Soluzione della Prova Scritta di Fisica – a.a. 2008–2009
1.
Sia z la coordinata lungo un asse verticale rivolto verso l’alto, con l’origine al suolo. Le uniche forze agenti sullo sportivo sono la forza peso e la forza elastica della corda, entrambe conservative. Il suolo impone il vincolo z > 0, la corda esercita la sua forza elastica solo per z < h − l
0, la condizione di consistenza h − l
0> z
min> 0 ` e verificata. L’energia meccanica totale conservata ` e la somma dell’energia cinetica, dell’energia potenziale della forza peso e dell’energia potenziale elastica della corda, con:
E
cin= 1
2 M v
2, E
pot(peso)= M gz , E
pot(el)= 1
2 k(z − h + l
0)
2, (0 < z < h − l
0) . Sia in z = h che in z = z
min(dove la corda ` e tesa) la velocit` a si annulla, per cui:
E
mec= M gh = M gz
min+ 1
2 k(z
min− h + l
0)
2, k = 2M g(h − z
min)
(z
min− h + l
0)
2= 1568 N m
−1.
L’energia cinetica sar` a massima dove ` e minimizzata l’energia potenziale E
pot= E
pot(peso)+ E
pot(el)(ovvero dove la forza risultante di forza peso e forza elastica si annulla).
E
pot= M gz + 1
2 k(z − h + l
0)
2, (0 < z < h − l
0) , ha un minimo per
z
∗= h − l
0− M g
k = 9.5 m , (0 < z
∗< h − l
0) . Dunque
E
pot∗= M gz
∗+ 1
2 k(z
∗− h + l
0)
2, E
kin∗= E
mec− E
pot∗, da cui
v
∗=
s
2E
kin∗M =
s
2 g l
0+ M g
2k = 24.35 m s
−1.
Le uniche due forze agenti sono la forza peso e la forza elastica della corda, entrambe
dirette verticalmente ma con verso opposto. Nella prima parte del moto agisce soltanto la
forza peso, rivolta verso il basso, di valore costante M g = 784 N. La forza elastica ` e invece
rivolta verso l’alto, ed ` e massima nel punto di massimo allungamento della corda, z = z
min; in
tale punto il modulo della forza risultante ~ R vale R
max= −M g − k(z
min− h + l
0) = 8624 N,
che essendo maggiore di M g fornisce la risposta corretta. Poich´ e la forza risultante ~ R ` e prima
rivolta verso il basso e poi verso l’alto e varia con continuit` a, ci dev’essere un istante (il tempo
t
∗corrispondente alla quota z
∗) in cui il suo modulo vale R
min= 0.
Ogni volta che la vostra amica vi sorpassa deve aver fatto 2 vasche pi` u di voi (andata e ritorno). Visto che complessivamente ne ha fatte (N
2− N
1) pi` u di voi, vi ha sorpassato S = (N
2− N
1)/2 = 18 volte (contando come sorpasso l’arrivo ma non la partenza).
I moti vostro e della vostra amica sono periodici. La vostra velocit` a ` e v
1= N
1L/h, il vostro periodo temporale ` e T
1= 2 L/v
1= 2 h/N
1. Per l’amica ` e invece v
2= N
2L/h e T
2= 2 L/v
2= 2 h/N
2. Procedendo ad esempio per via grafica, ` e facile convincersi che per ogni sorpasso vi sono 4 incroci, dunque sono avvenuti I = 4S = 2(N
2− N
1) = 72 incroci.
Sempre procedendo per via grafica, ` e facile convincersi che i sorpassi avvengono agli istanti t
n= 2 n T
1= 3 n T
2(n = 1, . . . , 18), ovvero t
n= 4 n h/N
1= 6 n h/N
2= n · 200 s.
Definita una coordinata s lungo la traiettoria dei nuotatori, e posto s
0= 0 alla partenza, i sorpassi avverranno per voi nei punti di coordinate s
1n= v
1t
n= 4 n L, per la vostra amica nei punti di coordinate s
2n= v
2t
n= 6 n L. Osservato per` o che la periodicit` a spaziale del moto nella vasca ` e 2 L (s ≡ s + 2 L), i sorpassi avverranno sempre, per entrambi i nuotatori, al bordo di partenza (s
0= 0).
Un modo pi` u elegante di risolvere il problema consiste nel definire fin dall’inizio lungo la traiettoria dei nuotatori una coordinata x (mod. 2L). La legge oraria ` e allora:
x
1= v
1t (mod. 2L) , x
2= v
2t (mod. 2L) .
La condizione di sorpasso ` e x
1= x
2(mod. 2L), quella di incrocio x
1+ x
2= 0 e x
16= x
2(mod. 2L). Sostituendo in entrambe la legge oraria e risolvendo si riottengono i risultati
sopra descritti.
Sfruttando il principio di sovrapposizione, la situazione ` e fisicamente equivalente a quella in cui ci sono una sfera completa (S) di raggio R e densit` a di carica uniforme ρ, ed una seconda sfera (s) di raggio r
0e densit` a di carica −ρ. Applicando la legge di Gauss, indicando con ~ u
xil versore dell’asse x ed osservando che x
1> R, il campo elettrico generato da S in P
1sar` a:
E ~
S= 1 4 π
0Q
Sx
21~ u
x, Q
S= 4
3 π R
3ρ , quello generato da s sar` a:
E ~
s= 1 4 π
0Q
s(x
1− x
0)
2~ u
x, Q
s= − 4
3 π r
03ρ , dunque il campo elettrico risultante sar` a:
E = ~ ρ 3
0"
R
3x
21− r
03(x
1− x
0)
2#
~
u
x= 35 432
ρR
0~ u
x.
Il corrispondente potenziale, ristretto all’asse x e pensato come funzione della sola coor- dinata x, sar` a, per x ≥ R e come sempre a meno di una costante arbitraria:
V (x) = ρ 3
0"
R
3x − r
30x − x
0#
. In particolare
V (x
1) = 47 288
ρR
2 0, V (R) = 31 96
ρR
2 0, lim
x→+∞
V (x) = 0 .
La densit` a (volumica) di carica sulla sfera ` e da intendersi costante (sfera isolante). Appli- cando la conservazione dell’energia, ed osservato che la situazione pi` u favorevole ` e quella in cui la particella raggiunge la superficie della sfera con velocit` a nulla, potremo scrivere
1
2 m (v
1∗)
2+ q V (x
1) = q V (R) , da cui
v
∗1=
s
23 72
q ρ R
2m
0.
Applicando nuovamente la conservazione dell’energia, potremo scrivere 1
2 m (v
∞)
2= q V (R) , da cui
~ v
∞= v
∞~ u
x, v
∞=
s
31 48
q ρ R
2m
0.
La sfera ` e da intendersi isolata, ovvero non sottoposta all’azione di campi gravitazionali esterni. Fissiamo per comodit` a un sistema di riferimento con origine O nel centro della sfera, asse x parallelo al condotto, asse y ortogonale al condotto e passante per esso. Sia ~ r il vettore posizione della particella, di modulo r. Applicando la legge di Gauss, e ricordando che M = ρ (4/3) π R
3, la forza gravitazionale agente sulla particella nel generico punto del condotto (r ≤ R) vale:
F ~
grav= − G M m R
3~ r , dove G ` e la costante di Newton.
Oltre alla forza gravitazionale, sulla particella agisce la reazione vincolare ~ N , quest’ultima ortogonale al condotto. Nelle ipotesi fatte, l’equazione del moto per la particella sar` a dunque:
F ~
grav+ ~ N = m ~a .
Proiettata sull’asse y, essa determina la reazione vincolare. Proiettata sull’asse x, essa for- nisce, dopo aver semplificato:
a
x= d
2x
dt
2= − G M R
3x .
Riconosciamo l’equazione del moto armonico semplice, con pulsazione
ω =
s
G M R
3.
Dunque, poich´ e il periodo del moto armonico semplice ` e T = 2π/ω, sar` a:
∆t = T 2 = π
ω = π
s