stallo, nei quali t e m p e r a t u r a e t e m p o di transito h a n n o poca i m p o r t a n z a . La realizzazione di conver- t i t o r i elettronici m e n o r u m o r o s i di quelli a cristallo è a p p a r s a molto difficile; i tentativi sono q u i n d i a t t u a l m e n t e rivolti al fine di costruire t u b i amplifi- catori capaci di lavorare sulle onde c e n t i m e t r i c h e con basso r u m o r e , in m o d o da p o t e r p o r t a r e l'eco al convertitore d o p o averlo a d e g u a t a m e n t e rinfor- zato in u n o o p i ù stadi preamplificatori dotati di piccola rumorosità : in tal m a n i e r a , infatti, il ru- m o r e di conversione viene messo fuori causa.
In t a l senso, i t u b i ad onda viaggiante h a n n o fatto sorgere m o l t e speranze. I risultati finora otte- n u t i a p p a i o n o p e r ò di interesse modesto, poichè il fattore di rumorosità dei t u b i risulta dello stesso ordine di quello già conseguito p e r mezzo dei con- vertitori a cristallo. Non migliore a p p a r e la situa- zione p e r q u a n t o r i g u a r d a i t r i o d i del g r u p p o II-b.
Allo stato a t t u a l e , il p r o b l e m a di accrescere la p o r t a t a del r a d a r a d impulsi n o n a p p a r e p e r t a n t o suscettibile di soluzioni molto migliori di quelle ottenute nel corso degli u l t i m i dieci a n n i . A u m e n - t a r e di molto la potenza di emissione sembra in- fatti, d ' a l t r o canto, cosa difficile, poichè le tensioni a t t u a l m e n t e già usate n o n a p p a i o n o facilmente su- p e r a b i l i . Giova c o m u n q u e seguire con la p i ù viva attenzione i tentativi di preamplificazione q u i ri- cordati a u g u r a n d o un r a p i d o successo : r i d u r r e la F, ad esempio, da 40 a 4 u n i t à s u l l ' o n d a di 3 cm signi- ficherebbe invero accrescere la p o r t a t a di ben
(13) A codesto procedimento per attenuare il rumore interno, contiamo di dedicare a parte una memoria di ca- rattere specifico.
(14) Converrà chiarire questo punto con un esempio numerico. Consideriamo a tal fine uno strumento, che sia dotato di trasmettitore da 10 kW su onda di 30 cm, realiz- zato con due tubi del tipo classificato al gruppo I-c del pa- ragrafo 2, e supponiamo di essere riusciti a ridurre il coef- ficiente di rumore a 3 unità. Poichè la banda sufficiente alla ricezione per effetto Doppler su onda continua è di 3 kc/s, la potenza di rumore risulta di 1,5·10-16 W. Posto un gua- dagno di antenna di 500 unità, si ricava dalla (7) una por- tata virtuale:
X = 341 km
indubbiamente molto elevata, e perciò interessante da varii punti di vista, fra i quali quello della immunità verso i di- sturbi operati dal nemico.
6. - Gli altri nuovi tubi riceventi.
F r a i p r o b l e m i , ai quali gli esperti r a d a r h a n n o dedicato s e m p r e speciale attenzione, figura quello di accrescere il potere s e p a r a t o r e , allo scopo di mi- gliorare il riconoscimento dei bersagli. Con l'av- vento delle onde sui 3 cm, grandi progressi sono stati c o m p i u t i , p o i c h é si è arrivati a r i d u r r e l'an- golo di c o p e r t u r a a 10 millesimi e la d u r a t a di im- pulso a 0,1 ms. L ' o m b r a r a d a r laterale a 1 0 0 0 0 m si è così ridotta a 3 0 ÷ 5 0 m, e quella in profondità a 15 m. Con ciò è possibile a n c h e l ' a p p r e z z a m e n t o dell'angolo di rotta di una grossa n a v e .
P e r migliorare u l t e r i o r m e n t e il p o t e r e separa- t o r e , occorrerebbe in p r i m o luogo r i d u r r e l'angolo di c o p e r t u r a , e poi anche d i m i n u i r e la d u r a t a di i m p u l s o . I tentativi c o m p i u t i nella p r i m a di queste direzioni, dei quali non ci occupiamo in questa sede, sembra n o n a b b i a n o avuto finora molto suc- cesso. Siccome un vantaggio concreto di impiego p u ò essere conseguito solo r i d u c e n d o insieme a m - b e d u e l e o m b r e , u n a d i m i n u z i o n e u l t e r i o r e della d u r a t a di impulso a p p a r e m e n o utile di come a p r i m a vista p o t r e b b e s e m b r a r e .
Vi sono p e r ò dei casi particolari di i m p i e g o , nei quali l ' o m b r a laterale risulta molto piccola, e q u i n d i la riduzione di quella in distanza p o r t a un vantaggio effettivo. Ciò accade q u a n d o il bersaglio da osservare è vicino : a 2000 m infatti, con l'angolo di c o p e r t u r a detto i n n a n z i , l ' o m b r a laterale, che è circa p r o p o r z i o n a l e alla distanza, si abbassa a 6 m ed a n c h e m e n o .
I nuovi p e n t o d i francesi, classificati nel g r u p p o III-a del paragrafo 2, m e r i t a n o in tal senso viva attenzione. Essi p e r m e t t o n o infatti di costruire am- plificatori con b a n d a p i ù larga in confronto a quelli a t t u a l i , anche fino a 100 M c / s . P o r t a n d o a questo valore la b a n d a del ricevitore, è lecito r i d u r r e la d u r a t a di impulso a 0,02 ms senza a n d a r e incontro a forti distorsioni. Con ciò l ' o m b r a in distanza si riduce a 3 m, d a n d o luogo a vantaggio notevole nel riconoscimento degli ostacoli vicini.
Oltre che da questo p u n t o di vista, i p e n t o d i in questione h a n n o interesse anche p e r la costruzione degli intercettatori e dei d i s t u r b a t o r i r a d a r p e r mi- croonde. Nel p r i m i è invero essenziale che la b a n d a sia la p i ù larga possibile, anche se ciò c o m p o r t i un forte a u m e n t o di r u m o r e : questo n o n r a p p r e s e n t a infatti un inconveniente, operandosi di regola l'in- tercettazione su segnali di alta intensità. Con u n a b a n d a di 100 M c / s , la ricerca dei segnali r a d a r diviene relativamente agevole anche su frequenze d e l l ' o r d i n e di 101 0 c / s . A n c h e nella costruzione dei d i s t u r b a t o r i è utile avere amplificatori dotati di b a n d a così larga : siffatti amplificatori r a p p r e s e n - t a n o infatti sorgenti di r u m o r e adatte allo scopo.
I transistori, che a b b i a m o ricordati n e l g r u p p o III-b, p o t r a n n o trovare impiego in molti organi del complesso a bassa frequenza, come i dispositivi p e r la scansione e quelli p e r le m a r c h e , c o n t r i b u e n d o a r i d u r r e il peso ed il volume degli a p p a r a t i . Non si vede p e r ò qualche possibilità che essi influiscano sulle caratteristiche di i m p i e g o .
Il p o t e r e s e p a r a t o r e , specie q u a n d o la presen- tazione è del t i p o p a n o r a m i c o p o l a r e ( P . P . I . ) , è le-
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ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - ANNO 6 - N. 8-9 - AGOSTO-SETTEMBRE 1952gato, oltre che alle caratteristiche della p a r t e ad alta frequenza dello s t r u m e n t o , della q u a l e ci siamo già innanzi occupati, a n c h e alla finezza della trac- cia oscillografica, al « contrasto » dello schermo, ed alla legge con c u i svaniscono le i m m a g i n i . Benchè i risultati, che i t u b i già nell'uso corrente d à n n o , siano eccellenti, vi è ancora da perfezionare, specie p e r q u a n t o r i g u a r d a il contrasto e la legge di scom- parsa delle i m m a g i n i : d i p e n d e n t e il p r i m o dalla potenza del getto elettronico, e la seconda dalla s t r u t t u r a degli strati dello schermo. Le approfon- dite ricerche, alle quali con b r i l l a n t i risultati si sono dedicati in questi u l t i m i a n n i i tecnici della televisione, d à n n o in tal senso molto b e n e a spe- r a r e .
7. - Conclusioni.
I. - Nel c a m p o dei t u b i elettronici p e r mi- croonde, si sono avuti u l t i m a m e n t e sviluppi, che h a n n o vivo interesse a n c h e p e r gli specialisti r a d a r . Tali sviluppi sono in prevalenza indirizzati verso gli scopi c h e seguono:
a) ottenere potenze rilevanti a regime con- t i n u o con frequenza stabilizzata;
b) abbassare il r u m o r e di fondo in ricezione.
Mentre i progressi realizzati verso il p r i m o di
tali fini sono rilevanti, verso il secondo n o n si sono c o m p i u t i passi degni di rilievo.
I I . - La stabilizzazione delle frequenze ha r a p - p r e s e n t a t o , in t u t t i i successivi stadii di evoluzione, che la radiotecnica ha percorso attraverso le g a m m e d ' o n d a via via p i ù c o r t e , u n a fase di affinamento ricca di utili risultati. P e r c i ò è da p r e s u m e r e che anche nella g a m m a delle m i c r o o n d e essa a p r a inte- ressanti possibilità. Nel c a m p o r a d a r , tali possi- bilità r i g u a r d a n o la utilizzazione dell'effetto D o p - p l e r , la quale a p r e la via, t r a l ' a l t r o , ad a u m e n t a r e le p o r t a t e e ad accrescere l ' i m m u n i t à verso i di- s t u r b i .
III. - Il fatto, di p o t e r p r o d u r r e elevate po- tenze a regime c o n t i n u o con generatori m o d u l a b i l i in a m p i e z z a , è cosa di alto interesse anche p e r la costruzione dei d i s t u r b a t o r i .
I V . - Meritano inoltre attenzione i progressi, che si sono avuti in t e m a di amplificatori a larga b a n d a , u t i l i nei r a d a r ad alto p o t e r e s e p a r a t o r e e negli i n t e r c e t t a t o r i , n o n c h é quelli realizzati dai t u b i oscillografici.
Ugo Tiberio Livorno - Accademia Navale.
a Giancarlo Vallauri
Attuali possibilità scientifiche dei confronti di tempo a grandi distanze
Recenti esperienze hanno mostrato la possibilità di ottenere una certezza pratica del decimillesimo di se- condo nei confronti di tempo a grandi distanze per mezzo di radiocollegamenti su onde corte. Tale risul- tato può avere interessanti applicazioni nel problema delle determinazioni di longitudini ed in altri nume-
rosi problemi scientifici.
Alla recente Assemblea Generale d e l l ' U . R . S . I . ( U n i o n R a d i o Scientifique I n t e r n a t i o n a l e , Sidney, agosto 1952) ha avuto inattesa risonanza u n a comu- nicazione presentata dallo scrivente e da C. E g i d i , sulle m i s u r e del t e m p o di p r o p a g a z i o n e di segnali orari su onda corta sul percorso T o r i n o - W a s h i n g t o n , che e r a n o state effettuate nel maggio 1951 p e r ini- ziativa d e l l ' I s t i t u t o Elettrotecnico Nazionale e con la collaborazione del N a t i o n a l B u r e a u of S t a n d a r d s americano e di altri vari l a b o r a t o r i esteri. P o i c h é tali m i s u r e avevano un c a r a t t e r e p r e l i m i n a r e e orientativo, la presentazione aveva lo scopo di sag- giare l ' o p p o r t u n i t à di proseguire ed estendere quelle esperienze, che avevano dato risultati iniziali assai incoraggianti, ma p r e s e n t a n o q u a l c h e diffi- coltà di organizzazione, p e r la necessità di u n a vasta collaborazione i n t e r n a z i o n a l e .
I due p u n t i più notevoli a p p a r s i dalle p r i m e esperienze sono :
a) c h e , n o n o s t a n t e le bizzarrie della p r o p a g a - zione ionosferica e la mblteplicità dei c a m m i n i delle r a d i o o n d e su un t r a t t o così l u n g o , l'esame statistico
dei risultati ha mostrato l ' a t t e n d i b i l i t à di u n a cer- tezza pratica di un decimillesimo di secondo n e l valore del t e m p o di p r o p a g a z i o n e , rilevato come media di un certo n u m e r o di osservazioni fatte nel corso di un m i n u t o p r i m o ;
b) che il n u m e r o di « salti », cioè di successive riflessioni delle r a d i o o n d e nella ionosfera nella loro p r o p a g a z i o n e da un estremo a l l ' a l t r o del percorso, sembra fosse circa d o p p i o di q u a n t o si pensa essere n o r m a generale, in base ad altro genere di consta- tazioni derivate d a l l ' o r m a i lunga pratica di comu- nicazioni su o n d e corte a grandi distanze.
Il secondo p u n t o interessa essenzialmente gli specialisti di p r o p a g a z i o n e ionosferica e merita a p a r t e u n a p i ù estesa indagine p e r accertare la realtà vera d e l l ' a p p a r e n t e contrasto, le cui ragioni re- stano p e r ora del t u t t o oscure.
Il p r i m o p u n t o invece a p r e p i ù vaste e nuove prospettive nei p i ù svariati c a m p i di ricerca, poiché significa la possibilità di d e t e r m i n a r e , nel 99,5 % dei casi, con incertezza non superiore al decimil- lesimo di secondo la c o n t e m p o r a n e i t à o la relazione
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u n i t à .
Prospettive di maggiore interesse si p r e s e n t a n o , p e r q u a n t o r i g u a r d a l a p o r t a t a , n e l c a m p o dei r a d a r ad onda c o n t i n u a . Ciò non solo p e r l ' a u m e n t o della potenza dei generatori stabilizzati, di cui a b b i a m o già detto a v a n t i , ma a n c h e p e r le possibilità che si p r e s e n t a n o in t e m a di r i d u z i o n e del r u m o r e . La maggior p a r t e dei disturbi i n t e r n i si p r e s e n t a in- fatti q u i sotto forma di m o d u l a z i o n e di ampiezza, p e r cui è possibile a t t e n u a r l i r i c o r r e n d o a processi di rivelazione capaci a p p u n t o di r i d u r r e il r u m o r e di ampiezza : u n o di questi, elaborato in Italia du- rante la guerra, è basato sulla discriminazione di fase (1 3). In ciò sta un u l t e r i o r e motivo p e r seguire con attenzione lo sviluppo di questa categoria di r a d a r (1 4).
di t e m p o t r a due eventi che si manifestino in due p u n t i qualsiasi della superficie t e r r e s t r e .
Una p r i m a i m p o r t a n t e applicazione dell'esatta conoscenza del t e m p o di p r o p a g a z i o n e dei radiose- gnali a grandi distanze si ha nel p r o b l e m a della d e t e r m i n a z i o n e delle longitudini, in connessione con osservazioni astronomiche. Questo p r o b l e m a di- venta ora di attualità se, come sembra ormai stabi- lito, vi sarà t r a cinque o sei a n n i u n a nuova opera- zione m o n d i a l e di d e t e r m i n a z i o n e delle l o n g i t u d i n i . L ' o p p o r t u n i t à di i n t r a p r e n d e r e a questo scopo u n o studio a c c u r a t o del t e m p o di p r o p a g a z i o n e dei se- gnali orari su onde corte a grandi distanze è stata a p p u n t o segnalata a l l ' U . R . S . I . dal Prof. P . T a r d i , P r e s i d e n t e della Commissione L o n g i t u d i n i dell'U- n i o n e Astronomica I n t e r n a z i o n a l e , poco p r i m a della r i u n i o n e di Sydney. La fortunata coincidenza di questa segnalazione h a i n d u b b i a m e n t e p r e p a r a t o u n t e r r e n o p a r t i c o l a r m e n t e fertile a l l ' a v v a l o r a m e n t o dell'iniziativa italiana ed al suo sviluppo. Nel corso dell'Assemblea di Sydney è stata costituita dal- l ' U . R . S . I . u n ' a p p o s i t a sottocommissione p e r m a - n e n t e della Commissione I I I (Ionosfera e P r o p a g a - zione delle R a d i o o n d e ) , la q u a l e dovrà nei pros- simi a n n i p r o m u o v e r e e c o o r d i n a r e nuove esperien- ze, col concorso del massimo n u m e r o possibile di l a b o r a t o r i ed in varie p a r t i del m o n d o . La p r i m a attività della Sottocommissione è stata di p r e n d e r e in esame e discutere i risultati o t t e n u t i presso l ' I . E . N . nelle esperienze p r e l i m i n a r i e d i i n q u a d r a r e il p r o b l e m a delle finalità della ricerca e del suo u l t e r i o r e s v i l u p p o ; p e r questo è stata i n t a n t o espressa la r a c c o m a n d a z i o n e che t u t t e le nuove esperienze, a somiglianza di quelle svolte presso l ' I . E . N . , vengano condotte in m o d o t a l e , c h e se ne possano ricavare risultati aventi un significato sta- tistico, cioè il valor m e d i o del t e m p o di p r o p a g a - zione in un d e t e r m i n a t o piccolo intervallo di t e m p o , q u a l e p o t r e b b e essere a d esempio u n m i n u t o p r i m o . È stato inoltre deciso nell'Assemblea Generale che la notizia della costituzione della nuova Sottocom- missione ed il risultato dei suoi p r i m i lavori ve- nissero p o r t a t i a conoscenza dell'Assemblea Gene- rale d e l l ' U n i o n e Astronomica I n t e r n a z i o n a l e , stabi- lita p e r il settembre in R o m a .
In R o m a la comunicazione è stata data dallo scrivente in u n a r i u n i o n e c o m u n e delle due Com- missioni 18 (Longitudini) e 31 ( T e m p o ) ed è stata a p p r e s a con interesse. Il Prof. Zverev, dell'Osser- vatorio di P u l k o w o , ha rilevato assai o p p o r t u n a - m e n t e che le attuali approssimazioni delle osser- vazioni a s t r o n o m i c h e sono nei migliori dei casi di alcuni millisecondi con un o t t i m o s t r u m e n t o p e r passaggi o un cerchio m e r i d i a n o , e di q u a l c h e mil- lisecondo con un t u b o zenitale fotografico. Esse sono d u n q u e assai peggiori di quelle conseguibili nei confronti dei segnali di t e m p o a g r a n d e distanza p e r mezzo delle r a d i o o n d e . P e r c i ò , in vista della futura operazione m o n d i a l e di revisione delle lon- g i t u d i n i , converrà dare il massimo impulso al per- fezionamento dei mezzi di osservazione; u n a par- ticolare a t t e n z i o n e sembra m e r i t i n o i dispositivi fotoelettrici, sui quali ad esempio già da t e m p o si
sta s p e r i m e n t a n d o in Russia, con p r o m e t t e n t i risul- t a t i . D ' a l t r a p a r t e p e r ò è stato osservato, c h e il ri- d u r r e a d entità sicuramente t r a s c u r a b i l e u n a delle cause di incertezza, quella i n e r e n t e ai confronti di t e m p o , consente di rivolgere l'esame statistico dei risultati t o t a l m e n t e allo studio delle a l t r e cause che concernono le osservazioni stellari. La considera- zione d e l l ' a t t u a l e inferiorità dei mezzi di osserva- zione dei passaggi ha dato luogo ad u n a n u t r i t a discussione, se convenisse fissare al 1958 la data della nuova operazione di l o n g i t u d i n i , o p p u r e ri- m a n d a r l a in attesa che tali mezzi si perfezionino.
È prevalsa infine a larga maggioranza la p r i m a idea, s o p r a t t u t t o p e r gli autorevoli interventi del Prof. T a r d i e di Sir Spencer-Jones, l ' A s t r o n o m o Reale di Greenwich. È stata anche considerata l ' o p - p o r t u n i t à d i r i c h i e d e r e a l l ' I . C . S . U . ( I n t e r n a t i o n a l Council of Scientific Unions) la costituzione di una Commissione mista di m e m b r i delle t r e Unioni ( A s t r o n o m i a , Geodesia e Geofisica, Radioscienti- fica) p e r il p r o b l e m a delle l o n g i t u d i n i . Ma vi è qual- che d u b b i o sull'adesione d e l l ' I . C . S . U . a codesta p r o p o s t a e si p u ò osservare che, p u r avendo tale Commissione c a m p o di svolgere utilissima o p e r a di c o o r d i n a m e n t o t r a gli specialisti delle diverse Unio- ni interessati al p r o b l e m a , tuttavia la sua esistenza non è s t r e t t a m e n t e indispensabile alla b u o n a riu- scita dell'iniziativa, d o p o la c h i a r a impostazione che ne è stata fatta.
Altra applicazione dei risultati o t t e n u t i nelle recenti d e t e r m i n a z i o n i del t e m p o di p r o p a g a z i o n e dei segnali o r a r i è stata p r o s p e t t a t a da M. Laffineur d u r a n t e i lavori d e l l ' U . R . S . I . a Sydney e p o t r e b b e riuscire assai interessante. Si t r a t t a di studiare la forma del fronte d ' o n d a delle p a r t i c o l a r i radioemis- sioni p r o v e n i e n t i dal sole in concomitanza con le esplosioni (burst) solari. P o i c h è il fronte di inizio di questi r a d i o d i s t u r b i è piuttosto r i p i d o , confron- t a n d o n e gli istanti di arrivo in due p u n t i della t e r r a t r a loro a notevole distanza, è possibile vedere se q u e i disturbi si p r o p a g a n o nello spazio p e r onde sferiche o p p u r e n o . Si p o t r à così controllare l'ipo- tesi, n a t a da considerazioni di a l t r o genere, che tali emissioni a b b i a n o carattere di spiccata diretti- vità e direzione r a p i d a m e n t e v a r i a b i l e , come un fascio di p r o i e t t o r e che solchi lo spazio. Il decimil- lesimo di secondo nei confronti di t e m p o corri- sponde ad u n ' i n c e r t e z z a di 30 k m , che è assai poco q u a n d o si scelga u n a base di varie migliaia di kilo- m e t r i .
Si sono così viste due applicazioni delle m o d e r n e possibilità offerte dai confronti di t e m p o a g r a n d i distanze. È assai p r o b a b i l e che altre possano na- scere presto p e r altri c a m p i di fenomeni fisici. Ci si a u g u r a che il c o n t r i b u t o italiano n o n r i m a n g a limitato ad u n ' o p e r a di a c c e n t r a m e n t o e, sia p u r e , di c o o r d i n a m e n t o delle ricerche altrove svolte, ma possa anche svilupparsi nella forma di q u a l c h e n u o v o a p p o r t o s p e r i m e n t a l e .
Mario Boella Torino - Istituto Elettrotecnico Nazionale Galileo
Ferraris.
ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - ANNO 6 - N.8-9 - AGOSTO-SETTEMBRE 1952
a Giancarlo Vallauri
Collegamenti a grande distanza per la rete italiana di televisione
S'illustrano le ragioni che hanno indotto la RAI a predisporre un collegamento provvisorio con ponti radio a onde metriche fra Milano e Roma, in attesa che lo stesso collegamento possa effettuarsi attraverso la rete di cavi coassiali attualmente in corso di posa. Sono esposti i motivi per cui si è preferito il colle- gamento a onde metriche con modulazione di ampiezza per i segnali video e con modulazione di fre- quenza per i segnali audio, anzichè il sistema a microonde che, sebbene tecnicamente più corretto, sa- rebbe economicamente svantaggioso per un collegamento televisivo provvisorio. Questo secondo sistema
è invece stato adottato per il collegamento fra Torino e Milano, e fra Milano e Monte Penice.
Secondo il recente p r o v v e d i m e n t o legislativo che affida alla R A I la concessione esclusiva p e r i servizi di televisione circolare, l ' E n t e concessiona- rio è t e n u t o a realizzare gli i m p i a n t i previsti dal- l ' a t t o di concessione in t r e fasi così suddivise nel t e m p o .
Prima fase: i m p i a n t i di R o m a , M i l a n o , T o r i n o e Monte P e n i c e , i quali d o v r e b b e r o e n t r a r e in fun- zione n o n oltre 18 mesi dalla data del decreto m i - nisteriale con il q u a l e è stato designato lo « stan- d a r d » legale (8 aprile 1952).
Seconda fase : i m p i a n t i di Venezia Monte V e n d a , Genova Portofino, N a p o l i Castel S. E l m o , F i r e n z e Monte Serra e Firenze T r e s p i a n o , la cui e n t r a t a in servizio deve avvenire n o n oltre 12 mesi dalla data della messa in funzione del canale televisivo delle c o r r i s p o n d e n t i t r a t t e del cavo coassiale di collega- ' m e n t o .
Terza fase: i m p i a n t i di Gargano Monte Calvo, Murge S. P a o l o , Reggio Calabria Monte C e n d r i e P a l e r m o Monte P e l l e g r i n o , la cui e n t r a t a in fun- zione d o v r e b b e avere luogo c o n t e m p o r a n e a m e n t e alla messa in funzione del canale televisivo delle c o r r i s p o n d e n t i t r a t t e di cavo coassiale.
P o i c h è , come è facile rilevare, la realizzazione della p r i m a fase, che c o m p r e n d e l ' i m p i a n t o di R o m a e t r e i m p i a n t i n e l l ' I t a l i a S e t t e n t r i o n a l e , è in- d i p e n d e n t e d a l l ' e n t r a t a in funzione del relativo col- legamento in cavo coassiale, l ' E n t e concessionario si è trovato dinanzi al p r o b l e m a di affrontare, e n t r o il 1953, la p r o d u z i o n e di due p r o g r a m m i i n d i p e n - d e n t i , u n o a R o m a ed u n o al N o r d , o p p u r e di assicu- rarsi con mezzi di fortuna un collegamento televi- sivo fra R o m a e Milano, in attesa che possa essere utilizzato il c o r r i s p o n d e n t e cavo coassiale, ciò c h e , secondo le previsioni, n o n p o t r à avvenire che verso la fine del 1954 o il p r i n c i p i o del 1955.
Considerando il costo elevato dei p r o g r a m m i di televisione e la conseguente convenienza di evitare la generazione di d u e p r o g r a m m i a u t o n o m i , u n o al N o r d ed u n o al Sud, n o n c h è l'interesse intrinseco d e r i v a n t e dalla possibilità di i m m e d i a t o scambio di riprese di a t t u a l i t à fra la capitale e le altre regioni, l ' E n t e concessionario è stato indotto a studiare la possibilità di a t t u a r e un ' collegamento provvisorio televisivo fra Milano e R o m a , che, consentendo l'e- conomia di un nuovo p r o g r a m m a n a z i o n a l e , n o n co- stituisse p e r altro un investimento cospicuo da am- mortizzarsi n e l breve t e m p o interposto fra l ' e n t r a t a in funzione dei t r a s m e t t i t o r i e quella dei cavi coas- siali (circa due anni).
Nessun d u b b i o c h e , allo stato attuale della tec- nica e secondo i dati conosciuti, relativi a simili col- legamenti già in atto negli Stati U n i t i , la soluzione p i ù razionale e perfetta si sarebbe o t t e n u t a con un p o n t e radio a onde decimetriche m o d u l a t e in fre- q u e n z a ; t u t t a v i a u n a simile soluzione dovette essere scartata p e r le seguenti considerazioni:
a) con la p o r t a t a massima ottenibile con questi collegamenti (che si aggira sui 70 km p e r frequenze i n t o r n o ai 1000 MHz) i posti r i p e t i t o r i i n t e r m e d i fra Milano e R o m a a v r e b b e r o dovuto essere assai nu- merosi e p e r l ' a t t r a v e r s a m e n t o d e l l ' A p p e n i n o cen- t r a l e a v r e b b e r o dovuto appoggiarsi a località assai elevate, difficilmente accessibili d ' i n v e r n o , prive di comunicazioni e di energia elettrica, che a v r e b b e r o c o m p o r t a t o un costo di i m p i a n t o assai elevato;
b) a causa dell'elevato costo di i m p i a n t o e della brevità del t e m p o concesso p e r il suo a m m o r - t a m e n t o , il collegamento stesso a v r e b b e gravato sulle spese di esercizio p i ù che la simultanea gene- razione di due p r o g r a m m i i n d i p e n d e n t i p e r lo spa- zio di due a n n i ;
c) a causa del n u m e r o elevato di posti ripe- t i t o r i e della loro disagevole ubicazione era proble- m a t i c o , se n o n impossibile, che l ' a t t u a z i o n e potesse avere luogo in t e m p o u t i l e .
Una diversa soluzione del p r o b l e m a , tecnica- m e n t e m e n o perfetta, s e p p u r e affascinante p e r la sua estrema semplicità, e s o p r a t u t t o e s t r e m a m e n t e conveniente e c o n o m i c a m e n t e , v e n n e q u i n d i studiata e a d o t t a t a fondandosi sui risultati o t t e n u t i in que- s t ' u l t i m o a n n o in G e r m a n i a con il collegamento a onde m e t r i c h e fra Berlino e A m b u r g o attraverso a due posti r i p e t i t o r i i n t e r m e d i , realizzato dalla Sie- mens & H a l s k e p e r conto d e l l ' A m m i n i s t r a z i o n e te- desca.
In G e r m a n i a , come è n o t o , si è g r a n d e m e n t e svi- l u p p a t a negli ultimi a n n i la radiodiffusione a m o - dulazione di frequenza, e ciò a causa della scarsa disponibilità d i o n d e m e d i e .
Col r a p i d o diffondersi di questo sistema di ra- diodiffusione, si introdusse anche l'usanza di pro- cedere a rinforzare il c a m p o ed estendere il servi- zio m e d i a n t e il sistema di un certo n u m e r o di tra- smettitori disposti circolarmente i n t o r n o al trasmet- titore p r i n c i p a l e sulla zona di confine della sua a r e a di servizio, i q u a l i , m e d i a n t e a p p o s i t e instal- lazioni riceventi, dotate di a n t e n n e e m i n e n t e m e n t e direttive e ricevitori professionali di ottima q u a - lità, r i t r a s m e t t o n o localmente il p r o g r a m m a princi- pale e s t e n d e n d o n e n o t e v o l m e n t e la p o r t a t a u t i l e .
ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - ANNO 6 - N. 8-9 - AGOSTO-SETTEMBRE 1952