Consiglio Provinciale
Verbale n. XVII della seduta del 28 novembre 2012
Il giorno 28 novembre 2012, alle ore 17.00, presso la sala consiliare del Comune di Iglesias, in piazza Municipio, si è riunito in seduta pubblica il Consiglio Provinciale, per trattare il seguente ordine del giorno:
1) Art. 175, comma 8, d.lgs 267/2000 – Assestamento generale di bilancio – esercizio finanziario 2012.
Sono presenti i Signori Consiglieri:
PRES ASS PRES ASS
1) CHERCHI SALVATORE X 14) BALDINO MARCO X
2) SUNDAS ELIO X 15) ROMBI ACHILLE IGNAZIO X
3) TOCCO GIOVANNI X 16) RUBIU GIANLUIGI X
4) LENZU PIER
GIORGIO X 17) VIGO ANTONIO X
5) CANI EMANUELE X 18) STERA ATTILIO X
6) MADEDDU EMANUELE X 19) PERSEU LUIGI X
7) PIANO BRUNO UGO X 20) CORONGIU MARIO X
8) CROBU LIVIA X 21) LOCCI IGNAZIO X
9) RUBBIANI MARA X 22) ACCA PIER PAOLO X
10) LODDO ROSSANO X 23) SPIGA ELEONORA X
11) CAU MARCO X 24) TRONCI ELIGIO X
12) MASSA SALVATORE
LUIGI X 25) PINTUS TERESA X
13) CREMONE ANGELO X
Totale presenti: 18 - Totale assenti: 7
Presiede la seduta il Presidente del Consiglio, dott. Elio Sundas.
Partecipa il Segretario Generale, dott. Franco Nardone.
Sono inoltre, presenti gli assessori Cicilloni Carla, Grosso Marinella, Pintus Alessandra e Pizzuto Luca.
Si da atto che il presente verbale costituisce un resoconto sommario delle dichiarazioni rese dagli intervenuti.
In Segreteria è disponibile la registrazione della seduta odierna e la stessa costituisce parte integrante del seguente verbale.
Si da atto che le parti riportate in corsivo e tra virgolette si riferiscono alle frasi testuali pronunciate dagli intervenuti.
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Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, DOTT.ELIO SUNDAS,effettua l’appello nominale dei presenti, per verificare la presenza del numero legale, alle ore 17.20.
Risultano presenti: 18
Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Lenzu Pier Giorgio, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Loddo Rossano, Cau Marco, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Locci Ignazio, Acca Pier Paolo, Spiga Eleonora e Tronci Eligio.
Totale assenti: 7
Rubbiani Mara, Massa Salvatore Luigi, Vigo Antonio, Stera Attilio, Perseu Luigi, Corongiu Mario e Pintus Teresa.
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Si da atto che il consigliere Stera entra alle ore 17.22 ed il consigliere Vigo alle ore 17.36.
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Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO dichiara aperta la seduta alle ore 17.21.
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Il presidente del Consiglio nomina scrutatori i consiglieri Lenzu Pier Giorgio e Rombi Achille Ignazio per la maggioranza, e la consigliera Spiga Eleonora per l’opposizione.
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Il consigliere Cremone Angelo (gruppo Idv) ricorda al presidente Cherchi della necessità di convocare un apposito Consiglio provinciale, così come chiesto formalmente dalla commissione
politiche del lavoro, per discutere della situazione inerente i lavoratori diretti e indiretti della Provincia e di ciò che ne possa conseguire, a seguito della soppressione delle province.
“Nell’articolo de “Il Sole 24 ore” di venerdì 23.11.2012, i governatori delle Regioni d’Italia hanno preso posizione definendo la dismissione delle province come un pasticcio che lascerà nel caos sia la forza lavoro del personale che una serie di altre cose collegate.
Chiedo che si faccia un Consiglio e si possano decidere eventualmente iniziative da fare presenti alla commissione regionale che sta discutendo la dismissione delle province, anche perché nell’articolato che hanno inviato a tutte le forze politiche non c’è un accenno alla cosiddetta forza lavoro. Diciamo questo perché siamo forti dell’esperienza negativa che il ministro del lavoro Fornero ha causato anche con i cosiddetti esodati. C’è forte preoccupazione fra gli stessi lavoratori. Quindi in questo Consiglio…cerchiamo di farci promotori di iniziative all’interno di quello che si deve decidere sulla dismissione… So che lei è d’accordo e di questo ne prendo atto positivamente”.
Entra il consigliere Stera.
Il presidente Cherchi afferma che ove la conferenza dei capigruppo, che è l’organo che congiuntamente con il presidente fa la programmazione dei lavori, voglia convocare un apposito Consiglio su tale argomento, considerata l’importanza che riveste, lui è favorevole.
Il presidente del Consiglio Sundas specifica che la conferenza dei capigruppo si sia già espressa in merito favorevolmente. Deve essere decisa unicamente la data per la sua trattazione.
Il presidente Cherchi concorda con la necessità di organizzare un apposito Consiglio su tale argomento.
Il presidente del Consiglio da lettura del primo punto iscritto all’ordine del giorno:
1) Art. 175, comma 8, d.lgs 267/2000 – Assestamento generale di bilancio – esercizio finanziario 2012.
Il presidente Cherchi illustra la variazione.
L’assestamento di bilancio ruota attorno alla decisione di finanza pubblica adottata dal Governo nel mese di ottobre, che va sotto il nome di Spending Review. Si tratta dell’ennesimo taglio applicato alla finanza degli enti locali.
Il 25 ottobre, in chiusura del bilancio di esercizio, il commissario delegato, dott. Bondi, ha emanato un decreto che, in base a quanto annunciato, avrebbe dovuto essere molto calato e adattato alle singole situazioni. Invece, si è trattato dell’ennesimo taglio lineare, del 13,40%.
È stato detto agli enti locali, comuni e province, di tagliare determinate spese.
A fronte di tale taglio, il Governo riduce i trasferimenti dello Stato agli enti locali (comuni e province).
In realtà, si tratta di un taglio sulle entrate.
Nel caso della Provincia di Carbonia Iglesias non c’è più nulla da tagliare, in termini di trasferimenti. Infatti, le manovre finanziarie che sono state fatte nel corso del 2011 e all’inizio del 2012 hanno già azzerato totalmente i trasferimenti dello Stato a questa Provincia.
Nel 2010 la Provincia riceveva 2 milioni di euro, a titolo di contributo ordinario da parte dello Stato. Per effetto delle manovre finanziarie succedutesi dal 2010 ad oggi, questo contributo è stato azzerato.
È intervenuta la Spending review. Con il decreto del 25 ottobre si constata che non c’è nulla da tagliare. Se non c’è più nulla da tagliare, allora è l’ente locale che deve versare allo Stato. Questo è il caso della Provincia di Carbonia Iglesias.
Essendo già stato azzerato il trasferimento, una quota delle entrate proprie della Provincia, sono versate allo Stato. Si è capovolta la situazione. Infatti, prima era lo Stato che finanziava la Provincia per 2 milioni di euro. Ora è la Provincia che finanzia lo Stato per 1 milione e 40 mila euro nel corso del 2012; l’anno prossimo diventa finanziatrice dello Stato per 2 milioni e 80 mila euro.
Spiega le modalità con cui avverrà il finanziamento allo Stato da parte della Provincia.
La Provincia ha infatti, delle entrate fiscali. Ha in cassa le tasse sulle assicurazioni automobilistiche (sulle Rc auto). Questo gettito affluisce alla Tesoreria unica, reistituita lo scorso anno. Lo Stato si prende direttamente quanto ritiene.
Dovendo versare 1 milione e 40 mila euro allo Stato e non avendo maggiori entrate, per la Provincia diventa una spesa.
Ad ottobre, ci si è ritrovati nella necessità di dover assicurare l’equilibrio di bilancio, perché bisogna versare 1 milione e 40 mila euro allo Stato.
Si è dovuto tagliare per un importo equivalente, sopprimendo, anche in maniera dolorosa, capitoli di bilancio destinati a programmi diversi, sia in conto corrente sia in conto capitale, per un equivalente tale da pareggiare quella somma.
Non vi erano alternative. L’equilibrio di bilancio è un obbligo di legge.
Si è cercato di non toccare i programmi già in corso, in modo che possano andare avanti. Si sono dovuti tagliare quei programmi che avrebbero dovuto avere decorso in questa fase.
La manovra di assestamento degli equilibri di bilancio si riduce a prendere atto che l’ultimo decreto ci ha imposto di diventare finanziatori dello Stato per una cifra importante, già da quest’anno.
Il soggetto che succederà alla Provincia di Carbonia Iglesias dovrà inviare a Roma una parte delle somme raccolte sul piano fiscale che sono di competenza della Provincia e che venivano incassate e spese nel territorio.
Il consigliere Cremone ritiene che sia fondamentale che sino a quando ci sarà la Provincia non si lasci il territorio nel caos.
Il territorio ha avuto benefici da questa Provincia. Ha lavorato bene.
Dichiara la propria preoccupazione, a seguito delle dichiarazioni del presidente del Consiglio Monti, il quale è entrato in merito al riordino della sanità. C’è il rischio concreto che tra poco non ci sarà la possibilità di utilizzare il pronto soccorso o le ambulanze o che la sanità non sarà più gratuita.
Questo consiglio provinciale dovrebbe prendere posizione.
Nonostante questo, si spendono 90 milioni di euro per un F35, a discapito della sanità e delle scuole.
Questo Governo sta affamando il popolo italiano, in modo da costringere le persone ad accettare qualsiasi cosa, anche a minor prezzo.
Si dovrebbe manifestare il proprio disprezzo politico. La Provincia dovrebbe farlo.
Se non ci sarà una ribellione, anche da parte di chi fa politica, si farà un salto nel vuoto.
Propone che venga fatta una presa di posizione da parte della Provincia, anche sul tema della sanità.
Entra il consigliere Vigo.
La responsabilità è anche la propria per quello che si sta ascoltando e non si sta facendo.
Anticipa che il suo voto sull’assestamento sarà favorevole.
Invita il presidente Cherchi ad andare, avanti finché la Provincia avrà fiato, spendendo quanto si deve spendere e controllando che quanto deciso nel piano Sulcis abbia la Provincia nella Governance.
Il consigliere Cau Marco (gruppo Psi – presidente della commissione bilancio e finanze) precisa che l’assestamento è passato in commissione l’altro giorno. In quell’occasione mancava il parere dei revisori. È giunto stamattina.
Concorda con quanto detto dal presidente Cherchi in merito ai tagli del Governo.
Ormai si era abituati ai tagli. Non si era mai visto il fatto di dover finanziare lo Stato. Con quei fondi dell’Rca si sarebbe potuto fare altro per il territorio.
Considerato quanto detto dal presidente Monti sulla sanità, ritiene che non sarà finita.
La revisione della spesa si ripercuote su programmi già definiti e approvati da questo Consiglio.
Questi programmi sarebbero stati utili per dare risposte a questo territorio, avendone tanto bisogno.
Il presidente del consiglio pone ai voti, tramite votazione per alzata di mano, il primo punto iscritto all’ordine del giorno, avente ad oggetto:
1) Art. 175, comma 8, d.lgs 267/2000 – Assestamento generale di bilancio – esercizio finanziario 2012
di cui alla proposta di delibera n. 31836 del 27 novembre 2012, avente ad oggetto: “Art. 175, comma 8, d.lgs 267/2000 – Assestamento generale di bilancio – esercizio finanziario 2012”, proposta dal presidente della Giunta provinciale.
Risultano presenti: 20
Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Lenzu Pier Giorgio, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Loddo Rossano, Cau Marco, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Vigo Antonio, Stera Attilio, Locci Ignazio, Acca Pier Paolo, Spiga Eleonora e Tronci Eligio.
Totale assenti: 5
Rubbiani Mara, Massa Salvatore Luigi, Perseu Luigi, Corongiu Mario e Pintus Teresa.
Favorevoli: 16 (sedici);
contrari: nessuno;
astenuti: 4 (Locci, Acca, Spiga e Tronci).
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Il Consiglio, data l’urgenza, vota, per alzata di mano, per dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, d.lgs 267/2000.
L’esito è il seguente:
Risultano presenti: 20
Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Lenzu Pier Giorgio, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Loddo Rossano, Cau Marco, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Vigo Antonio, Stera Attilio, Locci Ignazio, Acca Pier Paolo, Spiga Eleonora e Tronci Eligio.
Totale assenti: 5
Rubbiani Mara, Massa Salvatore Luigi, Perseu Luigi, Corongiu Mario e Pintus Teresa.
Favorevoli: 16 (sedici);
contrari: nessuno;
astenuti: 4 (Locci, Acca, Spiga e Tronci).
Si procede alla votazione sulla variazione di bilancio per appello nominale.
Il Consiglio APPROVA
la proposta di delibera n. 31836 del 27 novembre 2012, avente ad oggetto: “Art. 175, comma 8, d.lgs 267/2000 – Assestamento generale di bilancio – esercizio finanziario 2012”, proposta dal presidente della Giunta provinciale.
e per l’effetto:
1) adotta, ai sensi dell’art. 175, comma 8, del D.Lgs 267/2000 le variazioni di assestamento richiamate di cui ai prospetti A, B e C della delibera di Giunta provinciale n. 191 del 21.11.2012, dando atto che a seguito delle predette variazioni di Bilancio, vengono rispettati gli equilibri di parte corrente, della parte per investimenti e dei servizi per conto terzi, nell’importo totale di Bilancio pari a € 31.170.600,01
Il Consiglio APPROVA l’immediata eseguibilità
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L’assessore alle politiche sociali, giovanili e della salute, Pizzuto Luca, dichiara di condividere in pieno la preoccupazione espressa dal consigliere Cremone.
Quanto detto dal presidente del Consiglio Monti, nel territorio sono in atto da due anni. La Provincia è stata una delle poche barriere che ha impedito un certo massacro della sanità territoriale che comunque, è in atto.
Si rende disponibile ad elaborare un ordine del giorno da presentare in uno dei prossimi Consigli, per fare un atto politico.
Il presidente del Consiglio informa che durante la conferenza dei capigruppo si fosse deciso che dopo l’approvazione dell’assestamento si sarebbe chiesto al presidente Cherchi di relazionare il Consiglio in ordine al protocollo sottoscritto con il Governo.
Il presidente della Provincia spiega che è stato sottoscritto un protocollo, operativo, che definisce gli obiettivi, i settori di intervento, le risorse già assegnate e quelle che potranno essere ulteriormente assegnate, nonché gli strumenti operativi.
Il finanziamento totale è pari a 451 milioni di euro, di cui 220 milioni già assegnati con precedenti provvedimenti, mentre i restanti 231 milioni costituiscono finanza fresca.
Tra le risorse già disponibili, ma non ancora utilizzate, vi sono molte risorse riguardanti il risanamento ambientale e altre opere di infrastrutturazione di importanza strategica, tra cui il collegamento per 50 milioni di euro dell’invaso di Monte Pranu col resto del sistema idrico regionale. Se realizzato, affrancherebbe definitivamente il territorio dalle crisi idriche endemiche.
Le altre risorse invece, sono destinate esclusivamente ai nuovi settori, posto che le partite industriali sono finanziate diversamente.
Nel protocollo sottoscritto dall’Eurallumina, che prevede un investimento pari a 140 milioni di euro, infatti, 36 milioni sono a carico della finanza pubblica e non fanno parte delle quote finanziarie assegnate ai nuovi progetti di sviluppo.
Nel protocollo sono indicate le filiere.
Ci sono alcune cose immediatamente operative, tra cui i 38 milioni di euro già decretati dal Ministero per la coesione territoriale, per la realizzazione di interventi di miglioramento della
viabilità del Basso Sulcis, da San Giovanni Suergiu, ecc.; il completamento del porto industriale e la delimitazione della zona franca doganale.
Nel secondo passaggio si decide sulla portualità per il diportismo turistico.
Sono 3 i porti interessati da questa quota di finanziamento: Carloforte, Calasetta e Sant’Antioco, con un impegno finanziario di 34 milioni di euro.
In questi giorni c’è una missione del Ministero della coesione territoriale che sta istruendo questa parte. Le carte consegnate necessitano di riscontri e approfondimenti sul posto. È una missione indipendente.
Si ha l’obiettivo di arrivare, entro la fine del mese, ad una decisione sulla portualità turistica, sbloccando 34 milioni di euro che si aggiungono a quelli già disponibili per realizzare un sistema portuale polivalente che riguarda la pesca, la cantieristica, il turismo integrato.
Ci sono diversi progetti che si interconnettono tra di loro.
Quello sugli approdi minerari - che è nella fase esecutiva - l’arcipelago, il porto di Portovesme, che segue un altro canale di finanziamento; su Portoscuso è interessante lo studio fatto per creare un raccordo tra la banchina passeggeri Carloforte e il resto del paese. È uno studio che riguarda il fronte mare.
L’arcipelago e gli approdi minori, da San Giovanni Suergiu, Punt’e Trettu fino a Sant’Anna Arresi.
È stato prodotto uno studio su Gonnesa. Si tratta di uno studio meteo-marino che evidenzia problematiche importanti, da approfondire, nella zona di Fontanamare. Tale studio andrà valutato.
Si procederà sulla base di una decisione di infrastrutture definite invarianti (ovvero di infrastrutture che è necessario comunque fare, per avere un assetto infrastrutturale adeguato sulla viabilità, sull’acqua, sulla portualità).
Si effettueranno dei bandi internazionali per richiamare imprenditori, che possono realizzare pezzi di strutture, laddove abbiano un ritorno di carattere commerciale. Il tipico caso è quella della portualità turistica. Realizzare porti per imbarcazioni da diporto determina un ritorno commerciale e quindi, un investimento che può essere messo a carico dei privati.
Il bando internazionale riguarderà l’insieme dei settori, compreso quello agro-alimentare, per determinare investimenti realizzati con capitali privati e con incentivazioni pubbliche.
Per questa parte del programma sono destinati altri 55 milioni di euro.
In genere poi, per le filiere agro-alimentari, quelle ambientali e culturali e quella turistica c’è un’ulteriore linea di finanziamento che mette da parte 100 milioni di euro, che sono a sostegno delle imprese, per contratti di sviluppo e altre forme di incentivazioni.
Il lavoro è coordinato soprattutto dal Ministero della coesione territoriale: dal Ministro Fabrizio Barca; poi intervengono anche il Ministero dell’ambiente e quello dello Sviluppo Economico.
Un punto essenziale è la cosiddetta Governance, ovvero come si realizza una forte, operativa e concreta regia, orientata ai risultati.
In numerose circostanze, finanziamenti e strumenti importanti non hanno prodotto i risultati attesi, per carenza di progettazione di progetti validi e per carenza di cabina di regia, ovvero di strumenti di Governo delle cose particolarmente forti e adeguate ai risultati.
Il ministro si è impegnato a fare, entro un mese, il decreto per la costituzione della cabina della regia. Avrà due articolazioni.
Una, più propriamente politico-istituzionale, con la partecipazione degli enti locali. È molto importante la partecipazione dei comuni che sono direttamente interessati.
Afferma che avrebbe voluto candidare la Provincia, avendo avuto un ruolo importante nella promozione di questo piano e nel raggiungimento di questo risultato importante e concreto. Allo stato attuale, tuttavia, considerata la legislazione vigente, non è possibile.
Ciò che conta tuttavia, è che il territorio non sia tagliato fuori.
Nella cabina di regia è prevista anche una struttura tecnica, dotata di poteri per poter governare.
C’è una forte volontà di rispettare le scadenze.
Il Ministro Barca aveva detto che entro 10 giorni avrebbe fatto il primo decreto per il trasferimento dei primi 38 milioni di euro. Lo ha fatto, alla scadenza dei 10 giorni. Ha già mandato la missione per l’istruzione della seconda tranche dei finanziamenti.
La settimana prossima verranno nel territorio del Sulcis Iglesiente i direttori generali dei Ministeri interessati, per chiudere su queste prime parti. Lo stesso ministro ha annunciato che già nel corso del mese di dicembre compirà altri atti.
In Senato è in discussione il disegno di legge sullo sviluppo.
In quel disegno sono stati presentati emendamenti per il recupero delle sanzioni pagate dalle aziende energivore. Il Governo si è impegnato a far sì che queste somme, per le quote di competenza sarda, siano riversate per progetti di sviluppo concernenti il Sulcis Iglesiente.
Il Governo ha dato parere positivo. Spetta al Senato trasformarli in legge effettiva.
Un altro strumento che è all’esame del Senato è quello della fiscalità di vantaggio da estendere all’intera Provincia, per settori giudicati coerenti con l’obiettivo del piano.
Per la piccola impresa sarebbe veramente il vero vantaggio. Si applicherebbe la regola del de minimis. Applicando tale regola si potrebbe avere un vantaggio fiscale sino a 200 mila euro. Anche su questo il Governo ha mostrato molta apertura.
La situazione del territorio è assolutamente negativa.
Non crede alla fotografia fatta dal Sole 24 ore, secondo cui nel territorio si sta meglio rispetto ad altre zone come la Gallura e Cagliari.
Sono dati in contraddizione tra di loro e soprattutto con quello che si tocca con mano tutti i giorni.
Bisognerebbe conoscere meglio come siano stati ricavati questi dati. Si ripropone di appronfondire quest’aspetto.
Si opererà su due direzioni, come si è sempre affermato.
Da un lato, con la difesa dell’industria esistente, ammodernandola.
L’accordo siglato sull’Eurallumina è un accordo importante, perché sottoscritto dal massimo dirigente operativo della società russa.
È in corso la partita Alcoa. Non è persa. Ci sono dialoghi e offerte molto concrete sull’ipotesi di ricollocazione. Non ci si può sbilanciare finché non è chiuso.
Ci sono tanti altri capitoli della vertenza industriale che sono ancora per aria.
Gli operai della Rockwool sono in miniera.
Sulll’Ila è stato chiuso un accordo, però gli effetti operativi non si vedono ancora. Si è ancora in una fase preliminare, rispetto agli annunciati progetti di diversificazione nel settore della nautica e di ripresa nell’attività dei laminati. C’è un imprenditore che ha acquisito la fabbrica, ma c’è parecchio lavoro da fare.
Il settore industriale rimane in una situazione molto critica.
Bisogna investire nei settori che hanno una maggiore prospettiva di sviluppo.
Da oggi l’argomento è quello del fare.
450 milioni di euro possono essere una cifra ritenuta insufficiente, ma si tratta di una cifra importante per fare.
Ora dipende da ciò che Regione ed enti locali, unitamente alle forze sociali, sapranno fare, in termini di qualità dei progetti proposti e capacità e velocità di reazione.
È stato fatto un grande lavoro dalla Provincia e dal Consiglio provinciale; infatti, il piano strategico è stato approvato all’unanimità, non per una questione di facciata, ma perché c’erano una discussione e lavoro dietro.
Anche in questi giorni, con i funzionari del Ministero, si discuterà di questo lavoro concreto che è stato prodotto, che si è saputo coordinare, assemblare. Lo si è fatto con protocolli d’intesa formali con le amministrazioni comunali e con confronti con le forze sociali. Non si è trattato di un lavoro solitario.
È stato consolidato questo pezzo del lavoro.
La tappa successiva è l’attuazione e contestualmente cercare di acquisire nuove risorse.
Il consigliere Cremone informa il presidente Cherchi che non ha ancora ricevuto il protocollo sottoscritto riguardante l’Eurallumina.
Il presidente Cherchi risponde che, poiché la sottoscrizione è stata autorizzata con delibera, è stata pubblicata nel sito, per cui il protocollo è facilmente reperibile tra gli allegati della delibera di Giunta provinciale.
Chiede conferma al segretario generale in merito all’avvenuta pubblicazione della delibera.
Il consigliere Cremone, considerato quanto successo ultimamente a Taranto, ritiene che vi sia necessità urgente di intervenire nel territorio, per una serie di bonifiche, ritardi.
Occorre adoperarsi per recuperare il tempo che, sul capitolo ambiente, sta andando a rilento.
Sabato ci sarà una conferenza stampa con Bonelli, il presidente dei Verdi. Verrà da Taranto, dove la popolazione è scesa in piazza, con gli stessi lavoratori della fabbrica. Qui non accadrà.
È vero che c’è la preoccupazione per 5 mila posti di lavoro, ma è altrettanto vero che Portovesme rischia di vivere quella situazione da qui ai prossimi anni.
Sono stati fatti imbrogli istituzionali a tutti i livelli.
Il disastro ambientale in atto qui c’è.
Si è ancora in tempo per correre ai ripari.
Quelle iniziative di cui parla il presidente, per cui si sta lavorando, e che dovranno partire, non potranno partire, quando inizieranno a dire che l’arsenico appare a Capo Altano, che il mare di Carloforte è pieno di arsenico, piombo e cadmio, che l’agro-alimentare non si può fare, fino a quando non si interviene.
Bisogna intervenire, al di la delle responsabilità.
Sono finite in galera delle persone che truccavano i dati ambientali. Così come si sta facendo qui. Si avrà modo di provare quello che si sta dicendo.
Il presidente Cherchi crede ancora nel salvataggio dell’esistente; non sta mollando. Questo gli fa onore. Sta cercando di salvare il salvabile.
Si deve pensare anche a quel versante.
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Il presidente del Consiglio dichiara chiusa la riunione alle ore 18.10.
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LETTO, APPROVATO E SOTTOSCRITTO.
Il Segretario Generale Il Presidente del Consiglio
Dott. Franco Nardone f.to
Dott. Elio Sundas f.to