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0.1 Teorema limite centrale

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Academic year: 2021

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0.1 Teorema limite centrale

Exercise 1 Siano X 1 ; :::; X n v.a. indipendenti, identicamente distribuite, con varianza …nita 2 e media . Allora

Z n := X 1 + ::: + X n n p n ha media zero e varianza uno.

Il teorema limite centrale vale sotto diverse ipotesi. La seguente versione porta il nome di Teorema di P. Lévy (o Lindeberg-Lévy). Nel caso particolare in cui le v.a. X n siano delle Bernoulli, esso porta il nome di Teorema di De Moivre-Laplace. e si può dimostrare per via combinatorica.

Theorem 2 Sia (X n ) una successione di v.a. indipendenti, identica- mente distribuite, con varianza …nita 2 e media . Allora la v.a.

Z n := X 1 + ::: + X n n p n

converge in legge ad una gaussiana canonica N (0; 1). In altre parole, per ogni a < b vale

n!1 lim P a X 1 + ::: + X n n

p n b = (b) (a)

dove indica la cdf normale standard.

Prima di procedere alla dimostrazione, osserviamo che, in base all’esercizio preposto al teorema, la v.a. Z n ha media zero e varianza uno. Però non è in generale gaussiana e non è ovvio che lo diventi al limite per n ! 1.

Questa è la parte di¢ cile del teorema.

Proof. Calcoliamo la funzione generatrice ' n (t) di Z n e mostriamo che, per ogni t, essa converge a e t

2

=2 . Questo implica la convergenza in legge di Z n alla N (0; 1).

Osserviamo che

Z n =

X

1

+ ::: + X

n

p n

dove le v.a. Y n = X

n

sono indipendenti ed hanno media zero e varianza uno. Quindi basta dimostrare il teorema in questo caso.

Supponiamo allora = 0, = 1. Abbiamo ' n (t) = ' X

1

+:::+X

n

p t

n = ' X

1

p t n

n

:

1

(2)

Allora, usando lo sviluppo di Taylor di ' X

1

(t) ed il fatto che E [X 1 ] = 0 e E [X 1 2 ] = 1, vale

' X

1

(t) = 1 + t 2

2 + o t 2 : Quindi

' X

1

t

p n = 1 + t 2

2n + o t 2 n : Pertanto vale

' n (t) = 1 + t 2

2n + o t 2 n

n

: Passando ai logaritmi abbiamo

log ' n (t) = n log 1 + t 2

2n + o t 2 n

ed usando il limite notevole lim x!0 log(1+x) x = 1 si ottiene (t è …ssato)

n!1 lim log ' n (t) = lim

n!1 n t 2

2n + o t 2 n

log 1 + 2n t

2

+ o t n

2

t

2

2n + o t n

2

= lim

n!1 n t 2

2n + o t 2

n = t 2 2 : Quindi

n!1 lim ' n (t) = e

t22

: La dimostrazione è completa.

Il caso particolare in cui le v.a. X n sono Bernoulli B (1; p) è partico- larmente rilevante. In questo caso S n := X 1 + ::: + X n è una binomiale B (n; p) ed il teorema dice che

Z n := S n n p n

converge in legge ad una gaussiana canonica N (0; 1). E’ un teorema di convergenza della binomiale alla gaussiana, che si a¢ anca al teorema degli eventi rari. Qui, per vedere la convergenza, bisogna standardizzare la binomiale S n (Z n è la sua standardizzata).

Può sembrare assurdo che le binomiali approssimino contemporanea- mente sia le Poisson sia le gaussiane. In e¤etti il regime limite è molto diverso: nel teorema degli eventi rari p non è …ssato, tende a zero come

n , mentre nel teorema limite centrale è …ssato. Se però non si considera il limite vero e proprio ma solo l’approssimazione per valori grandi o

2

(3)

piccoli dei parametri in gioco, ci sono e¤ettivamente delle situazioni in cui le due approssimazioni sono abbastanza buone entrambe e si sovrap- pongono un po’. A parte questo, il consiglio è di usare il teorema degli eventi rari quando il prodotto np è un numero dell’ordine dell’unità (es.

5), ed n è ovviamente non troppo piccolo (es. 20, 30). Se ad esempio np = 3 e n = 30, allora p = 30 3 = 0:1, è piuttosto piccolo. In queste situazioni l’uso del teorema limite centrale non prodice risultati molto precisi. Meglio che p sia più “interno” all’intervallo (0; 1), non così es- tremo, per una buona applicazione del TLC (ma se n è più grande, allora si possono accettare p più piccoli).

In…ne, sempre nell’ambito dell’approssimazione gaussiana della bino- miale, se si vuole un risultato più preciso conviene usare la correzione di continuità. Supponiamo di dover calcolare P (S n 25). Siccome S n

assume valori solo negli interi, questo è uguale a P (S n < 26). Le due approssimazioni darebbero

P (S n 25) = P S n n p n

25 n p n

25 n p n P (S n < 26) = P S n n

p n

26 n p n

26 n p n per cui in genere si ottiene un risultato più preciso prendendo

P (S n 25) 25:5 n

p n :

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