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PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS Consiglio Provinciale

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Academic year: 2022

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PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS Consiglio Provinciale

Verbale n. XV della seduta del 24 ottobre 2012

Il giorno 24 ottobre 2012, alle ore 17.00, presso la sala consiliare del Comune di Iglesias, in piazza Municipio, si è riunito in seduta pubblica il Consiglio Provinciale, per trattare il seguente ordine del giorno:

1) Proposta di 4° variazione al bilancio di previsione 2012;

2) Proposta di recesso dal Consorzio di Carloforte;

3) Approvazione del Regolamento per la disciplina dell’attività di revisione dei veicoli;

4) Proposta di delibera – Mutui accesi dalla discioltà Comunità Montana n. 19 – Sulcis Iglesiente – Autorizzazione all’accollo.

Sono presenti i Signori Consiglieri:

PRES ASS PRES ASS

1) CHERCHI SALVATORE X 14) BALDINO MARCO X

2) SUNDAS ELIO X 15) ROMBI ACHILLE IGNAZIO X

3) TOCCO GIOVANNI X 16) RUBIU GIANLUIGI X

4) LENZU PIER

GIORGIO X 17) VIGO ANTONIO X

5) CANI EMANUELE X 18) STERA ATTILIO X

6) MADEDDU EMANUELE X 19) PERSEU LUIGI X

7) PIANO BRUNO UGO X 20) CORONGIU MARIO X

8) CROBU LIVIA X 21) LOCCI IGNAZIO X

9) RUBBIANI MARA X 22) ACCA PIER PAOLO X

10) LODDO ROSSANO X 23) SPIGA ELEONORA X

11) CAU MARCO X 24) TRONCI ELIGIO X

12) MASSA SALVATORE

LUIGI X 25) PINTUS TERESA X

13) CREMONE ANGELO X

Totale presenti: 17 - Totale assenti: 8 Presiede la seduta il Presidente del Consiglio, dott. Elio Sundas.

Partecipa il Segretario Generale, dott. Franco Nardone.

(2)

Sono inoltre, presenti gli assessori Cicilloni Carla, Grosso Marinella, Pili Alberto, Pintus Alessandra, Pizzuto Luca e Vacca Guido.

*********

Si da atto che il presente verbale costituisce un resoconto sommario delle dichiarazioni rese dagli intervenuti.

In Segreteria è disponibile la registrazione della seduta odierna e la stessa costituisce parte integrante del seguente verbale.

Si da atto che le parti riportate in corsivo e tra virgolette si riferiscono alle frasi testuali pronunciate dagli intervenuti.

*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, DOTT.ELIO SUNDAS,effettua l’appello nominale dei presenti, per verificare la presenza del numero legale, alle ore 17.42.

Risultano presenti: 17

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau Marco, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Vigo Antonio, Stera Attilio, Locci Ignazio e Spiga Eleonora.

Totale assenti: 8

Lenzu Pier Giorgio, Massa Salvatore Luigi, Rubiu Gianluigi, Perseu Luigi, Corongiu Mario, Acca Pier Paolo, Tronci Eligio e Pintus Teresa.

*********

Si da atto che la consigliera Pintus Teresa entra alle ore 18.42.

*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO dichiara aperta la seduta alle ore 17.44.

*********

Il presidente del Consiglio nomina scrutatori i consiglieri Loddo Rossano e Crobu Livia per la maggioranza, e il consigliere Stera Attilio per l’opposizione.

(3)

Chiede la parola la consigliera Spiga Eleonora (gruppo Pdl), in merito alla campagna di stampa che si sta facendo ultimamente nei confronti del Consiglio provinciale e dei suoi consiglieri.

Fermo restando il diritto di critica, ritiene che non ci si possa rispecchiare nelle affermazioni rese dall’Unione Sarda, secondo cui le commissioni provinciali vengano convocate per leggere il giornale. Ciò non corrisponde a verità.

C’è disinformazione sul lavoro delle commissioni.

Afferma di sentirsi risentita e offesa a causa di ciò, al pari dei propri colleghi.

Invita il presidente Cherchi ad intervenire, affinché sia data una rappresentazione esatta del lavoro svolto dalle commissioni consiliari e dell’impegno profuso da ciascuno nel proprio lavoro.

Il presidente del Consiglio ricorda che circa 10 giorni fa la Presidenza del Consiglio avesse diramato un comunicato, al fine di porre chiarezza su quali fossero gli effettivi costi del Consiglio.

Tale comunicato è stato pubblicato anche nel sito istituzionale della Provincia, dove è ancora presente e chiunque può prenderne visione.

Ribadisce alcuni concetti generali sulla situazione, riservandosi di raccogliere ulteriori elementi a sostegno di ciò.

Questo Consiglio ha una spesa tra le più basse in Sardegna. Si è in grado di dimostrarlo.

I gettoni percepiti dai consiglieri della Provincia di Carbonia Iglesias sono tra i più bassi, non solo fra le province in Sardegna, ma anche di alcuni Comuni della zona.

Sottolinea che venga corrisposto il rimborso ai datori di lavoro solo per due consiglieri. Questo costituisce un notevole risparmio.

Alcuni amministratori non percepiscono i gettoni, ricoprendono un altro incarico presso altri enti, grazie al divieto di cumulo. Anche questo costituisce un risparmio.

Il materiale informatico consegnato ai consiglieri, quali pc e tablet, rimane di proprietà della Provincia. In tal modo si evita che le convocazioni per Consiglio e Commissioni avvengano tramite raccomandate e telegrammi che avrebbero costi sicuramente più elevati.

La Provincia in questi due anni ha cercato di lavorare in modo forte e unitario, per cercare di dare qualche risposta ai problemi del Sulcis.

È poco onesto sparare così.

I presidenti di commissione, che hanno autonomia e responsabilità nella convocazione delle commissioni, hanno agito secondo la loro coscienza, cercando di lavorare per quel che si riteneva di dover lavorare.

Chiunque sarà in grado di produrre quanto fatto.

(4)

Quest’ente, grazie al presidente e agli atti prodotti dal Consiglio, nonostante le grandi difficoltà, è stato un punto di riferimento importante.

È ingeneroso quanto si sta addebitando a questo Consiglio in questi mesi.

Il presidente della Provincia sottolinea che nessuno voglia limitare il diritto di cronaca e di critica, ma la Provincia è un’amministrazione trasparente.

Non appena sono stati chiesti i verbali delle commissioni e ordini del giorno ha autorizzato immediatamente la loro diffusione.

Il sito istituzionale è popolato di atti, venendo pubblicate moltissime informazioni; ciascuno può prendere visione di quello che succede.

Se qualcuno volesse vedere quanto è stato fatto in passato, nella precedente consiliatura, non potrebbe soddisfare tale curiosità, in quanto tali informazioni non sono reperibili.

Le critiche sono possibili, perché nel sito chiunque entra e trova le informazioni che cerca.

Nella passata amministrazione sono stati rimborsati rimborsi chilometrici anche per 28 mila euro per singolo consigliere. Non si ha conoscenza di questo, perché non è riportato.

C’è un particolare interesse, vista la situazione.

Occorre dare un’informazione più completa.

Bisogna migliorare il sistema di informazione e comunicazione.

Può essere capitato che siano stati utilizzati anche articoli di stampa per discutere del disagio provocato da Trenitalia ai pendolari, traendo spunto di alcuni problemi.

Sarebbe censurabile se le commissioni si riunissero con all’ordine del giorno la lettura dei giornali.

Ci possono essere argomenti, come quello sulle unioni civili, di cui in Italia se ne discute da decenni, e non se ne è venuti a capo.

È nell’autonoma responsabilità della commissione discutere di questo tema, ove lo ritenga opportuno.

Occorre trovare il senso della misura e lavorare per trovare una compiuta rappresentazione, che non emerge.

Fa notizia l’uomo che morde il cane, e non viceversa, perché è considerato anomalo.

Bisogna fare il proprio dovere e spiegare compiutamente il merito delle riunioni per cui ci si convoca.

Non ci sono situazioni patologiche.

Occorre migliorare il proprio lavoro per quel poco che resta da fare.

(5)

Il Consiglio ha dato al territorio gli atti principali: piano strategico, piano Sulcis, piano urbanistico, piano dei trasporti.

Quest’anno è stato superato il record storico in Provincia dei pagamenti per investimenti.

Spiace che tutto questo passi in secondo piano rispetto ad altri fatti, che appartengono all’esercizio legittimo e doveroso della funzione di controllo che hanno i mezzi di informazione.

L’informazione deve essere data in modo completo, altrimenti non è una buona informazione.

Si deve fare in modo che non ci sia un mucchio indistinto, in cui non si distingue il tanto lavoro positivo che è stato fatto, rispetto ad aspetti che sono soggetti ad opinabilità.

È a conoscenza della conferenza stampa di spiegazione che è stata convocata e ritiene che sia opportuno un dialogo con i mezzi di informazione.

La consigliera Crobu Livia (gruppo Pd – presidente della commissione Pubblica Istruzione) ringrazia il presidente per i chiarimenti.

Gli chiede un consiglio.

Ha preso atto del fatto che la stampa fosse a conoscenza delle comunicazioni che il presidente del Consiglio, con atto formale in quanto protocollato, e il presidente della Giunta, con atto informale, considerato il giudizio dei media e dell’opinione pubblica di contenere le commissioni, hanno posto il problema di contenere il numero delle commissioni.

Durante la prima settimana di agosto, considerato che gli esami finiscono a luglio e la situazione si vede allora, ha parlato a lungo in commissione della dispersione scolastica.

È un tema importante, meritevole di attenzione.

Ha ritenuto importante anche discutere, alla fine di agosto, visto che a settembre inizia l’attività didattica, della situazione delle lavagne digitali. È il fiore all’occhiello della Sardegna. Si mira ad avere una lavagna in tutte le classi delle scuole sarde. Si sta rischiando di perdere i finanziamenti per l’inoperatività della Regione. Ha ritenuto pertanto, in qualità di presidente di commissione, di doverne parlare.

Domanda un consiglio al presidente, per sapere anche alla luce della sua storia personale, a lui nota, quali possano essere gli argomenti idonei di cui si possa parlare in commissione pubblica istruzione e quale sia il numero delle commissioni che si possano fare per essere considerati onesti.

In caso contrario, per evitare di essere considerata disonesta, si limiterà a partecipare al minimo delle riunioni delle commissioni e dei consigli, ovvero zero.

(6)

Il presidente Cherchi premette di conoscere la storia della consigliera Crobu che è una storia fatta di onestà e di impegno; assicura che non da comunicazioni interne alla stampa, essendoci lealtà nelle cose che fa. Queste regole hanno sempre contato.

La consigliera Crobu e qualsiasi altro presidente, possono riunire le commissioni ogni qual volta lo ritengano opportuno.

Ritiene che abbia fatto benissimo a riunire la commissione, per verificare i dati della dispersione scolastica, esaminando questi dati per tempo, prima dell’inizio dell’anno scolastico. È un dovere.

È opportuno scrivere alla stampa e dire che si è riunita la commissione X per tot. volte, per parlare di.

I presidenti hanno l’autonomia per valutare quante volte si possono riunire. Bisogna rendere esplicite le ragioni per le quali ci si riunisce.

Il consigliere Cremone Angelo (capogruppo Idv):

“..si è parlato del piano Sulcis e qui mi volevo collegare presidente, mi rivolgo a lei, so che sta lavorando tantissimo, però sento anche un pochino, da parte dei sindacati, qualche lamentela nei confronti del presidente che lavora tantissimo e qualche volta magari non coinvolge, anche laddove ci sono discussioni a Roma, come quella che ha fatto ieri e stamattina alle otto del mattino, si è dovuto trattenere. ……

Oggi abbiamo parlato in commissione lavoro del piano Sulcis. Abbiamo l’esigenza, visto che devono arrivare qui i tre ministri e quindi, ci evitano di andare a Roma a manifestare e spendere soldi, e così come è stato fatto con l’Ilva di Taranto, è importante che questi rappresentanti del Governo scendano da noi.

Abbiamo l’esigenza presidente di riunire un Consiglio, le sto chiedendo a nome della commissione lavoro che io rappresento, prima che arrivino i ministri, di poterci vedere e mettere a punto quello che più o meno è stato già fatto, però un confronto, anche perché in quel piano Sulcis, … tralasciando quello che il consigliere provinciale Angelo Cremone, su sua iniziativa personale, ha già depositato come atti che dimostrano il disastro ambientale in atto. E quindi, un’altra Ilva della Sardegna….

In quel piano Sulcis abbiamo un’esigenza: che tutte le iniziative produttive di cui si parla e che dovrebbero partire, non avranno assolutamente nessun esito positivo, se non prima e contestualmente, si decide di mettere in atto risorse che questo Governo.. è molto importante..

(7)

L’Ilva di Taranto, per il disastro ambientale che ha causato, ha avuto un riconoscimento in termini di finanziamenti per intervenire. E questo deve essere fatto, oltre quanto è stato già stato stabilito nel piano Sulcis.

Non ci sarà alcuna attività imprenditoriale che potrà veder luce o avere concessioni o autorizzazioni di sorta se non ci saranno prima le bonifiche. È un pochino come sta succedendo con la chimica verde a Portotorres, dove è stato bloccato per un anno, proprio perché c’era bisogno di risanare, rivedere, carottare, analizzare, perché se no non si possono dare le autorizzazioni.

Io le voglio ricordare solo questo.

Tempo fa è stato fatto dalla dott.ssa Diridin questo lavoro, dove mette in evidenza, così come è stato fatto all’Ilva di Taranto, tant’è che nella commissione …., per quanto riguarda la Sardegna, per quanto riguarda Portovesme, hanno dichiarato la causalità, il nesso che c’è tra la morte e il lavoro di tanti dipendenti di quella fabbrica.

Siamo davanti a un disastro ambientale che dovrebbe vedere questa Provincia richiedere, in aggiunta a quanto è già stato fatto nel piano Sulcis, risorse, così come sono state assegnate per il risanamento dell’Ilva di Taranto e di quel territorio ….

Il disastro ambientale che è comprovato dalle analisi del 2010 che abbiamo in Provincia – aria acqua e suolo - che dimostrano che è successo quanto all’Ilva di Taranto e anche di più…..

Non possiamo pensare di far scendere qui tre ministri di questo Governo e non chiederli quello che le industrie di Stato a suo tempo avevano fatto in termini di danni.

L’altro giorno - non l’abbia a male la dott.ssa Cicilloni - … abbiamo chiesto di poterci vedere e avere dei dati in più che l’Arpas non ci sta dando … abbiamo la necessità, rispetto ai dati che ho io sul traffico dei rifiuti radioattivi che sono arrivati a Portovesme - e non parlo di quelli che hanno fatto scattare l’allarme; parlo di quelli che probabilmente hanno preso altre vie, di cui una parte dello Stato, dei Carabinieri e una parte della Magistratura sa come, dove e cos’è successo - ….. e ancora oggi stiamo rischiando che oggi tutto passi in cavalleria.

Abbiamo la necessità che di quelle tre discariche, che sono state chiuse prima dell’avvento del portale radiometrico della Portovesme s.r.l., vengano fatti dei controlli seri, per verificare se questa presunzione .. sia stata realtà.

Abbiamo la necessità che quei ministri mettano in aggiunta i conti da spendere per poter partire con il piano Sulcis.

Quel piano Sulcis non avrà vita, non avrà successo, se contestualmente non partiranno le bonifiche.

E non si faranno certo con quei pochi soldi che sono riconociuti lì per quelle attività del progetto del piano strategico.

(8)

Ci deve solo comunicare quando ci si può vedere per avere il tempo di discutere”.

Il consigliere Stera Attilio (capogruppo Udc) sottolinea che sia necessario soffermarsi sull’utilità di ciò che si fa nelle commissioni, su quello di cui si discute e sulle ripercussioni che ci sono nella vita dei cittadini del Sulcis Iglesiente, scaturenti da ciò di cui si discute nelle commissioni.

Infatti, se le commissioni licenziano un regolamento, senza discuterne o facendolo in modo superficiale, si rischia di produrre effetti negativi.

Cita a titolo di esempio le ripercussioni favorevoli per i cittadini derivanti dall’approvazione del regolamento sugli studi di consulenza da parte della commissione urbanistica, tra cui la produzione di ulteriori posti di lavoro nel Sulcis.

I cittadini non devono più recarsi fuori dal territorio per rivolgersi agli uffici competenti, con risparmio di tempo e denaro che possono essere spesi nel territorio.

Il presidente del Consiglio da lettura del primo punto iscritto all’ordine del giorno:

1) Proposta di 4° variazione al bilancio di previsione 2012.

Il presidente Cherchi illustra la variazione.

Questa variazione di bilancio non è particolarmente estesa.

È necessaria per determinare un allineamento delle spese per utenze dell’amministrazione. Alcune utenze sono sovradotate di risorse finanziarie; altre invece, sono riferite a capitoli che sono sottodotati. Quindi, si procede ad una redistribuzione degli oneri, nell’ambito delle spese di gestione, in modo da rispettare il pareggio delle risorse destinate ai servizi generali.

Una variazione rilevante è quella che assegna 200 mila euro per ulteriori necessità di manutenzione degli edifici scolastici.

È una variazione netta di circa 200 mila euro che viene finanziata con una riduzione delle spese correnti a vantaggio delle spese in conto capitale.

Il parere del collegio è favorevole.

Viene incrementato il capitolo delle risorse destinate all’attività sportiva.

Le famiglie hanno difficoltà a far praticare ai propri figli l’attività sportiva presso le società, a causa della crisi del territorio. La Provincia ha fatto un bando per integrare le risorse, per favorire il mantenimento nell’attività sportiva dei ragazzi, figli di famiglie entrate in una situazione di disagio.

Il bando è stato fatto. Con questa variazione si provvede ad un’integrazione ulteriore delle risorse già assegnate.

(9)

Il consigliere Cau Marco (gruppo Psi – presidente della commissione bilancio e finanze) rileva che la commissione da lui presieduta, abbia esaminato la proposta di 4° variazione al bilancio di previsione.

È stata fatta un’osservazione, affinché vengano destinati 28 mila euro alle scuole per i punti di ascolto.

Invita il presidente a tenerne conto in fase di pianificazione.

Il presidente Cherchi rileva che non si tratti di osservazioni preclusive.

Il consigliere Cau conferma.

Il consigliere Locci Ignazio (capogruppo Pdl) prende spunto da questa piccola variazione che non fa altro che reimputare somme e mettere a posto gli equilibri di bilancio, per segnalare la delibera di Giunta sul patto di stabilità e sul blocco degli impegni di parte corrente del bilancio per l’autorizzazione dei pagamenti in conto capitale.

Desta preoccupazione quanto indicato dai dirigenti nell’ultimo report sullo stato di avanzamento del Peg.

Ritiene che la macchina amministrativa non stia camminando alla stessa velocità della macchina politica.

Ritiene che si debba sollecitare i dirigenti, per accelerare l’iter, in modo da portare a completamento gli obiettivi del Peg in maniera corretta, senza doverli riportare in un futuro anno finanziario che non si sa se ci sarà.

Anticipa che il suo gruppo (Pdl) si asterrà dalla votazione.

Il presidente del consiglio pone ai voti, tramite votazione per alzata di mano, il primo punto iscritto all’ordine del giorno, avente ad oggetto:

1) Proposta di 4° variazione al bilancio di previsione 2012,

di cui alla proposta di delibera n. 27337 del 18 ottobre 2012, avente ad oggetto: “Proposta di 4° variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012”, proposta dal presidente della Giunta provinciale.

L’esito è il seguente:

Risultano presenti: 17

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau Marco, Cremone

(10)

Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Vigo Antonio, Stera Attilio, Locci Ignazio e Spiga Eleonora.

favorevoli: 15 (quindici);

contrari: nessuno;

astenuti: 2 (due): Locci e Spiga.

*********

Il Consiglio APPROVA

la proposta di delibera n. 27337 del 18 ottobre 2012, avente ad oggetto: “Proposta di 4°

variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012”, proposta dal presidente della Giunta provinciale.

e per l’effetto:

1) apporta le seguenti variazioni al Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2012, contenute nei prospetti sotto le lettere “A” “B” e “C” della proposta, dando atto che esse si compendiano come segue:

Maggiori Entrate Correnti (Tit. 1 – 2 – 3) 0,00 0,00

Minori Entrate correnti (titolo 1 – 2 - 3) 275.000,00 - 275.000,00

Minori Entrate correnti nette - 275.000,00

Maggiori Entrate in Conto Capitale (Tit. 4) 450.000,00 450.000,00

Minori Entrate in Conto Capitale (Tit. 4) 0,00 0,00

Avanzo di Amministrazione 0,00 0,00

TOTALE GENERALE VARIAZIONI Entrata 450.000,00 275.000,00 175.000,00

Maggiori spese correnti ( titolo 1°) 144.000,00 144.000,00

Minori spese correnti (titolo 1°) 499.000,00 -499.000,00

Minore spese nette correnti - 355.000,00

Maggiori spese in Conto Capitale (Tit. 2°) 650.000,00 650.000,00

Minori spese in Conto Capitale (Tit. 2°) -120.000,00 -120.000,00

Maggiori spese nette in Conto Capitale (Tit. 2°) 530.000,00

TOTALE GENERALE VARIAZIONI SPESA 794.000,00 619.000,00 175.000,00

2) da atto che per effetto delle variazioni di cui sopra, il pareggio (anche economico) del Bilancio resta perfettamente assicurato;

3) da atto che per effetto della presente variazione le regole del Patto di Stabilità Interno vengono rispettate, così come da tabella evidenziata in premessa;

4) da atto che a seguito dell’approvazione della presente proposta, saranno apportate anche le conseguenti variazioni al PEG.

(11)

Il Consiglio, data l’urgenza, vota, per alzata di mano, per dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, d.lgs 267/2000.

L’esito è il seguente:

Risultano presenti: 17

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau Marco, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Vigo Antonio, Stera Attilio, Locci Ignazio e Spiga Eleonora.

favorevoli: 15 (quindici);

contrari: nessuno;

astenuti: 2 (due): Locci e Spiga.

Si procede alla votazione sulla variazione di bilancio per appello nominale.

*********

Le commissioni bilancio e lavori pubblici presentano in aula un ordine del giorno, avente ad oggetto: “Ordine del giorno – strada comunale di Cala Lunga – Sant’Antioco – Calasetta modifica e nuova imputazione”.

Chiede la parola il consigliere Cau per la sua illustrazione.

Le commissioni bilancio e lavori pubblici, a seguito della richiesta del comune di Calasetta per un finanziamento di 150 mila euro per la realizzazione dei lavori di completamento e valorizzazione della zona portuale di Calasetta – Punta Paese, hanno ritenuto di presentare un ordine del giorno per modificare la destinazione delle somme previste per la realizzazione dell’intervento sulla strada Sant’Antioco-Calalunga-Calasetta, stornandone il finanziamento e destinandolo al completamento delle aree portuali del Comune di Calasetta.

Evidenzia che risponda pienamente agli obiettivi del piano strategico.

Il presidente Cherchi afferma di condividere tale proposta. Invita pertanto, il Consiglio provinciale a sostenerla.

È incerta la possibilità di realizzare i lavori in quella strada, per le vicende che riguardano l’Ente.

Con un trasferimento al comune di Calasetta delle risorse, a completamento dei lavori di water Il Consiglio APPROVA l’immediata eseguibilità

(12)

turistico. Queste risorse son finalizzate ad un obiettivo che è di interesse generale, praticamente conseguibile.

Anche quella strada è utile, ma di difficile realizzabilità, a causa dell’incertezza della durata della Provincia.

Il parere della Giunta è favorevole.

Il consigliere Vigo Antonio (gruppo Udc) ringrazia la commissione per l’attenzione dimostrata nei confronti del comune di cui è sindaco.

Nell’ambito sia del piano Sulcis che degli interventi specifici del Comune, hanno un progetto di sistemazione delle aree portuali che ricade nell’ottica di collaborazione con gli altri comuni. In particolare, quell’area dovrebbe essere destinata al traffico preferenziale dei traghetti tra Calasetta e Carloforte, cui tutti i sindaci e la Provincia hanno portato avanti.

Dispiace il discorso della strada 76 che doveva diventare una strada provinciale. L’ex assessore Simeone era stato molto attento, facendo uno studio abbastanza approfondito della situazione. La richiesta rimane seria.

La strada non è di interesse comunale, ma provinciale, essendo una strada panoramica di alto valore paesaggistico.

Rimane anche in piedi l’esigenza di mettere in sicurezza quel tratto del compluvio delle acque che poi finisce con la spiaggia di Calalunga. La Provincia nel mandato precedente era intervenuta per una sorta di disastro ecologico.

Il presidente del Consiglio pone ai voti, tramite votazione per alzata di mano, l’ordine del giorno presentato dalle commissioni consiliari Bilancio e Lavori pubblici, avente ad oggetto: “Ordine del giorno – strada comunale di Cala Lunga – Sant’Antioco – Calasetta modifica e nuova imputazione”.

L’esito è il seguente:

L’esito è il seguente:

Risultano presenti: 17

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau Marco, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Vigo Antonio, Stera Attilio, Locci Ignazio e Spiga Eleonora.

favorevoli: 17 (diciasette);

contrari: nessuno;

astenuti: nessuno.

(13)

Si procede alla votazione sulla variazione di bilancio per appello nominale.

*********

Il presidente del Consiglio da lettura del secondo punto iscritto all’ordine del giorno, avente ad oggetto:

2) Proposta di recesso dal Consorzio di Carloforte.

Il consigliere Baldino Marco (capogruppo Sel – presidente della commissione turismo) illustra la proposta di delibera, spiegando le ragioni per cui si propone di recedere dal consorzio turistico di Carloforte. Ritiene infatti, che il ricorso ai bandi di gara consenta una maggiore trasparenza.

Il consigliere Vigo Antonio (gruppo Udc) sottolinea che si fosse parlato di tale argomento anche in passato.

Alcuni comuni, tra cui Calasetta, avevano chiesto di far parte del consorzio.

Ritiene infatti, che nell’ottica di un coinvolgimento del territorio, sia limitativo che questo consorzio sia chiuso alla partecipazione di altri enti interessati.

Non è giusto partecipare al consorzio con queste caratteristiche.

In prospettiva, nell’ottica di uno sviluppo turistico del territorio, ritiene che sarebbe interessante creare un consorzio turistico, con il coinvolgimento di tutti i comuni costieri per esempio, come i comuni che sono coinvolti nel piano dei porti; il consorzio dovrebbe proporsi sul mercato nazionale e internazionale e dovrebbe avere la forza di proporre delle idee da portare avanti nel territorio.

Propone di allargare la figura del consorzio turistico agli altri territori e di sospendere pertanto, la discussione del punto in data odierna.

Il consigliere Tocco Giovanni (gruppo Pd) ricorda che il punto sia già stato discusso e valutato in commissione cultura.

Il Consiglio

APPROVA

l’ordine del giorno presentato dalle commissioni consiliari Bilancio e Lavori pubblici, avente ad oggetto: “Ordine del giorno – strada comunale di Cala Lunga – Sant’Antioco – Calasetta modifica e nuova imputazione”

(14)

Il Consorzio per lo sviluppo turistico del comune di Carloforte è un ente limitato ad un determinato e territorio.

La Provincia deve essere l’ente intermedio garante dello sviluppo del turismo in tutto il suo territorio.

Il territorio è variegato e offre varie opportunità.

La Provincia è già dotata di un consorzio: l’STL che si occupa nell’interezza di questa tematica.

È sembrato anacronistico partecipare a due cose, quando la Provincia può promuovere nell’interezza tutta l’offerta turistica, compresa quella che offre singolarmente il Consorzio turistico di Carloforte.

Concludendo, ritiene che non sia opportuno investire risorse in un consorzio limitato, potendole investire in un consorzio che abbraccia tutto il territorio provinciale.

L’assessore al turismo, eventi e sport, Grosso Marinella, fa una cronistoria della nascita del Consorzio Turistico di Carloforte.

Nasce secondo una vecchia legge del 1934, sostituita nel 1976.

Erano soci promotori la Provincia di Cagliari, la Camera di commercio, industria, agricoltura e artigianato, il Cis ed il Comune di Carloforte.

La Provincia contribuiva con una rilevante quota in denaro. Non si tratta tuttavia, di quote societarie; infatti, servivano per il funzionamento del consorzio.

Le finalità del consorzio, in base allo statuto, consistono nella promozione dello sviluppo turistico, economico sociale della sola isola di Carloforte.

Entra la consigliera Pintus.

Il Consorzio non ha mai assunto i connotati per i quali è stato istituito, limitandosi a finanziare piccole manifestazioni che favorivano la promozione turistica, esclusivamente dell’isola di Carloforte.

Non avendo la certezza dei trasferimenti da parte dei soci fondatori di ulteriori risorse, non è mai stato assunto personale. Si è sempre basato sul lavoro del volontariato.

Ciò ha portato a risparmiare fondi.

Il consorzio ha così potuto accumulare un patrimonio.

Nel 1979 è stato perfezionato l’acquisto con la Regione, per un prezzo simbolico di un milione di lire, del complesso immobiliare: l’ex Gil (960 m2). È stato sistemato dal Consorzio. Ora è stato concesso in uso gratuito alla scuola velica di Carloforte, senza avere alcun ritorno economico.

(15)

Nel 1980 acquisirono un altro immobile molto importante: le prigioni, casa del duca. Ora lì si trova il museo di Carloforte. È stato dato in comodato d’uso gratuito al Comune, per ospitare il museo.

Nel 1982 hanno acquisito l’ex complesso immobiliare ex tonnara, in località La punta. Tale immobile è stato distrutto da un incendio nel 2009.

Quindi, negli anni hanno accumulato un patrimonio di 5 milioni 239 mila 980 lire.

Hanno continuato a investirli.

Hanno avuto un ulteriore finanziamento di 17 miliardi. Hanno realizzato il parcheggio sotterraneo che c’è davanti alle scuole medie.

Nel 2010 hanno proposto una modifica statutaria, approvata nell’assemblea.

La proposta era insolita, perché non erano contemplate le ipotesi di recesso dal consorzio.

La Provincia, da socio maggioritario, passava a socio minoritario.

Non contemplava la possibilità di ingresso di nuovi soci.

Le finalità del consorzio sono quelle di fare promozione: attirare flussi di visitatori, occuparsi di sviluppo locale, fare in modo che le imprese che ne fanno parte, usufruiscano di queste azioni di promozione e commercializzazione.

All’interno del Consorzio non ci sono gli operatori turistici.

Ha contestato la modifica dello statuto.

Il consorzio avrebbe una funzione ove ne facessero parte i territori costieri per esempio, o dove sono insediati dei porti.

Così com’è strutturato è un consorzio di un comune dei 23 comuni del territorio.

Il Consorzio fa parte anche del Sistema Turistico Locale.

Sembra un soggetto nato per fare investimenti immobiliari, più che fare promozione turistica.

Recendo la Provincia non potrebbe beneficiare di alcun guadagno per gli anni in cui sono state versate le quote.

Il consigliere Locci Ignazio (capogruppo Pdl) afferma che la sua posizione, sin dall’inizio, è stata in linea con quella espressa in data odierna dal consigliere Vigo.

Ritiene che si potrebbe interloquire e avere un ruolo nel Consorzio turistico di Carloforte, in modo da trasformarlo in un soggetto che sia attore della promozione turistica del territorio.

Paradossalmente, con la riforma delle province il soggetto che rischia maggiormente di sparire è il Sistema Turistico Locale, piuttosto che il Consorzio turistico.

Non è chiara quale sia la forma giuridica del consorzio e se rientri nelle ipotesi per le quali la norma sulla Spending review indichi alcune strade, tra cui la liquidazione.

(16)

Ritiene che la proposta di delibera per il recesso dal consorzio turistico sia scarna, ponendo la necessità di recedere per risparmiare, ma non risolve il problema di un soggetto di promozione che oggi vede esclusivamente l’assessorato al turismo come unico motore di promozione della Provincia.

Ritiene che si debba verificare con l’amministrazione comunale di Carloforte se vi sia la volontà di trasformarlo. Diversamente, la strada consigliata dalla commissione diventa inesorabile.

La consigliera Crobu Livia (gruppo Pd) ritiene che ove ci fosse stata la volontà di far diventare il consorzio altri, essendoci stati i tempi, si sarebbe già provveduto in tal senso.

Tale situazione si protrae da tanti anni.

Lo statuto indica la volontà di estromettere la Provincia.

Ritiene che non sia opportuno proseguire su questa strada. Non ha prodotto risultati positivi per il territorio, ma solo strutture per Carloforte.

La commissione ha analizzato a fondo la problematica, prendendosi anche gli sberleffi della stampa.

L’approvazione di tale punto è già stata rinviata. Non concorda per un ulteriore rinvio.

Crede nel lavoro della commissione che sta proponendo di recedere dal Consorzio turistico.

Il presidente Cherchi, fermo restando il contenuto dell’ordine del giorno, propone di inserire un punto con cui il Consiglio dichiara la volontà di pervenire a qualcosa di più ampio e più funzionale all’interesse del territorio, dichiarandosi favorevole ad iniziative più ampie.

Il consigliere Vigo Antonio (gruppo Udc) chiede di intervenire per dichiarazione di voto.

Si scusa per non poter partecipare spesso al lavoro delle commissioni, per impegni istituzionali.

Ritiene che sia importante che non ci sia un solo un soggetto nel territorio: l’STL.

Si dovrebbe cercare di creare dei consorzi, con la partecipazione attiva dei soggetti interessati.

Lui cerca di promuoverli nel suo territorio.

Concorda con l’integrazione proposta dal presidente Cherchi. Con tale integrazione il suo gruppo è favorevole ad uscire dal consorzio di Carloforte.

Il consigliere Cremone Angelo concorda con la proposta aggiuntiva del presidente, affinché si voti per l’uscita, e al contempo si prenda l’impegno per rivedersi e organizzare qualcosa che possa documentare e rappresentare l’immagine turistica del territorio.

(17)

Esce il consigliere Locci.

Il presidente del Consiglio pone ai voti, tramite votazione per alzata di mano, la proposta di delibera avente ad oggetto: “Recesso dal Consorzio per lo Sviluppo Turistico del Comune di Carloforte”, presentata dalla commissione consiliare Turismo, Cultura e Sport (Prot. n. 20286 del 30 luglio 2012), così come modificata in aula, con l’impegno di promuovere ulteriori consorzi nel territorio, aventi la finalità di promuovere lo sviluppo del turismo.

L’esito è il seguente:

Risultano presenti: 17

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau Marco, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Vigo Antonio, Stera Attilio, Spiga Eleonora e Pintus Teresa.

favorevoli: 17 (diciasette);

contrari: nessuno;

astenuti: nessuno.

*********

Il Consiglio, data l’urgenza, vota, per alzata di mano, per dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, d.lgs 267/2000.

L’esito è il seguente:

Risultano presenti: 17

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau Marco, Cremone

Il Consiglio provinciale APPROVA

la proposta di delibera avente ad oggetto: “Recesso dal Consorzio per lo Sviluppo Turistico del Comune di Carloforte”, presentata dalla commissione consiliare Turismo, Cultura e Sport (Prot.

n. 20286 del 30 luglio 2012), così come modificata in aula, con l’impegno di promuovere ulteriori consorzi nel territorio aventi la finalità di promuovere lo sviluppo del turismo.

(18)

Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Vigo Antonio, Stera Attilio, Spiga Eleonora e Pintus Teresa.

favorevoli: 17 (diciasette);

contrari: nessuno;

astenuti: nessuno.

*********

Entra il consigliere Locci Ignazio.

Esce la consigliera Rubbiani Mara.

*********

Il presidente del Consiglio da lettura del terzo punto iscritto all’ordine del giorno, avente ad oggetto: “Approvazione regolamento provinciale per la disciplina dell’attività di impresa di revisione veicoli”, presentata dalla commissione consiliare Pianificazione territoriale, urbanistica e trasporti (Prot. n. 27500 del 19 ottobre 2012).

Il consigliere Rombi Achille Ignazio (capogruppo Federazione della Sinistra – presidente della commissione Pianificazione territoriale, urbanistica e trasporti) illustra la proposta e la struttura del regolamento.

È il terzo regolamento che approva il Consiglio, dopo quello sul trasporto per conto proprio e quello per l’autorizzazione e la vigilanza sugli studi di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto.

Tali regolamenti hanno già prodotto risultati positivi.

Ci sono state nuove aperture di studi di consulenza, ad es. a Domusnovas.

La commissione si è soffermata su tale regolamento anche nel mese di agosto, per arrivare alla sua approvazione durante questo Consiglio.

È iniziata la discussione del successivo regolamento che verrà portato all’approvazione quanto prima.

Il Consiglio APPROVA l’immediata eseguibilità

(19)

Ringrazia l’assessore con cui si lavora di comune accordo, portando questi risultati, nonché i componenti dell’intera commissione.

Qualche volta in commissione si legge la stampa, perché quando scritta saggiamente, informa. La commissione ha potuto capire meglio il problema che stanno affrontando i pendolari.

La commissione ha lavorato molto anche per questo problema. L’assessore Vacca ha risollecitato un incontro con l’assessore regionale Solinas. La commissione trasporti ha fatto un comunicato stampa, per chiarire il lavoro che stava portando avanti e specificare i diversi ruoli e competenze tra Regione e Provincia, convinti che insieme si possano capire meglio le criticità che ancora oggi ritardano la carta dei servizi che porterebbe Trenitalia ad una maggiore disciplina.

Rinnova, tramite la collega Pintus, la richiesta di incontro con l’assessore regionale Solinas.

Invita il consiglio ad approvare il regolamento licenziato con parere favorevole dalla commissione.

L’assessore alla Pianificazione territoriale, Pianificazione settoriale e Servizi di pubblica utilità, Vacca Guido, spiega che il regolamento abbia l’esigenza di attuare il d.lgs 112/98 che conferisce le competenze alle Regioni e agli Enti locali, in materia di revisione degli automezzi.

Gli automezzi interessati dal regolamento sono solo quelli di massa complessiva a pieno carico fino a 3 tonnellate e mezzo e con un numero di passeggeri, compreso l’autista, fino a 16.

Non tutti possono avere l’autorizzazione per fare le revisioni, ma solo i soggetti che esercitano tutte le attività di autoriparazione, cioè meccanica e motoristica, carrozzeria, elettrauto e gommista.

Devono fare tutte queste attività.

Il regolamento ha la finalità di fare un documento unico che raccolga tutte le disposizioni in materia, nonché precisare alcuni aspetti che la norma generale non specifica.

Cita a titolo di esempio, le modalità di presentazione delle domande.

Oggi chi vuole aprire un centro di revisione deve andare in Provincia, chiedere come deve fare, raccogliere tutte le notizie e poi fare la richiesta.

Il regolamento precisa che la domanda deve essere presentata mediante Duap, e quindi, allo sportello dei comuni. La Provincia interviene per via telematica.

La Provincia ha il compito del rilascio dell’autorizzazione e la vigilanza amministrativa. La vigilanza tecnica viene effettuata ancora dalla Motorizzazione civile.

La Provincia ha anche il potere sanzionatorio. Le sanzioni variano da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro.

Il consigliere Stera Attilio (capogruppo Udc) annuncia il voto favorevole del suo gruppo.

(20)

Ha seguito attentamente la discussione e stesura di questo regolamento.

Consente alle imprese già esistenti di ampliare il proprio raggio d’affari.

Ribadisce il voto favorevole.

Il regolamento è veramente soddisfacente.

Il presidente del Consiglio pone ai voti, tramite votazione per alzata di mano, la proposta di delibera avente ad oggetto: ““Approvazione regolamento provinciale per la disciplina dell’attività di impresa di revisione”, presentata dalla commissione consiliare Pianificazione territoriale, urbanistica e trasporti (Prot. n. 27500 del 19 ottobre 2012).

L’esito è il seguente:

Risultano presenti: 17

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Loddo Rossano, Cau Marco, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Vigo Antonio, Stera Attilio, Locci Ignazio, Spiga Eleonora e Pintus Teresa.

favorevoli: 17 (diciasette);

contrari: nessuno;

astenuti: nessuno.

*********

Il Consiglio provinciale APPROVA

la proposta di delibera avente ad oggetto: “Approvazione regolamento provinciale per la disciplina dell’attività di impresa di revisione veicoli”, presentata dalla commissione consiliare Pianificazione territoriale, urbanistica e trasporti (Prot. n. 27500 del 19 ottobre 2012)

e per l’effetto approva il “Regolamento provinciale per la disciplina dell’attività di impresa di revisione veicoli” formato da 24 articoli.

(21)

Il presidente del Consiglio rinvia la discussione del quarto punto dell’ordine del giorno, avente ad oggetto: “Mutui accesi dalla discioltà Comunità Montana n. 19 – Sulcis Iglesiente – Autorizzazione all’accollo”.

*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO dichiara chiusa la riunione alle ore 19.15.

*********

LETTO, APPROVATO E SOTTOSCRITTO.

Il Segretario Generale Il Presidente del Consiglio

Dott. Franco Nardone f.to

Dott. Elio Sundas f.to

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