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Arma e Taggia: Nuovo tratto di ciclabile e risistemazione del lungomare/ PROGETTI E DATI TECNICI

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Arma e Taggia: Nuovo tratto di ciclabile e risistemazione del lungomare/ PROGETTI E DATI TECNICI

di Luca Simoncelli – 14 Maggio 2010 – 10:57

Nel giro di pochi mesi partiranno due importanti opere pubbliche per il Comune di Taggia:

i lavori di sistemazione della passeggiata a mare di Arma di Taggia e la realizzazione di una nuova pista ciclabile lungo le sponde del Torrente Argentina.

Il sindaco Vincenzo Genduso, così come l’Assessore ai Lavori Pubblici, Dr. Massimo Alberghi e il Capo Servizio LL.PP., Ing. Stefano Sciandra, non nasconde la propria soddisfazione per l’imminente inizio dei suddetti lavori.

Vincenzo Genduso. " Sono due opere fondamentali per il rilancio e lo sviluppo economico-turistico della zona. Queste due realizzazioni erano, e sono, due obbiettivi priotari della nostra amministrazione.Il nuovo tratto di ciclabile rappresenta , per cittadini e turisti una nuova alternativa per la viabilità, una alternativa economica ed eco sostenibile – a riguardo della Il riqualificazione del lungomare Vincenzo genduso commenta – Chi ha paura che questa amministrazione si dimentichi di Arma, verrà presto smentito."

Dr. Massimo Alberghi: " I lavori della passeggiata a mare inizieranno, realisticamente,

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ad ottobre e termineranno, salvo sostanziali inconvenienti, entro il giugno del 2011. Sarà un intervento di completa riqualificazione, che possibilmente verrà esteso a tutta la passeggiata, senza lasciarlo limitato alla zona prevista. Per quanto riguarda i lavori lungo il Torrente Argentina posso dire che si tratterà di una ‘bretella’ che collegherà la presistente pista ciclabile al centro storico di Arma di Taggia. Non sarà solo pista ciclabile ma anche, ovviamente separata per motivi di sicurezza, carreggiata per macchine, strada quest’ultima utilissima per i cittadini della zona."

Ingegner Sciandra" Riferendomi ai lavori sullla passeggiata, è importante sottolineare come, andando ad intervenire anche sul sistema fognario, non si tratterà di un mero miglioramento estetico"

QUI DI SEGUITO I DETTAGLI DI ENTRAMBE LE OPERE

LAVORI DI REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA PISTA CICLABILE LUNGO LE SPONDE DEL TORRENTE ARGENTINA

Sull’esempio di analoghe esperienze di altri paesi della Comunità Europea ed anche a livello nazionale, sono stati promossi ed istituiti dei programmi molto complessi ed innovativi per il recupero urbano. Con l’enorme successo ottenuto da questi progetti, scaturito con l’esecuzione della nuova pista ciclabile realizzata su tutto il fronte mare del territorio comunale e sita sulle aree dell’ex linea ferroviaria FF.SS. Genova-Ventimiglia, è nata la volontà di costruire un nuovo tratto ciclo-pedonale che colleghi e convogli il flusso turistico a due ruote verso il centro storico di Taggia, per la presenza di diversi e notevoli beni culturali, artistici ed attività ludico-ricreative.

Le zone individuate per sviluppare la direttrice ciclo-pedonale dal mare verso l’interno sono le seguenti: tratto di raccordo tra l’ex sede ferroviaria e la viabilità comunale posta a lato dell’argine destro del torrente Argentina (S.P. n. 548) fino all’estremità del ponte di Levà; tratto compreso tra il ponte Levà in zona Prati e il campo di equitazione posto sull’argine sinistro del torrente Argentina. La Regione Liguria ha promosso, mediante un bando approvato con D.G.R. 970 del 01.08.2008, le linee guida per la realizzazione dei programmi integrati per la mobilità (P.I.M.), con un finanziamento a favore del Comune di Taggia di Euro 350.000,00. La progettazione esecutiva dei lavori in oggetto è stata redatta dall’Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Taggia, il Responsabile Unico del Procedimento è il Capo Servizio Lavori Pubblici Ing. Stefano Sciandra, mentre il Responsabile della Sicurezza è il Geom. Luca D’Aguì. La spesa complessiva dei lavori ammonta ad Euro 800.000.

LAVORI DI SISTEMAZIONE DELLA PASSEGGIATA A MARE DI ARMA DI TAGGIA La Giunta Comunale di Taggia in data 11 maggio 2010, con Deliberazione n. 103, ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di sistemazione dell’area a mare di Arma di Taggia. Il progetto approvato è relativo ad un primo lotto di lavori relativo al tratto di lungomare compreso tra Punta Mare e Piazza Marinella. Si tratta di un’opera strategica per la città di Taggia, inserita tra le priorità di mandato dell’Amministrazione Genduso ed attesa da anni da tutti i cittadini e turisti. Il progetto è stato redatto dagli Architetti Enrico e Luca Villani di Vercelli. La spesa complessiva presunta dei lavori ammonta ad Euro 2.500.000,00 di cui Euro 2.109.520,14 per lavori ed Euro 390.479,86 per somme a disposizione dell’Amministrazione.

I lavori avranno una durata di nove mesi, con inizio previsto per il prossimo mese di

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settembre e fine lavori a maggio 2011.

Si elencano di seguito i principali obiettivi del progetto e le principali caratteristiche dell’intervento:

Circoscrivere fisicamente gli ambiti d’intervento.Si è deciso di dissociarsi fisicamente dalle preesistenze ambientali invasive circoscrivendo con cornici lapidee l’ambito di tutto l’intervento. Un cordolo di pietra disegnerà il confine a monte con le case e i “déhors”, a sud contro gli “edifici d’accesso ai bagni”, alle “emergenze lignee o in metalli (bar, ristoranti), al “muretto”, che emerge dal setto di sostegno a cui sono addossate le cabine.

La richiesta per parte della Soprintendenza di dotare la pedonalità di un manto lapideo ha condotto alla scelta di una quarzite indiana (nome commerciale Sunsilk) di colore ocra arricchito di sfumature rosacee lavorata a piano di sega. Si è peraltro deciso di adottare la stessa pietra per quanto attinente alle cornici, ai cordoli e alle caditoie.

La corsia a traffico limitato. L’intervento in questione, oltre al “passeggio” verso mare necessariamente esigeva una veicolarità, anche se limitata, verso monte. Due fasce fra le quali i progettisti hanno individuato un “raccordo” (della costante ampiezza di 2.00 m e della pendenza massima dell’8%) assolvente a plurime funzioni. Ma l’ampiezza disponibile per l’insieme dei percorsi non è costante, mentre costante deve essere la corsia della veicolarità limitata. Lo snodarsi del “costruito” a Nord lascia spazi liberi a cui si contrappongono fili dei fabbricati e ingressi veicolari a contatto della sede veicolare. Nel primo caso, ove si individua anche un marciapiede (non rialzato) si sono alloggiati alcuni parcheggi (temporanei per il carico e lo scarico) nel secondo per la sicurezza dei pedoni e per segnalare gli ingressi-uscite veicolari si sono previste borchie metalliche di pacata luminosità notturna. Il “raccordo” fra pedonalità e veicolarità della costante ampiezza di 4,00 metri era previsto nel “Progetto Definitivo” pavimentato con lo stesso manto della fascia pedonale ovvero con graniglie di rocce pregiate legate con resine sintetiche trasparenti. Lo stesso manto della pedonalità individuato nel “progetto esecutivo”, ovvero quarzite indiana (nome commerciale Sunsilk) sarà esteso alla fascia di raccordo.

La differenziazione cromatica delle corsie.I progettisti ritengono che le corsie debbano essere differenziate cromaticamente con l’uso di due tinte ocracee per le motivazioni che si elencano: Tutte e due le viabilità (pedonale e veicolare) sono fruibili come passeggiata, ma è cosa prudente che la veicolare, anche se a traffico limitato, venga usata, dai pedoni, con cautela.

Il costo dell’opera che, deve contenersi in stretti valori, non può ammettere soluzioni lapidee per il manto viabile, né può ritenersi ammissibile che la “nuova opera” presenti coltri bituminose cupe e squallide. La scelta ha guardato a graniglie (di roccia pregiata impastate a caldo con legante) da posarsi su sottofondi uguali a quelli atti ad accogliere i manti bituminosi. I colori offerti spaziano fra toni di ocre che offrirebbero un che di ilare al contesto, una festosità che sarebbe dotazione di ricca valenza all’arredo. Codesti manti, stesi a rullo fra le cornici lapidee di contenimento, potranno (per indicazione del fornitore) dotarsi di giunti d’accostamento. Nel non augurabile caso di intervenire sotto superficie, sarà possibile ricostituire il tratto fra due giunti con la graniglia dello stesso colore. Per la corsia a veicolarità limitata si adotterà il manto di graniglie pregiate con scelta di colore tendente all’ocra rosacea onde affidare alla cromaticità il compito di ottenere l’effetto di una virtuale ampiezza della passeggiata. Il manto potrà essere suddiviso in campi scanditi da cordoli di sienite indiana.

L’alléa delle palme.E’ stato scelto di collocare lungo la passeggiata delle palme (della specie Butia Capitata) con l’intradosso della chioma che superino la quota di non meno di

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2,50 metri, caratteristica che comporta un notevole diametro del fusto e per il sito su cui codesto sarà a dimora un’ampia griglia d’acciaio.L’età e le conseguenti dimensioni delle palme sono finalizzate a caratterizzare, mediante l’importante segnale delle stesse, il percorso della riviera richiamandosi all’effetto delle “allée”, voce settecentesca che replica, in architettura, l’effetto musicale della “fuga”. D’altronde, in Arma, il viale delle palme (che univa una residenza nobiliare alla propria darsena) è memoria storica (a cui si vuol far riferimento) radicata nell’inconscio collettivo. Nel caso presente il percorso a disposizione non è rettilineo né di costante ampiezza, mentre lo è il “raccordo” che divide le due corsie, la pedonale e quella della veicolarità limitata. È su quel “nastro” che si sono collocate a distanza eguale, una serie di palme. Quelle interfacciate, sul lato opposto, alloggiate ove gli spazi permettono, contribuiscono in parte al senso dell’allea e in parte a ritmi spezzati comunque sempre alla monumentalità del verde. Quando i due tronchi della strada (da levante e da ponente) raggiungono la piazza (chiamata “Piazza di Mare”) le palme fanno esedra rivolgendo la conca a sud e rendendo ombrosa l’area a nord dei déhors di cui si è avuto accortezza di mantenere immutata la superficie. Illuminate dalla base le palme saranno inoltre attori di un affascinante spettacolo serale.

La piazza, ambito ludico e di aggregazione sociale. Della “passeggiata” i segmenti di levante e di ponente confluiscono nell’ampio spazio (a fronte dell’arenile libero) da cui, ancora, si può “vedere il mare”. Codesto “vedere il mare” (azione che attiva emozioni profonde nonché razionali introspezioni) è motivo bastevole per valorizzare il luogo dell’incontro (emblematico) dei due cammini. Spazio, quindi, che può essere fruito come ludico, ma anche come area d’assemblee e manifestazioni pubbliche ovvero per ciò che è compreso nel concetto di “aggregazione sociale”. Espandendosi verso mare l’area si è autodefinita come una grande piazza di cui si elencano le caratteristiche:

– di forma ellittica, come la generano i due assi: il maggiore est-ovest, il minore nord-sud;

– unita da due rampe (8%) a sud alla spiaggia;

– accolta a nord nell’esedra di palme che ombreggiano l’area dei déhors (verificata maggiore dell’attuale);

– dotata di manto lapideo esibente un disegno (di riferimento berniniano) ottenuto con i due toni di pietre: Quarzosienite (chiaro) Diorite Imperial (scura);

– i muretti di contenimento dell’affaccio all’arenile (della piazza e delle rampe d’accesso) necessariamente di calcestruzzo armato saranno foderati, rusticamente, di spezzoni lapidei;

– sia l’affaccio, sia le rampe saranno protette da un parapetto in curva costituito da montanti e correnti di inox atto a resistere all’aggressione marina;

– il manto della piazza, con lieve pendenza, convoglierà le acque meteoriche e di lavaggio verso le griglie sulla curva a sud.

L’attuale edicola dovrà essere smantellata, ricostruita con valenza estetica e collocata più ad est.

La proposta della “Piazza del Mare” prevista nel progetto definitivo è stata favorevolmente accolta dalla Soprintendenza che ha richiesto alcuni ritocchi per far più intimo il rapporto fra terra e mare in codesto emblematico ambito. L’arenile sarà raggiungibile con una corta gradonatura evitando ringhiere e da due rampe per i disabili ai lati della stessa (ai lati delle quali rimane la ringhiera già prevista). Nel disegno della piazza l’ellisse si propone con l’asse minore più corto conservando il disegno berniniano che verrà realizzato con cordoli di marmo bianco nord africano atti a contenere nei lacunari le piastrelle di quarzite indiana.

Componenti d’arredo e scelte dei materiali. Per richiesta per parte della Soprintendenza i

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componenti lapidei da adottarsi saranno i seguenti:

– Cordoli, cordonature perimetrali all’ambito di intervento, caditoia in quarzite indiana (nome commerciale Sunsilk). Il disegno della “Piazza del Mare” si ottiene con cordonature di marmo bianco nord africano.

– Campiture dei lacunari per la pedonalità e la piazza del mare in quarzite indiana (nome commerciale Sunsilk) colore ocra rosaceo lavorato a piano di sega (20 x 40 cm x 2 cm per la pedonalità e 25 x 25 cm x 2 cm per la piazza).

– Il manto della corsia a veicolarità limitata sarà in graniglie di rocce pregiate (ocre rosacee) legate con resine sintetiche trasparenti.

Corpi illuminanti: il pennone (dell’altezza di 4 e 3 metri) e il contenitore della fonte luminosa in Acciaio Inox AISI 316 adatto alle atmosfere marine.

Le panchine: ritenute indispensabili e numerose sono da collocare sul “raccordo” che divide le due viabilità (pedonale e veicolare limitata). La scelta individua la “panca in composto di inerti di granito e legante in resine”.

Le ringhiere: in Acciaio Inox AISI 316 adatto alla atmosfera marina.

Cestini per i rifiuti: la scelta si indirizza su quelli in Acciaio Inox AISI 316 adatti all’atmosfera marina. Leggeri, disinfettabili, inaggredibili dal clima.Bacheche informative:

proposte in Acciaio Inox AISI 316 i “totem” esibiscono all’altezza della facile visibilità una bacheca vetrata protetta da chiusura in cui potranno introdursi tutte le stampe informative legate al turismo o a quant’altro l’Amministrazione Comunale ritiene di diffondere.

I sottoservizi. L’intervento prevede il rifacimento nel tratto interessato dai lavori dei seguenti sottoservizi:

rete smaltimento acque reflue;

rete smaltimento acque meteoriche;

rete acquedotto;

rete illuminazione pubblica;

predisposizione linea telefonica e linea trasmissione dati.

Riferimenti

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