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Istologia 09 – Epitelio ghiandolare esocrino Introduzione e classificazione Il tessuto epiteliale ghiandolare è costituito da cellule che producono sostanze che svolgono una certa funzione nell’organismo

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Istologia 09 – Epitelio ghiandolare esocrino 1

Istologia 09 – Epitelio ghiandolare esocrino

Introduzione e classificazione

Il tessuto epiteliale ghiandolare è costituito da cellule che producono sostanze che svolgono una certa funzione nell’organismo.

Deriva da un epitelio di rivestimento che si è invaginato nel connettivo o che si è specializzato in ghiandolare anche senza invaginarsi.

L’epitelio ghiandolare esiste in due varianti:

 Esocrino. Le sostanze prodotte da un tessuto ghiandolare esocrino si chiamano secreti. I secreti giungono su una superficie libera (sia interna che esterna) del corpo, direttamente o attraverso i dotti escretori (condotti di trasporto). In questo caso, l’epitelio di rivestimento originario diventa in parte ghiandolare ed in parte rimane a formare il dotto escretore.

 Endocrino. Le sostanze prodotte dal tessuto ghiandolare

esocrino si chiamano ormoni. Il tessuto ghiandolare endocrino non ha dotti escretori e riversa il proprio contenuto nel liquido interstiziale o nel sangue. In questo caso, l’epitelio di rivestimento originario diventa tutto ghiandolare.

Epitelio ghiandolare esocrino

L’epitelio ghiandolare esocrino comprende, a sua volta, tre varietà:

 Ghiandole esocrine unicellulari o cellule caliciformi

 Superfici secernenti

 Ghiandole esocrine propriamente dette

Ghiandole esocrine unicellulari

Sono elementi unicellulari, interposti tra le cellule di un tessuto epiteliale di rivestimento. Si affacciano direttamente sulla superficie libera di tale epitelio. Questo tipo di cellula prende anche il nome di cellula caliciforme, in virtù della sua forma. Si trovano a livello dell’epitelio cilindrico semplice che riveste la parete dell’intestino, nell’epitelio cilindrico semplice ciliato della tuba uterina e nell’epitelio pseudostratificato o cilindrico composto che riveste le vie respiratorie. Alla microscopia elettronica, si vede che la porzione basale è piatta e slargata e si appoggia sulla membrana basale.

La porzione apicale slargata si affaccia sulla superficie libera. Contiene il secreto (mucinogeno), disposto in piccole gocce di dimensioni e densità diverse che vengono esocitate alla superficie libera. Una volta liberato, il mucinogeno, attira l’acqua, si idrata ed aumenta di volume, trasformandosi in muco.

Il muco svolge diverse funzioni a seconda di dove si trova; nell’intestino il muco è particolarmente fluido e favorisce il processo di peristalsi. Nelle vie respiratorie è particolarmente vischioso ed ha la funzione di catturare le particelle sospese nell’aria

inspirata in modo da consentire la loro espulsione tramite il movimento delle ciglia vibratili. Nella tuba uterina il muco ha addirittura una funzione trofica, cioè viene utilizzato dalla cellula uovo durante il suo tragitto lungo le tube uterine per nutrirsi.

Superfici secernenti

Possono essere considerate un compromesso funzionale tra un epitelio ghiandolare ed un epitelio di rivestimento perché costituite da una lamina di cellule ghiandolari.

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Istologia 09 – Epitelio ghiandolare esocrino 2 L’unico esempio di superficie secernente del nostro organismo è rappresentato dall’epitelio che riveste la cavità dello stomaco. L’epitelio della mucosa gastrica potrebbe essere classificato come un epitelio cilindrico semplice ma le cellule di questo epitelio presentano un citoplasma pieno di granuli di mucinogeno. Quindi è come se tante ghiandole unicellulari si riunissero a formare una lamina epiteliale (cilindrico semplice) in cui ogni cellula riversa alla superficie libera una certa quantità di mucinogeno che idratandosi diviene muco.

Questo muco è formato da glicoproteine neutre (non acide, come nel resto dell’organismo) e viene prodotto in grandi quantità.

Il muco neutro dello stomaco costituisce una barriera invalicabile dai succhi gastrici, che digeriscono solo il contenuto dello stomaco.

In seguito a processi patologici si può avere un assottigliamento o addirittura la scomparsa di questa superficie di muco. In questo caso gli enzimi digestivi e l’acido cloridrico prodotti dallo stomaco possono distruggere le cellule dello stomaco e formare una cavità nella parete dello stomaco nota come ulcera gastrica.

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