di queste Città di Dio, qui destinata ad accogliere minori svantaggiati, e partecipa alla gestione e conduzione della Fattoria Didattica Monte

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Carmelo in qualità di partner di progetto di Punto Missione Onlus, in corso dal 2014. Grazie alla stretta collaborazione tra i due enti i giovani in accoglienza presso la Città di Dio vengono inseriti nell’operatività della Fattoria 2/3 pomeriggi alla settimana. Da settembre 2015 a settembre 2016 la Fondazione Santa Tersa deAvilaha ospitato e condotto in maniera esemplare la progettazione per due giovani in servizio civile inviati dall’ong SVI, operante nel paese. Dispone quindi di idonei alloggi per la permanenza dei volontari in servizio civile. La Fundación Santa Teresa de Avila ha stabilito ora un accordo pluriennale di partenariato anche con Punto Missione per l’accoglienza dei volontari in Servizio Civile.

¾ Fundación Construimos. Realtà colombiana, impegnata principalmente in progetti di housing sociale, educazione e promozione della sicurezza alimentare, collabora dal 2014 con Punto Missione e da molti più anni con la Fundación Santa Teresa de Avila in Colombia. Nel presente progetto tale realtà sta contribuendo, coinvolgendo anche parte della comunità di riferimento, ad effettuare i lavori di edificazione del caseificio che appartiene all’associazione di piccoli produttori di Norcasia.

Nei settori di Educazione ed Istruzione e Diritti Umani e Sviluppo Sociale si interviene sul territorio di Norcasia con i seguenti destinatari diretti e beneficiari.

Destinatari diretti:

¾ 75 persone, di cui 60 giovani che parteciperanno al percorso formativo presso la Fattoria Didattica del Monte Carmelo e 15 ragazzi accolti presso la Città di Dio. I destinatari diretti dell’iniziativa progettuale saranno i giovani, principalmente di età compresa tra i 15 ed i 19 anni, che parteciperanno alla formazione implementata presso la Fattoria Didattica e che saranno seguiti anche nelle attività produttive realizzate a livello familiare ed i ragazzi della Città di Dio che vengono seguiti sia nel loro percorso di studi che nelle attività didattiche svolte in Fattoria.

I beneficiari:

¾ circa 2.000 persone, appartenenti alla comunità di riferimento, che gioveranno del potenziamento dell’offerta formativa post-scolastica a Norcasia e quindi del miglioramento delle condizioni socio- economiche del territorio.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

¾ Aumentare il livello di istruzione e di formazione professionale della popolazione di Norcasia.

¾ Accogliere e accompagnare, tramite un percorso di recupero psicologico ed educativo, all’interno della Città di Dio,15 ragazzi di Norcasia vittime di abusi e violenza.

COMPLESSO DELLE ATTIVITA’ PREVISTE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Per ogni sede di realizzazione del progetto si riportano di seguito il dettaglio delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi precedentemente identificati.

Azione 1. Formati, attraverso un percorso formativo multidisciplinare, principalmente pratico e focalizzato sull’agro-zootecnia, 60 giovani della comunità di Norcasia interessati a specializzarsi nel settore primario.

1. N° 5 incontri dell’equipe di lavoro per la stesura del piano didattico annuale dettagliato relativo al percorso formativo proposto;

2. Realizzazione della campagna comunicativa dell’iniziativa tramite interventi trimestrali nelle scuole secondarie di Norcasia, interventi mensili presso le parrocchie appartenenti alla diocesi di Norcasia e tramite promozione radiofonica e cartacea svolta mensilmente dalla municipalità di Norcasia;

3. Formalizzazione delle adesioni ed erogazione dei corsi formativi in ambito agro-zootecnico, sul terreno adibito ad azienda agricola dimostrativa (Formazione teorica 20% della formazione complessiva – Formazione Pratica 80% della formazione complessiva). Si realizzeranno 6 Corsi formativi integrati: 1. allevamenti avicoli e volatili – 2. allevamento bovini da latte - 3.

agroforestazione e vivaio forestale – 4. coltivazione della Hevea Brasiliensis – 5. Coltivazioni biologiche degli alberi da frutto 6. Trasformazione del latte nei suoi derivati;

4. Visite periodiche di affiancamento, agli agricoltori che lo richiedono, per fornire un concreto supporto alla corretta applicazione delle tecniche apprese;

5. Incontri mensili dell’équipe di lavoro, finalizzati al monitoraggio dell’iniziativa ed alla valutazione in itinere della stessa;

6. N° 2 incontri dell’équipe di lavoro, finalizzati alla valutazione finale dell’iniziativa e alla programmazione successiva

Azione 2. Accolti e accompagnati, tramite un percorso psicologico ed educativo all’interno della Città di Dio, 15 adolescenti di Norcasia vittime di abusi e violenza.

1. Accompagnamento psicologico individuale e di gruppo effettuato da un operatore esperto presso la Città di Dio (1 volta la settimana);

2. Supporto scolastico nello studio effettuato dagli operatori della Città di Dio (2 volte la settimana);

3. Coinvolgimento nelle attività pratiche della Fattoria del Monte Carmelo (2 pomeriggi la settimana) effettuato dall’operatore della Fattoria Didattica;

4. Attività musicale e sportiva (due volte la settimana e nel weekend);

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5. Incontri mensili dell’equipe di lavoro per la pianificazione delle attività extra-scolastiche (dopo-scuola, attività pratiche in Fattoria, musica e sport);

6. Incontri bisettimanali dell’equipe di lavoro della Città di Dio per il monitoraggio e la valutazione dei percorsi individuali dei ragazzi e per discutere eventuali nuovi inserimenti e/o uscite;

Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto:

I 2 volontari in servizio civile saranno coinvolti nelle seguenti attività:

¾ Partecipazione agli incontri dell’équipe di lavoro per la stesura del piano didattico relativo al percorso formativo;

¾ Partecipazione attiva, in affiancamento all’équipe preposta, alla campagna comunicativa rivolta ai giovani di Norcasia;

¾ Supporto nel lavoro di formalizzazione delle adesioni ai corsi formativi proposti;

¾ Affiancamento durante l’erogazione dei corsi formativi (teoria e pratica);

¾ Supporto alla raccolta dei dati di monitoraggio relativi alla formazione;

¾ Supporto durante l’attività di affiancamento dei giovani agricoltori nelle loro fattorie;

¾ Partecipazione agli incontri valutativi dell’iniziativa formativa e di programmazione successiva.

¾ Supporto agli operatori della Città di Dio nelle attività extra-scolastiche di aiuto compiti per i ragazzi;

¾ Affiancamento agli operatori nelle attività didattico-pratiche svolte dai ragazzi della Città di Dio presso la Fattoria del Monte Carmelo;

¾ Organizzazione di attività ricreative e di svago, tra cui quelle sportive, per i ragazzi della Città di Dio;

¾ Partecipazione agli incontri mensili di equipe della Città di Dio finalizzati alla programmazione delle attività extra-scolastiche.

REQUISITI RICHIESTI AI CANDIDATI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Si ritiene di suddividere i requisiti che preferibilmente i candidati devono possedere tra generici, che tutti devono possedere, e specifici, inerenti gli aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare.

Generici:

¾ Esperienza nel mondo del volontariato;

¾ Conoscenza della Federazione o di uno degli Organismi ad essa associati e delle attività da questi promossi;

¾ Competenze informatiche di base e di Internet;

Specifici:

Norcasia (PUNTO MISSIONE - 127635) Volontari/e n°1 e 2:

¾ Preferibile conoscenza lingua spagnola (livello A2 quadro comune europeo).

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ULTERIORI INFORMAZIONI ORGANIZZATIVE

NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 5

MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO: I volontari in servizio civile permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi.

EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO:

Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede:

¾ elevato spirito di adattabilità;

¾ flessibilità oraria;

¾ eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana;

¾ attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute;

¾ comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la di quelli già programmati e previsti dal progetto;

¾ partecipazione a situazioni di vita comunitaria;

¾ I volontari sono tenuti ad abitare nelle strutture indicate dall’Ente;

¾ rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;

¾ partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero;

¾ scrivere almeno tre (3) articoli sull’esperienza di servizio e/o sull’analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito “Antenne di Pace”, portale della Rete Caschi Bianchi;

¾ partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero.

¾ partecipare alla valutazione finale progettuale.

Inoltre, per le sedi di attuazione di seguito riportate, si elencano i seguenti obblighi aggiuntivi:

Norcasia (PUNTO MISSIONE - 127635 )

¾ Rientrare in Italia al termine del servizio

¾ Convivere con altri volontari e membri dello staff di progetto durante il servizio

PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

Norcasia (PUNTO MISSIONE 127635

¾ Il disagio di non avere l’accesso quotidiano e permanente a Internet (posta elettronica, social network e skype)

¾ il disagio convivere con altri volontari

PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati nel progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio:

Rischi politici e di ordine pubblico

ATTIVITÀ DI GRUPPI ARMATI ILLEGALI

Il Paese è tuttora caratterizzato da alti indici di violenza connessi da una parte – che sta poco a poco diventando meno rilevante, anche grazie ai processi di pace in corso – all’attività di gruppi armati illegali d’ispirazione politica (FARC, ELN, formazioni paramilitari), e dall’altra alla criminalità organizzata, molto strutturata, e da una diffusa micro-criminalità. Tuttavia, i dati statistici indicano, in generale, un graduale miglioramento della situazione ma permangono costanti i numeri di omicidi e sequestri, così come l’attività di bande di narcotrafficanti, soprattutto nelle zone di frontiera. L’attività della guerriglia, soprattutto contro obiettivi militari, continua tuttavia nelle aree rurali del Paese, soprattutto nelle zone di confine, anche se sono sempre più sporadici episodi violenti. La città di Pasto, pur essendo nella regione del Nariño al confine con l’Ecuador, è considerata sicura da questo punto di vista.

MICROCRIMINALITA’

In tutte le principali città (Bogotà, Medellìn, Cali, Barranquilla, Bucaramanga e Cùcuta), ci sono quartieri in cui bisogna adottare particolare prudenza, mentre i quartieri residenziali sono significativamente più sicuri anche per l’elevata protezione delle forze dell’ordine. Oltre alla criminalità comune non possono essere esclusi sporadici episodi di terrorismo legati all’attività delle FARC, anche se ufficialmente esse hanno bandito tale forma di lotta dalla loro strategia militare. L’ultimo risale ormai a quattro anni fa. A Medellìn, ci sono quartieri in cui significativa è la presenza di criminalità comune e di bande al margine della legge che realizzano rapine, sequestri lampo, furti attraverso l’uso di droghe, spaccio di valuta falsa, furti di valuta.

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Sequestri lampo vengono realizzati spesso da parte di falsi tassisti (con targhe di taxi “clonate”) che costringono il passeggero ad usare la propria carta di credito per prelevamenti nei Bancomat fino ad esaurimento delle disponibilità (tale pratica è chiamata “paseo milionario”). Nella Città di Pasto, ci sono quartieri in cui bisogna adottare particolare prudenza per la presenza di microcriminalità (rapine, furti), mentre i quartieri residenziali sono significativamente più sicuri anche per l’elevata protezione delle forze dell’ordine.

BLOCCHI STRADALI

In passato si sono verificati, in particolare nella regione del Cauca e Boyacà, numerosi episodi di blocchi stradali, dovuti alle diffuse rivendicazioni delle comunità agricole dell’area. La situazione appare al momento normalizzata, ma le tensioni potrebbero riaccendersi in funzione dell’andamento del dialogo in caso fra Governo e organizzazioni rappresentative. Si raccomanda, pertanto, visti i perduranti contenziosi riguardanti la proprietà delle terre, di tenersi informati sulla viabilità in tali regioni.

Rischi sanitari

STRUTTURE SANITARIE

Le strutture sanitarie private sono, in generale, di buon livello e molto più attrezzate delle strutture pubbliche, ma a costi molto elevati. Non vi sono difficoltà per il reperimento dei farmaci, ma poiché vi è il rischio di medicinali contraffatti, si consiglia di rivolgersi esclusivamente a farmacie qualificate, evitando negozi non specializzati.

MALATTIE PRESENTI

Nel territorio colombiano sono state accertate patologie endemiche quali malaria,febbre gialla e dengue. La situazione sanitaria appare particolarmente difficile nelle zone amazzoniche come pure nelle regioni ad est della cordigliera andina (Llanos), costa del Pacifico e regione del Magdalena Medio per la presenza di tali patologie endemiche. Inoltre, numerosi casi di “dengue” continuano a registrarsi anche nel Dipartimento di Antioquia, dove si trova la sede di progetto. Di recente, sono stati accertati casi di persone affette dal virus

“Chikungunya”, trasmesso come il “dengue” o la febbre gialla tramite le zanzare. Le città maggiormente colpite sono Cúcuta, Cartagena, Medellín, Sincelejo e Santa Marta. Anche se non mortale, il virus potrebbe portare a serie complicazioni se non debitamente trattato. Esso, infatti, provoca febbre alta e dolori muscolari alle articolazioni ed alla testa che possono perdurare per molte settimane. Sono stati altresi riscontrati nel Paese casi di “Zika virus”, malattia virale trasmessa dalla zanzara “aedes aegypti”, responsabile anche della “dengue” e della “Chikunguya”.

ACQUA NON POTABILE

Nelle grandi città, compresa Medellin, l’acqua è potabile, tuttavia in alcuni quartieri marginali della città si registrano casi di infezione intestinale dovuti all’acqua corrente. Fuori dalle principali città non è garantita la fornitura di acqua potabile.

Altri Rischi:

FRANE E SMOTTAMENTI

Le condizioni delle strade sono spesso precarie a causa di frequenti piogge e conseguenti smottamenti. In particolare a causa dell’abusivismo edilizio e della precarietà delle abitazioni costruite con materiali non adeguati, la zona di Villa Hermosa, in cui si realizzerà il progetto, è a rischio di frane e smottamenti.

PIOGGE e INONDAZIONI

Durante i periodi di forti piogge possono verificarsi inondazioni e smottamenti.

COMPETENZE ACQUISIBILI

Conseguentemente a quanto esposto e precisato nei precedenti punti, i giovani coinvolti nel presente progetto, avranno l’opportunità di acquisire sia specifiche conoscenze, utili alla propria crescita professionale, a seconda della sede di attuazione del progetto, sia di maturare una capacità di vivere la propria cittadinanza, nazionale ed internazionale, in termini attivi e solidali, con una crescita della consapevolezza dei problemi legati allo sviluppo dei sud del mondo.

Di seguito gli ambiti nei quali si prevede una acquisizione di specifiche conoscenze:

¾ Accrescimento della consapevolezza della possibilità di esercitare in maniera efficace il proprio diritto di cittadinanza attiva anche a livello internazionale;

¾ Approfondimento delle conoscenze di politica internazionale e di cooperazione allo sviluppo interpretate alla luce di una cultura politica fondata sulla solidarietà;

¾ Accrescimento del panorama delle informazioni utili per una efficace relazione interculturale;

¾ Acquisizione di conoscenze tecniche relative alla progettualità;

¾ Acquisizione della conoscenza dei modelli e delle tecniche necessarie per l’intervento sul territorio;

¾ Rafforzamento delle conoscenze relative al dialogo sociale;

¾ Acquisizione della conoscenza dei modelli e delle tecniche necessarie per l’analisi, la sintesi e l’orientamento all’obiettivo

¾ Accrescimento della comprensione dei modelli di problem solving;

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¾ Approfondimento delle tecniche di animazione e\o educazione;

¾ Accrescimento della comprensione dei modelli di lavoro in equipe;

¾ Accrescimento della comprensione dei modelli di lavoro associativo e di rete (centro – periferia e viceversa);

¾ Acquisizione delle conoscenze tecniche relative al proprio settore di formazione.

Verrà anche rilasciata, da parte FOCSIV, una certificazione delle conoscenze acquisite nella realizzazione delle specifiche attività previste dal presente progetto.

FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI

La formazione generale verrà erogata come evidenziato nel sistema di formazione accreditato. E sarà realizzata all’inizio dell’anno di servizio in un corso residenziale. La durata della formazione generale sarà nel suo complesso di ore 50 e sarà erogata entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto

FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI

La formazione specifica sarà realizzata in parte Italia e in parte in loco, nei Paesi di realizzazione del progetto. La durata complessiva della formazione specifica sarà di 80 ore, una parte delle quali sarà realizzata nelle sedi di appoggio in Italia e per la restante parte realizzata nelle sedi all’estero di attuazione del progetto, entro e non oltre 90 giorni dall’avvio dello stesso.

Per la sede: Norcasia (PUNTO MISSIONE ONLUS - 127635) Tematiche di formazione

Presentazione della cultura, della storia e della situazione socio-economica della Colombia e della sede di servizio Presentazione del progetto

Presentazione dell’ente di invio e della sua esperienza nel territorio di realizzazione del progetto Conoscenza dei partner locali di progetto

Conoscenza di usi e costumi locali

Presentazione nel dettaglio delle attività di impiego e del ruolo specifico dei volontari

Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nel progetto di servizio civile sulla sede (presentazione dei rischi presenti e indicazione delle misure di prevenzione ed emergenza adottate)

Informazioni di tipo logistico

Modalità di comunicazione e relazione con la sede in Italia Monitoraggio dell’esperienza e gestione dei momenti di crisi

Presentazione del sistema educativo colombiano e delle sue peculiarità Presentazione del sistema sociale locale

Approfondimento sulle origine e la diffusione del fenomeno della violenza e abuso entro le mura domestiche in Colombia Modulo formativo per lo studio e la realizzazione di laboratori di animazione ed educazione giovanile

Principi cardine dell’agricoltura e dell’allevamento eco-sostenibile

Approfondimento sull’organizzazione di attività formative con gli adulti (giovani agricoltori, famiglie impegnate nel settore primario ecc.)

Approfondimento sulle motivazioni legate alla nascita di associazioni o alleanza agricole e al loro funzionamento, con particolare riferimento alla diffusione del fenomeno in Colombia

Tecniche di monitoraggio e valutazione di attività agro-zootecniche

DOVE INVIARE LA CANDIDATURA

¾ tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo sotto riportato.(Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande)

ENTE CITTA’ INDIRIZZO TELEFONO SITO

PUNTO MISSIONE

ONLUS

RODENGO SAIANO (BS)

VIA EINAUDI 1,

25050 (+39)393.9789.556 www.puntomissioneonlus.org

¾ tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a puntomissioneonlus@pec.it e avendo cura di specificare nell'oggetto il titolo del progetto “CASCHI BIANCHI: COLOMBIA 2017”

Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC

• è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale),

• non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.

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