• Non ci sono risultati.

GLI ILLECITI DISCIPINARI DEI MAGISTRATI ORDINARI PRIMA E DOPO LA RIFORMA DEL 2006

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "GLI ILLECITI DISCIPINARI DEI MAGISTRATI ORDINARI PRIMA E DOPO LA RIFORMA DEL 2006"

Copied!
5
0
0

Testo completo

(1)

DANIELA CAVALLINI

GLI ILLECITI DISCIPINARI DEI MAGISTRATI ORDINARI

PRIMA E DOPO LA RIFORMA DEL 2006

Saggio introduttivo

L'evoluzione della disciplina giudiziaria nei paesi democratici

di Giuseppe Di Federico

CEDAM

CASA EDITRICE DOTT. ANTONIO MILANI

2011

(2)

PREFAZIONE pag. IX SAGGIO INTRODUTTIVO "L'evoluzione della disciplina

giudiziaria nei paesi democratici"

di Giuseppe Di Federico pag. XVII

PARTE PRIMA

ASPETTI GENERALI DELLA RIFORMA DEL 2006

CAPITOLO I

CARATTERISTICHE E FUNZIONI DELLA RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE DEI MAGISTRATI ORDINARI

1. Caratteristiche e funzioni della responsabilità disciplinare

dei magistrati ordinari pag. 1 2. Regole disciplinari, regole etiche, il più ampio concetto di

accountabilìty » 14 3. Cenni al dibattito internazionale su etica e disciplina » 21

CAPITOLO II

GLI ILLECITI DISCIPLINARI: IL PASSAGGIO DAL CASE LA W ALLA CODIFICAZIONE

1. L'indeterminatezza dell'illecito disciplinare nella legge delle

guarentigie e le sue conseguenze pag. 29 2. II dibattito sulla tipizzazione » 38 3. Le iniziative di riforma del 1988edel 1996 » 42 4. La riforma introdotta dal d. lgs. n. 109 del 2006 e la

codificazione degli illeciti disciplinari » 46 5. (Segue) II riordino delle sanzioni e la connessione illecito -

sanzione » 55

(3)

VI INDICE

CAPITOLO III

I I PASSAGGIO DALLA DISCREZIONALITÀ DELL'AZIONE DISCIPLINARE ALL'OBBLIGATORIETÀ ATTENUATA

1. L'iniziativa disciplinare: titolarità e problematiche pag. 69 2. L'obbligatorietà dell'azione disciplinare per il Procuratore

generale e la possibilità di archiviare direttamente il

procedimento (d.lgs. n. 109 del 2006) » 79 3. Il ruolo del Procuratore generale e del Ministro della giustizia

nel nuovo procedimento disciplinare » 84 4. Il trasferimento del magistrato in relazione al procedimento

disciplinare » 90

PARTE SECONDA

LE PRINCIPALI FATTISPECIE ILLECITE

CAPITOLO IV

I RITARDI DEI MAGISTRATI NELL'ADEMPIMENTO DELLE LORO FUNZIONI

1. Il ritardo come illecito disciplinare nella giurisprudenza fino

alla riforma del 2006 pag. 99 2. La produttività del magistrato e la gravita dei ritardi come

principali criteri di giudizio ed elementi di discrezionalità » 104 3.1 ritardi del magistrato nel deposito dei provvedimenti: le

condanne disciplinari » 109 4. (Segue) Le assoluzioni disciplinari » 117 5. Il ritardo nella scarcerazione dell'indagato » 122 6. L'autonomia del giudizio disciplinare rispetto al

procedimento di cui alla 1. n. 89 del 2001 (1. Pinto) » 130 7. II d.lgs. n. 109 del 2006 e le nuove sentenze disciplinari » 136

(4)

CAPITOLO V

LE VIOLAZIONI DEL DOVERE DI DILIGENZA: GLI ILLECITI RIGUARDANTI L'ATTIVITÀ GIURISDIZ1ONALE

1. II problema del sindacato disciplinare sull'attività

giurisdizionale pag. 147 2. La responsabilità per atto abnorme, violazione di legge

inescusabile, errore macroscopico e perseguimento di fini

diversi da quelli di giustizia » 155 3. La giurisprudenza fino alla riforma del 2006: le sentenze di

condanna » 160 4. (Segue) Le sentenze di assoluzione » 167 5. Il d. lgs. n. 109 del 2006 e le nuove sentenze disciplinari » 175

CAPITOLO VI

L E VIOLAZIONI DEI DOVERI DI INDIPENDENZA E DI IMPARZIALITÀ

1. Le violazioni dei doveri di indipendenza e di imparzialità

nella giurisprudenza anteriore al 2006 Pa§- "*7 2. La violazione del dovere di astensione e la violazione dei

criteri organizzativi dell'ufficio (tabelle) » 190 3. Le attività e i vincoli associativi incompatibili con

l'esercizio delle funzioni giudiziarie » 207 4. Corruzione in atti giudiziari e rapporti di frequentazione con

soggetti di dubbia moralità » 223 5. Il d. lgs. n. 109 del 2006 e le nuove fattispecie illecite » 227

CAPITOLO VII

LA VIOLAZIONE DEL DOVERE DI RISERBO O RISERVATEZZA

1. La libertà di parola e il dovere di riserbo o riservatezza pag. 239 2.1 criteri generali individuati dalla giurisprudenza e dal Csm » 242 3. La giurisprudenza disciplinare anteriore alla riforma del

2006: le dichiarazioni sulle indagini preliminari » 248

(5)

Vili INDICE

4. (Segue) Altre dichiarazioni sul processo pag. 257 5. (Segue) La ed. critica politica » 264 6. (Segue) Le opinioni personali contenute in un

provvedimento giudiziario non pertinenti al suo scopo » 270 7.11 d. lgs. n. 109 del 2006 e le nuove sentenze disciplinari » 275

CAPITOLO Vili

LA VIOLAZIONE DEL DOVERE DI CORRETTEZZA

1. Il significato di correttezza pag. 285 2. La giurisprudenza fino alla riforma del 2006: le sentenze

di condanna » 288 3. (Segue) Le sentenze di assoluzione » 301 4. Il d. lgs. n. 109 del 2006 e le nuove sentenze disciplinari » 305

CAPITOLO IX OSSERVAZIONI CONCLUSIVE

1. Le funzioni in concreto svolte dal controllo disciplinare .... pag. 317 2. L'attività della sezione disciplinare del Csm negli anni

1998-2009 » 326 3. Il dibattito sulla tassatività del codice disciplinare e sulla

maggiore o minore severità della nuova normativa » 329 4. L'impatto della nuova normativa sulla giurisprudenza

disciplinare e la sopravvivenza di vari orientamenti del passato » 333 5. Le norme di ordinamento giudiziario come regole a

contenuto "organizzativo" » 341 Riferimenti bibliografici pag. 345

Riferimenti

Documenti correlati

[r]

Per i figli nati da matrimonio, il rito previsto dal Legislatore è quello ordinario con passaggio imposto attraverso la fase presidenziale; per i figli nati

La legge intendeva, dunque, ribadire il principio giurisprudenziale secondo il quale, in forza della retrocessione degli effetti del riconoscimento o della dichiarazione

Giuseppe Di Federico, come appare da una sua intervista pubblicata il 3 luglio 2016 su Il Giornale di Sicilia, in linea con il suo intervento nel recente convegno di Capo

La tutela apprestata dall’ordinamento, che trova oggi il proprio perno nella normativa europea in materia di protezione dei dati personali, a parere di chi scrive, potrebbe

c) la negazione, determinata da negligenza inescusabile, di un fatto la cui esistenza risulta incontrastabilmente dagli atti del procedimento;.. Ora, la sentenza della Corte di

“amministrazioni pubbliche” utilizzata in disposizioni di legge statale. Vincoli finanziari di destinazione che possono incidere in maniera indiretta sull’organizzazione.

Dott.ssa Simonetta Pasqua Chiar.mo Prof.. Il lavoro ha l’obiettivo di esaminare come si atteggia la disciplina dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni dopo la