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PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS Consiglio Provinciale

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PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS Consiglio Provinciale

Verbale n. XIV della seduta del 25 settembre 2012

Il giorno 25 settembre 2012, alle ore 11.30, presso la sala consiliare del Comune di Iglesias, in piazza Municipio, si è riunito in seduta pubblica il Consiglio Provinciale, per trattare il seguente ordine del giorno:

1) Esercizio finanziario 2012 - Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica equilibri generali di bilancio (art. 193 D.Lgs. 267/2000);

2) Emergenze economico-sociali: piano del Sulcis iniziative di mobilitazione.

Sono presenti i Signori Consiglieri:

PRES ASS PRES ASS

1) CHERCHI SALVATORE X 14) BALDINO MARCO X

2) SUNDAS ELIO X 15) ROMBI ACHILLE IGNAZIO X

3) TOCCO GIOVANNI X 16) RUBIU GIANLUIGI X

4) LENZU PIER

GIORGIO X 17) VIGO ANTONIO X

5) CANI EMANUELE X 18) STERA ATTILIO X

6) MADEDDU EMANUELE X 19) PERSEU LUIGI X

7) PIANO BRUNO UGO X 20) CORONGIU MARIO X

8) CROBU LIVIA X 21) LOCCI IGNAZIO X

9) RUBBIANI MARA X 22) ACCA PIER PAOLO X

10) LODDO ROSSANO X 23) SPIGA ELEONORA X

11) CAU MARCO X 24) TRONCI ELIGIO X

12) MASSA SALVATORE

LUIGI X 25) PINTUS TERESA X

13) CREMONE ANGELO X

Totale presenti: 21 - Totale assenti: 4

Presiede la seduta il Presidente del Consiglio, dott. Elio Sundas.

Partecipa il Segretario Generale, dott. Franco Nardone.

Sono inoltre, presenti gli assessori Cicilloni Carla, Grosso Marinella, Pili Alberto, Pintus Alessandra e Vacca Guido.

(2)

Verbale Consiglio Provinciale n. XIV del 25 settembre 2012 pagina 2

*********

Si da atto che il presente verbale costituisce un resoconto sommario delle dichiarazioni rese dagli intervenuti.

In Segreteria è disponibile la registrazione della seduta odierna e la stessa costituisce parte integrante del seguente verbale.

*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, DOTT. ELIO SUNDAS,effettua l’appello nominale dei presenti, per verificare la presenza del numero legale, alle ore 12.05.

Risultano presenti: 21

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Lenzu Pier Giorgio, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Vigo Antonio, Stera Attilio, Corongiu Mario, Locci Ignazio, Acca Pier Paolo, Spiga Eleonora e Tronci Eligio;

Totale assenti: 4

Tocco Giovanni, Crobu Livia, Perseu Luigi e Pintus Teresa.

*********

Si da atto che il consigliere Tocco Giovanni entra alle ore 12.09.

*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO dichiara aperta la seduta alle ore 12.06.

*********

Il presidente del Consiglio nomina scrutatori i consiglieri Piano Bruno Ugo e Cremone Angelo per la maggioranza, e la consigliera Spiga Eleonora per l’opposizione.

Comunica che, poiché in data odierna è stato convocato il Consiglio comunale di Iglesias, i lavori dovranno concludersi entro le ore 14.00, per consentire di preparare l’aula per la seduta.

Da lettura del primo punto iscritto all’ordine del giorno:

1) Esercizio finanziario 2012 - Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica equilibri generali di bilancio (art. 193 D.Lgs. 267/2000);

(3)

Il consigliere Massa Salvatore Luigi (gruppo Psi) effettua un’interrogazione orale.

Comunica che nel mese di agosto ha fatto formale richiesta di accesso agli atti per iscritto per il servizio di salvamento a mare. Non ha ancora ricevuto alcuna risposta.

Per non aver ricevuto la documentazione richiesta non ha potuto parlarne nel proprio intervento in Consiglio comunale a Sant’Antioco, durante il quale si è discusso di tale argomento.

Domanda al presidente quali provvedimenti intenda adottare per fare rispettare i diritti dei consiglieri.

Ricorda il suo ruolo di indirizzo e controllo, a cui non intende rinunciare.

Chiede al presidente di fare quanto è in suo potere per rispettare i diritti dei consiglieri provinciali.

Entra il consigliere Tocco.

Domanda inoltre, se corrisponda al vero il fatto che la Provincia, nella distribuzione dei fondi per il servizio di salvamento a mare, abbia ipotizzato di dare 3 mila euro al mese per ciascun punto di salvamento a mare.

Rileva infatti, che il comune di S. Antioco abbia ricevuto un finanziamento di € 24.000,00 per 2 mesi di attività in 4 postazioni.

Legge la proposta di delibera del Consiglio comunale di S. Antioco del 30 luglio in cui si citano tali dati.

Ritiene che se fosse così, l’assessore all’ambiente abbia deciso in modo autonomo, in violazione degli accordi, come gestire i fondi e in che modo dovessero essere rendicontati.

Evidenzia che la Provincia abbia stipulato convenzioni con gli uffici circondariali marittimi dei comuni interessati al servizio di salvamento al mare, ma il Comune di S. Antioco ha pagato una fattura del 21 giugno per la fornitura di 88 pasti completi a 7 euro ciascuno per la Capitaneria di porto.

Il servizio di salvamento a mare è partito il 4 agosto. I pasti tuttavia, sono stati consumati dal 5 al 15 giugno.

Il presidente Cherchi, relativamente alla richiesta di accesso agli atti, invita il segretario nonché direttore generale, ad intervenire con i mezzi a disposizione, affinché sia data compiuta risposta al consigliere Massa e a chiunque si trovi a dovere formulare analoghe richieste.

Anticipa che relativamente al servizio di salvamento a mare risponderà l’assessore per gli aspetti di competenza della Provincia.

Osserva che il contributo della Provincia nell’organizzazione del servizio di salvamento a mare ha funzionato. È stato determinante.

(4)

Verbale Consiglio Provinciale n. XIV del 25 settembre 2012 pagina 4

L’assessore alle politiche ambientali Carla Cicilloni, relativamente all’accesso agli atti chiesto dal consigliere Massa, risponde che pensava che il consigliere avesse già ricevuto la documentazione richiesta, altrimenti avrebbe provveduto.

Per quanto riguarda il salvamento a mare, alla fine del mese di aprile è stata fatta una riunione a cui hanno partecipato quasi tutti i sindaci dei comuni costieri. In tale occasione il comune di S. Antioco era assente. Durante tale incontro si sono stabiliti, con tutti i soggetti interessati, compresa la Guardia costiera, i criteri di assegnazione dei fondi per i comuni costieri per il servizio di salvamento a mare.

Quest’anno c’è stato un cambiamento dei criteri utilizzati. Infatti, al di là dell’estensione e della pericolosità del litorale, si è deciso di dare un tot. per ciascuna torretta.

Con delibera di Giunta provinciale sono stati specificati meglio i criteri di assegnazione dei contributi.

Solo una parte dei contributi viene data in anticipo; l’altra, all’atto della rendicontazione.

Anche il Comune di S. Antioco ha dovuto seguire i criteri indicati nella delibera che indicavano una certa somma a torretta, moltiplicata per il numero di mesi che la Provincia già indicava come preferiti in luglio e agosto, per poi riservarsi, qualora fosse necessario, come accaduto per Buggerrru e Gonnesa, di aggiungere delle somme per proseguire o anticipare la stagione turistica.

Si è tenuto un incontro nel suo ufficio nel quale il vicesindaco di S. Antioco le rappresentava quali fossero le difficoltà di S. Antioco.

A luglio inoltrato, a S. Antioco il servizio di salvamento non era ancora partito. Il Comune si è reso disponibile ad attivarlo e a dare un contributo finalizzato al montaggio delle torrette.

La Provincia, su richiesta delle 2 capitanerie di Portoscuso e Carloforte, ha stipulato delle convenzioni, finalizzate all’acquisto del carburante, in considerazione delle difficoltà derivanti dai tagli statali per le amministrazioni pubbliche.

Le capitanerie rendicontano regolarmente.

La capitaneria di S. Antioco ha presentato domanda solo alla fine di agosto, quanto i fondi erano già quasi tutti destinati e la stagione era finita, per cui non è stato possibile stipulare una convenzione.

La Provincia si riserverà di valutare, per tutti i comuni, le rendicontazioni che verranno presentate e verificare se le somme assegnate anticipatamente siano giuste o no.

Il presidente del Consiglio domanda al consigliere Massa se si ritenga soddisfatto della risposta.

Il consigliere Massa risponde che si riserverà di verificare la rendicontazione che il Comune di S.

Antioco presenterà.

(5)

Sottolinea che mentre le altre capitanerie ricevano un fondo e rendicontino in prima persona, a S.

Antioco funziona diversamente, in quanto la capitaneria non rendiconta nulla; vengono messe a disposizione delle somme e le fatture vengono pagate dal Comune.

Non è dato sapere chi usufruisca effettivamente del carburante, visto che le fatture vengono emesse direttamente al comune.

Il presidente Cherchi premette che la sua sarà una relazione sintetica.

Si è chiamati a fare la classica verifica del permanere degli equilibri di bilancio e il rispetto del patto di stabilità.

Gli equilibri di bilancio sono ampiamente rispettati. Così come lo sono tutti gli altri parametri e grandezze che connotano tale situazione.

Relativamente al rispetto del patto di stabilità, la Provincia ha abbondantemente esaurito tutti gli spazi a disposizione; ad agosto ha già pagato più di quanto non avesse fatto a dicembre 2011.

Si è dato impulso al programma degli investimenti.

In realtà, ad oggi i mandati di pagamento in giacenza superano l’importo indicato in delibera.

Dovrebbe essere intorno ai 2 milioni e 200 mila euro.

Da un paio di mesi c’è stato un rallentamento da parte degli uffici nell’attuazione dei programmi.

Si potrebbe recuperare qualche spazio di pagamento se la Regione onorasse i debiti che ha nei confronti della Provincia. Sono giacenti rendicontazioni per opere eseguite, pagate dalla Provincia, addirittura risalenti al 2011. Ad esempio nel campo della scuola la Regione ci è debitrice di diversi milioni di euro.

Verrà recuperato qualche spazio ulteriore col patto cosiddetto verticale.

Al fine di aiutare l’economia si valuterà l’utilizzazione di una recente legge, pubblicata qualche giorno fa, che consente alle imprese e ai soggetti creditori di scontare nelle banche i crediti dichiarati solidi dalle pubbliche amministrazioni. La novità è che la maggior parte degli interessi è a carico della Regione sarda.

Si cercherà di utilizzare questo strumento quanto più possibile.

Si era immaginato di riuscire a pagare in conto capitale circa 12 milioni di euro. Sarebbe un record. Il limite è totalmente esterno, indipendente dalla capacità dell’amministrazione.

Nella delibera all’esame del Consiglio sono state apportate due rettifiche più rilevanti alle postazioni di bilancio.

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Verbale Consiglio Provinciale n. XIV del 25 settembre 2012 pagina 6

Con la prima si è preso atto che, rispetto alla cifra iscritta in bilancio, all’entrata, per i trasferimenti della Regione per i corsi di formazione professionale, vi è stata una riduzione. Erano stati iscritti in bilancio 1 milione e 900 mila euro.

Infatti, la Regione ha deliberato un trasferimento effettivo di 590 mila euro.

L’altra variazione è in aumento. L’assessorato al turismo ha vinto un bando dell’importo di 250 mila euro per il turismo, per cui sono stati iscritti in bilancio, all’entrata e alla spesa, i 250 mila euro acquisiti.

Il consigliere Cau Marco (gruppo Psi – Presidente della commissione Affari generali e istituzionali – Bilancio e finanze) da atto del fatto che l’amministrazione provinciale e la struttura abbiano fatto in pieno il proprio dovere.

Le percentuali di fondi impegnati e pagati rispettano ampiamente il periodo di fine agosto.

Mancano ancora 4 mesi alla fine dell’anno, durante i quali si dovrà impegnare e pagare per tutti i programmi del bilancio.

Tutto questo, in una situazione normale sarebbe eccellente, ma quella attuale non lo è.

C’è tristezza per le previsioni future della Provincia.

In questo periodo si era abituati a cominciare a discutere del bilancio di previsione per l’esercizio successivo, ma quest’anno non se n’è vista traccia e le ragioni sono note.

Propone al presidente di cominciare a valutare qualche altra strada. Cagliari aspetta a braccia aperte i 50 milioni di euro della Provincia di Carbonia Iglesias.

Non sarebbe giusto rimandare indietro questi fondi che in questi 2 anni e mezzo si è riusciti ad utilizzare, grazie alle capacità e al lavoro del Presidente, del Consiglio e della struttura.

Il presidente del consiglio domanda se vi siano interventi per dichiarazioni di voto.

Pone ai voti, tramite votazione per alzata di mano, il primo punto iscritto all’ordine del giorno, avente ad oggetto:

1) Esercizio finanziario 2012 - Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica equilibri generali di bilancio (art. 193 D.Lgs. 267/2000): proposta di delibera del presidente della giunta n. 24218 del 21.09.2012

L’esito è il seguente:

Risultano presenti: 22

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Lenzu Pier Giorgio, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa

(7)

Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Vigo Antonio, Stera Attilio, Corongiu Mario, Locci Ignazio, Acca Pier Paolo, Spiga Eleonora e Tronci Eligio;

favorevoli: 18 (diciotto);

contrari: 3 (tre): Locci, Acca e Spiga;

astenuti: 1 (uno): Tronci.

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Verbale Consiglio Provinciale n. XIV del 25 settembre 2012 pagina 8

Il Consiglio APPROVA

la proposta di delibera n. 24218 del 21.09.2012, avente ad oggetto: “Esercizio finanziario 2012 - Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica equilibri generali di bilancio (art. 193 D.Lgs. 267/2000)”

e per l’effetto:

1) da atto, ai sensi dell’art. 193 del D.Lgs. n. 267/2000, dello stato di attuazione dei programmi e del permanere degli equilibri del bilancio 2012

2) Per una corretta imputazione delle spese, apporta al Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 le seguenti variazioni:

Parte SPESA:

a) occorre procedere alla corretta allocazione delle spese di personale nei capitoli di riferimento per ciascuna direzione;

b) Incremento, sia nella parte entrata che spesa del bilancio, dello stanziamento destinato ai Diritti di rogito per € 5.000,00;

c) Riallineamento dello stanziamento con quanto finanziato dalla Regione, sia nella parte spesa che nella parte entrata, delle risorse destinate al Piano di formazione professionale, con una variazione in diminuzione pari ad € 1.309.080,00;

d) Incremento dello stanziamento sia nella parte entrata che nella spesa sul titolo II destinati al Centro Provinciale Anti Insetti per € 101.425,57;

e) Iscrizione, sia nella parte spesa che nella parte entrata, delle risorse per l’Accordo di Programma contro le tossicodipendenze per € 25.000,00;

f) Aumento sia nella parte spesa che nella parte entrata delle partite di giro destinate alle trattenute erariali per € 200.000,00;

g) Iscrizione del finanziamento di € 250.000,00 concesso dal GAL Sulcis per la Misura 313 – Incentivazione di attività turistiche, Azione 1 “Itinerari” con il corrispettivo capitolo di entrata.

Parte Entrata:

a) Oltre all’iscrizione delle entrate a destinazione vincolata sopra richiamate si è proceduto ad un riallineamento agli effettivi incassi delle entrate del Titolo III.

Maggiori Entrate Correnti (Tit. 1 – 2 – 3) 434.846,53 434.846,53

Minori Entrate correnti (titolo 1 – 2 - 3) 1.362.500,96 - 1.362.500,96

Minori Entrate nette correnti -927.654,43

Maggiori Entrate in Conto Capitale (Tit. 4) 0,00 0,00

Maggiori Entrate Partite di Giro (Tit. VI) 200.000,00 200.000,00

TOTALE GENERALE VARIAZIONI Entrata - 727.654,43

Maggiori spese correnti ( titolo 1°) 383.800,00 383.800,00

Minori spese correnti (titolo 1°) 1.412.880,00 - 1.412.880,00

Minori spese nette correnti - 1.029.080,00

Maggiori spese in Conto Capitale (Tit. 2°) 101.425,57 101.425,57

Minori spese in Conto Capitale (Tit. 2°) 0,00 0,00

Maggiori spese nette in Conto Capitale (Tit. 2°) 101.425,57

Maggiori Spese Partite di Giro (Tit. IV) 200.000,00 200.000,00

TOTALE GENERALE VARIAZIONI SPESA -727.654,43

(9)

*********

Il Consiglio, data l’urgenza, vota, per alzata di mano, per dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, d.lgs 267/2000.

Risultano presenti: 22

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Lenzu Pier Giorgio, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Vigo Antonio, Stera Attilio, Corongiu Mario, Locci Ignazio, Acca Pier Paolo, Spiga Eleonora e Tronci Eligio;

favorevoli: 18 (diciotto);

3) da atto che per effetto delle variazioni di cui sopra, il pareggio (anche economico) del Bilancio resta perfettamente assicurato;

4) da atto che per effetto della presente variazione le regole del Patto di Stabilità Interno vengono rispettate, così come da tabella seguente:

Prospetto Coerenza Vincoli Patto di Stabilità Interno

Entrate Importo

Titolo 1 6.561.364,36

Titolo 2 14.060.837,44

Titolo 3 561.948,21

Totale Entrate correnti 21.184.150,01

Spesa

Titolo 1 16.155.400,82

Totale Spese correnti 16.155.400,82

Saldo Gestione Corrente 5.028.749,19

Che il saldo obiettivo per il rispetto del Patto di Stabilità per l’anno 2012 è pari ad € 1.726.000,00 e pertanto i servizi finanziari non autorizzeranno l’emissione di mandati di pagamento qualora la differenza tra pagamenti del titolo II della parte spesa e incassi del titolo IV della parte entrata sia maggiore a € 3.303.000,00;

5) da atto che non esistono debiti fuori bilancio;

6) da atto, pertanto, che non ricorre alcuna delle ipotesi previste dall’art. 193 del T.U. n.

267/2000 che comporti l’adozione di provvedimenti atti a ripristinare eventuali squilibri nella gestione di competenza, né in quella dei residui.

(10)

Verbale Consiglio Provinciale n. XIV del 25 settembre 2012 pagina 10

contrari: 3 (tre): Locci, Acca e Spiga;

astenuti: 1 (uno): Tronci.

Si procede alla votazione sulla variazione di bilancio per appello nominale.

*********

Il presidente del Consiglio da lettura del secondo punto iscritto all’ordine del giorno, avente ad oggetto:

2. Emergenze economico-sociali: piano del Sulcis iniziative di mobilitazione.

Da la parola al presidente della Provincia per fare il punto della situazione.

Il presidente Cherchi anticipa che farà un’introduzione più ampia rispetto a quanto fatto per illustrare la delibera sugli equilibri di bilancio; non si soffermerà sulla situazione, ampiamente nota.

Anche stamattina ci sono stati episodi di fatti di particolare tensione a Cagliari.

I lavoratori degli appalti dovrebbero essere interessati, per affermazione concorde del Governo e della Regione, da misure più o meno identiche a quelle che riguardano i lavoratori delle società madri.

Tuttavia non sono stati attivati i tradizionali strumenti di protezione sociale.

Darà informazioni aggiornate suddividendo la sua illustrazione in 3 paragrafi: industria; energia e polo tecnologico e la nuova pianificazione.

Per quanto riguarda il primo filone, relativo all’industria ripercorre la situazione relativa ad alcune vertenze:

- Alcoa: il Governo ha messo a disposizione una serie di misure per avere nel breve e nel medio termine un costo dell’energia allineato ai prezzi europei.

Sono in corso valutazioni da parte di primari soggetti industriali.

Ora sono due le proposte giacenti presso Alcoa, di cui un’offerta formale e una manifestazione d’interesse.

La terza proposta è della Glencore e oggi dovrebbe essere all’attenzione dell’alta dirigenza della multinazionale svizzera, per decidere se procedere con la formalizzazione dell’offerta.

Potrebbe essere realizzata un’operazione industriale molto importante di integrazione delle produzioni di materiali non ferrosi, in modo da fare di Portovesme un polo integrato e diversificato che sarebbe, per il settore dei non ferrosi, il più importante in Europa.

Il Consiglio APPROVA l’immediata eseguibilità

(11)

- Eurallumina: è stato definito un memorandum d’intesa molto impegnativo fra Regione, Governo, Provincia e azienda.

Tale memorandum, costituente una sorta di contratto, non un protocollo d’intesa, stabilisce gli obblighi a carico di ciascun contraente.

È in fase di valutazione.

Potrebbe essere sottoscritto nella prima parte del mese di ottobre. In caso affermativo, ci sarebbe una svolta nella prospettiva futura.

- Rockwool: ha trasferito le sue attività in Istria per questioni di dumping, ovvero di produzione in condizioni di minor tutela sociale e ambientale.

Vi è la necessità di avere legislazioni adeguate.

Solo la Provincia ha rivendicato la necessità che sul piano ambientale venissero sistemate le cose.

I lavoratori hanno diritto di chiedere alla Regione di farsi carico della loro situazione.

Rinnova l’invito, affinché sia rispettato integralmente l’accordo sottoscritto da molti mesi e vengano fatte le bonifiche ambientali che attualmente segnano un gravissimo arretrato nella realizzazione e si proceda con la ricollocazione del personale in modo onesto, rivolgendosi a tutti, senza fare figli e figliastri fra lavoratori.

Il consigliere Lenzu Pier Giorgio (gruppo PD) domanda se il caso della Ila sia stato risolto.

Evidenzia che i lavoratori sono stati licenziati.

Il presidente Cherchi risponde che qualora l’imprenditore che ha rilevato l’azienda non stia riassumendo i lavoratori, non si stiano rispettando gli accordi.

Nell’impegno sottoscritto era prevista l’integrale riassunzione dei lavoratori.

Il consigliere Lenzu Pier Giorgio replica che quei lavoratori non potevano andare in mobilità. È stato sottoscritto un accordo che è carta straccia.

Il presidente Cherchi rileva che tale accordo sia stato firmato dall’organizzazione sindacale.

L’accordo doveva servire a garantire che i lavoratori restassero in carico alla nuova società.

Se non è così, solidarizza con i lavoratori, condividendone la protesta. Occorre muoversi.

Non occorre considerare la vertenza chiusa.

(12)

Verbale Consiglio Provinciale n. XIV del 25 settembre 2012 pagina 12

Precisa di avere richiamato unicamente 3 vertenze in atto, senza con questo voler dare per risolte situazioni che non lo sono; se le avesse elencate tutte avrebbe dovuto fare un elenco lunghissimo.

I dati dicono che non sia possibile fare a meno del settore industriale, pena il tracollo di una già gravissima situazione sociale. Vi può essere l’idea che ci possa essere un altro motore che sostituisca totalmente il comparto industriale. Nel frattempo, bisogna affrettare la realizzazione di altri motori dello sviluppo.

I cicli industriali nascono e muoiono, però si rigenerano in molti luoghi.

Il problema occupazionale del territorio è di almeno 10 mila addetti. Dall’inizio della crisi si sono persi circa 4 mila 300 occupati. Oltre 3 mila sono in cassa integrazione. Tali numeri sono al netto della situazione Alcoa. Da sola impatta per 1.500 occupati equivalenti sull’economia del territorio.

Afferma di non concordare con la pura e semplice cancellazione. Il giudizio degli economisti è spesso sommario. Può essere che determinate produzioni siano superate dal tempo. Ci sono i cicli industriali; i cicli di produzione. Si innova e si avviano altri cicli produttivi. Altra cosa è la pura e semplice cancellazione.

A conferma di ciò sono state chiuse tutte le miniere ad Iglesias, ma ciò non ha portato un radioso avvenire. Non basta chiudere, affinché le cose vengano di conseguenza.

Il punto più delicato riguarda la questione dell’energia.

Nelle analisi che si fanno non si considera mai la struttura della produzione dell’energia in Italia e specificatamente in Sardegna.

In Italia l’energia costa circa 30 euro in più per Mwh rispetto alla Germania e alla Spagna.

La ragione del maggior costo dell’energia deriva da come è organizzato il sistema della produzione dell’energia che è pieno di rendite costose ed inefficienze che si scaricano sui cittadini e sulle imprese.

In Sardegna, vi sono:

- la Saras che produce senza avere nessun rischio di mercato, in quanto tutta l’energia prodotta viene obbligatoriamente ritirata in rete e pagata in via incentivata e

- l’Enel di Portovesme: gli impianti sono inefficienti. Hanno rendimenti energetici del 30-32% e costi di produzione pari a 110 euro/Mwh contro 48-50-52 euro/Mwh delle centrali a carbone della Germania e della Cecoslovacchia.

Questo è possibile perché il servizio elettrico essenziale di rete consente di avere oltre 100 milioni di euro di rimborso per questo servizio, quindi anche con impianti inefficienti consente questa situazione.

(13)

- Su Fiumesanto c’è una situazione analoga. Vi sono decine e decine di milioni di euro che vengono pagati dalla cassa conguaglio con la questione del servizio elettrico essenziale di rete.

Capita che vengano tenuti in produzione gruppi inquinanti e vecchi. Non viene dato l’avvio alla realizzazione di un gruppo moderno a basso costo.

Per quanto concerne le energie rinnovabili, su cui è a favore, sottolinea che sia cresciuta una particolare categoria di imprenditori a rischio zero. Cita l’esempio dell’Enel. Ha realizzato a Portovesme la più grande centrale eolica in Italia. L’energia viene ritirata a 160-180 euro/Mwh. Si scarica sulle bollette. Lo pagano le imprese.

È cresciuto un sistema di produzione inefficiente dell’energia che si scarica sui cittadini e le imprese, determinandone la chiusura.

O si adottando misure conseguenti o non si va molto lontano. I Governi decidano esplicitamente che non si possano fare produzioni di base, chimica, carta, plastica, vetro, siderurgia, metallurgia, e ne affrontino le conseguenze, senza lasciare marcire le situazioni.

Per l’insieme dei problemi in esame, si sta cercando una soluzione di carattere amministrativo (interconnector, interrompibilità semplice, super interrompibilità), ma la soluzione industriale sarebbe quella di realizzare un gruppo super critico ad alto rendimento, aggiornato alla tecnologia, che sostituisca tutti i gruppi, mediante l’ammodernamento degli impianti di produzione di energia elettrica, sostituendo ciò che è vecchio, in modo da dare energia elettrica ad un costo di produzione europeo.

Allo stato attuale non si vedono all’orizzonte soluzioni industriali, perché l’insieme degli interessi particolari cozza contro tali soluzioni. Si guadagna senza fare investimenti.

Per l’energia, il motore dell’innovazione è determinato dalla protezione sull’ambiente.

Il fenomeno delle piogge acide è stato sconfitto con l’adozione di determinate forme di produzione.

La frontiera oggi è la protezione dell’effetto serra. Lungimiranza nel settore energetico significa fare i conti con la frontiera che è determinata dall’esigenza che è quella di fare energia elettrica a costo zero, catturando tutti i gas, tutte le polveri che possano nuocere all’ambiente. Si può fare in diverse modalità.

Per quanto riguarda le nuove iniziative, ovvero turismo, agro-alimentare, infrastrutture e servizi: c’è stata una seconda riunione con il Ministro per la Coesione territoriale Barca, il Ministero del Lavoro e quello dello Sviluppo Economico. Ce ne sarà una terza giovedì prossimo.

Sono stati accantonati aggiuntivi 127 milioni di euro, a valere sui fondi Fas.

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Verbale Consiglio Provinciale n. XIV del 25 settembre 2012 pagina 14

La Regione ha fatto una delibera, ma non è suffiente. Occorre una delibera del Cipe, per finalizzare le risorse.

Si discute affinché i 300 milioni di euro derivanti dalla sanzione Alcoa vengano utilizzati nel territorio.

C’è un punto di decisione politica cui saranno chiamate tutte le istituzioni, comprese quelle locali.

Il nuovo piano si rivolge a tre assi fondamentali: infrastrutture, questioni di carattere fiscale per le imprese e vuole attrarre, attraverso bandi internazionali, investimenti privati.

Il Governo farà un conto unico circa le risorse nazionali. Non ci saranno 3 tavoli.

Il piano Sulcis comprende 3 capitoli: industria, energia e nuovi settori, ma il conto sarà unico.

Si dovrà intervenire con scelte appropriate. Qui c’è un margine per la decisione politica.

Questo è lo stato dell’arte per quel che riguarda il confronto con il Governo e la Regione, promosso dagli enti locali: Provincia e comuni.

Durante l’assemblea tenutasi al consorzio giovedì scorso, si è deciso tutti insieme di intensificare l’iniziativa, sia sul piano sociale che su quello istituzionale.

Sul piano istituzionale è stato rivolto un invito al Governo per inviare una delegazione di ministri nel territorio. Sono stati fatti tutti i passi necessari per fare questo. Ha informato il presidente della Repubblica dell’iniziativa assunta dalle Istituzioni locali, perché ci sia una sollecitazione al Governo.

Il presidente durante la sua visita in Sardegna aveva invitato tutte le Istituzioni ad operare con determinazione, per produrre decisioni atte a contrastare la crisi.

La sollecitazione del Presidente della Repubblica è più che mai attuale.

Il Governo che si reca in un territorio in grave crisi faccia un atto che va anche oltre il merito della decisione. È un dialogo diretto con cittadini e Istituzioni. È necessario alimentare un circuito di fiducia rispetto alla situazione che, a causa della gravità dell’emergenza sociale, getta discredito sulle Istituzioni.

Sul piano istituzionale, tra oggi e giovedì dovrebbero svolgersi le riunioni di tutti i Consigli comunali del territorio. Ciascuno deve assumere degli impegni.

Con l’iniziativa istituzionale, sarà organizzata una manifestazione a Roma per sollecitare il Governo sulle decisioni del piano Sulcis. Tale manifestazione non dovrà essere limitata ai soli lavoratori dell’industria, ma deve avere carattere popolare e coinvolgere tutte le categorie produttive.

L’attività organizzativa è già concretamente in atto. Affinché abbia carattere popolare, occorre che ogni Istituzione, ogni soggetto politico, sindacale e culturale, si impegni a dare un contributo di partecipazione e di sottoscrizione.

Infatti, occorre noleggiare una o due navi. Non può farlo la finanza pubblica. Lo può fare il volontariato. Si noleggiano con sottoscrizione.

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In concomitanza con la manifestazione a Roma l’intero territorio dovrà essere interessato da una giornata di mobilitazione generale.

Il Consiglio provinciale, ove condivida le conclusioni dell’assemblea di Portoscuso, è chiamato a dare un concreto contributo, affinché la piattaforma rivendicativa, che si riassume nei 3 grandi capitoli indicati, sia adeguatamente sostenuta e le iniziative, istituzionali di carattere sociale, trovino effettivo riscontro.

Il consigliere Cremone Angelo (gruppo Idv) rileva di aver auspicato questa discussione. Ritiene che non si possa esaurire qui.

Ricorda che al consorzio ha votato contro la proposta presentata dai sindaci.

Riconosce che il presidente si stia impegnando molto.

È contrario che si vada a Roma.

I ministri sono andati a Taranto.

Ritiene sia più facile avere 10 mila persone a Cagliari, piuttosto che portarle a Roma, e tenerle chiuse in uno spazio angusto.

Ribadisce che si debba fare qui in Sardegna.

Osserva che la manifestazione si farà in ritardo, una volta che la fabbrica sarà già stata chiusa.

È un imbroglio; così come fu, a suo tempo, il passaggio da Allumix ad Alcoa.

Il Governo persegue i pensionati che hanno sbagliato per pochi euro, ma non procede allo stesso modo con quelli dell’Alcoa che hanno preso migliaia di miliardi di euro. Devono restituire quanto preso e reinvestire nel territorio. Non se la possono cavare con una sorta di scambio di favori fra Glencore e Alcoa.

L’Alcoa non vuole pagare ciò che è tenuta a pagare.

Ricorda di essere stato licenziato da quella fabbrica, perché si opponeva agli imbrogli di allora che l’Allumix stava perpetrando. Ha fatto condannare per corruzione il direttore di quella fabbrica.

Questo è il territorio degli imbrogli. Si presentano progetti di stramiliardi. Anziché cercare di catturare la CO2, si presentano progetti per catturare gli euro. Sono progetti che hanno fallito.

Nel piano Sulcis si sta ancora votando, affinché la Sotacarbo abbia altri finanziamenti, nonostante abbia fallito 1-2-3 volte. In Regione è stata votata una mozione per cacciare quella dirigenza che ha sprecato e sta sperperando. Sta presentando progetti che non servono al territorio.

Sottolinea che non si possa essere presi in giro con la proposta di andare a Roma e stipulare dei memorandum. Andrebbe invece, sottoscritto un accordo. Occorre rigettare queste proposte.

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Verbale Consiglio Provinciale n. XIV del 25 settembre 2012 pagina 16

Ribadisce di essere contrario ad andare a Roma per manifestare e fare le riunioni a fabbrica chiusa. Ciò è accaduto anche per l’Eurallumina: si è manifestato una volta che la fabbrica era già stata chiusa.

Non si è parlato di investimenti per la ristrutturazione degli impianti.

Si vuole salvare la fabbrica dando all’imprenditore tutto ciò che vuole e senza alcuna garanzia per i lavoratori. Ne vorrebbero licenziare 350.

Si deve chiedere all’Alcoa di rendere conto dei miliardi di cui non c’è traccia. Non essendocene traccia significa che derivano da azioni illegali, per cui si possono sequestrare gli impianti.

Ritiene che lo Stato, che ha dato fior di quattrini alla Fiat, alle banche, al mercato degli elettrodomestici e dei mobili, non debba impegnarsi a favorire la Glencore, come invece sta facendo.

Si deve invece, impegnare a mettere su una serie di imprese italiane, facendo ritornare l’Italia ad essere uno delle più grandi produttrici di alluminio al mondo, com’era un tempo.

Chiede che il Consiglio costringa il Governo a far sì che l’Alcoa restituisca il maltolto. Si sono presi indebitamente svariati milioni di euro che possono salvare il territorio, rilanciandolo con una riconversione.

Se i conti del dott. Fierro, in cui dice che la fabbrica è stata acquistata per 398 miliardi di lire e ne ha preso circa 4 mila di miliardi, sono veri, vi è stato un imbroglio.

Chiede che il Consiglio produca un documento dove denuncia con forza questo imbroglio e si opponga a passaggi di proprietà non chiari, evitando prese in giro come questi termini del memorandum.

Il consigliere Cani Emanuele (gruppo Pd) esprime solidarietà alla sindacalista dei metalmeccanici della Uilm del Sulcis Iglesiente, Daniela Piras, che nel corso della manifestazione odierna dei lavoratori degli appalti, presso l’assessorato regionale del lavoro a Cagliari, è stata picchiata con calci e manganellate nella schiena e ora non riesce a muovere un braccio.

La situazione è molto seria e va trattata come tale, con serietà, equilibrio e compattezza, e soprattutto cercando di essere uniti.

Sottolinea che oggi il presidente della Provincia, così come concordato giovedì scorso con l’Assemblea dei sindaci, non si sia limitato a portare in Consiglio una sua idea, una sua soluzione alle questioni, ma abbia organizzato una sintesi, più o meno condivisa, dal territorio. Tale sintesi costituirà un’introduzione a tutti i Consigli comunali. La sintesi non è un punto di partenza rispetto alla discussione.

Condivide tale sintesi e la da per approvata, comprese le ipotesi di soluzione che il presidente poneva sulle 3 questioni, ovvero lo stato delle vertenze e la discussione che vi è in atto sulle stesse, la macroquestione sui problemi energetici e le cose già dette e discusse sul piano Sulcis.

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Ha colto con una certa preoccupazione il fatto che in questi giorni si sia discusso meno di alcune vertenze, perché altre hanno preso la scena rispetto alla gravità.

Bisogna sempre prestare attenzione e avere ben presente all’ordine del giorno tutte le vertenze, da quella più piccola che riguarda un singolo lavoratore a quella che ne riguarda 1.500.

Nel territorio del Sulcis sono in bilico migliaia di posti di lavoro. Conseguentemente è messo in discussione tutto l’assetto sociale del territorio.

Devono essere considerate tutte le vertenze per la loro importanza, non solo numerica, ma anche di sostanza.

Tutto deve essere tenuto presente e nulla deve essere trascurato.

È fondamentale che il territorio sia coeso.

Il documento proposto dal presidente coglie questi aspetti: la coesione del territorio e una visione politica generale che metta insieme le forze che hanno un ruolo, ovvero il Governo nazionale, la Regione Sardegna e gli Enti locali.

La Provincia è riuscita a costruirsi una sua posizione di visibilità, anche sul piano nazionale, rispetto a queste vertenze.

Non capita quasi mai che sulle grandi vertenze industriali ci sia un’altra Provincia in Italia che abbia sul piano politico-istituzionale la stessa visibilità che ha la Provincia di Carbonia Iglesias.

La Provincia sta facendo il suo dovere, nonostante la situazione di grande difficoltà sul piano politico- istituzionale, in quanto la sua esistenza è continuamente messa in discussione. Le va dato il merito di esserci sulle cose e di pensare a raggiungere gli obiettivi, malgrado le difficoltà.

Questi momenti di mobilitazione, difficili e complicati, hanno consentito alla politica di occuparsi di queste problematiche, anche a livello nazionale.

Ritiene che i problemi non si risolveranno andando a Roma. Gli accordi infatti, non si firmano con le manifestazioni. Però potrà dare l’idea di un popolo intero che combatte per un diritto, di un territorio che è arrabbiato e non regge questa situazione.

È importante quest’ulteriore momento di grande mobilitazione.

Occorre continuare col lavoro fin qui intrapreso di presenza, impegno e mobilitazione.

Il piano del Sulcis rappresenta la speranza che ci si sta dando. Ha un percorso.

Su questi temi la Provincia ha sempre qualcosa in più da dire rispetto agli altri.

Il consigliere Locci Ignazio (gruppo Pdl) condivide pienamente quanto evidenziato dal collega Cani durante il suo intervento.

Il suo gruppo raccoglie tale invito.

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Verbale Consiglio Provinciale n. XIV del 25 settembre 2012 pagina 18

Riconoscono al presidente Cherchi la guida istituzionale, al di sopra delle parti, non avendo badato solo al mantenimento dei livelli occupazionali nel polo industriale, ma è andato oltre, programmando anche un altro futuro.

Tale futuro era stato rivendicato anche dal suo gruppo all’inizio della consiliatura.

Non si può rinunciare al doppio binario della conservazione del polo industriale, congiuntamente allo sviluppo che vada verso un nuovo terziario.

Ritiene che la mozione sul management della Carbosulcis, pur essendo dettata da principi condivisibili, rischi di mettere in pericolo il progetto, funzionale alla conservazione dei livelli occupazionali.

Si tratta di un progetto che non ha alternative.

Si deve auspicare che possa essere realizzato, pur con i necessari adeguamenti.

Invita il presidente Cherchi a farsi parte vigile, in ragione dell’alta credibilità che si ha nei rapporti con il Governo.

Il gruppo Pdl sarà al fianco dei lavoratori e delle istituzioni locali della Provincia di Carbonia Iglesias, per combattere e portare a casa risultati concreti, di continuità di condizioni di vivibilità per le genti del Sulcis Iglesiente.

Il consigliere Massa Salvatore Luigi (gruppo Psi) ritiene che sarebbe opportuno che il Consiglio provinciale si riunisse per approfondire quest’argomento, con il coinvolgimento delle parti sociali.

Ci sono aspetti che vanno affrontati. Esiste il problema delle emergenze, ma c’è anche l’aspetto della rinascita.

Si deve evitare che nella realizzazione del piano Sulcis si commettano gli errori del passato.

Il piano Sulcis è un’opportunità.

Il consigliere Madedde Emanuele (gruppo Pd) propone di votare l’ordine del giorno sulla mobilitazione e di aggiornare la discussione sul piano Sulcis ad un successivo Consiglio.

Il presidente Cherchi sottolinea che con l’ordine del giorno in discussione si stia dicendo che il Consiglio condivide e aderisce all’iniziativa dell’organizzazione della manifestazione a Roma.

La Giunta adotterà le iniziative, d’intesa con i capigruppo.

Il consigliere Cremone Angelo afferma che sarà al fianco dei lavoratori e della manifestazione.

Anticipa che si asterrà dal voto.

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Ritiene che nella discussione odierna manchi qualcosa che metta in evidenza una maggiore responsabilità politica, a seguito dei dati elencati prima.

Sarà a Roma alla manifestazione. Ci deve essere l’unità.

Il presidente del Consiglio pone ai voti, tramite votazione per alzata di mano, l’ordine del giorno sulle emergenze economico-sociali e le iniziative di mobilitazione, costituente un sunto delle conclusioni cui è addivenuta l’assemblea degli amministratori locali svoltasi a Portovesme il 20.09.2012.

L’esito è il seguente:

Risultano presenti: 22

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Lenzu Pier Giorgio, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Vigo Antonio, Stera Attilio, Corongiu Mario, Locci Ignazio, Acca Pier Paolo, Spiga Eleonora e Tronci Eligio;

favorevoli: 21 (ventuno);

contrari: nessuno;

astenuti: 1 (uno): Cremone.

(20)

Verbale Consiglio Provinciale n. XIV del 25 settembre 2012 pagina 20

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Il presidente della Provincia comunica di avere sentito la sindacalista Uilm Daniela Piras che ha subito l’aggressione a Cagliari e a cui ha riferito che l’intero Consiglio provinciale esprime solidarietà.

Il tutto è accaduto nel corso di una manifestazione diretta ad ottenere che i lavoratori degli appalti e quelli interinali abbiano gli strumenti degli ammortizzatori sociali.

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Il Consiglio provinciale APPROVA

l’ordine del giorno sulle emergenze economico-sociali e le iniziative di mobilitazione, costituente un sunto delle conclusioni cui è addivenuta l’Assemblea degli Amministratori locali

svoltasi a Portovesme il 20.09.2012

secondo cui:

- Il Piano Sulcis deve comprendere come parti tra loro inscindibili i tre obiettivi della salvaguardia della base industriale, del polo tecnologico per le energie pulite del carbone, i programmi per la diversificazione nei settori dell’agro-alimentare, del turismo, dell’ambiente e dei servizi.

Si rivendica al Governo e alla Regione l’adozione delle misure indispensabili (energia, infrastrutture), per assicurare il futuro della produzione dell’alluminio, agendo con la decisione necessaria per concludere la collocazione dello stabilimento primario presso un’altra società e per definire con la proprietà l’accordo per la ripresa produttiva di Eurallumina.

Il polo tecnologico per l’energia pulita dal carbone è indispensabile per l’ammodernamento delle produzioni energetiche.

Allo sviluppo dei nuovi settori deve essere finalizzato il ricavato della sanzione di 300 miliondi di euro versata da Alcoa.

Per le piccole imprese occorre una fiscalità di vantaggio.

- Reitera, congiuntamente ai consigli comunali, l’invito al presidente del consiglio dei ministri, perché una delegazione di ministri si rechi nel territorio per rendersi direttamente conto della situazione, incontrando le rappresentanze istituzionali e adotti i conseguenti provvedimenti;

- Sarà organizzata una manifestazione a Roma per sollecitare il Governo ad adottare le decisioni sul Piano Sulcis, come indicato sopra.

La manifestazione avrà carattere popolare.

In concomitanza l’intero territorio sarà interessato da una giornata di mobilitazione generale.

- Le rappresentanze istituzionali si coordineranno nell’organizzazione delle iniziative con i sindacati dei lavoratori e con le associazioni imprenditoriali.

- Rivolge un appello affinché si realizzi la massima unità di popolo, fra i lavoratori, le categorie produttive e l’insieme delle rappresentanze sociali.

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Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO dichiara chiusa la riunione alle ore 13.50.

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LETTO, APPROVATO E SOTTOSCRITTO.

Il Presidente del Consiglio Il Segretario Generale

Dott. Elio Sundas Dott. Franco Nardone

F.to f.to

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Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Lenzu Pier Giorgio, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Loddo Rossano, Cremone Angelo,

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Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Lenzu Pier Giorgio, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau