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Le GE dell adulto: aspetti clinici Magnani Giacomo

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Academic year: 2022

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(1)

Le GE dell’adulto:

aspetti clinici

Magnani Giacomo

SC di Malattie Infettive ASMN-IRCCS

Reggio Emilia

(2)
(3)

Definizioni

Definizione di diarrea: > 3 scariche di feci non formate o liquide con eliminazione di una quantità di feci >250 g/die .

A seconda della durata si definisce:

– Diarrea acuta: < 2 settimane

– Diarrea prolungata: 2-4 settimane

– Diarrea cronica: > 4 settimane

(4)

Cause della diarrea

La diarrea acuta, nel 90% dei casi, è dovuta ad agenti infettivi (virus, batteri o protozoi)

La diarrea cronica può essere determinata da parassiti, oltre che da numerose cause non infettive:

Disturbi funzionali: sindrome del colon irritabile

Farmaci: FANS, lassativi, antibiotici..

Alimenti: funghi, prodotti ittici (ciguatera)

MICI, malattia celiaca, neo del colon, carcinoide

Ipertiroidismo, diabete, sindrome di Zollinger-ellison

(5)

Fisiopatologia delle diarree infettive

Diarrea non infiammatoria (mediata da tossine) – Sindrome coleriforme

Diarrea infiammatoria (entero-invasiva) – Sindrome dissenterica

– Sindrome gastroenteritica

(6)

Diarrea non infiammatoria

Aumentata secrezione e/o diminuito assorbimento di acqua ed elettroliti, polisaccaridi..., causato da tossine già presenti negli alimenti (ad es. enterotossine di S.

aureus) o liberate dai patogeni una volta che hanno invaso la superficie dell'epitelio intestinale.

Gli agenti più frequenti in causa sono i virus (rotavirus,

norovirus), seguiti da E. coli enterotossigeno, S. aureus,

V. colerae.

(7)

Diarrea da rotavirus

Adattata da Ramig RF: Pathogenesis of intestinal and systemic rotavirus infection, J Virol 78:10213–10220, 2004

(8)

Sindrome coleriforme

(meccanismo tossinico)

Diarrea acquosa, profusa, tipo “acqua di riso”

Segni di disidratazione, frequenti in soggetti a rischio (neonati; anziani fragili, polimedicati)

Febbre sovente assente (salvo in presenza di marcata disidratazione).

Dolore addominale infrequente e vomito ++.

(9)

M.M., maschio, 20 anni

Studente universitario, vive con 1 genitori (asintomatici).

Da 24 ore, nausea, vomito e diarrea acquosa (6-7 scariche), non febbre.

EO: addome diffusamente dolente, non peritonismo. PA 120/80, FC: 100. Mucose e cute disidratate.

Esami ematochimici: Leucociti 14.27 x1.000/μl, Hb 18.3 g/dl, Piastrine 256 x1000/μl, ALT 28 U/l, AST 33 U/l, Lipasi 69 U/l, Bilirubina tot. 6.5 mg/dl, Bilirubina non coniugata 6.3 mg/dl, Creatinina 1.36 mg/dl, Glucosio 127 mg/dl, K+ 4.8 mmol/l, Na+ 141 mmol/l, PCR 0 mg/dl.

ECT addome superiore: fegato, vie biliari, pancreas, reni e milza nei limiti.

(10)

M.M., maschio, 20 anni (cont.)

Viene impostata reidratazione con soluzione fisiologica .

Netto miglioramento della cenestesi e riduzione delle scariche diarroiche nelle 48 ore successive al ricovero.

Ricerca diretta di Rotavirus su feci: positivo

Dopo 48 ore: Leucociti 5.32 x1.000/μl, Hb 13.9 g/dl, PLT 158 x1.000/μl, Creatinina 0.75 mg/dl, Bilirubina totale 4.1 mg/dl, Bilirubina non coniugata 3.5 mg/dl

Dimesso

(11)

Diarrea infiammatoria (entero-invasivo)

Sindrome dissenterica (batteri tipo Shigella): invasione e distruzione delle cellule epiteliali dell'intestino (colon) con reazione infiammatoria locale e presenza di sangue, muco e leucociti nelle feci.

Sindrome gastroenteritica (batteri tipo Salmonella):

superamento della mucosa intestinale (intestino tenue)

senza distruzione → invasione del tessuto linfatico

(macrofagi) sottomucoso con reazione infiammatoria.

(12)

Diarrea da Shigella

Adattata da Opal SM, Keusch GT: Host responses to infection. In Cohen J, Powderly WG, Opal SM, et al, editors: Infections diseases, ed 2, London, 2004, Mosby, pp 31–52.

(13)

Diarrea da Salmonella

(14)

Sindrome dissenterica

(batteri tipo Shigella)

Numerose scariche, scarse, sanguinolente con muco, a volte muco-purulente

Dolori addominali diffusi o di tipo colico

Febbre +++

Dolore addominale e vomito infrequenti

Possibili complicanze sistemiche

(15)

I.B., femmina, 22 anni

Profuga nigeriana, in Italia da 1 settimana.

Viene ricoverata per vomito, nausea e diverse scariche di feci liquide con sangue da 3 giorni.

EO: prostrata, non disidratata, apirettica; addome trattabile, dolente alla palpazione in fossa iliaca sinistra.

Esami di laboratorio: Leucociti 12.33 x1.000/μl, Hb 13.4 g/dl, Piastrine 207 x1.000/μl, Creatinina 0.57 mg/dl, Potassio 3.2 mmol/l, Sodio 135.7 mmol/l, PCR : 16.45 mg/dl. Bilirubina tot. 1.0 mg/dl, Bilirubina non coniugata 0.3 mg/dl

Es. microscopico feci: tappeto di emazie, numerosi leucociti.

Coprocoltura: Salmonella, Shigella, Campylobacter ricerca negativa.

Ricerca parassiti: negativa

Sierologia HIV: negativa.

(16)

I.B., femmina, 22 anni (cont.)

Nei giorni successivi, spontaneo miglioramento clinico con riduzione della frequenza delle scariche diarroiche ematiche, sino a normalizzazione

Dopo 48 ore dal ricovero: Leucociti 8.34 x1.000/μl, Hb 12.0 g/dl, Piastrine 165 x1.000/μl, Creatinina 0.47 mg/dl, Potassio 3.2 mmol/l, Sodio 141.7 mmol/l, PCR : 16.45 mg/dl. Bilirubina tot. 0.9 mg/dl, Bilirubina non coniugata 0.6 mg/dl

Dimessa senza alcuna terapia a 72 ore

E. coli enterotossigeno ?

(17)

Sindrome gastroenteritica

(batteri tipo Salmonella)

Diarrea non importante, non caratteristica (non acquosa, non mucopurulenta)

Dolori addominali diffusi

Vomito

± Febbre

(18)

N.G., femmina, 87 anni

Vive con il marito e la badante

IMA nel 2011, dislipidemia; in terapia con: statine, ACE inibitori, cardioapirina, furosemide e pantoparazolo

Comparsa da 7 giorni di diarrea (2-3 scariche al di) liquide, nausea e vomito e da 12 ore di febbre > 38,5°C e stato confusionale.

Esami ematochimici: Leucociti 5.58 x1.000/μl, HB 13.5 g/dl, PLT 185 x1.000/μl, Creatinina 1.12 mg/dl, Glucosio 159.5 mg/dl, K+ 3.1 mmol/l, Na+ 142 mmol/l, ALT (GPT) 27 U/l, AST (GOT) 26 U/l, Fosfatasi alcalina 120 U/l, Gamma-GT 61 U/l, PCR : 15.02 mg/dl

ECT addome: colecisti con calcolo 5 mm, non idronefrosi , vena cava 17 mm.

(19)

N.G., femmina, 87 anni (cont.)

Per il persistere della diarrea e di febbre elevata inizia terapia con ceftriaxone 2 gr ev.

Rapido miglioramento del quadro clinico con apiressia in 3 giornata.

Coprocolture positive per Salmonella gruppo B; negativa la riceca di Ag/tossine di Clostridium difficile

Dopo 48 ore dal ricovero: Leucociti 7.27 x1.000/μl, Hb 12.5 g/dl, PLT: 169 x1.000/μl, Creatinina 0.73 mg/dl, Glucosio 141 mg/dl, K+ 3.5 mmol/l, Na+ 135 mmol/l, PCR : 3.14 mg/dl.

Dimessa al domicilio al 5 giorno.

(20)

Approccio al paziente con diarrea infettiva

Chi ricoverare?

Chi testare e quali test?

Chi trattare e come?

(21)

“Red flags”

Diarrea emorragica (feci muco-sanguinolente)

Dolore addominale severo o peritonismo

Febbre ≥38.5°C, ipotermia, sepsi grave

Durata dei sintomi > 3 giorni

Disidratazione, ipovolemia, vomito

abbondante o impossibilità ad assumere

liquidi, confusione.

(22)

Situazioni a rischio di complicanze

Neonato

Anziano polipatologico o polimedicato

Comorbidità importanti (ad es. MICI...)

Protesi endovascolari

Immunodepressione

Trattamento antibiotico recente

Ricovero recente

Gravidanza

Ritorno da area endemica per malaria

(23)

Criteri di ricovero

Diarrea emorragica

Età < 3 mesi e grandi anziani

Scompenso clinico

Vomito che rende impossibile la reidratazione

Disidratazione > 8% del peso corporeo

Collasso

Segni di sepsi grave

Disturbi della vigilanza

Diarrea febbrile al ritorno da area endemica per malaria

Megacolon tossico

(24)

Approccio al paziente con diarrea infettiva

Chi ricoverare?

Chi testare e quali test effettuare?

(25)

Elementi orientativi per la diagnosi eziologica

Caratteristiche della diarrea (ematica o acquosa).

Sintomi associati (ad es. febbre, tenesmo, intensità del vomito).

Contesto epidemiologico

Potenziale esposizione (cibo, occupazione, animali domestici e hobbies)

Cluster epidemico (sospetta tossinfezione alimentare)

Viaggio recente

Uso recente di antibiotici (Cl. difficile)

Comorbidità (ad es. immunodeficit) ed età

(26)

Elementi epidemiologici e clinici orientativi

Elementi orientativi Diagnosi differenziale

Incubazione breve (< 6 ore) Intossicazione alimentare: S. aureus (dolci e carni lavorate), Bacillus cereus (riso, soia, prodotti cotti, conservati a temperatura

ambiente), Clostridium perfringens (piatti cucinati), specie se in presenza di nausea e vomito, cluster epidemico, sintomi

neurologici.

Diarrea acquosa e febbre +/- Cluster in scuole materne, CRA, caserme (Rotavirus). Cluster in scuole, navi da crociera, consumo di crostacei (norovirus) Diarrea ematica o febbre > 38,5°C Campylobacter jejuni, Salmonelle,

Shigella, E.coli invasiva (rara)

Sintomi severi da > 3 giorni Probabilità ~ 90% di una eziologia batterica se diarrea importante ( ≥4 scariche / die) e persistente, con dolori addominali, vomito, febbre, cefalea e mialgie.

Durata dei sintomi > 10 giorni Parassiti, neoplasie, MICI, farmaci Improbabili virus (rotavirus) e batteri. .

(27)

Elementi epidemiologici clinici orientativi

Elementi clinici orientativi Diagnosi differenziale

Viaggio in un Paese tropicale Esordio brutale con 4-6 scariche liquide al di, crampi addominali, nausea e vomito, durata 3-5 giorni.

70% dei casi: E. coli enterotossinogeno Nel 30% dei casi: Campylobacter jejuni,

Salmonella,Shigella, Rotavirus, Norovirus, Giardia lambdia, Amebe, Cryptosporidium, Cyclospora spp .

Uso recente di antibiotici Diarree banali che si risolvono allo stop degli antibiotici o Clostridium difficile (anziani)

(28)

Chi testare?

 Non è necessario testare tutti: molti casi di diarrea sono autolimitanti e la resa delle coprocolture è bassa

1

.

 L'identificazione del patogeno può essere importante in determinati setting: per ridurre indagini e trattamenti non necessari e per impostare un trattamento appropriato

2

.

 La diagnosi microbiologica può essere importante ai fini della sorveglianza sanitaria e della applicazione di misure di vigilanza igienico-sanitaria

2

.

1. Thielman NM, Guerrant RL. Acute infectious diarrhea. N Engl J Med 2004; 350: 38-47. 2. Guerrant RL, Van Gilder T, Steiner TS, et al. IDSA. Practice guidelines for the management of infectious diarrhea. Clin Infect Dis 2001; 32:331-51.

(29)

Chi testare?

 Pazienti con diarrea da > 1 giorno, associata alla presenza di feci ematiche, febbre, segni di sepsi, disidratazione, recente uso di antibiotici e stato di immunodepressione

2

.

 Pazienti che operano nel settore alimentare, in scuole materne, a contatto con anziani o immunodperessi.

Pazienti implicati in cluster epidemici.

1. Thielman NM, Guerrant RL. Acute infectious diarrhea. N Engl J Med 2004; 350: 38-47.

(30)

Infectious diarrhea: when to test and when to treat.

Todd F. Hatchette MD, Dana Farina MD

CMAJ, February 22, 2011, 183(3):339-43

(31)

Approccio al paziente con diarrea infettiva

Chi ricoverare?

Chi testare e quali test effettuare?

Chi trattare e come?

(32)

Trattamento antibiotico empirico

• Evitare la terapia empirica in presenza di diarrea ematica

-

le potenziali cause includono Escherichia coli 0157:H7 o altri ceppi che producono tossine Shiga- like (sindrome emolitico-uremica) .

-

le infezioni da Shigella e Campylobacter jeuni hanno generalmente un decorso benigno.

La decisione di iniziare una terapia empirica deve

considerare la severità del quadro e la presenza di fattori a

rischio per complicanze.

(33)

19. Tarr PI, Gordon CA, Chandler WL. Shiga-toxin-producing Escherichia coli and haemolytic uraemic syndrome. Lancet 2005; 365:1073-86.

20. Holtz LR, Neill MA, Tarr PI. Acute bloody diarrhea: a medical emergency for patients of all ages. Gastroenterology 2009;136: 1887-98.

(34)

Trattamento antibiotico mirato

 La decisione di trattare o meno dipende dal patogeno identificato, durata dei sintomi e comorbidità:

- Nelle infezioni da E. coli 0157:H7 o da altri ceppi produttori di tossine Shiga like, il trattamento va evitato per il rischio di sindrome emolitica uremica.

- Nelle infezioni da Shigella e Campylobacter la terapia riduce la severità e la durata (1-3 gg) dei sintomi e lo shedding batterico.

- Nelle infezioni da Salmonella il trattamento aumenta il

rischio di portatore cronico e va effettuato solo in sogg. a

rischio di gravi complicanze o di batteriemia.

(35)

3. Guerrant RL, Van Gilder T, Steiner TS, et al. Infectious Diseases Society of America. Practice guidelines for the management of infectious diarrhea. Clin Infect Dis 2001; 32:331-51.

4. Thielman NM, Guerrant RL. Acute infectious diarrhea. N Engl J Med 2004; 350: 38-47.

(36)

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